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Risultati da 136 a 150 di 163

Discussione: No Politica

  1. #136
    Opinionista
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, è proprio quello l'elemento che ha suscitato la discussione ovunque; c'è il filmato e nessun Photoshop; peraltro, la bella signora è stata espulsa persino da Forza Nuova per quella maglietta; non perché i suoi sodali esecrassero, visto che probabilmente l'hanno anche loro e si sono fatti grasse risate per quell'"humour nero"; ma perché la signora rappresenta un prototipo sub-umano persino per gente che si diletta in pagliacciate come quella di Predappio;
    non è humor nero. al nord - lo sai - la memoria collettiva ha in sé anche questo tipo di ricordi, che vengono fuori ora che siamo tutti "leghisti". la donna in questione credo sia in buona compagnia. ma poi...se un analfabeta funzionale come me si esprime in contesto locale estremamente diverso da quello della suddetta donna, dicendo esattamente le stesse cose che sono simbolizzate nella maglietta, allora vuol dire che qualcosa di vero, perfino in ciò che vado dicendo io, ci deve pur essere. ovviamente limitatamente al nazismo. dice che qui al sud, sotto i cardi, non cresce niente. io non sono d'accordo. ciò che differenzia il luogo da cui scrivo da un qualsiasi comune della tua regione non è niente altro che la minore tutela dei diritti, in particolare quello d'opinione. la signora si può permettere anche di indossare quel tipo di indumento perché non rappresenta, almeno per il tono e la circostanza, che un legittimo proposito. quello di diffondere la verità su un passato che era un sogno. per l'epoca. (come dire che il lardo, un poco almeno, c'è anche in garfagnana).

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sia chiaro: non ne sto facendo una questione etica, di esecrazione del Fascismo o dell'antisemitismo; è una questione di collocazione del proprio rapporto con le idee: cioè, se travestirsi da Uomo ragno e fantasticare di super-poteri è comprensibile per un bambino di 8 anni, travestirsi da federale fascista, dove già l'originale panzone di paese con baionetta sguainata era una caricatura del guerriero - platealmente smascherata dalle fughe e viltà innumerevoli di quella storia, ignorata - per un bottegaio adulto di provincia è la confessione di una marginalità, più culturale che economica, senza speranza, per l'incapacità di rapportarsi ad idee "forti" e presenti in grado di orientare coerentemente la propria esistenza, appunto, adulta; il problema si sposta qui:
    senti axe. innanzitutto grazie per la critica nobile. ma mi sento ugualmente chiamato in causa. il fascismo appartiene al passato, questo è evidente. però...io penso, se mi permetti e con tutti i miei limiti intellettuali, che il fascio e le sue trovate di scena e di parata (podestà, ras, nardo e bustina) servissero all'epoca per consolidare una unità e identità di nazione che era quella che era. la storia dei vinti di cui parla pansa nei suoi libri la conosciamo tutti. non è sconosciuta, e lo sai. io non sono un bottegaio ma uno studente. mio nonno e i miei genitori erano si bottegai (come tu li chiami). certo il clima culturale in famiglia non era quello che si respira con genitori plurilaureati o impiegati al catasto, ma non mi lamento. il mio percorso di istruzione è stato più che soddisfacente, almeno fino all'università, che sappiamo "diversa" per ciascuno, tra invalidi raccomandati e prostitute "per un voto". se poi per idee "forti" intendi quelle della cultura di sinistra, allora non per analfabetismo "politico" ma per questioni diverse, non mi sento di dover spiegare il motivo per cui quelle idee non sono le mie. ti stimo troppo per considerarti così superficiale da doverti fare lume in merito.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    anche questo non sarebbe un problema, perché si può giocare con qualsiasi tragedia o idea che la nutre se ci si trova nel gorgo di quella marginalità sub-umana; la condizione normale di chiunque è quella di diventare "altro": un figlio disabile, una malattia rara, un medico, infermiere o badante che sacrifica o dileggia con cinismo il genitore anziano, l'assistente d'infanzia che picchia i bambini al nido, prima o poi capitano a tutti, a rivelare il senso dell'umorismo nero;
    si. come se il nazismo fosse la radice di tutti i problemi della società "urbi et orbi". sveglia axe! i mali che elenchi sono dovuti proprio all'aver rinnegato il fascismo e il nazismo: abbiamo disabili che vivono con una bella pensione e una bella moglie (magari) perché a ciascuno deve essere dato ciò di cui ha bisogno in ottemperanza a una idea che ha fatto il suo tempo. abbiamo malattie create ad arte dai medici perché se no i conti dei miliardari per cui lavorano non tornano. abbiamo un livello morale che spiega gli insulti agli anziani che, anzi dovrebbero guidare la società (e tu mi pare dovresti rientrare nel novero). non c'entra l'umorismo nero. centra l'inciviltà e lo scarso senso morale. e non siamo in buone mani.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la vera tragedia delle persone intellettualmente marginali, magari anche istruite, consiste nell'incapacità di distinguere un'epica fasulla, perché di esima mano, fuori dalla realtà vissuta, dalle possibilità di un'epica coerente al proprio essere, quando per la prima volta l'istruzione lo consentirebbe;
    è grottesco che gente nata e cresciuta con un ruolo possibile, una possibile libertà di autodeterminazione cui corrispondono stili di vita, gusti musicali, rapporto con l'autorità, aspettative quotidiane, mimi l'identificazione con un proprio opposto, fingendosi col pensiero in un mondo di fantasia da fumetto, senza accorgersi che la schiavitù diventa reale proprio per la propria rinuncia ad elaborare quello che è sotto al naso e che genera odio per se stessi e rassegnazione;
    ma quale epica axe?! cioè secondo te io mimerei "idee naziste"? e per quale scopo? ma tu il mein kampf l'hai letto? sai cosa pensava hitler? o parli a aria? io non ti giudico per il fatto che hai passato la vita a pararti il culo alla jerry calà per campare bene oggi. eppure è così. e di gente come te al nord ce n'è. prenderlo in quel posto dallo stato per campare bene è meglio o peggio che vivere commettendo reati ma in definitiva non dovendo "baciare il culo" a nessuno, anche perché non ci sarebbe nessuno a cui baciarlo, neanche uno stato degno di tal nome?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    cioè, gente che magari vive nei posti più belli del pianeta è tiranneggiata da vicini di casa che li coprono di immondizie, sversano rifiuti tossici nei loro orti e gli vendono pomodori alla diossina, ricoprono le coste di orrori abusivi, rubano l'acqua, l'energia elettrica e tutte le speranze, che occupa lo spazio ideologico pere interpretare questa realtà coi complotti demo-pluto-giudaici o con le mirianate tradizionaliste tipo "sposati e sii sottomessa", ma senza colf...
    la domanda è: perché? sai dare una spiegazione di queste malefatte o sai solo elencarle, axe?

  2. #137
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    non è humor nero. al nord - lo sai - la memoria collettiva ha in sé anche questo tipo di ricordi, che vengono fuori ora che siamo tutti "leghisti". la donna in questione credo sia in buona compagnia. ma poi...se un analfabeta funzionale come me si esprime in contesto locale estremamente diverso da quello della suddetta donna, dicendo esattamente le stesse cose che sono simbolizzate nella maglietta, allora vuol dire che qualcosa di vero, perfino in ciò che vado dicendo io, ci deve pur essere. ovviamente limitatamente al nazismo. dice che qui al sud, sotto i cardi, non cresce niente. io non sono d'accordo. ciò che differenzia il luogo da cui scrivo da un qualsiasi comune della tua regione non è niente altro che la minore tutela dei diritti, in particolare quello d'opinione. la signora si può permettere anche di indossare quel tipo di indumento perché non rappresenta, almeno per il tono e la circostanza, che un legittimo proposito. quello di diffondere la verità su un passato che era un sogno. per l'epoca. (come dire che il lardo, un poco almeno, c'è anche in garfagnana).



    senti axe. innanzitutto grazie per la critica nobile. ma mi sento ugualmente chiamato in causa. il fascismo appartiene al passato, questo è evidente. però...io penso, se mi permetti e con tutti i miei limiti intellettuali, che il fascio e le sue trovate di scena e di parata (podestà, ras, nardo e bustina) servissero all'epoca per consolidare una unità e identità di nazione che era quella che era. la storia dei vinti di cui parla pansa nei suoi libri la conosciamo tutti. non è sconosciuta, e lo sai. io non sono un bottegaio ma uno studente. mio nonno e i miei genitori erano si bottegai (come tu li chiami). certo il clima culturale in famiglia non era quello che si respira con genitori plurilaureati o impiegati al catasto, ma non mi lamento. il mio percorso di istruzione è stato più che soddisfacente, almeno fino all'università, che sappiamo "diversa" per ciascuno, tra invalidi raccomandati e prostitute "per un voto". se poi per idee "forti" intendi quelle della cultura di sinistra, allora non per analfabetismo "politico" ma per questioni diverse, non mi sento di dover spiegare il motivo per cui quelle idee non sono le mie. ti stimo troppo per considerarti così superficiale da doverti fare lume in merito.



    si. come se il nazismo fosse la radice di tutti i problemi della società "urbi et orbi". sveglia axe! i mali che elenchi sono dovuti proprio all'aver rinnegato il fascismo e il nazismo: abbiamo disabili che vivono con una bella pensione e una bella moglie (magari) perché a ciascuno deve essere dato ciò di cui ha bisogno in ottemperanza a una idea che ha fatto il suo tempo. abbiamo malattie create ad arte dai medici perché se no i conti dei miliardari per cui lavorano non tornano. abbiamo un livello morale che spiega gli insulti agli anziani che, anzi dovrebbero guidare la società (e tu mi pare dovresti rientrare nel novero). non c'entra l'umorismo nero. centra l'inciviltà e lo scarso senso morale. e non siamo in buone mani.



    ma quale epica axe?! cioè secondo te io mimerei "idee naziste"? e per quale scopo? ma tu il mein kampf l'hai letto? sai cosa pensava hitler? o parli a aria? io non ti giudico per il fatto che hai passato la vita a pararti il culo alla jerry calà per campare bene oggi. eppure è così. e di gente come te al nord ce n'è. prenderlo in quel posto dallo stato per campare bene è meglio o peggio che vivere commettendo reati ma in definitiva non dovendo "baciare il culo" a nessuno, anche perché non ci sarebbe nessuno a cui baciarlo, neanche uno stato degno di tal nome?



    la domanda è: perché? sai dare una spiegazione di queste malefatte o sai solo elencarle, axe?
    I disabili che vivono con la bella moglie? Anche se fosse... Invece dovrebbero essere terminati come voleva Hitler? Il fascismo è uno schifo e tale resterà.

