" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Prima di tutto una riflessione sul pensiero come mezzo per raggiungere conoscenze superiori a quelle puramente materiali. Da "La scienza occulta":
Poichè il pensare è già di per sè un’attività supersensibile; se rivolto al sensibile, non può per se stesso condurre a processi supersensibili; ma quando questo pensiero vien diretto verso i processi supersensibili espostici dalla scienza occulta, allora per virtù propria esso s’innalza e penetra nel
mondo supersensibile. Anzi, una delle migliori vie per conseguire la percezione
diretta delle regioni supersensibili è quella d’innalzarsi col pensiero al mondo su-
periore, meditando su ciò che vien comunicato dalla scienza occulta.
E' ovvio che se il pensiero viene indirizzato verso Dio, chi ha fede ottiene risultati maggiori di quelli offerti dalla scienza occulta. Sto parlando delle promesse fatte da Dio nei testi sacri.
Proseguendo il discorso sulla creazione, ciò che segue non trova corrispondenze nei testi sacri, però nei testi orientali si afferma che questo universo non è il primo ad essere stato creato e quindi è possibile quello che è scritto. Sempre citando "La scienza occulta":
La nostra Terra dunque ha attraversato tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati
intermedi di spiritualizzazione. La sostanza fisica risulta sempre più raffinata,
quanto più si risale indietro nelle incarnazioni.
Orbene, l’uomo si presenta nella forma in cui attualmente si evolve soltanto
durante la quarta delle incarnazioni planetarie appunto descritte e propriamen-
te sulla Terra.
L’indagine occulta dà a quella prima incarnazione planetaria il nome di «Saturno», alla seconda di «Sole», alla terza di «Luna», la quarta è appunto la «Terra». Bisogna tener presente che non si possono anzitutto mettere tali designazioni della scienza occulta in alcuna relazione con i nomi posti a indicare i corpi celesti dell’attuale nostro sistema solare. Nella scienza occulta Saturno e Sole e Luna sono appunto i
nomi di forme passate di evoluzione attraversate dalla nostra Terra.
Un tale nesso ancora non esisteva
su Saturno; allora il corpo fisico percorreva il primo gradino di evoluzione, senza
che gli fossero stati incorporati un corpo vitale, un corpo astrale, nè un Io umani;
e andò maturando durante l’evoluzione saturnia per poter accogliere un corpo
vitale. Perchè ciò si verificasse Saturno ha dovuto prima spiritualizzarsi e poi
reincarnarsi come Sole. Durante l’incarnazione Sole si è di nuovo sviluppato,
come da un germe del passato, il corpo fisico, quale era diventato su Saturno; e
allora soltanto ha potuto essere compenetrato da un corpo eterico. Per mezzo
dell’incorporazione di un corpo eterico, si trasformò la natura del corpo fisico e
si elevò a un secondo grado di perfezionamento. Un fatto analogo si verificò du-
rante l’evoluzione lunare. Il progenitore dell’uomo, evolvendosi dal Sole alla
Luna, incorporò in sè il corpo astrale e così il corpo umano subì una terza tra-
sformazione, e s’innalzò a un terzo grado del suo perfezionamento. Il corpo vitale
venne allora pure trasformato e salì al secondo grado del suo perfezionamento.
Sulla Terra infine, in questo antenato dell’uomo, costituito dal corpo fisico, dal
corpo vitale e da quello astrale, venne incorporato l’Io. In tal modo il corpo fisico
raggiunse il suo quarto grado di perfezionamento, il corpo vitale raggiunse il ter-
zo, e il corpo astrale il secondo; l’Io invece si trova ora al primo scalino della sua
esistenza.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
La cosa da capire e non capire cosa è Dio , quello che Voi nominate un pò troppo spesso
Ho fatto un'infinità di post in questo forum. Se tu non hai capito cosa è Dio, evidentemente è un tuo problema di fede, perché la descrizione delle qualità di Dio risultano chiaramente dalla Bibbia, dal Corano, dai testi zoroastriani, ma anche dai testi induisti.
