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Discussione: Cosa sta succedendo oggi...?

  1. #1171
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    guarda, che in un determinato contesto ci siano persone tentate, è comprensibile; un fatto statistico; come quello dei preti pedofili, che non implica che la Chiesa sia un'associazione dedita alla pedofilia;

    quello che fa impressione a me - analogamente alle coperture ecclesiastiche - è che quelli sono stati denunciati per una festa in piscina durante il lockdown; giunti i colleghi dell'Arma, allo spataccamento, nel gergo delle fiamme argento l'esibizione del tesserino, sono seguite le scuse dei colleghi;
    poi, i gaglioffi hanno voluto identificare la denunciante e hanno preteso la registrazione della telefonata, ottenendola...

    che ci siano anche mele marce, si può capire; sgomenta la reiterata protezione di sistema negli interna corporis, perché è alla base di tante cose, grandi e piccole, di sistema; dai servizi deviati, alle connivenze con le mafie, i vari casi Cucchi, ma pure quello di Ustica, dove prima di arrivare ad una verità pssano decenni di insabbiamenti, coperture, ecc...

    chissà se Salvini ha citofonato in caserma: scusate, voi spacciate ?
    E pensa che ha denunciare la cosa è stato un mio caro amico, ufficiale dei carabinieri del mio territorio. Tramite certi suoi contatti ha ricostruito che qualcosa non andava. Ha sporto denuncia alla polizia locale perché non si fidava dei suoi colleghi ufficiali di Piacenza.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  2. #1172
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    E pensa che ha denunciare la cosa è stato un mio caro amico, ufficiale dei carabinieri del mio territorio. Tramite certi suoi contatti ha ricostruito che qualcosa non andava. Ha sporto denuncia alla polizia locale perché non si fidava dei suoi colleghi ufficiali di Piacenza.
    in questi casi mi pare ci siano procedure dovute; comunque, complimenti al tuo amico per lo spirito d'iniziativa; uno dei miei migliori amici è colonnello, e sta al Viminale; vedo che è difficilissimo realizzare il problema nel suo insieme dall'interno dell'istituzione; paradossalmente, soprattutto per chi è in buona fede

    e qui, una considerazione, che può sembrare poco attinente, ma che invece, secondo me, è il punto:

    spesso, molto spesso, le discussioni sul politically correct sembrano formalismi oziosi;

    di cosa si tratta ? di uno standard per cui chi sia maggioritario, in condizione di forza, lupo di necessità, si impegna a delegittimare anche nel linguaggio comportamenti abusivi: in questo modo, si stabilisce nella prassi sociale la sacralità e la doverosità di certi valori di garanzia, e l'inibizione diffusa a trasgredirli, perché questa diffusione è percepita dal potenziale trasgressore - la mela marcia - come inibizione;

    se nella società è diffusa l'insofferenza per questo vincolo, manca - nella migliore delle ipotesi - la percezione dell'abuso sostanziale generato da una forma, oppure il franco desiderio di avvalersi della prepotenza, se opportuno, è statisticamente sicuro che prima o poi questa mancata inibizione riguarda anche chi esercita un monopolio della forza, o un potere; che sia l'avvocato in un processo, il carabiniere alla Diaz, il sanitario con l'anziano, fino ai ragazzi col disabile o il clochard;

    secondo me, il vero problema è la generale indifferenza privatistica degli italiani per le questioni di principio, percepite con insofferenza, almeno finché non si finisce personalmente nel tritacarne;

    e poi quel complesso di inferiorità civica dell'Italia profonda, arretrata, che si traduce nella vanagloria nazionale di rivendicare con orgoglio quel me ne frego !, l'ignoranza e la prepotenza come valore, anche quando è solo finta o miserabile, il potere meschino del caporaletto, sempre un po' Albertosordi, compiaciuto della sua furbizia autolesionista;

    eco, quella dell'omertà, della tolleranza ignava per i bravi è proprio un'Italietta miserabile.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #1173
    Opinionista L'avatar di xmanx
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  4. #1174
    رباني L'avatar di King Kong
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Sessantacinque anni fa in Belgio sapevano gestire l'immigrazione meglio dei governi italiani degli ultimi vent'anni.
    Aut hic aut nullubi

