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Discussione: Domande ai cattolici praticanti

  1. #16
    Opinionista L'avatar di esterno
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    - 5) La risposta è implicita e contenuta nella 4. 12 erano le tribù d'Israele. Mattia prese il posto di Giuda. -


    Come spiegare quel clamoroso passo di SauloTarso _ nel riportare che il RI-tornato vivente (trasformato.. Pneumatico) "sarebbe" apparso ai 12 ?? E dunque ben prima della sostituzione di quel Mattia.. (1 Corinzi - cap. 15)-

    Ma la "svista" (?!?) del primo dottrinario.. pare che non fu tale, infatti nell' apocrifo di Pietro / nei passi finali cosi' riporta:

    - Era l' ultimo giorni degli azzimi e molta gente usciva dalla citta' per ritornare alle loro case _ essendo finita la solennita'. Noi, i DODICI "apostoli del signore", piangevamo e ci rattristavamo. Ognuno, seppur addolorato, per cio' che era successo (!) torno' a casa sua ..eccc..eccc...

    Come ben si sa.. nel 1886 resti di questo testo sono stati trovati ad Akhmin (altro Egitto). In un frammento riferisce della passione.. e, secondo gli "specialisti", detto autore conosceva bene i sinottici (come infatti riporta al punto 1 _ ove riporta il plateale gesto di Pilato che si sarebbe lavato le mani (come in Mt. capitolo 24).
    Uno dei tanti copia-incolla dei Nuovi redattori.. desunti dal Tanak (nello specifico da:
    - Deuteronomio cap. 21 + Salmo 26 + Salmo 73 ) -

    - Da F. Bruce: Gesu' visto dai contemporanei / editor Claudiana (pag. 69)

    -------------------------

    Un interessante capitolo su questo "misterioso" Giuda Iscariota lo tratta l' autore P. Verhoeven (nel suo: L' uomo Gesu' / editor Marsilio)

    Riporta un fatto alquanto curioso.. ovvero che SauloTarso Mai abbia nominato quel Giuda, colui che "avrebbe" compiuto il fattaccio..ecc..eccc..
    Da qui la sua domanda.. quale il senso di quel mitico passo dello scritto (autentico!) della 1 Corinzi ??

    Alludendo all' autore (ebreo) H. Blomm (suo: - Yahwè e Gesu' _ frattura tra ebraismo e cristianesimo / editor Rizzoli)
    quella storiella Non sia stata del tutto "Inventata" dai successivi redattori.. nella loro intensa opera di demonizzazione dei correligionari del Rabbi terreno ????
    Per non parlare dell' altro personaggio.. quel Tommaso / che dubitava del RI-torno in vita del Maestro (seppur in forma "celestiale" ) ??

    misteri su misteri.......

  2. #17
    Prima di dare il mio parere su alcune domande fatte voglio fare una premessa che ritengo importante:le sacre scritture non dovrebbero essere testi di studio o di discussione come lo sono state per tutte le religioni a cominciare da quella ebraica.Il testo sacro che si usa(non dimentichiamo che la Bibbia è un testo ebraico!)va letto innanzitutto con fede e durante la lettura possono sorgere dei sentimenti,degli stati d'animo,dei dubbi che guidano alla riflessione.Certi dettagli,certe date non sono determinanti per fare un buon fedele.Non basta dichiararsi seguaci di Cristo,conoscere tutto su di lui o aderire a dei dogmi per essere cristiani ma è necessario dimostrarlo con le opere.Cristiano praticante(non importa se cattolico o altro)non è colui che ha le nozioni giuste e partecipa ad un culto ma chi agisce secondo le direttive del Cristo(nei Vangeli si ricavano le direttive,il resto è cornice)
    Ci sono gli esegeti che spiegano,chi in un modo,chi in un altro i testi biblici ma questi testi nei secoli sono stati tradotti,rimaneggiati con aggiunte ed esclusioni a seconda della cultura dei popoli(per fare un esempio in ebraico non c'era il comparativo per cui non si poteva dire"amare di meno"ed ecco nella traduzione l'espressione di Gesù"chi non odia padre e madre non è degno di me"ma voleva dire chi non ama meno)Di esempi simili ce ne sono numerosi ed è solo per colpa della poca fede dei popoli che le chiese hanno creato dei dogmi.L'insegnamento di Gesù è unico per tutti quelli che lo accettano e Gesù non ha bisogno di sapientoni ma di anime affezionate
    Ognuno ha le sue idee sulle scritture,sulle date,sulle tradizioni e non è certo una colpa pensare che Gesù sia nato in primavera e non in inverno.
    Premesso ciò posso dire quali sono le mie idee riguardo le domande poste alla luce di ciò che si conosce sulla tradizione ebraica,sull'importanza di alcuni numeri nei testi sacri e sul fatto che Gesù era un ebreo che conosceva bene tali testi.Prima di tutto penso che Gesù sia nato sette anni prima della data canonizzata(sappiamo anche l'errore di Dionigi il Piccolo).La sua vita è durata quarant'anni(40 è un numero importante nella Bibbia).Ritengo che a 33 anni abbia iniziato la sua predicazione durata 7 anni(anche il numero 7 è perfezione nella Scrittura)Poichè la morte è avvenuta nel periodo pasquale anche la nascita deve essere avvenuta in primavera per completare i 40 anni (sappiamo che le greggi pernottavano all'aperto).La tradizione del 25 dicembre è una nota di paganesimo che si è inserita forse per ricordare il solstizio d'inverno con l'allungamento delle giornate e il simbolo della luce.Le tradizioni nordiche dell'abete decorato e di babbo natale è un'altra aggiunta gratuita.Festeggiare la venuta di Gesù in dicembre o in aprile per un vero cristiano non ha tanta importanza come non ha importanza decorare la casa con un abete o con un ramo di mandorlo:l'importante è il festeggiato!
    Gli apostoli(diretti collaboratori di Gesù) erano 12 perchè questo era il numero delle tribù d'Israele(uno per ogni tribù).Questo significava che Gesù era venuto per tutto il popolo d'Israele.Stranamente proprio il rappresentante di Giudea lo ha tradito.Profeticamente parlando non vorr�* forse dire che il rinnegamento e la morte verr�* dai Giudei(ma anche la salvezza con la Resurrezione).Si sa sempre dalle scritture che il popolo ebraico è caduto ed è risorto parecchie volte essendo un popolo dalla dura cervice .Gli apostoli erano 12 ma i discepoli che apprendevano ed aderivano all'insegnamento erano centinaia.Alla morte di Gesù è stato ristabilito il numero 12 con una nuova elezione.
    Maria appare poco nei Vangeli proprio perché non fanno cronaca ma insegnano.Pur essendo importante Maria doveva e voleva restare in ombra,agire dietro le quinte,non intromettersi tra la vita fisica di suo figlio e la missione che ,come Cristo,lui doveva compiere.
    La pasqua ebraica ricorda il passaggio dalla schiavitù alla libert�* degli Ebrei dall' Egitto con Mosè.In tale occasione si sacrificava un agnello e si rinnovava l'alleanza con Dio.Nell'ultima cena Gesù trasferisce questa pasqua su di sè(passaggio dalla schiavitù del peccato alla libert�* della vita eterna).L'agnello sacrificale era lui stesso e il suo sangue era la nuova alleanza.Il numero 3 è un altro numero sacro e anche il Cristo doveva rimanere tre giorni nella morte.Le date dei tre giorni a volte non coincidono perchè c'erano dei gruppi(Esseni)che festeggiavano in altre giornate o perchè Gesù voleva essere sacrificato il giorno stesso in cui si immolavano gli agnelli ma ciò va accettato come fede e non cambia molto nella nostra vita di credenti.
    L'evangelista Luca non ha conosciuto Gesù.I fratelli e le sorelle di Gesù erano in realt�* dei cugini .Se i sacerdoti cattolici non si sposano è colpa della chiesa che ha stabilito questa regola!








