io se mi permetti ti consiglierei un testo su cui sto studiando: "potere diritto interessi" del prof. giovanni cosi. è davvero un ottimo testo. parla anche di ciò cui accenni tu: del riconoscere se stessi attraverso gli altri...
io se mi permetti ti consiglierei un testo su cui sto studiando: "potere diritto interessi" del prof. giovanni cosi. è davvero un ottimo testo. parla anche di ciò cui accenni tu: del riconoscere se stessi attraverso gli altri...
Per il fatto che ci sia dio di mezzo non vuoi contemplare minimamente la possibilità che questa gente avesse dei problemi.
Se fossimo a cazzeggio su sesso e sentimenti o in spazio libero sfogo a parlare di sesso, bizzarrie, feticismo avresti da fare la morale su pratiche e tendenze simili a quelle espresse dai santi e sull'uso corretto della sessualità.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
via, è ovvio che quella non è una "sicurezza", ma l'ostentazione di una fede, come quella di una squadra debole prima di una partita con i più forti, coi giocatori che si gasano; ma non è che non siano consapevoli della differenza;
l'esercizio che fai tu, qui, è uno spreco di energie teoretiche a contestare ciò che è comunque arbitrario, anziché la coerenza logica tra fini dichiarati e mezzi per conseguirli, che invece avrebbe un senso;
invece di mangiarti l'ovo 'n'culo, aspetta che i perfezionisti ti dicano che si deve fare e chiedigli il perché; così, avrai l'ovetto alla coque cotto a puntino, aperto, con l'olio, il sale e le croste di pane da pucciarci direttamente servite sul tavolo
c'� del lardo in Garfagnana
non ho capito l'allusione...puoi spiegare? comunque al numero zero nell'osteria ci sono certi sgorbioni...
è un vezzo...esiste? bene, mo leggiti il libro...(sempre che tu lo voglia).
Il mezzo per un fine può essere un argomento, non l'unico.
Dipende un po' cosa vien fuori da chi dà la definizione. Che se scappa fuori qualcosa che può avere un aggancio con la teoria dell'evoluzione o per fare un raffronto con la natura e quindi scienza, il discorso verte su altri elementi.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
non ho capito;
ad ogni modo, se un credente argomenta "scientificamente" a favore della fede, è solo stupido; ma questo non inficia la tenuta logica di quella fede, che non ha necessità di argomentare appigli sensibili;
l'unica cosa che davvero si può discutere delle dottrine religiose è la coerenza dell'impianto precettistico e della cosmogonia cui quello si aggancia; ma insistere sull'equivalenza tra fede e superstizione solo perché alcuni credenti sono superstiziosi è una sciocchezza.
c'� del lardo in Garfagnana
Volevo dire che alla fine il discorso sulla perfezione non riguarda solo diventare più buoni e bravi o distaccati dalle passioni, ma anche la nostra natura fisica, biologica insomma.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Il concetto di perfezione lo puoi appiccicare dove vuoi, all'universo, la natura, l'uomo, i valori...
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Comunque, quello non era riconoscere se stessi attraverso gli altri, ma proprio riconoscere l'esistenza e l'aiuto che ti possono dare gli altri… Qualche volta ci si sente come la particella di sodio nell'acqua Lete, anche vivendo in una grande città: gli altri ci sono, ma se non ne ricevi nulla, è come se non esistessero per te.
Io posso aiutare altri a pensare, altri possono aiutare me a non pensare, a distrarmi da un eccessivo pensare…
Il titolo del libro non mi invoglia per nulla e poi ho altri testi che devo leggere: dicono che sorella White abbia scritto 100.000 pagine… tanto per fare un esempio.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.