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Discussione: Vangelo: figure e simboli.

  1. #76
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    Tutti quelli che hai citato hanno seguito l'esempio di Maria, madre di Gesù, e hanno interpretato il passo evangelico che sconsiglia il matrimonio come un invito, per i migliori, ad astenersi dal sesso.
    Per il solo motivo che la fine è la fine e non ci devono essere più sospesi per il futuro.
    Degli anni oscuri di Gesù praticamente quasi nulla si conosce di lui.

  2. #77
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    Per il solo motivo che la fine è la fine e non ci devono essere più sospesi per il futuro.
    Degli anni oscuri di Gesù praticamente quasi nulla si conosce di lui.
    I Vangeli apocrifi sull'infanzia di Gesù si sprecano e prima o poi posterò qualcosa, tanto più che nel Corano è citato un miracolo compiuto da Gesù bambino, non presente nei testi canonici: fece 12 passeri col fango, gli diede vita e li fece volare.
    Se il Corano conferma un racconto apocrifo, non significa che tutti i racconti di quel testo siano validi, però il dubbio rimane…
    Sul periodo di mezzo della vita di Gesù, fino all'inizio della predicazione, non si sa nulla, probabilmente perché non fece nulla di significativo, tanto da essere ricordato da un punto di vista religioso.
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  3. #78
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    Quei testi lì vanno presi con le molle, poiché possono essere fantasiosi.
    Non tutti, anzi pochi, sono considerati attendibili dagli studiosi ufficiali che indagano facendo finta di non aver idee preconcette su Gesù.
    Inoltre tanti studiosi si bloccano a tal punto, quando si tratta di miracoli e di resurrezione, da far pensare che Gesù non li potesse fare o almeno se li ha fatti l'argomento esula dal seminato sulla ricerca del Gesù storico.
    Io sono così arrivato alla conclusione che bisognerebbe chiederlo a lui, il diretto interessato; uno spunto per l'approccio sono appunto le sacre scritture, così sacre che si fatica a capire che cosa intendesse il redattore che, ovviamente non poteva certo pensare come Gesù, anche perché svariati non sono neanche stati testimoni oculari.
    A mio avviso le scritture, per noi lontani posteri, vanno provate su di se se si ha il coraggio, altrimenti ciccia, cioè rimane sempre il dubbio; lo stesso dubbio che si ha pensando di fare una cosa senza farla; che ne puoi sapere che cosa sarà dopo.
    In certi testi apocrifi ne esce un Gesù bambino anche un pochino dispettoso, se è per questo la storia degli uccellini di creta che poi diventano vivi e volano lascia molto a desiderare.
    Ultima modifica di crepuscolo; 16-07-2018 alle 17:02

  4. #79
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    Comunque, il fatto che già da piccolo Gesù fosse in grado di compiere miracoli, accordatigli da Dio, mi pare cosa importante. Fin dalla nascita fu speciale. L'episodio che lo vede mostrarsi superiore al maestro cui i genitori volevano affidarlo, mi pare che compaia anche almeno in un Vangelo canonico.
    Ciononostante iniziò la predicazione a trent'anni. In un altro testo viene detto che gli venne accordata grazia su grazia, non tutto e subito, quindi una maturazione progressiva.
    Bisogna conciliare le due cose.
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  5. #80
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    Sono racconti teologici.
    Secondo me Gesù essendo umano di nascita ha dovuto sforzarsi per imparare come tutti gli umani dando però senso o compimento in Dio, quel Dio da lui più volte inteso e citato soprattutto nelle parabole, e che forse in lui ha rappresentato una forte forza di volontà.
    Diciamo che dal battesimo di Giovanni Gesù ha iniziato la missione vera e propria, con rinuncia al privato, per seguire il disegno di Dio Padre, o "abba" = papà, babbino come gli hanno fatto dire chi ha raccolto informazioni nel redigere il Vangelo; vangelo, che, tanto per cambiare, ha subito l'influenza della ritualità e delle preghiere della comunità di cui faceva parte l'evangelista, incrostandosi in parte.
    Ultima modifica di crepuscolo; 16-07-2018 alle 20:23

  6. #81
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    Ho trovato il passo del Corano con il riferimento a un solo uccello forgiato con la creta da parte di Gesù e contiene un altro riferimento molto importante:

