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Risultati da 16 a 30 di 39

Discussione: Il dolore.

  1. #16
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Questa "profonda conoscenza" a cosa conduce? A negare che Cristo sia il Messìa, Mister. Il Salvatore del mondo! Adesso come 2018 anni fa.
    amate i vostri nemici

  2. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Questa "profonda conoscenza" a cosa conduce? A negare che Cristo sia il Messìa, Mister. Il Salvatore del mondo! Adesso come 2018 anni fa.
    la fede non va imposta, nè vanno derisi o considerati i non credenti, che hanno dei profondi motivi per non credere, non sono dei superficiali come molti pensate.

    Non mi convince nemmeno molto il karma, o lo gnosticismo caro ad arcobaleno (o crepuscolo, non ricordo). A tutto c'è un limite, a un Dio buono che si occupa di tutti noi non posso crederci assolutamente. Opinione mia, non impongo a nessuno l'ateismo di Stato come i comunisti
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  3. #18
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    Non è proprio detto che Dio sia buono, può anche essere buono o cattivo.
    Comunque anche se parlo a volte di gnosticismo non mi ritengo gnostico, forse qualche idea, se è compatibile con me; non perché sia esigente ma perché su Dio com'è ora nessuno può saperlo. Dio, a mio avviso, può essere tutto e nulla.

  4. #19
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    la fede non va imposta, nè vanno derisi o considerati i non credenti, che hanno dei profondi motivi per non credere, non sono dei superficiali come molti pensate.

    Non mi convince nemmeno molto il karma, o lo gnosticismo caro ad arcobaleno (o crepuscolo, non ricordo). A tutto c'è un limite, a un Dio buono che si occupa di tutti noi non posso crederci assolutamente. Opinione mia, non impongo a nessuno l'ateismo di Stato come i comunisti
    No, io parlavo di Esterno: A cosa lo ha portato tutta quella sapienza? Alle stesse conclusioni dei Capi-Farisei del tempo di Gesù.
    amate i vostri nemici

  5. #20
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Non è proprio detto che Dio sia buono, può anche essere buono o cattivo.
    Comunque anche se parlo a volte di gnosticismo non mi ritengo gnostico, forse qualche idea, se è compatibile con me; non perché sia esigente ma perché su Dio com'è ora nessuno può saperlo. Dio, a mio avviso, può essere tutto e nulla.
    Un Dio variabile, insomma: Che enorme sfondone Crep, se me lo concedi.
    amate i vostri nemici

  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Misterikx Visualizza Messaggio
    ..Cono pensava di parlare qui come ai ragazzini in parrocchia..
    Lui è abbastanza moderato, dimostrato dal fatto che gli piace questo papa e quindi non è uno di quei cattolici fascisti o leghisti, perlomeno.
    Certo, ha le sue credenze, ma è cattolico, è ovvio che le abbia
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  7. #22
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    "Non sono venuto ad abolire nemmeno uno iota" (Vangelo di Matteo)

    "Allora ho detto beati i morti che già sono morti, più dei vivi che ancora son vivi. Ma meglio ancora di tutti e due, chi ancora non è nato, perché ancora non ha visto tutto il male che si fa sotto il sole." Qoelet
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  8. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    - - "Allora ho detto beati i morti che già sono morti, più dei vivi che ancora son vivi. Ma meglio ancora di tutti e due, chi ancora non è nato, perché ancora non ha visto tutto il male che si fa sotto il sole." Qoelet

    Infatti per l' irriverente Predicatore (cosi' almeno questo è il commento di sua eminenza G.Ravasi, biblista _ nonchè principe della santa ekklesia) la vita quaggiu' è assurda e oltretutto segnata dalla perdurante ingiustizia e oppressione, tanto da considerare "felici" quelli ormai trapassati !

