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Discussione: Il "fenomeno" Alberto Angela

  1. #61
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    allora: dire che la realtà in definitiva è un postulato non implica negarle validità come punto d'appoggio per effettuare valutazioni di qualunque tipo. il caso dell'assicuratore anziché smentire, conferma quanto ti vado dicendo. cioè che al pari della fallibilità del dato statistico c'è la fallibilità della valutazione, sempre umana e quindi a sua volta fallibile, di quel dato. insomma la statistica non è una scienza esatta, sia per il metodo e sia per l'oggetto cioè la realtà, che per l'appunto ho definito postulato. insomma un doppio postulato. di metodo e di merito.
    appunto, il limite epistemologico del tuo ragionamento è che applica per default criteri inadeguati, perché non funzionali; la statistica non sbaglia, ma tu hai questa impressione, perché applichi ad un tiro di mortaio il criterio di valutazione del tiro di un cecchino; se io devo buttare giù una casa e alla prima correzione faccio "forcella" discostandomi di 10 o 12 m. dal centro è un risultato molto efficiente ed "esatto", perché il criterio di valutazione è quello di una relativa precisione per una deflagrazione che spiana tutto nel raggio di 25 mt X la rapidità di esecuzione; ma se io devo colpire col fucile un cecchino ad una finestra l'efficienza mi chiede una precisione di pochi cm.; se lo devo neutralizzare in copertura per alcuni secondi, mi basta concentrare una raffica in un mq. dipende tutto dalla finalità che ti proponi;
    quanto alle farmaceutiche ti dicevo dei vaccini. la domanda che ti pongo è: quanto conviene a una farmaceutica debellare il virus della malaria in africa? quanto potrebbe guadagnare da un somministrazione di massa del vaccino? poco, a causa della scarsità della domanda. e allora per ridurre i costi magari brevetta un vaccino che è in definitiva inefficace ma che costa niente. ovviamente prendendo accordi con le altre case farmaceutiche affinché non distribuiscano a loro volta un vaccino, più efficace. e ciò per non perdere il "mercato".
    e io ti rispondo che per valutare questo devi osservare tutto il sistema secondo il dato di realtà; se parti dall'assunto di un cartello dell'inefficienza in grado di occultare tutto, non è escluso al 100% che sbagli, ma è estremamente improbabile, perché stai arbitrariamente escludendo - anche in buona fede, ma per un pregiudizio tecnicamente sbagliato - tante forze che operano in senso contrario; il premio per la competizione, la vastità del numero di competitori e la loro natura; per esempio, i copycats del farmaco indiani, con una platea di 1.3 miliardi di pazienti, se ne strabattono le palle di eventuali strategie delle farmaceutiche e partono dalla clonazione pirata dei principi attivi per sviluppare in competizione;

    quella che descrivi io la definirei "cultura del niente". c'è davvero gente che non sa più come schiaffeggiare la miseria...ciò ovviamente non depone a favore del tuo ragionamento. se tanto mi dà tanto oggi non è più il mondo dell'arte a dire se un'opera vale ma quanto si è disposti a spendere per una "stravaganza"...
    che è lo stesso, per molte altre cose: chiunque spende solo se c'è un'opinione generale che quella cosa valga, e fondata perlomeno su motivi logici; l'opinione ormai conta persino per il sale e l'acqua minerale; tutto è pubblicizzato come "migliore di altro" e nessuno acquista per il mero valore d'uso; se un'opera d'arte mostra tratti che spiegano concettualmente il suo valore, si presta; che è cosa diversa dal piacere immediato che può suscitare, il quale a sua volta è facilmente condizionabile dalla consapevolezza;

    questa poi...ma in definitiva mi rendo conto che se non ne fai esperienza, del trascendente, non riesci ad avere "fiducia" in esso...io modestamente ho avuto le inerenti esperienze e ci credo. ma capisco il tuo non credere.
    scusa eh, ma "trascendente" vuol dire esattamente ciò di cui non è possibile fare esperienza; infatti, alla frase successiva ribalti il concetto, più vicino all'efficienza:

