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Risultati da 166 a 180 di 578

Discussione: Oltre la vita

  1. #166
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    Erano inviti a partecipare e parlare. Ok, non ne riceverai più.

  2. #167
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ma se il messaggio spesso è rivolto all'ego come qualcosa di esagerato, da bacchettare, rivolto a rinunce ed abnegazione, sacrifico, che ti devo dire? Sembra che il messaggio sia, fra le righe che non, che uno per sé stesso non debba fare nulla o quasi, che altrimenti appaiono l'egoismo, l'edonismo & c. che ti piacciono tanto.
    "Conoscerete la Verità. E la Verità vi farà liberi!"



    Il versetto biblico propone un rapporto dinamico con la persona di Gesù che rende pienamente liberi. Esso “merita” paradossalmente la celebre accusa che il grande inquisitore, nei fratelli Karamazov di Dostoievskij, rivolge a Cristo: «Invece di impadronirti della libertà degli uomini, Tu l’hai ancora accresciuta!».

    È vero che l’uomo postmoderno spesso mette in questione la possibilità stessa di accedere alla verità. Eppure le parole di Gesù, «conoscerete la verità e la verità vi farà liberi», continuano indomite a risuonare e sfidano, dopo 2000 anni, ogni preclusione e pregiudizio. La capacità di Gesù di interloquire con ogni uomo, in ogni tempo storico, scaturisce dal fatto che Egli sa parlare “al cuore” della persona. Infatti porre la domanda circa la verità e circa la libertà e stabilire quale nesso debba sussistere tra loro, significa andare al centro dell’io, da cui ogni uomo parte per il percorso che lo porti al compimento di sé, cioè alla felicità, in termini cristiani.... alla santità.

    https://it.zenit.org/articles/conosc...iberi-gv-8-32/

    Se si incontra Cristo, non si ha più bisogno di coltivare l'io.
    amate i vostri nemici

  3. #168
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Quale verità? Quale libertà?
    Cosa significa non coltivare più l'io?

    Lo vedi che c'è sempre questo concetto dell'Io o ego come qualcosa da rifiutare, soffocare?
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  4. #169
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Il nostro "io" và amato. Non idolatrato. La differenza stà tutta quì.
    Se viviamo come se il centro del mondo fosse il nostro ombelico, fatalmente perdiamo la dimensione della Realtà: Guai, se gli altri non ci rendono culto.....
    amate i vostri nemici

  5. #170
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma come fai a non essere più te stesso? Se dici, non coltivate l'io si può capire di tutto, anche di rinunciare del tutto ad esprimersi per quello che si è e si vorrebbe fare. Dillo diversamente, parla di egocentrismo ecc.. non di io o ego da cestinare.
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  6. #171
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Sei pienamente te stesso proprio quando anteponi il Bene degli Altri al tuo.
    Non rinunci a te stessa, Laura. Fai al contrario emergere il tuo lato migliore...il tuo lato più bello....
    amate i vostri nemici

  7. #172
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Queste son tue definizioni che non hanno a che vedere con l'io. È sempre e solo il solito messaggio di rinuncia e fare i bravi il tuo, condito di termini psicologici pè fà figura.
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  8. #173
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Sei pienamente te stesso proprio quando anteponi il Bene degli Altri al tuo.
    Non rinunci a te stessa, Laura. Fai al contrario emergere il tuo lato migliore...il tuo lato più bello....
    come circostanza eccezionale, non come regola, ché altrimenti sarebbe una violenza;

    se io mi presento davanti ai cancelli del Castellani con un cartello in cui dichiaro di aver dato ai poveri l'importo del tuo abbonamento, guardandoti con severità, ti mando di traverso anche il campionato più bello;
    la lettera dice "come te stesso", non "più di te stesso", come la intendi tu, e che è foriera di Grandi Fregature, per usare le maiuscole che ti piacciono tanto;

    formula che sembra fatta apposta per preparare gli oppressi - donne per prime - a sacrificarsi e non cercare riscatto e uguaglianza in terra, come sarebbe implicito nell'autentico "come te stesso".
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #174
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    Infatti "amare il prossimo come se stessi" vuol dire mettersi al posto del prossimo, cercare di capire la sua situazione.

  10. #175
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Infatti "amare il prossimo come se stessi" vuol dire mettersi al posto del prossimo, cercare di capire la sua situazione.
    ho sempre pensato che il prossimo siamo noi , frammenti dell'Uno

  11. #176
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    Se vuoi sapere in cosa io credo dovresti leggerti Rudolf Steiner , un buon inizio lo trovi in rete formato pdf il testo " La scienza occulta "
    Ho terminato di leggere "La scienza occulta".
    Innanzitutto questo testo non contiene nulla contro le religioni, anzi fa riferimento a tutte le religioni, prendendo da esse riferimenti per la terminologia della scienza occulta.
    Quindi non si capisce il tuo scagliarti contro le religioni e i testi sacri di esse. Siccome ci sono riferimenti a Lucifero e ad Arimane (Ahriman), non si capisce nemmeno il tuo dileggio e la tua risata, quando si parla di Satana.
    Siccome il testo è difficile, probabilmente hai capito ben poco del contenuto o l'hai interpretato male.
    Sicuramente il riferimento a Dio è quasi inesistente, ma si riconosce lo spirito dietro la realtà materiale e vengono citati come guide spirituali i fondatori delle religioni, primo fra tutti Cristo.
    È corretto criticare fortemente i capi religiosi (vignaioli omicidi) e i credenti passivi delle religioni, che seguono ciecamente i vignaioli omicidi, ma non criticare le religioni in se stesse.
    Questo testo, comunque, non fa neppure questo.