Non posso darti la fede che non hai. Dici di essere cristiano, ma dai Vangeli non hai tratto alcun concetto di Dio.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Ma riesci discutere senza scadere nel personale ? ti ho mai detto io che sei un fanatico estremista religioso anche se lo.penso ?
Mi hai detto anche di molto peggio, ma te lo sei dimenticato...
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Lavorare tutti, lavorare meno.
Cosa è Dio si può capire da questo testo tratto da "Profeti e re" di sorella White. Ovviamente Dio non è solo questo, ma fa capire cos'è il Dio personale in cui tu non credi.
Dopo diversi anni da quando era salito al trono, il re Ezechia fu improvvisamente colpito da una grave malattia. Si trattava di una “malattia mortale” e nessuno poteva aiutarlo. L’ultimo bagliore di speranza parve del tutto spegnersi quando si presentò a lui il profeta Isaia con questo messaggio: “Comunica alla tua famiglia le tue ultime disposizioni, perché non hai più molto tempo da vivere”. Isaia 38:1. {PR 182.1}
La situazione era dunque molto grave, ma il re si rivolse a colui che fino ad allora era stato il suo rifugio e la sua forza, un “aiuto infallibile in ogni avversità”. Salmi 46:1. Ezechia si volse verso il muro e pregò dicendo: “Ti prego, Signore, ricordati che mi sono comportato lealmente davanti a te, senza falsità: ho sempre fatto quel che volevi. Poi scoppiò a piangere”. 2 Re 20:2, 3. In realtà nessun re, dal tempo di Davide, aveva consolidato come Ezechia il regno di Dio in un tale contesto di apostasia e quando tutto sembrava perduto. Aveva seguito fedelmente la volontà del Signore e ridato al popolo la fiducia in colui che era il suo vero sovrano. Cfr. Salmi 88:2, 3; Salmi 71:5, 6, 9, 12, 18. {PR 182.2}
Dio, le cui “compassioni non sono esaurite” (Lamentazioni 3:22), ascoltò la preghiera del suo servitore. “Isaia non aveva ancora attraversato il cortile tra il palazzo reale e il tempio che il Signore gli ordinò: “Torna indietro e riferisci a Ezechia, capo del mio popolo, queste parole: Così dice il Signore, Dio del tuo antenato Davide: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime. Sappi che voglio guarirti; fra tre giorni potrai andare al tempio. Ti concederò altri quindici anni di vita, libererò te e questa città dal re d’Assiria e la proteggerò per amore di me stesso e del mio servo Davide””. 2 Re 20:4-6. {PR 182.3}
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In alcuni testi apocrifi appaiono figure spirituali che aiutano Dio nella creazione. Questo rende possibile ciò che viene descritto ne "La scienza occulta", che riporto di seguito:
L’intero Saturno appariva come uno specchio della vita celeste.
Le eccelse entità la cui vita veniva riflessa da Saturno sono chiamate dalla scien-
za dello spirito «Spiriti della Saggezza». (Nella scienza spirituale cristiana esse
vengono chiamate Kyriotetes, o Dominazioni).
La scienza dello spirito dà il nome di «Spiriti della Volontà» a quelle entità, le quali al principio dell’evoluzione di Saturno provavano beatitudine emanando volontà: (Nella scienza esoterica
cristiana vengono chiamate «Troni»).
Quando l’evoluzione di Saturno ebbe raggiunto un determinato gradino a mezzo della cooperazione della volontà e della vita, intervenne l’influenza di altri esseri, i quali si trovavano pure nell’ambiente che circondava Saturno; sono essi gli «Spiriti del Moto». (La scienza esoterica
cristiana dà loro il nome di «Dynamis» o «Virtù»). Essi non hanno nè corpo fisico,
nè corpo vitale; il loro arto o principio più basso è il corpo astrale.