    5:110. E quando Allah dirà: “O Gesù figlio di Maria, ricorda la Mia grazia su di te e su tua madre e quando ti rafforzai con lo Spirito Puro! Tanto che parlasti agli uomini dalla culla e in età matura. E quando ti insegnai il Libro e la saggezza e la Torâh e il Vangelo, quando forgiasti con la creta la figura di un uccello, quindi vi soffiasti sopra e col Mio permesso divenne un uccello. Guaristi, col Mio permesso, il cieco nato e il lebbroso. E col Mio permesso risuscitasti il morto. E quando ti difesi dai Figli d'Israele allorché giungesti con le prove. Quelli di loro che non credevano, dissero: "Questa è evidente magia"”.

    Quindi Gesù poté parlare agli uomini sia già dalla culla e poi in età matura. Ciò rende veritieri alcuni racconti apocrifi, evidentemente.
    Il racconto del miracolo dei passeri si trova nel "Vangelo dello pseudo Matteo":


    Dopo di ciò accadde che, alla vista di tutti, Gesù prese del fango dai laghetti che aveva fatto e con esso plasmò dodici passeri. Quando Gesù fece questo era di sabato e con lui c’erano molti fanciulli. Un giudeo, vedendolo fare questo, disse a Giuseppe: - Non vedi, Giuseppe, che il fanciullo Gesù compie di sabato ciò che non gli è lecito fare? Con del fango, plasmò infatti dodici passeri. - Udito ciò, Giuseppe lo rimproverò, dicendo: - Perchè fai di sabato cose che non ci è lecito fare? - Udendo le parole di Giuseppe e picchiando una mano contro l’altra, disse ai suoi passeri: - Volate! - E alla voce del suo comando presero a volare. Mentre tutti erano lì e vedevano e udivano, disse agli uccelli: - Andate e volate per la terra e per tutto il mondo, e vivete. - I presenti, vedendo tali prodigi, furono pieni di grande stupore.
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  7. #82
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    - - nel Corano è citato un miracolo compiuto da Gesù bambino, non presente nei testi canonici: fece 12 passeri col fango, gli diede vita e li fece volare. - .

    E' una ri-petizione tratta dal vangelo "dell' infanzia" di Tommaso (cosi' definito per distinguerlo dal suo vangelo ).
    In esso è presente quell' arcinoto evento miracoloso che avrebbe (??) compiuto il ragazzotto. Infatti si racconta che il bambinello prodigio avrebbe plasmato con la creta 12 passerotti..nel giorno di sabato.
    Il grave misfatto fu riferito al padre "putativo". Fu cosi' che il falegname sgrido' il ragazzotto.. ricordandogli che nel sacro giorno dello Shabbat è solo di preghiera. Per tutta risposta il ragazzotto batte' le mani .. i volatili si "animarono" e spiccarono il volo - cinguettando felici .

    Altro evento stupefacente presente in quel testo dell' infanzia - riporta come il ragazzotto fosse GIA' talmente dotato che a scuola istruiva i suoi stessi maestri sui "futuri" misteri..

    Ora la sura 5,109/110 non solo Ri-copia la storiella dei passarotti - ma altresi' fa "parlare" l' iddioMono-teista del favore concesso al figlio di Maria:
    - come quello di poter parlare Gia' come un adulto.. si da quando era nella culla.
    - e poi continua con l' elenco dei miracoli compiuti con il "permesso" divino.

    Sono solo storielle.. alla cappucetto rosso / quando invece ben piu' esplicito e severo per quanto riguarda l' insofferenza di Muhammad su quei titoli Inconcepibili (che i devoti gli hanno elargito con tanta generosita') conferiti ad un essere umano - e soprattutto quell' Indigesto dogma trinitario - vero retaggio del paganesimo.

    - F. Bruce _ Gesu' visto dai contemporanei / editor Claudiana

  8. #83
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    Avrai certamente l'approvazione di Vega, della Pazza di Acerra, ecc.
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  9. #84
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    - - In un altro testo viene detto che gli venne accordata grazia su grazia, non tutto e subito, quindi una maturazione progressiva.


