I due generi di luce.

[Arcobaleno]

Da La saggezza di 'Abdu’l-bahá - I due generi di luce:

È la luce dell'intelletto che ci dà modo di comprendere e di
sapere; senza questa luce l'occhio fisico sarebbe inutile. La
luce dell'intelletto è la luce suprema, perché è nata dalla Luce
Divina. La luce dell'intelletto ci rende possibile di
comprendere, di concepire tutto ciò che esiste; ma è soltanto
la luce divina che può farci vedere le cose invisibili e che ci
permette di vedere quelle verità che saranno visibili al mondo
soltanto fra migliaia di anni.
Fu la luce divina che rese possibile ai profeti di
vedere duemila anni fa ciò che sarebbe accaduto ed oggi
vediamo che la loro visione si è avverata.
È dunque questa luce che dobbiamo cercare, perché è più
potente di qualsiasi altra luce.

Con l'aiuto di questa luce rifulgente, l'interpretazione spirituale di tutte le Scritture
Sacre è diventata chiara; le cose nascoste dell'universo di Dio
sono state rese manifeste e siamo stati messi in grado di
comprendere i propositi divini riguardo all'uomo.

[dietrologo]

Sappiamo che la luce che è Dio è rifratta dall'atmosfera che circonda il nostro globo in tre colori fondamentali: blu, giallo e rosso.
Il fatto che la radiazione del Padre sia blu, quella del Figlio gialla e quella dello Spirito Santo rossa, è ben noto a tutti gli occultisti.
Solo la radiazione più forte e più spirituale può penetrare fino alla sede della coscienza dell'onda di vita manifestata nel nostro regno minerale e perciò noi vediamo intorno alle catene di montagne la radiazione blu del Padre riflessa dalle colline incolte e sospesa come un vapore al di sopra delle gole e dei burroni.
La radiazione gialla del Figlio, mista al blu del Padre, dà la vita e la vitalità al mondo vegetale che di conseguenza riflette il colore verde, essendo incapace di trattenere interiormente questa radiazione.
Ma nel regno animale, al quale l'uomo non rigenerato appartiene anatomicamente, i tre raggi sono assorbiti e quello dello Spirito Santo dà il colore rosso alla sua carne e al suo sangue.
Quanto al colore giallo, non se ne trova traccia se non quando si manifesta come corpo dell'anima - dorato manto nuziale della sposa mistica del Cristo - sviluppato dall'interno.



“Dio è Luce” dice la Bibbia. Certamente ci è impossibile concepire un paragone più grandioso della sua onnipresenza e del mondo della sua manifestazione. I telescopi più giganteschi non sono in grado di giungere ai limiti della luce, benché ci rivelino le stelle distanti dalla terra milioni di anni luce, sicché possiamo dire come il Salmista: “Dove potrei sfuggire la tua presenta? Se mi innalzo nei cieli, tu sei là; se pongo il mio letto nella tomba (la parola ebraica “sheol” significa tomba e non inferno), tu sei là; se io prendo le ali del mattino e dimoro ai confini dei mari, ivi pure la tua mano mi conduce”.
In verità Dio è UNO e indivisibile, contiene nel suo essere tutto ciò che è, come la luce bianca contiene tutti i colori. Ma appare triplo nella Sua manifestazione come la luce bianca si rifrange in tre colori primari: azzurro, giallo e rosso, che sono l’emblema del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questi tre colori primari della Vita divina sono diffusi e irradiati dal sole e producono la Vita, la Coscienza e la Forma su ciascuno dei sette portatori di luce che chiamiamo “I Sette Spiriti davanti al Trono”. Ciascuno di questi sette pianeti riceve la luce dal Sole in una misura diversa, secondo la sua vicinanza all’astro centrale e la costituzione della sua atmosfera; gli esseri che vi abitano sono in affinità con certi raggi solari, secondo il loro stadio di sviluppo. Essi assorbono il colore o i colori che convengono loro e riflettono i restanti sugli altri pianeti. Questo raggio riflesso trasmette un impulso della natura degli esseri con i quali è in contatto.
Così la Luce e la Vita divine arrivano su ogni pianeta, provenienti direttamente dal Sole, oppure riflessi dagli altri pianeti; come la brezza estiva, passando dai campi fioriti porta nelle sue ali invisibili il profumo misto di una moltitudine di fiori, così le influenze sottili del giardino di Dio ci inviano gli impulsi misti di tutti gli spiriti ed è in questa luce variopinta, che noi viviamo, ci muoviamo ed abbiamo esistenza.

[Vega]

Poeri noi!!!!

Dietro logo torna in te!!

