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Discussione: Africa, neoliberismo e migrazioni

  1. #1
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Africa, neoliberismo e migrazioni

    Migranti, il business dei predoni globalisti condanna l’Africa


    Esiste un nesso fra crescita demografica, povertà ed emigrazione? La popolazione africana sta subendo una vera e propria esplosione demografica: mentre, infatti, nel 1960 si attestava intorno ai 300 milioni di abitanti, oggi è di circa 1,2 miliardi e raggiungerà i 2 miliardi e mezzo entro il 2050. L’Africa si trova intrappolata in una spirale nefasta, nota come “trappola malthusiana”, che rende impossibile adeguare l’aumento della produzione e delle risorse alimentari in modo da compensare il forte incremento della domanda legato a una crescita esponenziale della popolazione. L’emigrazione viene percepita dagli africani come unica opportunità per migliorare le proprie condizioni di vita e uscire dallo stato di miseria. Essa in realtà non fa che peggiorare i problemi economici del Continente, che viene privato così della sua forza lavoro più giovane e intraprendente. Il vaso di Pandora delle Ong è molto difficile da scoperchiare, a causa della fitta trama di interessi economici, politici e finanziari. In particolare esiste una grossa Ong, la più grande al mondo ma poco conosciuta dai media, di nome Brac, che svolge attività di “microcredito per l’emigrazione”. Essa è nata ed è particolarmente attiva in Bangladesh, dove ha finanziato l’imponente emigrazione dei cittadini verso altri paesi ma, come dichiara esplicitamente nel suo sito, fornisce prestiti per l’emigrazione (migration loans) anche in altri paesi, in particolare quelli dell’Africa.Esiste poi la Ong francese Positive Planete (prima Planet Finance), fondata dal francese Jacques Attali – colui che ha scoperto Macron – e dal bengalese Yunus, padre del microcredito, che si prefigge di “combattere la povertà in Africa attraverso lo sviluppo della microfinanza”. Un sodalizio, quello tra finanza, Ong ed emigrazione, molto redditizio e ben occultato. Tutti i paesi che si sono sviluppati l’hanno fatto avviando un piano di sviluppo economico basato sulla protezione dell’industria locale nascente e su politiche pubbliche di tipo keynesiano. Nell’Africa postcoloniale questo non è stato possibile, poiché le forze economiche internazionali hanno imposto il loro modello neoliberista, fatto di massima apertura al commercio estero, liberalizzazioni, privatizzazioni dei servizi pubblici e tagli alla spesa dello Stato. Ciò ha impedito qualsiasi possibilità di sviluppo dell’economia africana. Ogni tentativo in tale direzione è stato represso nel sangue, come nel caso di Lumumba in Congo e di Sankara in Burkina Faso. Questo è esattamente il modus operandi dell’attuale modello unico economico su scala globale: “keynesismo per i ricchi e neoliberismo per i poveri”, utilizzato come strumento di depredazione dei paesi.

    Mentre sappiamo molto della storia coloniale, quello che è accaduto in Africa con la decolonizzazione è poco conosciuto ai più e distorto da una narrazione mistificatrice che imputa ai vecchi imperi coloniali la causa dell’attuale e persistente stato di sottosviluppo del Continente Nero. Con la nascita degli Stati indipendenti in Africa, come in gran parte del Terzo Mondo, si stava avviando un percorso di crescita economica e di sviluppo locale. I paesi africani avevano adottato la cosiddetta politica di “industrializzazione per sostituzione”, secondo la quale le merci importate venivano sostituite con la produzione interna per tutelare le economie e le industrie nascenti dalla concorrenza internazionale. Questa politica, in aggiunta al riconoscimento da parte del Gatt del “diritto alla protezione asimmetrica” per i paesi in via di sviluppo (1964), generò in molti paesi dell’Africa subsahariana un periodo di crescita e relativo benessere. Ma le ingerenze esterne non tardarono a farsi sentire da parte dei grandi interessi economici internazionali.

