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Risultati da 166 a 180 di 377

Discussione: Aboliamo la legge fornero

  1. #166
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    In ogni caso l'iva e' una tassa che non distingue e colpisce maggiormente i beni primari comprati dai poveri.
    escludendo ovviamente pane pasta acqua e tutti i generi di prima necessità (non i cellulari, il vestiario, ecc.), ovviamente. Anche i ricchi comprano e quindi è più facile tenere sotto controllo lo scambio commerciale che la dichiarazione dei redditi. Le altre tasse andrebbero abolite.

    Il deficit in ogni caso non può essere pagato tagliando la pensione ai disoccupati 60enni o facendo lavorare gli anziani, spesso malridotti grazie ai tagli del sistema sanitario.

    Poi anche i migranti giovani che pagheranno le pensioni (e accolti per questo), prima o poi la vorranno anche loro, la loro pensione.
    Ultima modifica di Tiberio; 26-05-2018 alle 16:36
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  2. #167
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    I beni di lusso sono gia' soggetti ad iva super e in ogni caso si sente quanto siano frequenti le evasioni iva con fatturazione per forniture inesistenti e transito di merci e servizi su societa' estere di comodo.
    In effetti se un finanziere di grado piglia 2, 3000 euro e un consulente 20, 30000, dove va un finanziere esperto?

  3. #168
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    Fermo restando che i beni di lusso sono lo stipendio normale di lavoratori normali e se penalizzi il prodotto, io ricco me lo compro all'estero.
    Tipo la nautica, supertassata che vede solo acquisti esteri e relative immatricolazioni.

  4. #169
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    La comunità nazionale ha deciso? Hanno forse fatto un referendum? Hanno imposto le loro decisioni anche sulle generazioni future.

    Il riassunto è: paga il cittadino e non il politico. Non occorrono tante parole. Viva Bruxelles.

    Anche Pinochet veniva pienamente giustificato col salvare il Cile dal comunismo, come il male minore (come la Fornero e l'euro), ma sono i cileni che hanno pagato.

    Per me è meglio provarci e fallire, a cambiare, che morire democristiani e montiani.

    Facciano un referendum consultivo non vincolante sull'euro e sulla Fornero, così per vedere come la pensano i cittadini. Oppure escano allo scoperto con la nomina di un dittatore e basta con la democrazia (sia rappresentativa sia diretta) e il voto, che decidano i tecnici per sempre.

    Nessuno comunque parla di comunismo e rivoluzione, nazionalizzazione di banche e industrie, ecc., l'argomento era solo una brutta legge fatta per un presunto salvataggio di bilancio ai danni dei cittadini mentre, esempio, la politica continua coi vitalizi da 2000 euro al mese dopo due anni e mezzo di parlamentare.
    In ogni caso abbiamo la prova dello scarso funzionamento del sistema democratico che probabilmente non avrà più la mia partecipazione, anche se non conto nulla.
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  5. #170
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    Se ti indebiti sei tu a dare forza ad una voce estranea che acquisisce titolo e soprattutto forza impositiva per mettere bocca nei fatti tuoi.
    Se cio' che hai non e' tuo, o lo e' parzialmente come pretendi di disporne in toto?
    Come comprare in cocieta' una casa, poi non puoi vendertela tutta senza accordi con me che ne ho mezza proprieta'.

