a parole, sì; poi vogliono il protezionismo sui prodotti agricoli; peraltro, nessun produttore italiano di olio di qualità si lagna di quella concorrenza; chi fa le barricate sono quelli che producono un olio scadente e si fanno sussidiare le diseconomie dai contributi UE, una storia che va avanti da quasi 60 anni.Originariamente Scritto da dark lady
Aiutiamoli a casa loro è il motto della Lega, comunque
c'� del lardo in Garfagnana
si certo l'olio Tunisino una sciccheria....ma per favore!!!
Il protezionismo per difendere il made in Italy è sacrosanto.
E non è vero che non si lagnano, perché c'è una concorrenza infelice. Abito in un territorio agricolo e ti assicuro che chi lavora nel settore si lamenta eccome.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
non è che sei costretto a comprarlo e usarlo, eh... io, per esempio, compro solo olio italiano di prima qualità; è una libera scelta;
puoi anche immaginare di proteggere un olio nazionale di equivalente qualità, cioè economico e scadente perché le olive sono raccolte a processo di acidificazione già in corso, che costa molto meno; poi, però non ti puoi lamentare se gli altri pongono barriere analoghe alle tue esportazioni;
perché il risultato non è "la difesa del prodotto italiano", bensì la difesa dell'olio italiano scadente, con poco mercato e sussidiato, contro gli interessi di imprese che esportano prodotti di qualità;
cioè, in sostanza un sistema che premia i meno meritevoli con trucchi commerciali e penalizza quelli bravi, determinando di fatto circostanze di concorrenza sleale; il tutto in una dinamica interna che viene spacciata fraudolentemente come nazionalista;
ed è proprio questo il meccanismo che in tanti decenni ci ha fatti arretrare, con le svalutazioni competitive, i sussidi di stato ad imprenditori incapaci, ecc...
c'� del lardo in Garfagnana
Tuttavia senza un minimo di protezionismo l'economia nazionale va a farsi friggere, soprattutto se qui prendono piede prodotti scadenti e a basso prezzo perché realizzati in altri paesi dove i lavoratori vengono sfruttati. Così si danneggia sia la nostra economia sia i Paesi dove sfruttano il lavoro per una manciata di euro. La vicenda del tessile insegna.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
cosa insegnerebbe la vicenda del tessile ?
sei sicura di quello che dici ? perché qualsiasi teoria economica afferma il contrario, e non sono teorie; hai una dimostrazione concreta in questi giorni:
Trump appone i dazi contro di noi, teoricamente per favorire le imprese americane; noi rispondiamo, e la Harley Davidson, che esporta soprattutto in Europa, viene a produrre qui per aggirare i contro-dazi europei; risultato ?
hai protetto dal mercato l'acciaio USA, un prodotto a basso valore aggiunto, e perso una produzione sofisticata, dove hai maggior profitto;
il protezionismo è come un'università che garantisce il "18 politico", laurea tutti; sul momento sei contenta, perché hai il pezzo di carta; quando vai a competere con gli altri, ti sotterrano; ti conviene ?
c'� del lardo in Garfagnana
Le politiche europee sul settore alimentare, che preferiscono i prezzi bassi alla qualità, stanno lentamente distruggendo la nostra industria alimentare e noi ci diamo la zappa sui piedi da soli. Il cibo è una delle nostre migliori ricchezze e intanto ci faranno produrre il formaggio col latte disidratato in nome della libera circolazione delle merci...
Ti ha già risposto Magiostrina, in parte.
La storia del nostro tessile direi che è chiara a tutti. Centinaia di aziende hanno chiuso da quando si è iniziato a comprare i prodotti made in china e in altri Paesi dove si produce a basso costo.
