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Risultati da 61 a 75 di 98

Discussione: Perché la diversità è fondamentale

  1. #61
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  2. #62
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    Che sono solo un altro modo per dire "colonizzazione franco-tedesca".
    perché, ti consola sapere che il tizio che ha scaricato rifiuti tossici nei terreni dove si producono le pesche che ti mangi è italiano ?
    posto che, avendo i soldi, sei franco-tedesco pure tu; basta che ti compri i titoli di stato della Bundesbank o azioni di imprese tedesche, e qui governi automaticamente fanno anche il tuo interesse;
    mentre l'effettiva qualità della tua vita quotidiana dipende molto da come spendono i soldi i tuoi amministratori locali; per esempio se aggiungono un autobus o fanno manutenzione stradale e del territorio, invece di assumere qualche loro compare in cambio del voto; mi dici che rilievo ha "l'Italia", a parte mitologie da fumetto ?
    oggi lo stato nazionale regola solo alcuni flussi fiscali da una regione all'altra; ma sta finendo pure questo;

    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    gli italiani hanno sempre fatto cose pessime dal 1861 in poi quando si sono chiusi e hanno voluto fare il sovranismo, forse non sono in grado di governarsi senza darsi al fascismo o alla dittatura nascosta
    Mussolini davanti a re Vittorio disse: vi porto l'Italia di Vittorio veneto;
    Conte a Mattarella ha portato l'Italia del Grande fratello tv;
    e non è detto non siano in grado di fare danni anche questi cialtroni;

    confesso che preferisco Salvini; se non altro, alle spalle ha gente che deve anche badare al sodo e lo rimette in riga;
    ma i pentacosi mi fanno pensare davvero a Willy il coyote, che accende la miccia senza accorgersi di essere seduto sulla dinamite; nella migliore delle ipotesi, all'estero ci prenderanno per il culo per un decennio per aver portato al governo l'idiozia conclamata.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #63
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    Io avrei, riguardo ai rifiuti tossici lasciati nei campi, una mia teoria, cioe' che sti maledetti rifiuti tossici, disperderli dove capita fa bene in termini di affari, a tutti, stato compreso, almeno da chernobyl in poi.
    Dopodiche' non e' che sono tedesco o francese se gli compro i titoli. Ed e' un peccato che da tale constatazione siano in pochi a trarre le dovute conclusioni, cioe' che il sentimento di appartenenza nazionale andrebbe toccato con mano, andrebbe constatato. E non si tratta di fantasie da giornalino.

  4. #64
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    Io avrei, riguardo ai rifiuti tossici lasciati nei campi, una mia teoria, cioe' che sti maledetti rifiuti tossici, disperderli dove capita fa bene in termini di affari, a tutti, stato compreso, almeno da chernobyl in poi.
    Dopodiche' non e' che sono tedesco o francese se gli compro i titoli. Ed e' un peccato che da tale constatazione siano in pochi a trarre le dovute conclusioni, cioe' che il sentimento di appartenenza nazionale andrebbe toccato con mano, andrebbe constatato. E non si tratta di fantasie da giornalino.

    Cioè, cosa ci guadagnano tutti dall'avvelenamento della propria terra?

    C'è troppo autorazzismo in Italia per cui gli unici ad avere un vero sentimento di appartenenza nazionale sono i bambini.

  5. #65
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Io avrei, riguardo ai rifiuti tossici lasciati nei campi, una mia teoria, cioe' che sti maledetti rifiuti tossici, disperderli dove capita fa bene in termini di affari, a tutti, stato compreso, almeno da chernobyl in poi.
    fa bene agli stati autoritari o a chi può fottersene dei cittadini, come i mafiosi; resta il fatto che in Germania o Olanda non succede, e non sarebbe male avere uno standard comune, modellato sul loro, anziché su quello delle mafie;