    .

  3. #18
    Posso tranquillamente ignorare la risposta di Rachele Giacobi e non sentirmi in debito.

    Non amo, ne preferiscoi talebani


    Non ho e forse non abbiamo bisogno o necessità di lezioni d'insegnamenti cattolici
    P�nta rh�i h?s potam�s

    arecata � il 2� nick-name di Blasel

  4. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da arecata Visualizza Messaggio

    No, naturalmente e ti ostini a dire ca......te


    Perchè Gesù è nato a Betlemme?
    Perchè i genitori si stavano recando al loro paese per il censimento indetto da Augusto ed erano in viaggio.
    I censimenti si tenevano in primavera, e questo è sufficiente a spiegarti che la data dicembrina si scelse intorno al IV secolo per sostituire le celebrazioni del "Sol Invictus"

    Studia, magari ti erudisci un p
    ò
    Ma non hai letto? L'ho premesso nella risposta di ieri: Cristo è il Nuovo Sole che splende dall'alto. Il succo è questo. 25 dicembre, 25 aprile o 25 agosto che cambia? E comunque...


    Molti si interrogano se Gesù sia nato veramente il 25 dicembre. Ma cosa sappiamo in realtà sulla storicità della sua data di nascita? I Vangeli, come è noto, non precisano in che giorno è nato il fondatore del cristianesimo.
    E allora, come mai la Chiesa ha fissato proprio al 25 dicembre il suo Natale? È vero, inoltre, che questa festa cristiana – seconda solo alla Pasqua – è stata posta al 25 dicembre per sostituire il culto pagano del dio Sole, celebrato in tutto il Mediterraneo anche prima della nascita di Gesù?

    Cominciamo col dire che il solstizio d’inverno – data in cui si festeggiava nelle culture politeiste il Sol Invictus – cade il 21 dicembre e non il 25.

    In secondo luogo è bene precisare che la Chiesa primitiva, soprattutto d’Oriente, aveva fissato la data di nascita di Gesù al 25 dicembre già nei primissimi anni successivi alla sua morte.

    Dato che è stato ricavato dallo studio della primitiva tradizione di matrice giudeo-cristiana – risultata fedelissima al vaglio degli storici contemporanei – e che ha avuto origine dalla cerchia dei familiari di Gesù, ossia dalla originaria Chiesa di Gerusalemme e di Palestina.

    E allora, se la Chiesa ha subito fissato al 25 dicembre la nascita di Gesù, abbiamo oggi prove documentali e archeologiche che possono confermare la veneranda tradizione ecclesiale? La risposta è si.

    Nel 1947 un pastorello palestinese trova casualmente una giara, semisepolta in una grotta del deserto di Qumran, un’arida regione a pochi chilometri da Gerusalemme. La località era stata sede della comunità monastica degli esseni, che oltre all’ascetismo praticava la copiatura dei testi sacri appartenuti ai loro antenati israeliti. I monaci del Mar Morto produssero in pochi decenni una grande quantità di testi, poi nascosti in grandi anfore per salvarli dall’occupazione romana del 70 d.C.

