in realtà, già da metà Ottocento c'erano alcuni insediamenti ebraici in terre comprate ai latifondisti turchi da associazioni britanniche e americane; è questo che forse ti ha fatto fraintendere
appunto, con la dichiarazione di Lord Balfour ci furono anche gli accordi Sykes-Picot, che tracciavano confini inventati tra stati arabi, assegnando quei protettorati a dinastie amiche tra quelle in lotta; e, appunto, l'immigrazione ebraica cominciò ad essere più consistente, coi primi tafferugli, negli anni '30, e con provenienza essenzialmente da Russia, Ucraina e Polonia, per i motivi che hai citato;Il governo britannico amministrò la Palestina come un'autorità militare dal 1917 fino al 1922. Quindi la Lega delle Nazioni assegnò agli inglesi il mandato per governare la Palestina e preparare i suoi cittadini per l’autogoverno.
Da quel momento, l'immigrazione degli ebrei dall'Europa aumentò radicalmente, con il Consiglio dei Ministri Britannico sempre impegnato rigorosamente per rispettare la promessa di Balfour di una patria nazionale.
il senso è che in una buona misura quelle circostanze, assieme ad un'idea etnocentrica di nazionalismo ottocentesco, hanno creato il sionismo e identificato, forse creato, un "popolo" dove c'era solo una minoranza religiosa; laddove nei paesi di assimilazione dell'Europa centrale e occidentale, o nelle Americhe, a nessuno sarebbe venuta in mente l'ipotesi concreta di un "ritorno", motivato religiosamente.