  6. #171
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    Così oggi la Germania
    cos'è "la Germania" ? l'autore della recensione titilla l'ignoranza del lettore medio, visto che parla di un soggetto nazionale alludendo a categorie ottocentesche, tipo il Regno delle Due Sicilie, quando oggi, vigenti la libera circolazione di persone e capitali, lavoro e imprese, tu o io possiamo detenere titoli tedeschi, azioni di imprese tedesche, trasferirci in quel paese esattamente come andremmo in Piemonte o Puglia; l'unica cosa davvero "tedesca" è il modo in cui quello stato spende i soldi delle tasse, esattamente come il Piemonte li spende diversamente dalla Puglia;

    lascia che siano altri a praticare il keynesismo (accettando un certo livello di inflazione) mentre da parte sua pratica un rigore che ne favorisce il modello mercantilista. In questo modo costringe i Paesi deboli ad aprirsi alle sue esportazioni e a rinunciare a sviluppare la loro industrie nazionali.
    altro bluff; nessuno ha costretto l'Italia a finanziare a buffo - che continuiamo a pagare noi, oggi, come debito e quote contributive fittizie di addetti ed indotto - pessime automobili per decenni, regalando ad una famiglia di inetti quei profitti che quelli erano incapaci di guadagnarsi, ma ostacolando la competizione di altri che oggi avrebbero potuto competere col prodotto tedesco e contrastare quella tendenza;

    Prima di approfondire il discorso sulla doppia morale liberista/mercantilista, occorre tuttavia spiegare come e perché il nostro Paese si è cacciato in questa trappola “made in Germany”. Negli anni Settanta del secolo scorso, ricorda Cesaratto, la nostra economia ha dovuto fronteggiare gli effetti combinati della spinta salariale verso l’alto, alimentata da un lungo ciclo di lotte operaie, e dello shock petrolifero, ed è riuscita a resistere difendendo la propria competitività attraverso la svalutazione e aumentando la spesa sociale, per tamponare i conflitti sindacali e sostenere le imprese. Naturalmente ciò implicava inevitabilmente l’aumento del debito pubblico,
    appunto, no: comportava l'aumento del debito solo perché quella società italiana era incapace di affrontare i conflitti di classe in modo moderno e condiviso; mentre in Germania i sindacati erano cooptati nel processo produttivo e vigilavano su quello, le nostre élites industriali e sindacali negoziavano compromessi al ribasso, che non implicavano sfide innovative; i sindacati riscuotevano consenso perché lo stato stampava moneta, si indebitava, per garantire redditi e posti a fronte di quella domanda di equità; ma in cambio garantiva immensi privilegi operativi ad una classe imprenditoriale nana, pavida e conservatrice, che ovviamente non ha più saputo reggere alla fine di quel regime di spesa e garanzie;

    il che, aggiunge Cesaratto in sintonia con il pensiero di Keynes (oggi all’indice!), non aveva conseguenze particolarmente negative, visto che la Banca centrale era in grado di affrontare il problema stampando moneta. Le cose si sono complicate allorquando le “sinistre” di governo – seguendo il dettato dei vari Andreatta, Ciampi, Padoa Schioppa e Prodi – hanno pensato che l’Italia, allo scopo di moderare il conflitto sociale e porre fine a un uso troppo “spregiudicato” del bilancio pubblico, dovesse “importare” dall’estero regole più “sane” e stringenti. Il che è avvenuto in due tempi: prima con l’adesione allo Sme, poi con l’ingresso nell’area dell’Euro (nel frattempo si era provveduto a “spoliticizzare” la Banca centrale, sottraendola al controllo governativo).
    altro falso: la Bd'I non è stata indipendente dal Tesoro solo per pochissimi anni, nei '70; la sua indipendenza è la formula di default, come in ogni democrazia; gli istituti di emissione sono sotto il controllo governativo solo nella dittature, e per motivi ovvii, se uno ragiona un po';

    Una volta costruita la grande menzogna (tuttora in auge) secondo cui il nostro Paese tenderebbe a “vivere al di sopra dei propri mezzi”, si è messo in atto l’infernale processo che ci è costato la rinuncia alla nostra indipendenza nazionale (e ai principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione!).
    altro falso; la devoluzione di sovranità è prevista dalla stessa Costituzione, art. 10; certo, che par di coglioni dover ogni volta faticare - non ho il pre-stampato - per confutare certe menzogne date da bere agli ingenui e agli ignari;

