innanzitutto, non sarebbe stata una procedura ortodossa, ma proprio in termini sostanziali:
non dimenticare che comunque la responsabilità dell'indirizzo generale, in quel momento, gravava su Conte; se Mattarella avesse fatto quello che dici, avrebbe lui stesso contribuito a delegittimare ulteriormente lo stesso Conte;
in secondo luogo, soprattutto, la questione non era solo "Savona", bensì Savona chiamato ad applicare un programma di spesa dichiaratamente in deficit per 130 miliardi, con coperture disponibili pari solo al 3,6 %;
è come se uno indebitato con la banca per 1.3 miliardi e con 500 euro sul conto andasse dal direttore dicendo di volersi comprare una Maserati da 130 milioni senza aspettarsi che quello gli vada a pignorare tutto il pignorabile;
uno stato indebitato dipende dalla fiducia sulla sua solvibilità; se chi lo governa manifesta l'intenzione di spendere senza coperture, anche se dice di non voler uscire dall'euro sta ponendo le premesse per quell'esito, in modo forzoso; non perché ti cacciano gli eurocrati cattivi, ma perché hai scelto tu di fare bancarotta, non si sa con quali prospettive, argentine o greche, nessuna delle quali genera sorrisi e serenità;
posso capire Mister, che se ne sta tranquillo a Copenhagen e può fare il tifo per la cagnara e parla di golpe;
ma se sei una persona relativamente tranquilla, con un lavoro qualsiasi, dei figli, genitori anziani a cui badare e qualche risparmio, come la maggior parte qui, l'idea di provocare uno sfascio da muoia Sansone con tutti i filistei mi sembra una follia, anche se rischiamo di trovarci di fronte ad una valanga non più controllabile.