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Risultati da 226 a 240 di 317

Discussione: Il maschilismo becero

  1. #226
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    E' considerata violenza anche l'insulto sessista, piuttosto che la pressione psicologica. La gamma è molto ampia.

    Questo aiuta a chiarire
    https://www.direcontrolaviolenza.it/...ntro-le-donne/
    Dark, siamo seri... le ragazze con cui ci provavo dalle scuole medie mi rimbalzavano con insulti sessisti. E da allora ne ho sentiti un'ampia gamma.
    Eh...

  2. #227
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    Citazione Originariamente Scritto da Orangemoon Visualizza Messaggio
    Quanto vorrei che avessi ragione, avrei vissuto una tarda infanzia e un'adolescenza davvero migliore
    Però guardo il lato positivo della cosa, se parli così vuole dire che davvero non concepisci la violenza nel suo essere vera e tangibile, quindi meglio così
    Tutta la mia tesi Orangemoon, e mi duole davvero che questo 3d possa toccare l'esperienza di qualcuno che d'altronde attrae, come altri, è che questi casi non sono il 60%. Per il resto hai ragione, non ho conosciuto situazioni simili e sono capace di dispiacermi in modo che mi fa male quando sento queste storie. Ma adesso parlavo di come questo abbia riflessi sbagliati sulla valutazione dell'estensione del problema, ormai molto politicizzato e soprattutto su tutte le manfrine uomo/donna che ne sono susseguite.

  3. #228
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Acquerapide Visualizza Messaggio
    Dark, siamo seri... le ragazze con cui ci provavo dalle scuole medie mi rimbalzavano con insulti sessisti. E da allora ne ho sentiti un'ampia gamma.
    Eh...
    Non hai capito il punto. Il problema sono i giochi di potere, di forza. Se ti leggi quello che ho postato, lo spiega chiaramente. Anch'io alle medie ho beccato insulti sessisti che discorsi del cavolo. Cosa c'entra?
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  4. #229
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    Io i giochi di potere li vedo dalla parte della moglie nelle famiglie tradizionali. Da venditore mi hanno sempre insegnato, che vendessi penne o materassi, per chiunque fosse l'oggetto da acquistare, se c'era una coppia di parlare con la moglie.

    E quelli sono venditori di grandi multinazionali, non hanno tesi da sostenere ma soldi da fare, tutto fa e si basano su studi seri, niente pendolini.

  5. #230
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    Un'altra cosa insegnano nei grandi corsi: se sei una venditrice donna, non parlare al marito in modo fisso, sennò la moglie diventa gelosa, accampa scuse e se ne vanno. Il venditore uomo può parlare con la moglie guardandola dritta negli occhi anche per un'ora, tanto se il marito si ingelosisce non conta niente

  6. #231
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Acquerapide Visualizza Messaggio
    Io i giochi di potere li vedo dalla parte della moglie nelle famiglie tradizionali. Da venditore mi hanno sempre insegnato, che vendessi penne o materassi, per chiunque fosse l'oggetto da acquistare, se c'era una coppia di parlare con la moglie.

    E quelli sono venditori di grandi multinazionali, non hanno tesi da sostenere ma soldi da fare, tutto fa e si basano su studi seri, niente pendolini.
    Il gioco di potere è degli uomini, non delle donne. Anche mio padre lasciava che mia madre si facesse imbonire dal venditore della folletto (tranne poi rinfacciarle continuamente i soldi spesi), però poi non le permetteva di lavorare perché la donna deve stare a casa a curare i figli e alzava le mani.
    Quella dell'uomo che ti da l'illusione di essere tu a decidere perché sei la "regina della casa" è una vecchia storia. Peccato che la donna non vuole essere la "regina della casa". E intanto dietro a queste cose si nascondono soprusi di ogni genere.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  7. #232
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    Dark, i giochi di potere son di tutti e due, come fai a dire che sono dell'uomo e non della donna su. Quando parli del lavoro, non assisti a giochi di poteri di donne? Non ce le vedi a esercitarli in casa? Non fai giochi di potere tu? Io si. Non fanno giochi di potere le donne che minacciano di non far vedere il bimbo al marito se non le sposa? Conosciuta nessuna? Forse si, forse non lo sai, forse lo sai. Entro un certo limite sarà normale. E' creare malcontenti sotterranei che escono senza che si sappia da chi viene che non va bene, e questo nelle donne l'ho visto spesso.
    Scusa ma quado dici che le donne non fanno giochi di potere mi sono stranito. Credo che qui nessuno possa arrivare a negarlo.