    La verità, argomenta Cesaratto, è che sono stati gli elevati tassi di interesse causati dalle scelte sopra descritte e non una spesa pubblica fuori controllo a far esplodere il debito sovrano, come è inequivocabilmente dimostrato dal fatto che, all’inizio degli anni Novanta, lo stato italiano godeva di un significativo surplus primario (cioè le entrate fiscali superavano le uscite).
    appunto, alti tassi dovuti al debito, per la scelta di non affrontare il conflitto sociale, cioè far pagare ai ceti borghesi la competizione e la redistribuzione delle risorse; ti lascio evadere, continuo a prestarti i soldi anche se sei un imprenditore scarso e vuoi far guidare la ditta da tuo figlio deficiente e viziato anziché assumere un manager; poi fallisci, ma chi se ne frega; la cassa di risparmio di Monculi di sopra, che io controllo, ti apre una nuova linea di credito, coi soldi dei contribuenti, purché tu assuma un centinaio di miei elettori; è così che funzionava; ma la colpa è della "Germania", certo
    questa circostanza è alla base del nanismo delle nostre imprese, al 95% piccole e medie; il che, è un fattore noto di inefficienza economica e debolezze, per motivi di scala e, soprattutto, perché la bassa capitalizzazione impedisce di investire in innovazione e ricerca - i brevetti costano e, quando li abbiamo avuti, chimica anni '50, li abbiamo venduti;

    ma questa è stata una precisa scelta della conservatrice società italiana tra i '50 e i primi '60; finiti i soldi del Piano Marshall, fare dell'Italia un capitalismo avanzato avrebbe richiesto innovazioni progressiste nell'istruzione, nelle strutture sociali di qualifica del lavoro, nella partecipazione femminile, nei diritti civili; ma questo la pancia tradizionalista e notabilare del paese non lo voleva, perché temeva l'ascesa sociale dei ceti operai, una volta divenuti tecnici specializzati; al contrario, la Germania, sin dai primi del secolo aveva cominciato ad istruire questi futuri "sottufficiali" e ufficiali provenienti dal popolo, cioè quella classe che ha potuto ricostruire dopo la guerra;

    Per quanto riguarda poi la rinuncia a ogni forma di democrazia sociale, basta fare l’elenco dei “vantaggi” che abbiamo “importato” dalla Ue: la concezione liberista dello stato minimo, l’abbandono dell’economia mista,
    mista: i profitti ai privati, le perdite ai contribuenti, meno male che è finita, lo stato che fabbrica merendine...

    la fine della programmazione economica e di ogni politica industriale,
    la programmazione dello sfascio e dell'assegnazione di privilegi;
    il ridimensionamento del potere del Parlamento a vantaggio dell’Esecutivo,
    questo è il risultato delle attribuzioni UE e di quelle decentrate, la sussidiarità;

    la riduzione dell’autonomia impositiva degli enti locali,
    e certo, se devi regalare soldi, credito facile, impieghi e pensioni-baby agli elettori, non ti puoi permettere che una regione ricca riduca le tasse; con che finanzi quel consenso, poi ?
    la fine della scala mobile
    quella è finita con referendum, per volere popolare, non perché l'hanno deciso i kattifi teteski; io votai contro l'indicazione del mio partito di riferimento;
    e del principio di gratuità diffuso, ecc.
    non ci sono pasti gratis; la gratuità la puoi scegliere, ma devi indicare chi paga, anche per un caffè sospeso a Napoli;