    All’indomani della fortunata scoperta, archeologi di tutto il mondo avviarono una grande campagna di scavi nell’intera zona desertica, rinvenendo ben 11 grotte, che custodivano, da quasi venti secoli, numerosi vasi e migliaia di manoscritti delle Sacre Scritture israelitiche, arrotolati e ben conservati.

    Tra questi importanti documenti, uno ci interessa particolarmente: è il Libro dei Giubilei, un testo del II secolo a.C.

    La fonte giudaica ci ha permesso di conoscere, dopo quasi due millenni, le date in cui le classi sacerdotali di Israele officiavano al Tempio di Gerusalemme, ciclicamente da sabato a sabato, quindi sempre nello stesso periodo dell’anno.

    Il testo in questione riferisce poi che la classe di Abia, l’VIII delle ventiquattro che ruotavano all’officiatura del Tempio – classe sacerdotale cui apparteneva il sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni Battista – entrava nel Tempio nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre.

    La notizia apparentemente secondaria si è rivelata invece una vera bomba per gli studiosi del cristianesimo antico. Infatti, se Zaccaria è entrato nel Tempio il 23 settembre, giorno in cui secondo il vangelo di Luca ha ricevuto l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, che gli ha comunicato – nonostante la sua vecchia età e la sterilità della moglie Elisabetta – che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe stato Giovanni, questo vuol dire che il Precursore del Signore potrebbe essere nato intorno al 24 giugno, nove mesi circa dopo l’Annuncio dell’angelo.

    Guarda caso gli stessi giorni in cui la Chiesa commemora nel calendario liturgico, già dal I secolo, sia il giorno dell’Annunciazione a Zaccaria che la nascita di Giovanni.

    Detto ciò, Maria potrebbe avere avuto la visita, sempre di Gabriele, giorno dell’Annunciazione, proprio il 25 marzo. Infatti, quando Maria si reca da sua cugina Elisabetta, subito dopo le parole dell’Arcangelo, per comunicare la notizia del concepimento di Gesù, l’evangelista annota: “Elisabetta era al sesto mese di gravidanza”.

    Passo evangelico che mette in evidenza la differenza di sei mesi tra Giovanni e Gesù. E allora, se Gesù è stato concepito il 25 marzo, la sua nascita può essere ragionevolmente commemorata il 25 dicembre, giorno più, giorno meno.

    Se così stanno i fatti – e la fonte qumranica li documenta – possiamo affermare senza tema di smentita che grazie alla scoperta della prezioso testo, avvenuto appena sessant’anni fa, la plurimillenaria tradizione ecclesiastica è confermata: le ricorrenze liturgiche dei concepimenti e dei giorni di nascita, sia di Giovanni che soprattutto di Gesù, si sono rivelati pertanto compatibili con la scoperta archeologica del Deserto di Giuda.

    Cosa sarebbe accaduto se, per esempio, avessimo scoperto che il sacerdote Zaccaria fosse entrato nel Tempio nel mese di marzo o di luglio? Tutte le date liturgiche che ricordano i principali avvenimenti dei due personaggi evangelici sopra citati sarebbero diverse da quelle indicate dalla tradizione ecclesiale. E subito gli scettici, strappandosi le vesti, avrebbero gridato al mondo intero che la Chiesa si è inventata tutto, compreso la data di nascita del suo fondatore.

    Ma l’indagine non è ancora terminata! Alcuni detrattori della storicità della data del Natale al 25 dicembre hanno, infatti, osservato che in quel mese – cioè in pieno inverno – gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell’umanità.

    Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell’ebraismo tutto è soggetto alle norme di purità. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi.

    Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell’ovile del centro abitato. Un secondo gruppo è, invece, formato da pecore la cui lana è in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell’ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato.

    Un terzo gruppo, infine, è formato da pecore la cui lana è nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare né in città né nell’ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all’aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate.

    Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte è lunga e fredda, proprio come quelle d’inverno. Ricordo che Betlemme è ubicata a 800 metri sul livello del mare.

    Alla luce di queste considerazioni, possiamo ritenere risolto il mistero: i pastori e le greggi incontrati dagli angeli in quella santa notte a Betlemme appartengono al terzo gruppo, formato da sole pecore nere. Prefigurazione, se vogliamo, di quella parte della società, composta da emarginati, esclusi, derelitti e peccatori che tanto piacerà avvicinare al Gesù predicatore.

    In conclusione, possiamo dunque affermare non solo che Gesù è nato proprio il 25 dicembre ma che i vangeli dicono la verità storica circa i fatti accaduti nella notte più santa di tutti i tempi: coloriamo di nero le bianche pecorelle dei nostri presepi e saremo più fedeli non solo alla storia quanto al cuore dell’insegnamento del Nazareno.

