Vale la pena vivere?

[crepuscolo]

Ma cono non insistere, alla mia età.....,te l'ho detto altre volte che stiamo benissimo così; a suo tempo siamo stati felici, ma ora, anche se separati, viviamo bene, quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, ora ognuno pensa a se senza dimenticare che per i figli preferiamo stare in pace separati che insieme in disaccordo.
Il tuo mi sembra un ragionamento a pacchetti che non considera la bellezza delle singolarità.
A parte poi che non conosci la mia età e soprattutto non ricordi che abitiamo una di fronte all'altro e ci muoviamo di qua e di là a seconda dell'umore e della voglia di sentirci, ma quando non va, attraverso il pianerottolo, ognuno torna a casa sua, magari sbattendo la propria porta.

[conogelato]

"che insieme in disaccordo" Basterebbe così poco....
Leggendo la tua descrizione è un vero peccato non troviate il modo di tornare a vivere sotto lo stesso tetto.
Tutte le coppie litigano, discutono, si confrontano....l'importante è rispettarsi e perdonarsi. Prima di dormire.

" Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. Nell'ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira!" (EFesini 4)

"Ai novelli sposi, io dico sempre: litigate pure, arrivate anche a tirarvi i piatti addosso. Ma mai finire la giornata senza fare la pace". E' sottolineata da un fragoroso applauso questa frase di papa Francesco, che il pontefice pronuncia a braccio nel discorso rivolto agli sposi nella cattedrale di San Rufino ad Assisi.

[crepuscolo]

"che insieme in disaccordo" Basterebbe così poco....
Leggendo la tua descrizione è un vero peccato non troviate il modo di tornare a vivere sotto lo stesso tetto.
Tutte le coppie litigano, discutono, si confrontano....l'importante è rispettarsi e perdonarsi. Prima di dormire.

Non riesci a capire che non puoi prendere te come metro di misura, le situazioni nel mondo sono le più svariate, e tra le tante la gente normale con un pizzico di saggezza cerca quella migliore possibile, dico possibile, non impossibile.
Evidentemente se nutriamo ancora affetto vuol dire che io ho perdonato lei e lei ha perdonato me.
Per capire bisogna sforzarsi caro cono, nella vita non esistono frasi fatte o formule, è l'esperienza che insegna come meglio comportarci, e tu non sei né me e né mia moglie, od i nostri figli.
Ho seguito l'insegnamento di Gesù, ed ora posso liberamente dedicarmi a lui, cosa che non potevo fare quando ero sposato e quando lavoravo.

[crepuscolo]

" Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. Nell'ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira!" (EFesini 4)

"Ai novelli sposi, io dico sempre: litigate pure, arrivate anche a tirarvi i piatti addosso. Ma mai finire la giornata senza fare la pace". E' sottolineata da un fragoroso applauso questa frase di papa Francesco, che il pontefice pronuncia a braccio nel discorso rivolto agli sposi nella cattedrale di San Rufino ad Assisi.

Erano forse sposati quelli che hai riportato? Non credo, allora perché li citi, dovresti citare solo quelli sposati come te

[Tiberio]

vale la pena vivere? scegliereste di ri-nascere se dovreste però rivivere la vostra stessa vita? probabilmente no

[crepuscolo]

Per vivere si ma per dover morire ancora no.

[Arcobaleno]

vale la pena vivere? scegliereste di ri-nascere se dovreste però rivivere la vostra stessa vita? probabilmente no

Risponderti nel bel mezzo di una vita fatta più di sofferenze che di soddisfazioni è facile: no.
Però questa che viviamo è solo una parte della nostra storia.
Nell'introduzione ai Testi Gnostici - Ed. U.T.E.T. - p. 91:

Una delle ansie dello gnostico è: mai più nel mondo! Il terrore della reincarnazione, della metensomatosi; al di là della necessità della morte, è inquieto sulla prospettiva del ritorno: lo gnostico è teso verso l’immutabile, verso il trascendente.

[Tiberio]

Risponderti nel bel mezzo di una vita fatta più di sofferenze che di soddisfazioni è facile: no.
Però questa che viviamo è solo una parte della nostra storia.
Nell'introduzione ai Testi Gnostici - Ed. U.T.E.T. - p. 91:

Una delle ansie dello gnostico è: mai più nel mondo! Il terrore della reincarnazione, della metensomatosi; al di là della necessità della morte, è inquieto sulla prospettiva del ritorno: lo gnostico è teso verso l’immutabile, verso il trascendente.