    Medici che inventano malattie? Si bonaaa.

    Se l'avessi tu la malattia rara non staresti a parlare così.
    Io l'ho letto il Mein kampf e non condivido una sola riga.
    Credo anzi che il mondo attuale sia difettoso ma confrontato con gli altri mondi sia il migliore dei possibili che possiamo permetterci in questo momento storico, non abbiamo i soldi per una socialdemocrazia old style
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  3. #138
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    non è humor nero. al nord - lo sai - la memoria collettiva ha in sé anche questo tipo di ricordi, che vengono fuori ora che siamo tutti "leghisti". la donna in questione credo sia in buona compagnia. ma poi...se un analfabeta funzionale come me si esprime in contesto locale estremamente diverso da quello della suddetta donna, dicendo esattamente le stesse cose che sono simbolizzate nella maglietta, allora vuol dire che qualcosa di vero, perfino in ciò che vado dicendo io, ci deve pur essere. ovviamente limitatamente al nazismo. dice che qui al sud, sotto i cardi, non cresce niente. io non sono d'accordo. ciò che differenzia il luogo da cui scrivo da un qualsiasi comune della tua regione non è niente altro che la minore tutela dei diritti, in particolare quello d'opinione. la signora si può permettere anche di indossare quel tipo di indumento perché non rappresenta, almeno per il tono e la circostanza, che un legittimo proposito. quello di diffondere la verità su un passato che era un sogno. per l'epoca. (come dire che il lardo, un poco almeno, c'è anche in garfagnana).
    secondo le dichiarazioni della signora, la maglietta voleva essere umorismo macabro, e non negazionismo; ma il paradosso della tua tesi è quello di rivendicare una libertà non contemplata dall'ideologia che sostieni; è questo che chiamo "debolezza ideologica" e che spiegherò meglio sotto;
    cioè, l'atteggiamento equivale a quello di un monello che prende a calci sugli stinchi un campione dei pesi massimi, consapevole che quello lo allontanerà benevolmente con un sorriso; laddove, se ti atteggi a rissaiolo o sterminatore, il tuo stato mentale non può rivendicare tutele: vai ad ingaggiare rissa e devi essere materialmente pronto al fatto che non ne esci vivo; se a Secondigliano scoppia una guerra di camorra, il "soldato" che invade il territorio nemico non invoca tutele quando gli sparano, lo calano nel cemento o nell'acido; questa è ideologia forte, non la signora emiliana che sghignazza, al riparo che gli consente quella libertà che si vanta di voler negare;

    senti axe. innanzitutto grazie per la critica nobile. ma mi sento ugualmente chiamato in causa. il fascismo appartiene al passato, questo è evidente. però...io penso, se mi permetti e con tutti i miei limiti intellettuali, che il fascio e le sue trovate di scena e di parata (podestà, ras, nardo e bustina) servissero all'epoca per consolidare una unità e identità di nazione che era quella che era.
    certo, è ovvio; e io non mi soffermavo certo su quell'estetica, peraltro comune a tante società rurali in via di nazionalizzazione; la questione sta nella percezione retrospettiva di quell'estetica, alla luce degli obiettivi forzosi e inadeguati, che denunciano un provincialismo debole, un inganno nei confronti di quella stessa gente, sacrificata in modo meschino e ipocrita in una partita a poker sguaiata; nel mondo mentale fascista, cioè nell'orizzonte prevedibile per quei dirigenti - quello di Versailles - la disonorevole pugnalata alle spalle alla Francia già sconfitta, l'aggressione perdente alla Grecia, la pulizia etnica in Jugoslavia e la guerra alla superpotenza americana, con le tante fughe e tentativi di fuga, come quello del capo, era fare il frocio col culo degli italiani; cioè, non fosse stato per la Guerra fredda incipiente, sarebbe stato nell'ordine delle cose l'annessione vendicativa del Piemonte alla Francia, l'occupazione 20ennale di una dittatura militare con truppe africane o la distruzione totale, magari anche a colpi di atomica;

    la storia dei vinti di cui parla pansa nei suoi libri la conosciamo tutti. non è sconosciuta, e lo sai. io non sono un bottegaio ma uno studente. mio nonno e i miei genitori erano si bottegai (come tu li chiami).
    li chiamava così Hitler, identificando in quelli il ceto indisposto alla guerra, che da noi si chiamava panciafichista; oltre ad essere il tratto professionale più diffuso tra gli ebrei;

    certo il clima culturale in famiglia non era quello che si respira con genitori plurilaureati o impiegati al catasto, ma non mi lamento. il mio percorso di istruzione è stato più che soddisfacente, almeno fino all'università, che sappiamo "diversa" per ciascuno, tra invalidi raccomandati e prostitute "per un voto". se poi per idee "forti" intendi quelle della cultura di sinistra, allora non per analfabetismo "politico" ma per questioni diverse, non mi sento di dover spiegare il motivo per cui quelle idee non sono le mie. ti stimo troppo per considerarti così superficiale da doverti fare lume in merito.
    guarda, non ho alcun disprezzo, e tanti rurali e umili, poco più che contadini, in famiglia;
    per "idee forti" intendo idee che non necessitano di un costrutto giustificativo sul piano morale; se una sera vai in trattoria e ordini un bel tagliere di salumi, non ti guardi attorno circospetto sperando di evitare uno sguardo vegano; mangi in pieno sentimento di legittimità; un secolo fa, con la fame, valeva lo stesso per il gatto; ma oggi non andresti in giro a dire che lo alterni al coniglio, perché il sentimento diffuso che incontreresti ha introiettato il micio come sostituto figlio, piuttosto che strumento vivo per tenere lontani i ratti dalle masserizie;

    si. come se il nazismo fosse la radice di tutti i problemi della società "urbi et orbi". sveglia axe! i mali che elenchi sono dovuti proprio all'aver rinnegato il fascismo e il nazismo: abbiamo disabili che vivono con una bella pensione e una bella moglie (magari) perché a ciascuno deve essere dato ciò di cui ha bisogno in ottemperanza a una idea che ha fatto il suo tempo. abbiamo malattie create ad arte dai medici perché se no i conti dei miliardari per cui lavorano non tornano. abbiamo un livello morale che spiega gli insulti agli anziani che, anzi dovrebbero guidare la società (e tu mi pare dovresti rientrare nel novero). non c'entra l'umorismo nero. centra l'inciviltà e lo scarso senso morale. e non siamo in buone mani.
    ho quasi 56 anni; maturo e precocemente canuto sì, ma non ancora nella terza età; e non mi tingo i capelli
    vedi la conferma ? qui, la debolezza della tua idea è che la ratio che invochi per il disabile fruitore di pensione - improduttività onerosa - dovrebbe valere a fortiori per l'anziano, a meno del raro caso in cui questi possegga un sapere infungibile; per sostenere una tesi così, dovresti essere sentimentalmente disposto ad accettare una pietosa iniezione letale per i tuoi genitori pensionati, cioè l'equivalente della prassi accabadora della Sardegna rurale fino a pochi decenni fa, l'eutanasia non volontaria nelle famiglie povere; questo, come per la storia del gatto, non è più nelle corde di nessuno;

    ma quale epica axe?! cioè secondo te io mimerei "idee naziste"? e per quale scopo? ma tu il mein kampf l'hai letto? sai cosa pensava hitler? o parli a aria?
    conosco più che bene testi ed esegesi naziste; la mimesi cosneiste in quello che ho accennato sopra; un altro esempio:
    ieri ha compiuto 15 anni la figlia di una mia amica piemontese; la ragazza, molto bella e intelligente, un'atleta che vince tante medaglie d'oro, è affetta dalla sindrome di down; ora, tu che sostieni certe idee, non avresti il fegato di esporle alla presenza dei genitori di quella ragazza, perché rischieresti di restare in loco in una pozza di sangue; ma lo fai al sicuro dietro uno schermo, consapevole che non ti accadrà nulla; questo è mimare;
    del resto, gli stessi nazi si peritavano di occultare l'ausmaertzen dietro la catena di comando, così come per altri stermini; cioè, anche loro, in origine, dovevano emulare, cercare di manipolare uno stato mentale altrimenti innaturale, diverso da quello che mangia beato il suo tagliere di capocollo;
    e qui si chiude il cerchio con la storia della signora, che indossa quella maglietta in uno stato emulativo, da fumetto, certa che nessuno la prenderà sul serio più di tanto; se non fosse emulazione, di terza, quarta o esima mano, tutti - persino i nemici di quell'ideologia - dovremmo trovare assolutamente naturale e giustificato che qualcuno prenda quella signora e la esponga sul ciglio della strada impalata in frassino, come avrebbe fatto Vlad Tepes; ma nessuno - e per prima la signora e i suoi compari in divisa col fez - fraintende quella maglietta come proposito reale; per questo il risultato è patetico, e non troppo diverso a quello del figlio di papà dei quartieri borghesi con la maglietta del "Che", anche se notevole per il cattivo gusto;
    ed è per questa irreversibile circostanza culturale che la mitologia nazista, già nata sghemba nelle stesse convinzioni di Hitler per le troppe contraddizioni ed emulazioni originarie di uno stato mentale "pagano", oggi è palesemente una manifestazione da psicologie infantili o adolescenti, piccole mitomanie;

