Sul settimanale l'Espresso n° 21 del 20 maggio del mese corrente riporta come il paese lusitano ha risolto in modo consistente l'evasione fiscale. Ha dato la possibilità ai propri contribuenti di collegarsi con l'agenzia delle entrate tramite una password e appare una serie di voci delle spese sostenute o guadagni di varia natura dell'anno precedente. Dove spende sia l'idraulico, il meccanico ecc. gli fornisce il proprio codice fiscale che una volta svolto il tutto viene ricevuto l'operazione dall'agenzia delle entrate. I contribuenti hanno dei notevoli vantaggi, prima di tutto non sono tenuti a tenere di conto delle centinaia di scontrini o fatture o altri tipi di pagamento, in più si avvantaggiano sulla detraibilità e deducibilità delle spese sostenute. Il governo Renzi e ancor prima il governo Letta e ultimo governo Gentiloni su ispirazione portoghese avevano preso in considerazione questa procedura ma il tutto è rimasto lettera morta perché diverse categorie si sono messe in uno stato di preoccupazione, perché se fosse stata promulgata questa regola gli sarebbero venuti a mancare enormi somme. Insomma come altre volte le lobby hanno avuto il sopravvento sulla semplificazione. Salvini e l'ex cavaliere proposero e tutt'ora propongono la flat tax che per applicarla stando alla ricerca effettuata dalla Lega costerebbe 26 mld netti alle casse pubbliche. Al Portogallo questo sistema innovativo il costo è stato di euro zero. Certamente i commercianti hanno aggiornato i loro sistemi di fatturazione. Stando agli studi più attendibili viene calcolato che ogni anno in Italia c'è una evasione tra i 110 e i 140 mld di euro senza contare la corruzione. Ottenendo una simile dichiarazione dei redditi una massa di mld andrebbero a beneficio dei servizi e rilanciare l'economia. Probabilmente questa operazione è troppo lungimirante e inevitabilmente si scontrerebbe con l'ancien regime