    la frase "credere è sapere" vuol dire che se non posso dimostrare la "realtà" del Reale allora quello che percepisco con i sensi non è la vera realtà. è ciò che io "credo" attraverso i sensi che la realtà sia. l'impasse logica è evidente. per superarla non posso fare altro che attribuire valore veritativo a ciò che percepisco coi sensi...
    tu disponi di sensi, ma di quelli di una pluralità, e di strumenti; come sopra, è irrilevante la questione di una "verità" assoluta, che nessuna scienza persegue come tale; quello che conta è la funzionalità dello strumento interpretativo; il farmaco cura ? se sì, le premesse osservate sono verificate; ha effetti collaterali eliminabili con un diverso dosaggio ? l'efficienza è ancora maggiore, ecc...
    poi, puoi anche pensare per tuoi motivi che soffrire ti fortifica, oppure pensare che quando possibile è meglio non intossicare il fegato; a me è successo spesso di evitare anti-infiammatori perché nel complesso, tra entità del dolore, aspettativa di efficacia e pigrizia rispetto alla fila di anziani in farmacia, potevo resistere; ma questo non mi autorizza a pontificare sull'opportunità di quel principio attivo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #62
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Rai, ancora grandi ascolti per Alberto Angela e il suo ‘Ulisse – il piacere della scoperta’ in prima serata su Rai1. La seconda puntata dedicata a Cleopatra, una delle figure femminili più affascinanti della storia, ha conquistato 3 milioni 487 mila spettatori e il 17.4. Grande seguito anche sui social: con oltre 90mila interazioni (+ 10% vs scorsa settimana) Ulisse è il programma più commentato dell’intera giornata, al primo posto dei TT Italia per tutta la durata della trasmissione. A seguire, bene anche ‘Petrolio’, il programma di Duilio Giammaria ha registrato 921mila telespettatori con il 9.7.

    https://cronachedi.it/2018/10/07/rai...gela-albanese/
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  3. #63
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    appunto, il limite epistemologico del tuo ragionamento è che applica per default criteri inadeguati, perché non funzionali; la statistica non sbaglia, ma tu hai questa impressione, perché applichi ad un tiro di mortaio il criterio di valutazione del tiro di un cecchino; se io devo buttare giù una casa e alla prima correzione faccio "forcella" discostandomi di 10 o 12 m. dal centro è un risultato molto efficiente ed "esatto", perché il criterio di valutazione è quello di una relativa precisione per una deflagrazione che spiana tutto nel raggio di 25 mt X la rapidità di esecuzione; ma se io devo colpire col fucile un cecchino ad una finestra l'efficienza mi chiede una precisione di pochi cm.; se lo devo neutralizzare in copertura per alcuni secondi, mi basta concentrare una raffica in un mq. dipende tutto dalla finalità che ti proponi;

    dici bene. il limite epistemologico della statistica, anche nelle questioni militari, è che c'è un margine d'errore che non può essere obliterato. ciò in quanto appunto la statistica non è una scienza esatta. forse ho capito che vuoi dire: che come con il mortaio non riesci a centrare in pieno l'obiettivo, perché c'è un margine d'errore ineliminabile; così anche nella statistica non si può pretendere risultati al cento per cento affidabili, perché neanche l'arma che si usa ha al cento per cento efficacia distruttiva.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io ti rispondo che per valutare questo devi osservare tutto il sistema secondo il dato di realtà; se parti dall'assunto di un cartello dell'inefficienza in grado di occultare tutto, non è escluso al 100% che sbagli, ma è estremamente improbabile, perché stai arbitrariamente escludendo - anche in buona fede, ma per un pregiudizio tecnicamente sbagliato - tante forze che operano in senso contrario; il premio per la competizione, la vastità del numero di competitori e la loro natura; per esempio, i copycats del farmaco indiani, con una platea di 1.3 miliardi di pazienti, se ne strabattono le palle di eventuali strategie delle farmaceutiche e partono dalla clonazione pirata dei principi attivi per sviluppare in competizione;