    io non ti giudico per il fatto che hai passato la vita a pararti il culo alla jerry calà per campare bene oggi. eppure è così. e di gente come te al nord ce n'è. prenderlo in quel posto dallo stato per campare bene è meglio o peggio che vivere commettendo reati ma in definitiva non dovendo "baciare il culo" a nessuno, anche perché non ci sarebbe nessuno a cui baciarlo, neanche uno stato degno di tal nome?
    vedi, se io dovessi aderire al sistema di idee nazisteggiante, ti dovrei rispondere che faccio parte dell'Herrenvolk che si impone, mentre la tua condizione dimostra la tua untermenschkeit, la tua condizione irredimibile di nato per la schiavitù, privo anche delle palle per essere delinquente; se tu appartenessi all'élite del tuo presunto gruppo razziale, quantomeno dovresti diventare darwinianamente un capo camorrista; se ciò non avviene, vuol dire che sei destinato dalla tua cattiva qualità genetica alla servitù o all'eliminazione;

    siccome, al contrario, io aderisco ad un'ideologia opposta, e con buoni motivi ancorati alla realtà dei fatti, come l'incredibile capacità e creatività, disciplina e intraprendenza che la gente del sud - così come tanti altri inferiori" - ha dimostrato ovunque, passo all'ultimo punto:

    la domanda è: perché? sai dare una spiegazione di queste malefatte o sai solo elencarle, axe?
    la spiegazione è nel castello di rapporti sociali, umani e affettivi del costume mediterraneo dovuti alla storia; la cultura millenaria della gerarchia, dell'obbedienza, della rendita, dei notabili, produce sudditi, per i quali il "bene pubblico" non vale il sacrificio della tranquillità privata; se io lascio una poltrona accanto ai cassonetti, trovo sicuramente un vicino che mi rimprovera o chiama i vigili, pronto al conflitto; già a Roma la quasi totalità della gente si fa i fatti suoi; salvo trovarsi le strade piene di immondizia, e nonostante i servizi gratuiti di ritiro ingombranti;
    se da bambino ti educano a farti i caxxi tuoi, che chi fa la spia non è figlio di Maria, sarai un adulto con relazioni sociali più tranquille, ma con la monnezza in strada o i rifiuti tossici nel frutteto, per forza;

    ma basta un po' di orgoglio civico, magari di una lontanissima tradizione marinara di cui persiste un ricordo radicato, per cambiare di molto l'aspetto; tra Salerno-Costiera-Cilento e hinterland napoletano o casertano c'è un abisso, e non è certo una questione genetica.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #139
    ammazza quanto chiacchierate, peggio de cacciari (ie te vurria cacciari, à la sgarbi)


  5. #140
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    "Quel cesso di città che è Berlino...
    Quanti vanno a Piacenza?"


  6. #141
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    secondo le dichiarazioni della signora, la maglietta voleva essere umorismo macabro, e non negazionismo; ma il paradosso della tua tesi è quello di rivendicare una libertà non contemplata dall'ideologia che sostieni; è questo che chiamo "debolezza ideologica" e che spiegherò meglio sotto;
    no, amico. per il semplice fatto che la mia ideologia prevede una buona dose di caso a fare la differenza nei rapporti umani e con la vita intesa come esistenza fisica, mia e degli altri. se io sostenendo certe idee mi metto nella condizione tale per cui quelle stesse idee vengano perseguite perché si è in una dittatura a senso unico, allora potrò quanto meno decidere se quelle idee messe alla prova mi consentiranno di avere ragione. è come dire che un comunista della vecchia guardia che va in un campo nazista, ha davanti a sé due strade: la morte o la conferma che le proprie idee sono migliori e più solide, al pari della propria resistenza fisica che lo ha sottratto alla morte di stenti. e questo valeva all'epoca anche per i c.d. "stalinisti".

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    cioè, l'atteggiamento equivale a quello di un monello che prende a calci sugli stinchi un campione dei pesi massimi, consapevole che quello lo allontanerà benevolmente con un sorriso; laddove, se ti atteggi a rissaiolo o sterminatore, il tuo stato mentale non può rivendicare tutele: vai ad ingaggiare rissa e devi essere materialmente pronto al fatto che non ne esci vivo; se a Secondigliano scoppia una guerra di camorra, il "soldato" che invade il territorio nemico non invoca tutele quando gli sparano, lo calano nel cemento o nell'acido; questa è ideologia forte, non la signora emiliana che sghignazza, al riparo che gli consente quella libertà che si vanta di voler negare;
    permetti che ti dica che la realtà di napoli la conosco meglio di te. dopodiché a napoli non si spara. e le guerre nel napoletano sono esse si una leggenda. i napoletani sono il popolo più pacifico e democratico del mondo intero e ti confesso che nei loro riguardi nutro la più grande stima e il più grande rispetto. poi ti dico: è legittimo per quanto mi riguarda che in territori dove, a far mente da napoleone, lo stato è servito solo ad ingannare i più poveri e ignoranti, la gente nello stato non creda più e si comporti di conseguenza. in altra sede ti ho ricordato che siamo in un mondo post/nucleare in cui i vecchi criteri di giudizio non valgono più che tanto. uno su tutti: quello che vuole la dispersione dei rifiuti venga in qualche modo gestita dalla camorra. e poi santoddio: che è sta camorra? tu come la definiresti?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo, è ovvio; e io non mi soffermavo certo su quell'estetica, peraltro comune a tante società rurali in via di nazionalizzazione; la questione sta nella percezione retrospettiva di quell'estetica, alla luce degli obiettivi forzosi e inadeguati, che denunciano un provincialismo debole, un inganno nei confronti di quella stessa gente, sacrificata in modo meschino e ipocrita in una partita a poker sguaiata; nel mondo mentale fascista, cioè nell'orizzonte prevedibile per quei dirigenti - quello di Versailles - la disonorevole pugnalata alle spalle alla Francia già sconfitta, l'aggressione perdente alla Grecia, la pulizia etnica in Jugoslavia e la guerra alla superpotenza americana, con le tante fughe e tentativi di fuga, come quello del capo, era fare il frocio col culo degli italiani; cioè, non fosse stato per la Guerra fredda incipiente, sarebbe stato nell'ordine delle cose l'annessione vendicativa del Piemonte alla Francia, l'occupazione 20ennale di una dittatura militare con truppe africane o la distruzione totale, magari anche a colpi di atomica;
    gli sbagli del fascismo italiano, ti ripeto, li conosciamo tutti. ma io penso che ogni ideologia abbia una certa quantità di bene, che porta ad aderirvi. penso anche che in tutte le epoche coloro che aderiscono fermamente a un credo, non solo politico, lo facciano "nel presente", cioè quando ancora la legittimità di quell'ideologia non venga compromessa dalle più diverse circostanze, come la guerra, dopo la quale, essendo trascorsi ottant'anni di propaganda, documentari e film a senso unico e contrario, non è più possibile ai nuovi arrivi formarsi un'opinione indipendente su quella stessa ideologia. della quale neanche agli anziani che l'hanno vissuta è più possibile parlare. questo fatto lo ritengo se mi permetti una delle tante storture del "regime democratico".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    li chiamava così Hitler, identificando in quelli il ceto indisposto alla guerra, che da noi si chiamava panciafichista; oltre ad essere il tratto professionale più diffuso tra gli ebrei;
    hitler li chiamava "ebrei". ho già in altra sede chiarito il significato della parola. ma poi anche se fosse vero che hitler pensava questo dei commercianti, quale sarebbe stato a suo parere il ceto destinato alla guerra guerreggiata: gli industriali? vedi che dici cazzate?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    guarda, non ho alcun disprezzo, e tanti rurali e umili, poco più che contadini, in famiglia;
    per "idee forti" intendo idee che non necessitano di un costrutto giustificativo sul piano morale; se una sera vai in trattoria e ordini un bel tagliere di salumi, non ti guardi attorno circospetto sperando di evitare uno sguardo vegano; mangi in pieno sentimento di legittimità; un secolo fa, con la fame, valeva lo stesso per il gatto; ma oggi non andresti in giro a dire che lo alterni al coniglio, perché il sentimento diffuso che incontreresti ha introiettato il micio come sostituto figlio, piuttosto che strumento vivo per tenere lontani i ratti dalle masserizie;
    questo tuo ragionamento mi riporta un pochino indietro nel tempo, nel senso che provenendo da un piccolo villaggio di provincia, quando all'inizio dell'università mi trasferii a roma, non mi spiegavo perché tutta quella gente per strada non dicesse neanche una parola. perché stessero tutti in silenzio. poi qualcuno mi spiegò che a roma si conoscono tutti ma nessuno parla. perché? perché se io dico la mia e tu dici la tua raramente accade che ci diamo ragione a vicenda. più frequentemente succede il contrario. allora meglio stare zitti. e ti dirò che non la considero, una situazione del genere, una "dittatura". essa situazione deriva semplicemente dal fatto che il mio diritto d'opinione deve essere contemperato con lo stesso diritto degli altri alla propria opinione e ad esprimerla. il contemperamento di tutte le opinioni possibili è per l'appunto il silenzio.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ho quasi 56 anni; maturo e precocemente canuto sì, ma non ancora nella terza età; e non mi tingo i capelli
    vedi la conferma ? qui, la debolezza della tua idea è che la ratio che invochi per il disabile fruitore di pensione - improduttività onerosa - dovrebbe valere a fortiori per l'anziano, a meno del raro caso in cui questi possegga un sapere infungibile; per sostenere una tesi così, dovresti essere sentimentalmente disposto ad accettare una pietosa iniezione letale per i tuoi genitori pensionati, cioè l'equivalente della prassi accabadora della Sardegna rurale fino a pochi decenni fa, l'eutanasia non volontaria nelle famiglie povere; questo, come per la storia del gatto, non è più nelle corde di nessuno;
    no. una volta per i disabili c'erano le residenze, che mi pare ci siano ancora da qualche parte. per l'anziano a meno che sia non autosufficiente, direi che bisognerebbe tutelarlo, e non vedo contraddizioni tra questo concetto e le mie idee. sull'eutanasia sono a favore di un consenso espresso e lucido sul proprio concetto di decesso volontario. sono anche a favore del testamento biologico, che mi pare sia diventato legge. infine le famiglie povere a mio parere vanno aiutate, e non da privati filantropi con la puzza sotto il naso ma dallo stato. e ce ne sarebbe davvero bisogno. soprattutto, come ti dicevo, da noi al sud.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    conosco più che bene testi ed esegesi naziste; la mimesi cosneiste in quello che ho accennato sopra; un altro esempio:
    ieri ha compiuto 15 anni la figlia di una mia amica piemontese; la ragazza, molto bella e intelligente, un'atleta che vince tante medaglie d'oro, è affetta dalla sindrome di down; ora, tu che sostieni certe idee, non avresti il fegato di esporle alla presenza dei genitori di quella ragazza, perché rischieresti di restare in loco in una pozza di sangue; ma lo fai al sicuro dietro uno schermo, consapevole che non ti accadrà nulla; questo è mimare;
    del resto, gli stessi nazi si peritavano di occultare l'ausmaertzen dietro la catena di comando, così come per altri stermini; cioè, anche loro, in origine, dovevano emulare, cercare di manipolare uno stato mentale altrimenti innaturale, diverso da quello che mangia beato il suo tagliere di capocollo;
    allora: sappiamo bene che gli atleti sono al giorno d'oggi solo delle figurine. che chiunque in buona salute riuscirebbe a battere i loro record. si tratta di gente considerata come esempio, a fini di propaganda, di chi è riuscito nella peraltro meritoria impresa di vincere le "tare" fisiche loro attribuite dalla natura. un poco come era successo a un einstein di vincere un nobel nonostante fosse un mediocre intelletto.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e qui si chiude il cerchio con la storia della signora, che indossa quella maglietta in uno stato emulativo, da fumetto, certa che nessuno la prenderà sul serio più di tanto; se non fosse emulazione, di terza, quarta o esima mano, tutti - persino i nemici di quell'ideologia - dovremmo trovare assolutamente naturale e giustificato che qualcuno prenda quella signora e la esponga sul ciglio della strada impalata in frassino, come avrebbe fatto Vlad Tepes; ma nessuno - e per prima la signora e i suoi compari in divisa col fez - fraintende quella maglietta come proposito reale; per questo il risultato è patetico, e non troppo diverso a quello del figlio di papà dei quartieri borghesi con la maglietta del "Che", anche se notevole per il cattivo gusto;
    la signora però indossava anche un ciondolo con la croce celtica e mi pare che nessuno, sebbene a conoscenza dell'origine esoterica di questo simbolo, abbia avuto da ridire in merito. questo lo considero un pegno di civiltà. e forse un segno dei tempi.