    Il passo di Luca (o chi per esso) riporta che il (futuro Signore) cresceva in sapienza, eta' e "grazia" davanti all' Iddiobiblico e agli uomini.

    Trattasi del copia-incolla tratto dal passo dell' autore del 1 Libro di Samuele (capitolo 2) -

    Tale passo intendeva evidenziare la differenza tra i figli del sacerdote (ribelli e dunque fatti morire) rispetto al Gia' "eletto" Samuele /il figlio della sterile Anna...eccc...eccc....

  10. #85
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    Ora la sura 5,109/110 non solo Ri-copia la storiella dei passarotti - ma altresi' fa "parlare" l' iddioMono-teista del favore concesso al figlio di Maria:
    - come quello di poter parlare Gia' come un adulto.. si da quando era nella culla.
    molti, osservando le madonne con bambino fino a quelle di tutto il Quattrocento, si stupiscono del perché Gesù bambino si a sempre bruttissimo; non sapevano dipingere un bel bambino quei grandi pittori ?

    certo che sì; ma il frate preposto al controllo, rammentava loro che Gesù non è mai stato davvero infante, ma era già formato uomo, da subito, quindi non poteva apparire candido putto, dall'espressione inconsapevole.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #86
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    - - ma il frate preposto al controllo, rammentava loro che Gesù non è mai stato davvero infante, ma era già formato uomo, da subito, quindi non poteva apparire candido putto, dall'espressione inconsapevole.

    Ma allora come potrebbe spiegare - quel frate - il bambinello (quello che mai fu Infante) perchè è stato sottoposto al sacro rito iniziatico della circoncisione (formale e sostanziale) ?
    Infatti la ferrea norma, voluta e imposta dall' IddioEtnico (almeno cosi' riporta l' illuminato autore della Gen. 17.13 !) prescriveva come, gli appartenenti del suo esclusivo popolo, dovessero assolutamente, "sacrificare" un lembo (il celeberrimo prepuzio..) della loro carne.

    In tal modo veniva marchiata (come un bovino..) tutta la comunita' _ definita dallo stesso IddioEtnico come Suo figlio PRIMOgenito (Es. 4.22).
    in verita' era una prassi gia' esistente altrove, ben prima dell' avvento nella storia del popolo (nomade) degli israeliti - ma fatta intendere, dall' ispirato autore, come disposizione ex novo imposta dall' IddioEtnico ai suoi devoti. -- (in particolare DOPO l' esilio babilonese !)

    E come non dimenticare l' altro rito (seppur NON imposto dall' Iddio) riguardante la "maturita'" del ragazzotto.. ovvero il suo passaggio DALLO stato adolescenziale A quello della maturita' (il Bar Mitzwah) - A seguito di questo cruciale passaggio (non solo formale) l' ex Infante diventa: Figlio del precetto - con tutte le conseguenze comportamentali essendo ora vero membro attivo della comunita' !

    Cosi' infatti l' autore Luca riporta (nel suo 2 capitolo) i due grandi e significativi eventi:
    - taglio del "prepuzio" -
    - barMitzwah -
    Quindi rituali effettivamente concretizzati dai ligi e osservanti genitori del divinbambinello.. colui che diventera' il Rabbi storico.

    Quanto allo svolgimento dei rispettivi riti:
    - il Mohel che taglia il Prepuzio + recitazione delle relative orazioni, l' imposizione del nome..ecc..ecc.
    - Bar mitzwah _ prima volta dello scialle + lettura di un testo della Torah + processione interna al Tempio con il sacro Rotolo sulle spalle dell' ex ragazzotto..ecc...eccc..
    ne da' ampia descrizione l' autore (correligionario del Rabbi) l' ebreo Aron nel suo testo:

    - Robert Aron _ Gli anni oscuri di Gesu' / editor Mondadori

    Quanto alla storia del celeberrimo Prepuzio (del divin Infante !) - rientrerebbe nel tema aperto riguardante le bizzarrie del successivo cristianesimo..
    Trattasi di una vera comica - degna di Scherzi a parte.
    Esistevano infatti ben 8 (otto) prepuzi (!) _ ovviamente dichiarati autentici.. tra i quali NON poteva certo mancare il prepuzio "italico" ..ecc...ecc.
    Ma questa è un' altra storia ---

    Quindi _ caro "Ax" come risponderebbe.. il frate // quell' (gia'-uomo (senza circoncisione).. poteva essere annoverato come appartenete al popolo eletto ??

