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Risultati da 16 a 30 di 96

Discussione: Idoli e superstizioni.

  1. #16
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Tutto vero quel che dici, ma a me interessava rilevare due cose: la prima è che la "razionalizzazione dell'irrazionale" (se così posso esprimermi) è stata l'anticamera dell'antisemitismo;
    perché ? non certo di necessità;
    di necessità, invece, ha travolto tutte le pretese eteronome di tutte le religioni; anche gli illuministi erano - filosoficamente - antisemiti, benché con grandi differenze sul piano umanitario e politico, ma per le stesse ragioni per cui avversavano gli altri religiosi;
    se metti tutto nel calderone, non è che ti aiuti a distinguere e capire.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #17
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    perché ? non certo di necessità;
    di necessità, invece, ha travolto tutte le pretese eteronome di tutte le religioni; anche gli illuministi erano - filosoficamente - antisemiti, benché con grandi differenze sul piano umanitario e politico, ma per le stesse ragioni per cui avversavano gli altri religiosi;
    se metti tutto nel calderone, non è che ti aiuti a distinguere e capire.
    Non di necessità, ma di fatto. Il non riconoscere in Cristo il Messia e, anzi, di averlo messo a morte (teoria bizzarra), ha spianato la strada all'antisemitismo sin dagli albori del cristianesimo. Se poi leggi Crisostomo a Agostino, o dai un'occhiata alle leggi di Teodosio, ti accorgi come l'antisemitismo cristiano arrivi da lontano. Solo nel 1959 Giovanni XXIII ha abolito dalla messa la frase infame di pregare per "l'empio ebreo". Ai Romani, il popolo più razionale e meno religioso di tutti i tempi, non fregava niente degli Ebrei e quindi non li hanno mai perseguitati (solo Claudio li ha cacciati da Roma per breve tempo, per motivi di ordine pubblico). Invece ai cristiani, razionali ma fanatici, l'"empio ebreo" non è mai piaciuto, forse per un oscuro senso di colpa per avergli saccheggiato il VT.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  3. #18
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    Non di necessità, ma di fatto. Il non riconoscere in Cristo il Messia e, anzi, di averlo messo a morte (teoria bizzarra), ha spianato la strada all'antisemitismo sin dagli albori del cristianesimo. Se poi leggi Crisostomo a Agostino, o dai un'occhiata alle leggi di Teodosio, ti accorgi come l'antisemitismo cristiano arrivi da lontano. Solo nel 1959 Giovanni XXIII ha abolito dalla messa la frase infame di pregare per "l'empio ebreo". Ai Romani, il popolo più razionale e meno religioso di tutti i tempi, non fregava niente degli Ebrei e quindi non li hanno mai perseguitati (solo Claudio li ha cacciati da Roma per breve tempo, per motivi di ordine pubblico). Invece ai cristiani, razionali ma fanatici, l'"empio ebreo" non è mai piaciuto, forse per un oscuro senso di colpa per avergli saccheggiato il VT.
    posto che la diaspora l'avrebbero decisa i romani, cosa c'entra tutto ciò con la filosofia paolina ?

