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Risultati da 31 a 45 di 158

Discussione: Solo un insieme di cellule?

  1. #31
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    Si considera pure i pochi successi sopravvissuti rispetto agli infiniti insuccessi e destinati alla distruzione pure loro.
    Nel cosmo vedi collisioni fra galassie, stelle che esplodono, o inghiottite da buchi neri.
    Leggere imperfezioni nell'organizzazione complessiva.
    Pure un cristallo di neve ha una sua perfezione del momento, poi si squaglia.

  2. #32
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Sicuramente i pianeti con forme di vita simili alla Terra sono in nettissima minoranza rispetto a quelli senza forme di vita che conosciamo. Questo non dimostra niente. Per il credente dimostra solo che Dio non ha voluto creare tutti i pianeti simili alla Terra.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  3. #33
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    Le risultanze ne identificano sempre di piu', poi vedere che ci sta sopra per ora e' fuori portata.
    Fermo restando che gia' qua ci sono organismi in netta antitesi con la nostra "normalita", tanto da nutrirsi con gas sulfurei

    Con un problema aggiuntivo, ovvero una specie che predomina nella catena alimentare diventa un tappo per tutte le altre che potenzialmente ne avrebbero preso il posto, senza escludere che non lo facciano se delicati equilibri al contorno varino.

  4. #34
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    Comunque la passerella delle "meraviglie" circolanti temporaneamente non e' derimente sull'esistenza di dio, che in se non e' nemmeno un problema, potendo ciascuno risolverselo da se, dopo morto.
    Il problema lo creano le varie teocrazie terrene che, in competizione fra loro, cercano di imporre con metodi propri un loro ordine nuovo che dice come ciascuno deve vivere la vita sua, su norme dettate da gerarchie valide solo perche' asserite dagli stessi dettate da dio in un qualche modo che, per tutti, da la sua voce alle gerarchie, tutte a quel punto sante ed illuminate, ma in contrasto seppur illuminate, come da loro affermato, dallo stesso dio.

  5. #35
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Sicuramente i pianeti con forme di vita simili alla Terra sono in nettissima minoranza rispetto a quelli senza forme di vita che conosciamo. Questo non dimostra niente. Per il credente dimostra solo che Dio non ha voluto creare tutti i pianeti simili alla Terra.


    Il fiato dalla dentiera sui pianeti dimostrerebbe dio e le sue intenzioni!!!
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  6. #36
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Stiamo parlando di organismi viventi. Perfetto è, per esempio, il fiore prima di appassire, un qualsiasi animale prima di invecchiare. Non sto parlando di fiori o animali che nascono malati.
    Comunque, il caso non sarebbe in grado nemmeno di mettere insieme un fiore o un animale malato, nonostante i "suoi sforzi".
    E perché non anche dopo appassito? Dal fiore appassito poi si formano i semi ed altre possibilità di vita.
    Se vuoi dare una definizione assoluta di perfezione la vedo dura.
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  7. #37
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Comunque la passerella delle "meraviglie" circolanti temporaneamente non e' derimente sull'esistenza di dio, che in se non e' nemmeno un problema, potendo ciascuno risolverselo da se, dopo morto.
    Questo è il tipico modo di pensare di chi non conosce l'esigenza di Dio che è quella di non morire, che, in senso positivo vuol dire vivere eternamente; evidentemente se è successo tutto questo patatrac non è una cosa né facile e né semplice per Dio combattere la battaglia degli ultimi poiché gli ultimi aumentano sempre più.
    Io non tratto sul mio Dio se non con me e neanche su Gesù che è il trait d'union tra noi e Dio tratto sul mio modo di vivere nel mondo per avere accesso all'altro mondo, per me, perché nell'ottica divina non c'è né prima e né dopo, tutto è fermo, guai chi si muove.Quindi per concludere un credente come me cerca di comportarsi bene, e non dirmi, caro meogatto, che il bene è soggettivo quando sappiamo tutti benissimo qual'è il nostro bene, forse i malati di mente non lo sapranno, ma una persona normale lo sa benissimo qual'è sia il suo male che il suo bene.
    Ultima modifica di crepuscolo; 07-06-2018 alle 21:47

  8. #38
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Why not?
    Perchè è un ordine TROPPO perfetto, come dice Rubbia.

    "L'universo si è evoluto in maniera unitaria e coerente, come se fosse un unico tutto. Ricordiamo a questo proposito le parole della Genesi,dove si dice: «Dio pose le costellazioni nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona».

