Non avrei voluto essere io ad aprire questa discussione, ma visto che nessuno l'ha fatto finora mi sembra giusto e doveroso riportare la fresca notizia.
Il romano Alessio Figalli, 34 anni e attualmente docente presso il politecnico di Zurigo, ha appena vinto la medaglia Fields, prestigioso premio internazionale in ambito matematico. Figalli proviene dal liceo classico, dove notoriamente la matematica non la fa da padrona, ma almeno in passato ha rappresentato una fucina di geni anche in quel settore. Tutto questo è oggi sulla bocca di tutti.
Si sente dire che la medaglia Fields sarebbe il premio Nobel della matematica, ma il paragone è decisamente improprio. Intanto viene assegnata ogni quattro anni a quattro matematici di età inferiore ai 40 anni (tant'è vero che Andrew Wiles dovete accontentarsi di una menzione speciale, perché aveva sì formulato una prima dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat a 39 anni, ma non era ancora quella rigorosa di qualche tempo dopo), e poi ha un premio in denaro ridicolo rispetto a quello del Nobel. Un candidato migliore è il premio Abel, che ha un premio paragonabile e si svolge ogni anno.
Altra nota di colore, Figalli ha vinto la medaglia Fields per aver scoperto un metodo risolutivo per alcuni tipi di equazioni differenziali, a quanto sembra mentre in realtà stava cercando altro, e sono cose che capitano. Inoltre l'unico altro italiano ad aver vinto la Fields è stato Enrico Bombieri nel 1974 e sempre per motivi legati alla teoria delle equazioni differenziali. Ma poiché a tutt'oggi conosciamo molte più classi di equazioni differenziali che metodi risolutivi per esse, nasce il sospetto che agli audaci e meritevoli questo sia un campo fecondo di ricchi premi e cotillons.