    Torniamo ora alla doppia morale. L’ordoliberismo tedesco – l’ideologia che annovera fra i suoi fondatori von Hayek e fra i suoi odierni sacerdoti il famigerato ministro Schäuble – non è, com’è noto (e come hanno ampiamente dimostrato autori come Dardot e Laval) assimilabile al laissez faire classico. Si è già detto che la Germania lascia che a praticare il keynesismo siano gli altri (o meglio: quei Paesi che non sono suoi satelliti, perché questi ultimi vengono invece costretti a ingoiare l’amara medicina dell’austerità, che non regala loro i vantaggi mercantilisti che assicura alla potenza dominante ma li rende ancora più deboli). Non solo, la Germania lascia anche – e qui scatta la doppia morale – che siano altri a praticare il liberismo, mentre, dal canto suo, affida allo Stato il compito di salvare le proprie banche. Di più: chiama i partner europei a “salvare” gli stati indebitati come è successo con la Grecia; un affare per la Germania, assai meno per noi, visto che, ricorda Cesaratto, abbiamo dovuto sborsare soldi che sono serviti soprattutto a pagare i debiti greci con le banche tedesche. In conclusione: l’europeismo ordoliberista non è altro che una forma estrema di nazionalismo della potenza dominante, come emerge dalle dichiarazioni di alcuni suoi economisti, come quel Michael Burda il quale ha candidamente confessato che una politica tedesca di sostegno alla domanda aggregata sarebbe indubbiamente un bene per l’economia globale, ma non per il modello economico tedesco.
    L’analisi di Cesaratto è più ampia e articolata di quanto appaia dalla sintesi che ne ho appena proposto, lascio tuttavia a chi vorrà leggere il libro (ciò che invito caldamente a fare) il compito di approfondirne gli argomenti, mentre preferisco concludere ragionando sulle implicazioni politiche che mi pare se ne possano trarre. In primo luogo, dal libro emergono le gravissime responsabilità che le nostre sinistre “europeiste” si sono assunte, mettendo il Paese nella condizione di rinunciare alla propria sovranità popolare, nazionale e democratica. L’ultimo atto di questa riduzione dell’Italia a periferia semicoloniale dell’Europa a trazione tedesca è stato il tentativo, fortunatamente fallito, di mandare in soffitta – con il referendum del dicembre 2016 – quella Costituzione che disturba il capitalismo globale perché contiene “elementi di socialismo” (vedere dichiarazioni della J.P. Morgan). È invece purtroppo andata in porto la costituzionalizzazione di quel Fiscal Compact che rappresenta, di fatto, la messa al bando di qualsiasi politica keynesiana e, più in generale, di ogni velleità di sostenere società ed economia attraverso l’intervento pubblico. Che vi sia ancora chi nutre illusioni in merito alla riformabilità di questa Europa, che fin dalle origini ha inscritto nel proprio DNA il compito di schiacciare le classi subalterne del Vecchio Continente, asservendole al modello di accumulazione della potenza dominante, e alle sue velleità di competere con Stati Uniti e Cina per il dominio del mercato globale, è francamente incredibile. Le violentissime pressioni politiche e mediatiche che vediamo mettere in atto in questi giorni di fronte alla possibile nascita di un governo “populista” (che peraltro ha già offerto ampie rassicurazioni di non nutrire tentazioni antieuropeiste) sono l’ennesima conferma del fatto che dalla trappola descritta da Cesaratto non è consentito uscire “con le buone”, ma solo attraverso scelte radicali che implicano una rottura sistemica. Scelte evidentemente troppo radicali per quelle sinistre che preferiscono invocare alleanze frontiste contro un immaginario pericolo fascista, piuttosto che riconoscere il nemico principale nel Moloch ordoliberista.