    fino all'età dell'Illuminismo, nonostante le persecuzioni, gli ebrei avevano molte più opportunità di qualsiasi eretico o papista caduti in mano nemica;
    le cose cambiano con la metà Ottocento, nazionalista e positivista.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #19
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    La diaspora operata dai Romani è dovuta alle grandi rivolte ebraiche del 70 e del 135, non certo a motivi religiosi o razziali.
    Che cosa c'entra l'antisemitismo con la filosofia paolina? Spero che tu stia scherzando. Paolo di Tarso è considerato il primo cristiano. Era convinto che con la venuta di Gesù fosse iniziato il regno di Dio e che al momento della "redenzione" si sarebbero salvati solo coloro che avevano ricevuto la "Grazia", e per questo motivo sosteneva che non era più necessario seguire le leggi. Non erano d’accordo con lui i "seguaci di Gesù", che sostenevano che solamente con la seconda venuta del Messia la sua opera si sarebbe compiuta. La concezione di Paolo era combattuta all’interno del mondo giudaico, così cominciò a rivolgere la propria predicazione ai gentili. Presto vi fu un allontanamento dalla mentalità palestinese e un successivo tentativo di "incamerare" i libri sacri degli Ebrei che, secondo San Paolo, dovevano essere letti allegoricamente. Con questo artificio poteva sostenere che al loro interno era preannunciata la venuta del Cristo. I Cristiani potevano così vantare che la loro religione era già contenuta nelle sacre scritture ed opporsi meglio alla fede ebraica che era rinvigorita da un illustre passato. Nello stesso tempo, per non essere confusi con l’altro credo, privarono Israele del suo appellativo di popolo eletto a proprio favore. Secondo San Paolo gli ebrei non erano più in grado di interpretare le scritture, perché avevano subito un indurimento. In seguito il giudizio cristiano divenne molto più duro, come in Giovanni Crisostomo, secondo cui l’ebreo è un essere satanico ed è "dovere di tutti i cristiani odiare gli ebrei".
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  5. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    La diaspora operata dai Romani è dovuta alle grandi rivolte ebraiche del 70 e del 135, non certo a motivi religiosi o razziali.
    Che cosa c'entra l'antisemitismo con la filosofia paolina? Spero che tu stia scherzando. Paolo di Tarso è considerato il primo cristiano. Era convinto che con la venuta di Gesù fosse iniziato il regno di Dio e che al momento della "redenzione" si sarebbero salvati solo coloro che avevano ricevuto la "Grazia", e per questo motivo sosteneva che non era più necessario seguire le leggi. Non erano d’accordo con lui i "seguaci di Gesù", che sostenevano che solamente con la seconda venuta del Messia la sua opera si sarebbe compiuta. La concezione di Paolo era combattuta all’interno del mondo giudaico, così cominciò a rivolgere la propria predicazione ai gentili. Presto vi fu un allontanamento dalla mentalità palestinese e un successivo tentativo di "incamerare" i libri sacri degli Ebrei che, secondo San Paolo, dovevano essere letti allegoricamente. Con questo artificio poteva sostenere che al loro interno era preannunciata la venuta del Cristo. I Cristiani potevano così vantare che la loro religione era già contenuta nelle sacre scritture ed opporsi meglio alla fede ebraica che era rinvigorita da un illustre passato. Nello stesso tempo, per non essere confusi con l’altro credo, privarono Israele del suo appellativo di popolo eletto a proprio favore. Secondo San Paolo gli ebrei non erano più in grado di interpretare le scritture, perché avevano subito un indurimento. In seguito il giudizio cristiano divenne molto più duro, come in Giovanni Crisostomo, secondo cui l’ebreo è un essere satanico ed è "dovere di tutti i cristiani odiare gli ebrei".
    ma tutto questo è, appunto, il solo aspetto "politico";

    nonostante l'antipatia, io ho sottolineato altro, di fatto molto più rilevante, perché rappresenta il paradigma di tutti gli scismi e della centralità dell'individuo; nel caso specifico, del suo sentimento.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Cosa afferma amici Giovanni il Battista di Gesù? "Ecco l'Agnello di Dio! Ecco Colui che TOGLIE il peccato del mondo..."
    Anche quì C' E' l' influenza PAOLINA ?? - -

    Mi spiace assai, amico, MA l' influenza di SauloTarso, eccome, è presente nella frase postata !! Infatti essa altro non è che la "conseguenza" della sua dottrina !!

    Allora andiamo per ordine..
    cominciando con l' antefatto - ovvero quando e "Perchè" i costruttori della nuova religione hanno presentato, ai potenziali nuovi convertiti, il concetto di sublime "Sacrificio" espiatorio che avrebbe compiuto il (futuro) Signore-Redentore.

    Da dove sorge ?
    Chi lo aveva (o lo avrebbe ?) GIA' PRE-stabilito.. alla "pienezza" del tempo ?
    Chi mai - per primo - si è cimentato in questo labirinto teologico ?

    Per forze di cose (trattandosi della religione giudaica-cristiana) è quanto mai necessario (piaccia o non piaccia al credente cristiano) far riferimento all' antico ebraismo !