    ma guarda io direi che la situazione indiana è evidentemente meno complessa di quella africana. un simulacro di democrazia, come quella indiana, è sicuramente meglio di un continente in cui nella gran parte, non c'è altro che miseria, morte e malattia.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    che è lo stesso, per molte altre cose: chiunque spende solo se c'è un'opinione generale che quella cosa valga, e fondata perlomeno su motivi logici; l'opinione ormai conta persino per il sale e l'acqua minerale; tutto è pubblicizzato come "migliore di altro" e nessuno acquista per il mero valore d'uso; se un'opera d'arte mostra tratti che spiegano concettualmente il suo valore, si presta; che è cosa diversa dal piacere immediato che può suscitare, il quale a sua volta è facilmente condizionabile dalla consapevolezza;

    per quanto mi riguarda l'arte è oggi un mestiere per malfattori e miliardari annoiati.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    scusa eh, ma "trascendente" vuol dire esattamente ciò di cui non è possibile fare esperienza; infatti, alla frase successiva ribalti il concetto, più vicino all'efficienza:

    e allora un dante alighieri come lo classifichi?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    tu disponi di sensi, ma di quelli di una pluralità, e di strumenti; come sopra, è irrilevante la questione di una "verità" assoluta, che nessuna scienza persegue come tale; quello che conta è la funzionalità dello strumento interpretativo; il farmaco cura ? se sì, le premesse osservate sono verificate; ha effetti collaterali eliminabili con un diverso dosaggio ? l'efficienza è ancora maggiore, ecc...
    poi, puoi anche pensare per tuoi motivi che soffrire ti fortifica, oppure pensare che quando possibile è meglio non intossicare il fegato; a me è successo spesso di evitare anti-infiammatori perché nel complesso, tra entità del dolore, aspettativa di efficacia e pigrizia rispetto alla fila di anziani in farmacia, potevo resistere; ma questo non mi autorizza a pontificare sull'opportunità di quel principio attivo.
    si axe. anche i farmaci si basano sulla statistica. c'è sempre una frazione di pazienti per cui gli effetti curativi del farmaco sono minori di quelli collaterali. non si ha mai la certezza assoluta.

  4. #64
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    dici bene. il limite epistemologico della statistica, anche nelle questioni militari, è che c'è un margine d'errore che non può essere obliterato. ciò in quanto appunto la statistica non è una scienza esatta. forse ho capito che vuoi dire: che come con il mortaio non riesci a centrare in pieno l'obiettivo, perché c'è un margine d'errore ineliminabile; così anche nella statistica non si può pretendere risultati al cento per cento affidabili, perché neanche l'arma che si usa ha al cento per cento efficacia distruttiva.
    no, hai capito al contrario; la statistica non è inesatta, ma semplicemente probabilistica anziché deterministica; ma per la sua funzione, quel margine di errore non inficia l'esattezza; se fai l'assicuratore, non ti interessa sapere chi avrà un incidente, ma ti serve una stima dei costi globali degli infortuni, che è "esatta" nella misura in cui funziona e ti garantisce un margine; analogamente, un tiro di artiglieria è esatto, nonostante si discosti modicamente dal centro, data la potenza, perché a quel punto la variabile che pesa di più è la rapidità con la quale si giunge a produrre l'effetto voluto;

    e allora un dante alighieri come lo classifichi?
    come uno scrittore che ha messo in poesia un immaginario costruito sulla filosofia della Scolastica, il cui oggetto è la trascendenza; il fatto di parlare di qualcosa non è certo indizio del fatto che tu abbia esperienza di quella cosa; del resto, proprio in poesia e letteratura era ben nota anche nell'antichità - e poi molto apprezzata dai moderni - la potenza evocativa del "basso" rispetto all'"alto", indicibile, piuttosto che la retorica diretta dello "spirito"; pensa solo a Catullo...