    Carlo Formenti
    posto il già spiegato falso identitario sulla "Germania", in assetto UE, se fosse vero quanto scritto sopra, i tedeschi avrebbero tutto l'interesse all'uscita dell'Italia dal sistema-euro; posto che questi falsari dimenticano sempre il trascurabile dettaglio che i tedeschi non volevano l'euro, ma si sarebbero volentieri tenuti il marco, e che la moneta unica è stato il pegno chiesto da Mitterrand a Kohl in cambio del consenso alla riunificazione, i detentori di euro, tedeschi, ma anche francesi o i tantissimi italiani che hanno capitali oltralpe, potrebbero fare la spesa di imprese, immobili e patrimonio in Italia a prezzi di saldo con una moneta nazionale;
    un mafioso che ha decine centinaia di milioni in qualche banca di Francoforte o Londra, in un colpo solo vedrebbe rivalutarsi quel patrimonio di un 20, 30, 40% o più, e così qualsiasi appartenente alle èlites più patrimonializzate, alti burocrati, banchieri, professionisti; mentre chi vive di solo stipendio pagherebbe il doppio per tutto ciò che ha una componente importata, ciè praticamente tutto, a partire dalla componente energetica;

    questi falsari dimenticano casualmente anche di citare che la moneta unica ha consentito ad una quantità incredibile di persone di stipulare mutui-casa a tassi ridicoli, ai consumatori e alle imprese di pagare poco l'energia, che non abbiamo, e tutti i semilavorati che importiamo, dato che siamo un paese di trasformazione; nonché, cosa più importante, di ridurre i tassi sul debito pubblico;

    ma tanto non serve a niente; la maggior parte delle persone ama credere a ci racconta queste fandonie consolatorie, dove c'è un nemico tedesco e gli italiani buoni e vittime;
    l'unica cosa che ancor mi spinge a controbattere è che ci sono ancore persone molto giovani a cui tengo e che non posso abbandonare pensando: vogliono lanciarsi senza paracadute ? che si inculino e facciano l'esperienza dell'atterraggio.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #172
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    cos'è "la Germania" ? l'autore della recensione titilla l'ignoranza del lettore medio, visto che parla di un soggetto nazionale alludendo a categorie ottocentesche, tipo il Regno delle Due Sicilie, quando oggi, vigenti la libera circolazione di persone e capitali, lavoro e imprese, tu o io possiamo detenere titoli tedeschi, azioni di imprese tedesche, trasferirci in quel paese esattamente come andremmo in Piemonte o Puglia; l'unica cosa davvero "tedesca" è il modo in cui quello stato spende i soldi delle tasse, esattamente come il Piemonte li spende diversamente dalla Puglia;


    altro bluff; nessuno ha costretto l'Italia a finanziare a buffo - che continuiamo a pagare noi, oggi, come debito e quote contributive fittizie di addetti ed indotto - pessime automobili per decenni, regalando ad una famiglia di inetti quei profitti che quelli erano incapaci di guadagnarsi, ma ostacolando la competizione di altri che oggi avrebbero potuto competere col prodotto tedesco e contrastare quella tendenza;


    appunto, no: comportava l'aumento del debito solo perché quella società italiana era incapace di affrontare i conflitti di classe in modo moderno e condiviso; mentre in Germania i sindacati erano cooptati nel processo produttivo e vigilavano su quello, le nostre élites industriali e sindacali negoziavano compromessi al ribasso, che non implicavano sfide innovative; i sindacati riscuotevano consenso perché lo stato stampava moneta, si indebitava, per garantire redditi e posti a fronte di quella domanda di equità; ma in cambio garantiva immensi privilegi operativi ad una classe imprenditoriale nana, pavida e conservatrice, che ovviamente non ha più saputo reggere alla fine di quel regime di spesa e garanzie;


    altro falso: la Bd'I non è stata indipendente dal Tesoro solo per pochissimi anni, nei '70; la sua indipendenza è la formula di default, come in ogni democrazia; gli istituti di emissione sono sotto il controllo governativo solo nella dittature, e per motivi ovvii, se uno ragiona un po';


    altro falso; la devoluzione di sovranità è prevista dalla stessa Costituzione, art. 10; certo, che par di coglioni dover ogni volta faticare - non ho il pre-stampato - per confutare certe menzogne date da bere agli ingenui e agli ignari;