    ———-

    * Il prof. Michele Loconsole è dottore in Sacra Teologia ecumenica, Presidente dell’associazione internazionale ENEC (L’EUROPE – NEAR EAST CENTRE) e Vicepresidente della Fondazione Nikolaos e dell’Associazione Puglia d’Oriente.



    https://it.zenit.org/articles/la-sto...l-25-dicembre/
    amate i vostri nemici

  5. #20
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    qui ci si stupisce dell'eventuale ignoranza su nozioni; ma ci sono cose parecchio più rilevanti e significative a testimoniare quanto sia superficiale l'ideologia religiosa che viene diffusa in ambito cattolico;
    queste sono parole di persona molto motivata, credo persino catechista, che dovrebbe insegnare la dottrina ai bambini, formare i piccoli fedeli;



    ebbene, questo è un concetto palesemente materialista - lo leggesse un vescovo avrebbe un infarto - col quale la testimonianza della verità evangelica viene ascritta al successo mondano di quella chiesa, peraltro veicolato - nella misura in cui si è verificato - mediante le armi ed il colonialismo; la datazione occidentale cristiana non è osservata da cinesi, musulmani, indiani, ecc... nelle questioni internazionali è semplicemente stata imposta dall'Occidente;

    ora, un credente può essere un buon cattolico anche se ignora dettagli della dottrina; ma se afferma tesi materialiste come quelle evidenziate, implica logicamente che nel momento in cui un potere qualsiasi cancellasse quelli che vengono ritenuti segni di "rilevanza", quella religione automaticamente perderebbe il suo status di autenticità, venendo a mancare quei presupposti;
    cioè, qui siamo proprio alla follia ideologica, anche autolesionistica in termini di propaganda della fede;

    sarebbe davvero divertente veder sostenere tesi del genere in un dibattito religioso, per vedere le reazioni del clero presente, possibilmente con un medico presente, e almeno un defibrillatore
    Dio parla coi fatti Axe: Non con le filosofie....con le teorie...nemmeno con le teologie. Coi fatti, con la Storia! E cosa ci dice la Storia? Qual è il fil-rouge che l'attraversa? Dio. In ogni cultura. Da sempre l'Uomo ha fatto riferimento a Lui. Tu stesso, dimmi, quante volte al giorno dici Grazie e Prego? Quando canti l'Inno di Mameli fai riferimento a Lui o no? E gli inglesi quando cantano il loro? A scuola hai studiato o no la Divina Commedia e i Promessi Sposi? Si o no? Cosa sei andato a vedere quando hai visitato la Cappella Sistina? Cosa vanno ad ammirare ogni anno milioni di persone a Roma? E dimmi, francamente, se andresti davanti a un milanese a dirgli che la Madunina non è il simbolo della sua città? Davanti a un napoletano che San Gennaro non è mai esistito? Ad un senese che Santa Caterina è solo un mito? Ad un polacco che Karol Woytila e' stato un uomo qualunque e Padre Kolbe è morto di sonno? Ad un indiano che il Mahatma Gandhi era solo un povero illuso? Avresti il coraggio?
    Dio entra nella Storia attraverso la vita concreta delle persone. Da sempre e per sempre.
    amate i vostri nemici

  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Prima di dare il mio parere su alcune domande fatte voglio fare una premessa che ritengo importante:le sacre scritture non dovrebbero essere testi di studio o di discussione come lo sono state per tutte le religioni a cominciare da quella ebraica.Il testo sacro che si usa(non dimentichiamo che la Bibbia è un testo ebraico!)va letto innanzitutto con fede e durante la lettura possono sorgere dei sentimenti,degli stati d'animo,dei dubbi che guidano alla riflessione.Certi dettagli,certe date non sono determinanti per fare un buon fedele.Non basta dichiararsi seguaci di Cristo,conoscere tutto su di lui o aderire a dei dogmi per essere cristiani ma è necessario dimostrarlo con le opere.Cristiano praticante(non importa se cattolico o altro)non è colui che ha le nozioni giuste e partecipa ad un culto ma chi agisce secondo le direttive del Cristo(nei Vangeli si ricavano le direttive,il resto è cornice)
    Ci sono gli esegeti che spiegano,chi in un modo,chi in un altro i testi biblici ma questi testi nei secoli sono stati tradotti,rimaneggiati con aggiunte ed esclusioni a seconda della cultura dei popoli(per fare un esempio in ebraico non c'era il comparativo per cui non si poteva dire"amare di meno"ed ecco nella traduzione l'espressione di Gesù"chi non odia padre e madre non è degno di me"ma voleva dire chi non ama meno)Di esempi simili ce ne sono numerosi ed è solo per colpa della poca fede dei popoli che le chiese hanno creato dei dogmi.L'insegnamento di Gesù è unico per tutti quelli che lo accettano e Gesù non ha bisogno di sapientoni ma di anime affezionate
    Ognuno ha le sue idee sulle scritture,sulle date,sulle tradizioni e non è certo una colpa pensare che Gesù sia nato in primavera e non in inverno.
    Premesso ciò posso dire quali sono le mie idee riguardo le domande poste alla luce di ciò che si conosce sulla tradizione ebraica,sull'importanza di alcuni numeri nei testi sacri e sul fatto che Gesù era un ebreo che conosceva bene tali testi.Prima di tutto penso che Gesù sia nato sette anni prima della data canonizzata(sappiamo anche l'errore di Dionigi il Piccolo).La sua vita è durata quarant'anni(40 è un numero importante nella Bibbia).Ritengo che a 33 anni abbia iniziato la sua predicazione durata 7 anni(anche il numero 7 è perfezione nella Scrittura)Poichè la morte è avvenuta nel periodo pasquale anche la nascita deve essere avvenuta in primavera per completare i 40 anni (sappiamo che le greggi pernottavano all'aperto).La tradizione del 25 dicembre è una nota di paganesimo che si è inserita forse per ricordare il solstizio d'inverno con l'allungamento delle giornate e il simbolo della luce.Le tradizioni nordiche dell'abete decorato e di babbo natale è un'altra aggiunta gratuita.Festeggiare la venuta di Gesù in dicembre o in aprile per un vero cristiano non ha tanta importanza come non ha importanza decorare la casa con un abete o con un ramo di mandorlo:l'importante è il festeggiato!
    Gli apostoli(diretti collaboratori di Gesù) erano 12 perchè questo era il numero delle tribù d'Israele(uno per ogni tribù).Questo significava che Gesù era venuto per tutto il popolo d'Israele.Stranamente proprio il rappresentante di Giudea lo ha tradito.Profeticamente parlando non vorr�* forse dire che il rinnegamento e la morte verr�* dai Giudei(ma anche la salvezza con la Resurrezione).Si sa sempre dalle scritture che il popolo ebraico è caduto ed è risorto parecchie volte essendo un popolo dalla dura cervice .Gli apostoli erano 12 ma i discepoli che apprendevano ed aderivano all'insegnamento erano centinaia.Alla morte di Gesù è stato ristabilito il numero 12 con una nuova elezione.
    Maria appare poco nei Vangeli proprio perché non fanno cronaca ma insegnano.Pur essendo importante Maria doveva e voleva restare in ombra,agire dietro le quinte,non intromettersi tra la vita fisica di suo figlio e la missione che ,come Cristo,lui doveva compiere.
    La pasqua ebraica ricorda il passaggio dalla schiavitù alla libert�* degli Ebrei dall' Egitto con Mosè.In tale occasione si sacrificava un agnello e si rinnovava l'alleanza con Dio.Nell'ultima cena Gesù trasferisce questa pasqua su di sè(passaggio dalla schiavitù del peccato alla libert�* della vita eterna).L'agnello sacrificale era lui stesso e il suo sangue era la nuova alleanza.Il numero 3 è un altro numero sacro e anche il Cristo doveva rimanere tre giorni nella morte.Le date dei tre giorni a volte non coincidono perchè c'erano dei gruppi(Esseni)che festeggiavano in altre giornate o perchè Gesù voleva essere sacrificato il giorno stesso in cui si immolavano gli agnelli ma ciò va accettato come fede e non cambia molto nella nostra vita di credenti.
    L'evangelista Luca non ha conosciuto Gesù.I fratelli e le sorelle di Gesù erano in realt�* dei cugini .Se i sacerdoti cattolici non si sposano è colpa della chiesa che ha stabilito questa regola!