Tale stato è durato un dato tempo e poi si e iniziata
l’attività di altri esseri, cioè degli «Spiriti della Forma»; il loro arto inferiore è
pure il corpo astrale, che però si trova a un punto di evoluzione diverso da quello
degli «Spiriti del Moto». Mentre questi comunicano alla vita riverberata da Sa-
turno soltanto delle manifestazioni generali di sentimento, il corpo astrale degli
«Spiriti della Forma» (detti «Exusiai» o «Potestà» dalla scienza esoterica cristia-
na) opera in modo che le manifestazioni di sentimento vengono lanciate nello
spazio cosmico, come se provenissero da entità individuali. Si potrebbe dire che
gli «Spiriti del Moto» fanno apparire Saturno, nel suo complesso, come un essere
animato. Gli «Spiriti della Forma» ripartiscono questa vita in tanti singoli esseri
viventi, di guisa che Saturno appare ora come un assieme di tali esseri animici.
A mezzo di questi esseri l’Io abbassa dal-
l’ambiente circostante il suo sguardo su Saturno e comunica la propria natura ai
singoli esseri viventi di Saturno. Vien così lanciato qualche cosa, da Saturno nello
spazio cosmico, che assomiglia all’attività della personalità umana nell’esistenza
attuale. Le entità che in tal modo agiscono sono designate col nome di «Spiriti
della Personalità» e nella scienza esoterica cristiana col nome di «Archai»:
«Principii Primordiali». Esse conferiscono alle corporeità saturnie l’apparenza
della personalità. La personalità in se stessa non esiste pertanto in Saturno, ma
vi esiste soltanto, si potrebbe dire, l’immagine riflessa, il guscio di essa. La per-
sonalità reale di questi Spiriti si trova nell’ambiente che circonda Saturno.
Col raggiungimento di questo grado di evoluzione sorge di rimando per
alcuni esseri la possibilità di diventare attivi. Si tratta delle entità che la scienza
dello spirito chiama «Spiriti del Fuoco» e quella cristiana chiama «Arcangeli».
Queste entità hanno un corpo astrale, ma non sono capaci, a questo grado della
loro evoluzione, di stimolarlo in alcun modo; nè potrebbero destarvi nessuna
sensazione o emozione, se non fosse loro dato di agire su quei corpi-calore che
hanno raggiunto su Saturno il grado di evoluzione descritto.
Questi organi sensori sono dunque il risultato dell’attività degli Spiriti del Fuoco; ma la
loro formazione è dovuta anche ad altri Spiriti, sorti contemporaneamente a
quelli del fuoco sul campo di azione di Saturno, i quali sono talmente progrediti
nella loro evoluzione, da potersi servire di quei germi sensori per osservare gli
eventi cosmici, che si svolgono nella vita di Saturno. Sono gli «Spiriti
dell’Amore» (detti nella scienza esoterica cristiana «Serafini»), e se essi non fos-
sero presenti, gli Spiriti del Fuoco non potrebbero avere la coscienza descritta.
Nell’interno di Saturno, sembrano intrecciarsi, fluttuando e on-
deggiando, sensazioni gustative; nei varii punti dell’interno di Saturno si posso-
no osservare sapori dolci, amari, acri, e al di fuori, nello spazio celeste, tutto ciò
vien percepito come suono, come una specie di Musica. Durante il corso di questi
processi altri esseri trovano alla loro volta la possibilità di esercitare un’azione
su Saturno. Sono questi gli «Spiriti del Crepuscolo o della vita» (la scienza, esote-
rica cristiana dà loro il nome di «Angeloi»); si stabilisce una reciproca azione fra
essi e le forze gustative, che fluttuano nell’interno di Saturno.
Questa vita interiore rende possibile ad altri esseri, agli «Spiriti dell’Armonia» (detti
«Cherubini» dalla scienza esoterica cristiana) di entrare in azione in questo cor-
po cosmico. Essi conferiscono ai «Figli della Vita» una specie di coscienza ottusa,
ancor più incerta e crepuscolare della coscienza di sogno dell’uomo odierno, e
simile piuttosto a quella che l’uomo ha nel sonno senza sogni; questa è di un or-
dine tanto basso che, in certo qual modo, l’uomo non ne è cosciente, ma non per-
tanto esiste.