    Ma (come hai tu stesso postato) il successivo passo di Qoelet.. constatando come gli infelici siano ancora duramente oppressi, tanto da rendere la loro esistenza ben piu' amara, e il loro dolore manifestato con copiose lacrime, alle quali nessuno si presta ad asciugare e/o dar loro il "fraterno" conforto.
    E dunque A questa insensata esistenza il sublime Predicatore esalta come:
    - il Piu' Felice colui che Non E' / perchè avra' la fortuna di Non sperimentare il dolore, la sofferenza e l' assurdita' esistenziale di questo fottuto mondo !!

    Il commento del successore degli apostoli (sua eminenza) riporta, come i versetti sopra-indicati di Qoelet, siano una pagina da Antologia / un canto alla morte che ha caratterizzato la letteratura dei secoli successivi.
    Qoelet si è dimostrato come il piu' inflessibile, il piu' duro, il piu' veritiero, il piu' concreto rispetto a Tutti gli altri autori del Tanak, che seppur denunciavano le ingiustizie.. si affidavano solamente all' iddioEtnico e alla sua incommensurabile misericordia e/o compassione .
    Non cosi' per Qoelet, l' unico che ha messo in discussione questa (pseudo)armonia del Creato divino _ ben piu' incisivo dunque del "blando" autore del Libro Giobbe (!).

    Un vero gigante.. che semmai i "selezionatori" del sinodo di Javne avessero Ben compreso (!) questo autore _ si sarebbero pentiti.. eccome, di averlo inserito nel canone !

    Continua il commento dell' insigne biblista (dunque studioso "di parte" _ e Non un agnostico, comunista, ateo, sovversivo, anticristiano, anti-monoteista, anticlericale..ecc..eccc..) che per Qoelet:
    - 1 ) la Morte è prospettata come la vera Benedizione / la vera Liberazione, la vera Uscita da questo inferno terreno..

    - 2 ) la NON esistenza (il Non nascere) è un bene supremo.. rispetto al vivere in questa giungla (il fottuto mondo) stracolma di ingiustizie, di violenze, di oppressioni e persistenti quanto copiose lacrime.

    Dunque ? Un' elegante Rinuncia a quel favoloso "dono" fatto dall' amoroso iddioTribale+Universale: la nascita e venuta quaggiu' sotto il sole !

    Davanti a questo mondo di perdurante vergogna: Chi è quel pazzo che persiste nel proclamare che la vita è bella e/o si "ama" la vita ? _ quella stessa che è solo dolore / anche se presenti sono gli sprazzi di serenita' / pur sempre effimeri, labili, provvisori, transitori, impermanenti !

    Ma sara' ancora l' autore dell' ultimo Libro Sapienziale (quello di Gesu' ben Sirah: il Siracide _ Ecclesiastico) che riporta un ' altrettanto terrificante passo /30.17 (quasi un' anteprima all' invito (!) per la "dolce" morte), ovvero:
    - Meglio la Morte che una vita amara / Meglio il riposo eterno che una malattia cronica !!

    (nella versione catto-cristiana Pasquero/Castoldi:
    - Meglio la Morte che una vita miseranda / meglio la Morte che un' Infermita' Persistente !!


    - G. Ravasi: Qoelet , il libro piu' originale e scandaloso dell' A.T. / editor Paoline
    Ultima modifica di esterno; 12-10-2018 alle 15:16

  9. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    Infatti per l' irriverente Predicatore (cosi' almeno questo è il commento di sua eminenza G.Ravasi, biblista _ nonchè principe della santa ekklesia) la vita quaggiu' è assurda e oltretutto segnata dalla perdurante ingiustizia e oppressione, tanto da considerare "felici" quelli ormai trapassati !

    Ma (come hai tu stesso postato) il successivo passo di Qoelet.. constatando come gli infelici siano ancora duramente oppressi, tanto da rendere la loro esistenza ben piu' amara, e il loro dolore manifestato con copiose lacrime, alle quali nessuno si presta ad asciugare e/o dar loro il "fraterno" conforto.
    E dunque A questa insensata esistenza il sublime Predicatore esalta come:
    - il Piu' Felice colui che Non E' / perchè avra' la fortuna di Non sperimentare il dolore, la sofferenza e l' assurdita' esistenziale di questo fottuto mondo !!

