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Risultati da 31 a 45 di 179

Discussione: La fiducia che ti fa osare.

  1. #31
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la differenza, invece, è enorme; perché un conto è l'alea senza ancoraggi oggettivi di una morale - chi lo sa se lavorare tra l'amianto sbriciolato fa male ?; altro è sapere cosa accadrà all'operaio se resta dov'è a contatto col materiale, e rimuovere la consapevolezza; è rilevante anche a livello penale, figurati...
    C'è quasi sempre l'alea con ancoraggi, basta pensare ai bisogni umani di sopravvivenza. Ricordati che in genere, eccetto casi patologici, un essere cerca in ogni modo di sopravvivere se poi deve far sopravvivere anche i suoi familiare allora la mente si offusca; non saprei però se questo caso è contemplato per indurre a perseguire chi aveva i soldi e nonostante non fosse in difficoltà, anzi, sapeva meglio di tutti, ha fatto finta di non sapere.
    Nonostante fumassi ho sempre messo al corrente i miei figli delle conseguenza, a seconda delle età, che avrebbero corso, e mi ritengo soddisfatto perché hanno smesso.
    Ultima modifica di crepuscolo; 15-08-2018 alle 17:55

  2. #32
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    per questo in una dottrina religiosa è tanto importante definire cosa precetti effettivamente il testo sacro, in modo tale che il credente abbia ancoraggi solidi di riferimento concreti nei comportamenti, senza i quali hai la prospettiva di un completo svuotamento soggettivo in cui il testo annega, diventa privo di senso, perché abbandonato al solo arbitrio del filtro soggettivo.
    Non è affatto così, primo, proprio quegli ancoraggi anno mandato a sbattere tra gli scogli quei poveri ancorati che hanno avuto a che fare con i religiosi in genere; secondo, quegli ancoraggi non sono troppo sicuri poiché, nella ricerca di Dio e nella identificazione di Gesù, c'è mare mosso; cioè la famosa risposta ultima che dovrebbe sostenere tutto il soppalco precedenti delle certezze non è conosciuta ed è espressa solo tramite personali interpretazioni molto teoriche.
    Se permetti allora mi tengo la mia personale interpretazione poiché so per certo che è puntigliosa ed onesta. Ed anche se è vero che sono condizionato dal fatto che Gesù è il mio preferito, ti assicuro che nella ricerca sono puntiglioso ed aperto ai vari punti di vista.

  3. #33
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Non è affatto così, primo, proprio quegli ancoraggi anno mandato a sbattere tra gli scogli quei poveri ancorati che hanno avuto a che fare con i religiosi in genere; secondo, quegli ancoraggi non sono troppo sicuri poiché, nella ricerca di Dio e nella identificazione di Gesù, c'è mare mosso; cioè la famosa risposta ultima che dovrebbe sostenere tutto il soppalco precedenti delle certezze non è conosciuta ed è espressa solo tramite personali interpretazioni molto teoriche.
    Se permetti allora mi tengo la mia personale interpretazione poiché so per certo che è puntigliosa ed onesta. Ed anche se è vero che sono condizionato dal fatto che Gesù è il mio preferito, ti assicuro che nella ricerca sono puntiglioso ed aperto ai vari punti di vista.
    figurati... con me sfondi una porta aperta quanto a libertà;
    non sono certo io a dirti a quale morale tu debba aderire;

    ti faccio solo presente che come dici "Gesù..." inizi un discorso che presuppone una corrispondenza convenzionale di significato con l'interlocutore - cioè che la nozione di quella predicazione sia intellegibile e, almeno in parte inequivoca - se discuti;
    altrimenti o stai salendo sul pulpito e ti esibisci in una specie di meditazione incomprensibile per chiunque, priva di senso; non comunichi nulla, se non il tuo desiderio di essere visto;
    oppure mi stai solo occultando il senso del prodotto che vendi, il quale si rivelerà solo nelle esegesi proposte di soppiatto, come quelle sui carismi, o sul Gesù non-egualitario, che magari sono pure corrette, ma andrebbero discusse secondo criteri convenzionali, che invece rifiuti in nome della soggettività;