    appunto, alti tassi dovuti al debito, per la scelta di non affrontare il conflitto sociale, cioè far pagare ai ceti borghesi la competizione e la redistribuzione delle risorse; ti lascio evadere, continuo a prestarti i soldi anche se sei un imprenditore scarso e vuoi far guidare la ditta da tuo figlio deficiente e viziato anziché assumere un manager; poi fallisci, ma chi se ne frega; la cassa di risparmio di Monculi di sopra, che io controllo, ti apre una nuova linea di credito, coi soldi dei contribuenti, purché tu assuma un centinaio di miei elettori; è così che funzionava; ma la colpa è della "Germania", certo
    questa circostanza è alla base del nanismo delle nostre imprese, al 95% piccole e medie; il che, è un fattore noto di inefficienza economica e debolezze, per motivi di scala e, soprattutto, perché la bassa capitalizzazione impedisce di investire in innovazione e ricerca - i brevetti costano e, quando li abbiamo avuti, chimica anni '50, li abbiamo venduti;

    ma questa è stata una precisa scelta della conservatrice società italiana tra i '50 e i primi '60; finiti i soldi del Piano Marshall, fare dell'Italia un capitalismo avanzato avrebbe richiesto innovazioni progressiste nell'istruzione, nelle strutture sociali di qualifica del lavoro, nella partecipazione femminile, nei diritti civili; ma questo la pancia tradizionalista e notabilare del paese non lo voleva, perché temeva l'ascesa sociale dei ceti operai, una volta divenuti tecnici specializzati; al contrario, la Germania, sin dai primi del secolo aveva cominciato ad istruire questi futuri "sottufficiali" e ufficiali provenienti dal popolo, cioè quella classe che ha potuto ricostruire dopo la guerra;


    mista: i profitti ai privati, le perdite ai contribuenti, meno male che è finita, lo stato che fabbrica merendine...


    la programmazione dello sfascio e dell'assegnazione di privilegi;

    questo è il risultato delle attribuzioni UE e di quelle decentrate, la sussidiarità;


    e certo, se devi regalare soldi, credito facile, impieghi e pensioni-baby agli elettori, non ti puoi permettere che una regione ricca riduca le tasse; con che finanzi quel consenso, poi ?

    quella è finita con referendum, per volere popolare, non perché l'hanno deciso i kattifi teteski; io votai contro l'indicazione del mio partito di riferimento;

    non ci sono pasti gratis; la gratuità la puoi scegliere, ma devi indicare chi paga, anche per un caffè sospeso a Napoli;


    posto il già spiegato falso identitario sulla "Germania", in assetto UE, se fosse vero quanto scritto sopra, i tedeschi avrebbero tutto l'interesse all'uscita dell'Italia dal sistema-euro; posto che questi falsari dimenticano sempre il trascurabile dettaglio che i tedeschi non volevano l'euro, ma si sarebbero volentieri tenuti il marco, e che la moneta unica è stato il pegno chiesto da Mitterrand a Kohl in cambio del consenso alla riunificazione, i detentori di euro, tedeschi, ma anche francesi o i tantissimi italiani che hanno capitali oltralpe, potrebbero fare la spesa di imprese, immobili e patrimonio in Italia a prezzi di saldo con una moneta nazionale;
    un mafioso che ha decine centinaia di milioni in qualche banca di Francoforte o Londra, in un colpo solo vedrebbe rivalutarsi quel patrimonio di un 20, 30, 40% o più, e così qualsiasi appartenente alle èlites più patrimonializzate, alti burocrati, banchieri, professionisti; mentre chi vive di solo stipendio pagherebbe il doppio per tutto ciò che ha una componente importata, ciè praticamente tutto, a partire dalla componente energetica;