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    ed è per questa irreversibile circostanza culturale che la mitologia nazista, già nata sghemba nelle stesse convinzioni di Hitler per le troppe contraddizioni ed emulazioni originarie di uno stato mentale "pagano", oggi è palesemente una manifestazione da psicologie infantili o adolescenti, piccole mitomanie;
    ok. allora i c.d. milioni di morti sono un peccato di gioventù fanatica. axe...

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    vedi, se io dovessi aderire al sistema di idee nazisteggiante, ti dovrei rispondere che faccio parte dell'Herrenvolk che si impone, mentre la tua condizione dimostra la tua untermenschkeit, la tua condizione irredimibile di nato per la schiavitù, privo anche delle palle per essere delinquente; se tu appartenessi all'élite del tuo presunto gruppo razziale, quantomeno dovresti diventare darwinianamente un capo camorrista; se ciò non avviene, vuol dire che sei destinato dalla tua cattiva qualità genetica alla servitù o all'eliminazione;
    non so. tuttavia non mi pare che i nazisti amassero i delinquenti. mi pare però che tentassero di catalogarne i caratteri somatici per risalire ad una presunta tendenza degenere della loro appartenenza razziale. e che cercassero di redimere quelli che ancora erano in vita...insomma di salvare il salvabile.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    siccome, al contrario, io aderisco ad un'ideologia opposta, e con buoni motivi ancorati alla realtà dei fatti, come l'incredibile capacità e creatività, disciplina e intraprendenza che la gente del sud - così come tanti altri inferiori" - ha dimostrato ovunque, passo all'ultimo punto:
    guarda che i napoletani a quanto ne so sono contrari agli estremismi. il nome achille lauro ti dice niente?


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la spiegazione è nel castello di rapporti sociali, umani e affettivi del costume mediterraneo dovuti alla storia; la cultura millenaria della gerarchia, dell'obbedienza, della rendita, dei notabili, produce sudditi, per i quali il "bene pubblico" non vale il sacrificio della tranquillità privata; se io lascio una poltrona accanto ai cassonetti, trovo sicuramente un vicino che mi rimprovera o chiama i vigili, pronto al conflitto; già a Roma la quasi totalità della gente si fa i fatti suoi; salvo trovarsi le strade piene di immondizia, e nonostante i servizi gratuiti di ritiro ingombranti;
    se da bambino ti educano a farti i caxxi tuoi, che chi fa la spia non è figlio di Maria, sarai un adulto con relazioni sociali più tranquille, ma con la monnezza in strada o i rifiuti tossici nel frutteto, per forza;
    no. farsi i caxxi propri non vuol dire delinquere. si delinque solo quando non si può far altro. per mangiare. se ci fosse uno stato degno di tal nome, allora napoli sarebbe diversa. forse. ma dato che lo stato non c'è, per vari motivi storici come il "tradimento" nei riguardi dei fascisti e del re e la lotta contro il c.d. invasore tedesco, la conclusione è che dal niente nasce la delinquenza. eppoi: non solo lo stato non c'è ma ciò che su napoli passa per i media è una apocalisse con molto sangue. come dire: diffidate dai napoletani, sono tutti delinquenti e assassini. e non è giusto axe.

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    ma basta un po' di orgoglio civico, magari di una lontanissima tradizione marinara di cui persiste un ricordo radicato, per cambiare di molto l'aspetto; tra Salerno-Costiera-Cilento e hinterland napoletano o casertano c'è un abisso, e non è certo una questione genetica.
    si, come no. sai quanto gliene frega a chi deve lottare contro la fame per non morire, di chiamare le forze dell'ordine per fargli fare la multa ai produttori di spazzatura non pagando per il servizio? ma poi c'è sto servizio?
    Ultima modifica di sandor; 02-11-2018 alle 02:07

  7. #142
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    no, amico. per il semplice fatto che la mia ideologia prevede una buona dose di caso a fare la differenza nei rapporti umani e con la vita intesa come esistenza fisica, mia e degli altri. se io sostenendo certe idee mi metto nella condizione tale per cui quelle stesse idee vengano perseguite perché si è in una dittatura a senso unico, allora potrò quanto meno decidere se quelle idee messe alla prova mi consentiranno di avere ragione.
    in quello che segue:

    permetti che ti dica che la realtà di napoli la conosco meglio di te. dopodiché a napoli non si spara. e le guerre nel napoletano sono esse si una leggenda. i napoletani sono il popolo più pacifico e democratico del mondo intero e ti confesso che nei loro riguardi nutro la più grande stima e il più grande rispetto. poi ti dico: è legittimo per quanto mi riguarda che in territori dove, a far mente da napoleone, lo stato è servito solo ad ingannare i più poveri e ignoranti, la gente nello stato non creda più e si comporti di conseguenza. in altra sede ti ho ricordato che siamo in un mondo post/nucleare in cui i vecchi criteri di giudizio non valgono più che tanto. uno su tutti: quello che vuole la dispersione dei rifiuti venga in qualche modo gestita dalla camorra. e poi santoddio: che è sta camorra? tu come la definiresti?
    un'associazione a delinquere che mira ad ottenere posizioni di rendita economica lucrosa e parassitaria, col risultato collaterale di immiserire il territorio drenando risorse reali e potenziali che dovrebbero essere a disposizione delle persone qualsiasi; io sono stato socio di un'attività commerciale e nessuno mi ha mai chiesto il pizzo;
    lo stato - democratico - non è quel leviatano a cui delegare l'uso della forza, ma il coordinatore di una domanda di ordine; se questa manca, perché si è soggetti alla sindrome di Stoccolma e si solidarizza col carceriere, nessuno stato può intervenire, come nell'esempio del divano lasciato accanto ai cassonetti;

    gli sbagli del fascismo italiano, ti ripeto, li conosciamo tutti. ma io penso che ogni ideologia abbia una certa quantità di bene, che porta ad aderirvi.
    non sono stati "sbagli", ma la conseguenza di una mentalità provinciale e arretrata condensata in ideologia, della massa dei consenzienti e dei leader in buona fede, nella misura in cui l'idiozia consentiva loro di concepire certi azzardi; oi c'erano anche i mascalzoni integrali...
    era una mentalità già presente, sin dagli anni 80 del secolo prima, e ti potrei citare tanti esempi...