    Un altro successivo immenso evento fu la creazione della vita, l'immensa piramide degli organismi uni-cellulari fino all'uomo, basata sulla presenza del DNA, che permette le due funzioni fondamentali della materia cosiddetta "vivente"e cioè (1) la capacità a riprodursi e (2) l'evoluzione della specie, attraverso mutazioni. La base di questa separazione non è del tutto evidente. Ad esempio un cristallo si può moltiplicare in tanti altri cristalli, ma non evolve; i prioni, la causa del morbo della mucca folle, sono proteine ma non posseggono il DNA.

    Esistono circa da uno a dieci miliardi di galassie visibili ai nostri telescopi, ciascuna con da 10^10 a 10^12 stelle. Una stima approssimativa del numero totale di stelle si avvicina all'incredibile numero di un 7 seguito da ventitre zeri, circa pari al numero di atomi in una grammo-molecola.

    La scoperta di una eventuale vita extra-terrestre, con tutte le somiglianze e le diversità rispetto alla nostra, avrebbe delle conseguenze enormi per il pensiero umano, dalla scienza, all'etica, e alla religione e sarebbe la più incredibile rivoluzione per il genere umano.

    Una delle più importanti conquiste della scienza moderna è quella che le leggi della fisica e conseguentemente il comportamento della materia sono invarianti nello spazio e nel tempo. Esse sono dimostrabilmente le stesse a miliardi di anni luce da noi e miliardi di anni fa. Ciò è facilmente comprensibile se si pensa che oggi sappiamo che le leggi fondamentali della fisica sono state per così dire inscritte nelle proprietà "geometriche" dello spazio, ancorché vuoto e quindi prescindono dalla materia fisica in esso eventualmente contenuta.

    La materia che costituisce l'Universo quindi esprime per così dire il suo "libero arbitrio", all'interno di strette regole definite a priori, che preesistono alla sua creazione e successiva evoluzione. In particolare le forze che reggono il comportamento e l'evoluzione della materia sono universali nel tempo e nello spazio.

    Lo sono egualmente le proprietà della materia. Ad esempio un protone prodotto nel big-bang, circa 15 miliardi di anni orsono, è esattamente indistinguibile da un protone "fresco" prodotto artificialmente come avviene oggi, ad esempio, al CERN con un acceleratore di particelle. Le righe di emissione luminosa di una stella infinitamente lontana, una volta corrette per gli effetti dovuti alle velocità relative, appaiono assolutamente identiche a quelle prodotte dal Sole o in laboratorio, ecc.

    L'invarianza di principio delle leggi fisiche fondamentali che reggono le forze, implica quindi l'invarianza nello spazio e nel tempo della chimica e della biologia. Qualora si realizzassero altrove condizioni strettamente analoghe a quelle che furono sulla Terra all'inizio della vita, sussisterebbe quindi una probabilità per uno sviluppo analogo altrove? Evidentemente oggi possiamo parlare solo di probabilità di un tale straordinario alterevento.

    Quale è questa probabilità, da confrontarsi con il numero estremamente grande di pianeti candidati presumibilmente presenti intorno a quasi tutte le stelle presenti nel cosmo? Va tuttavia sfatata un'impressione, e cioè il fatto che essendo senza dubbio la Terra solamente un pianeta su tanti possibili in cui condizioni idonee per la vita si sono realizzate, la probabilità di un tale evento sia necessariamente elevata: in realtà questo ragionamento non è valido.

    Anche se questo fosse un fenomeno unico nell'universo, per definizione esso è avvenuto sulla nostra terra: noi siamo "la vita"e quindi il fatto che si realizzi su terra non ci dice nulla sulla probabilità che essa sia sviluppata anche altrove. Bisogna tuttavia osservare che il nostro sistema solare ha circa 4,5 miliardi di anni e che la prima forma di vita si sviluppò su terra circa 2 miliardi di anni fa, quasi immediatamente non appena le condizioni fisiche divennero accattabili.

    Per circa 1 miliardo di anni la Terra fu coperta da micro-organismi che, a partire dal CO2, crearono l'ossigeno, inesistente nella formazione planetaria iniziale e premessa necessaria per le forme più avanzate di vita, che incominciarono ad acquisire impulso a partire da circa 1 miliardo di anni orsono. Si noti quindi che l'osservazione di un pianeta lontano con un'atmosfera ricca di ossigeno, rivelabile a partire da misure spettrali della luce riemessa dall'atmosfera del pianeta sarebbe un enorme progresso, come premessa alla ricerca di vita extra-terrestre.

