Originariamente Scritto da
axeUgene
no, lo stato non si inventa l'8xmille alla Chiesa cattolica, ma a tutte queste, o allo stato stesso, il che esclude l'attribuzione di "prezioso" ai valori religiosi, bensì la rivolge al valore della libertà dell'individuo di scegliere; hai proprio frainteso l'oggetto; infatti:
Il contribuente può scegliere di destinare l'8 per mille dell'IRPEF:
allo Stato (a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario);
• alla Chiesa Cattolica (a scopi di carattere religioso o caritativo);
• all’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno (per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero sia direttamente sia attraverso un ente all’uopo costituito);
• alle Assemblee di Dio in Italia (per interventi sociali e umanitari anche a favore dei Paesi del terzo mondo);
• alla Chiesa Evangelica Valdese, (Unione delle Chiese metodiste e Valdesi) per scopi di carattere sociale, assistenziale, umanitario o culturale sia a diretta gestione della Chiesa Evangelica Valdese, attraverso gli enti aventi parte nell’ordinamento valdese, sia attraverso organismi associativi ed ecumenici a livello nazionale e internazionale;
• alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia (per interventi sociali, assistenziali, umanitari o culturali in Italia e all’estero, direttamente o attraverso le Comunità ad essa collegate);
• all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (per la tutela degli interessi religiosi degli Ebrei in Italia, per la promozione della conservazione delle tradizioni e dei beni culturali ebraici, con particolare riguardo alle attività culturali, alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale, nonché ad interventi sociali e umanitari in special modo volti alla tutela delle minoranze, contro il razzismo e l’antisemitismo);
• alla Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale (per il mantenimento dei ministri di culto, la realizzazione e manutenzione degli edifici di culto e di monasteri, scopi filantropici, assistenziali, scientifici e culturali da realizzarsi anche in paesi esteri);
• alla Chiesa apostolica in Italia (per interventi sociali, culturali ed umanitari, anche a favore di altri Paesi esteri);
• all’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero);
• all’Unione Buddhista Italiana (per interventi culturali, sociali ed umanitari anche a favore di altri paesi, nonché assistenziali e di sostegno al culto);
• all’Unione Induista Italiana (per sostentamento dei ministri di culto, esigenze di culto e attività di religione o di culto, nonché interventi culturali, sociali, umanitari ed assistenziali eventualmente pure a favore di altri paesi).
• all’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG), per la realizzazione delle finalità istituzionali dell’Istituto e delle attività indicate all’articolo 12, comma 1, lettera a) della legge 28 giugno 2016 n.130 nonché ad interventi sociali e umanitari in Italia e all’estero, ad iniziative per la promozione della pace, del rispetto e difesa della vita in tutte le forme esistenti e per la difesa dell’ambiente.
tu confondi le gerarchie e l'oggetto dei "valori" perché non comprendi la legge e la differenza tra obbligo e facoltà:
tu sei obbligato a contribuire alla scuola, alla difesa, all'ordine pubblico e alla sanità pubblica, inclusa l'applicazione della 194 sull'aborto; questo è "valore" attribuito dallo stato, perché è unobbligo; e questo effettivamente "fa parte dello stato"
poi, hai la facoltà di destinare una frazione del tuo contributo o allo stato stesso, quindi non ad un ente religioso, o ad uno di quelli religiosi elencati, in nome della tua libertà; ma dove la tua chiesa e quella di Arcobaleno o i buddisti che recitano il nam-yo-renge-kyo sono considerate assolutamente indifferenti in termini di contenuti, di "valore";
cioè, il valore perseguito da questa norma è la libertà individuale di avvalersi di una facoltà;
se lo stato riconoscesse alla religione un valore, facendolo proprio, avresti un obbligo a contribuire ad enti religiosi, non la facoltà di farlo; questa è equivalente a quella di andare allo stadio, ad un concerto rock o ad un raduno col papa, per i quali lo stato dispone misure speciali di ordine pubblico, proprio attribuendo valore alla facoltà dei cittadini di partecipare.