  5. #1175
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    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    Sessantacinque anni fa in Belgio sapevano gestire l'immigrazione meglio dei governi italiani degli ultimi vent'anni.
    non consideri due cose, quanto meno: primo, il maggior reddito dei paesi europei, che consente di accogliere i migranti "meglio" nell'italia di oggi che nel belgio di sessant'anni fa. secondo: grazie a dio, hanno diritto all'accoglienza anche coloro che non hanno "preso accordi" di lavoro "prima" dell'espatrio. direi "meglio", in sostanza. anche perché se la "condizione" all'accoglienza fosse lavorare "come schiavi" nelle miniere di un paese "straniero", allora mi sa che non esisterebbe non solo la "proverbiale" solidarietà "europea", ma neanche un diritto "internazionale" degno di questo nome, il quale passa anche dalle tragedie dei minatori italiani in belgio all'epoca. abbi pazienza.

  6. #1176
    رباني L'avatar di King Kong
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    non consideri due cose, quanto meno: primo, il maggior reddito dei paesi europei, che consente di accogliere i migranti "meglio" nell'italia di oggi che nel belgio di sessant'anni fa. secondo: grazie a dio, hanno diritto all'accoglienza anche coloro che non hanno "preso accordi" di lavoro "prima" dell'espatrio. direi "meglio", in sostanza. anche perché se la "condizione" all'accoglienza fosse lavorare "come schiavi" nelle miniere di un paese "straniero", allora mi sa che non esisterebbe non solo la "proverbiale" solidarietà "europea", ma neanche un diritto "internazionale" degno di questo nome, il quale passa anche dalle tragedie dei minatori italiani in belgio all'epoca. abbi pazienza.
    Guarda che sfondi una porta aperta.
    Il senso del commento era un diretto riferimento alle emozioni che l'immagine vuole evocare: i nostri emigranti andavano a lavorare in miniera, gli immigrati che vengono in Europa ci vengono a ciondolare con il telefonino e di lavorare non hanno nessuna voglia.
    E il problema che volevo invece sottolineare é che a fronte di un fenomeno ormai pluriennale, a creare il problema più grande non é il fatto che arrivino centinaia di migliaia di persone, ma il fatto che non c'é la volontà di organizzare uno straccio di programma di accoglienza e di integrazione e a fronte di ciò che questo comporta, non si trova di meglio che attivare i motorini della propaganda che invece vogliono farci credere che loro, gli immigrati, sono tutt'uno con gli scansafatiche e i criminali.
    Ultima modifica di King Kong; 24-07-2020 alle 20:41
    Aut hic aut nullubi

  7. #1177
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    Guarda che sfondi una porta aperta.
    grazie a dio. finché sono porte direi "ok". con le finestre è un po' più difficile...

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    Il senso del commento era un diretto riferimento alle emozioni che l'immagine vuole evocare: i nostri emigranti andavano a lavorare in miniera, gli immigrati che vengono in Europa ci vengono a ciondolare con il telefonino e di lavorare non hanno nessuna voglia.
    allora. stai tranquillo che come gli italiani all'estero, anche gli immigrati tunisini in italia, non è che vengano per "partecipare" delle funzioni direttive in mediobanca o in altre "istituzioni". insomma coloro che non sono bene accetti in "patria", non è che puoi pretendere siano "abili" in qualcosa. mi pare di capire che, pur essendo diversi i criteri da nazione a nazione, coloro che vengono messi in condizione di "espatriare" non siano propriamente delle "pecore" o qualcosa di simile. rieducarli o comunque integrarli, non richiederebbe una grossa spesa, ma dovresti in qualche modo organizzare "centri" di "rieducazione" e poi magari "dopo" ti accuserebbero di "genocidio". dimmi tu come risolvere la "situazione".

