Originariamente Scritto da
axeUgene
a) ci sarebbe un sistema di dichiarazione a distanza delle spese, in cui il committente si trova da solo a decidere cosa gli conviene, raffrontando immediatamente la detrazione al vantaggio del nero: hai fatto lavori in casa: detrai e risparmi "solo" 300 euro, contro i 500 che il muratore ti toglierebbe in nero, ma non si sa mai; siccome è un database integrato, se il muratore ha omesso o non vi siete messi d'accordo, il sistema segnala immediatamente le incongruenze, ed in generale rischia di evidenziare importanti incongruenze nelle dichiarazioni a livello di settore, senza necessità di accertamenti complessi;
cioè, può darsi che un proprietario abbia scazzato dichiarando spese maggiori di quelle che l'idraulico gli addebita effettivamente, per detrarre di più; ma, a quel punto, gli stessi idraulici si organizzerebbero per tenere una traccia a loro tutela; l'effetto complessivo però è che le dichiarazioni alla fine si dovrebbero avvicinare molto alla realtà, con eventuali incongruenze macroscopiche immediatamente vistose per settore;
b) in prospettiva, un sistema così consentirebbe un computo immediato e semplice del dovuto, elaborato centralmente, per cui alle scadenze ti risulta on-line la somma dovuta, che paghi, senza strascichi e contestazioni;
ma questo metterebbe in mezzo ad una strada migliaia di piccoli commercialisti e dipendenti dei CAFF che assistono contribuenti dai profili semplici, che oggi pagano la tassa suppletiva a quelle categorie, oltre a tutti gli addetti a gestire il contenzioso con le Entrate che verrebbe meno in grande misura, commercialisti e avvocati;
ma anche nello stesso stato c'è una lobby di quei dipendenti potenzialmente in esubero, nel momento in cui un fisco semplificato avesse necessità di gestire solo una frazione del contenzioso attuale e automatizzasse il sistema; forse ti servirebbero meno impiegati di sportello e più laureati che analizzano i dati del sistema per individuare e valutare le incongruenze in termini generali, settori, aree geografiche, distorsioni tipiche e ricorrenti; solo che dopo un po', la maggior parte si adeguerebbe al comportamento virtuoso;
tuttavia, si tratta della maggior parte di quelli che sopravvivono; perché non sono tutte rose e fiori, e qui sarebbe necessaria una capacità critica e una preparazione economica che trova poco spazio nella vulgata dei buoni contro i cattivi:
cioè, l'assunto per cui il recupero dell'evasione sia una cosa buona tout-court parte innanzitutto dall'astrazione in base alla quale lo stato spenda a sua volta in modo virtuoso ed efficiente, cosa per niente scontata, soprattutto in Italia;
in secondo luogo, gli effetti sull'economia andrebbero scorporati e analizzati, perché niente affatto scontati: per le leggi dell'economia, del comportamento degli attori privati, oltre una certa fascia un calo del reddito comporta la riduzione del risparmio prima della contrazione dei consumi; quindi, una parte di quel risparmio che viene meno implicherebbe una minor sottoscrizione del debito a favore di maggiori entrate per lo stato, col risparmi di interessi per quest'ultimo;
ma un'altra parte, titoli azionari e obbligazionari, andrebbe a penalizzare il finanziamento diretto alle imprese, che a quel punto dovrebbe appoggiarsi di più sul credito bancario; il che, comporta che lo stato impegni maggiori risorse di garanzia per il sistema bancario stesso, autorizzando una maggiore moltiplicazione dei depositi; lo stato ora ti dice: hai 100 in cassa, ti puoi esporre per 300 e moltiplicare per 3; se cala la borsa di 100 perché gli evasori agiati disinvestono pur di mantenere il loro tenore di vita, per mantenere lo stesso livello di finanziamento alle imprese, lo stato dovrà autorizzare un'esposizione per 400, altrimenti si va in recessione;
poi bisogna vedere la componente di evasione marginale e di sopravvivenza; perché gli automatismi di individuazione e recupero dell'evasione - come per il punto precedente - non colpiscono solo unità individuali di contribuenti, ma catene di produzione con capacità reattive diverse; l'idraulico può conservare il proprio reddito aumentando i prezzi fino a quel livello che compensa il costo della maggior fedeltà fiscale; la piccola impresa di pulizie licenziando uno dei 4 dipendenti; l'ambulante può trovarsi in una situazione critica che diventa irreversibile;
e questa è gente che consuma tutto il proprio reddito, calando il quale deve indebitarsi e/o generare un ciclo recessivo;
tutto questo per dire che l'evasione fiscale è una cosa deplorevole, come idea, esattamente come l'obesità; ma se non si ha presente che nelle cellule adipose si immagazzinano scorie tossiche e si vuole dimagrire molto in tempi rapidissimi, è probabile che l'organismo finisca col trovarsi quelle scorie in circolo senza poterle acetilare, e magari muore o ha gravissimi problemi.