    si axe. anche i farmaci si basano sulla statistica. c'è sempre una frazione di pazienti per cui gli effetti curativi del farmaco sono minori di quelli collaterali. non si ha mai la certezza assoluta.
    appunto, come in quasi ogni strategia; se devi andare in un posto, fai un calcolo prudenziale degli orari, la sveglia, l'arrivo in stazione, ecc... il tuo "successo" è arrivare in orario, ma potresti verosimilmente dire che la tua strategia non sia esatta perché sei in leggero anticipo e avresti potuto dormire un quarto d'ora in più; ma poi, prendendo il bus successivo, quello avrebbe potuto restare imbottigliato nel traffico dell'ora di punta delle scuole, e tu saresti arrivato in stazione con mezz'ora o più di ritardo; un risultato futuro è per definizione incerto, morte a parte.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #65
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    La terza puntata di Ulisse, in onda sabato 13 ottobre 2018, sarà dedicata al racconto di una delle pagine più buie della storia d’Italia, il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma del 16 ottobre 1943. Tra le testimonianze ci sarà quella di Liliana Segre. Tutto è cominciato con le leggi razziali, che da un giorno all’altro hanno privato di tanti diritti migliaia di cittadini italiani, perseguitati perché ebrei. Ed è finito con l’orrore dei campi di sterminio, dai quali pochissimi si sono salvati. Alberto Angela racconta le vicende negli stessi luoghi che hanno fatto da scenario ai tragici eventi. Al centro del racconto del programma la testimonianza diretta di coloro che sono scampati alla morte nei lager, certi che l’ascolto dalla loro viva voce sarà per i telespettatori una rinnovata occasione di riflessione, analisi e conoscenza.

    https://www.altrospettacolo.it/uliss...-puntate-2018/
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  6. #66
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    no, hai capito al contrario; la statistica non è inesatta, ma semplicemente probabilistica anziché deterministica; ma per la sua funzione, quel margine di errore non inficia l'esattezza; se fai l'assicuratore, non ti interessa sapere chi avrà un incidente, ma ti serve una stima dei costi globali degli infortuni, che è "esatta" nella misura in cui funziona e ti garantisce un margine; analogamente, un tiro di artiglieria è esatto, nonostante si discosti modicamente dal centro, data la potenza, perché a quel punto la variabile che pesa di più è la rapidità con la quale si giunge a produrre l'effetto voluto;

    riguardo alle assicurazioni: quelle di grandi dimensioni fanno calcoli sulla base dei cc.dd. "grandi numeri", per cui riescono a eliminare il rischio spalmandolo su una casistica quasi infinita. oltre a ciò, come dovresti sapere, c'è il fatto che il mercato delle assicurazioni è caratterizzato dalla presenza, sempre per ciò che riguarda i grandi numeri, di situazioni di oligopolio, che rendono più che sicuri i profitti delle grandi aziende assicurative. ovviamente il discorso non vale per le piccole compagnie, per le quali i calcoli statistici hanno si importanza, ma non sono efficaci più di tanto nell'eliminare i rischi insiti nel calcolo del premio e del suo rapporto con il numero dei sinistri risarcibili. ovviamente in un paese come il nostro, in cui ad esempio, l'assicurazione degli autoveicoli è obbligatoria, tale obbligatorietà costituisce un efficace "paracadute" contro i "colpi bassi" del mercato. ciò ovviamente non esclude che i calcoli statistici di per sé siano, in forma pura, del tutto opinabili in termini epistemologici e in assenza dei correttivi di cui ho già detto.

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    come uno scrittore che ha messo in poesia un immaginario costruito sulla filosofia della Scolastica, il cui oggetto è la trascendenza; il fatto di parlare di qualcosa non è certo indizio del fatto che tu abbia esperienza di quella cosa; del resto, proprio in poesia e letteratura era ben nota anche nell'antichità - e poi molto apprezzata dai moderni - la potenza evocativa del "basso" rispetto all'"alto", indicibile, piuttosto che la retorica diretta dello "spirito"; pensa solo a Catullo...

    su dante ovviamente i commenti si sprecano...qualcuno ha detto che ciò che egli racconta nel poema sia stato da lui effettivamente vissuto. ciò implicherebbe l'attingibilità del trascendente...quanto a catullo: ciò che domina nella sua poetica è l'intento di esaltare i sensi, i sentimenti e il "piacere" che si prova nel desiderio di soddisfarli. tuttavia il tentativo di esaltare la dimensione materiale non rende la sua poetica più nobile. sempre di pornografia si tratta.

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    appunto, come in quasi ogni strategia; se devi andare in un posto, fai un calcolo prudenziale degli orari, la sveglia, l'arrivo in stazione, ecc... il tuo "successo" è arrivare in orario, ma potresti verosimilmente dire che la tua strategia non sia esatta perché sei in leggero anticipo e avresti potuto dormire un quarto d'ora in più; ma poi, prendendo il bus successivo, quello avrebbe potuto restare imbottigliato nel traffico dell'ora di punta delle scuole, e tu saresti arrivato in stazione con mezz'ora o più di ritardo; un risultato futuro è per definizione incerto, morte a parte.
    se è incerto il futuro figurati il presente...