    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    E il problema che volevo invece sottolineare é che a fronte di un fenomeno ormai pluriennale, a creare il problema più grande non é il fatto che arrivino centinaia di migliaia di persone, ma il fatto che non c'é la volontà di organizzare uno straccio di programma di accoglienza e di integrazione e a fronte di ciò che questo comporta, non si trova di meglio che attivare i motorini della propaganda che invece vogliono farci credere che loro, gli immigrati, sono tutt'uno con gli scansafatiche e i criminali.
    non è del tutto una cattiva "idea". ci avevano già "pensato" circa un secolo fa. tutto quello che si può fare, mi pare essere di mandare i suddetti "nuovi arrivi" magari in paesi dove la parola "integrazione" vuol dire un "sistema", una "organizzazione" che riesca quanto meno ad evitare che i "nuovi arrivi" siano un "peso" per le "pubbliche finanze". ovviamente ciò che dico rimane come si dice, "a me". nessuna volontà da parte mia di "cambiare" gli attuali eventi.

  8. #1178
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    @kingkong

    Vorrei che con un disegnino tu ci spiegassi come mai dobbiamo integrare noi i clandestini e, invece, non possono farlo tunisia, algeria, libia, marocco, egitto?
    Tra l'altro algeria, libia, tunisia, egitto hanno petrolio e gas...quindi guadagnano un sacco di soldi.

    Per il nostro amico kingkong, paladino della causa islamista, noi abbiamo l'obbligo di integrare un tunisino o un algerino o un egiziano. I governi tunisino, algerino o egiziano, invece no. Loro l'obbligo non ce l'hanno. Pur avendo un mare di petrolio e pur guadagnando miliardi di dollari ogni giorno.
    Noi il petrolio non ce l'abbiamo eppure, secondo il paladino della causa islamista, il nostro governo è obbligato a integrare un tunisino o un algerino.
    Lo stagista.
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  9. #1179
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    @kingkong

    Vorrei che con un disegnino tu ci spiegassi come mai dobbiamo integrare noi i clandestini e, invece, non possono farlo tunisia, algeria, libia, marocco, egitto?
    Tra l'altro algeria, libia, tunisia, egitto hanno petrolio e gas...quindi guadagnano un sacco di soldi.

    Per il nostro amico kingkong, paladino della causa islamista, noi abbiamo l'obbligo di integrare un tunisino o un algerino o un egiziano. I governi tunisino, algerino o egiziano, invece no. Loro l'obbligo non ce l'hanno. Pur avendo un mare di petrolio e pur guadagnando miliardi di dollari ogni giorno.
    Noi il petrolio non ce l'abbiamo eppure, secondo il paladino della causa islamista, il nostro governo è obbligato a integrare un tunisino o un algerino.
    prima di tutto, quelli che sbarcano da Tunisia e Algeria non sono tunisini e algerini, che sono pochi e in effetti non hanno ragioni per migrare;

    in secondo luogo, si tratta di una continua scelta influenzata da tanti motivi, che si capiscono solo approfondendo le questioni;

    in parte si tratta di politica di buon vicinato con stati non radicalizzati o laici, come la Tunisia, diplomazia preventiva; poi, la stessa diplomazia verso i paesi di origine, in cui le potenze occidentali hanno grandi interessi;
    tu vedi il nigeriano babau, che ti spaventa; ma già ora il reddito medio di Abuja è uno dei più alti del mondo, tra 50 anni la Nigeria sarà un paese con un PIL molto più alto di quello italiano;
    le comunità di certi paesi sono nel contempo dei ponti e degli "ostaggi" per le potenze occidentali, i cui maggiorenti sono legati a doppio filo alle élites in patria, e svolgono un'azione determinante nel garantire la sicurezza dei contratti e del personale;

    per carità, l'immigrazione può non piacere; io nemmeno mi scandalizzo se uno si dichiara razzista; non discuto di principi, questioni valoriali e morali;