    Il commento del successore degli apostoli (sua eminenza) riporta, come i versetti sopra-indicati di Qoelet, siano una pagina da Antologia / un canto alla morte che ha caratterizzato la letteratura dei secoli successivi.
    Qoelet si è dimostrato come il piu' inflessibile, il piu' duro, il piu' veritiero, il piu' concreto rispetto a Tutti gli altri autori del Tanak, che seppur denunciavano le ingiustizie.. si affidavano solamente all' iddioEtnico e alla sua incommensurabile misericordia e/o compassione .
    Non cosi' per Qoelet, l' unico che ha messo in discussione questa (pseudo)armonia del Creato divino _ ben piu' incisivo dunque del "blando" autore del Libro Giobbe (!).

    Un vero gigante.. che semmai i "selezionatori" del sinodo di Javne avessero Ben compreso (!) questo autore _ si sarebbero pentiti.. eccome, di averlo inserito nel canone !

    Continua il commento dell' insigne biblista (dunque studioso "di parte" _ e Non un agnostico, comunista, ateo, sovversivo, anticristiano, anti-monoteista, anticlericale..ecc..eccc..) che per Qoelet:
    - 1 ) la Morte è prospettata come la vera Benedizione / la vera Liberazione, la vera Uscita da questo inferno terreno..

    - 2 ) la NON esistenza (il Non nascere) è un bene supremo.. rispetto al vivere in questa giungla (il fottuto mondo) stracolma di ingiustizie, di violenze, di oppressioni e persistenti quanto copiose lacrime.

    Dunque ? Un' elegante Rinuncia a quel favoloso "dono" fatto dall' amoroso iddioTribale+Universale: la nascita e venuta quaggiu' sotto il sole !

    Davanti a questo mondo di perdurante vergogna: Chi è quel pazzo che persiste nel proclamare che la vita è bella e/o si "ama" la vita ? _ quella stessa che è solo dolore / anche se presenti sono gli sprazzi di serenita' / pur sempre effimeri, labili, provvisori, transitori, impermanenti !

    Ma sara' ancora l' autore dell' ultimo Libro Sapienziale (quello di Gesu' ben Sirah: il Siracide _ Ecclesiastico) che riporta un ' altrettanto terrificante passo /30.17 (quasi un' anteprima all' invito (!) per la "dolce" morte), ovvero:
    - Meglio la Morte che una vita amara / Meglio il riposo eterno che una malattia cronica !!

    (nella versione catto-cristiana Pasquero/Castoldi:
    - Meglio la Morte che una vita miseranda / meglio la Morte che un' Infermita' Persistente !!


    - G. Ravasi: Qoelet , il libro piu' originale e scandaloso dell' A.T. / editor Paoline
    Se fosse eretico o superato, non sarebbe rimasto né citato, sarebbe al massimo rimasto ma considerato superato come il levitico, invece ha sempre goduto del massimo rispetto, forse l'hanno sottovalutato come portata di pessimismo razionale...


    Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme. (NDR, attribuite a Salomone)
    Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
    vanità delle vanità, tutto è vanità.

    Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno
    per cui fatica sotto il sole?
    Una generazione va, una generazione viene
    ma la terra resta sempre la stessa.

    Il sole sorge e il sole tramonta,
    si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
    Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
    gira e rigira
    e sopra i suoi giri il vento ritorna.