    Dopodiche' non e' che sono tedesco o francese se gli compro i titoli.
    certo che lo sei, nella misura in cui condividi leggi, diritti e opportunità; i tuoi antenati sudditi borbonici e i miei pontifici non erano connazionali fino al 1861; questa è una convenzione culturale, perché in natura le nazioni non esistono e biologicamente le persone sono - per constatazione scientifica - molto più diverse nell'ambito di un gruppo locale di quanto siano tra gruppi diversi; non è come per i cani, dove i terranova sono parenti tra loro e cugini dei labrador, ma distanti dai barboncini;
    la differenza genetica media tra due napoletani è molto maggiore di quella media tra la popolazione napoletana e quella irlandese, nonostante i caratteri fenotipici esteriori;
    Ed e' un peccato che da tale constatazione siano in pochi a trarre le dovute conclusioni, cioe' che il sentimento di appartenenza nazionale andrebbe toccato con mano, andrebbe constatato. E non si tratta di fantasie da giornalino.
    i sentimenti sono un fatto individuale e culturale; puoi essere affezionato ad un'idea, ma in definitiva sei quello che decidono gli altri nel momento storico, che tu andassi in Piemonte o in Svizzera o Germania e trovassi scritto "non si affitta ai meridionali" o "Keine Auslaender";
    oggi, tecnicamente, giuridicamente, in Francia o Germania non sei "straniero", così come un francese e un tedesco non sono stranieri qui; se ti rompi una gamba a Duesseldorf ti curano gratis, come se ti accadesse a Bologna, e il meccanismo del rimborso tra le asl con quella tedesca è lo stesso che governa il rapporto tra quella del tuo paese e quella bolognese;
    io mi sento a casa mia in tutta l'Europa occidentale, e parte di quella centrale; essere italiano è una variante regionale, che tengo molto cara, anche quando si tratta di cibo o calcio, ma che non implica alcuna idea di distinzione politica: non è che il fatto di parlare abitualmente la stessa lingua mi rende un italiano testa di minchia più pregiato di una brava persona che abita a Tolone o Augsburg; e certamente, se costruiscono un'autostrada, un valico, una centrale nucleare o un inceneritore in bassa Savoia, le solidarietà e la vita quotidiana dei valdostani e piemontesi sono molto più in gioco rispetto a quanto accadrebbe per un'opera analoga in Salento, a 1200 km.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #66
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    fa bene agli stati autoritari o a chi può fottersene dei cittadini, come i mafiosi; resta il fatto che in Germania o Olanda non succede, e non sarebbe male avere uno standard comune, modellato sul loro, anziché su quello delle mafie;
    Per avere standard simili ci occorrerebbe, a noi italiani, passare per una radicale rigenerazione catartica fondata su qualche milione di morti. E onestamente non te la raccomanderei.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo che lo sei, nella misura in cui condividi leggi, diritti e opportunità; i tuoi antenati sudditi borbonici e i miei pontifici non erano connazionali fino al 1861; questa è una convenzione culturale, perché in natura le nazioni non esistono e biologicamente le persone sono - per constatazione scientifica - molto più diverse nell'ambito di un gruppo locale di quanto siano tra gruppi diversi; non è come per i cani, dove i terranova sono parenti tra loro e cugini dei labrador, ma distanti dai barboncini;
    la differenza genetica media tra due napoletani è molto maggiore di quella media tra la popolazione napoletana e quella irlandese, nonostante i caratteri fenotipici esteriori;
    Ti rammento che il termine "razza" si trova in costituzione. E non a caso. Poi le c.d. zone razziali di cui accennavo in un messaggio da te ignorato mi pare ci siano, almeno a livello di scelte elettorali. Poi fai tu.

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    i sentimenti sono un fatto individuale e culturale; puoi essere affezionato ad un'idea, ma in definitiva sei quello che decidono gli altri nel momento storico, che tu andassi in Piemonte o in Svizzera o Germania e trovassi scritto "non si affitta ai meridionali" o "Keine Auslaender";
    oggi, tecnicamente, giuridicamente, in Francia o Germania non sei "straniero", così come un francese e un tedesco non sono stranieri qui; se ti rompi una gamba a Duesseldorf ti curano gratis, come se ti accadesse a Bologna, e il meccanismo del rimborso tra le asl con quella tedesca è lo stesso che governa il rapporto tra quella del tuo paese e quella bolognese;
    io mi sento a casa mia in tutta l'Europa occidentale, e parte di quella centrale; essere italiano è una variante regionale, che tengo molto cara, anche quando si tratta di cibo o calcio, ma che non implica alcuna idea di distinzione politica: non è che il fatto di parlare abitualmente la stessa lingua mi rende un italiano testa di minchia più pregiato di una brava persona che abita a Tolone o Augsburg; e certamente, se costruiscono un'autostrada, un valico, una centrale nucleare o un inceneritore in bassa Savoia, le solidarietà e la vita quotidiana dei valdostani e piemontesi sono molto più in gioco rispetto a quanto accadrebbe per un'opera analoga in Salento, a 1200 km.
    Ti ribadisco che quella che tu chiami e a ragione civilta' si fonda su qualche milione di morti in guerra, che le nazioni che citi hanno dovuto scontare in nome dell'efficienza e della ambientale salubrita' che vedi oggi. Questo e' successo mentre noi italiani ci paravamo il culo facendo credere il contrario alla pubblica opinione con potenti, per l'epoca almeno, mezzi di propaganda. Fatti due conti.