    penso anche che in tutte le epoche coloro che aderiscono fermamente a un credo, non solo politico, lo facciano "nel presente", cioè quando ancora la legittimità di quell'ideologia non venga compromessa dalle più diverse circostanze, come la guerra, dopo la quale, essendo trascorsi ottant'anni di propaganda, documentari e film a senso unico e contrario, non è più possibile ai nuovi arrivi formarsi un'opinione indipendente su quella stessa ideologia. della quale neanche agli anziani che l'hanno vissuta è più possibile parlare. questo fatto lo ritengo se mi permetti una delle tante storture del "regime democratico".
    se vuoi, è possibilissimo; quello che non è possibile è modificare i fatti in retrospettiva per adeguarli ad un proprio desiderio fantastico; anche qui - a prova di qualsiasi pretesa "propaganda" - la storia documentabile, con decine di migliaia di atti convergenti, spiega bene tutto; se tu mandi tuo figlio, magari pure un po' chiattulill' - su una ferrata di alta montagna con le scarpette da ginnastica e il pulloverino, non c'è da interpretare;

    hitler li chiamava "ebrei". ho già in altra sede chiarito il significato della parola. ma poi anche se fosse vero che hitler pensava questo dei commercianti, quale sarebbe stato a suo parere il ceto destinato alla guerra guerreggiata: gli industriali? vedi che dici cazzate?
    no, erano i figli di un indefinito Volk, essenzialmente rurale, che si voleva eroico e superiore; ma la dottrina di Hitler, proprio perché nata "fantasy" di suo - una sorta di fumetto mitologico ante litteram - era incapace di offrire una lettura coerente; ma questo lo ha ammesso lo stesso Hitler in diverse occasioni, e poi anche Goebbels in molti scritti sulla manipolazione dei sentimenti del "popolo", nel quale non si credeva affatto;

    no. una volta per i disabili c'erano le residenze, che mi pare ci siano ancora da qualche parte. per l'anziano a meno che sia non autosufficiente, direi che bisognerebbe tutelarlo, e non vedo contraddizioni tra questo concetto e le mie idee. sull'eutanasia sono a favore di un consenso espresso e lucido sul proprio concetto di decesso volontario.
    se le tue idee sono quelle di tipo nazista, la ratio sovraordinata dovrebbe essere quella della forza svincolata da un'etica pietosa; una specie di etica spartana, paganeggiante, scristianizzata e vagamente nicciana, cui non ha senso porre limiti morali, che contrasterebbero con la ratio stessa; come non ha alcun senso rivendicare nozioni di libertà o giustizia;
    anche se tenti opportunisticamente di temporeggiare con queste nozioni, dissimulando e riservandoti di abolirle, la contraddizione resta vistosa e ti condanna ad una marginalità nevrotica;
    ieri ho visto l'intervista ad un popolare neonazista americano e sua moglie, i quali propinano alla radio le solite mitologie razziali, ecc... poi quelli hanno candidamente ammesso che "stavano meglio con Obama", dato che hanno 8 figli, di cui due autistici, che dicono di amare molto;
    ora, a parte la contraddizione materiale di votare Trump - peraltro strettamente imparentato con finanzieri ebrei, a partire dal genero - a chiunque non sia del tutto idiota tra i potenziali o attuali aderenti non può sfuggire il grottesco di quel poveretto che perora un'ideologia che quei figli avrebbe soppressi;

    sono anche a favore del testamento biologico, che mi pare sia diventato legge. infine le famiglie povere a mio parere vanno aiutate, e non da privati filantropi con la puzza sotto il naso ma dallo stato. e ce ne sarebbe davvero bisogno. soprattutto, come ti dicevo, da noi al sud.
    sai, lo stato può aiutare le famiglie povere solo tassando i ricchi, perché da qualche parte le risorse vanno prese; ma se io ragiono in termini di Herrenvolk, perché mai dovrei aiutare i poveri, che sono i miei servi ?

    ok. allora i c.d. milioni di morti sono un peccato di gioventù fanatica. axe...
    il paragone più appropriato sarebbe con un ordinario padre di famiglia in vacanza con moglie e figli, che, innervosito da traffico in autostrada e dalla pioggia, individua un competitore nella coda e si finge pilota di formula 1; copie una serie di sorpassi azzardati, per poi trovarsi di fronte al prevedibile TIR fermo, stermina i suoi figli e quelli di altri automobilisti che coinvolge nell'incidente; insomma, un vero idiota che, sopravvissuto, diventa l'emblema dell'idiozia;
    per questo il neo-nazismo non è più un'idea "politica", trainata da un desiderio legittimo di massa - legittimo nel senso del mangiare il capocollo e perseguire quel fine apertamente - ma una semplice nevrosi di nicchia, declinazione di una comunissima fantasia di potenza di soggetti spossessati; gli ultrà del calcio adottano simbolismi ed epica affine, ma almeno con un limite circoscrivibile, che emula la guerra ma raramente produce conseguenze; con la differenza che l'ultrà con sciarpa che va in trasferta, si ubriaca e si accoltella coi suoi pari vive una subalternità sociale prendendosi quelle briciole di realtà, che si fa bastare, finché non finisce nei guai;
    il neo-nazi proietta le sue fantasie in una nevrosi che, anche come tale è disfunzionale, perché piena di quelle contraddizioni culturali che emergono ovunque, come sostenere un'ideologia che ti schiavizza o che sopprime i tuoi figli disabili;

    non so. tuttavia non mi pare che i nazisti amassero i delinquenti. mi pare però che tentassero di catalogarne i caratteri somatici per risalire ad una presunta tendenza degenere della loro appartenenza razziale. e che cercassero di redimere quelli che ancora erano in vita...insomma di salvare il salvabile.
    no, questo lo faceva l'ebreo Cesare Lombroso

    guarda che i napoletani a quanto ne so sono contrari agli estremismi. il nome achille lauro ti dice niente?

    no. farsi i caxxi propri non vuol dire delinquere. si delinque solo quando non si può far altro. per mangiare. se ci fosse uno stato degno di tal nome, allora napoli sarebbe diversa. forse. ma dato che lo stato non c'è, per vari motivi storici come il "tradimento" nei riguardi dei fascisti e del re e la lotta contro il c.d. invasore tedesco, la conclusione è che dal niente nasce la delinquenza. eppoi: non solo lo stato non c'è ma ciò che su napoli passa per i media è una apocalisse con molto sangue. come dire: diffidate dai napoletani, sono tutti delinquenti e assassini. e non è giusto axe.
    guarda, con me sfondi una porta aperta; senza fare del razzismo opposto, altrettanto cretino, l'ambiente socio-culturale di quelle zone ha prodotto i picchi più elevati di cultura e piacere dell'esistenza; io sono romano, e per me, in confronto a quella grande capitale europea e cosmopolita che è stata ed è Napoli, Roma è un agglomerato di paesoni abitati da provinciali ignoranti e grezzi, pecorai vestiti da ministeriali e spossessati che vedeva Pasolini;
    si, come no. sai quanto gliene frega a chi deve lottare contro la fame per non morire, di chiamare le forze dell'ordine per fargli fare la multa ai produttori di spazzatura non pagando per il servizio? ma poi c'è sto servizio?
    se sei campano, invece di vaneggiare e drogarti col fumettone nazi delle belle uniformi e dell'epica del sorpasso azzardato - roba che non ti appartiene, partorita da annoiati centroeuropei per abbindolare i loro zotici e già putrescente alla nascita - prova a recuperare il tuo orgoglio identitario nutrendoti della tua cultura alta; sei un giurista, sii orgoglioso di Filangieri e delle sue idee d'avanguardia; anche oggi, avresti un Erri De Luca che è un'icona di forza, presente e reale, una bandiera di dignità delle idee, anche se non sempre le condivido; leggiti la "sua" Napoli, che trasuda ovunque, e troverai motivi per amare di più te stesso
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #143
    di che parli eugene? l'associazione dico, ha qualcosa a che fare con aronne? se sì concordo