    Ora come ben si sa - nelle antiche religioni - (esistenti BEN prima dell' avvento nella storia del rozzo popolo nomade-tribale degli israeliti) praticavano i sacrifici agli dei.. e cio' per ottenere la loro benevolenza...eccc...eccc..
    Ora dai sacri testi del Pentateuco vien riportata, con tanta enfasi, quel sublime sacrificio che l' IddioTribale (El Shadday _ il dio della Pianura) avrebbe ordinato, al "leggendario" patriarca Abramo, di sacrificargli quel figioletto.. tanto caro, perchè tanto desiderato / Isacco !

    (seppur, per gli islamici, il figlio sacrificabile sarebbe invece il primogenito IsmaEL / cosi' almeno riportano le sure coraniche: XXXVII 101 - 102) - ma questo, al credente cristiano, poco importa..

    Ora vien detto che quel gesto (che anche i sassi conoscono l' epilogo di quell' evento..) sarebbe da interpretare come la "prova" della granitica fede del patriarca.. Per altri studiosi, invece il messaggio è ben piu' profondo: poichè voleva significare che Nemmeno all' Iddio si doveva sacrificare un Uomo !!
    E cio' era dovuto come una spiccata diversita' rispetto alle religioni della Regione - che non disdegnavano di sacrificare, ai loro dei, esseri umani !

    Ecco da questo Isacco inizia la Nuova interpretazione dei costruttori dottrinari:

    - Isacco è la figura-modello del sacrificio / quello stesso cui subi' il (futuro) Signore/Redentore

    - Isacco è l' innocente docile.. destinato a saggiare la granitica fede del grande patriarca - cosi' come il (futuro) Signore _ l' innocente e docile, condannato (seppur GIA' PRE-stabilito ) a versare il sangue, quello stesso che SauloTarso identifichera' come il famoso PREZZO per il Riscatto - beneficio sublime che Mai il devoto avrebbe potuto ottenere con le sue sole forze !

    - Isacco porta sul monte Morja la legna per il fuoco sacrificale / cosi' come il Rabbi porto' il legno sul monte Calvario (che distava dal Morja ca. 700 metri) -

    - Isacco, calmo e Ubbidiente si lascia legare.. in attesa di essere sgozzato dal padre (..ecc..) - cosi' il Rabbi, calmo e ubbidiente: come un AGNELLO _ si lascia inchiodare sul legno..

    Ora l' agnello (come il bestiame in generale) era usato per i sacrifici all' Iddio El Shadday (cosi' è citato in tutto il Libro della Genesi).. ma solo i primogeniti / NON cosi' per il primo-genito umano, che invece doveva essere Riscattato ! (termine tanto caro al dottrinario SauloTarso) -

    A questo primo tassello si aggiunge il significato da dare Al "sangue" sacrificale / ovvero la funzione che rivestiva nel sugellare la mitica Alleanza / quella che avrebbe legato _ per l' eternita'_ l' IddioBiblico CON il suo popolo !
    Ecco allora quel significativo: sangue dell' Alleanza ( es. Esodo cap. 24 ) -
    E perchè mai il "Sangue" ??

    Perchè (da considerare - ovviamente - il contesto tribale di "quel" tempo) il sangue era considerato la sede del principio vitale (Gen. cap. 9 + Salmo 30 + Deut. cap.12..ecc....)

    Da qui NON solo il valore espiatorio (Lev. cap.17) - ma anche:
    + valore funzionale / nelle alleanze (Esodo cap. 24 )
    + valore di ringraziamento (1 Sam. cap. 6 - cap. 10
    + valore per la purificazione ( per la puerpera e/o dopo il mestruo _ Levitico !)...eccc...eccc..


    Orbene Chi, per primo, ideo' e associo' la morte del Rabbi storico quale sacrificio espiatorio SE non "lui" - quel curioso personaggio proveniente da Tarso ?
    Egli infatti diede a "quella"morte quel valore mistico (!) come nessun altro !(la mitica Parola della croce) - che funge come PRIMO pilastro fondante per la Nuova religione.

    Le sua lettere-epistole sono i primissimi scritti della nuova religione - e dalle quali sono ben presenti quei passi, ove il dottrinario riporta come l' Iddiobiblico lo avrebbe PRE-stabilito quale Vittima Propiziatrice (!) (per via di quel sangue versato) e cio' per manifestare la sua giustizia ! (Rm. cap. 3 ) -
    nella sua Efesini _ cap. 5 / SauloTarso rimarca come il futuro Redentore (che tanto amo' i suoi devoti) abbia dato se' stesso _ offrendosi all' IddioAbba' in Sacrificio.. di "soave fragranza.. ecc.eccc..