    Tutte le cose sono in travaglio | e nessuno potrebbe spiegarne il motivo. | Non si sazia l'occhio di guardare | né mai l'orecchio è sazio di udire. || Ciò che è stato sarà | e ciò che si è fatto si rifarà; | non c'è niente di nuovo sotto il sole. (1, 8 – 9)
    Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento, perché molta sapienza, molto affanno; | chi accresce il sapere, aumenta il dolore. (1, 17 – 18)
    Mi sono accorto che il vantaggio della sapienza sulla stoltezza è il vantaggio della luce sulle tenebre: Il saggio ha gli occhi in fronte, | ma lo stolto cammina nel buio. | Ma so anche che un'unica sorte | è riservata a tutt'e due. (2, 13 – 14)
    Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, | un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. [...] Un tempo per amare e un tempo per odiare, | un tempo per la guerra e un tempo per la pace. (3, 1 – 8)

    Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere. Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? (3, 18 – 21)
    Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. (4, 10)

    Con il crescere dei beni i parassiti aumentano e qual vantaggio ne riceve il padrone, se non di vederli con gli occhi? (5, 10)
    Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'ira alberga in seno agli stolti. (7, 9)
    La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città. (7, 19)
    Sta' lieto, o giovane, nella tua giovinezza, | e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. | Segui pure le vie del tuo cuore | e i desideri dei tuoi occhi. | Sappi però che su tutto questo | Dio ti convocherà in giudizio. (11, 9) (NDR: questa pare un'aggiunta giustificativa)

    Le parole dei saggi sono come pungoli; come chiodi piantati, le raccolte di autori: esse sono date da un solo pastore.
    Quanto a ciò che è in più di questo, figlio mio, bada bene: i libri si moltiplicano senza fine ma il molto studio affatica il corpo.
    Conclusione del discorso, dopo che si è ascoltato ogni cosa: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo per l'uomo è tutto.
    Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, tutto ciò che è occulto, bene o male. (altra aggiunta)

    Non c'è di meglio per l'uomo che mangiare e bere e godersi il frutto delle sue fatiche; mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio. Difatti, chi può mangiare o godere senza di lui?

    Allora ho detto beati i morti che già sono morti, più dei vivi che ancora son vivi. Ma meglio ancora di tutti e due, chi ancora non è nato, perché ancora non ha visto tutto il male che si fa sotto il sole
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  10. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Un Dio variabile, insomma: Che enorme sfondone Crep, se me lo concedi.
    per la verità la teoria gnostica è abbastanza precisa e coerente, Dio non è "variabile", per loro esistono due dèi, un Dio (con D maiuscola), chiamato l'Uno, Monade, Padre degli Eoni (e di Cristo e Sophia, scintilla di divino della materia, il Dio del Nuovo Testamento), e un dio (con la d minuscola), o demiurgo, mezzo-eone, figlio di Sophia, creatore della materia, malvagio o meglio imperfetto, inferiore, identificato dagli gnostici con la maggior parte delle manifestazioni del dio veterotestamentario (Elohim/YHWH). Nello gnosticismo Cristo è incarnato in Gesù e Sophia nella Maddalena (sposa mistica del Cristo, non nel senso di Dan Brown), e hanno entrambi come eoni del Dio Padre il compito di svegliare gli uomini e sottrarli all'influenza del mondo di sofferenza e imperfezione creato dal demiurgo.

    Ho spiegato un po' alla bellemeglio, qua è spiegato meglio. https://it.wikipedia.org/wiki/Gnosti..._cristianesimo

    Riporto


    Il rapporto con il cristianesimo

    In generale gli gnostici tendevano ad identificare il Dio veterotestamentario con la potenza inferiore del malvagio Demiurgo, creatore di tutto il mondo materiale, mentre il Dio neotestamentario con l'Eone perfetto ed eterno, il generatore degli eoni Cristo e Sophia, incarnati sulla Terra rispettivamente come Gesù e Maria Maddalena.