  8. #233
    Party Crasher L'avatar di okno
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    Non so come siate finiti a parlare di violenza ma posso immaginare. Ho letto qua e la, brutte storie... mi ha colpito parecchio l'intervento di Nahui. A voi il mio contributo, da "tecnico" senza per questo sentirmi in diritto di saperla più lunga di nessuno, soprattutto di chi la violenza l'ha subita o la subisce. Un conto è studiarla, un altro è viverla sulla propria pelle.

    Quando si parla di violenza fisica si parla di escalation, anche quando si ha a che fare con stati alterati (per esempio da sostanze - banalmente anche solo i due bicchieri di vino a cena - o patologie). La sapiente gestione di questa escalation attraverso quella che è una vera e propria mediazione può far rimanere tutto nei ranghi dello scontro verbale. Mediazione che non equivale a condiscendenza, non si tiene a bada il fuoco permettendogli di bruciare dove gli pare. Sicuramente avrete visto in opera i "mediatori" della polizia nei film, nessuno dopo aver detto "faremo tutto quello che volete voi" è mai arrivato ai titoli di coda evitando il dramma. Questo ci porta ad un aspetto importante della nostra psicologia, che riguarda anche la sfera della prevenzione: siamo dannatamente refrattari al concetto di "step back". Se ieri mi permettevi di urlarti contro, oggi mi permetti di farlo anche con insulti, se domani mi permetterai di metterti le mani addosso, dopodomani sarà difficile per me accettare l'idea che insultarti non andrà più bene: dopotutto ho fatto anche di peggio!

    La violenza sulle donne è purtroppo un fatto culturale, un tempo non c'erano molte opzioni: donna a casa - uomo fuori e basta dare un'occhiata a quei famosi consigli per le coppie cattoliche anni '50 per farsi più di un'idea su quale dei due ruoli fosse più importante. Oggi non è più così, ma siamo quella generazione che vive il cambio di paradigma "attrezzata" ancora per quello precedente. Quindi è sacrosanto impegnarsi a sensibilizzare l'opinione pubblica, sembra assurdo ma bisogna ancora sforzarsi affinché passi il concetto che sia questa la normalità e non quella della violenza, però bisogna anche fare in modo che chi è maggiormente a rischio di subire violenza abbia gli strumenti per prevenirla o anche solo "annusarla". Spesso basta il buonsenso direte voi, pur d'accordo (anche se con qualche riserva) allora bisogna aggiungere alle lezioni su quanto sia sbagliato usare la violenza (in generale ma in questo caso sulle donne in particolare) anche un pizzico di lezioni sul buonsenso, perché tantissime volte l'ho visto disperso in qualche angolo nascosto della nostra psiche.

    Spero di essermi spiegato bene e di non aver aggiunto banalità, volevo parlare più specificatamente di scenari-tipo ma poi ho pensato che avrebbero distolto l'attenzione dal messaggio di fondo.
    "Tipo piacevole. Mai scontato. Non banale." - Utente da Empoli