    (termini questi: Propiziatorio + soave fragranza../ tutti derivanti da passi del Pentateuco - seppur, il dottrinario, ne vario' la semantica) -

    Se dunque nell' A.T. il sangue (degli animali sacrificati) suggellava le antiche alleanze - il Sangue versato dal Gesu' della storia fungerebbe (sempre secondo SauloTarso e suoi continuatori) come per la NUOVA Alleanza - quella che "sostituisce" l' antiquata del divinAbba' (quella che avrebe dovuto essere "eterna" (sic!) - con il NUOVO Israele / ovvero con i Nuovi Figli della luce ( o figli del Giorno ! ) costituenti quell' Ideale corpo mistico (!) del Messia/Cristo Pneumatico ! ovvvero: l' ekklesia !

    Da qui la famosissima 1 Corinzi (cap. 11) con l' istituzione del banchetto eucaristico e conseguente NUOVO Patto - (identiche frasi saranno poi trascritte nei testi evangelici (redattte DOPO decenni dalle mitiche epistole)..
    - a quella significativa lettera agli Ebrei - ove il redattore magnifica il Nuovo Sommo Sacerdote (il "Laico" Gesu' terreno ), il sangue del quale DOVEVA essere versato non solo per sancire la Nuova alleanza - quanto altresi' come rito Espiatorio Unico - definito e dunque Irripetibile !

    Pertanto l' obsoleto cerimoniale israelitico è stato sostituito da quello ben piu' sublime - essendo esso il solo Vero e Unico Sacrificio / compiuto _ Una volta per tutte !!

    alleluja, alleluja

  7. #22
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    Orbene Chi, per primo, ideo' e associo' la morte del Rabbi storico quale sacrificio espiatorio SE non "lui" - quel curioso personaggio proveniente da Tarso ?
    Egli infatti diede a "quella"morte quel valore mistico (!) come nessun altro !(la mitica Parola della croce) - che funge come PRIMO pilastro fondante per la Nuova religione.
    In Giovanni 6:45 e seg.:

    - Chiunque ascolta il Padre mio e ne riceve l’insegnamento, viene a me. Non già che alcuno abbia veduto il Padre, eccetto colui che viene da Dio: questi ha veduto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede ha vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. -

    Mi pare che fu Gesù stesso a definirsi sacrificio espiatorio, prima che Paolo comparisse nei testi sacri. Hai fatto un discorso molto lungo, ma mi pare che tu non abbia dimostrato ciò che volevi dimostrare.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  8. #23
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    - - Mi pare che fu Gesù stesso a definirsi sacrificio espiatorio, prima che Paolo comparisse nei testi sacri.


    ah ah ah / wirklich lustig der Regenbogen..

    Fai benissimo a prendere "Tutto" come oro colato del rancoroso Gv.


    Purtuttavia la tua crassa ignoranza è sempre piu' evidente !

    Leggiti (piuttosto !) il commento dei redattori dell' anteprima del N.T. (versione Castoldi_Pasquero - editor Paoline ) !




    - pallone Gonfiato !!

  9. #24
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    Io mi attengo ai testi non ai commenti di uomini. Io prendo per maestri gli autori dei testi; tu, Axe e Crep prendete per maestri i commentatori.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Io mi attengo ai testi non ai commenti di uomini. Io prendo per maestri gli autori dei testi; tu, Axe e Crep prendete per maestri i commentatori.

    Bravo ! E fai benissimo !


    Trangugia (con naso e orecchie tappate ) la verita' ( le verita'... lasciamo perdere) -


    Alle Paoline hanno bisogno di elementi " aperti" -- // (potresti provare.. cosi' prenderesti il posto degli ignorantoni che commentano i testi !!)

