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Discussione: Domande ai cattolici praticanti

  1. #121
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Poi è tanto tempo che io ed altri vi diciamo che ci sono ingiustizie nel contenuto dei testi sacri e non solo.
    In "Manoscritti scelti" di sorella White:

    Altri per ragioni differenti, mettono in dubbio i brani della Parola di Dio. Per questa ragione essi camminano sul sentiero preparato dal nemico. Ora, non è compito dell’uomo pronunciare giudizi contro la Parola di Dio e condannarne i versetti. Quando si pretende di poterlo fare, Satana creerà un tale clima per bloccare la crescita spirituale. Quando un uomo si sente molto saggio da poter criticare la Sua Parola, Dio considera la sua saggezza niente altro che stoltezza. {MS 28.4}

    Penso di aver già postato questa citazione, ma rimane valida per coloro che vogliono giudicare i Libri di Dio.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #122
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Rimane il fatto che è stato il figlio a tornare, non il padre ad andarlo a cercare.
    Se prendiamo le obiezioni che Lutero fece alla Chiesa cattolica, vediamo che ancora oggi non sono state recepite. Non c'è mai stato un ritorno di questa Chiesa, né di nessun'altra, sui propri passi, tranne ravvedimenti temporanei degli ebrei prima di Gesù.
    Il Padre lo attendeva tutti i giorni....
    Solo quando prende coscienza della miseria della sua condizione, il Figlio (è scritto) tornò in sè stesso.
    Solo quando il Padre lo riabbraccia felice, si accorge di quanto sia amato.

    Rifletti: Spessissimo anche per noi è così, amico Arcobaleno: Finchè non picchiamo la testa, finchè non cadiamo nel punto più basso della nostra Vita....non capiamo. Non abbiamo la percezione, di quest'Amore di Dio per noi.
    amate i vostri nemici

  3. #123
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    E chi lo dice, questo?
    Ricordati che in tutte le Sacre Scritture Dio odia il peccato. Non il peccatore.
    La Sua porta rimane sempre aperta. Per tutti, amico Arcobaleno.
    Te ed io che siamo credenti, non siamo assolutamente superiori in niente a chi non crede.
    Dio ama tutti quanti allo stesso modo.
    Poichè tutti siamo figli Suoi. Tutti.
    Non condivido come quando dissi che il torturatore ed il torturato non possono vivere insieme, come i due fratelli della parabola del figliol prodigo, di cui il grande rappresentava appunto la chiesa ebraica: che dispiacere per Dio, o per il Padre della parabola!
    A questo punto il sentimento del padre ed anche il suo pensare sono messi a dura prova dal figlio maggiore; un figlio che per il fratello nutriva la stessa invidia che nutrivano i clericali di allora. Non se la sono sentita quindi di rinnegare il loro credo che voleva dire rinnegare se stessi poiché non avevano alternative, un posto in cui andare; in parole povere non potevano credere in Gesù perché non ci credevano.
    Dio ama chi si assume le proprie responsabilità per agire negli interessi dell'affidatario, come nella parabola dei talenti, non per seppellire la fiducia assegnata, anche se poca ( personaggio poco creativo, anzi per niente, distruttivo, li poteva almeno mettere in banca come suggerito nel rimprovero) forse anche, ed è implicito, perché il servo non era un gran che, ma rimango in superficie senò affogo.

  4. #124
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Non condivido come quando dissi che il torturatore ed il torturato non possono vivere insieme, come i due fratelli della parabola del figliol prodigo, di cui il grande rappresentava appunto la chiesa ebraica: che dispiacere per Dio, o per il Padre della parabola!
    A questo punto il sentimento del padre ed anche il suo pensare sono messi a dura prova dal figlio maggiore; un figlio che per il fratello nutriva la stessa invidia che nutrivano i clericali di allora. Non se la sono sentita quindi di rinnegare il loro credo che voleva dire rinnegare se stessi poiché non avevano alternative, un posto in cui andare; in parole povere non potevano credere in Gesù perché non ci credevano.
    se lo stesso Gesù per primo non rinnegava quel credo comune, né chiedeva di fare ciò, perché avrebbero dovuto farlo loro ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #125
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Noi la chiamiamo da secoli "parabola del figliol prodigo". Ma in realtà il vero protagonista è il Padre. Dovremmo chiamarla "parabola del Padre Misericordioso", secondo me.
    Tutti quanti noi che ci leggiamo a vicenda da anni su queste pagine, siamo in realtà fratelli. Figli amati in maniera sconfinata dall'Unico Padre che abbiamo: Dio!