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  9. #234
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Dark, i giochi di potere son di tutti e due, come fai a dire che sono dell'uomo e non della donna su. Quando parli del lavoro, non assisti a giochi di poteri di donne? Non ce le vedi a esercitarli in casa? Non fai giochi di potere tu? Io si. Non fanno giochi di potere le donne che minacciano di non far vedere il bimbo al marito se non le sposa? Conosciuta nessuna? Forse si, forse non lo sai, forse lo sai. Entro un certo limite sarà normale. E' creare malcontenti sotterranei che escono senza che si sappia da chi viene che non va bene, e questo nelle donne l'ho visto spesso.
    Scusa ma quado dici che le donne non fanno giochi di potere mi sono stranito. Credo che qui nessuno possa arrivare a negarlo.
    Qui non si parla di giochi di potere che possono essere nella norma in ogni coppia ma di quelli volti a mettere la controparte in una situazione di oppressione, sottomissione e difficoltà. E questo non lo fanno le donne. Non esistono uomini a cui viene imposto di restare in casa a fare i mestieri, o che non possono lavorare perché la controparte non vuole perché "l'uomo deve occuparsi del focolare e crescere i figli"
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  10. #235
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da okno Visualizza Messaggio
    Non so come siate finiti a parlare di violenza ma posso immaginare. Ho letto qua e la, brutte storie... mi ha colpito parecchio l'intervento di Nahui. A voi il mio contributo, da "tecnico" senza per questo sentirmi in diritto di saperla più lunga di nessuno, soprattutto di chi la violenza l'ha subita o la subisce. Un conto è studiarla, un altro è viverla sulla propria pelle.

    Quando si parla di violenza fisica si parla di escalation, anche quando si ha a che fare con stati alterati (per esempio da sostanze - banalmente anche solo i due bicchieri di vino a cena - o patologie). La sapiente gestione di questa escalation attraverso quella che è una vera e propria mediazione può far rimanere tutto nei ranghi dello scontro verbale. Mediazione che non equivale a condiscendenza, non si tiene a bada il fuoco permettendogli di bruciare dove gli pare. Sicuramente avrete visto in opera i "mediatori" della polizia nei film, nessuno dopo aver detto "faremo tutto quello che volete voi" è mai arrivato ai titoli di coda evitando il dramma. Questo ci porta ad un aspetto importante della nostra psicologia, che riguarda anche la sfera della prevenzione: siamo dannatamente refrattari al concetto di "step back". Se ieri mi permettevi di urlarti contro, oggi mi permetti di farlo anche con insulti, se domani mi permetterai di metterti le mani addosso, dopodomani sarà difficile per me accettare l'idea che insultarti non andrà più bene: dopotutto ho fatto anche di peggio!

    La violenza sulle donne è purtroppo un fatto culturale, un tempo non c'erano molte opzioni: donna a casa - uomo fuori e basta dare un'occhiata a quei famosi consigli per le coppie cattoliche anni '50 per farsi più di un'idea su quale dei due ruoli fosse più importante. Oggi non è più così, ma siamo quella generazione che vive il cambio di paradigma "attrezzata" ancora per quello precedente. Quindi è sacrosanto impegnarsi a sensibilizzare l'opinione pubblica, sembra assurdo ma bisogna ancora sforzarsi affinché passi il concetto che sia questa la normalità e non quella della violenza, però bisogna anche fare in modo che chi è maggiormente a rischio di subire violenza abbia gli strumenti per prevenirla o anche solo "annusarla". Spesso basta il buonsenso direte voi, pur d'accordo (anche se con qualche riserva) allora bisogna aggiungere alle lezioni su quanto sia sbagliato usare la violenza (in generale ma in questo caso sulle donne in particolare) anche un pizzico di lezioni sul buonsenso, perché tantissime volte l'ho visto disperso in qualche angolo nascosto della nostra psiche.