    però se scegli di adottare una linea dura, devi anche mettere in conto che ti vengano meno certi appoggi, e poi improvvisamente ti rapiscono i tecnici ENI, ti rendono impossibili trivellazioni, saltano contratti che vanno a ditte francesi o cinesi, ecc... a fronte degli oneri economici e politici che comunque graverebbero su quelle politiche;

    un governo, a prescindere dal colore politico, al dunque si trova di fronte a questo genere di pressioni, e nel solco di mezzo secolo di politica estera di prudenza e mediazione; non è che arriva un pirla che si alza al mattino, vuole fare la voce grossa e fa pasticci;

    mutatis mutandis, guarda il casino che ha combinato Sarko in Libia, che alla fine ha inguaiato un po' tutti, pure nel tentativo di perseguire un interesse nazionale: uno poteva fare il tuo discorso: perché devo garantire un gaglioffo come Geddhafi ? mo' lo vedi il perché...

    Berlusconi in quel caso aveva ragione; peccato che quando ha avuto la maggioranza più solida della storia italiana, dopo il 2001, e dopo il 2006, abbia sprecato l'occasione, e perso peso politico tra Merkel e Sarko, lasciando che l'italia diventasse il socio debole, perché non ha fatto riforme e si è esposto alla speculazione;
    se, invece di abolire l'ICI e fare il demagogo fiscale avesse messo fieno in cascina, non si sarebbe dovuto piegare alle avventure libiche dei francesi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #1180
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    prima di tutto, quelli che sbarcano da Tunisia e Algeria non sono tunisini e algerini, che sono pochi e in effetti non hanno ragioni per migrare;
    mi pare che gli arrivi si siano intensificati a partire dalla c.d. "primavera araba", cioè quel tipo di sommovimenti che hanno avuto "luogo" da "dopo" la morte di gheddafi e non solo in libia ma in tutta la regione "nord/africana" più direttamente collegata ai paesi dell'europa mediterranea, quindi anche algeria o tunisia. ovviamente quando c'è una guerra "civile" succede lo stesso che durante una guerra tra "nazioni". cioè se è vero che la guerra è la "sola igiene del mondo", ciò vuol dire che ogni tipo di conflitto costituisce il "pretesto" per operare con provvedimenti anche e soprattutto "demografici", cioè per "escludere" dal paese interessato, attraverso la induzione all'espatrio, dovuta proprio alla guerra interna, coloro che in un modo o nell'altro costituiscono un peso. le ragioni per emigrare, anche da parte di italiani, e dall'italia, mi pare non manchino "mai". coloro i quali, in situazioni di ristrutturazione del sistema economico, non riescono ad essere "utili", vengono "sempre" da qualunque "paese" indotti ad andar via. non c'è da scappare.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    in secondo luogo, si tratta di una continua scelta influenzata da tanti motivi, che si capiscono solo approfondendo le questioni;