In questo modo vien dato l’embrione di ciò che oggi ancora è allo stato di germe nel-
l’uomo, e cioè l’«Uomo Spirito» (Atma). Alla facoltà chiaroveggente questa oscura
volontà umana si manifesta nell’interno di Saturno, a mezzo di fenomeni para-
gonabili a degli «odori»; all’esterno, nello spazio celeste, la manifestazione appa-
re come quella di una personalità, la quale però non sia diretta per virtù di un
«Io» interiore, ma regolata dal di fuori come una macchina. Quelli che la regolano
sono gli «Spiriti della Volontà».
Ormai l’evoluzione solare è arrivata a metà del suo corso; ed è questo il mo-
mento in cui gli Spiriti della Personalità, che avevano raggiunto il loro gradino di
umanità su Saturno, ascendono a un grado di perfezione più elevato. Essi oltre-
passano il grado umano e acquistano uno stato di coscienza, che l’uomo attuale
non possiede ancora nel corso normale della sua evoluzione sulla Terra. Egli
l’acquisterà quando la Terra – che è il quarto stadio planetario dell’evoluzione –
avrà raggiunto la sua mèta e sarà entrata nel successivo periodo planetario; allo-
ra non soltanto percepirà intorno a sè quello che gli vien trasmesso dai sensi fisi-
ci attuali, ma sarà capace di vedere come immagini le condizioni animiche inte -
riori degli esseri che lo circondano. Egli avrà una coscienza immaginativa (chia-
roveggente), pur conservando completa l’autocoscienza; e, senza che vi sia nulla
di trasognato e di oscuro nella sua chiaroveggenza, percepirà ciò che è animico a
mezzo di immagini, in guisa però che queste saranno l’espressione di realtà, così
come lo sono ora i suoni e i colori fisici. Attualmente l’uomo può elevarsi a que-
sto grado di chiaroveggenza soltanto mediante la disciplina scientifico-occulta, di
cui tratteremo nei prossimi capitoli di questo libro.
È stato già detto che sulla fine dell’evoluzione
saturnia la personalità si manifesta come una macchina. E come allora si è svi-
luppato il primo germe di ciò che ancora sta germogliando nell’uomo attuale,
cioè, «l’Uomo Spirito» (Atma), così a questo punto dell’evoluzione è stato forma-
to il primo germe per lo «Spirito Vitale» (Buddhi).
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Proseguendo nella descrizione dell'evoluzione umana o processo creativo dell'uomo, si arriva anche ne "La scienza occulta" al riconoscimento di potenze luciferiche e potenze arimaniche, che l'autore differenzia:
Il corpo fisico dell’essere umano su Saturno era un corpo di calore; sul Sole si
verifica una condensazione allo stato di gas o di «aria». Orbene, durante l’evolu-
zione lunare affluisce l’elemento astrale; perciò la parte fisica a un dato momen-
to acquista un grado ulteriore di condensazione e raggiunge uno stato che può
paragonarsi a quello di un liquido dei nostri giorni. La scienza occulta vuole dare
a questo stato il nome di «acqua», ma con questa parola non intende indicare
l’acqua quale l’abbiamo oggi, ma qualsiasi forma liquida esistente.
E' evidente il riferimento ai quattro principi primordiali riconosciuti dai grandi filosofi dell'antichità: fuoco (calore), aria, acqua e terra.
Non tutti gli organismi raggiungono la completa e giusta maturità durante il
periodo solare. Perciò sulla Luna esistono esseri che si trovano ancora allo stadio
saturnio, e altri, che hanno raggiunto soltanto lo stadio solare. Così due altri re-
gni sorgono a fianco del regno umano normalmente evoluto; uno di essi consta
degli esseri, che si sono formati allo stadio saturnio e hanno perciò soltanto un
corpo fisico, il quale anche ora sulla Luna non è capace di diventare il veicolo di
un corpo vitale indipendente: è questo il regno più basso della Luna. Il secondo
consta di esseri rimasti indietro al periodo solare e che non sono perciò abba-
stanza maturi per potersi incorporare sulla Luna un corpo astrale indipendente.
Questi formano un regno intermedio fra quello dei ritardatari saturnii e il regno
umano normalmente evoluto.