Poi personalmente sarei più dell'idea che per proteggere le produzioni interne si debba abbassare il costo del lavoro e la tassazione alle imprese, ma tanto non ci è mai riuscito nessuno.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Ben detto. Citando Ricardo, una volta che un paese riesce a produrre a un costo più basso è inutile corrergli dietro, devi innalzare il livello qualitativo dei beni prodotti, affidarti alla tecnologia e all'innovazione. Se facciamo la guerra ai cinesi perderemo sempre. Se applichiamo misure protezionistiche, facciamo male all'intera economia, riducendone le dimensioni.
ma a produrre tecnologia e innovazione coi costi italiani hai perso comunque , rimarrà un prodotto tecnologico superiore ma si venderà quello cinese perchè ad un costo inferiore
Infatti.
Gli inglesi ad un certo punto cominciarono a produrre pannilana a basso costo, inferiori ai pannilana veneziani, di migliore fattura, ma proprio per questo molto più cari.
La povera gente europea cominciò quindi ad acquistare quelli inglesi.... poi ci si mise anche Colombo.... e questo diede il colpo di grazia alla Serenissima!!
Bambol utente of the decade
quello di Barret è un ragionamento che sento molto spesso in certi ambienti , lo diceva anche il mio barbiere di fiducia a 25 euro il taglio ma col salone per fighetti , sono arrivati i cinesi a 8 euro con il taglio a scodella e ha chiuso bottega pure lui , io mi sono comprato un remington ricaricabile per non darla vinta ai cinesi
Io invece ho un philips... che vorrei cambiare però.... i miei pochi capelli oramai non valgono una spesa mensile di 15 euro per taglio e.... messa in piega!!
quello di Barret è un ragionamento che sento molto spesso in certi ambienti , lo diceva anche il mio barbiere di fiducia a 25 euro il taglio ma col salone per fighetti , sono arrivati i cinesi a 8 euro con il taglio a scodella e ha chiuso bottega pure lui , io mi sono comprato un remington ricaricabile per non darla vinta ai cinesi
che poi oggi come oggi, dal barbiere ti devi anche prenotare.... i mio colleghi per esempio saltano il pasto per andare dal barbiere!!! E che E'?
Bambol utente of the decade
non è che "ci fanno" o faranno produrre; è una libera scelta, un'opportunità in più per chi produce; se si accettasse la tua logica, il produttore di olio evo da 15 euro al lt dovrebbe lamentarsi che per fare il soffritto usi quello da 4 euro, come qualsiasi persona di buon senso, e risparmi 11 euro che spendi altrimenti; cioè, tu consumatrice, grande pubblico, sei più libera e ricca;
l'agricoltore che soffre questa situazione non è certo quello che investe e produce alta qualità, ma proprio quello che da decenni è protetto dai sussidi, e in questo modo si fa grandi dormite a spese di tutti, perché i sussidi li paghiamo noi, eh...
questo è solo un modo occulto, travestito da politica nazionale, di travasare reddito da tasche italiane ad altre tasche italiane, prive di merito;
appunto, non è stata una risposta molto convincente; non entro nei dettagli, tipo i prosciuttari che importano maiali dell'est e poi li trasformano in prodotto "italiano" per non complicare le cose...
a te sembra chiara la relazione di causa-effetto ? a me sembra chiaro l'opposto, e probabilmente anche a te, visto quanto di sensato che scrivi dopo; e non capisco proprio come si armonizzino i due ragionamenti;La storia del nostro tessile direi che è chiara a tutti. Centinaia di aziende hanno chiuso da quando si è iniziato a comprare i prodotti made in china e in altri Paesi dove si produce a basso costo.
onestamente, quanto saresti disposta a pagare di più un completo di intimo prodotto in Madagascar o India che paghi 20 euro, se fosse prodotto tutto in Italia ?