    una cosa del genere la fa anche Rachele, che esprime una morale piuttosto condivisibile anche da me, seppure molto vaga; ma che ha un senso solo se lei si dichiara estranea a qualsiasi chiesa; nel momento in cui dovesse dichiarare un appartenenza o adesione, farebbero capolino quegli ancoraggi nascosti sotto il tappeto, gli small prints, le vessatorie in calce, che non a caso richiedono sempre firma doppia
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #34
    Gesù è venuto a completare e perfezionare la legge non ad abolirla.La sua legge è quella del Regno dei Cieli non un'anarchia.La legge del Regno dei Cieli assicura l'assistenza dello Spirito in ogni situazione in cui l'uomo si può trovare.

  5. #35
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Gesù è venuto a completare e perfezionare la legge non ad abolirla.La sua legge è quella del Regno dei Cieli non un'anarchia.La legge del Regno dei Cieli assicura l'assistenza dello Spirito in ogni situazione in cui l'uomo si può trovare.
    Rachele, una legge implica prescrizioni precise, divieti e vincoli, non a sentimento personale; e relative sanzioni irrogate da un'autorità;
    mettendo da parte autorità e sanzioni, di che legge stiamo parlando, dal momento che persino i sedicenti seguaci di Gesù - mettendo da parte altri credenti - sono in disaccordo su tutto quello che Gesù prescriverebbe ? chi è interprete autentico ?

    hai una maggioranza di chiese cristiane che ammette il divorzio, molte i matrimoni gay e posizioni diversissime su sessualità, contraccezione, famiglia, eutanasia, pena di morte e quant'altro; evidentemente questa "legge" non è uguale per tutti.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #36
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    figurati... con me sfondi una porta aperta quanto a libertà;
    non sono certo io a dirti a quale morale tu debba aderire;

    ti faccio solo presente che come dici "Gesù..." inizi un discorso che presuppone una corrispondenza convenzionale di significato con l'interlocutore - cioè che la nozione di quella predicazione sia intellegibile e, almeno in parte inequivoca - se discuti;
    altrimenti o stai salendo sul pulpito e ti esibisci in una specie di meditazione incomprensibile per chiunque, priva di senso; non comunichi nulla, se non il tuo desiderio di essere visto;
    oppure mi stai solo occultando il senso del prodotto che vendi, il quale si rivelerà solo nelle esegesi proposte di soppiatto, come quelle sui carismi, o sul Gesù non-egualitario, che magari sono pure corrette, ma andrebbero discusse secondo criteri convenzionali, che invece rifiuti in nome della soggettività;

    una cosa del genere la fa anche Rachele, che esprime una morale piuttosto condivisibile anche da me, seppure molto vaga; ma che ha un senso solo se lei si dichiara estranea a qualsiasi chiesa; nel momento in cui dovesse dichiarare un appartenenza o adesione, farebbero capolino quegli ancoraggi nascosti sotto il tappeto, gli small prints, le vessatorie in calce, che non a caso richiedono sempre firma doppia
    Le tue alternative presunte in nome di una logica che ti viene in aiuto perché tua, non mi piacciono; poni alternative di ipotesi che risiedono nel tuo cervello che cerca la logica in un campo caotico, oppure infinitamente complesso per chi cerca quella logica, non pensando che l'estremamente complesso è il prodotto dell'estremamente semplice.
    Ritornando al motivo per cui scrivo su Gesù, anche se a te può sembrare complesso, per me è così semplice nel dirlo senza dubitare: "Scrivo su Gesù ( cercando di non dire cazzate, identificandomi nel personaggio) perche mi piace".
    Per quanto riguarda le convenzioni le troverai, sicuramente meglio delle mie, gratis, da qualche rappresentante clericale.
    Ti ho già detto varie volte che sono in pensione totale e quindi ho il sollievo di non dover vendere niente.
    Le altre regole non le ricordo ma vorrei che non dimenticassi tu di fissarti nella mente che non devo dimostrare niente e quello che faccio lo faccio perché mi piace farlo e non perché io lo debba fare, non saprei, tra l'altro, per quale motivo,..........forse per farmi bello? ma non ho mandato manco una foto