  11. #26
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    Nel Terzo Libro di Nefi, che fa parte del Libro di Mormon, che è rimasto sotterrato fino al 1800. Avvenimenti del 34 d.C. (11):

    10Ecco, io sono Gesù Cristo, di cui i profeti attestarono che sarebbe venuto nel mondo. 11Ed ecco, io sono la luce e la vita del mondo: ed ho bevuto da quella coppa amara che il Padre mi ha dato ed ho glorificato il Padre prendendo su di me i peccati del mondo, e in questo ho accettato la volontà del Padre in tutte le cose, fin dal principio. 12 E avvenne che quando Gesù ebbe pronunciato queste parole, tutta la moltitudine cadde a terra; poiché si ricordarono che era stato profetizzato fra loro che Cristo si sarebbe manifestato a loro dopo la sua ascensione al cielo. 13 E avvenne che il Signore parlò loro, dicendo: 14 Alzatevi e venite avanti verso di me, affinché possiate mettere le vostre mani nel mio fianco, e possiate sentire anche le impronte dei chiodi nelle mie mani e nei miei piedi; cosicché possiate sapere che io sono il Dio d'Israele e il Dio di tutta la terra, e che sono stato ucciso per i peccati del mondo. 15E avvenne che la moltitudine avanzò e pose le mani nel suo costato, e sentì le impronte dei chiodi nelle sue mani e nei suoi piedi; e fecero questo facendosi avanti ad uno ad uno, finché furono tutti passati, ed ebbero veduto con i loro occhi e sentito con le loro mani e seppero con certezza, e ne resero testimonianza, che era Colui di cui era stato scritto dai profeti che sarebbe venuto. 16E quando tutti si furono fatti avanti ed ebbero testimoniato per se stessi, gridarono tutti di comune accordo, dicendo: 17 Osanna! Benedetto sia il nome dell'Altissimo Dio. E caddero ai piedi di Gesù e lo adorarono.

    Qui Giovanni non c'entra nulla, mi pare. Il rancoroso sei tu, che ti vuoi vendicare così dei torti subiti dai salesiani.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  12. #27
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    In Giovanni 6:45 e seg.:

    - Chiunque ascolta il Padre mio e ne riceve l’insegnamento, viene a me. Non già che alcuno abbia veduto il Padre, eccetto colui che viene da Dio: questi ha veduto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede ha vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. -

    Mi pare che fu Gesù stesso a definirsi sacrificio espiatorio, prima che Paolo comparisse nei testi sacri. Hai fatto un discorso molto lungo, ma mi pare che tu non abbia dimostrato ciò che volevi dimostrare.
    Mi inchino: Applausi a scena aperta, amico Arcobaleno! Paolo non fa altro che aderire alla Verità fondamentale proclamata da Cristo stesso.
    Pazza ed Esterno, pur proclamando la Nuova Alleanza, Paolo non rinnega affatto l'Antica. Si esprime così a proposito di Israele e delle Antiche Leggi Ebraiche:

    « Dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.» (Rm 9,1-5).

    In questo passo è sintetizzato il dramma di Israele e il dramma personale di san Paolo. Israele rifiuta il Vangelo e san Paolo vorrebbe essere “anàtema” (maledetto) al posto dei suoi fratelli (cfr. Rm 9,3), ma – nello stesso tempo – continua ad essere amato da Dio in modo speciale (« Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! » Rm 11,28-29). È il mistero di Israele, un mistero che ci cammina accanto e che, ancora oggi, possiamo constatare. C’è un modo sicuro per riuscire antipatico in qualunque ambiente (di qualunque tendenza…): parlare non dico bene, ma semplicemente non-male degli ebrei… San Paolo, nei capp. 9-11 della lettera ai Romani, vuole dimostrare quello che gli sta più a cuore, cioè che la salvezza dipende dalla fede e la fede è accoglienza delle promesse divine. In quest’ordine di idee gli si presenta davanti una difficoltà formidabile: che ne è delle promesse fatte al popolo di Israele? « Essi sono Israeliti e possiedono l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli » (Rm 9,4-6). « […] a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio. Che dunque? Se alcuni non hanno creduto, la loro incredulità può forse annullare la fedeltà di Dio? Impossibile! » (Rm 3,2-4).

    https://alleanzacattolica.org/il-pen...iorno-rm-91-5/

    E gli ultimi 3 Papi? Si son rivolti agli Ebrei chiamandoli "perfidi" o "Fratelli maggiori"?
    amate i vostri nemici

  13. #28
    Opinionista L'avatar di esterno
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Mi inchino: Applausi a scena aperta, amico Arcobaleno !
    E gli ultimi 3 Papi? Si son rivolti agli Ebrei chiamandoli "perfidi" o "Fratelli maggiori"?