    .
    Colpa o merito, Rachele cara? Non inventa niente, la Chiesa. I suoi ministri si rifanno semplicemente alla vita di Gesù. Era sposato Gesù? No.
    Per la Chiesa una cosa è la vocazione matrimoniale. Altra quella sacerdotale.
    amate i vostri nemici

  7. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da arecata Visualizza Messaggio
    Posso tranquillamente ignorare la risposta di Rachele Giacobi e non sentirmi in debito.

    Non amo, ne preferiscoi talebani


    Non ho e forse non abbiamo bisogno o necessità di lezioni d'insegnamenti cattolici
    Arecata ma ti girano? Se vedi derive talebane puoi stemperare con un po' di ironia

    Non sono più mod né un esempio cristallino, ma un utente maturo dovrebbe riportare i toni se questi vanno fuori dal seminato, non esasperarli che poi si crea un ciscolo vizioso

  8. #23
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma non hai letto? L'ho premesso nella risposta di ieri: Cristo è il Nuovo Sole che splende dall'alto. Il succo è questo. 25 dicembre, 25 aprile o 25 agosto che cambia? E comunque...


    Molti si interrogano se Gesù sia nato veramente il 25 dicembre. Ma cosa sappiamo in realtà sulla storicità della sua data di nascita? I Vangeli, come è noto, non precisano in che giorno è nato il fondatore del cristianesimo.
    E allora, come mai la Chiesa ha fissato proprio al 25 dicembre il suo Natale? È vero, inoltre, che questa festa cristiana – seconda solo alla Pasqua – è stata posta al 25 dicembre per sostituire il culto pagano del dio Sole, celebrato in tutto il Mediterraneo anche prima della nascita di Gesù?

    Cominciamo col dire che il solstizio d’inverno – data in cui si festeggiava nelle culture politeiste il Sol Invictus – cade il 21 dicembre e non il 25.

    In secondo luogo è bene precisare che la Chiesa primitiva, soprattutto d’Oriente, aveva fissato la data di nascita di Gesù al 25 dicembre già nei primissimi anni successivi alla sua morte.

    Dato che è stato ricavato dallo studio della primitiva tradizione di matrice giudeo-cristiana – risultata fedelissima al vaglio degli storici contemporanei – e che ha avuto origine dalla cerchia dei familiari di Gesù, ossia dalla originaria Chiesa di Gerusalemme e di Palestina.

    E allora, se la Chiesa ha subito fissato al 25 dicembre la nascita di Gesù, abbiamo oggi prove documentali e archeologiche che possono confermare la veneranda tradizione ecclesiale? La risposta è si.

    Nel 1947 un pastorello palestinese trova casualmente una giara, semisepolta in una grotta del deserto di Qumran, un’arida regione a pochi chilometri da Gerusalemme. La località era stata sede della comunità monastica degli esseni, che oltre all’ascetismo praticava la copiatura dei testi sacri appartenuti ai loro antenati israeliti. I monaci del Mar Morto produssero in pochi decenni una grande quantità di testi, poi nascosti in grandi anfore per salvarli dall’occupazione romana del 70 d.C.