  9. #144
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    un'associazione a delinquere che mira ad ottenere posizioni di rendita economica lucrosa e parassitaria, col risultato collaterale di immiserire il territorio drenando risorse reali e potenziali che dovrebbero essere a disposizione delle persone qualsiasi; io sono stato socio di un'attività commerciale e nessuno mi ha mai chiesto il pizzo;
    lo stato - democratico - non è quel leviatano a cui delegare l'uso della forza, ma il coordinatore di una domanda di ordine; se questa manca, perché si è soggetti alla sindrome di Stoccolma e si solidarizza col carceriere, nessuno stato può intervenire, come nell'esempio del divano lasciato accanto ai cassonetti;
    scusa axe: tu per rendita "parassitaria" cosa intendi? un contratto di locazione è o non è una rendita parassitaria? ottenere finanziamenti dallo stato per aprire mettiamo alberghi, è o non è una rendita parassitaria, in assenza di infrastrutture adeguate? non pagare la tasi perché non si ritiene di produrre spazzatura, contestando la natura stessa del tributo la cui entità è commisurata alla metratura dell'immobile di residenza, è un sintomo di scarso civismo, di camorra?
    quanto alla sindrome ipotizzata, a napoli credo valga il contrario: è il "secondino" a solidarizzare con il carcerato e a ragion veduta.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non sono stati "sbagli", ma la conseguenza di una mentalità provinciale e arretrata condensata in ideologia, della massa dei consenzienti e dei leader in buona fede, nella misura in cui l'idiozia consentiva loro di concepire certi azzardi; oi c'erano anche i mascalzoni integrali...
    era una mentalità già presente, sin dagli anni 80 del secolo prima, e ti potrei citare tanti esempi...
    lo so. per me quei ritrovati "ideologici" sono, e mi scuso, dei limiti oltre i quali c'è soltanto il "nichilismo", o nei casi migliori il "relativismo etico". ti chiedo: oggi a tuo parere, la società in cui viviamo ha o non ha alla base un insieme di valori "condivisi"? per me no. lo stesso comunismo è fondato sull'assenza di valori perché, come ti dicevo, se ogni sorta di idealità è solo la risultante di alcuni ben definiti rapporti di produzione, allora ciò che conta è la realtà senza fronzoli, come dire un niccianesimo al contrario. io la vedo così e me ne dispiace.

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    se vuoi, è possibilissimo; quello che non è possibile è modificare i fatti in retrospettiva per adeguarli ad un proprio desiderio fantastico; anche qui - a prova di qualsiasi pretesa "propaganda" - la storia documentabile, con decine di migliaia di atti convergenti, spiega bene tutto; se tu mandi tuo figlio, magari pure un po' chiattulill' - su una ferrata di alta montagna con le scarpette da ginnastica e il pulloverino, non c'è da interpretare;
    ma che vuoi dire, che ci vuole l'eskimo?

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    no, erano i figli di un indefinito Volk, essenzialmente rurale, che si voleva eroico e superiore; ma la dottrina di Hitler, proprio perché nata "fantasy" di suo - una sorta di fumetto mitologico ante litteram - era incapace di offrire una lettura coerente; ma questo lo ha ammesso lo stesso Hitler in diverse occasioni, e poi anche Goebbels in molti scritti sulla manipolazione dei sentimenti del "popolo", nel quale non si credeva affatto;
    a proposito: leggevo una proposta di legge che prevede di attribuire un pezzo di terreno gratuitamente a chi da sposato abbia almeno tre figli. ecco: questo mi sembra un buon inizio.

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    se le tue idee sono quelle di tipo nazista, la ratio sovraordinata dovrebbe essere quella della forza svincolata da un'etica pietosa; una specie di etica spartana, paganeggiante, scristianizzata e vagamente nicciana, cui non ha senso porre limiti morali, che contrasterebbero con la ratio stessa; come non ha alcun senso rivendicare nozioni di libertà o giustizia;
    anche se tenti opportunisticamente di temporeggiare con queste nozioni, dissimulando e riservandoti di abolirle, la contraddizione resta vistosa e ti condanna ad una marginalità nevrotica;
    ieri ho visto l'intervista ad un popolare neonazista americano e sua moglie, i quali propinano alla radio le solite mitologie razziali, ecc... poi quelli hanno candidamente ammesso che "stavano meglio con Obama", dato che hanno 8 figli, di cui due autistici, che dicono di amare molto;
    ora, a parte la contraddizione materiale di votare Trump - peraltro strettamente imparentato con finanzieri ebrei, a partire dal genero - a chiunque non sia del tutto idiota tra i potenziali o attuali aderenti non può sfuggire il grottesco di quel poveretto che perora un'ideologia che quei figli avrebbe soppressi;
    ti ricordo che anche i figli razzialmente "superiori" di goebbels furono sacrificati alla grandezza del reich.

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    sai, lo stato può aiutare le famiglie povere solo tassando i ricchi, perché da qualche parte le risorse vanno prese; ma se io ragiono in termini di Herrenvolk, perché mai dovrei aiutare i poveri, che sono i miei servi ?
    neanche i gerarchi nazisti prendevano soldi. lo stesso hitler rinunciò al suo compenso di uomo delle istituzioni (cancelliere, presidente, ecc.)

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    l paragone più appropriato sarebbe con un ordinario padre di famiglia in vacanza con moglie e figli, che, innervosito da traffico in autostrada e dalla pioggia, individua un competitore nella coda e si finge pilota di formula 1; copie una serie di sorpassi azzardati, per poi trovarsi di fronte al prevedibile TIR fermo, stermina i suoi figli e quelli di altri automobilisti che coinvolge nell'incidente; insomma, un vero idiota che, sopravvissuto, diventa l'emblema dell'idiozia;
    per questo il neo-nazismo non è più un'idea "politica", trainata da un desiderio legittimo di massa - legittimo nel senso del mangiare il capocollo e perseguire quel fine apertamente - ma una semplice nevrosi di nicchia, declinazione di una comunissima fantasia di potenza di soggetti spossessati; gli ultrà del calcio adottano simbolismi ed epica affine, ma almeno con un limite circoscrivibile, che emula la guerra ma raramente produce conseguenze; con la differenza che l'ultrà con sciarpa che va in trasferta, si ubriaca e si accoltella coi suoi pari vive una subalternità sociale prendendosi quelle briciole di realtà, che si fa bastare, finché non finisce nei guai;
    il neo-nazi proietta le sue fantasie in una nevrosi che, anche come tale è disfunzionale, perché piena di quelle contraddizioni culturali che emergono ovunque, come sostenere un'ideologia che ti schiavizza o che sopprime i tuoi figli disabili;
    ci sarebbe da dire...mi limito a farti notare che qui al sud si dice che "i figli sono di chi li cresce". lo sterminio dei c.d. "figli propri" per il bene del popolo e la sua salute, si giustifica in quanto tra genitori e prole si vorrebbe instaurare un vincolo di sangue, che neanche al giorno d'oggi possiamo dire che ci sia.

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    no, questo lo faceva l'ebreo Cesare Lombroso
    beh si chiamava cesare. è già qualcosa...

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    guarda, con me sfondi una porta aperta; senza fare del razzismo opposto, altrettanto cretino, l'ambiente socio-culturale di quelle zone ha prodotto i picchi più elevati di cultura e piacere dell'esistenza; io sono romano, e per me, in confronto a quella grande capitale europea e cosmopolita che è stata ed è Napoli, Roma è un agglomerato di paesoni abitati da provinciali ignoranti e grezzi, pecorai vestiti da ministeriali e spossessati che vedeva Pasolini;
    roma ha una grande cultura e tradizione (manco a dirlo). ma è talmente "blindata" che neanche in casa propria un "esterno" può parlare con franchezza...

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    se sei campano, invece di vaneggiare e drogarti col fumettone nazi delle belle uniformi e dell'epica del sorpasso azzardato - roba che non ti appartiene, partorita da annoiati centroeuropei per abbindolare i loro zotici e già putrescente alla nascita - prova a recuperare il tuo orgoglio identitario nutrendoti della tua cultura alta; sei un giurista, sii orgoglioso di Filangieri e delle sue idee d'avanguardia; anche oggi, avresti un Erri De Luca che è un'icona di forza, presente e reale, una bandiera di dignità delle idee, anche se non sempre le condivido; leggiti la "sua" Napoli, che trasuda ovunque, e troverai motivi per amare di più te stesso
    axe: alla base del nazismo c'è il sangue di milioni di morti nella prima guerra mondiale. c'è l'orgoglio di un popolo disposto a tutto per il suo fuhrer, perché sa che egli è nel giusto. c'è una straordinaria ripresa economica e militare della germania. c'è una bruciante vittoria sugli alleati. c'è tutto questo e in più c'è una splendida eredità lasciata al popolo tedesco, sia economica, sia morale ed etica. questo credo che tu non possa negarlo.

