è accaduto :

Marito e moglie (49 e 47 anni) litigano con discreta frequenza, con litigate che si prolungano spesso la notte sino a ore piccole.

Una sera, ennesimo litigio, che si prolunga sino alle tre del mattino quando il marito, incalzato dalla moglie, improvvisamente non risponde più se non con monosillabi sempre più strascicati. La moglie si arrabbia perchè, racconta, "ad un certo punto fa sempre così, tutte le volte, smette di rispondermi se non a monosillabi e poi si addormenta, e questo mi fa incazzare ancora di più".

Alle 8 del mattino la moglie si accorge che il marito è sveglio, ri-inizia a litigare, lui continua a non rispondere. Ma muove in maniera disorganizzata solo la gamba ed il braccio sinistro.

La moglie pensa che stia facendo il deficiente e va a farsi la doccia.

Finalmente alle 8.45 capisce che c'è qualcosa che non va e chiama l'ambulanza.

Il marito arriva in PS alle 9:10. dopo oltre 6 ore dall'ictus, ai limiti "avanzati" del tempo utile per un intervento di rivascolarizzazione: quello che riuscirono a fare con trattamento endovascolare è purtroppo molto parziale.

Conclusione:

se litigate spesso, elaborate un codice che faccia distinguere al coniuge/convivente la fisiologica esasperazione che porta al silenzio dalla patologica insorgenza di un colpo.