Quella che segue, cioè la seconda meta dell’evoluzione lunare, si potrebbe chiamare una marea discendente; si può osservare, pertanto, che in rapporto all’ambiente dell’uomo e anche per lui
stesso si verifica in quest’epoca appunto qualcosa di molto importante: la sag-
gezza viene inoculata nel corpo del Sole-Luna.
Durante le evoluzioni di Saturno,
Sole e Luna egli (l'uomo) ha incorporato nel suo essere i tre arti: corpo fisico, corpo vitale,
corpo astrale. Ma questi arti del suo essere hanno ricevuto soltanto le capacità e
le forze di cui abbisognavano per vivere con una coscienza immaginativa, mentre
mancano ancora gli organi e la forma, a mezzo di cui possano percepire un mon-
do di oggetti sensibili esteriori, quali si addicono appunto per il gradino terrestre
dell’evoluzione.
D’allora in poi l’uomo rimase in tal modo esposto alla continua influenza
di un elemento inferiore della sua natura. Egli potè discendere nella sua vita a un
livello molto inferiore a quello in cui era stato posto durante il corso dell’univer-
so dalle entità della luna terrestre. D’allora in poi l’uomo, nella sua natura, rima-
se soggetto alla continua influenza degli esseri lunari irregolarmente evoluti ap-
punto descritti, i quali si possono chiamare «Spiriti luciferici», rispetto a quegli
altri spiriti, che dalla luna terrestre fecero della coscienza lo specchio dell’uni-
verso, ma che non concessero all’uomo nessuna libertà di volontà. Gli spiriti luci-
ferici diedero all’uomo la possibilità di esplicare nella sua coscienza piena libertà
di azione, ma lo esposero al contempo anche alla possibilità dell’errore e del
male.
Per virtù di questi fatti l’uomo si trovò in un rapporto con gli esseri solari di-
verso da quello assegnatogli dagli spiriti della luna terrestre, i quali volevano svi-
luppare lo specchio della coscienza umana in modo che l’intera vita dell’anima
umana fosse dominata dall’influenza degli esseri solari. Ma gli eventi si opposero
a queste loro intenzioni, venne a crearsi nell’essere umano un’opposizione fra
l’influenza dello Spirito solare e l’influenza degli spiriti lunari irregolarmente
evoluti. Da questo contrasto è sorta nell’uomo anche l’incapacità di riconoscere
la vera natura delle influenze solari, che rimasero per lui nascoste dietro alle im-
pressioni terrene del mondo esteriore.
L’uomo, in balia delle sue rappresentazioni, soggetto all’errore, si esponeva
perciò alle influenze del mondo esteriore, tendeva a soddisfare i suoi istinti e le
sue passioni, senza permettere che venissero regolate dalle influenze superiori
spirituali; da questo fatto è nata la possibilità delle malattie. Per effetto speciale
dell’influsso luciferico l’uomo ormai non potè più sentire la sua singola vita ter-
restre come la continuazione dell’esistenza incorporea. Egli accolse le influenze
terrestri, le quali potevano essere sperimentate per mezzo dell’elemento astrale
che gli era stato inoculato e che si unirono alle forze distruttive per il corpo fisi-
co, e sentì in questo modo il decadimento della propria esistenza fisica. La «mor-
te» si è presentata nel mondo per causa della natura umana stessa. Si tratta qui
di un importante mistero della natura umana, cioè, del rapporto del corpo astra-
le umano con le malattie e con la morte.