  7. #67
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    Per avere standard simili ci occorrerebbe, a noi italiani, passare per una radicale rigenerazione catartica fondata su qualche milione di morti. E onestamente non te la raccomanderei.
    mi accontento di essere soggetto a standard normativi comuni con paesi che funzionano meglio, e piano piano ci si arriva, come si è sempre fatto tutto;

    Ti rammento che il termine "razza" si trova in costituzione. E non a caso. Poi le c.d. zone razziali di cui accennavo in un messaggio da te ignorato mi pare ci siano, almeno a livello di scelte elettorali. Poi fai tu.
    la "razza" è citata in Cost. per escluderla come criterio discriminatorio, in un epoca in cui essa era ancora considerata altrove; ma non è certo la legittimazione scientifica della fondatezza di quella nozione;

    non ho capito di cosa parli quando citi "zone razziali", e tantomeno capisco di che si tratta se vi ricolleghi scelte elettorali; se formuli una tesi ordinata e comprensibile magari posso commentare;

    Ti ribadisco che quella che tu chiami e a ragione civilta' si fonda su qualche milione di morti in guerra, che le nazioni che citi hanno dovuto scontare in nome dell'efficienza e della ambientale salubrita' che vedi oggi. Questo e' successo mentre noi italiani ci paravamo il culo facendo credere il contrario alla pubblica opinione con potenti, per l'epoca almeno, mezzi di propaganda. Fatti due conti.
    anche qui non capisco bene che intendi; non pensare che le allusioni siano comprensibili così, ictu oculi, anche perché si rischia di fraintendere;

    gli europei si sono rotti le palle di farsi la guerra, come i miei nonni su fronti opposti; io sono stato addestrato a guidare il tiro di mortaio, ma senza la reale prospettiva di ricorrere intensivamente a quella competenza, e soprattutto contro i tradizionali "nemici";
    oggi, col 7% della popolazione mondiale, siamo quelli che spendono più del 50% della spesa mondiale in welfare e - un paragone con l'altro campione del mondo ricco - almeno per il momento evitiamo di mandare in giro squinternati con la facoltà di comprare armi semiautomatiche al supermercato e compiere una strage alla settimana in qualche scuola;
    non ho alcun motivo di rancore, diffidenza, ostilità che mi impediscano di sentirmi separato dagli altri europei occidentali; non più dei motivi che potrei avere nei confronti degli abruzzesi o dei piemontesi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #68
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    mi accontento di essere soggetto a standard normativi comuni con paesi che funzionano meglio, e piano piano ci si arriva, come si è sempre fatto tutto;
    ci si arriva, ti ripeto, scegliendo gli abili, idonei, utili e facendo fuori i mediocri o meno che mediocri. loro lo hanno fatto: hanno avuto fegato. noi no. e si tira a campare alla meno peggio...


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    la "razza" è citata in Cost. per escluderla come criterio discriminatorio, in un epoca in cui essa era ancora considerata altrove; ma non è certo la legittimazione scientifica della fondatezza di quella nozione;
    la razza è in definitiva quel complesso di attitudini psichiche e fisiche che consentono ad un individuo di essere più o meno utile al progresso sociale ed economico di una nazione, di un paese. io di portatori di handicap in paesi dell'europa che hanno vissuto il comunismo o il nazismo, non ne trovo, cioè per quanto è in me non ne ho mai visti. questo ti pone di fronte ad una scelta: il bene di un paese inteso come "efficienza e risparmio" oppure il male (per alcuni) di un paese che si sobbarca gente stupida analfabeta e "inutile". ti ripeto che la scelta è drastica, e che forse, dato che noi italiani non abbiamo "fegato" ed è vero, sarebbe in definitiva meglio stare messi come stiamo. il resto passa oggi e viene domani, alla napoletana...