  12. #87
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    Ma allora come potrebbe spiegare - quel frate - il bambinello (quello che mai fu Infante) perchè è stato sottoposto al sacro rito iniziatico della circoncisione (formale e sostanziale) ?

    Quindi _ caro "Ax" come risponderebbe.. il frate // quell' (gia'-uomo (senza circoncisione).. poteva essere annoverato come appartenete al popolo eletto ??
    beh, il frate ti direbbe che fa parte dell'elezione dell'incarnato, che solo dopo il Suo intervento sarebbe stata convertita nel battesimo; ovviamente, nella prospettiva del frate non c'è, né potrebbe esserci, una vacatio di status del bambinello, prepuzio o meno;

    sull'etnicità esclusivista ebraica che sottolinei spesso, sarebbe opportuno nutrire dubbi, perlomeno nel senso contemporaneo di ethnos, almeno fino a Medioevo quasi al tramonto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #88
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    Ho trovato il passo del Corano con il riferimento a un solo uccello forgiato con la creta da parte di Gesù e contiene un altro riferimento molto importante:

    5:110. E quando Allah dirà: “O Gesù figlio di Maria, ricorda la Mia grazia su di te e su tua madre e quando ti rafforzai con lo Spirito Puro! Tanto che parlasti agli uomini dalla culla e in età matura. E quando ti insegnai il Libro e la saggezza e la Torâh e il Vangelo, quando forgiasti con la creta la figura di un uccello, quindi vi soffiasti sopra e col Mio permesso divenne un uccello. Guaristi, col Mio permesso, il cieco nato e il lebbroso. E col Mio permesso risuscitasti il morto. E quando ti difesi dai Figli d'Israele allorché giungesti con le prove. Quelli di loro che non credevano, dissero: "Questa è evidente magia"”.

    Quindi Gesù poté parlare agli uomini sia già dalla culla e poi in età matura. Ciò rende veritieri alcuni racconti apocrifi, evidentemente.
    Il racconto del miracolo dei passeri si trova nel "Vangelo dello pseudo Matteo":


    Dopo di ciò accadde che, alla vista di tutti, Gesù prese del fango dai laghetti che aveva fatto e con esso plasmò dodici passeri. Quando Gesù fece questo era di sabato e con lui c’erano molti fanciulli. Un giudeo, vedendolo fare questo, disse a Giuseppe: - Non vedi, Giuseppe, che il fanciullo Gesù compie di sabato ciò che non gli è lecito fare? Con del fango, plasmò infatti dodici passeri. - Udito ciò, Giuseppe lo rimproverò, dicendo: - Perchè fai di sabato cose che non ci è lecito fare? - Udendo le parole di Giuseppe e picchiando una mano contro l’altra, disse ai suoi passeri: - Volate! - E alla voce del suo comando presero a volare. Mentre tutti erano lì e vedevano e udivano, disse agli uccelli: - Andate e volate per la terra e per tutto il mondo, e vivete. - I presenti, vedendo tali prodigi, furono pieni di grande stupore.
    Evidentemente nel periodo in cui fu scritto il Corano, chi l'ha scritto ha seguito le teologia di Matteo e Luca che parlano dell'infanzia di un Gesù ormai elevato a Figlio di Dio, Marco non ne parla affatto e Giovanni parla solo di Gesù come Logos di Dio che si incarna come luce del mondo.

  14. #89
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    Vediamo qualcosa descritto di Gesù bambino negli apocrifi, partendo ovviamente dalla culla, come ci invita il Corano:

    Giuseppe disse: - Non mi accadrà che io vi celi questo mistero. Venite dunque e vedete. Ecco che questo bambino che è nato si trova nel mio ricovero. Egli è Cristo, il Signore! - Gli dicono i pastori: - Uomo benedetto, mostraci codesto bambino. - Venite e vedete - disse loro Giuseppe - dove è stato posto, in una mangiatoia. -
    E andarono insieme. Guardarono nella mangiatoia, videro il fanciullo e, prostratisi, l’adorarono.
    Dissero poi a Giuseppe: - Abbiamo visto il bambino pieno della grazia di Dio e abbiamo adorato il suo arcano. Egli, guardandoci, ha riso amabilissimamente, mutando sempre aspetto con espressioni diverse. Prima si è mostrato giocondissimo, poi austero e tremendo, poi soavissimo e umano, e poi di nuovo piccolo e grande. (Dell’infanzia del Salvatore - Codice Arundel 404 - 84)

    Questi continui cambiamenti di aspetto prefigurano quelli dell’età adulta, che sono dovuti al continuo mutare delle circostanze esterne che obbliga a reazioni diverse.