Come l'hindu, il buddhista, lo stoico...
https://www.lastampa.it/2018/09/14/c...agina.amp.html

[esterno]

- vale la pena vivere ? probabilmente NO - -

Pur essendo quaggiu' _ indipendentemente dalla nostra decisione/volonta' - la domanda piu' terrificante è proprio questa: perchè mai "nascere" ?
Per quale scopo.. quale il "senso" dell' esistenza ?
Se Tutto è GIA' Pre-visto, Pre-deciso, Pre-destinato... (secondo i gestori del sacro) perchè dunque nascere ?

Quanto poi: vale la pena vivere.. una soddisfacente risposta la manfesto' il sublime Predicatore (Qoelet), l' esistenza degli esseri è Assurda quanto miseranda !!
Da qui la sua piu' che eloquente domanda:
Che resta all' uomo di Tutti gli affanni per cui fatica sotto il sole ??

Zero e ancora zero ! Vuoto, nulla era / vuoto, nulla rimane ! ecco l' inconsistenza/assurdita' del vivere.

La metafora dell' esistenza, data dal Predicatore, è quanto mai significativa: vapore, polvere, Fumo, aria, soffio, vento .... / nulla era e nulla sara' !!

E per rendere acora piu' incisivo il suo messagio il Predicatore usa il superlativo:
- Habel habalim hakkol habel / vanitas vanitatum et Omnia vanitas !!

[Kyra]

Non c'è modo migliore di farsi passare la voglia di vivere che leggere cinque pagine di persone che hanno trovato nella religione l'unico motivo di esistere.

[esterno]

Non c'è modo migliore di farsi passare la voglia di vivere che leggere cinque pagine di persone che hanno trovato nella religione l'unico motivo di esistere.

Come non darti torto... purtuttavia "quella" domanda (antica quanto l' uomo) tormenta da sempre l' uomo.

E infatti se tu avessi letto proprio quel Libro che citavo.. lo stesso autore esortava il lettore a "vivere e godere" di quei momenti sereni (pur sempre) effimeri che la vita offre.. proprio perchè il tempo scorre e ci si ritrova, quasi senza rendersene conto, ad offrontare il triste periodo del Tramonto della vita.. e con tanti rimpianti per non aver fatto/operato e/o assecondato i tanti e tanti progetti-disegni...

E comunque anche evitando il Libro Sapienziale di Qoelet (citato poichè la sezione è: Religioni e spiritualita') GIA' lo stoicismo affrontava lo spinoso problema esistenziale e, secondo alcuni "specialisti", questo Qoelet potrebbe essere stato influenzato dalla sapienza greca.

Per es. uno dei piu' noti passi di Qoelet (Non c'è niente di nuovo sotto il sole) potrebbe avere un' allusione con la massima di Pitagora e riportata da Porfirio / ovvero:
- ciò che accadde un tempo di nuovo accade, niente di nuovo avviene semplicemente.

Del resto anche l' epicureismo affronatava questa tematica.. a dimostrazione che quell' argomento Non è un' esclusivita' della religione.

[Kyra]

No, non credo che quella domanda tormenti l'uomo, tormenta solo alcune persone, che per qualche motivo pensano di essere particolarmente rilevanti rispetto alla altre aggiungerei.

Le domande che tormentano me sono altre, del tipo:

- che tipo di essere umano ha bisogno di giustificare il proprio odio per persone che non approva avvalendosi di un "libro" scritto, e tradotto, e riscritto, e ri-ri-tradotto, e modificato, e riscritto, migliaia di anni fa da gente che del mondo, dell'uomo, dei diritti, della filosofia e della scienza non sapeva nulla?

- come mai non c'è mai nessuna separazione netta fra religione e qualsiasi altra ideologia dell'odio e della violenza? Apparentemente convivono sempre benissimo.

- è davvero tanto difficile riuscire a tenere i pedofili fuori dal clero? La sfida che la chiesa perde da millenni a questa parte a quanto pare.

[esterno]

- - Le domande che tormentano me sono altre - - .

Kira (non so sei lei/lui) per quanto riguarda il tuo ultimo scritto.. NON mi dici niente di nuovo !

Proprio io sono stato in un collegio gestito da "preti" (a Torino.. dai salesiani ) _ un vero mini-lager per ragazzini.. GIA' sfortunati essendo orfani (!) e per questo piu' vulnerabili.. e ti ho detto tutto ( e se poi sei un lui.. "capirai" ).