    in parte si tratta di politica di buon vicinato con stati non radicalizzati o laici, come la Tunisia, diplomazia preventiva; poi, la stessa diplomazia verso i paesi di origine, in cui le potenze occidentali hanno grandi interessi;
    tu vedi il nigeriano babau, che ti spaventa; ma già ora il reddito medio di Abuja è uno dei più alti del mondo, tra 50 anni la Nigeria sarà un paese con un PIL molto più alto di quello italiano;
    le comunità di certi paesi sono nel contempo dei ponti e degli "ostaggi" per le potenze occidentali, i cui maggiorenti sono legati a doppio filo alle élites in patria, e svolgono un'azione determinante nel garantire la sicurezza dei contratti e del personale;
    a me pare di capire che gli espatri dai paesi come la nigeria siano sempre dettati da una incompatibilità di coloro che " se ne vanno", con le scelte politiche ed economiche dei paesi in questione. se fosse vero che il "prezzo" della colonizzazione economica dei paesi dell'africa centrale da parte degli occidentali, sono i clandestini mandati in italia, allora non ci sarebbero problemi di "integrazione" degli stessi in italia ad esempio, perché ciò vorrebbe dire un "do ut des", cioè soldi che arrivano in italia dal petrolio nigeriano, in cambio di strutture di accoglienza. non è così. l'economia ad esempio cinese, è molto più presente di altre nazioni, ad esempio in nigeria. però non mi risulta che in cina esistano minoranze "nigeriane". allora quello che succede in generale è che il surplus economico dei "colonizzatori" viene reinvestito in attività economiche nei paesi sottosviluppati, che riescono, proprio a causa della forte "povertà" e quindi del forte potenziale di sviluppo, ad assorbire quei "capitali". ovviamente a livello politico i ritmi di sviluppo fanno si che coloro i quali non tengono il passo con l'economia, e quindi non sono più utili, vengano messi in condizione di espatriare. e arrivano in italia quelli che toccano all'italia e vanno in germania quelli che toccano alla germania. mi pare però sempre che la germania sia un pezzo avanti a noi. non ho mai letto di problemi di immigrazione in germania paragonabili a quelli che abbiamo noi. sarà un caso?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    per carità, l'immigrazione può non piacere; io nemmeno mi scandalizzo se uno si dichiara razzista; non discuto di principi, questioni valoriali e morali;

    però se scegli di adottare una linea dura, devi anche mettere in conto che ti vengano meno certi appoggi, e poi improvvisamente ti rapiscono i tecnici ENI, ti rendono impossibili trivellazioni, saltano contratti che vanno a ditte francesi o cinesi, ecc... a fronte degli oneri economici e politici che comunque graverebbero su quelle politiche;
    ecco. quelli che rapiscono i tecnici eni, ammesso che sia "vero", sono proprio quelli che si oppongono allo sviluppo, perché sanno molto bene che se lo sviluppo economico non implicasse anche maggiore "civiltà" allora potrebbero continuare a fare i loro "comodi", cioè continuare a comportarsi come "animali", cosa che in tante zone dell'africa, soprattutto "centrale", non possono più fare, anche con grandi "patimenti". e allora tutti quelli che vengono da noi è perché li mandano coloro che tentano di garantire un futuro "in qualche modo", alle rispettive nazioni di provenienza. ripeto: gli immigrati non rappresentano il prezzo da pagare alle colonie africane, perché anche durante il fascismo non ne avevamo, "ascari" in italia. il duce voleva "colonizzare" l'etiopia perché è vero che il numero "è forza", ma quando si è in troppi e non lavora quasi nessuno, allora diventa difficile far quadrare "i conti". questo però non vuol dire che ti devi sobbarcare i "loro" delinquenti. tant'è che nonostante "faccetta nera" mi pare che gli italiani "italiani erano" e italiani "sono rimasti". di neri, anche a roma non ne ho mai visti.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    un governo, a prescindere dal colore politico, al dunque si trova di fronte a questo genere di pressioni, e nel solco di mezzo secolo di politica estera di prudenza e mediazione; non è che arriva un pirla che si alza al mattino, vuole fare la voce grossa e fa pasticci;