  7. #37
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Le tue alternative presunte in nome di una logica che ti viene in aiuto perché tua, non mi piacciono; poni alternative di ipotesi che risiedono nel tuo cervello che cerca la logica in un campo caotico, oppure infinitamente complesso per chi cerca quella logica, non pensando che l'estremamente complesso è il prodotto dell'estremamente semplice.
    ti contraddici, perché proprio mentre ti esprimi ricorri alla stessa logica, esponi concetti che vuoi comunicare, presupponendo che siano compresi in quanto convenzioni; quindi non sono "nel mio cervello";

    anche perché, malgrado le differenze di correnti, i macro-gruppi di fedeli cristiani - per restare nel tuo campo - sono tra loro convergenti su significati univoci; per i cattolici, Gesù dice di non divorziare, non di fare come ti pare, e sulla base di uno scritto che tutti quelli interpretano in modo univoco, come una legge, non a sentimento, come un consiglio dispensabile o interpretabile a piacimento;

    Ritornando al motivo per cui scrivo su Gesù, anche se a te può sembrare complesso, per me è così semplice nel dirlo senza dubitare: "Scrivo su Gesù ( cercando di non dire cazzate, identificandomi nel personaggio) perche mi piace".
    Per quanto riguarda le convenzioni le troverai, sicuramente meglio delle mie, gratis, da qualche rappresentante clericale.
    Ti ho già detto varie volte che sono in pensione totale e quindi ho il sollievo di non dover vendere niente.
    Le altre regole non le ricordo ma vorrei che non dimenticassi tu di fissarti nella mente che non devo dimostrare niente e quello che faccio lo faccio perché mi piace farlo e non perché io lo debba fare, non saprei, tra l'altro, per quale motivo,..........forse per farmi bello? ma non ho mandato manco una foto
    beh, ogni tanto a Gesù colleghi teorie di un certo spessore "politico", anche se camuffate da esegesi; come la tipa che evocava i carismi del maschile e femminile, o quello del Gesù non-egualitario (credo di qualche pastore evangelico conservatore americano; le idee sono quelle, e difficilmente un cattolico interferirebbe su queste cose ricorrendo ad una terminologia così politica; ma non sono riuscito a capire da dove hai preso il passo, e non citavi la fonte);

    i voli pindarici sono il fumo, ma l'arrosto - occasionale - pare essere questo, in assenza di altri precetti espressi; ma non è invenzione mia, bensì quello che scrivi, nero su bianco, constatabile da chiunque; cosa vuoi dimostrare, non lo so; vedo che scrivi, ti fai latore di idee, contenuti, rivolti a chi legge, e questo già basta di suo a commentarli.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ti contraddici, perché proprio mentre ti esprimi ricorri alla stessa logica, esponi concetti che vuoi comunicare, presupponendo che siano compresi in quanto convenzioni; quindi non sono "nel mio cervello";
    Nel tuo cervello è quello che capisci, non certo quello che intendo, le parole non sono sufficienti.
    In fondo probabilmente neanche tu riesci a dire per filo e per segno quello che pensi.
    I pensieri sono come cavalli indomiti, non sono brocchi; a volte nel momento che ti accingi a cavalcarne uno l'indomito è già sparito, e tu rimani a bocca aperta senza pronunciare sillaba.
    Il fatto è che io considero il credere un insieme di sensazioni, e non solo, che portano ad ulteriori sensazioni, migliori delle precedenti.
    E' come se io ti dicessi: descrivimi la meraviglia; tu potresti anche dire: beeeelllllo, oppure uuuuu, ma di più che potresti dire: "Che meraviglia", ma è una specie di loop, io ti chiedo di descrivere la meraviglia e tu mi dici: " Che meravigliaaaa".
    Non so se hai capito cosa intendo.
    Ultima modifica di crepuscolo; 16-08-2018 alle 12:33