    La presenza di ossigeno è anche deducibile dalla presenza di ozono, il ben noto prodotto nella parte superiore dell'atmosfera dalla radiazione ultravioletta. Purtroppo l'osservazione di tali pianeti è oggi generalmente indiretta e limitata ad un centinaio di casi specifici, dedotta a partire dalle piccole perturbazioni nel movimento del loro Sole, che, per la sua forte luminosità, rende difficile l'osservazione ottica diretta del pianeta vicino. Telescopi con una maggiore risoluzione e in corso di realizzazione permetteranno di risolvere questo problema.

    Al fine di elucidare scientificamente il meccanismo dell'inizio della vita su terra, va ricordato che, grazie al numero enorme di minutissime particelle di polvere che pervadono lo spazio, da miliardi di anni è in funzione un laboratorio assolutamente gigantesco per la creazione di prodotti organici di partenza. Tali minutissimi grani di polvere, di dimensioni micrometriche, sono sede di continue collisioni con varie molecole, gassose e non, con la conseguente formazione, casuale e per urti ripetuti, di oggetti chimici più complessi. Sono così visibili nella nostra galassia importanti quantità di prodotti organici.

    Guardando con radio-telescopi segnali provenienti dallo spazio lontano, si osservano sovrapposti a tale spettro, altrimenti continuo, rimarchevoli righe di assorbimento dovuto alla presenza di un'enorme numero di composti chimici organici tra i più complessi. Si è anche dimostrato che tali granelli di polvere e più generalmente delle micro-meteoriti potrebbero facilmente rientrare senza troppo danno attraverso l'atmosfera della terra, nonostante il forte attrito e il loro conseguente riscaldamento.

    Resi coscienti dell'immensità dell'officina chimica in funzione nello spazio, non è sorprendente che il mondo scientifico, nella sua stragrande maggioranza, sia dell'opinione che lo spazio cosmico è stato cruciale nella formazione iniziale della vita. In altre parole, questa sembra un'ipotesi dotata di buon senso, e francamente, difficile da scartare. Le domande che si pongono a questo punto sono almeno due: come, e quanto probabile sia l'inizio della vita su un dato pianeta con le condizioni ambientali adeguate.

    Sul come: ho già menzionato che le leggi della chimica e della biologia sono preesistenti al processo evolutivo della materia e sono universalmente ed eguali nello spazio e nel tempo. Quindi a priori, sotto l'azione del caso, è perfettamente concepibile che si costruisca pian piano, come del resto comprovato per gli elementi più semplici, da qualche parte nelle immensità dell'Universo anche la struttura chimica della prima cellula vivente.

    Va ricordato che nelle sue forme più elementari, tuttavia capaci di riprodursi, la vita abbisogna di un numero relativamente limitato, da alcune decine ad alcune centinaia di migliaia di atomi. Va inoltre ricordato che grazie alla presenza della forte affinità chimica, questo non è puramente una roulette, in quanto elementi più complessi (proteine) sono costruibili a partire da componenti, da "mattoni"più semplici, già pre-costituiti.

    Stime qualitative in cui si tiene conto da una parte della frequenza di collisioni nelle polveri galattiche e dall'altra della complessità dell'oggetto da realizzare, ci danno una probabile accettabile per un tale evento in tempi cosmici. In altre parole, essa sembra un'ipotesi dotata di buon senso, e francamente difficile da scartare.

    Sul quanto sovente: il numero di cellule viventi oggi su terra, dotate individualmente di Dna è straordinariamente elevato, un 5 seguito da ben 30 zeri. Il DNA è caratterizzato, essendo una spirale, da due alterevento. [Nei] due miliardi di anni durante i quali un inizio della vita è stato possibile su terra, c'è stata apparentemente una sola "partenza", a meno che ulteriori "ceppi" non siano stati totalmente eliminati dall'evoluzione biologica più avanzata del primo ceppo - peraltro difficile a credere.

    In ogni caso l'evoluzione della specie - a partire dal primo organismo unicellulare alle complessità della vita che ne è seguita - è certamente l'elemento più determinante nelle forme specifiche di vita oggi su terra. Tale straordinaria evoluzione è stata a sua volta fortemente influenzata dalle condizioni specifiche al nostro pianeta. Ad esempio le transizioni tra grandi periodi geologici, caratterizzati da forme profondamente diverse di vita, come ad esempio il Giurassico, il Cambiano ecc. sembrano essere state determinate da eventi catastrofici e dalle immense estinzioni delle specie prodotte.