[dietrologo]

Laurina , la fede è come un genere musicale , chi non la percepisce e chi predilige un certo tipo di musica , più la coltivi è più ti raffini nei gusti musicali , esempio se mi fai ascoltare del rap dopo 3 secondi mi si alza il livello di intolleranza e prediligo altri generi musicali ; se poi hai l'organo di corti sviluppato che è una caretterisitica dei musicisti ricerchi oltre le note anche l'armonia nella musica , le parole sono sempre emanazioni sonore e in qualche modo paragonabile alla musica , puoi scrivere qualcosa e andare oltre lo scritto perchè ha smosso una conoscenza assopita che avevi rimosso .

[Vega]

Fosse solo il problema della fede...e son le sciocchezze che uno scrive! La Fisica & C. un optional praticamente!

[dietrologo]

questo brano esempio è letteralmente una trascrizione dei cori angelici e venne data alla terra con lo scopo specifico di spingere l'evoluzione spirituale dell'uomo . Essa possiede il tasso vibratorio più alto di qualsiasi altra musica udita sulla terra . Wagner era un iniziato del " Raggio musicale "...quante cose dobbiamo ancora scoprire..ma molta conoscenza verrà al mondo nel prossimo futuro in connessione con le forze spirituali del ritmo .

[Vega]

A forza di vibrazioni il cervello ne risente!

[dietrologo]

L’apostolo Giovanni, nel primo capitolo del suo Vangelo, esprime questo concetto mistico con delle parole: “In principio era il Verbo… e nulla è stato fatto senza di Lui …e il Verbo divenne carne”.
Il verbo è un suono ritmato che fu pronunciato dal Creatore; esso risuonò in tutto l’universo e riunì milioni di atomi nell’infinità di forme che vediamo attorno a noi. La montagna, il mughetto, il topolino e l’uomo sono incarnazioni di questo grande Verbo Cosmico che continua a vibrare in tutto l’universo e non cessa di costruire, benché le nostre orecchie non lo percepiscano.

[Vega]

Tutto molto poetico ma....le prove?

[dietrologo]

Era stato chiesto da Pilato: “Cosa è la verità?”, ma non è stata registrata alcuna risposta. Noi siamo incapaci di conoscere la verità astratta fin tanto che siamo nel mondo fenomenico, perché la natura inerente alla materia è illusione e dobbiamo costantemente fare delle riserve e delle correzioni, sia che si sia consapevoli della cosa o meno.

Il raggio di sole che proviene da 150 milioni di chilometri in linea retta si rifrange e si piega appena incontra la nostra atmosfera densa e, a seconda dell’angolo di rifrazione, appare di un colore diverso.
Il bastone più dritto sembra spezzato quando viene immerso in parte nell’acqua, e le verità che sono così evidenti nei mondi superiori sono altrettanto oscurate, rifratte o confuse dalle condizioni illusorie di questo mondo materiale, al punto di essere irriconoscibili.

“La Verità vi libererà” ha detto il Cristo e più noi deviamo le nostre aspirazioni dalle acquisizioni materiali, più cerchiamo di ammassare tesori per il cielo, più vogliamo elevarci, più raccogliamo in spirito e più rapidamente conosceremo la verità.
Raggiungeremo la liberazione dalle catene che ci legano a questo ambiente limitato e giungeremo in una sfera di maggiore utilità.

[Vega]

Buttati dal 5° piano pensando pure di essere una palla e poi ci racconti l'illusione della materia quando arrivi a terra a noi poveri mortali soggetti alla gravità e sue conseguenze.

[dietrologo]

Buttati dal 5° piano pensando pure di essere una palla e poi ci racconti l'illusione della materia quando arrivi a terra a noi poveri mortali soggetti alla gravità e sue conseguenze.

Un sogno ha le stesse regole

[Vega]

Tu intanto comincia a salire su, poi ci vediamo sotto, alla discesa "nell'aire"

[dietrologo]

non è questo lo scopo di questa vita

Noi siamo qui sulla Terra per fare delle esperienze e in ogni vita abbiamo una messe da raccogliere. Se coordiniamo la nostra vita in modo da acquisire la conoscenza che ci era stata proposta, continuiamo a vivere, e svariate sono le opportunità che si presentano sul nostro cammino. Ma se le trascuriamo e dirigiamo la nostra vita su sentieri che non si addicono al nostro sviluppo, perdiamo il nostro tempo rimanendo in quell’ambiente. È la ragione per la quale i grandi e sapienti Esseri che sono dietro le quinte dell’evoluzione concludono la nostra vita per consentirci di prendere un nuovo avvio in altro ambiente. La legge di conservazione dell’energia non si limita al Mondo Fisico, ma opera anche nelle regioni spirituali. Non vi è nulla nella vita che non abbia uno scopo.

[Vega]

Per ora son morti tutti, ricerche o non ricerche. Si vede che tutti sbagliano cammino