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    non ho capito di cosa parli quando citi "zone razziali", e tantomeno capisco di che si tratta se vi ricolleghi scelte elettorali; se formuli una tesi ordinata e comprensibile magari posso commentare;
    zona razziale significa dividere il territorio in zone da destinare alla colonizzazione da parte di individui che abbiano alcune caratteristiche in senso "razziale" che li accomunino, rendendo possibilmente difficile andare oltre "confine". si potrebbe fare su base regionale o di comune, oppure non so. ma ti ripeto che è solo la mia opinione...

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    anche qui non capisco bene che intendi; non pensare che le allusioni siano comprensibili così, ictu oculi, anche perché si rischia di fraintendere;
    cercherò di essere più chiaro...

  9. #69
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    ci si arriva, ti ripeto, scegliendo gli abili, idonei, utili e facendo fuori i mediocri o meno che mediocri. loro lo hanno fatto: hanno avuto fegato. noi no. e si tira a campare alla meno peggio...
    "loro", suppongo siano i nazisti
    beh, si sono privati degli Oppenheimer e dei Teller, che hanno prodotto l'atomica; per loro fortuna pochi mesi dopo essere stati annientati, perché altrimenti Hiroshima e Nagasaki sarebbero state Norimberga e Essen;

    la razza è in definitiva quel complesso di attitudini psichiche e fisiche che consentono ad un individuo di essere più o meno utile al progresso sociale ed economico di una nazione, di un paese. io di portatori di handicap in paesi dell'europa che hanno vissuto il comunismo o il nazismo, non ne trovo, cioè per quanto è in me non ne ho mai visti. questo ti pone di fronte ad una scelta: il bene di un paese inteso come "efficienza e risparmio" oppure il male (per alcuni) di un paese che si sobbarca gente stupida analfabeta e "inutile". ti ripeto che la scelta è drastica, e che forse, dato che noi italiani non abbiamo "fegato" ed è vero, sarebbe in definitiva meglio stare messi come stiamo. il resto passa oggi e viene domani, alla napoletana...
    appunto, una cosa che non esiste, a cui non crede neppure il neo-nazi più infervorato; lo stesso Evola, cui tu ti ispiri, a suo tempo fu costretto ad inventarsi un "razzismo spirituale", per l'impossibilità di codificarne uno biologico, con un risultato - se possibile - ancora più ridicolo;
    alla luce delle conoscenze scientifiche di oggi, il razzismo è un po' come il salasso con le sanguisughe per curare il diabete di tipo 2 o il cancro;
    il genoma umano è leggibile, tutto, sotto la superficie della pelle; siamo 7 miliardi di grigi, dove se stabilisci che sia 100 il massimo di diversità del pool genetico tra medie di due gruppi, trovi questa forbice tra un centrafricano e un aborigeno australiano - esteriormente simili; il positivismo razzista li avrebbe accomunati - mentre la forbice tra i centrafricani e i norvegesi è pari a 7; il che, è spiegabilissimo, viste le direttrici e i tempi delle migrazioni umane;

    se poi parliamo degli italiani, te saluto... siamo notoriamente il popolo europeo con più apporti diversi, e in particolare nelle popolazioni costiere; facendo un'eccezione alla regola di non considerare le proprie personali impressioni, se tu comparassi la bellezza/salute - proprio un concetto di eugenetica naturale, che dovrebbe piacerti - la "qualità" migliore, e anche robustezza, la trovi nelle zone costiere e nelle grandi città, dove millenarie stratificazioni di presenze straniere hanno arricchito i caratteri genetici in modo da rendere i discendenti più forti e belli; mentre nei paesi e nelle comunità più isolate dell'interno hai la gente più bruttina;
    fatti un giro a Palermo, Napoli, Genova o Trieste e da maschio osserva le bellezze locali, molto diverse tra loro, anche nella stessa città; poi vai nei paesini e nelle cittadine montane dell'interno, e fai il raffronto; poi studiati un testo di biologia evolutiva e capisci il perché...