    Dopo il ritorno di Gesù dall’Egitto, mentre era in Galilea, già al principio del quarto anno di età, un giorno di sabato giocava con dei fanciulli presso il letto del Giordano. Gesù, sedutosi, si fece sette laghetti di fango, munì ciascuno di essi di fossatelli per mezzo dei quali al suo comando portava acqua dal torrente al lago e di qui la riportava. Uno di quei fanciulli, un figlio del diavolo, con animo invidioso, chiuse gli sbocchi che portavano acque nei laghetti e mandò all’aria quanto aveva fatto Gesù. Allora gli disse Gesù: - Guai a te, figlio di morte, figlio di Satana. Osi tu distruggere quanto io ho compiuto? - Colui che aveva agito così morì subito.
    Con voce tumultuante i genitori del morto gridarono allora contro Maria e Giuseppe, dicendo loro: - Vostro figlio ha maledetto nostro figlio ed è morto. - Ciò udito, Giuseppe e Maria si recarono subito da Gesù, a causa del tumulto dei genitori del bambino e dell’assembramento dei giudei. E Giuseppe disse in segreto a Maria: - Io non oso parlargli. Ammoniscilo tu dicendogli: perchè hai suscitato contro di noi l’odio del popolo e ci tocca sopportare l’odio molesto della gente? - Giunta da lui, la madre lo pregò dicendo: - Signore mio, che ha mai fatto costui per morire? - Egli le rispose: - Era degno di morte, avendo mandato all’aria quanto io avevo fatto. - La madre allora lo pregava, dicendo: - No, Signore mio, perchè tutti insorgono contro di noi. - Non volendo rattristare sua madre, con il suo piede destro egli percosse il sedere del morto, dicendogli: - Alzati, figlio iniquo. Non sei, infatti, degno di entrare nella pace di mio padre, avendo tu mandato all’aria quanto io avevo fatto. - Allora colui che era morto risuscitò e se ne andò. E Gesù, attraverso un acquedotto conduceva, al suo comando, le acque nei laghetti.

    Segue l'episodio dei passeri creati con la creta.