    questi falsari dimenticano casualmente anche di citare che la moneta unica ha consentito ad una quantità incredibile di persone di stipulare mutui-casa a tassi ridicoli, ai consumatori e alle imprese di pagare poco l'energia, che non abbiamo, e tutti i semilavorati che importiamo, dato che siamo un paese di trasformazione; nonché, cosa più importante, di ridurre i tassi sul debito pubblico;

    ma tanto non serve a niente; la maggior parte delle persone ama credere a ci racconta queste fandonie consolatorie, dove c'è un nemico tedesco e gli italiani buoni e vittime;
    l'unica cosa che ancor mi spinge a controbattere è che ci sono ancore persone molto giovani a cui tengo e che non posso abbandonare pensando: vogliono lanciarsi senza paracadute ? che si inculino e facciano l'esperienza dell'atterraggio.
    Ha ragione Mario Monti. Stop
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  8. #173
    Opinionista
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    Quanto al contare, e' da vedersi, perche' l'espansione di pensieri alternativi condiziona le posizioni di forze omologate, forti in quanto coalizzate.
    Es sull'immigrazione, senza un evidente grido di dolore la politica alfano non sarebbe mutata in quella minniti.
    Tuttavia quando si parla di soldi gli interessi sono molto piu' intricati.

  9. #174
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    si può fare, è il referendum abrogativo che è vietato
    cero, appunto; ma cosa evinceresti da un referendum consultivo in cui il 90% dice di abolire le tasse, cioè proprio quella percentuale di utenti che di quella redistribuzione fruisce ?
    se io facessi parte di quel 5% tra persone fisiche e giuridiche che genera il 45% del gettito sarei felicissimo se i poveri votassero plebiscitariamente per non farmi pagare le tasse;
    un po' quello che succede ora, dove il "partito del sud" si sta alleando co quelli che vogliono chiudere loro i rubinetti con la flat-tax, che incide quasi solo al nord; al confronto, Willy il Coyote che innesca il detonatore quando è ancora seduto sulla dinamite è un genio
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #175
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    Ha ragione Mario Monti. Stop
    vedi, tu posti, senza sforzi, una cosa pronta di un menzognero demagogo; io mi sforzo di dare risposte puntuali elaborati da me, e confutabili, ove ci sia chi è capace, e l'esito è una battuta, senza riflessione, argomentazione;

    questa merda sovranista, se convince i più, finirà con lo spaccare l'Italia in due; perché le regioni ricche col picchio che rinunceranno al loro benessere e mercato per impelagarsi in una moneta unica da condividere col restante che si avvia al formato-Grecia; non serva una secessione formale, tipo indipendenza catalana; basta l'autonomia - è nel famoso contratto - modello Trentino AA; i soldi restano in regione, la PA assume su graduatorie regionali dei residenti storici; quindi, chi ha i soldi, si paga insegnanti, medici, polizia locale, strade, acquedotti; chi non ha soldi, s'inculi... e tanti saluti all'"Italia".
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #176
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    vedi, tu posti, senza sforzi, una cosa pronta di un menzognero demagogo; io mi sforzo di dare risposte puntuali elaborati da me, e confutabili, ove ci sia chi è capace, e l'esito è una battuta, senza riflessione, argomentazione;

    questa merda sovranista, se convince i più, finirà con lo spaccare l'Italia in due; perché le regioni ricche col picchio che rinunceranno al loro benessere e mercato per impelagarsi in una moneta unica da condividere col restante che si avvia al formato-Grecia; non serva una secessione formale, tipo indipendenza catalana; basta l'autonomia - è nel famoso contratto - modello Trentino AA; i soldi restano in regione, la PA assume su graduatorie regionali dei residenti storici; quindi, chi ha i soldi, si paga insegnanti, medici, polizia locale, strade, acquedotti; chi non ha soldi, s'inculi... e tanti saluti all'"Italia".
    non sono un sovranista ma di argomentazioni pro fornero sono stanco di leggerne. Aspettatevi i berlusconiani o casapound perché quelli arriveranno, a meno di abolire la democrazia.