    zona razziale significa dividere il territorio in zone da destinare alla colonizzazione da parte di individui che abbiano alcune caratteristiche in senso "razziale" che li accomunino, rendendo possibilmente difficile andare oltre "confine". si potrebbe fare su base regionale o di comune, oppure non so. ma ti ripeto che è solo la mia opinione...
    esempi efficienti di questa cosa sono i paesi isolati di montagna, dove l'endogamia involontaria ha prodotto esattamente gli individui menomati che vorresti sopprimere; al punto che l'antropologia ha studiato molti esempi di istintiva saggezza di quei gruppi umani, i quali, non si sa bene come, sono arrivati ad intuire lo svantaggio biologico dell'endogamia e hanno spesso elaborato codici di tolleranza nei confronti di comportamenti promiscui con stranieri, persino contro l'istintivo desiderio, potentissimo, di propalare i propri geni; il caso degli inuit che offrono le mogli agli ospiti stranieri è quello più eclatante.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #70
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    "loro", suppongo siano i nazisti
    beh, si sono privati degli Oppenheimer e dei Teller, che hanno prodotto l'atomica; per loro fortuna pochi mesi dopo essere stati annientati, perché altrimenti Hiroshima e Nagasaki sarebbero state Norimberga e Essen;
    mi pare un pochino difficile. se è vero che il perfezionamento di una tecnologia prettamente tedesca sia stata utilizzata in senso opposto, cioè distruttivo, rispetto all'intento originario di un von braun.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    appunto, una cosa che non esiste, a cui non crede neppure il neo-nazi più infervorato; lo stesso Evola, cui tu ti ispiri, a suo tempo fu costretto ad inventarsi un "razzismo spirituale", per l'impossibilità di codificarne uno biologico, con un risultato - se possibile - ancora più ridicolo;
    alla luce delle conoscenze scientifiche di oggi, il razzismo è un po' come il salasso con le sanguisughe per curare il diabete di tipo 2 o il cancro;
    il genoma umano è leggibile, tutto, sotto la superficie della pelle; siamo 7 miliardi di grigi, dove se stabilisci che sia 100 il massimo di diversità del pool genetico tra medie di due gruppi, trovi questa forbice tra un centrafricano e un aborigeno australiano - esteriormente simili; il positivismo razzista li avrebbe accomunati - mentre la forbice tra i centrafricani e i norvegesi è pari a 7; il che, è spiegabilissimo, viste le direttrici e i tempi delle migrazioni umane;
    guarda che io non sto parlando di individui simili nell'aspetto, anche se questo rimane un discrimine fondamentale. sto parlando di selezione "artificiale". la differenza tra un handicappato e un tedesco o italiano di sana e robusta costituzione si nota: non c'è bisogno di filosofeggiare. dopodiché "grigio" sarai tu.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se poi parliamo degli italiani, te saluto... siamo notoriamente il popolo europeo con più apporti diversi, e in particolare nelle popolazioni costiere; facendo un'eccezione alla regola di non considerare le proprie personali impressioni, se tu comparassi la bellezza/salute - proprio un concetto di eugenetica naturale, che dovrebbe piacerti - la "qualità" migliore, e anche robustezza, la trovi nelle zone costiere e nelle grandi città, dove millenarie stratificazioni di presenze straniere hanno arricchito i caratteri genetici in modo da rendere i discendenti più forti e belli; mentre nei paesi e nelle comunità più isolate dell'interno hai la gente più bruttina;
    fatti un giro a Palermo, Napoli, Genova o Trieste e da maschio osserva le bellezze locali, molto diverse tra loro, anche nella stessa città; poi vai nei paesini e nelle cittadine montane dell'interno, e fai il raffronto; poi studiati un testo di biologia evolutiva e capisci il perché...
    guarda: se mi dici che un nero ha in generale abilità pari o superiori a quelle di un bianco allora ti dico: è l'eccezione che conferma la regola.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    esempi efficienti di questa cosa sono i paesi isolati di montagna, dove l'endogamia involontaria ha prodotto esattamente gli individui menomati che vorresti sopprimere; al punto che l'antropologia ha studiato molti esempi di istintiva saggezza di quei gruppi umani, i quali, non si sa bene come, sono arrivati ad intuire lo svantaggio biologico dell'endogamia e hanno spesso elaborato codici di tolleranza nei confronti di comportamenti promiscui con stranieri, persino contro l'istintivo desiderio, potentissimo, di propalare i propri geni; il caso degli inuit che offrono le mogli agli ospiti stranieri è quello più eclatante.
    guarda: è il contrario.

  11. #71
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    Comunque una forma di selezione ce l'abbiamo già, anche se non è stata formulata con quell'intento. Nella pratica, l'aborto ha già fatto diminuire sensibilmente la nascita di bambini disabili in molti paesi europei.