    Dalla concezione docetista insita in gran parte delle religioni gnostiche, deriverebbe poi il rifiuto della resurrezione del corpo di Gesù, poiché dopo la sua morte, egli sarebbe tornato sulla Terra solo nella sua forma divina, liberato dal corpo materiale. Inoltre, nel periodo tra la Resurrezione e l'Ascensione, periodo considerato dagli gnostici ben più esteso dei canonici quaranta giorni, avrebbe impartito solo a pochi dei suoi discepoli una sorta di insegnamento segreto (di tale insegnamento tratta l'apocrifo Pistis Sophia). Tale insegnamento, parallelamente alla dottrina della Chiesa, fondata sulla predicazione pubblica del Cristo, venne tramandato per via occulta a beneficio di pochi eletti, escludendo, così, la gerarchia della Chiesa. Inoltre, aspetto fondamentale, la salvezza doveva giungere attraverso esperienze personali e non attraverso lo studio dei testi canonici. Tutte queste convinzioni contrastavano fortemente con l'ortodossia del cattolicesimo che andava formandosi in quei primi secoli. Fu quindi inevitabile che le dottrine gnostiche, che in un primo tempo si erano diffuse anche all'interno della Chiesa, incontrassero l'opposizione delle comunità cristiane e fossero considerate come eretiche. Ciò portò il movimento gnostico ad un rapido declino, anche se, specialmente in Medio Oriente, alcuni aspetti dello gnosticismo (come l'aspetto ascetico) divennero parte integrante del patrimonio della Chiesa Cristiana per mezzo della corrente filomatica philomathìa-φιλομάθεια[16] che, sebbene non avesse un impianto religioso, permetteva, con la sua etica o mistica peculiare, una tolleranza reciproca tra studiosi (filomati) e sacerdoti (clero cristiano).

    Visione gnostica della creazione


    Gran parte delle religioni cristiano-gnostiche teorizzavano che da Dio Primo Eone fossero state generate più coppie di eoni composte sempre da un eone maschile e uno femminile. Dio e gli eoni nel loro complesso formavano il Pleroma.

    Gli eoni, in molti sistemi gnostici, rappresentano le varie emanazioni del Dio primo, noto anche come l'Uno, la Monade, Aion Teleos (l'Eone Perfetto), Bythos (greco per Profondità), Proarkhe (greco per Prima dell'Inizio), Arkhe (greco per Inizio). Questo primo essere è anch'esso un eone e contiene in sé un altro essere noto come Ennoia (greco per Pensiero), o Charis (greco per Grazia), o Sige (greco per Silenzio). L'essere perfetto, in seguito, concepisce il secondo ed il terzo eone: il maschio Caen (greco per Potere) e la femmina Akhana (Verità, Amore).

    Quando un eone chiamato Sophia emanò senza il suo eone partner, il risultato fu il Demiurgo, o mezzo-creatore (nei testi gnostici a volte chiamato Yaldabaoth, Hysteraa, Saklas (= il folle) o Rex Mundi per i Catari), una creatura che non sarebbe mai dovuta esistere e che creò il mondo materiale. Questa creatura non apparteneva al pleroma, e l'Uno emanò due eoni, Cristo e Sophia, ovvero lo Spirito Santo, per salvare l'umanità dal Demiurgo. Cristo prese poi la forma della creatura umana Gesù in modo da poter insegnare all'umanità la via per raggiungere la gnosi: il ritorno al pleroma.

    Anche il Vangelo di Giuda, recentemente scoperto, tradotto e poi acquistato dalla National Geographic Society menziona gli eoni e parla degli insegnamenti di Gesù al loro riguardo. In un passo di tale Vangelo, Gesù deride i discepoli che pregano l'entità che loro credono essere il vero Dio, ma che è in realtà il malvagio Demiurgo.

    Gli gnostici ofiti, o naaseni, veneravano il serpente, perché, come narrato nella Genesi (3,1), era stato mandato da Sophia (o era lei stessa nelle sue sembianze) per indurre gli uomini a nutrirsi del frutto della conoscenza, al fine di infondere in loro la gnosis di cui avevano bisogno per svegliarsi dagli inganni del malvagio Demiurgo ed evolversi a Dio.
    NDR: gli ofiti e altri (vedi sotto alla voce Vangelo di Giuda) spesso ammiravano personaggi come Esaù in quanto considerato buono poiché maledetto dal demiurgo che gli preferì Giacobbe.