    Fai bene _ è giusto riconoscere allo zelante millenarista la sua granitica fede.


    Quanto alla tua ultima frase.. forse forse NON conosci la storia della "tua" chiesa / non tanto di dottrina ma dei santi vicari, coloro che mettevano "in pratica" la Buona Novella ???

    Nel corso della storia proprio i rappresentanti del Redentore del mondo sono stati i piu' antisemiti dello stesso Hitler.
    NON conosci le diverse "Bolle" papali miranti incoraggiare (?) i credenti nell' Iddiobiblico (quello "originale") ad abiurarlo per abbracciare la "Vera" fede ??

    SOLO dopo i Lager.. i vicari hanno cambiato visione e, adattandosi ai Nuovi tempi / con copiose lacrime di coccodrillo hanno (dovuto !) riconoscere quanto sono amati (sic!) i fratelli gli israeliti.. ( coloro che "puzzavano" di ebraismo _ i famigerati Deicidi !

    Eccoti allora un brevissima lista di Bolle papali = anti-giudaiche = emesse nel corso della storia !


    - Il superbo INNOCENZO IV
    che pretendeva il titolo di: vicario di "dio" - ( oltre ad aver redatto la nefasta "Ad Extirpanda" (anno 1252 / introduzione della tortura )
    nel 1244 pubblica la:
    - Impia Judaeorum perfidia

    ( Link

    https://it.wikipedia.org/wiki/Impia_Judaeorum_perfidia

    ------------------------------------------------------

    - papa NICOLA III (pubblica nel 1278) la: Vineam Sorec -

    ( link :

    https://it.wikipedia.org/wiki/Vineam_Sorec

    http://www.wikiwand.com/it/Vineam_Sorec

    --------------------------------------------------------------


    - Il papa Giovanni XXII (avignonese) nel 1320 emette la: Dudum Felicis


    -----------------------------------------------------


    - papa PAOLO IV nel 1555 in Nimis Absurdum / il piu' antisemita vicario della santa ekklesia !!

    ( link:

    https://it.wikipedia.org/wiki/Cum_nimis_absurdum

    -------------------------------------------------------------------


    - Nel 1566 Pio V _ uno dei piu' SANGUINARI vicari del Redentore / elevato agli onori degli altari / pubblica (anno 1566) la: Romanus pontifex
    e nel 1569 la: Haebraeorum Gens

    ( link

    https://it.wikipedia.org/wiki/Hebraeorum_gens

    ----------------------------------------------------

    - papa Gregorio XIII
    (quello della famosa riforma del calendario giuliano) nel 1582 emana la bolla Antiqua Judaeorum / rimarcando il motto del vescovo Melitone di Sardi / maledetto sia il popolo Deicida (!) - e la successiva:
    Sancta Mater Ecclesia (una RI-visitazione della Vinea Sorec di Nicola III -

    ( link:
    http://www.wikiwand.com/it/Sancta_Mater_Ecclesia

    https://it.wikipedia.org/wiki/Sancta_Mater_Ecclesia


    proseguendo poi nel 1581 con la: Costituzione "Tempore Suo"

    ----------------------------------------------------------------


    - papa Clemente VIII - per i "veri" credenti perchè sappiano i misfatti dei deicidi -
    da qui la: Caeca et Obturata (1593)


    ( link:

    https://it.wikipedia.org/wiki/Caeca_et_obdurata


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    - papa Pio Xi (anno 1937) la famosa: Mit brennender Sorge ("ancora" la solfa di quel "fantasioso" Melitone di Sardi.. sul popolo Deicida )...eccc...eccc....eccc.....eccc....




    Poi.. Poi... la Nostra Aetate (nel 1965 / anno 1965 (!) - e ancora nel 2000 la bolla Incarnationis Mysterium - ove si ammette - per la prima volta - gli indicibili, ed Ineguagliabili crimini commessi, in nome e per conto, del dioTrinitario + Incarnato _ non solo contro il genere umano quanto specificatamente contro i Cari fratelli (Deicidi) !!