    All’indomani della fortunata scoperta, archeologi di tutto il mondo avviarono una grande campagna di scavi nell’intera zona desertica, rinvenendo ben 11 grotte, che custodivano, da quasi venti secoli, numerosi vasi e migliaia di manoscritti delle Sacre Scritture israelitiche, arrotolati e ben conservati.

    Tra questi importanti documenti, uno ci interessa particolarmente: è il Libro dei Giubilei, un testo del II secolo a.C.

    La fonte giudaica ci ha permesso di conoscere, dopo quasi due millenni, le date in cui le classi sacerdotali di Israele officiavano al Tempio di Gerusalemme, ciclicamente da sabato a sabato, quindi sempre nello stesso periodo dell’anno.

    Il testo in questione riferisce poi che la classe di Abia, l’VIII delle ventiquattro che ruotavano all’officiatura del Tempio – classe sacerdotale cui apparteneva il sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni Battista – entrava nel Tempio nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre.

    La notizia apparentemente secondaria si è rivelata invece una vera bomba per gli studiosi del cristianesimo antico. Infatti, se Zaccaria è entrato nel Tempio il 23 settembre, giorno in cui secondo il vangelo di Luca ha ricevuto l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, che gli ha comunicato – nonostante la sua vecchia età e la sterilità della moglie Elisabetta – che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe stato Giovanni, questo vuol dire che il Precursore del Signore potrebbe essere nato intorno al 24 giugno, nove mesi circa dopo l’Annuncio dell’angelo.

    Guarda caso gli stessi giorni in cui la Chiesa commemora nel calendario liturgico, già dal I secolo, sia il giorno dell’Annunciazione a Zaccaria che la nascita di Giovanni.

    Detto ciò, Maria potrebbe avere avuto la visita, sempre di Gabriele, giorno dell’Annunciazione, proprio il 25 marzo. Infatti, quando Maria si reca da sua cugina Elisabetta, subito dopo le parole dell’Arcangelo, per comunicare la notizia del concepimento di Gesù, l’evangelista annota: “Elisabetta era al sesto mese di gravidanza”.

    Passo evangelico che mette in evidenza la differenza di sei mesi tra Giovanni e Gesù. E allora, se Gesù è stato concepito il 25 marzo, la sua nascita può essere ragionevolmente commemorata il 25 dicembre, giorno più, giorno meno.

    Se così stanno i fatti – e la fonte qumranica li documenta – possiamo affermare senza tema di smentita che grazie alla scoperta della prezioso testo, avvenuto appena sessant’anni fa, la plurimillenaria tradizione ecclesiastica è confermata: le ricorrenze liturgiche dei concepimenti e dei giorni di nascita, sia di Giovanni che soprattutto di Gesù, si sono rivelati pertanto compatibili con la scoperta archeologica del Deserto di Giuda.

    Cosa sarebbe accaduto se, per esempio, avessimo scoperto che il sacerdote Zaccaria fosse entrato nel Tempio nel mese di marzo o di luglio? Tutte le date liturgiche che ricordano i principali avvenimenti dei due personaggi evangelici sopra citati sarebbero diverse da quelle indicate dalla tradizione ecclesiale. E subito gli scettici, strappandosi le vesti, avrebbero gridato al mondo intero che la Chiesa si è inventata tutto, compreso la data di nascita del suo fondatore.

    Ma l’indagine non è ancora terminata! Alcuni detrattori della storicità della data del Natale al 25 dicembre hanno, infatti, osservato che in quel mese – cioè in pieno inverno – gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell’umanità.

    Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell’ebraismo tutto è soggetto alle norme di purità. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi.

    Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell’ovile del centro abitato. Un secondo gruppo è, invece, formato da pecore la cui lana è in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell’ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato.

    Un terzo gruppo, infine, è formato da pecore la cui lana è nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare né in città né nell’ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all’aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate.

    Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte è lunga e fredda, proprio come quelle d’inverno. Ricordo che Betlemme è ubicata a 800 metri sul livello del mare.

    Alla luce di queste considerazioni, possiamo ritenere risolto il mistero: i pastori e le greggi incontrati dagli angeli in quella santa notte a Betlemme appartengono al terzo gruppo, formato da sole pecore nere. Prefigurazione, se vogliamo, di quella parte della società, composta da emarginati, esclusi, derelitti e peccatori che tanto piacerà avvicinare al Gesù predicatore.

    In conclusione, possiamo dunque affermare non solo che Gesù è nato proprio il 25 dicembre ma che i vangeli dicono la verità storica circa i fatti accaduti nella notte più santa di tutti i tempi: coloriamo di nero le bianche pecorelle dei nostri presepi e saremo più fedeli non solo alla storia quanto al cuore dell’insegnamento del Nazareno.