    In esso si trovano conferme di conoscenze contenute nei vari testi sacri, ma si trovano anche cose nuove, di cui non c'è cenno in quei testi.
    Io non posso affermare né che queste cose nuove siano vere né che siano false.
    A questo punto, essendo il testo difficile, posso consigliarlo solo a chi soffra di insonnia, in modo che a un certo punto prenda sonno.
    Voglio però citare alcuni passaggi importanti del testo:

    E quando la Parola spirituale irradia nell’Io, due esseri vivono effettivamente l’uno nell’altro, senza quella barriera di separazione, che deve esistere sempre in ogni unione del mondo fisico.

    L’immagine del dolore inflitto ad altri diventa una forza, che spinge l’Io, quando ritorna nella vita, a rimediare a questo dolore. La vita precedente esercita così una azione determinante sulla
    nuova vita. Le cause delle azioni della nuova vita si trovano in certo qual modo
    nella vita precedente. Questa legittima correlazione fra la passata esistenza e
    quella nuova costituisce la «Legge del Destino», che noi indichiamo generalmente col nome di «Karma», nome tratto dalla sapienza orientale.

    Qui, ma anche altrove, vengono confermati la reincarnazione e la conseguenza delle nostre azioni nella vita successiva.
    Ora qualcosa che non ha conferme nei testi sacri.

    Egli collabora però alle trasformazioni delle condizioni terrestri. Si può
    dire che durante il tempo fra morte e rinascita, l’uomo trasforma la Terra per
    modo che le condizioni di questa si accordino con quello che egli stesso ha svi-
    luppato in sè. Se osserviamo in un determinato momento uno speciale punto del-
    la Terra e torniamo poi ad osservarlo dopo molto tempo, lo troveremo comple-
    tamente cambiato; le forze che hanno prodotto quei cambiamenti si trovano nel-
    l’ambiente dei morti. In tal modo anche fra morte e rinascita gli uomini si trova-
    no in connessione con la Terra. L’osservazione chiaroveggente vede in tutta l’esi-
    stenza fisica la manifestazione di una spiritualità nascosta. Per l’osservazione fi-
    sica è la luce del sole, i cambiamenti di clima, ecc. che producono le modificazio-
    ni della Terra. Per l’osservazione chiaroveggente, invece, è la forza degli uomini
    morti, che agisce nel raggio di luce che dal sole cade sulla pianta. Il chiaroveggen-
    te vede le anime umane aleggiare sulle piante, trasformare il suolo ed altre cose
    simili. Dopo la morte l’uomo non si occupa soltanto di se stesso e della prepara-
    zione alla nuova sua vita. Egli ha il compito di lavorare spiritualmente per il
    mondo esteriore, così come durante il periodo fra nascita e morte aveva il compi-
    to di lavorare fisicamente.

    Amici che durante la vita furono intimamente legati si ritrovano nel mondo spirituale
    e, dopo l’abbandono del corpo, la loro unione è anche più intima che nella vita fi-
    sica. Difatti, come spiriti, essi si manifestano l’uno all’altro per la via dell’interio-
    rità nel modo già descritto e che è proprio alle entità spirituali; un legame siffat-
    to intessuto fra due uomini li riconduce insieme anche in una nuova vita. Nel
    vero senso della parola possiamo dunque dire che gli uomini si ritrovano dopo
    la morte.

    Per oggi mi fermo qui. In seguito, se non sarò bannato, farò altre citazioni importanti del testo.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  12. #177
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    Quindi non si capisce il tuo scagliarti contro le religioni e i testi sacri di esse. Siccome ci sono riferimenti a Lucifero e ad Arimane (Ahriman), non si capisce nemmeno il tuo dileggio e la tua risata, quando si parla di Satana.
    Siccome il testo è difficile, probabilmente hai capito ben poco del contenuto o l'hai interpretato male.
    Sbagli , io ho sempre sostenuto che tutte le Religioni si basano su un concetto di verità, ma che putroppo nei tempi è stato deformato e manipolato.

    Il male esiste ma come mezzo per la nostra comprensione ed evoluzione , tu non sposteresti la mano dal fuoco se non ti bruciassi , quindi il male e come lo vuoi rappresentare è l'unico mezzo che disponiamo per capire i nostri errori , Lucifero= Luce o conoscenza

  13. #178
    Opinionista L'avatar di Vega
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    E chi l'ha inventata questa esigenza di doversi evolvere?
    Qui abbiamo cause e necessità, ma manca chi, cioè chi le pone in essere,e perché.
    Come per il male. Nel caso di un creatore chi l'ha obbligato a creare il fuoco che brucia? E quindi in sistsnza origine e presenza del male (ma anche del bene).
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  14. #179
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    E chi l'ha inventata questa esigenza di doversi evolvere?
    Qui abbiamo cause e necessità, ma manca chi, cioè chi le pone in essere,e perché.
    Come per il male. Nel caso di un creatore chi l'ha obbligato a creare il fuoco che brucia? E quindi in sistsnza origine e presenza del male (ma anche del bene).
    quante domande , però credo che a ogni domanda ci sia sempre una risposta.
    Il problema è che spesso ci sono domande che nascono su un presupposto sbagliato , allora la risposta si trova su un livello diverso di comprensione, il quale deve correggere il presupposto.
    se un bambino chiede al padre se le nuvole sono di panna o di cotone, il padre non può dare una risposta corretta se non cambia il ragionamento del bambino.
    credo proprio che sia così anche per questa tua domanda.

  15. #180
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    ho sempre pensato che il prossimo siamo noi , frammenti dell'Uno
    Non lo so, per me il prossimo rappresenta un mezzo, e non un fine, per la conoscenza di sé

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