    mutatis mutandis, guarda il casino che ha combinato Sarko in Libia, che alla fine ha inguaiato un po' tutti, pure nel tentativo di perseguire un interesse nazionale: uno poteva fare il tuo discorso: perché devo garantire un gaglioffo come Geddhafi ? mo' lo vedi il perché...
    allora. gheddafi era solo un "delinquente". però anche in libia, che una volta è stata "italiana", c'erano e ci sono i centri di "accoglienza". poi mi pare che, prima della caduta del "dittatore", ovviamente perché il prezzo dei limiti da lui posti all'emigrazione in europa era troppo "oneroso", lo stesso dittatore non fosse uno che faceva cose come "impoverire" i suoi cittadini o uccidere i migranti del subsahara. penso che però la sua "caduta" si debba, più che al prezzo dei clandestini, ovviamente al prezzo delle fonti di "energia", che probabilmente potevano, all'epoca, essere "utilizzate" con maggiore profitto da imprenditori "europei", soprattutto francesi. insomma le ipotesi si sprecano e ovviamente i media nazionali fanno il loro solito, cioè distorcono la "verità" per mantenere la "pace" sociale. ed è tanto.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Berlusconi in quel caso aveva ragione; peccato che quando ha avuto la maggioranza più solida della storia italiana, dopo il 2001, e dopo il 2006, abbia sprecato l'occasione, e perso peso politico tra Merkel e Sarko, lasciando che l'italia diventasse il socio debole, perché non ha fatto riforme e si è esposto alla speculazione;
    se, invece di abolire l'ICI e fare il demagogo fiscale avesse messo fieno in cascina, non si sarebbe dovuto piegare alle avventure libiche dei francesi.
    ecco. proprio i francesi gli hanno reso la pariglia. l'accordo firmato con gheddafi per il controllo libico dei flussi migratori era troppo oneroso. oltre a ciò va anche detto che, non appena ricevuto i miliardi, il suddetto gheddafi si è dato per "irreperibile", nello stesso frangente in cui i francesi assumevano il controllo del paese. insomma si è intascato i "soldi" e non ha mantenuto quanto promesso. una bella "fregatura". mah.
    Ultima modifica di sandor; 25-07-2020 alle 11:59

  11. #1181
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    l'economia ad esempio cinese, è molto più presente di altre nazioni, ad esempio in nigeria. però non mi risulta che in cina esistano minoranze "nigeriane".
    gli africani sono anglofoni e francofoni, da due secoli; in alcuni paesi si parla il portoghese; e l'Africa è qui di fronte; la Cina ha un reddito medio che è un decimo di quello europeo, e nessuna comunità di appoggio;

    le élites e tecnocrazie africane hanno studiato in Europa e USA; qualcuno in Italia, a Perugia, ma anche altrove; significa che hanno contatti e fratellanze con i colleghi studenti, politici, ingegneri, medici, europei e americani;

    senza questi legami, e la presenza di importanti comunità in Europa, da mo' che i cinesi sarebbero dilagati ovunque, visto che possono pagare tutto di più, qualsiasi materia prima, con un 20ennio di tassi di crescita sopra il 10% e retribuzioni bassissime;

    il mondo è complicato; non capirne la complessità ti pone nella condizione di un neopatentato auto che si trovi a dover atterrare con un 747; il "volante" in un certo senso c'è lo stesso; ma non è proprio la stessa cosa che parcheggiare a spina di pesce.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #1182
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    gli africani sono anglofoni e francofoni, da due secoli; in alcuni paesi si parla il portoghese;

    se permetti parlo per "esperienza personale". ho parlato con qualche venditore "ambulante" nigeriano. parlava inglese, questo sì, ma in un modo che "poco" si capiva, a dir poco. se quei nigeriani con cui ho parlato fossero stati utili in patria, o magari anche "laureati" come dicevano di essere, allora perché avrebbero "accettato" di venire in italia, un paese straniero e ostile, anziché rimanere a casa propria? non conosco il livello medio di "acculturazione" in nigeria, ma so anche che ad esempio in italia, i nostri laureati rimangono qua.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e l'Africa è qui di fronte; la Cina ha un reddito medio che è un decimo di quello europeo, e nessuna comunità di appoggio;

    si. allora tra reddito medio e reddito "nazionale" la differenza mi pare "chiara". la cina è un paese molto "potente" a livello "esterno", anche se povero a livello di ricchezza procapite. e questo perché sempre i "bisogni" individuali sono ridotti al minimo. ovviamente se tutto ciò non fosse "consono" al carattere di quel popolo, allora non ci sarebbe un regime comunista da quasi ottant'anni. qualcuno diceva che il cinese è ben contento di fare qualcosa per lo stato, anche se lo stato non fa niente "per lui". non so se è davvero così, ma mi pare che questo tipo di atteggiamento abbia notevoli "vantaggi", ovviamente sempre a livello di "potere e prestigio" nazionale.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    le élites e tecnocrazie africane hanno studiato in Europa e USA; qualcuno in Italia, a Perugia, ma anche altrove; significa che hanno contatti e fratellanze con i colleghi studenti, politici, ingegneri, medici, europei e americani;