    Spero di essermi spiegato bene e di non aver aggiunto banalità, volevo parlare più specificatamente di scenari-tipo ma poi ho pensato che avrebbero distolto l'attenzione dal messaggio di fondo.
    Bellissimo e condivisibilissimo intervento, Okno

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  11. #236
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Qui non si parla di giochi di potere che possono essere nella norma in ogni coppia ma di quelli volti a mettere la controparte in una situazione di oppressione, sottomissione e difficoltà. E questo non lo fanno le donne. Non esistono uomini a cui viene imposto di restare in casa a fare i mestieri, o che non possono lavorare perché la controparte non vuole perché "l'uomo deve occuparsi del focolare e crescere i figli"
    Non sono affatto d'accordo. Ma mi rendo conto che è un problema ampio che richiede un 3d.
    Alcune considerazioni:
    - donne a cui viene imposto di essere casalinghe oggi, non ce n'è. Col cavolo che con uno stipendio medio porti soldi per una famiglia di due, quindi già l'impedimento pratico ha portato alla normale ricerca di lavoro di tutti e due e accettarlo culturalmente. Questa è la normalità che vediamo tutti, nondevo neanche chiederlo agli altri.
    - Le donne hanno lamentato di essere casalinghe come schiavitù da abbattere e altre volte chiesto il riconoscimento della casalinga come lavoro. Non si capisce bene
    - Dì tu uomo a una donna "amore, mi metto in gabbia io e faccio il casalingo, occupati tu della vita, del lavoro!", troverai tante che ti vogliono, sì.

  12. #237
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Acque, io francamente credo che il contenuto dei tuoi interventi sia colorato da brutte esperienze personali, mentre credo che ci si debba sforzare di essere oggettivi. Io ho raccontato la mia esperienza, e la cosa mi ha stranito, perché - credetemi - finché non ho scritto quell'intervento non ho mai avuto la percezione di aver vissuto in un contesto particolarmente problematico; questo perché - a parte mio nonno, che ha vissuto ai primi del secolo l'esperienza dell'abbandono, dell'essere figlio illegittimo, dell'orfanotrofio e di una serie di sfortunate adozioni da parte di gente che intendeva usarlo come schiavo nei campi, e ne ha risentito - io non vedevo donne succubi o vittime, ma donne che usavano altri tipi di violenza diverse da quella fisica: mia madre è un aggressivo - passiva di prima classe, tuttora è l'unica che sia riuscita a mandare anche me - mitissima - completamente fuori di testa, quindi se il suo compagno, dopo ore di sfrangiamento di coglioni e battutine, le lanciava addosso qualcosa, io non pensavo che fosse un mostro, ma una persona normale che aveva perso il controllo. Per questo trovo molto interessante il discorso di Okno sulle tecniche psicologiche di prevenzione e disinnesco della violenza, che ho ascoltato anche in un'altro seminario sul tema.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  13. #238
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    Si Nahui hai ragione, le mie esperienze sono personali. Mia madre, una classe di tutte femmine, l'università di tutte femmine, una moglie con comportamenti smili a tante altre come riferite da amici:

    Quello su cui una donna non vuole parlare, per quanto importante per me, non è mai il momento giusto, passano anche anni. Perché col fatto della donna vessata non puoi neanche chiederle di più. Rifiutarsi di ripondere o parlare di cose che un uomo ti ha fatto capire fondamentali, e non parlo di uno sfogo ma di quel pensiero in testa che vorresti tanto che gli andasse via, e invece la donna se lo sente tornare di tanto in tanto, e lo lascia senza poterne parlare e completamente impotente è un fenomeno dffuso, che rovina vite. Non dico che le donne siano cattive per questo. Io il desiderio di alzare le mani durante litigi furenti l'ho sentito, l'ho trattenuto senza sforzo perché la mia cultura ha sublimato ampiamente. Ma di far sublimare alla donna atteggiamenti molto più sottili non se ne parla, ora con quest'emergenza mariti maneschi qui, figuriamoci!

    Come dicevo prima, qualsiasi desiderio, sogno nel cassetto, proposta di un uomo che vuole coinvollgere la donna in qualcosa di diverso, se va a cozzare contro l'orgoglio -l'orgoglio, non i progetti di vita- femminile è vano. Non riuscirai mai a portare a termine il discorso.