  10. #145
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    scusa axe: tu per rendita "parassitaria" cosa intendi? un contratto di locazione è o non è una rendita parassitaria?
    beh, no; è una rendita; se non contesti la nozione di proprietà - cioè, sei comunista - fa parte della nozione di libertà;
    ottenere finanziamenti dallo stato per aprire mettiamo alberghi, è o non è una rendita parassitaria, in assenza di infrastrutture adeguate?
    dipende dal criterio di merito ed efficienza alla base dell'erogazione; parassitario è ciò che assorbe risorse senza creare ricchezza collettiva in modo efficiente; se io svolgo una funzione inutile, creata ad hoc per darmi una rendita per ottenere il mio consenso politico o perché faccio parte del "potere", sono parassitario;

    non pagare la tasi perché non si ritiene di produrre spazzatura, contestando la natura stessa del tributo la cui entità è commisurata alla metratura dell'immobile di residenza, è un sintomo di scarso civismo, di camorra?
    di camorra no; di scarso civismo sì; se vuoi contestare il rapporto con lo stato, voti o ti fai un partito - è possibile, i 5S lo hanno fatto - e poi ti misuri con la coerenza delle tue idee; perché poi gli addetti alla nettezza urbana ci sono, ma li pago io anche per chi non li paga; se poi mi stufo, oltre ai rifiuti in strada hai anche i disoccupati in mezzo alla strada;
    quanto alla sindrome ipotizzata, a napoli credo valga il contrario: è il "secondino" a solidarizzare con il carcerato e a ragion veduta.
    certo: la ragione è che fuori dal carcere è il secondino ad essere prigioniero nel territorio dei compari del camorrista;


    ti ricordo che anche i figli razzialmente "superiori" di goebbels furono sacrificati alla grandezza del reich.
    no, ecco, qui emerge il distacco dalla realtà dei fatti, il fumetto nazi di esima mano;
    lo sterminio dei piccoli e innocenti Goebbels - così come l'ordine di Hitler impartito a Speer, distruggere tutto, perché il popolo tedesco merita di perire perché incapace di vincere - in nessun modo può configurare "grandezza", nemmeno agli occhi del più fedele e leale collaboratore; è semplicemente l'apocalisse, la rivelazione del nonsenso, sfuggito ai più per ignoranza o piccolo opportunismo; un po' come se tuo padre ti avesse raccontato di che andava a vincere a poker, raccogliendo il tuo entusiasmo di bambino, per poi farti ritrovare in mezzo a una strada; e qui non si tratta di esecrazione morale del progetto, ma di efficienza di questo, dove l'azzardo è storicamente comprovato sin da subito, pere chi conosce appena la storia;

    neanche i gerarchi nazisti prendevano soldi. lo stesso hitler rinunciò al suo compenso di uomo delle istituzioni (cancelliere, presidente, ecc.)
    beh, avevano tutti gli status della ricchezza, senza doverli pagare, sebbene fossero lo stesso corrotti; Goering è l'esempio più evidente;

    ci sarebbe da dire...mi limito a farti notare che qui al sud si dice che "i figli sono di chi li cresce". lo sterminio dei c.d. "figli propri" per il bene del popolo e la sua salute, si giustifica in quanto tra genitori e prole si vorrebbe instaurare un vincolo di sangue, che neanche al giorno d'oggi possiamo dire che ci sia.
    dove vedi "il bene del popolo" nello sterminare i propri figli ? perché questo stabilirebbe un "vincolo di sangue" ?
    l'impressione che si prova a leggerti è il compiacimento nel declamare queste formule; ma l'effetto è un po' quello di un ometto pantofolaio poco pratico di bricolage che, memore della lettura dei fumetti Marvel, gridi "Odino !" mentre si schiaccia il pollice con una martellata nel tentativo di piantare un chiodo;

    axe: alla base del nazismo c'è il sangue di milioni di morti nella prima guerra mondiale.
    appunto, una colossale idiozia, in termini di relativa incapacità di leggere la modernità dei rapporti di forza e la necessità di elaborare soluzioni elastiche in corso d'opera, poi protratta nella guerra successiva, dove l'idiozia è divenuta ancora più dominante;
    c'è l'orgoglio di un popolo disposto a tutto per il suo fuhrer, perché sa che egli è nel giusto.
    no, appunto: il popolo tedesco non era affatto disposto a tutto; è stato ingannato - confessi gli stessi nazisti - e messo nella condizione di non avere alternative o manifestare l'opportunismo più meschino; la riprova è che la politica criminale è stata accuratamente occultata e dissimulata, a partire dallo sterminio degli handicappati;
    la riprova è che nessun dirigente nazista si è sottratto alla viltà del suicidio o della fuga; alcune seconde file si sono trincerate nel dogma dell'obbedienza, ma nessuno è stato capace di sostenere un confronto coi vincitori; quando un "giusto" viene sconfitto ha tutto l'interesse a sostenere le sue tesi esponendosi a quello che diverrebbe un martirio, e il compimento della sua opera per i posteri; la fiala di cianuro o lo sterminio dei propri figli sono una confessione di vergogna, di insostenibilità delle proprie ragioni nell'ambito stesso del proprio sistema di valori;

    c'è una straordinaria ripresa economica e militare della germania.
    che è stata indebitarsi contando di prendere a mazzate l'ufficiale giudiziario, e di fronte alla prospettiva che quello torni coi carabinieri dire "ci pensiamo lunedì"; con la postilla che in mezzo alla strada ci finiranno anche i figli incolpevoli ai quali hai regalato qualche giocattolino per comprare il loro entusiasmo;

    c'è una bruciante vittoria sugli alleati.
    i conti si fanno sulle scale;

    c'è tutto questo e in più c'è una splendida eredità lasciata al popolo tedesco, sia economica, sia morale ed etica. questo credo che tu non possa negarlo.
    sarebbe, questa splendida eredità ? essere commissariati e sovvenzionati dagli USA ? un paese di macerie di nonni alienati e bambini, perché i padri sono tutti morti ? morale ed etica ? riguardo a cosa, che non sia stato smentito e ripudiato dalla Germania post-bellica, fondata su valori diametralmente opposti rispetto a quelli nazisti, peraltro già putrescenti e decadenti, tecnicamente fuori dalla modernità persino prima di andare al potere ?
    vedi, questo è "fumetto": la lettura iconica della realtà in modo caricaturalmente immaginario di terza, quarta o quinta mano; cioè, può anche essere divertente compiacersi di fronte ad un'uniforme o una bandiera con la svastica, trovare eroico e nobile allineare inermi davanti ad una fossa comune, ma se poi la tua esistenza testimonia che chiedi il sussidio al presidente nero per i tuoi figli autistici che non hai gettato dalla Rupe Tarpea, il divario tra fantasia e realtà ti colloca nel quadro di una nevrosi e basta.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #146
    non è corretto parlare di argomenti censurati dalla dittatura talmudica