  12. #72
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    mi pare un pochino difficile. se è vero che il perfezionamento di una tecnologia prettamente tedesca sia stata utilizzata in senso opposto, cioè distruttivo, rispetto all'intento originario di un von braun.
    guarda che von Braun progettava i missili, non l'atomica; poi, la V1 e V2 non è che fossero strumenti pacifici eh...


    guarda che io non sto parlando di individui simili nell'aspetto, anche se questo rimane un discrimine fondamentale. sto parlando di selezione "artificiale". la differenza tra un handicappato e un tedesco o italiano di sana e robusta costituzione si nota: non c'è bisogno di filosofeggiare. dopodiché "grigio" sarai tu.
    no, grigio sei pure tu, per la scienza; mi spiace per le tue mitologie;
    ma la selezione artificiale in realtà è scientificamente inefficiente, perché le variabili ambientali sono imponderabili; per farti un esempio, una malattia grave come l'anemia falciforme, teoricamente indesiderabile, cui sono soggetti gli afroamericani, li ha protetti dalla malaria e si è dimostrata un fattore biologico efficiente;
    una compagine biologica omogenea è intrinsecamente molto più vulnerabile alle sollecitazioni ambientali di quella dove figura grande variabilità, perché lo stesso agente patogeno trova pochi ostacoli;

    guarda: se mi dici che un nero ha in generale abilità pari o superiori a quelle di un bianco allora ti dico: è l'eccezione che conferma la regola.
    e dici un nonsense; prima di tutto perché "un nero" non significa nulla, se non uno che abbia la pelle nera, un tratto fenotipico appariscente pari al colore dei capello o degli occhi; in secondo luogo, perché non hai alcun modo di isolare i fattori genetici da quelli ambientali; se per ipotesi invertissimo l'ambiente e la ricchezza di nascita di gruppi umani, i risultati sarebbero anch'essi invertiti; infine, perché le performance si possono misurare solo su standard convenzionali culturali;
    puoi anche risolvere un test in meno tempo di un Watussi che non li ha mai fatti, ma se ti trovi nel suo ambiente, tu muori di sete dopo due giorni, mentre quello sopravvive;

    guarda: è il contrario.
    sì, e la terra è piatta...
    oramai, sarà un secolo e passa che la biologia ha assodato il pregio dell'ibridazione in termini di salute e forza, perché il processo evolutivo tende a selezionare i caratteri più utili alla sopravvivenza.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #73
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    guarda che von Braun progettava i missili, non l'atomica; poi, la V1 e V2 non è che fossero strumenti pacifici eh...
    il V1 e V2 erano come ben sai, aerei spia. una nuova tecnologia avio/spaziale potenzialmente in grado di raggiungere le profondità cosmiche. ben altro rispetto all'atomica o quanto meno a come fu impiegata...

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    no, grigio sei pure tu, per la scienza; mi spiace per le tue mitologie;
    ma la selezione artificiale in realtà è scientificamente inefficiente, perché le variabili ambientali sono imponderabili; per farti un esempio, una malattia grave come l'anemia falciforme, teoricamente indesiderabile, cui sono soggetti gli afroamericani, li ha protetti dalla malaria e si è dimostrata un fattore biologico efficiente;
    una compagine biologica omogenea è intrinsecamente molto più vulnerabile alle sollecitazioni ambientali di quella dove figura grande variabilità, perché lo stesso agente patogeno trova pochi ostacoli;
    vabe', con te bisogna partire dall'abc. la selezione "naturale" prevede, essa stessa, uno scontro tra individualità e ambiente. ed è la combinazione dei due elementi a decidere della sorte di una specie umana o animale nel lungo periodo. la selezione artificiale è solo un modo per accelerare la adattabilità di una specie all'ambiente dopo aver rilevato i caratteri e le regole di quest'ultimo.
    poi, l'anemia falciforme a quanto ne so richiede trasfusioni periodiche che, in quei contesti "precari" può causare serie complicanze come overdosi e aids. nel complesso direi che la malaria fa meno morti.
    quanto alla "variabilità": mi dici perché i nobili durante, mettiamo, l'epoca degli stati assoluti, si accoppiassero solo tra loro? eppure è questa una pratica "sessuale" durata per centinaia di anni...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e dici un nonsense; prima di tutto perché "un nero" non significa nulla, se non uno che abbia la pelle nera, un tratto fenotipico appariscente pari al colore dei capello o degli occhi; in secondo luogo, perché non hai alcun modo di isolare i fattori genetici da quelli ambientali; se per ipotesi invertissimo l'ambiente e la ricchezza di nascita di gruppi umani, i risultati sarebbero anch'essi invertiti; infine, perché le performance si possono misurare solo su standard convenzionali culturali;
    puoi anche risolvere un test in meno tempo di un Watussi che non li ha mai fatti, ma se ti trovi nel suo ambiente, tu muori di sete dopo due giorni, mentre quello sopravvive;
    pelle nera, naso camuso, capelli crespi, struttura ossea ipertrofica. è l'insieme di questi caratteri, che ti ho solo accennato, a fare la differenza. quanto alla foresta, io posso anche fare la guerriglia urbana in nigeria perché, in quanto nero ivi abitante dalla nascita la conosco meglio, ma se mi arriva un colpo di mortaio (per restare in tema) nel culo ad opera di un occidentale che non conosce il territorio e quindi è costretto a fare piazza pulita, io negro ho la peggio...non so se è chiaro.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sì, e la terra è piatta...
    oramai, sarà un secolo e passa che la biologia ha assodato il pregio dell'ibridazione in termini di salute e forza, perché il processo evolutivo tende a selezionare i caratteri più utili alla sopravvivenza.
    io vorrei un mondo di sangue blu...