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Tu scrivi: per gli altri due punti.. chi non concorda con Te ? Hai letto qualche mio precedente intervento ?

[conogelato]

Non riesci a capire che non puoi prendere te come metro di misura, le situazioni nel mondo sono le più svariate, e tra le tante la gente normale con un pizzico di saggezza cerca quella migliore possibile, dico possibile, non impossibile.
Evidentemente se nutriamo ancora affetto vuol dire che io ho perdonato lei e lei ha perdonato me.
Per capire bisogna sforzarsi caro cono, nella vita non esistono frasi fatte o formule, è l'esperienza che insegna come meglio comportarci, e tu non sei né me e né mia moglie, od i nostri figli.
Ho seguito l'insegnamento di Gesù, ed ora posso liberamente dedicarmi a lui, cosa che non potevo fare quando ero sposato e quando lavoravo.

E' questa la contraddizione Crep!!! Dici di credere in Lui e ne ignori le Parole, sul Matrimonio: "L'uomo non separi ciò che Dio unisce"
Preferisci il tuo quieto vivere al passo fondamentale del Vangelo di Cristo: Amare il Prossimo. Dare la Vita per Esso. In questo caso tua moglie.

[Arcobaleno]

Pur essendo quaggiu' _ indipendentemente dalla nostra decisione/volonta' - la domanda piu' terrificante è proprio questa: perchè mai "nascere" ?
Per quale scopo.. quale il "senso" dell' esistenza ?
Se Tutto è GIA' Pre-visto, Pre-deciso, Pre-destinato... (secondo i gestori del sacro) perchè dunque nascere ?

Che sia stato tutto previsto da Dio è scritturale. Che sia tutto già predeciso e predestinato da Dio è un credere folle, è la teoria del copione teatrale scritto da Dio e che noi uomini interpretiamo obbligatoriamente, sia nel bene che nel male, di fatto privi di libero arbitrio, che invece è scritturale.
Questo credere ha un solo nome: miscredenza. Sarebbe folle per Dio stesso predeterminare ogni cosa. Soprattutto, poi, quando entra in gioco il male con tutte le sue dolorosissime conseguenze.

Quanto poi: vale la pena vivere.. una soddisfacente risposta la manfesto' il sublime Predicatore (Qoelet), l' esistenza degli esseri è Assurda quanto miseranda !!
Da qui la sua piu' che eloquente domanda:
Che resta all' uomo di Tutti gli affanni per cui fatica sotto il sole ??

Zero e ancora zero ! Vuoto, nulla era / vuoto, nulla rimane ! ecco l' inconsistenza/assurdita' del vivere.

La metafora dell' esistenza, data dal Predicatore, è quanto mai significativa: vapore, polvere, Fumo, aria, soffio, vento .... / nulla era e nulla sara' !!

E per rendere acora piu' incisivo il suo messagio il Predicatore usa il superlativo:
- Habel habalim hakkol habel / vanitas vanitatum et Omnia vanitas !!

Basare tutta la propria fede su un solo testo di circa 3000 anni fa, mi pare poco intelligente.
A quel tempo si credeva tra gli ebrei che la morte fosse la fine di tutto, per cui bisognava godere il più possibile durante la propria vita, non essendoci un vero e proprio obiettivo trascendente. Dio aveva promesso di benedire immediatamente chi gli obbediva e di punire immediatamente i disobbedienti. E questo è descritto più volte nell'AT.
Uno storico - tanto apprezzato da te, da Axe e da Crep - potrebbe affermare che Salomone, autore di gran parte del libro, lo scrisse dopo aver indossato per sbaglio gli occhiali da sole in una notte senza luna, per cui… necessariamente vide tutto nero!

Una speranza per l'uomo che agisce bene c'è ed è descritta in altri testi sapienziali. Una è la retribuzione col giudizio finale.

Quel libro, comunque, ci insegna molte cose. Che nemmeno vivendo da re e potendo sperimentare ogni cosa materiale in questo mondo, e nemmeno con la benedizione di Dio - Salomone ebbe in dono la saggezza, dopo averla richiesta - si riesce ad essere soddisfatti… manca qualcosa…
Nell'autore del testo manca la fede nella retribuzione finale e nel ritorno al paradiso terrestre, oltre che la consapevolezza che l'anima non muore con il corpo e potrebbe già avere una prima retribuzione in cielo. Questo significa che bisogna togliersi gli occhiali da sole durante la notte.