    Non è per tutte le donne così. Personalmente ho induviduato come differenza il fatto di aver giocato coi maschi da piccole. Oh, Freud ci ricollegava tutto, potrò io... chi ha giocato anche (anche) con maschi entro l'adolescenza è una donna con cui si sta bene, le altre spesso sono chiuse, capricciose, concentrate su di sé, sferzanti, con grossi problemi col proprio uomo se ne hanno uno. E con quel gram mal di testa esistenziale e sempre con l'impressione che si parli di loro e a mandare controffensive. Sempre acide e soprattutto, si sentono tanto brutte e sbagliate, che sembra un'immagine tenera ma una donna che si sente così uccide persone nel raggio di chilometri con gli atteggiamenti che seguono. E' una teoria per carità. Riguarda parte delle donne.

    Io non ho intenzione di demonizzare la donna in nessun modo, io demonizzo le piaggerie nei confronti delle donne che ci sono nella dialettica nei media e tra uomini e donne.

    Il fatto che i figli e tutta la baracca spesso vengano dati alle madri lo so per esperienza personale, ma non lo vedo una cosa deformata da un mio risentimento come forse intendevi tu con "esperienza personale".
    E non è un fatto personale, come finiscono i padri separati si sa, sono tante esperienze personali. Quello mi veniva sempre scansato nel discorso, ma i femminicidi, la donna che guadagna meno e relegata in casa (due colossali deformazioni e una reale ma che non fa testo sugli uomini, statisticamente non per me) vanno sempre bene. Eppure il potere che una donna ha in casa fin dal primo giorno prendendo tutto in caso di divorzio, come spesso è consentito, è un argomento a parte. E' una cessione di potere di tutti gli uomini in blocco alle donne, che caratterizza in pieno il rapporto uomo-donna in Italia.

    Forse anche il tono secco può essere dovuto a esperienze passate, ma sentire ripetere ogni giorno che devo parlare a una donna tenendo conto che è donna, sentire continuamente uomini perfettamente adattati a confermare con sussiego cose che tra noi uomini neghiamo ogni giorno, mi fa anche pensare che ci sia un rapporto virtuale tra uomini e donne.
    Ultima modifica di Acquerapide; 12-04-2018 alle 09:38

  14. #239
    Party Crasher L'avatar di okno
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    io non vedevo donne succubi o vittime, ma donne che usavano altri tipi di violenza diverse da quella fisica: mia madre è un aggressivo - passiva di prima classe, tuttora è l'unica che sia riuscita a mandare anche me - mitissima - completamente fuori di testa, quindi se il suo compagno, dopo ore di sfrangiamento di coglioni e battutine, le lanciava addosso qualcosa, io non pensavo che fosse un mostro, ma una persona normale che aveva perso il controllo.
    Riguarda il buonsenso di cui parlavo nel mio intervento, è chiaro a tutti (credo) che esistano diversi tipi di violenza e quella fisica è la scelta preferita di chi può permettersela. Una donna minuta che non ha mai alzato un dito verso nessuno può lo stesso essere aggressiva attraverso la pressione psicologica: "Marito, hai detto ai vicini che se il loro cane abbaia ancora la notte glielo ammazzo? No? Come al solito non hai le palle, è per questo che Tizio ha successo e porta Caia alle Maldive e noi invece andiamo in montagna dai tuoi." Sono in mezzo a tante persone intelligenti, perciò sono sicuro che nemmeno per un attimo passerà il messaggio "beh, quella donna se le merita". Quello che voglio dire è che non possiamo aspettarci ragionevolezza dagli altri se prima non mettiamo in campo un po' della nostra.

    Divago.
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  15. #240
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    e appunto la domanda : come si gestisce un moto di collera che fa contrarre i miscoli e che fa perdere ogni autocontrollo ? l'energia nervosa viene spesa a un tasso che a volte rasenta anche il suicidio

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