    questo sarebbe davvero "bello", sempre però se fosse "vero". l'atteggiamento reciproco tra africani e europei o americani, è sempre "pessimo". mi permetto di dire questo perché la storia dei loro rapporti è sempre quella. l'africa attira "gli affari", ma non la civiltà "euroamericana" e questo perché è più facile appropriarsi delle risorse di quel continente anziché "rendere" simili a sé i popoli che lo abitano. è un problema secolare che purtroppo mi pare senza soluzione. anche oggi.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    senza questi legami, e la presenza di importanti comunità in Europa, da mo' che i cinesi sarebbero dilagati ovunque, visto che possono pagare tutto di più, qualsiasi materia prima, con un 20ennio di tassi di crescita sopra il 10% e retribuzioni bassissime;

    il mondo è complicato; non capirne la complessità ti pone nella condizione di un neopatentato auto che si trovi a dover atterrare con un 747; il "volante" in un certo senso c'è lo stesso; ma non è proprio la stessa cosa che parcheggiare a spina di pesce.
    si, questo si. ovviamente non pretendo di avere la "verità" in mano o sulla tastiera: dico la mia, ovviamente cercando il bandolo della proverbiale "matassa" anche dove non c'è. può piacere o non piacere, ma io sono "così". e ti dirò, se permetti, che pensare ancora "oggi" che inglesi, americani e congolesi possano vivere "concordemente" nello stesso paese o comunque su uno stesso territorio, beh allora ti devo dire che davvero questo vuol dire che a volte "non si sa ciò di cui si parla".
    Ultima modifica di sandor; 25-07-2020 alle 20:06

  13. #1183
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    se permetti parlo per "esperienza personale". ho parlato con qualche venditore "ambulante" nigeriano. parlava inglese, questo sì, ma in un modo che "poco" si capiva, a dir poco. se quei nigeriani con cui ho parlato fossero stati utili in patria, o magari anche "laureati" come dicevano di essere, allora perché avrebbero "accettato" di venire in italia, un paese straniero e ostile, anziché rimanere a casa propria? non conosco il livello medio di "acculturazione" in nigeria, ma so anche che ad esempio in italia, i nostri laureati rimangono qua.
    veramente, i nostri laureati il più delle volte, se ne vanno, perché questo è un paese ostile pure ai giovani italiani, pure ai più bravi; meno ostile coi raccomandati e i furbi;

    ad ogni modo, è ovvio che il nigeriano o senegalese arrivato col barcone e che incontri qui non ha studiato ad Oxford, anche se spesso ha un titolo di studio, non spendibile;

    questo sarebbe davvero "bello", sempre però se fosse "vero". l'atteggiamento reciproco tra africani e europei o americani, è sempre "pessimo". mi permetto di dire questo perché la storia dei loro rapporti è sempre quella.
    beh, che le élites africane, e di molti altri paesi, siano formate nelle università occidentali, è un fatto; è gente ricchissima, niente affatto complessata; non sono mica quelli che i vendono l'accendino, eh... spesso restano in UK, Francia, USA e diventano maggiorenti e referenti di quelle comunità; magari il fratello o cugino è un generale, un ministro o presidente in patria; ma con quel tipo di demografia, capace che sia ministro anche il cugino di quello che ti vende l'accendino; uno dei 70 cugini sparsi per il mondo, che magari ricevono ognuno 50 dollari al mese, così...