  14. #74
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    il V1 e V2 erano come ben sai, aerei spia. una nuova tecnologia avio/spaziale potenzialmente in grado di raggiungere le profondità cosmiche. ben altro rispetto all'atomica o quanto meno a come fu impiegata...
    ma che dici ??? erano missili che veicolavano bombe su Londra e Inghilterra del sud;

    vabe', con te bisogna partire dall'abc. la selezione "naturale" prevede, essa stessa, uno scontro tra individualità e ambiente. ed è la combinazione dei due elementi a decidere della sorte di una specie umana o animale nel lungo periodo. la selezione artificiale è solo un modo per accelerare la adattabilità di una specie all'ambiente dopo aver rilevato i caratteri e le regole di quest'ultimo.
    poi, l'anemia falciforme a quanto ne so richiede trasfusioni periodiche che, in quei contesti "precari" può causare serie complicanze come overdosi e aids. nel complesso direi che la malaria fa meno morti.
    non c'entra nulla; il punto è che, a seconda dell'ambiente, quello che è uno svantaggio può rivelarsi un vantaggio; cioè, la tua politica razziale, oltre che fondata su un falso, sarebbe anche imprudente;
    un falso perché quelli che si supponevano archetipi successivamente imbastarditi, alla riprova scientifica si sono dimostrati adattamenti successivi da un tipo originario mediamente scuro, originato dall'Africa, e solo successivamente diversificatosi per condizioni ambientali; es.: una mutazione con la pelle più chiara consentiva a latitudini meno assolate la sintesi della vitamina B e la calcificazione ossea; così la lattasi, che consentiva di digerire il latte da adulti e assumere zuccheri del latte dove i terreni erano ghiacciati e non consentivano l'agricoltura;
    quanto alla "variabilità": mi dici perché i nobili durante, mettiamo, l'epoca degli stati assoluti, si accoppiassero solo tra loro? eppure è questa una pratica "sessuale" durata per centinaia di anni...
    ecco, fai proprio l'esempio che ti smentisce; lo facevano per il patrimonio, ma le famiglie reali di cugini primi sono state esattamente l'esempio di percentuali abnormi di tare ereditarie, nanismo, deformità, e più nota, l'emofilia; e questo nonostante si trattasse delle persone di gran lunga meglio nutrite, curate e assistite del pianeta; ad un certo punto, si sono resi conto e hanno in parte cambiato politica; negli ultimi 3 secoli, i regnanti maschi hanno abbondantemente avviato la prassi di sposare donne della piccola nobiltà, a loro volta piene di sangue borghese o plebeo;

    pelle nera, naso camuso, capelli crespi, struttura ossea ipertrofica. è l'insieme di questi caratteri, che ti ho solo accennato, a fare la differenza.
    a parte che questi sono solo caratteri fenotipici, esteriori e adattativi, rilevanti per chi ignora cosa ci sia dentro l'involucro; come dire che due persone costituiscono una razza perché hanno occhi e capelli neri, che trovi tanto in un norvegese quanto in un peruviano;

