Non capisco come puoi chiamare egocentrismo impossessarsi delle esperienze negative e darle un senso
Il meccanicismo non mi è mai piaciuto proprio perché ha come fine la padronanza sulla macchina, qualunque essa sia, al limite la conoscenza sull'ignoranza; io preferisco alla grande la padronanza di me.
Che senso può avere ubbidire sempre senza discutere.
Lo so che è più raffinato di egoismo ma facendo delle similitudine sono simili; l'egoismo riguarda il mondo dei sentimenti, l'egocentrismo riguarda il mondo delle idee. Escudo che sia il mio caso in quanto, in qualunque modo, non mi sento al centro dell'Universo.
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Non ho letto quei libri, comunque stai andando oltre ciò che è stato citato. Il libro invita effettivamente alla positività, ma non afferma certo che chi è nemico in questa vita diventa amico dopo la morte del corpo fisico.
Anzi, si può supporre che resti nemico.
Nei testi sacri c'è la tendenza ad affermare che dopo la morte del corpo fisico non ci siano progressi spirituali e quindi tutto quel lavorio esposto da Steiner non sarebbe cosa reale.
In Dottrina e Alleanze si invita a pregare per i defunti, proprio perché da se stessi non sono in grado di migliorarsi, dopo la morte.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
che scemenza colossale
come se l´altra dimensione fosse inferiore alla nostra...
l´altro volto di Gesú
leggilo e poi fammi un sunto
https://www.macrolibrarsi.it/libri/_...to_di_gesu.php
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Il dono di sè non ha niente a che fare col sacrificio. Anteporre il Bene dell'Altro al nostro è conseguenza dell'Amore. Ha, in questo senso, un potere liberante! La nostra natura corrotta ci obbliga continuamente a rendere culto al nostro io. Ad indossare ogni giorno una maschera affinchè gli Altri ci apprezzino e ci lodino: Ma quanto è faticoso, amico Axe. Quanto ci costa!
Una volta scoperto l'Amore, invece, non hai più bisogno del consenso degli Altri per essere felice.
amate i vostri nemici
E invece ha a che fare anche col sacrificio. Laddove arrivi con concetti roboanti sull'Io da mettere da parte ed anteporre gli altri a sé stessi, il senso del sacrificio, il peso in sostanza, non può che essere lì pronto a spuntare fuori.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
sei talmente abituato a recitare lo slogan pubblicitario truffaldino che non ti accorgi della contraddizione palese:
cosa sarebbe mai questa abnegazione ostentata, se non lo stesso desiderio di essere apprezzati, mettere proprio quella maschera da virtuosi che tanto critichi ?
dici che ti costa tanto; infatti, il sottinteso è esattamente che i beneficiari di quello che definisci "amore" siano in debito con te, in tuo potere; se quello fosse autentico amore, non dovresti sentirne il peso, non ti dovrebbe costare nulla;
capisco che probabilmente non c'è nemmeno troppa malizia in quello che scrivi; ma questa formula è talmente ipocrita e, allo stesso tempo, ingenua, da mostrare tutta la finzione retorica di questa ideologia nevrotica del "dono";
io non so cosa doneresti tu, e perché; se lo fai è perché hai un tuo "tornaconto" morale che ti gratifica, ti fa sentire "giusto", ti dà autorevolezza, autostima, potere, ti rassicura, vincola gli altri alla gratitudine, ti procura proprio quel consenso che asserisci di non cercare;
beninteso, lo facciamo tutti, eh... è un meccanismo di relazione umanissimo;
ma se racconti questa come virtù, prendi in giro tutti e te stesso per primo.
c'� del lardo in Garfagnana