    Di nuovo un figlio di Anna, sacerdote del tempio, che era venuto con Giuseppe, alla vista di tutti, tenendo in mano un bastone distrusse con grande furore i laghetti che Gesù aveva fatto con le sue mani e ne disperse l’acqua che vi aveva raccolta dal torrente. Chiuse e poi distrusse lo stesso acquedotto dal quale entrava l’acqua. Ciò visto, Gesù disse a quel ragazzo, che aveva mandato all’aria i suoi laghetti: - O pessimo discendente di iniquità, o figlio di morte, officina di Satana, il frutto della tua discendenza sarà veramente senza forza, le tue radici senza umore e i tuoi rami aridi, sprovvisti di frutto. - E alla vista di tutti, il ragazzo si disseccò e morì.
    Giuseppe allora tremò, trattenne Gesù, se ne tornò con lui a casa sua, e con lui c’era la madre. Ed ecco, improvvisamente, dalla parte contraria un ragazzo, anch’egli operatore di iniquità, si buttò di corsa sulla spalla di Gesù con l’intenzione di schernirlo o fargli del male, se avesse potuto. Gesù gli disse: - Che tu non possa tornare sano dalla via sulla quale cammini. - E subito precipitò e morì. I genitori del morto, che avevano visto l’accaduto, esclamarono: - Donde è nato questo bambino? E’ evidente che ogni parola che dice è vera e spesso si realizza prima ancora che la dica. - I genitori del ragazzo morto si avvicinarono a Giuseppe e gli dissero: - Togli questo Gesù da questo luogo; non può, infatti, abitare con noi in questo comune. O, almeno, insegnagli a benedire e a non maledire. - Giuseppe si avvicinò a Gesù e l’ammonì, dicendo: - Perchè fai tali cose? Sono già molti quelli che si lamentano di te; a causa tua ci odiano e sopportiamo, a causa tua, le molestie degli uomini. - Gesù rispose a Giuseppe, dicendo: - Nessun figlio è saggio se non è stato istruito da suo padre secondo la scienza di questo tempo, e la maledizione di suo padre non nuoce che a quelli che fanno del male. - Si radunarono allora contro Gesù e lo accusarono presso Giuseppe. A questa vista, Giuseppe fu oltremodo spaventato, temendo la violenza e la sedizione del popolo di Israele. Ma in quel momento Gesù prese per l’orecchio il fanciullo morto, lo tenne sospeso da terra alla presenza di tutti, e videro Gesù parlare con lui come un padre con suo figlio. Il suo spirito ritornò in lui e rivisse. E tutti ne furono meravigliati.
    Un certo maestro giudeo di nome Zachia udì Gesù che pronunciava tali parole e, vedendo che in lui c’era una insuperabile conoscenza della virtù, ne rimase addolorato2 e incominciò a parlare contro Giuseppe in modo indiscreto, stolto, e senza timore. E diceva: - Non vuoi tu affidare tuo figlio affinché sia istruito nella scienza umana e nel timore? Constato che tu e Maria preferite amare più vostro figlio che le tradizioni degli anziani del popolo. E’ infatti necessario che noi onoriamo maggiormente i sacerdoti di tutta la chiesa di Israele e ci preoccupiamo che egli abbia reciproco amore per i bambini e sia istruito da noi nella dottrina giudaica3. -
    Giuseppe però gli rispose: - E chi è mai colui che può tenere e istruire questo bambino? Se tu lo puoi tenere e istruire, noi non siamo affatto contrari che tu l’istruisca in tutte quelle cose imparate da tutti. - Gesù, udito quanto aveva detto Zachia, gli rispose: - I precetti della legge, quanto tu hai detto poc’anzi e tutte le cose alle quali hai fatto cenno, bisogna che siano osservate da coloro che sono istruiti nelle scienze umane; ma io sono estraneo ai vostri tribunali e non ho padre carnale. Tu che leggi la legge e sei istruito, resta nella legge4; io, invece, ero prima della legge. Ma, mentre tu ritieni di non avere alcun eguale nella dottrina, sarai istruito da me5: nessun altro, infatti, può insegnare le cose alle quali tu hai fatto cenno. Può colui soltanto che ne è degno. Quando io sarò esaltato sulla terra, porrò fine a ogni menzione della vostra genealogia. Tu non sai quando sei nato: io solo so quando siete nati e quanto tempo durerà la vostra vita sulla terra6. -
    Tutti coloro che udirono queste chiare parole, stupirono e esclamarono: - Oh, oh, oh, questo è un mistero meravigliosamente grande e ammirabile. Non abbiamo mai udito cose simili. Mai da alcun altro, né dai profeti, né dai farisei, né dagli scribi, è stato udito o detto qualcosa di simile. Sappiamo dove è nato costui, e ancora non ha raggiunto i cinque anni: come mai sa dire tali cose? - (Vangelo dello pseudo Matteo da 26:1 a 30:3)

    - Vecchio (è il maestro Levi che parla di Gesù), sono stato vinto da un bambino, poiché non riesco a trovare né l’inizio né la fine delle cose che egli dice. E’, invero, difficile trovare il principio da se stesso. Non mentisco, asserendo che ai miei occhi, l’operare di questo ragazzo, gli inizi del suo parlare e gli scopi delle sue intenzioni non hanno nulla di comune con gli uomini. Non so se questo è un mago o se è un dio; o, certamente, un angelo di Dio parla in lui. Donde sia, donde venga, che ne sarà di lui, non lo so. -
    Allora Gesù, con il volto sereno, sorrise di lui e disse imperiosamente a tutti i presenti figli di Israele in ascolto: - Gli infruttuosi, fruttifichino, i ciechi vedano, gli zoppi camminino diritti, i poveri godano dei beni, e i morti rivivano affinché ciascuno ritorni al suo stato primitivo e resti in esso, che è la radice della vita e della dolcezza perpetua. - Dopo che il bambino Gesù ebbe così parlato, subito guarirono tutti coloro che erano caduti in maligne infermità. E più non osavano dirgli qualcosa o ascoltarlo. (Vangelo dello pseudo Matteo 31:3, 4)