    Tornerà Forza Italia (con Tajani al posto del vecchio) al governo, SE va bene.

    L'alternativa alla democrazia è che Mattarella nomini Monti PdC a vita con un golpe.

    Gli italiani non voteranno più a favore di partiti che non tolgono questa legge che è la più odiata dall'epoca della tassa sul macinato senza contare quelli che votano Lega solo per la questione migranti.
    Ultima modifica di Tiberio; 26-05-2018 alle 17:39
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  12. #177
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    ma non preoccupatevi che a settembre ci sarà il governo Monti II, i parlamentari si vendono facilmente, altro che governo Conte, resterà Gentiloni.

    Non credo affatto che ci sia la ricetta giusta da qualche parte o che la politica risolva i mali dell'umanità col tocco magico, si parlava solo di una legge terribile, che fa danni umani toccabili con mano, ma per qualcuno non va bene metterla in discussione.

    Io comunque non voterò più, il sedicente sistema democratico mi ha stufato (ti chiedono il voto ma poi fanno come vogliono, o meglio come devono fare).
    Ultima modifica di Tiberio; 26-05-2018 alle 18:01
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  13. #178
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    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  14. #179
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    non sono un sovranista ma di argomentazioni pro fornero sono stanco di leggerne.
    quella recensione che hai pubblicato non riguardava la Fornero, ma era un compendio di menzogne del sovranismo che girano da un decennio, Galloni, Bagnai - oggi, significativamente, con la Lega;

    dimmi una cosa: tu vivi al sud, o al massimo a Roma, ve' ? perché nessuno a nord di Grosseto crede a quelle cose davvero e questo segna una frattura davvero preoccupante; perché se questi riescono a radicalizzare il conflitto, al momento di decidere qualcosa di importante ci sarà un fuggi-fuggi localista a catena, col cerino che rimane ai poveracci che abitano nelle regioni in passivo;
    se ti prendi un treno che va da Napoli a Milano-Torino-Venezia, scendi e ti fai un giro per le strade, ascolti i discorsi delle persone, guardi lo stato dei palazzi, dell'arredo urbano, del verde, di quello che si costruisce, lo vedi subito e lo tocchi con mano; lì vive gente che vuole stare meglio e vede anche una possibilità di stare meglio; magari possono anche superficialmente aderire a certi slogan, ma al dunque non rinunceranno mai a quello che hanno già in termini di servizi e tenore di vita per seguire idee avventurose di decrescita o fatalismo; magari diventeranno aggressivi e fascistoidi, ma siccome gli immigrati servono, di fatto quelle paure colpiranno i più vicini; del resto, la Brexit l'hanno fatta contro i pizzaioli italiani, gli operai e idraulici polacchi, gli edili rumeni, non contro i pachistani;

    mentre già a Roma vedo proprio la rimozione di tutto, la rassegnazione - con Napoli-centro che è un'eccezione, infinitamente meglio - e perciò la disponibilità a pensare in termini distruttivi, credendo di non avere niente da perdere, mentre ci sono enormi margini di peggioramento se le cose sfuggono di mano; Dumbo-Raggi è il nulla, vuoto cosmico, eppure non c'è alcun sussulto; anzi, se non fa niente, tanto meglio: si ritardano le rese dei conti; gli autobus esplodono, ma almeno non licenziano nessuno della pletora di raccomandati delle municipalizzate; poi si vedrà, se arriva un boia, quando arriva, a cui dare la colpa....
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #180
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quella recensione che hai pubblicato non riguardava la Fornero, ma era un compendio di menzogne del sovranismo che girano da un decennio, Galloni, Bagnai - oggi, significativamente, con la Lega;

    dimmi una cosa: tu vivi al sud, o al massimo a Roma, ve' ?.
    vivo a Savona (provincia). I danni della signora Fornero li ho visti da vicino su alcuni famigliari e conoscenti
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

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