  7. #67
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    ciò ovviamente non esclude che i calcoli statistici di per sé siano, in forma pura, del tutto opinabili in termini epistemologici e in assenza dei correttivi di cui ho già detto.
    perché opinabili ? la statistica ti offre informazioni, disgiunte dall'uso che puoi volerne fare; qualche anno fa, un cretino investì diverse migliaia di euro in biglietti della lotteria, e vinse un premio importante; può accadere, ma le probabilità erano comunque remotissime; la statistica è uno strumento informativo; può darsi che in autunno ci siano giornate quasi estive; poi, sta a te decidere di prenotare una vacanza al mare ai primi di novembre; ma l'informazione su ciò che è avvenuto in passato per una serie non è opinabile;

    su dante ovviamente i commenti si sprecano...qualcuno ha detto che ciò che egli racconta nel poema sia stato da lui effettivamente vissuto. ciò implicherebbe l'attingibilità del trascendente...
    a parte che, per definizione, il trascendente è ciò di cui non è possibile avere esperienza, che qualcuno abbia detto qualcosa non con costituisce prova di nulla;
    quanto a catullo: ciò che domina nella sua poetica è l'intento di esaltare i sensi, i sentimenti e il "piacere" che si prova nel desiderio di soddisfarli. tuttavia il tentativo di esaltare la dimensione materiale non rende la sua poetica più nobile. sempre di pornografia si tratta.
    nella relazione col lettore quella che tu chiami "pornografia" produce l'effetto - voluto e consapevole - di suscitare un'immedesimazione e di sentimenti, niente affatto materialista;
    probabilmente sei poco interessato ai linguaggi dell'arte, e più al contenuto ideologico che vi si rappresenta didascalicamente; ma, questa, è oggettivamente una perversione; nel senso che un linguaggio poetico - in senso lato - si giustifica funzionalmente solo se deve comunicare qualcosa di diverso da ciò che può essere descritto in un saggio, e proprio per evocare un dubbio, sentimenti ambivalenti, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #68
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    In concreto?
    Il fatto che ridicolizzano santoni complottisti e omeopatia
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  9. #69
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    Il fatto che ridicolizzano santoni complottisti e omeopatia
    no. il fatto che il metodo galileiano cui essi caparbiamente fanno riferimento non è più attuale. primo perché risale al 1600, che è anche l'epoca di un newton, le cui teorie sono al giorno d'oggi superate. secondo, perché non è che tutto ciò che succede "fenomenicamente" nella c.d. realtà delle cose, sia spiegabile scientificamente. e ciò per la semplice ragione che non è misurabile. il metodo induttivo, sulla cui base si operano generalizzazioni partendo da un insieme di dati considerati singolarmente, ha fatto il suo tempo. ciò perché se io dico che cane e gatto sono quadrupedi a ragione del fatto che hanno quattro zampe questo non spiega le differenze che pure passano tra cani e gatti. l'induzione è cioè un procedimento logico ma infecondo. stessa cosa (specularmente) per la deduzione. se dal generale dato di partenza che cane e gatto sono mammiferi perché partoriscono piccoli vivi e li allattano voglio dedurre che i piccoli di mammifero sono a loro volta mammiferi, ciò non è la realtà perché non tutti i mammiferi allattano i propri figli. tuttavia è un criterio fecondo perché permette di giungere a conclusioni accettabili. è fecondo ma non logico.
    personalmente non mi ritengo influenzato da santoni e non pratico l'omeopatia. però ho le mie idee, che non sono quelle della "famiglia" in questione.

