I ragazzi che arrivano coi gommoni non danno in genere l'idea di persone torturate, affamate, seviziate, hanno quasi tutti bei telefonini che io non potrei permettermi (possibile che non glieli abbiano requisiti i loro aguzzini?). Certamente in uno stato islamico le prigioni non devono essere luoghi confortevoli, ma questo va detto a mezza voce perché in certi ambienti non si può parlar male dell'islam. Ci sarà anche chi è finito vittima di simili demoni, poi in qualche modo riuscito ad evadere, però può pure darsi che non fosse dedito ad attività del tutto lecite, da rinnovare nel caso in un paese dalla manica assai più larga. Nel frattempo, come non mi stancherò mai di ricordare, settemila bambini al giorno muoiono di fame. Interessa a qualcuno? Interessa a qualcuno la sofferenza vera, la mancanza assoluta di una prospettiva di sopravvivenza? Per loro non ci saranno barconi, opere pie, FAO e ONG del cavolo, alberghi e centri di accoglienza...Che crepino in pace, nel silenzio di tutti noi.