    ———-

    * Il prof. Michele Loconsole è dottore in Sacra Teologia ecumenica, Presidente dell’associazione internazionale ENEC (L’EUROPE – NEAR EAST CENTRE) e Vicepresidente della Fondazione Nikolaos e dell’Associazione Puglia d’Oriente.



    https://it.zenit.org/articles/la-sto...l-25-dicembre/
    Un bell'intervento con, finalmente, anche un riferimento ai testi di Qumran.
    Danno volentieri degli ignoranti a noi, ma sono loro che ignorano molte cose.
    Io continuo a notare che tutti i loro interventi hanno uno scopo distruttivo e sono pieni di veleno.
    Non criticano per migliorare, ma criticano per distruggere. Sono due attività ben diverse tra loro.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  9. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Dio parla coi fatti Axe: Non con le filosofie....con le teorie...nemmeno con le teologie. Coi fatti, con la Storia! E cosa ci dice la Storia? Qual è il fil-rouge che l'attraversa? Dio. In ogni cultura. Da sempre l'Uomo ha fatto riferimento a Lui. Tu stesso, dimmi, quante volte al giorno dici Grazie e Prego? Quando canti l'Inno di Mameli fai riferimento a Lui o no? E gli inglesi quando cantano il loro? A scuola hai studiato o no la Divina Commedia e i Promessi Sposi? Si o no? Cosa sei andato a vedere quando hai visitato la Cappella Sistina? Cosa vanno ad ammirare ogni anno milioni di persone a Roma? E dimmi, francamente, se andresti davanti a un milanese a dirgli che la Madunina non è il simbolo della sua città? Davanti a un napoletano che San Gennaro non è mai esistito? Ad un senese che Santa Caterina è solo un mito? Ad un polacco che Karol Woytila e' stato un uomo qualunque e Padre Kolbe è morto di sonno? Ad un indiano che il Mahatma Gandhi era solo un povero illuso? Avresti il coraggio?
    Dio entra nella Storia attraverso la vita concreta delle persone. Da sempre e per sempre.
    Cono, perdonami, ma questa cosa che affermi è proprio stupida, e profondamente anti-cristiana; anzi, implica esattamente l'opposto del messaggio cristiano, e cioè la venerazione di ciò che è mondano;
    è veramente incredibile che tu non te ne accorga, per quanto sei infarcito di dottrina; ma si capisce perché vi ricorri solo per entusiasmo, credendo di fare propaganda alla fede, ma non ti accorgi che squalifichi proprio quella dottrina, che non comprendi perché manchi degli strumenti filosofici per argomentarla; e ti spiego il perché, facendoti notare che in quello che scrivo non c'è nulla di anti-cattolico o anti-religioso:

    a) prima di tutto, quel "Dio" di cui parli non è "uno", bensì una pluralità di "Dio" che genera dottrine opposte, inutilizzabili in concreto, visto cha ai più autorizza comportamenti che per te sono peccato, anche mortale, nello stesso ambito cristiano; per non parlare di altre religioni non testamentarie;

    b) in secondo luogo, il fatto che il mondo esprima riferimenti formali ad un "Dio" generico, non implicante alcuna dottrina specifica, alcun valore, non è che dimostri la presenza o l'esistenza di "Dio" nella storia, ma solo che le persone ci hanno creduto, così come hanno creduto agli dei pagani e all'astrologia;
    forse i templi dedicati a Giove, Minerva, Marte, Mercurio, come i giorni della settimana - lo stesso criterio che usi per le datazioni - dimostrano la "verità" e la presenza di quegli dei ? forse la grandezza di Omero o di Virgilio sono testimonianza della veridicità degli dei pagani, e così le statue che ritraggono quegli dei, i dipinti, i templi ? pensaci un momento, perché le tue affermazioni assurde implicherebbero esattamente questo, dato che sono logicamente congruenti;

    c) infine, la questione fondamentale: il mondo "cristiano" tutto ha ripudiato la religione come suo fondamento etico; è scritto in tutte le relative costituzioni, nonostante qualche forma che riporta ancora tracce di tradizione; la riprova sono le leggi, dove tutto si allontana da tutto ciò che è il dettato dottrinario, soprattutto cattolico; contraccezione, aborto, matrimoni egualitari, eutanasia e altro, che tu consideri "degrado";

    se il concetto di valore di ciò che è affermato nel mondo dovesse costituire prova di verità - così come tu sostieni con queste sciocchezze - dovremmo, al contrario di quanto affermi, dedurne esattamente che Dio non esiste e che è stato estromesso dalla storia, almeno il dio cristiano, visto che tra i cristiani così si è stabilito e così di fatto si pratica nella quotidianità, come nella legge, esplicita e scritta;
    per un cristiano, non importa di quale confessione, la fede nel Vangelo deve essere l'unico ed esclusivo motivo, autosufficiente, l'unica argomentazione, testimoniata, di propaganda della fede, e non quanto avviene nel mondo, come implica il tuo ragionamento; se non credi a me, chiedi ad un tuo prelato;
    è umiliante per un cristiano abboccare all'amo di questa propaganda già obsoleta a metà del secolo scorso, ed è anche nocivo nella catechesi;

    tu non diresti mai ad un tuo figlio piccolo che è bello tifare Empoli perché la squadra è in serie A; sei, giustamente, attaccato ai colori, quale che sia il destino della squadra; andresti allo stadio a tifare anche se giocassero tra i dilettanti; e non vorresti mai che un bambino tifasse per opportunismo, pronto a cambiare squadra in caso di vicende meno fortunate;
    ma le tue argomentazioni sul dio nella storia mondana implicano esattamente questa logica, che potrebbe ben appartenere ad un nichilista ateo e seguace di Nietszche, non certo ad un cristiano;

    il tuo ragionamento è incompatibile con qualsiasi dottrina cristiana, anche se a te sembra di potervi ricorrere in modo complementare, perché ti sembra un ragionamento propagandistico efficace; ma stai svendendo tutto; sarebbe come riempire a metà di gasolio il serbatoio di un motore a benzina.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #25
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma non hai letto? L'ho premesso nella risposta di ieri: Cristo è il Nuovo Sole che splende dall'alto. Il succo è questo. 25 dicembre, 25 aprile o 25 agosto che cambia?