    Il quale attende che ciascuno di noi faccia ritorno a Lui...alla casa paterna.....
    amate i vostri nemici

  6. #126
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se lo stesso Gesù per primo non rinnegava quel credo comune, né chiedeva di fare ciò, perché avrebbero dovuto farlo loro ?
    Perché il loro credo erano loro, Dio non c'entra affatto. Gesù non rimproverava il loro credo ma come vi credevano.
    La legge dei dieci comandamenti, come dice Gesù, era rispettata dai cosiddetti farisei solo in pubblico dove sedevano nei primi posti e ben agghindati ma nei loro cuori ed in privato erano meschini ed arroganti.
    Anche se possiamo immaginare uno stesso Dio non possiamo certo immaginare che il Dio che aveva in cuore Gesù fosse lo stesso che avevano in cuore i farisei, salvo eccezioni di qualche Rabbi tipo Hillel il maestro di Paolo.

  7. #127
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Noi la chiamiamo da secoli "parabola del figliol prodigo". Ma in realtà il vero protagonista è il Padre. Dovremmo chiamarla "parabola del Padre Misericordioso", secondo me.
    Tutti quanti noi che ci leggiamo a vicenda da anni su queste pagine, siamo in realtà fratelli. Figli amati in maniera sconfinata dall'Unico Padre che abbiamo: Dio!

    Il quale attende che ciascuno di noi faccia ritorno a Lui...alla casa paterna.....
    Gesù l'ha raccontata perché gli ecclesiastici lo denigravano dicendo che era senza giudizio e frequentava cattive compagnie.
    Infatti egli si identifica con il figlio degenere non certo come quello che dice sempre si e fa come gli pare.
    Il padre potrebbe anche non esserci perché quale padre non ama il proprio figlio, solo un padre degenere.

  8. #128
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Perché il loro credo erano loro, Dio non c'entra affatto. Gesù non rimproverava il loro credo ma come vi credevano.
    fai attenzione, perché tu ricorri ad un concetto diverso, che è quello del "credere" a Gesù, non il diverso modo di intendere; mi spiego:

    qui, a te capita di contraddire Cono o Arcobaleno sul modo di intendere il senso evangelico; puoi persino accusarli - o essere a tua volta accusato - di ipocrisia, negligenza, errore o altro; ma si tratta di una dialettica razionale, del testuale discutibile e argomentabile, non di fede; cioè, nessuno di voi - non esplicitamente - si eleva al rango/feticcio di sostituto della divinità, a cui "credere" per fede, che è diverso dal seguire in opinione;

    quando tu scrivi:
    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    in parole povere non potevano credere in Gesù perché non ci credevano.
    stai ricostruendo una contrapposizione di fede - cioè, basata sul "credere" - riconosciuta come falsa, persino dalla Chiesa cattolica, in base alla quale la colpa farisaica sarebbe stata quella di non accettare una nozione proibita di sostituzione di Dio con un feticcio umano, anziché quella - comunissima in tutte le fedi - di aver frainteso il messaggio;
    cioè, è come se in una società di musulmani egemoni ti fosse rimproverato non la mancata considerazione dell'eventuale pregio di concetti coranici, ma di non sacrificare Gesù in cambio di Maometto come connotato radicale e qualitativo di empietà da porre in relazione con tuoi eventuali errori che tu stesso potresti riconoscere.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #129
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Gesù l'ha raccontata perché gli ecclesiastici lo denigravano dicendo che era senza giudizio e frequentava cattive compagnie.
    Infatti egli si identifica con il figlio degenere non certo come quello che dice sempre si e fa come gli pare.
    Il padre potrebbe anche non esserci perché quale padre non ama il proprio figlio, solo un padre degenere.
    Beh....fai sparire il Padre e sparisce ogni altra cosa, Crepuscolo.

    La parabola esprime bene la teologia di Luca dell'Amore e della Misericordia di Dio. Il perdono del figlio minore non è la risposta del Padre ai suoi buoni propositi: il Padre infatti lo accoglie ancor prima che egli abbia la possibilità di parlare e di esprimere il proprio pentimento. E come il Padre è uscito incontro a lui che ritornava, così esce a supplicare il figlio maggiore che giudica inopportuna la benevolenza del Padre verso il fratello....