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    Ultima modifica di esterno; 20-07-2018 alle 14:12

  14. #29
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ma te devi guardare l'OGGI, Esterno! Ha chiesto perdono o no la Chiesa, a voi Fratelli Maggiori? Si o no?

    La prima volta di un Papa in Sinagoga, Wojtyla in visita ai “fratelli maggiori”

    Giovanni Paolo II visita la sinagoga di Roma il 13 aprile 1986. E’ la prima volta che un Pontefice entra in un tempio ebraico. Papa Wojtyla prosegue, in questo modo, la strada iniziata da Giovanni XXIII, il quale, nel 1959, aveva fatto fermare il corteo pontificio sul Lungotevere per benedire gli ebrei che uscivano dalla Sinagoga. Papa Giovanni Paolo II viene accolto dalle autorità religiose ebraiche e dal Rabbino Capo di Roma Elio Toaff, con il quale, al termine della cerimonia, scambierà un abbraccio fraterno (nella foto).

    Durante il suo pontificato, Karol Wojtyla agì concretamente per un riavvicinamento tra Chiesa ed Ebraismo, già avviato proprio da Giovanni XXIII, che nel 1959 benedì gli ebrei che un sabato uscivano dal Tempio maggiore e volle la soppressione dell’espressione “perfidi giudei” nella liturgia del Venerdì Santo. E’ il 1986 e San Giovanni Paolo II, primo papa nella storia dai tempi dell’apostolo Pietro, visita una sinagoga ebraica. Lo fa ovviamente a Roma dove vive la più antica comunità ebraica della diaspora nonché quella più di tutte a contatto con ogni fase della vita del cristianesimo essendo insidiata sulle rive del Tevere da 22 secoli. Accolto con gioia e a braccia aperte dal rabbino capo Elio Toaff, per molti ebrei Wojtyla è il Pontefice che più ha fatto per avviare un proficuo dialogo ebraico-cristiano, ma la Chiesa è vicina al popolo ebraico da molto prima.

    Il cuore di quell’incontro fu in questa affermazione divenuta celebre all’interno di un ampio discorso di amicizia e fraternità: “la Chiesa di Cristo scopre il suo “legame” con l’Ebraismo “scrutando il suo proprio mistero”. La religione ebraica non ci è “estrinseca”, ma in un certo qual modo, è “intrinseca” alla nostra religione. Abbiamo quindi verso di essa dei rapporti che non abbiamo con nessun’altra religione. Siete i nostri fratelli prediletti e, in un certo modo, si potrebbe dire i nostri fratelli maggiori”.

    E come raccontava Toaff durante la beatificazione di Giovanni Paolo II, alle agenzie, è “scritto nel Talmud ogni generazione conosce l’avvicendarsi di 36 uomini giusti, dalla cui condotta dipendono i destini dell’uomo. Sono questi i giusti delle nazioni, che portano in sè più degli altri la shekhinah, la presenza di Dio’. Sono i giusti che ci indicano la via del bene, avendo dedicato la loro vita al servizio del prossimo e alla gloria dell’Eterno. Nell’ebraismo, come è noto, non ci sono santi, ma soltanto giusti, e la canonizzazione di un santo è un fatto interno della Chiesa cristiana. Ma noi ebrei in questo momento vogliamo sottolineare che niente si attaglia meglio alla figura di Giovanni Paolo II della qualifica di giusto”.

    http://www.farodiroma.it/la-prima-vo...elli-maggiori/

    Ciao. A martedì!
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  15. #30
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    Ma te devi guardare l'OGGI, Esterno! Ha chiesto perdono o no la Chiesa, a voi Fratelli Maggiori? Si o no?
    guarda che l'elaborazione di esterno parte dalla tua parrocchia, salesiani nello specifico; è tutta "cosa vostra", e non una lagnanza da "esterni" che si risolve con l'autoassoluzione dell'abbiamo chiesto scusa, come se ti rivolgessi ad un rabbino o ad un pastore;

    a lui devi rispondere su dove fosse lo Spirito Santo che avrebbe guidato quei signori con la tiara, escludendo che errori analoghi sfuggano agli attuali, e perché, dal momento che chiedi obbedienza al magistero; mica una questione da poco, eh...
    c'� del lardo in Garfagnana

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