realisticamente, per avere una qualità pari, ai costi italiani ti costerebbe 50, 60, con la differenza che sottrai ad altre cose; e gli accrocchi elettronici, i mobili Ikea...? considerando che Ikea e Tezenis, con quelle economie di scala sono anche verosimilmente gli inserzionisti che finanziano il settore in cui lavori, cioè pagano il tuo stipendio;
il tessile italiano è andato in crisi - e te lo posso dire con un discreto grado di competenza, visto che è un ambiente che conosco bene, da vicino - perché le nostre imprese negli anni '90 hanno speculato sulle "firme" gonfiando i prezzi di cose mediocri a dismisura senza investire in qualità, poca spesa, tanta resa, subito all'incasso; ovviamente, la prospettiva di ricarichi così massicci ha attirato cani e porci, dato che ci voleva davvero poco per competere su quel terreno;
vai in un outlet multimarca e fai il raffronto qualitativo: un marchio che negli anni 80 era eccellente e innovativo, come Armani, è diventato trash da jeanseria, con tessuti e manodopera comunque straniera, rifiniture oscene e prezzi enormemente sopravvalutati, tanto vende il marchio; però, perde anche enormi quote a favore dei marchi "spagnoli", come zara e Dutti; per forza; i consumatori si rendono conto del bluff;
poi vai nell'outlet accanto, Zegna, o Loro Piana, e senti tutt'altra musica: roba carissima, ma inappuntabile e inimitabile, che tiene ed incrementa le sue quote di mercato, in modo graduale, senza (troppe) speculazioni; tutta roba fatta davvero in Italia, da manodopera eccellente, quasi sempre italiana;
infatti, chi è che garantisce questa politica vincente ? i francesi del gruppo Arnault - quelli di Hermes, per intenderci - che hanno comprato quell'impresa, sottraendola al tipico percorso speculativo delle "firme", che porta alla rovina;
veramente, alcuni governi hanno ridotto il cuneo fiscale; lo riconoscono le stesse imprese; solo che non puoi farlo su tutto il range della produzione, perché sul basso valore aggiunto, con la componente lavoro predominante, non avresti margine; l'operaia malgascia campa con 200$ al mese, e ti consente quattro mutande al prezzo di una, se prodotta in Italia; chi te lo paga uno stipendio quattro volte maggiore ?Poi personalmente sarei più dell'idea che per proteggere le produzioni interne si debba abbassare il costo del lavoro e la tassazione alle imprese, ma tanto non ci è mai riuscito nessuno.
guarda, il protezionismo ha sempre operato in Italia, e la crisi e disoccupazione di ora sono proprio il risultato del rachitismo prodotto da scelte protezionistiche scellerate del passato; un esempio noto a tutti e vistoso, l'automobile:
i governi del periodo 1960-1992 hanno protetto la Fiat, con sussidi diretti, detassazioni e impliciti, svalutazioni competitive della lira; in questo modo - coi soldi della collettività, sia chiaro; perché la svalutazione significava un prezzo maggiore per tutti i consumatori di tutto ciò che aveva una componente importata, ossia tutto, a partire dal petrolio/energia/trasporti, pure della lattuga che compri e viene da Magnacavallo - hanno consentito alla dirigenza di campare sugli allori producendo auto scadenti che si compravano solo perché costavano poco in termini assoluti;
l'impiegato medio comprava la 128, poi la Uno, o la Punto, ma sognava la Golf, e appena poteva risparmiare, comprava quella; infatti, nonostante quella politica, il mercato nazionale premiava al 50% auto straniere;
nel frattempo, però, quella politica faceva concorrenza sleale ai marchi nazionali "medi" di eccellenza, come Lancia e Alfa-Romeo, che a loro volta sono andati in crisi, comprati dalla Fiat e resi mediocri come i prodotti della casa-madre, invece di stimolare una competitività verso l'alto;
il risultato è che il settore auto nazionale è stato reso nano, per poi scomparire lentamente ed emigrare all'estero,
chi perora il protezionismo si mette su questa strada, sperando di illudere tanta brava gente con discorsi e promesse di riscatto immediato, con un doping che si pagherà in futuro.
c'� del lardo in Garfagnana
Io invece ho un philips... che vorrei cambiare però.... i miei pochi capelli oramai non valgono una spesa mensile di 15 euro per taglio e.... messa in piega!!
che poi oggi come oggi, dal barbiere ti devi anche prenotare.... i mio colleghi per esempio saltano il pasto per andare dal barbiere!!! E che E'?
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