    Con lo scoppiare della crisi del debito del Terzo Mondo nel 1982, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale imposero definitivamente le loro politiche macroeconomiche, che non favorivano lo sviluppo locale, non prevedevano alcun investimento nell’economia nazionale, ma incentivavano gli Stati a importare ingenti quantità di beni di consumo e a destinare la propria produzione all’esportazione per il pagamento del debito. Attraverso la previsione di “condizionalità” legate ai prestiti concessi, si venne a realizzare una nuova forma di imperialismo globale, il colonialismo del debito, da cui banche e prestatori di denaro hanno tratto enormi profitti, congiuntamente alle grandi multinazionali, che hanno depredato il Continente del suo ricco patrimonio di risorse naturali, inibendo ogni possibilità di sviluppo economico locale.
    La chiusura che incontro è più ideologica che scientifica. Purtroppo non si può parlare di neoliberismo e del fenomeno migratorio senza incorrere in divisioni ideologiche e pregiudizi. Dimostrare che il modello economico imposto dalle grandi istituzioni internazionali in Africa, che è lo stesso a distanza di decenni attuato ora in Italia, sia la causa del suo sottosviluppo lascia sconcertati. Sostenere poi che l’emigrazione non è una soluzione, ma anzi aggrava i problemi del continente africano, arricchendo solo chi specula sulla mercificazione degli esseri umani, suscita contrarietà da parte dei fautori acritici dell’accoglienza illimitata. Rompere dei tabù e dei luoghi comuni non è mai semplice, ma sto riscontrando anche molto interesse e consenso da parte di chi conosce e vive in prima persona la realtà africana. Da parte dei media sapevo, quando ho intrapreso questo percorso, iniziato col mio primo libro sottotitolato “Storia di una bocconiana redenta”, che non sarebbe stato per nulla facile rompere il muro nel mainstream. Tuttavia, l’interesse mostrato nei miei confronti da alcuni programmi televisivi e radiofonici è andato oltre le mie aspettative.

    Credo che, seppur con grande difficoltà, ci sia un piccolo spiraglio per chi affronta temi scomodi in modo serio e supportato da evidenze scientifiche. Il Decreto Dignità proposto da Di Maio? L’attuale modello economico è basato sulla precarizzazione del lavoro e, di conseguenza, della vita umana. Il Decreto Dignità ha il grosso merito di riportare al centro il lavoratore e i suoi diritti. Mettere un limite alla durata e al numero di rinnovi dei contratti a termine, aumentare la tutela e l’indennità del lavoratore nei casi di licenziamento, sanzionare le imprese che delocalizzano dopo aver usufruito di aiuti di Stato, nonché avviare una dura lotta alla ludopatia sono tutte misure che operano in questa direzione. Lo Stato in questo modo torna a occuparsi del cittadino e del lavoratore, ripudiando il ruolo di servitore dei mercati e degli interessi transnazionali, come vorrebbe il modello neoliberista universale, perfettamente rappresentato dall’attuale Unione Europea.


    (Ilaria Bifarini, dichiarazioni rilasciate a Marina Simeone per l’intervista “I coloni dell’austerity” pubblicata da “Il Pensiero Forte” il 25 luglio 2018. Economista attiva anche sul proprio seguitissimo blog, laureata alla Bocconi, scrittrice di libri coraggiosi e di successo sul neoliberismo, dopo la risonanza ottenuta dal primo lavoro “Neoliberismo e manipolazione di massa (storia di una Bocconiana redenta)”, Ilaria Bifarini ha presentato “I coloni dell’Austerity. Africa, neoliberismo e immigrazioni di massa”).

    http://www.libreidee.org/2018/08/mig...danna-lafrica/

  2. #2
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    Che conclusioni ne desumi?

