La penso così pure io.
Ho un rapporto particolare con la prostituzione perché per alcuni anni feci volontariato in una struttura di ricovero di ragazze salvate dalla strada. Ascoltai delle storie da frantumare il cuore. Donne arrivate dietro promessa di un lavoro e poi sbattute in strada, picchiate, maltrattate, seviziate. Quella che ancora oggi mi rimane impressa nella mente e nel cuore fu la storia di Irina, moldava. Venne trovata in un fosso, piacchiata quasi a morte. La salvarono per miracolo e si fece sei mesi di coma prima di riemergere, con diversi danni fisici permanenti. Con lei feci un lungo percorso, perché non parlava con nessuno, non si fidava di nessuno. Impiegai mesi affinché si fidasse di me e mi raccontasse la sua storia, che non aveva mai voluto raccontare a nessuno. E quando decise di raccontarmi tutto ci ritrovammo abbracciate a piangere.
Io avevo 19 anni all'epoca, ma quelle storie mi hanno segnata così profondamente che ancora oggi me le porto dietro, come un fardello e un monito che non mi abbandonerà mai.
Anche per questo nutro un profondo disprezzo per chi va a prostitute.