Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
Tu dici così perché ti è difficile accogliere le rivelazioni successive di Dio rispetto al NT.
Nel Corano Dio è stato chiaro nel dire che non ha prescritto lui il monachesimo. In Liete Novelle è stato ancora più chiaro nell'invitare i monaci ad abbandonare i monasteri.
La Legge la fa Dio non gli ebrei o i cristiani o i musulmani, ciascuno legato alla Legge del suo (del relativo testo) tempo, che non è quello di oggi.
l'accoglimento di "rivelazioni successive" è un esercizio soggettivo ed arbitrario - per me legittimo, ma soggettivo, non una legge - col quale estrapoli a tuo piacere un passo del Corano, uno da un altro testo, e ti fai una "legge" tua, attribuendola a "Dio";

allo stesso modo, potresti guidare tenendo la sinistra, prendendo a prestito la norma britannica; ma una legge è un sistema integrato, una cosa diversa;

perché ci sia una legge, oltre alla coerenza sistemica dei precetti rispetto alla ratio astratta, strutturata a piramide, deve esserci anche la convinzione generale che i comportamenti prescritti siano dovuti, anche in chi li trasgredisce;
cioè, tu puoi passare col rosso, il giocatore della tua squadra può segnare con la mano, ma tutti si rendono conto delle conseguenze se ognuno trasgredisse;
perciò, l'imperativo eventuale, di opportunità, diventa morale, categorico;

ora, oggettivamente, non esistono "leggi di Dio" di cui si possa affermare qualcosa di prossimo a questa approssimazione di universalità nella percezione comune, se non alcuni tratti morali niente affatto esclusivi alle dottrine religiose, ma comuni anche all'etica laica.