    Culto ed etica

    Ogni setta predicava una propria variante del credo gnostico e quindi praticava un proprio culto. Alcune sette respingevano completamente i sacramenti, mentre altre accettavano quali strumenti di conoscenza solo il battesimo e l'Eucaristia, affiancandoli ad altri riti, per mezzo di inni e formule magiche, o pratiche, come l'astinenza sessuale o la povertà, che dovevano propiziare l'ascesa al regno spirituale del principio divino imprigionato nel corpo materiale.

    Da un punto di vista etico, lo gnosticismo oscillava fra il rigore ed il lassismo: se, infatti, la valutazione negativa della materia e del corpo spingeva alcuni gruppi ad astenersi anche dal matrimonio e dalla procreazione, fino ad arrivare all'ascetismo più rigoroso (Saturnino, encratiti), la convinzione che l'anima fosse assolutamente estranea al mondo materiale portava altre correnti a giudicare in termini relativistici ogni atto connesso con il corpo (Basilide, Carpocrate, barbelognostici, fibioniti, cainiti, da Caino, cfr sempre Vangelo di Giuda).

    Ad esempio i carpocraziani erano libertini, per dire due opposti, e gli ultimi gnostici, i catari, erano degli asceti.

    Controversa è la traduzione del Vangelo di Giuda

    Vangelo di Giuda
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    «Ma tu sarai maggiore tra loro. Poiché sacrificherai l'uomo che mi riveste.»

    (Gesù nel Vangelo di Giuda [rigo 56], riferendosi a Giuda rispetto agli altri apostoli)

    Il Vangelo di Giuda è un vangelo gnostico ed apocrifo che riporta alcune conversazioni tra Gesù e l'apostolo Giuda Iscariota, trascritte non da Giuda stesso, ma da cristiani gnostici seguaci di Gesù. Questo vangelo è riportato in un manoscritto in lingua copta risalente all'inizio del IV secolo; è stato suggerito che la versione copta sia la traduzione di un'edizione più antica in lingua greca, ma non c'è accordo tra gli studiosi su questo punto. Il Vangelo di Giuda fu composto tra il 130 e il 170 circa; la datazione si basa sulla maturità della teologia contenutavi, sul fatto che presume la conoscenza dei vangeli canonici e sulla testimonianza di Ireneo di Lione. Perduto per 1600 anni, un manoscritto, il Codex Tchacos, è stato ritrovato presso una caverna a Minya (Egitto) nel 1978, e dopo diverse peripezie è stato restaurato a partire dal 2001. Nel 2006 è stata pubblicata la prima traduzione a cura della National Geographic Society.

    Si ritiene che il vangelo di Giuda fosse il testo sacro fondamentale dei Sethiani, in quanto è citata la "stirpe di Set" come stirpe degli eletti, o comunque dei Cainiti, i quali tenevano in gran conto tutti i personaggi ritenuti riprovevoli nell'Antico Testamento, come Esaù, Cam, gli abitanti di Sodoma e Gomorra, lo stesso Giuda Iscariota e Caino, da cui la setta prese il nome, poiché essi avevano sofferto ed erano stati maledetti da Hysteraa, il Demiurgo, il Dio crudele veterotestamentario.[1] Infatti, in un passo di tale vangelo, Gesù deride i discepoli che pregano l'entità che loro credono essere il vero Dio, ma che è in realtà il malvagio Demiurgo.

    Secondo i vangeli canonici, Giuda tradì Gesù consegnandolo alle autorità del Tempio di Gerusalemme, le quali a loro volta lo consegnarono al prefetto Ponzio Pilato, massima autorità romana della regione, che lo mise a morte per crocifissione. Il Vangelo di Giuda, invece, secondo la traduzione preliminare del 2006 della National Geographic Society, presenta Giuda in una prospettiva molto diversa: il gesto dell'apostolo non fu un tradimento, ma l'esecuzione di un ordine di Gesù stesso, che aveva bisogno di questo atto affinché il corso degli eventi che aveva progettato fosse messo in moto.