  9. #39
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    anche perché, malgrado le differenze di correnti, i macro-gruppi di fedeli cristiani - per restare nel tuo campo - sono tra loro convergenti su significati univoci;
    Il discorso è implicito al gruppo che prevede, per l'ordine ed il buon funzionamento dello stesso, un capo che decide che cosa è o non è ortodosso.
    Quando io mi sono allontanato dalla comunità neocatecumenale me ne sono andato proprio per quel motivo: gli ordini vengono dall'alto; se il capo indiscusso, fondatore del gruppo, è lontano ci sono i suoi portavoce locali per verificare che la prassi sia rispettata. Non sono ammesse ipotesi di scostamento.
    E tu mi parli di gruppi di fedeli cristiani? E quali sarebbero i significati univoci? Forse quello che hanno in comune? E tutto quello che i gruppi cristiani non hanno in comune ma che è sempre costituito da gentecristiana? Per loro non esiste perché non sei con loro, o se esiste è sempre in maniera di necessità.
    Ha fatto bene Gesù a dire che è il singolo che deve rendere conto ad una coscienza universale, non sono gruppi di amici, parenti, conoscenti, ecc.
    Insomma quello che voglio dire è che è l'essere in se stesso che può salvarsi da solo, non capisco poi perché la gente dovrebbe salvarsi in gruppo od in coppia o in doppia coppia, od in full.

  10. #40
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    Il fatto è che io considero il credere un insieme di sensazioni, e non solo, che portano ad ulteriori sensazioni, migliori delle precedenti.
    E' come se io ti dicessi: descrivimi la meraviglia; tu potresti anche dire: beeeelllllo, oppure uuuuu, ma di più che potresti dire: "Che meraviglia", ma è una specie di loop, io ti chiedo di descrivere la meraviglia e tu mi dici: " Che meravigliaaaa".
    Non so se hai capito cosa intendo.
    sì, ma qui non si parla del "credere", ma delle conseguenze eventuali del comunicare contenuti annessi a quel credere, che non sono certo "sensazioni";
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    Nel tuo cervello è quello che capisci, non certo quello che intendo, le parole non sono sufficienti.
    In fondo probabilmente neanche tu riesci a dire per filo e per segno quello che pensi.
    io ci riesco, piuttosto bene, se si parla di idee, sempre entro i limiti di una possibile convenzionalità; se ti do un appuntamento al Passetto alle 18.00 non hai difficoltà a capire dove devi andare e a che ora;
    I pensieri sono come cavalli indomiti, non sono brocchi; a volte nel momento che ti accingi a cavalcarne uno l'indomito è già sparito, e tu rimani a bocca aperta senza pronunciare sillaba.
    Il fatto è che io considero il credere un insieme di sensazioni...
    dietro le quali infili lo scritto di uno che dice: Gesù non è egualitario, che è un discorso politico che pretende di ascrivere a quell'ideologia un rango sacrale; oltretutto in modo retoricamente disonesto, ma questa è altra storia;

    tutta la tua logica dell'ineffabile si infrange non appena vengono fuori contenuti concreti e discriminanti, agganciati a quella dimensione sacra, che dovrebbe testimoniarne la bontà; ma guarda che se fai il vago questo non impedisce a chi legge di individuare quei contenuti, perché è rarissimo trovare zotici che si confondono facilmente.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #41
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    Il discorso è implicito al gruppo che prevede, per l'ordine ed il buon funzionamento dello stesso, un capo che decide che cosa è o non è ortodosso.
    Quando io mi sono allontanato dalla comunità neocatecumenale me ne sono andato proprio per quel motivo: gli ordini vengono dall'alto; se il capo indiscusso, fondatore del gruppo, è lontano ci sono i suoi portavoce locali per verificare che la prassi sia rispettata. Non sono ammesse ipotesi di scostamento.
    E tu mi parli di gruppi di fedeli cristiani? E quali sarebbero i significati univoci? Forse quello che hanno in comune? E tutto quello che i gruppi cristiani non hanno in comune ma che è sempre costituito da gentecristiana?
    non è affatto detto ci sia un capo; anzi, questa è un'unicità cattolica;
    i significati univoci nell'ambito della stessa confessione sono esattamente quelli che la connotano, la dottrina; sei cattolico ? non puoi divorziare; sei protestante ? puoi; nel sovra-insieme comune, tutti credono alla Trinità e alla resurrezione, ecc...

    ma nei rispettivi insiemi, i concetti sono uniformi, univoci; per "indissolubilità" o "resurrezione" si intende la stessa cosa, una nozione oggettiva e convenzionale, non un sentimento;