    ripeto: il mondo è un posto parecchio incasinato e diverso da come siamo abituati ad inquadrare le questioni qui, come pilotare un aereo di linea è una cosa diversa da guidare un'utilitaria.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #1184
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    veramente, i nostri laureati il più delle volte, se ne vanno, perché questo è un paese ostile pure ai giovani italiani, pure ai più bravi; meno ostile coi raccomandati e i furbi;
    arrivati a un certo punto hai solo una "ripetizione" del '68. cioè hai quel tipo di selezione, che vale per tutti, che ti mette in condizione di "capire" se l'università è la tua "strada" oppure no. i raccomandati ci sono, come ci sono i furbi che la laurea se la "comprano". ma ciò non mi impedisce di pensare che una volta "laureato" come dio comanda, allora il laureato resta "qua" in italia. quelli che vanno all'estero sono quelli che non riescono neanche a capire che quello che si "ottiene" dal sistema di istruzione italiano, in qualche modo bisogna "guadagnarselo".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ad ogni modo, è ovvio che il nigeriano o senegalese arrivato col barcone e che incontri qui non ha studiato ad Oxford, anche se spesso ha un titolo di studio, non spendibile;
    si. ma se i laureati "loro" vengono qua, provo a pensare la "fine" di quelli che non hanno neanche un pezzo di carta.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, che le élites africane, e di molti altri paesi, siano formate nelle università occidentali, è un fatto; è gente ricchissima, niente affatto complessata; non sono mica quelli che i vendono l'accendino, eh...
    si, guarda: anche pol pot, che non era propriamente un gentleman, aveva studiato in francia. cioè se le elite sono tipo pol pot, tu immagina "i sottoproletari"...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    spesso restano in UK, Francia, USA e diventano maggiorenti e referenti di quelle comunità; magari il fratello o cugino è un generale, un ministro o presidente in patria;
    si, ma perché in africa ci sono per la maggioranza regimi "dittatoriali"? anzi direi non dittatoriali quanto "tirannici". cioè gente al cui confronto uno come gheddafi o saddam sarebbe un santo. quelli sono ancora "animali", e si comportano come animali anche le elite, le quali mi pare che freudianamente "sublimino" i propri istinti attraverso la pratica dell'omicidio legalizzato degli oppositori, che sarebbe a dire tutti coloro che, per un motivo o per l'altro sono fonte di antipatie o invidie "personali" da parte di chi di volta in volta comanda.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma con quel tipo di demografia, capace che sia ministro anche il cugino di quello che ti vende l'accendino; uno dei 70 cugini sparsi per il mondo, che magari ricevono ognuno 50 dollari al mese, così...
    si questo si. non hanno neanche la capacità di capire i criteri di attribuzione del merito o del "valore sociale" o magari "economico" di un loro "connazionale".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ripeto: il mondo è un posto parecchio incasinato e diverso da come siamo abituati ad inquadrare le questioni qui, come pilotare un aereo di linea è una cosa diversa da guidare un'utilitaria.
    va bene. quello che ti posso dire è che i criteri, quelli "veri" credo di conoscerli, e non ho ovviamente paura di dire come la penso perché so che in qualche modo il mio diritto d'opinione è tutelato, allo stesso modo del tuo e di quello di chiunque. ovviamente ti dico anche che per capire davvero come vanno le cose, ogni tipo di sistema di categorie può risultare "fallace" se non di fatto, almeno nella percezione di chi usa altri sistemi e altre categorie. ma questo è normale. ovviamente non mi sognerei neanche di pensare che paragoni l'utilitaria all'aereo per dire che non "conosco i miei polli". abbi pazienza.

  15. #1185
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Stanno scientemente distruggendo questo Paese.... e poi ci sono gli sniffatori che parlano di "complottari" e ci vengono a dire che non ci sia un “disegno” ben preciso.

    Lampedusa, altre risorseINPS tunisine con bagagli e un barboncino al guinzaglio.
    Scappano dalla guerra in Tunisia...e sono casualmente naufragati.
    Stando a quanto dice il quotidiano Repubblica - organo ufficiale del PD - il barboncino serviva per infiltrarsi nelle retrovie nemiche e cagare sulla branda del comandante.

    Nel frattempo a La Spezia: violentata mentre corre: fermato clandestino gambiano.

    Ultima modifica di xmanx; 27-07-2020 alle 15:23
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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