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Discussione: un appunto: i "prestanome e la responsabilità"

  1. #1
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    un appunto: i "prestanome e la responsabilità"

    stavo riflettendo sul senso dell'essere responsabili in politica.
    i nostri politici sono davvero responsabili di ciò che fanno? io credo che nella gran parte dei casi si rifacciano un poco alla "linea" berlusconiana. cioè sappiamo che berlusconi è ricco; che berlusconi ha i voti e il consenso derivante dall' "avviamento" democristiano e socialista per lo più (e anche di qualche comunista che gli ha dato il "know how", cioè una quantità di informazioni sul mezzo televisivo e sugli effetti della propaganda sul popolino).
    la domanda tuttavia mi sorge spontanea: perché il berlusconismo è durato così a lungo?
    la mia risposta è che come nella propria vita imprenditoriale di (tra le altre cose) immobiliarista di successo, berlusconi non ha fatto altro che applicare le sue conoscenze (che erano un pochino quelle dei suoi ragionieri) in materia di aggiramento dell' ICI e delle altre imposte sugli immobili, niente di meno che alla politica. il concetto di "prestanome" soprattutto. il prestanome è diciamo "il titolare apparente" di un bene, specie se immobile. in realtà il proprietario di fatto è un altro, cioè colui che di fatto ha "pagato" l'immobile. così in politica: ti rivolgi al politico per potere fare il suo nome in una transazione, in un qualsiasi affare di compravendita ecc. oppure su larga scala intesti la tua attività economica al primo sfigato di cui hai modo di procurarti i dati personali e soprattutto fiscali. insomma un circolo vizioso per i più: molto lucrativo per i pochi soliti noti.
    credo sia per questa serie di motivi che è così difficile procurarsi un documento dalla pubblica amministrazione, aprire un'attività in proprio ecc.
    voi che dite?

  2. #2
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    Che per avere una licenza ci sono tantissime regole da soddisfare, non raramente contradditorie e chi firma un qualcosa rischia, al che se puoi eviti, passi ad altri, giri tutto all'anticorruzione perche' firmino loro che non sono attrezzati per trattare tutte le pratiche di tutti.

  3. #3
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    si. ma la domanda è la seguente:
    il prestanome dei prestanomi chi è?

  4. #4
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    Che ne so, ammesso che esista.
    Se si sapesse il sistema non reggerebbe.
    Ovviamente una serie di competenze, impegno e mezzi con una certe facilita' ti rende leader di chi in te vede rappresentati i propri interessi.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Che ne so, ammesso che esista.
    Se si sapesse il sistema non reggerebbe.
    Ovviamente una serie di competenze, impegno e mezzi con una certe facilita' ti rende leader di chi in te vede rappresentati i propri interessi.

    mah. io se permetti so di politici che si danno un falso nome, con cui indicare se stessi ai propri fidati. da ciò deriva che non si può far riferimento al parlamentare in particolare, in quanto il nome che per lo più si conosce è un altro. diciamo che chi vede rappresentati i propri interessi non può muoversi in alcun modo nel farli valere se non in base alla conoscenza di qualcuno in alto loco che li garantisca ma al quale frega che nessuno lo sopravanzi. insomma per quanto ci riguarda si può parlare di capitalismo maturo? o si deve parlare di clientelismo da tardo impero?

  6. #6
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    Tanti usano nomi d'arte, ma poi sapere o mene dipende da quanto interessi e con chi ti relazioni.
    Se hai la faccia in televisione difficile presentarsi come il gabibbo.

  7. #7
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    diciamo che il falso nome è per quelli, tra gli elettori, che non hanno accesso al mezzo televisivo. il vero nome è per tutti gli altri. quello che mi rassicura è che sapere i fatti del proprio politico di riferimento è un'arma a doppio taglio. cioè simul stabunt simul cadent come si dice spesso.

  8. #8
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    Ben difficile che un elettore vulgaris si relazioni con una eminenza grigia.
    Per i pinchi ci stanno i capibastone di zona a cui non si chiedono documenti.

  9. #9
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Intanto ricordiamone qualcuno http://www.battibit.org/i-10-politic...toria-ditalia/
    Il primo posto correttamente assegnato al più ripugnante, Duilio Poggiolini.

    "Forse non tutti ricordano questo fuoriclasse dei ladri, uno dei tanti protagonisti di Mani Pulite e forse il più scioccante. Con una carriera medica alle spalle anche di pregio (lavorò all’Organizzazione Mondiale della Sanità), fu condannato per la truffa degli emoderivati che la Bayer e Baxter riuscirono a vendere al Sistema Sanitario Nazionale nonostante fossero stati donati da malati di HIV ed Epatite C, causando migliaia di casi di contagio tra i beneficiari delle trasfusioni. Membro della loggia massonica P2, autorizzava da Ministro della Salute nuovi farmaci da immettere sul mercato in cambio di compensi personali. Furono rinvenuti 15 miliardi di Lire all’estero su di un conto svizzero intestato alla moglie. Mentre in casa a Napoli fuorono rinvenuti diversi miliardi in lingotti d’oro, gioielli e opere d’arte, nascosti a volte dentro ai divani, materassi e doppifondi.
    Nel 2006 ha beneficiato dell’indulto voluto da Berlusconi."

    Comunque mafia/camorra sono nomi che ricorrono spesso...

  10. #10
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    Poggiolini era pero' un corrotto in nome proprio, non direi un prestanome, o il mandante di altri che a loro insaputa operavano a suo nome.

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