    Certo ci è difficile credere a un Gesù bambino che uccide altri bambini malvagi con maledizioni, però molti non vorrebbero che Dio agisse subito contro i malvagi, come farebbe un bambino senza troppo riflettere sulle conseguenze?
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  15. #90
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    -- Evidentemente nel periodo in cui fu scritto il Corano, chi l'ha scritto ha seguito le teologia di Matteo e Luca che parlano dell'infanzia di un Gesù ormai elevato a Figlio di Dio, .

    Ma fino ad un certo punto.
    Tu conosci bene la storia del primitivo cristianesimo, le dispute, le feroci diatribe e gli aspri contrasti tra le varie "anime" della comunita' gesuana.. seppur ben edulcorate dall' autore di Atti. Questi infatti descrive, come all' interno della primitiva "setta", regnasse un' invidiabile concordia e fratellanza.. (romanzi d' altri tempi) ..ecc..ecc...

    Ma i maggiori contrasti sorsero allorquando.. sulla scena compare l' ex zelante SauloTarso / il disturbatore. Questi pretendeva nientemeno di insegnare a coloro che con-vissero con il Gesu' della storia.

    .. per farla breve:

    All' interno della comunita' (dopo quel famoso concilio di Gerusalemme) prevalse il pensiero di SauloTarso, accolto, accettato e condiviso dai "cristiani-giudei" - quelli della diaspora/i famosi "ellenisti" (e successivi pagano-cristiani) rispetto ai "giudei-cristiani".

    Questi erano ebrei "palestinesi" (!) _ guidati da Giacomo il Giusto / che seppur consideravano il Rabbi storico quale eccelso e autorevolissimo - purtuttavia NON lo riconoscevano come avente l' entita' divina (!) cosi' come con tutti quei ridondanti titoli che proprio SauloTarso "generosamente" gli conferi' (Redentore, figliodiDio, Signore (!), Giudice, Pastore, Sommo Sacerdote, Ultimo Adam..)-

    Fu cosi' che la componente vicente.. comincio' a sbeffeggiare, insultare, deridere, e infine perseguitare i fedelissimi credenti giudei-cristiani / coloro che NON tradirono l' Iddiobiblico israelita e ovviamente la Torah !
    Questi dovettero cosi' fuggire e riparare in altre Regioni.. tra le quali proprio l' Arabia !

    E proprio dopo quasi 500 anni.. un cammelliere apprese dell' esistenza di quel Rabbi, figlio di Maria - un "nabi" Profeta - MA NON divino ! Cosi' come egli apprese anche da una comunita' israelita cola' residente !
    Questo - almeno cosi' riportano gli "specialisti" del perchè della conoscenza del "primitivo" cristianesimo e che sara presente nei futuri scritti d Muhammad.

    Non mai avuto occasione di leggere H. Bloom e/o Filoramo + Menozzi ??

    H. Bloom (ebreo) - per esempio - scrive che il "vincente" cristianesimo segno' il piu' madornale "Auto-gol" della sua storia (!) _ cacciando i giudei-critiani.
    Infatti SE per la costituenda dottrina l' Iddiobiblico (il divin Abba') fu fatto "uscire" dalla porta (a vantaggio del divinfiglio !) "Egli" è RI-entrato piu' Trionfante che mai nella storia / seppur ora il suo nome è in arabo (Al Lah) !

    Da qui quel ritorno Rigido del monoteismo / al bando quella paganeggiane trinita' e quei dogmi (consustanzialita' - Incarnazione - 2 nature e 2volonta' - Transub-stanziazione..ecc..eccc..eccc..
    Cosi' infatti quelle sure ammoniscono i credenti (stravaganti) cristiani che perseverano con quella trinita - e/o nell' adorar il "divin-figlio.. eccc..ecc...
    (sure IV 116 - IV 171/172 - XVII 22/23

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