    La fine dei dinosauri e il passaggio ai mammiferi fu un passo evolutivo importante, per cui fu determinante il cambiamento climatico, probabilmente conseguente all'impatto di una meteorite sulla penisola dello Yucatan e del conseguente temporaneo periodo di oscurità e di freddo durato alcuni anni con conseguente estinzione delle specie meno preparate a subire questo straordinario shock climatico, che apparentemente eliminò tutte le specie di dimensioni più grandi di alcuni centimetri e specialmente quelle al momento più evolute e quindi più fragili.

    È quindi evidente che su di un altro ipotetico pianeta, pur assumendo una simile "partenza"probabilistica, è completamente improbabile che la forma di vita risultante sia, per così dire, la copia-carbone di quella su terra.

    Tutto ciò depone a favore a due fatti importanti: che l'evoluzione della vita segue una linea precisa a partire molto probabilmente da un unico e singolo fatto iniziale, il primo DNA da cui è conseguita tutta l'evoluzione, motivata da tutta una serie di eventi esterni fa sì che essa abbia una grandissima specificità che rende probabilmente unica la vita su terra, come noi la intendiamo.

    Oggi sappiamo che l'uomo rappresenta uno degli ultimi anelli della vita. Ciononostante la struttura dettagliata del DNA umano è solo leggermente diversa da quella degli altri esseri viventi. È questa una differenza morfologicamente piccola in sé, ma enormemente diversa per quanto riguarda le sue conseguenze. L'uomo è quindi strutturalmente fondamentalmente diverso dalle altre specie animali conosciute. Ha caratteristiche che lo contraddistinguono profondamente e in maniera unica.

    Vorrei sognare e spero che la scienza nei prossimi decessi porterà risposte concrete a questa fondamentale esigenza di sapere se la vita esiste in altre forme anche in qualche angolo del nostro immenso universo. Personalmente io spero che la risposta sarà positiva, e che esista qualcosa al di là delle colonne di Ercole del cosmo, ancorché profondamente diversa dalla nostra. Ma la scoperta di una eventuale vita extra-terrestre, con tutte le somiglianze e diversità rispetto alla nostra, arricchiranno ancora di più l'unicità dell'uomo in tutti i suoi aspetti e ci aiuteranno a meglio percepire e apprezzare gli immensi patrimoni di umanità e di saggezza che abbiamo ricevuto e di cui dobbiamo fare il più prezioso utilizzo, così ben ricordato in quella meravigliosa immagine dell'uomo con il dito puntato verso il Creatore nel fantastico affresco di Michelangelo nella Cappella Sistina."


    Liberal - conferenza del prof carlo Rubbia, pubblicata il 22/12/2011.

    http://www.gliscritti.it/blog/entry/1229
    amate i vostri nemici

  9. #39
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    Interessante ma io credo che oggi si sia in fase dis-evolutiva, in tutti i sensi, ma soprattutto perché quella grande varietà che la natura ha prodotto l'uomo la sta unificando in tutti i sensi, dall'estinzione di animali e piante, ai metodi agricoli che distruggono le biodiversità naturali, o la globalizzazione che sicuramente tende a cancellare le micro-culture.
    Non capisco perché Robbia sia così ottimista nei confronti della conoscenza, quando è proprio la conoscenza la causa che contribuisce a questa distruzione. Evidentemente neanche gli antidoti tecnologici funzionano più, anzi tendono, a mio avviso, ad accelerare ulteriormente i processi.

  10. #40
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    A me dispiace che gente come Rubbia si rovini cadendo su queste bucce di banana.
    È triste, se son davvero parole sue, leggere certe affermazioni ingenue da uno che fa il suo lavoro, ha un certo tipo di bagaglio culturale.
    Anche un ragno è unico in sé, un ornitorinco idem.
    Siamo tutti inseriti in classificazioni per caratteristiche in comune con altri organismi.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  11. #41
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    e comunque Segnali di vita su Marte: rilevate molecole organiche sul pianeta rosso, ed è solamente il primo pianeta più vicino , meditare meditare

  12. #42
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Pure un cristallo di neve ha una sua perfezione del momento, poi si squaglia.
    ..il fatto che osserviamo quel suo momento di esistenza .. la sua esistenza non é stata vana..seppur breve
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  13. #43
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    Il vano, utile, o dannoso si lega molto al punto di vista.
    Si muore e si diventa utile concime per ceci

  14. #44
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    e noi ce li mangiamo

  15. #45
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Il vano, utile, o dannoso si lega molto al punto di vista.
    Si muore e si diventa utile concime per ceci
    Tutto muore e si rigenera , eccetto l' energia che muove la vita

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