  10. #70
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    no. il fatto che il metodo galileiano cui essi caparbiamente fanno riferimento non è più attuale. primo perché risale al 1600, che è anche l'epoca di un newton, le cui teorie sono al giorno d'oggi superate. secondo, perché non è che tutto ciò che succede "fenomenicamente" nella c.d. realtà delle cose, sia spiegabile scientificamente. e ciò per la semplice ragione che non è misurabile. il metodo induttivo, sulla cui base si operano generalizzazioni partendo da un insieme di dati considerati singolarmente, ha fatto il suo tempo. ciò perché se io dico che cane e gatto sono quadrupedi a ragione del fatto che hanno quattro zampe questo non spiega le differenze che pure passano tra cani e gatti. l'induzione è cioè un procedimento logico ma infecondo. stessa cosa (specularmente) per la deduzione. se dal generale dato di partenza che cane e gatto sono mammiferi perché partoriscono piccoli vivi e li allattano voglio dedurre che i piccoli di mammifero sono a loro volta mammiferi, ciò non è la realtà perché non tutti i mammiferi allattano i propri figli. tuttavia è un criterio fecondo perché permette di giungere a conclusioni accettabili. è fecondo ma non logico.
    personalmente non mi ritengo influenzato da santoni e non pratico l'omeopatia. però ho le mie idee, che non sono quelle della "famiglia" in questione.
    Il metodo sperimentale è tuttora usato dagli scienziati, sono gli pseudoscienziati che dicono che non funziona, si è evoluto da Galileo a Newton a Einstein a Popper ma sempre metodo scientifico è. Un solo esperimento può falsificare una teoria, e se la teoria non è falsificabile è pseudoscienza (come la psicanalisi). Il metodo è sia induttivo che deduttivo, si basa sugli esperimenti riproducibili, leggere Bertrand Russell al proposito.

    La divulgazione scientifica è divulgazione della scienza, se non credi alla scienza, se per te esiste la scienza "ufficiale" e quella non ufficiale, allora credi nelle pseudoscienze ed è tipico degli pseudoscientisti odiare gli scettici tipo Cicap che smascherano le loro credenze tipo "il cancro è un fungo", il razzismo, e il vario paranormale, la quantistica usata per giustificare cavolate ecc. ecc.
    Leggi come funziona il metodo scientifico, che in fondo è basato su quello dei Greci e di Galileo ed esemplificato dalla frase di Einstein , odiato dagli pseudoscienziati anche perché ebreo.

    «Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato.»

    https://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_scientifico

    Il metodo sperimentale usa sia il metodo induttivo che quello deduttivo, come ho detto, lo scienziato non è un tacchino induttivista.


    La scienza non è una credenza, la scienza funziona.

    Altrimenti ti sfido a dire una cosa specifica che Piero Angela avrebbe detto di sbagliato, basandosi sulla scienza del periodo storico (non è uno scienziato, riporta quello che la scienza fa)
    Ha detto che l'omeopatia non funziona, lo hanno denunciato e ha vinto la causa. Questo è la fondazione del CICAP non gli è stato perdonato dai complottisti e dai truffatori del paranormale. Il figlio continua egregiamente il lavoro, in Italia. Il padre di Piero inoltre era un massone antifascista che salvo' molti ebrei nella seconda guerra mondiale, quindi "orrore, orrore" (spesso i complottisti pseudoscienziati sono antisemiti, vedere lo scomparso Ryke Geerd Baker).

    Le teorie di Newton sono valide per la meccanica classica, e sono state integrate dalla relatività generale, non sono superate per nulla. La fisica quantistica non c'entra, è la fisica delle particelle.


    P.S. Voyager (tranne quando parlava seriamente di storia) e Mistero non sono scienza, il creazionismo alieno nemmeno.
    L'evoluzione si.
    Ultima modifica di Tiberio; 13-10-2018 alle 10:38
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  11. #71
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    dici bene. il limite epistemologico della statistica, anche nelle questioni militari, è che c'è un margine d'errore che non può essere obliterato. ciò in quanto appunto la statistica non è una scienza esatta. forse ho capito che vuoi dire: che come con il mortaio non riesci a centrare in pieno l'obiettivo, perché c'è un margine d'errore ineliminabile; così anche nella statistica non si può pretendere risultati al cento per cento affidabili, perché neanche l'arma che si usa ha al cento per cento efficacia distruttiva.




    ma guarda io direi che la situazione indiana è evidentemente meno complessa di quella africana. un simulacro di democrazia, come quella indiana, è sicuramente meglio di un continente in cui nella gran parte, non c'è altro che miseria, morte e malattia.




    per quanto mi riguarda l'arte è oggi un mestiere per malfattori e miliardari annoiati.





    e allora un dante alighieri come lo classifichi?



    si axe. anche i farmaci si basano sulla statistica. c'è sempre una frazione di pazienti per cui gli effetti curativi del farmaco sono minori di quelli collaterali. non si ha mai la certezza assoluta.
    Ah, ecco, ora è tutto chiaro.