    Ripeto: In questa parabola è racchiuso tutto il Mistero del Cristianesimo. Secoli e secoli di Storia, amici. Poichè Dio fà così con tutti.

    Per Lui non esistono figli di serie A e figli di serie B.
    Esistono FIGLI!
    amate i vostri nemici

  10. #130
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    fai attenzione, perché tu ricorri ad un concetto diverso, che è quello del "credere" a Gesù
    Scegliere con chi stare in fatto di divinità è una gran bella libertà perché poi seguono le conseguenze della scelta, sia buone che cattive che siano, ma l'importante è non perdere il credo che ora mi soddisfa, mi fa sentire meglio.
    Scusa se ho parlato a livello personale ma a questo punto è bene chiarire che sono un credente che ormai crede fino in fondo, fondo che al momento mi risulta assai misterioso. Beh se proprio devo essere sincero credere in Dio, o se preferisci in Gesù come inviato, senza andare oltre, mi rende sereno, dove essere sereno è di più del vocabolo che ho conosciuto poiché contiene altre vocaboli benefici che non sto a specificare.

  11. #131
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    qui, a te capita di contraddire Cono o Arcobaleno sul modo di intendere il senso evangelico; puoi persino accusarli - o essere a tua volta accusato - di ipocrisia, negligenza, errore o altro
    Beh, ognuno è libero di pensare quello che vuole; tu pensi che a me me ne venga qualcosa?
    Non credo, proprio perché cono o Arcobaleno, ragionano come me : credono fino in fondo, costi quel che costi.
    Contrariamente a quello che pensi tu, io credo che i nostri siano più contatti che sentenze di giudizio; non si può giudicare ipocrita qualcuno dal quale impari qualcosa od apprezzi i pensieri.

  12. #132
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    cioè, nessuno di voi - non esplicitamente - si eleva al rango/feticcio di sostituto della divinità, a cui "credere" per fede, che è diverso dal seguire in opinione;
    Per i cristiani il rango-feticcio, come tu lo chiami, è già stato già personificato da un certo Gesù Cristo, ti risulta?
    Diciamo che è quello che ha tolto le castagne o patate bollenti.

  13. #133
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    f

    quando tu scrivi:

    stai ricostruendo una contrapposizione di fede - cioè, basata sul "credere" - riconosciuta come falsa,
    No, basata sull'essere.
    Se io sono ipocrita sarò sempre ipocrita si suppone, quindi vedrò il mondo, Dio e gli esseri, come ipocrita.
    Se vuoi possiamo approfondire che cosa vuol dire essere ipocriti.

  14. #134
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    la colpa farisaica sarebbe stata quella di non accettare una nozione proibita di sostituzione di Dio con un feticcio umano, anziché quella - comunissima in tutte le fedi - di aver frainteso il messaggio;
    Mi spieghi allora, in base al tuo ragionamento di intendere Dio, perché quelle persone da te nominate aspettassero il messia accaloratamente?
    Sapevano benissimo la differenza tra Dio e loro, quello che mancava loro era un contatto tra due mondi così lontani.
    Poi con il tempo questa differenza è stata colmata solo da parte umana, poiché Dio non rispondeva più.
    Distruzione dei templi sede del Dio, schiavitù, ritorno speranza, altra distruzione da parte dei Romani, dispersione. Sembra che Dio li abbia abbandonati.
    Queste ultime parole prendile come personali e non innescare polemiche riguardo al modo di esprimersi della storia.
    Le conclusioni? Ognuno tragga da quel che crede.
    Ultima modifica di crepuscolo; 31-10-2018 alle 16:01

  15. #135
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    cioè, è come se in una società di musulmani egemoni ti fosse rimproverato non la mancata considerazione dell'eventuale pregio di concetti coranici, ma di non sacrificare Gesù in cambio di Maometto come connotato radicale e qualitativo di empietà da porre in relazione con tuoi eventuali errori che tu stesso potresti riconoscere.
    axeUgene, di quello che pensano i musulmani non mi interessa molto.
    Per fortuna, o ringraziando Dio, son a casa mia.
    Questo lo dico perché sto bene come sto, non vado in cerca poiché ho già trovato.

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