    https://it.zenit.org/articles/la-sto...l-25-dicembre/
    Che non è storia, è fantasia prevaricante o quantomeno teologia.
    Era molto più semplice ed oggi apprezzato se i capi della chiesa avessero ammesso di non saperlo; ma allora gli ascoltatori erano analfabeti e come tu hai giustamente riportato emarginati, esclusi, derelitti e peccatori.
    Si chiedevano: "quando è nato Gesù?" "Il 25 dicembre" "E chi l'ha detto?" "L'ha detto il Papa"
    Ultima modifica di crepuscolo; 02-10-2018 alle 13:28

  11. #26
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    I suoi ministri si rifanno semplicemente alla vita di Gesù. Era sposato Gesù? No.
    Per la Chiesa una cosa è la vocazione matrimoniale. Altra quella sacerdotale.
    i "ministri" non hanno tenuto,minimamente, in considerazione il fatto che Gesú non ha avuto il tempo di adempiere entrambe le ..diciamo..incombenze.
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  12. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    - - le seguenti epifanie di Matteo e Luca sono state necessarie per spiegare la divinità di Gesù ai credenti di allora che volevano saperne di più, è un aspetto teologico, credo dettato dalla fede. - -


    Infatti.. dettato dalla (sola) fede !
    Questo è l' evento "storico": la certissima convinzione dei devoti, ai quali Apparve (meglio: sarebbe apparso) colui che sarebbe stato resuscitato.
    Dunque Non quello strabiliante e nello stesso tempo "Indimostrabile quanto Irripetibile" RI-torno in vita (trasformato in: soma pneumatikon) della futura entita' divinizzata.

    Del resto lo stesso SauloTarso riportava, nella sua lettera-epistola, quel celeberrimo passo: SE il Messia/Cristo non è risuscitato, "vana" è la Fede. (1 Corinzi cap. 15). - Ovviamente vale per i soli credenti.

    ----------------------------

    Tu scrivi: Secondo me Dio è sceso spiritualmente su Gesù al battesimo del Battista, infatti il Dio che tu chiami biblico, sembrò dire: "Oggi ti ho generato".


    Ma tu sai benissimo che questo passo è tratto dal Salterio.. e opportunamente RI-utilizzato dai Nuovi redattori _ per confermare l' insita divinita' (!) del loro maestro (sempre secondo "loro").
    E comunque quella formulazione dello spirito dell' iddioBiblico che "Investe" il personaggio di turno è alquanto ricorrente nel Tanak.

    Ma l' argomento (dello "spirito") è alquanto complesso.. non tanto per l' ebraismo, poichè la loro dottrina contemplava un Solo spirito (ovviamente.. quello di Yahwè) - quanto per la Nuova religione per via della presenza sia dello spirito del divinAbba' che quello DEL Messia/Cristo Pneumatico _ pur essendo, sempre e comunque, UN solo spirito !
    Una "ingarbugliata-arzigogolata" trovata.. del solito (paganeggiante) fariseo di Tarso..eccc..eccc....

  13. #28
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio


    Ma tu sai benissimo che questo passo è tratto dal Salterio.. e opportunamente RI-utilizzato dai Nuovi redattori _ per confermare l' insita divinita' (!) del loro maestro (sempre secondo "loro").
    E comunque quella formulazione dello spirito dell' iddioBiblico che "Investe" il personaggio di turno è alquanto ricorrente nel Tanak.

    Ma l' argomento (dello "spirito") è alquanto complesso.. non tanto per l' ebraismo, poichè la loro dottrina contemplava un Solo spirito (ovviamente.. quello di Yahwè) - quanto per la Nuova religione per via della presenza sia dello spirito del divinAbba' che quello DEL Messia/Cristo Pneumatico _ pur essendo, sempre e comunque, UN solo spirito !
    Una "ingarbugliata-arzigogolata" trovata.. del solito (paganeggiante) fariseo di Tarso..eccc..eccc....
    Ti sono grato per il chiarimento.
    Per quanto riguarda, poi, la complessità dell Spirito, sono d'accordo anch'io, ma confermo ciò che ho detto, avendone delimitato con un "per me", il discorso, in quanto è una mia idea e riguarda solo la mia fede; infatti sono convinto che, se Dio esiste, esista anche una strada per conoscerlo, e chi meglio di Gesù, sempre per me, avrebbe potuto conoscerlo così a fondo da chiamarlo "Abbà"?
    E come Paolo abbia ritenuto inutile la sua fede se Gesù non fosse risorto, così anch'io credo che sia inutile credere in Dio se Dio non esistesse. Evidentemente questo è un discorso che può essere fatto solo a priori, proprio per salare quella fede che, così, denota la nostra piena libertà di agire, non sapendo, infatti, ciò che sia a posteriori.
    Ultima modifica di crepuscolo; 02-10-2018 alle 16:00

  14. #29
    Domanda, ma secondo voi leggo le risposte di Cono o di Rachele in questo thread?

    Se rispondete SI non mi conoscete affatto.
    P�nta rh�i h?s potam�s

    arecata � il 2� nick-name di Blasel

  15. #30
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    In questo forum davvero assistiamo ad assurdità.
    Arecata, sapendo che l'unico iscritto cattolico praticante al forum è Cono, afferma di non voler nemmeno leggere la sua risposta alle domande che ha fatto appositamente per lui!
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