    Per loro non esiste perché non sei con loro, o se esiste è sempre in maniera di necessità.
    Ha fatto bene Gesù a dire che è il singolo che deve rendere conto ad una coscienza universale, non sono gruppi di amici, parenti, conoscenti, ecc.
    Insomma quello che voglio dire è che è l'essere in se stesso che può salvarsi da solo, non capisco poi perché la gente dovrebbe salvarsi in gruppo od in coppia o in doppia coppia, od in full.
    tutto bellissimo, ma molto vago; in una confessione riformata a scelta avresti uno spazio per argomentare così; nel Cattolicesimo no, anche se per opportunità e logistica non conviene a nessuno indagare.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #42
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    Non a caso il parametro fiducia, immateriale, viene misurato per imprese e famiglie, in quanto, su quella base, comportamenti diventano meno rischiosi e cio' motiva scelte che non si farebbero con nubi nere all'orizzonte.
    Che tale meccanismo si propaghi ad altri campi e' consequenziale, reali o prevedibili.
    Al che una fede in in un sistema motiva comportamenti diversi da chi quella "certa" fede non ha.
    Resta che pure una fede poggia si su convinzioni, ma anche su uno stato di fatto reale che le conferma.

  13. #43
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sì, ma qui non si parla del "credere", ma delle conseguenze eventuali del comunicare contenuti annessi a quel credere, che non sono certo "sensazioni";
    La mia sensazione si divide in due possibili sensazioni. Io dico la mia ma penso sia di tutti, compresi animali e piante; comunque parlando quindi più in generale io direi che esistano in natura due sensazioni ben distinte se non addirittura opposte: una sensazione buona, piacevole, ecc., ed una spiacevole, cattiva, ovviamente per il soggetto senziente, estendibile in oggettività, a tutti.
    Naturalmente senza fare gli estremisti dove non è necessario, io direi che esistano varie gradualità, tra questo star bene, fisicamente e psichicamente e naturalmente mentalmente, e quello star male, che, siamo sinceri, non lo vorrebbe nessuno sano di mente.
    La fisicità è parallela alla sua comprensione anche se a volte deragliano, e quando deragliano si strabalta il vagone passeggeri con le menti e tutto, ma l'ultimo a sentire la sensazione netta è il corpo, non certo la logica del cervello.
    Finendo, io sono dell'avviso che sia nata prima la sensazione e dopo la comprensione della sensazione, è per questo che se i ragionamenti non li introito bene rimango con un palmo di naso.

  14. #44
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non è affatto detto ci sia un capo; anzi, questa è un'unicità cattolica;
    i significati univoci nell'ambito della stessa confessione sono esattamente quelli che la connotano, la dottrina; sei cattolico ? non puoi divorziare; sei protestante ? puoi;
    Ohhhh, rendiamo conto che quello non è un modo di ragionare libero perché imposto.
    Gesù disse che la verità e libertà camminano assieme, quindi per me c'è qualcosa che non va.
    E se il sottoscritto aderisce a qualche gruppo lo fa solo se esiste la regola evangelica che il capo, che è il primo sia sempre a disposizione dell'ultimo, non farsi ultimo come è comodo dire, ma servire, in quanto essendo più grande di tutti servirà sicuramente meglio di tutti. La società di Gesù, che poi è il presunto regno dei cieli, è efficiente non è amorfa o fantasiosa.
    Io mi regolo con un certo Gesù tratto dai Vangeli per capire se chi lo predica lo rispetta, e quel Gesù che trai, se sei sincero ed in buona fede, requisiti fondamentali richiesti al cristiano, potrai riscontrare riscontri a comprova della tua buona fede.

  15. #45
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    tutto bellissimo, ma molto vago;
    Per forza tu non sei me che l'ho vissuta.
    Anche se tu disapprovi direi che è impossibile descrivere quello che ho vissuto.
    Sai quante pagine dovrei riempire per parlarti dei miei 10 anni passati in comunità e di una vita meno qualche anno, grazie al cielo gli ultimi, passati in parrocchia?
    Certo che sono vago e non si può essere neanche sintetici perché si perderebbe tutto il contorname.
    Preferisco non dire più niente riguardo le comunità religiose.

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