    Ha già risposto efficacemente axeUgene
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  12. #72
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    Il metodo sperimentale è tuttora usato dagli scienziati, sono gli pseudoscienziati che dicono che non funziona, si è evoluto da Galileo a Newton a Einstein a Popper ma sempre metodo scientifico è. Un solo esperimento può falsificare una teoria, e se la teoria non è falsificabile è pseudoscienza (come la psicanalisi). Il metodo è sia induttivo che deduttivo, si basa sugli esperimenti riproducibili, leggere Bertrand Russell al proposito.

    il metodo sperimentale, ti ripeto, ha fallito. ciò poiché non è veritativo ma solo "statistico". non ha in altre parole un fondamento di verità oggettiva, e non ce l'ha perché gli stessi sensi umani non ce l'hanno. se io dico che è vero quello che sento non ho più autorità per affermarlo di uno schizoide che sente le voci. questo perché ti ripeto, non esistono percezioni vere e percezioni "distorte". non esiste volendo neanche il soggetto percipiente. cartesio l'aveva capito. ha cercato di rimediare all'impasse elaborando la teoria del "cogito ergo sum" ma era solo una pezza. la realtà dipende dal soggetto percipiente e non è sempre la stessa per tutti, come dice axe. ci sono quelli che hanno le allucinazioni ma, per quanto ne so non hanno minor diritto di averle di coloro che all'apparenza ragionano lucidamente. insomma il "ragionamento lucido" anche accertato come tale mediante test standardizzati è lungi dall'essere "vicino" all'oggettività del risultato del test ipotetico.

    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    La divulgazione scientifica è divulgazione della scienza, se non credi alla scienza, se per te esiste la scienza "ufficiale" e quella non ufficiale, allora credi nelle pseudoscienze ed è tipico degli pseudoscientisti odiare gli scettici tipo Cicap che smascherano le loro credenze tipo "il cancro è un fungo", il razzismo, e il vario paranormale, la quantistica usata per giustificare cavolate ecc. ecc.
    Leggi come funziona il metodo scientifico, che in fondo è basato su quello dei Greci e di Galileo ed esemplificato dalla frase di Einstein , odiato dagli pseudoscienziati anche perché ebreo.

    allora. la scienza ufficiale è una "mostrina", uno specchietto per le allodole. non serve se non a "governare" le coscienze semplici.
    guarda: io ho la presunzione di pensare che al giorno d'oggi con la c.d. tecnologia si possa fare quasi qualunque cosa. da questo però a voler spacciare per verità faccende in cui la scientificità è presentata come addirittura percepibile dal semplice, fino a fargli pensare di essere egli stesso vicino al nobel perché riesce da quegli stimoli elementari a trarre (essendovi portato per mano, ma senza farglielo capire) le proprie conclusioni, direi che ce passa.

  13. #73
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    il metodo sperimentale, ti ripeto, ha fallito. ciò poiché non è veritativo ma solo "statistico". non ha in altre parole un fondamento di verità oggettiva, e non ce l'ha perché gli stessi sensi umani non ce l'hanno. se io dico che è vero quello che sento non ho più autorità per affermarlo di uno schizoide che sente le voci. questo perché ti ripeto, non esistono percezioni vere e percezioni "distorte". non esiste volendo neanche il soggetto percipiente. cartesio l'aveva capito. ha cercato di rimediare all'impasse elaborando la teoria del "cogito ergo sum" ma era solo una pezza. la realtà dipende dal soggetto percipiente e non è sempre la stessa per tutti, come dice axe. ci sono quelli che hanno le allucinazioni ma, per quanto ne so non hanno minor diritto di averle di coloro che all'apparenza ragionano lucidamente. insomma il "ragionamento lucido" anche accertato come tale mediante test standardizzati è lungi dall'essere "vicino" all'oggettività del risultato del test ipotetico.




