Originariamente Scritto da
axeUgene
sarebbe sensato quello che dici se il non avere permesso di soggiorno fosse una cosa correlata alla delinquenza, mentre non lo è;
vivo in una regione - la Toscana - parecchio identitaria e razzista, almeno gli anziani; quando sono emigrato, da Roma, mi stupiva molto leggere La Nazione, o seguire il tg regionale: quando c'era un omicidio o altro atto violento, reato, ecc... il commento non mancava mai di precisare: il colpevole, A.S., residente a Firenze, Pistoia, ecc... ma originario di.. sempre una città del sud; sapevano bene che gli autoctoni erano rincuorati nei loro pregiudizi; non è uno di noi...
poi, ci fu la storia del mostro, e si vide che c'erano mostri indigeni, molto connotati identitariamente, e il vezzo razzista, gradualmente, scomparve;
oggi, vicino casa mia, è morto un ragazzo, investito da due auto di rom che si sparavano tra loro e si sono inseguiti; sono residenti regolari; esattamente come gli autori della quasi totalità degli omicidi in Italia, e cioè femminicidi in famiglia; talmente tanti che ce ne sono stati un paio negli ultimi giorni che confondo;
il senso è che l'ordine pubblico è sacrosanto, ma non lo puoi strumentalizzare con la storia degli stranieri; qui a Firenze, gli omicidi degli ultimi anni sono stati quasi tutti compiuti da italiani contro "negri"; se si potesse attribuire a stranieri quello che ogni domenica combinano gli ultras del calcio, ci sarebbe una rivoluzione - risse, accoltellamenti, vandalismo, furti in autogrill; per non parlare degli scontri quando le cose peggiorano; i miei vivono vicino allo stadio a Roma; se sei sfortunato, ti ritrovi l'auto vandalizzata o messa in mezzo alla strada come barricata;
ma quelli sono sana gioventù italica, quindi, nessun allarme; eppure di guai ne combinano sempre; di questi giorni, la scoperta di traffici di cocaina tra i capi ultrà delle curve di Milan e Inter, capi amatissimi; nessun allarme particolare.