Citazione Originariamente Scritto da Acquerapide Visualizza Messaggio
A mio parere tra come ci raccontiamo le cose e come sono realmente ci corre un mare, per questo ho difficoltà a rispondere a questo 3d, perlomeno.

Le parole non dette sono le uniche che contano, le regole non scritte sono le uniche che tutti seguono.

A volte queste parole non dette sono verità di genere, che tutti gli appartenenti a un sesso sanno ma non dicono, a volte verità che tutti sanno aldilà del genere, ma non si possono dire o esprimere senza tanti giri di parole da renderle innocue, come fanno tanti nerd che nel superanalizzare le questioni di scontro le annacquano.

E' un terreno di scontro sociale. Ma frasi come "non ci sono più gli uomini di una volta" è deformata da un comune bias cognitivo:

Gli uomini di cui queste donne parlano sono appartenenti a generazioni precedenti, a volte di periodi in cui non vivevano, quindi il termine di paragone è mediato dai racconti di genitori/nonni, o comunque da ricordi personali d'infanzia, in cui gli adulti erano visti deformati dai nostri occhi e poi dai ricordi.
Già i rapporti fra i nostri coetanei sono fortemente alterati da quello che vogliono o meno raccontare, o da quello che si raccontano da sé. Figuriamoci una donna che a lavoro dice che "gli uomini di un tempo non ci sono più" che conta.

Sarebbe come dire che avrei preferito nascere nella parigi anni '20, in mezzo agli artisti e e gli intellettuali. Buonanotte.
Quando mi dicono "Non ci sono più gli uomini di una volta" rispondo: "Per forza, sono morti tutti".
Personalmente io preferisco gli uomini di oggi, che condividono le mansioni di casa con la compagna/moglie, che non ti vengono a dire "Questo è un lavoro da uomo, lascia fare a me", che ti trattano alla pari in tutto e per tutto, che non pretendono di essere loro a decidere per entrambi ma che condividono le scelte col partner.