    Questa raffigurazione è compatibile con gli insegnamenti dello gnosticismo, secondo i quali la forma umana è una prigione per l'anima; in tale ottica, il tradimento di Giuda (nel senso originale del termine, quello di traditio, "consegna") permise a Gesù di liberarsi dai suoi vincoli fisici. Secondo il Vangelo di Giuda questi insegnamenti, comprensivi della descrizione della cosmologia gnostica, non furono impartiti a tutti gli apostoli, ma rivelati privatamente da Gesù al solo Giuda, ritenuto più degno degli altri apostoli. Questa interpretazione è contestata da altri studiosi, secondo cui in realtà il vangelo di Giuda presenta Giuda come un demonio.


    Non è chiaro, ma è chiaro invece che sia uno dei vangeli gnostici, e la versione "Giuda buono" non era accettata dagli altri gnostici.

    Gli gnostici sopravvivono come una rinascita filosofica (influenza su diversi pensatori, da Schopenhauer ad altri come Weil, Camus, Cioran, Jung, Ceronetti) ci sono alcune chiese gnostiche specie in Francia (per un periodo "papa gnostico" fu anche René Guenon), ma il movimento vero e proprio, attivo specialmente nell'oriente cristiano pre-concilio di Nicea, si estinse già in tarda antichità, gli ultimi - vistosa eccezione in quanto medioevali e occidentali - furono i catari albigesi, ovviamente furono tutti dichiarati eretici, anatemizzati e sterminati dal santo pontefice della santissima "ekklesia" romana.

    Tracce gnostiche sono state rilevate anche nella teologia di alcuni passi del canonico Vangelo di Giovanni, tuttavia.
    Ultima modifica di Tiberio; 12-10-2018 alle 16:26
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  11. #26
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    No, io parlavo di Esterno: A cosa lo ha portato tutta quella sapienza? Alle stesse conclusioni dei Capi-Farisei del tempo di Gesù.
    Esterno più che altro è un critico dell'interpretazione paolina.
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  12. #27
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Un Dio variabile, insomma: Che enorme sfondone Crep, se me lo concedi.
    Perché lo vuoi definire, è presuntuoso quanto pretestuoso.
    Non te lo concedo,....un cristiano come te se lo sogna alla notte quel Cristo che tu predichi.

  13. #28
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Esterno più che altro è un critico dell'interpretazione paolina.
    ...poichè mai, un ebreo, ammetterà esservi qualcosa che supera la Legge: E cioè la Fede!

    "Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge. [29]Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! [30]Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi. [31]Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge. Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede; [14]poiché se diventassero eredi coloro che provengono dalla legge, sarebbe resa vana la fede e nulla la promessa. [15]La legge infatti provoca l'ira; al contrario, dove non c'è legge, non c'è nemmeno trasgressione. [16]Eredi quindi si diventa per la fede, perché ciò sia per grazia e così la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi.

    ROMANI 3
    amate i vostri nemici

  14. #29
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    Esterno più che altro è un critico dell'interpretazione paolina.
    ...poichè mai, un ebreo, ammetterà esservi qualcosa che supera la Legge: E cioè la Fede!

    "Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge. [29]Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! [30]Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi. [31]Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge. Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede; [14]poiché se diventassero eredi coloro che provengono dalla legge, sarebbe resa vana la fede e nulla la promessa. [15]La legge infatti provoca l'ira; al contrario, dove non c'è legge, non c'è nemmeno trasgressione. [16]Eredi quindi si diventa per la fede, perché ciò sia per grazia e così la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi."

    ROMANI 3
    amate i vostri nemici

  15. #30
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    Perché lo vuoi definire, è presuntuoso quanto pretestuoso.
    Non te lo concedo,....un cristiano come te se lo sogna alla notte quel Cristo che tu predichi.
    Non sono io, a definirlo: Ma la Scrittura stessa, Crep.
    A precisa domanda di Mosè (Cosa dirò al Faraone quando mi chiederà chi sei tu) Dio risponde: "Io sono colui che sono!"
    Parla al presente, Dio. In Lui non c'è mutazione. Mai!
    amate i vostri nemici

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