  3. #3
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Credo che, seppur con grande difficoltà, ci sia un piccolo spiraglio per chi affronta temi scomodi in modo serio e supportato da evidenze scientifiche. Il Decreto Dignità proposto da Di Maio? L’attuale modello economico è basato sulla precarizzazione del lavoro e, di conseguenza, della vita umana. Il Decreto Dignità ha il grosso merito di riportare al centro il lavoratore e i suoi diritti. Mettere un limite alla durata e al numero di rinnovi dei contratti a termine, aumentare la tutela e l’indennità del lavoratore nei casi di licenziamento, sanzionare le imprese che delocalizzano dopo aver usufruito di aiuti di Stato, nonché avviare una dura lotta alla ludopatia sono tutte misure che operano in questa direzione. Lo Stato in questo modo torna a occuparsi del cittadino e del lavoratore, ripudiando il ruolo di servitore dei mercati e degli interessi transnazionali, come vorrebbe il modello neoliberista universale, perfettamente rappresentato dall’attuale Unione Europea.
    articolo di propaganda in cui - come al solito quando si tratta si uno studioso che fa più o meno politica, come la Bifarini o Bagnai - in cui si affermano cose esatte, tacendone altre, per porre deduzioni al servizio di una tesi falsa; la dimostrazione della falsità della tesi, che ho sottolineato, sta nei semplicissimi numeri:
    a) l'"attuale Unione Europea" rappresenta il 7% della popolazione mondiale;
    b) rappresenta tra il 25 e il 27 % del PIL mondiale;
    c) spende stabilmente - per effetto delle sue leggi, e non dell'attività di questo o quel governo - oltre il 50 % della spesa mondiale in welfare; ribadisco, a beneficio di un 7% della popolazione;

    questi sono fatti, incontrovertibili e di per sé eloquenti;

    far passare quello UE per un modello neo-liberista universale, è - o meglio, sarebbe - una falsità estremamente grossolana ed evidente, per chiunque abbia strumenti critici elementari per valutare la realtà;

    purtroppo, una propaganda del genere, diretta ad indirizzare politicamente uno scontento che andrebbe motivato diversamente, trova terreno fertile nell'ignoranza di massa dei pinocchi che si fidano del gatto & la volpe, e vanno a seminare gli zecchini nel campo dei miracoli dei sovranisti anti-UE;

    bisogna ammettere però che il plauso a Giggetto fru-fru ci sta bene come la ciliegina sulla torta
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #4
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Magiostrina, bentornata!

  5. #5
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Magiostrina, bentornata!
    glielo scritto pure io in privato..
    piú di cosí..
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  6. #6
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Il Decreto Dignità proposto da Di Maio? L’attuale modello economico è basato sulla precarizzazione del lavoro e, di conseguenza, della vita umana. Il Decreto Dignità ha il grosso merito di riportare al centro il lavoratore e i suoi diritti. Mettere un limite alla durata e al numero di rinnovi dei contratti a termine, aumentare la tutela e l’indennità del lavoratore nei casi di licenziamento, sanzionare le imprese che delocalizzano dopo aver usufruito di aiuti di Stato, nonché avviare una dura lotta alla ludopatia sono tutte misure che operano in questa direzione. Lo Stato in questo modo torna a occuparsi del cittadino e del lavoratore, ripudiando il ruolo di servitore dei mercati e degli interessi transnazionali, come vorrebbe il modello neoliberista universale, perfettamente rappresentato dall’attuale Unione Europea.
    tra debito pubblico..corruzione..mafia...(e mi fermo qui) questo germoglio crescerá o verrá calpestato?
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  7. #7
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Che conclusioni ne desumi?
    Non so, cerco solo di capire perché l'Africa si trova in questa perenne condizione di arretratezza. Quando si dice che è colpa degli Occidentali che la sfruttano bisognerebbe specificare che si tratta di banchieri, multinazionali, trafficanti vari che fanno i propri interessi e non quelli dell'Occidente, inteso come popoli e nazioni. Invece poi le conseguenze nefaste dello sfruttamento vanno tutte addosso alla gente comune, da entrambi i lati del Mediterraneo.

  8. #8
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    articolo di propaganda in cui - come al solito quando si tratta si uno studioso che fa più o meno politica, come la Bifarini o Bagnai - in cui si affermano cose esatte, tacendone altre, per porre deduzioni al servizio di una tesi falsa; la dimostrazione della falsità della tesi, che ho sottolineato, sta nei semplicissimi numeri:
    a) l'"attuale Unione Europea" rappresenta il 7% della popolazione mondiale;
    b) rappresenta tra il 25 e il 27 % del PIL mondiale;
    c) spende stabilmente - per effetto delle sue leggi, e non dell'attività di questo o quel governo - oltre il 50 % della spesa mondiale in welfare; ribadisco, a beneficio di un 7% della popolazione;

    questi sono fatti, incontrovertibili e di per sé eloquenti;