    allora. la scienza ufficiale è una "mostrina", uno specchietto per le allodole. non serve se non a "governare" le coscienze semplici.
    guarda: io ho la presunzione di pensare che al giorno d'oggi con la c.d. tecnologia si possa fare quasi qualunque cosa. da questo però a voler spacciare per verità faccende in cui la scientificità è presentata come addirittura percepibile dal semplice, fino a fargli pensare di essere egli stesso vicino al nobel perché riesce da quegli stimoli elementari a trarre (essendovi portato per mano, ma senza farglielo capire) le proprie conclusioni, direi che ce passa.
    La scienza ufficiale non esiste. Esiste la scienza e la pseudoscienza. Scienza ufficiale=scienza verificata. Scienza indipendente=pseudoscienza, bufala, bugia


    Il resto dei tuoi post sono le classiche giustificazioni dei santoni per spiegare come mai i loro studi non possono essere verificati sperimentalmente. Un po' come i sostenitori della terra piatta, c'è un complotto di scienziati accademici che censurano i risultati degli scienziati "indipendenti" (90 % di questi sono pseudoscienziati tipo Bendandi o quello delle scie chimiche e del Morgellons).

    Metodo sperimentale significa esperimenti, dati, prove ripetibili. I tuoi sono solo sofismi inutili. Se i sensi della maggioranza degli umani non sono un metro valido, allora dobbiamo dubitare anche dell'esistenza del mondo fisico, magari viviamo in Matrix e io sono l'Agente Smith o un rettiliano del NWO.

    Internet è un covo facile per le legioni di imbecilli da bar di cui parlava Umberto Eco. Ci vorrebbe un po' di censura in caso di scienza, il reato di fake news e di diffusione di ciarlataneria, come è stato vietato il negazionismo. Le persone muoiono a causa degli Hamer e dei Simoncini, gli pseudoscienziati sono criminali, se perseverano nelle loro idee indimostrate in peer review.
    Ultima modifica di Tiberio; 13-10-2018 alle 12:49
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  14. #74
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    Poi uno è libero, su sé stesso, di curarsi col bicarbonato in endovena, e credere ai rapimenti alieni. In privato, senza diffondere cavolate, che è pericoloso dubitare di tutto e finire così, a diffondere teorie mediche "alternative anticancro".
    https://it.wikipedia.org/wiki/Ryke_Geerd_Hamer
    https://it.wikipedia.org/wiki/Il_cancro_è_un_fungo

    Oppure l'antivaccinismo. Io sono per la vaccinazione obbligatoria (almeno anti polio e antitetanica) tramite TSO, tranne per gli immunodepressi.

    I minorenni se hanno la polmonite vanno curati con l'antibiotico non con le palline di zucchero.

    Il metodo scientifico non sarà la verità ma è quello più vicino ad essa, sono un comtiano positivista.

    Gli Angela e altri come Attivissimo pestano i piedi a complottari e imbroglioni, per questo il webbe li attacca.
    Ultima modifica di Tiberio; 13-10-2018 alle 13:17
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  15. #75
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    e quale funzione attribuisci alla scienza? o all'arte?




    e quando mai la tv di stato ha fatto "servizio" pubblico? su rai uno poi...no. per me il servizio pubblico si basa sulla "educazione" del pubblico. e anche sul soddisfacimento intellettuale di questo. senza però anestetizzarlo...




    seriamente sui vaccini. ce ne sono alcuni che "possono" fare davvero male. come quelli che, si diceva sempre al tg, sono a base di mercurio...sul cancro avrei da dire ma me lo tengo per me...



    il bere e la canna (qualunque tipo di sostanza indichi) derivano da una necessità morale e psichiatrica prima che fisica. quello che dici è giusto ma non tiene conto delle cause delle dipendenze e qui si aprirebbe un discorso complesso che so già a te familiare...
    La tv pubblica dovrebbe occuparsi di antivax e rapimenti alieni, hai ragione!

    L'intrattenimento va sulle tv private, che possono fare sia scienza che ufo. I soldi pubblici non vanno buttati nel cesso dei ciarlatani

    Non c'è mercurio nei vaccini, sono bufale
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

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