Anche la via animica interiore
degli uomini subì grandi mutamenti per effetto dell’influsso luciferico. Si potreb-
bero indicare molti e varii sentimenti ed emozioni sorti da quell’influenza; ne ci-
teremo qualcuno. Fino al momento in cui è intervenuto l’influsso luciferico,
l’anima uniformava il suo lavoro, tutto ciò che doveva fare e formare, alle diretti-
ve delle entità spirituali superiori. Il piano di ciò che doveva essere compiuto era
tracciato a priori e la coscienza umana, in ordine al grado del suo sviluppo, po-
teva anche prevedere come gli eventi avvenire si sarebbero svolti in conformità
di quel piano prestabilito. Questa coscienza profetica andò perduta, quando le
manifestazioni delle entità superiori vennero occultate dal velo delle percezioni
terrestri e che in queste si nascosero le vere forze delle entità solari. Il futuro di-
venne ormai incerto e per tal ragione s’introdusse nell’anima il senso della pau-
ra, che è una conseguenza diretta dell’errore. Si può vedere però anche come, per
virtù dell’influsso luciferico, l’uomo abbia potuto diventare indipendente da al-
cune determinate forze da cui prima dipendeva ciecamente e prendere decisioni
dettate dalla propria volontà. La libertà è il risultato di quest’influsso, la paura e
altri sentimenti simili non sono che i fenomeni che accompagnano l’evoluzione
dell’uomo verso la libertà. Considerata spiritualmente, la paura è comparsa per-
chè nella sfera delle forze terrestri, sotto l’influenza delle quali l’uomo era stato
posto per mezzo delle potenze luciferiche, operavano delle altre potenze, che si
erano sviluppate irregolarmente, nel corso dell’evoluzione, molto prima delle
potenze luciferiche. L’uomo accolse nella sua natura con le forze terrestri l’in-
fluenza di queste potenze irregolari, che diedero la caratteristica della paura a
dei sentimenti, che si sarebbero altrimenti esplicati in modo affatto diverso. Si
può dare a queste entità il nome di arimaniche; sono le medesime che da Goethe
sono state chiamate mefistofeliche.
Qui e anche più avanti è stata fatta una distinzione tra potenze luciferiche e potenze arimaniche, ma io non vedo alcuna differenza tra Lucifero della tradizione biblica e Ahriman della tradizione zoroastriana. Sarebbe come dire che Jahve e Ohrmadz sono due dei differenti o che Cristo e Soshyans sono due personaggi differenti.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Qua si parla dell'Amore oblativo, Axeugene. Che per natura non può far altro che donarsi. Senza fare calcoli di nessun genere....
Nasciamo tutti allo stesso modo, siamo tutti uguali, all'inizio. Con la tendenza a sentirci il centro del mondo. Poi ognuno, attraverso l'esperienza e la scelta di Vita, può scoprire che al centro ci stà qualcos'altro o continuare impertèrrito....
In questo senso si può arrivare alla fine della Vita e scoprire...che non s'è mai vissuto veramente.
amate i vostri nemici
Che non ci sia nessun tornaconto, data la possibilità di guadagnarsi il paradiso e far vedere quanto uno è bravo e ligio al superiore, la vedo difficile.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
il calcolo, o meglio, il tornaconto, è inconsapevole in proporzione alla buona fede; avrai sempre una gratificazione nel sentirti buono e giusto; e vale anche per i non credenti;
è una cosa umana, che certamente non condanno; ma una persona adulta e consapevole dovrebbe rendersi conto di questo limite e chiedersi sempre se quell'"amore" che si crede di provare e quell'oblatività siano sane ed equilibrate, oppure vadano a creare equilibri perversi e nevrosi;
ripeto: se io ho fame e un con un bel piatto di pasta me lo cede, lo posso accettare se so che quello mangia tre volte al dì;
ma se è uno come me, mi sento meglio se lo divide, piuttosto che se se ne priva del tutto; anche Martino ha diviso il mantello...
il martire per scelta, non per la circostanza, mi fa paura e non rappresenta il mondo che vorrei, e tantomeno un valore divino.
c'� del lardo in Garfagnana
Se ci sia un'altra vita non si sa, come sia, peggio che peggio, ma che a volte ci si senta fuori da questo mondo si sa.
Se sia illusione o realtà, difficile da capire, e non c'è tradizione che regga il confronto con questo stato di "essere", anche se sarebbe più appropriato il termine "esserci".
e no ! mettiamo un minimo di ordine;
gli spiriti luciferici sono intervenuti nell’epoca lemurica e gli spiriti arimanici nell’epoca atlantica,le differenze ci sono eccome... basti solo dire che le seconde hanno portato la legge Karmica (cioé la possibilitá di riparare agli errori) e ti sembra poco..
adognibuonconto a poco a poco anche nella nostra epoca interverranno nuove entità spirituali (Asura) e li saranno cazzi...
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
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