    far passare quello UE per un modello neo-liberista universale, è - o meglio, sarebbe - una falsità estremamente grossolana ed evidente, per chiunque abbia strumenti critici elementari per valutare la realtà;

    purtroppo, una propaganda del genere, diretta ad indirizzare politicamente uno scontento che andrebbe motivato diversamente, trova terreno fertile nell'ignoranza di massa dei pinocchi che si fidano del gatto & la volpe, e vanno a seminare gli zecchini nel campo dei miracoli dei sovranisti anti-UE;

    bisogna ammettere però che il plauso a Giggetto fru-fru ci sta bene come la ciliegina sulla torta
    Tutto è propaganda, c'è quella mainstream della pappa pronta e servita uguale ad ogni pasto davanti al TG, oppure quella che quasi nessuno vuole pubblicare e se vuoi leggerla devi andare a cercartela.
    Ma tu che sai invece la Verità, perché non ci apri un thread tuo?

  9. #9
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Magiostrina, bentornata!
    Citazione Originariamente Scritto da Misterikx Visualizza Messaggio
    glielo scritto pure io in privato..
    piú di cosí..
    Grazie, bentrovati. Che combinate di bello?

  10. #10
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Tutto è propaganda, c'è quella mainstream della pappa pronta e servita uguale ad ogni pasto davanti al TG, oppure quella che quasi nessuno vuole pubblicare e se vuoi leggerla devi andare a cercartela.
    Ma tu che sai invece la Verità, perché non ci apri un thread tuo?
    no, abbi pazienza: i numeri della spesa in welfare - il contrario del neo-liberismo, per intenderci - NON sono propaganda;
    se ti rompi una gamba in Olanda o in Germania ti curano gratis, e bene, pure se sei un extracomunitario indigente; se ti succede negli USA e non hai una polizza - anche da turista, temporanea - ti costa quanto un appartamentino in periferia;

    questa strategia di equiparare il vero al falso è nazistoide, il metodo Goebbels: ripetere una menzogna finche la ggente non la crede vera;

    io non ho la Verità; ci sono i numeri, le cose concrete, ci dovrebbe essere il buon senso e la ragionevolezza; ma se il capriccio del voler contare qualcosa mediante la menzogna prende il sopravvento, non ci posso fare più di tanto; quando le menzogne chiederanno il conto, però, non voglio sentire lagne, perché può succedere di tutto coi portoni ben chiusi e barricati tra un isolato e l'altro.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #11
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Il capriccio è una pizza capricciosa, ma non fare i conti senza l'oste perchè le lagne non sono lasagne.

  12. #12
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Non so, cerco solo di capire perché l'Africa si trova in questa perenne condizione di arretratezza. Quando si dice che è colpa degli Occidentali che la sfruttano bisognerebbe specificare che si tratta di banchieri, multinazionali, trafficanti vari che fanno i propri interessi e non quelli dell'Occidente, inteso come popoli e nazioni. Invece poi le conseguenze nefaste dello sfruttamento vanno tutte addosso alla gente comune, da entrambi i lati del Mediterraneo.
    Il Male, quando lo fai, è come una macchia d'olio. Si dirama e si espande in ogni dove....
    amate i vostri nemici

  13. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Il Male, quando lo fai, è come una macchia d'olio. Si dirama e si espande in ogni dove....
    una prece...

  14. #14
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    l'africa è indietro per varie ragioni. primo: l'invasione da parte degli stati nazionali europei tra sei e ottocento, che ha destabilizzato la struttura sociale della gran parte dei paesi africani attraverso il tentativo di esportare un modello di sviluppo etnocentrico che i neri non potevano assimilare perché troppo lontano dalle loro capacità mentali, conoscenze, know-how. in definitiva dai loro standard in senso lato "razziali".
    c'è di più: quando gli europei "bianchi e azzimati" cercarono di instaurare un meccanismo di convivenza con gli indigeni sulla base della dialettica "servo ignorante/padrone benevolo ed educatore", ai neri montò un bel raptus sessuale simile a quello delle bestie in calore. tanto che iniziarono a metterlo in culo a tutti i "biondi" colonizzatori e ne scontano le conseguenze ancora oggi. intanto cantano: "oh mandy, you can teach, you can touch, you can kiss me, and I need it today. oh mandy..."

  15. #15
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