    quello che descrivi è uno stereotipo noto di afroamericano, discendente di schiavi ivoriani, magari perché iconograficamente popolare nelle descrizioni razziali, e più di recente per la popolarità sportiva; ma sono neri anche i filiformi etiopi, con cranio allungato e naso aquilino, ossa sottili, come anche i keniani che vedi vincere tutte le gare di fondo, mentre gli americani e i giamaicani hanno la struttura da velocità; hai i watussi e i pigmei, gli aborigeni australiani e tantissimi altri, tutti molti diversi, se uno non si fa ingannare dal colore;
    così, fai come uno che parli di auto, e non distingua un suv da una panda e da una Jaguar 4.2 perché le vede tutte di colore nero;

    quanto alla foresta, io posso anche fare la guerriglia urbana in nigeria perché, in quanto nero ivi abitante dalla nascita la conosco meglio, ma se mi arriva un colpo di mortaio (per restare in tema) nel culo ad opera di un occidentale che non conosce il territorio e quindi è costretto a fare piazza pulita, io negro ho la peggio...non so se è chiaro.
    no, non hai capito: tu, da solo, senz'armi, nell'ambiente naturale di un boscimano, muori dopo due giorni, di sete, perché non hai l'intelligenza e la capacità adattativa che ha il boscimano per trovare l'acqua, berla senza intossicarsi, difendersi dagli animali; magari a quello da ragazzino hanno insegnato a cavarsela contro un leone, armato solo di una lancia; tu moriresti solo vedendotelo venire incontro;

    io vorrei un mondo di sangue blu...
    beh, è facile: basta eleggere un monarca mondiale, che dia a tutti un titolo nobiliare; esattamente quello che hanno fatto sempre tutti i monarchi, elargendo titoli a chi pagava o a chi, da plebeo, era stato benemerito nel servire, o sconsigliabile da offendere; insomma, i banditi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #75
    Le V1 erano le cosiddette bombe volanti, dotati cioè di ali e bisognose di rampe verticali per assicurarne il decollo. Avevano un temporizzatore che, calcolate le miglia percorse e quindi presumendo che il razzo raggiungesse l'area di Londra, un congegno chiudeva il rubinetto della benzina che arrivava al motore del razzo in modo che questi poi precipitava tra le abitazioni londinesi. Poiché le V1 erano dotati di ali, quest'arma fu assegnata all'aviazione tedesca.

    L'aviazione inglese, quando in grado di intercettarli, li abbatteva, ma non sempre l'aero poteva allinearsi per sparare e abbatterli. Capitò che un aviere della RAF, esaurite le munizioni, ma non per questo datosi per vinto, si affiancò all'ala della V1 e con un colpo d'ala del suo aereo, abbatté la V1 tedesca, provocandone l'avvitamento.

    Le V2 invece erano razzi terra terra e quindi di competenza dell'artiglieria e pertanto arma di pertinenza dell'esercito tedesco. Von Braun letteralmente quasi impazzì a causa dei numerosi test fallimentari che precedettero il loro utilizzo operativo. I razzi infatti raggiunti una certa quota, precipitavano al suolo senza che se ne capisse il motivo. Un giorno Von Braun e alcuni dei suoi aiutanti decisero di uscire dai rifugi antiaereo per seguire da vicino un test, rischiando di rimanere uccisi dai rottami che gli caddero vicino
    dopo l'ennesima caduta del razzo. In questo modo però si accorse che l'involucro che copriva l'esterno della punta del razzo, sottoposto alla pressione atmosferica più forte che si raggiungeva ad una certa quota, letteralmente frantumava il razzo che quindi precipitava inesorabilmente. Costruì allora dei rivestimenti più resistenti e quindi il razzo poté entrare in azione. Ne furono lanciati migliaia a Londra ma anche ad Anversa, Brusselles, oramai in mani alleati.

    Contro questo tipo di razzo non c'era nulla da fare, poiché la velocità di crociera rendeva impossibile qualsiasi intercettazione. Migliaia furono le vittime.

    Per fortuna queste armi giunsero troppo tardi e non furono in grado di cambiare le sorti della guerra. La frase di Hitler "Dio mi perdoni gli ultimi 5 minuti di guerra" rimase uno dei tanti discorsi propagandistici di una
    Germani oramai condannata alla sconfitta. E meno male.
    Bambol utente of the decade

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