  12. #147
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, no; è una rendita; se non contesti la nozione di proprietà - cioè, sei comunista - fa parte della nozione di libertà;
    si. però capirai che occorrerebbe una forte assenza di orgoglio e dignità personale per vivere del profitto derivante da reddito di locazione. almeno io la vedo così...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dipende dal criterio di merito ed efficienza alla base dell'erogazione; parassitario è ciò che assorbe risorse senza creare ricchezza collettiva in modo efficiente; se io svolgo una funzione inutile, creata ad hoc per darmi una rendita per ottenere il mio consenso politico o perché faccio parte del "potere", sono parassitario;
    benissimo. non solo quindi i locatori ma anche mettiamo, i finti albergatori, le cooperative di edilizia popolare, e tutti i destinatari di iniziative a carattere pubblico e "politico".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    di camorra no; di scarso civismo sì; se vuoi contestare il rapporto con lo stato, voti o ti fai un partito - è possibile, i 5S lo hanno fatto - e poi ti misuri con la coerenza delle tue idee; perché poi gli addetti alla nettezza urbana ci sono, ma li pago io anche per chi non li paga; se poi mi stufo, oltre ai rifiuti in strada hai anche i disoccupati in mezzo alla strada;
    no. non è che serva arrivare a creare un partito. i mezzi di tutela nei confronti dello stato ci sono. i lavoratori in primis sono destinatari di tali provvedimenti. la raccolta dell'immondizia dovrebbe essere un servizio pubblico, in toto, e non gestito da aziende private ma partecipate in maggioranza dallo stato, che in definitiva servono solo a raccogliere e coltivare posizioni di "potere" da parte di chi è azionista. cioè se l'azienda convenzionata tappa i buchi con soldi pubblici, dovrebbe al limite finanziarsi con tali soldi e non rivalersi sui privati che spazzatura non ne producono o si limitano a buttarla nei raccoglitori. invece questi "parassiti" ti impongono di lasciarla fuori dall'abitazione, la spazzatura, per ottenere agli occhi della pubblica utenza una certa meritorietà e anche per "risparmiare" fatica ai netturbini, che altrimenti per svuotare i raccoglitori dovrebbero usare il carrello, al cui uso non tutti sono idonei.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo: la ragione è che fuori dal carcere è il secondino ad essere prigioniero nel territorio dei compari del camorrista;
    no. il motivo è a mio parere che in galera ci vanno solo i poveri "cristi". e questo i secondini lo sanno...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, ecco, qui emerge il distacco dalla realtà dei fatti, il fumetto nazi di esima mano;
    lo sterminio dei piccoli e innocenti Goebbels - così come l'ordine di Hitler impartito a Speer, distruggere tutto, perché il popolo tedesco merita di perire perché incapace di vincere - in nessun modo può configurare "grandezza", nemmeno agli occhi del più fedele e leale collaboratore; è semplicemente l'apocalisse, la rivelazione del nonsenso, sfuggito ai più per ignoranza o piccolo opportunismo; un po' come se tuo padre ti avesse raccontato di che andava a vincere a poker, raccogliendo il tuo entusiasmo di bambino, per poi farti ritrovare in mezzo a una strada; e qui non si tratta di esecrazione morale del progetto, ma di efficienza di questo, dove l'azzardo è storicamente comprovato sin da subito, pere chi conosce appena la storia;
    quelle che citi sono fonti sospette. sai bene che le memorie di speer non fanno testo perché scritte in carcere e quindi finalizzate a giustificare la propria posizione all'interno del regime come in definitiva "dissenziente" in ordine a certe direttive estreme del furher. inoltre come dovresti sapere, la morte era considerata un onore, se sopraggiunta per ragioni "militari". ecco la ragione della scelta del furher in merito al proprio suicidio e il pegno di fedeltà di goebbels che si diede la morte insieme ai propri figli e alla propria moglie. anche i nazisti coltivavano la fantasia di un proprio "paradiso".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, avevano tutti gli status della ricchezza, senza doverli pagare, sebbene fossero lo stesso corrotti; Goering è l'esempio più evidente;
    tutte balle da propinare ai meno avveduti. ripeto: i nazisti non prendevano soldi. non solo al vertice ma anche i vari gauleiter.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dove vedi "il bene del popolo" nello sterminare i propri figli ? perché questo stabilirebbe un "vincolo di sangue" ?
    l'impressione che si prova a leggerti è il compiacimento nel declamare queste formule; ma l'effetto è un po' quello di un ometto pantofolaio poco pratico di bricolage che, memore della lettura dei fumetti Marvel, gridi "Odino !" mentre si schiaccia il pollice con una martellata nel tentativo di piantare un chiodo;
    se io so che tra la gran parte della mia gente non corre un vincolo di sangue, tenterò di stabilire questo vincolo tra le nuove famiglie che si vengono a costituire mediante l'attribuzione a ciascuna coppia di figli che ne condividono il "sangue" e le caratteristiche razziali. questa non è fantascienza e neanche centrano i fumetti marvel. ti ripeto che lo sterminio era una necessaria conseguenza dell'esigenza di purificare il sangue tedesco da elementi degeneri come il "sangue" ebraico.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    appunto, una colossale idiozia, in termini di relativa incapacità di leggere la modernità dei rapporti di forza e la necessità di elaborare soluzioni elastiche in corso d'opera, poi protratta nella guerra successiva, dove l'idiozia è divenuta ancora più dominante;
    questa è solo la tua opinione. peraltro non suffragata da fonti veritative...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, appunto: il popolo tedesco non era affatto disposto a tutto; è stato ingannato - confessi gli stessi nazisti - e messo nella condizione di non avere alternative o manifestare l'opportunismo più meschino; la riprova è che la politica criminale è stata accuratamente occultata e dissimulata, a partire dallo sterminio degli handicappati;
    per quanto tempo e in che misura un popolo può essere ingannato, anche per quanto riguarda l'elite politica? no, axe. se una nazione arriva al punto di voler morire per il suo capo, qualcosa di vero in ciò che il capo dice ci deve essere. a scanso di propaganda.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la riprova è che nessun dirigente nazista si è sottratto alla viltà del suicidio o della fuga; alcune seconde file si sono trincerate nel dogma dell'obbedienza, ma nessuno è stato capace di sostenere un confronto coi vincitori; quando un "giusto" viene sconfitto ha tutto l'interesse a sostenere le sue tesi esponendosi a quello che diverrebbe un martirio, e il compimento della sua opera per i posteri; la fiala di cianuro o lo sterminio dei propri figli sono una confessione di vergogna, di insostenibilità delle proprie ragioni nell'ambito stesso del proprio sistema di valori;
    ma perché io nazista dovrei continuare a vivere se so che il mio paradiso esiste perché costruito su milioni di morti? tanto vale raggiungere chi quel paradiso ha creato, cioè il furehr.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    che è stata indebitarsi contando di prendere a mazzate l'ufficiale giudiziario, e di fronte alla prospettiva che quello torni coi carabinieri dire "ci pensiamo lunedì"; con la postilla che in mezzo alla strada ci finiranno anche i figli incolpevoli ai quali hai regalato qualche giocattolino per comprare il loro entusiasmo;
    si. fintantoché si identifichi l'ufficiale giudiziario con la società delle nazioni e i carabinieri con gli estensori del trattato di versailles.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    i conti si fanno sulle scale;
    cioè?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sarebbe, questa splendida eredità ? essere commissariati e sovvenzionati dagli USA ? un paese di macerie di nonni alienati e bambini, perché i padri sono tutti morti ? morale ed etica ? riguardo a cosa, che non sia stato smentito e ripudiato dalla Germania post-bellica, fondata su valori diametralmente opposti rispetto a quelli nazisti, peraltro già putrescenti e decadenti, tecnicamente fuori dalla modernità persino prima di andare al potere ?
    no. il nazismo che voleva separare i nati bene e i non nati bene ha fatto si che la germania venisse divisa appunto tra protoslavi e post nazisti. la divisione era paradossalmente funzionale alla convivenza senza più sterminio. il resto è storia.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    vedi, questo è "fumetto": la lettura iconica della realtà in modo caricaturalmente immaginario di terza, quarta o quinta mano; cioè, può anche essere divertente compiacersi di fronte ad un'uniforme o una bandiera con la svastica, trovare eroico e nobile allineare inermi davanti ad una fossa comune, ma se poi la tua esistenza testimonia che chiedi il sussidio al presidente nero per i tuoi figli autistici che non hai gettato dalla Rupe Tarpea, il divario tra fantasia e realtà ti colloca nel quadro di una nevrosi e basta.
    si. questo è come dire che al giorno d'oggi il nazismo, almeno in termini di conoscenza da parte dei più, ha fatto il suo tempo...

  13. #148
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    no. non è che serva arrivare a creare un partito. i mezzi di tutela nei confronti dello stato ci sono. i lavoratori in primis sono destinatari di tali provvedimenti. la raccolta dell'immondizia dovrebbe essere un servizio pubblico, in toto, e non gestito da aziende private ma partecipate in maggioranza dallo stato, che in definitiva servono solo a raccogliere e coltivare posizioni di "potere" da parte di chi è azionista. cioè se l'azienda convenzionata tappa i buchi con soldi pubblici, dovrebbe al limite finanziarsi con tali soldi e non rivalersi sui privati che spazzatura non ne producono o si limitano a buttarla nei raccoglitori. invece questi "parassiti" ti impongono di lasciarla fuori dall'abitazione, la spazzatura, per ottenere agli occhi della pubblica utenza una certa meritorietà e anche per "risparmiare" fatica ai netturbini, che altrimenti per svuotare i raccoglitori dovrebbero usare il carrello, al cui uso non tutti sono idonei.
    la privatizzazione di un servizio pubblico è solo gestionale, non cambia la finalità di servizio pubblico; resta che chi evade il tributo lo fa pagare a chi non lo evade; salvo che poi quest'ultimo si stufa; se l'evasione è regionalizzata, finisce in secessione fiscale, per forza; poi sono caxxi...

    quelle che citi sono fonti sospette. sai bene che le memorie di speer non fanno testo perché scritte in carcere e quindi finalizzate a giustificare la propria posizione all'interno del regime come in definitiva "dissenziente" in ordine a certe direttive estreme del furher.
    ma Speer era già stato condannato, quindi non avrebbe avuto bisogno più di tanto di alterare i fatti; peraltro confermati dai documenti; il problema dei tedeschi: scrivevano tutto, quindi tutto è stato tracciato;
    inoltre come dovresti sapere, la morte era considerata un onore, se sopraggiunta per ragioni "militari". ecco la ragione della scelta del furher in merito al proprio suicidio e il pegno di fedeltà di goebbels che si diede la morte insieme ai propri figli e alla propria moglie. anche i nazisti coltivavano la fantasia di un proprio "paradiso".
    non c'era un motivo di utilità militare, tantomeno per Himmler e Goering, già prigionieri; quelli che hanno potuto sono scappati in Argentina, Paraguay, Brasile e altrove; hanno cercato un paradiso terreno, poco marziale;
    tutte balle da propinare ai meno avveduti. ripeto: i nazisti non prendevano soldi. non solo al vertice ma anche i vari gauleiter.
    godevano di privilegi da ricchi, e infatti nessuno ha biasimato lo stile di vita di Goering, platealmente corrotto e ladro, collezionista privato d'arte coi pezzi requisiti, oltre che tossicomane, assieme a diversi altri gerarchi;

    se io so che tra la gran parte della mia gente non corre un vincolo di sangue, tenterò di stabilire questo vincolo tra le nuove famiglie che si vengono a costituire mediante l'attribuzione a ciascuna coppia di figli che ne condividono il "sangue" e le caratteristiche razziali. questa non è fantascienza e neanche centrano i fumetti marvel. ti ripeto che lo sterminio era una necessaria conseguenza dell'esigenza di purificare il sangue tedesco da elementi degeneri come il "sangue" ebraico.
    ma questo non risponde alla domanda sull'uccisione dei propri figli - quelli di Goebbels - che ascrivi a gesto diretto alla "grandezza del Reich", ma che non ha alcuna giustificazione logica e ideologica o militare; i bambini non sarebbero stati ritenuti colpevoli di nulla, come la quasi totalità dei tedeschi, soprattutto se minori; la spiegazione più logica è quella di negare alla propria progenie personale l'odio per i genitori, non potendo evitare quello dei connazionali;

    questa è solo la tua opinione. peraltro non suffragata da fonti veritative...
    no, è il frutto dello studio serio della storia di quegli eventi, confermata dai documenti; quelle guerre non sono state pensate per quegli esiti, ma sono sfuggite di mano per errori di pianificazione strategica e azzardi; in grande misura - per la seconda - confessato dallo stesso Hitler, il quale si è trovato a in un vicolo cieco, dovuto ad errori precedenti; ti potrei documentare una serie di impressionanti idiozie di gestione militare e azzardi mal calcolati, quando vuoi;

    per quanto tempo e in che misura un popolo può essere ingannato, anche per quanto riguarda l'elite politica?
    finché si vince e nessuno ti bombarda, purché ti dicano cosa intendono fare; ma ti potrei citare pagine di Goebbels in cui scrive esplicitamente che il popolo va ingannato, perché altrimenti non vuole la guerra e non vuole sacrificarsi;
    no, axe. se una nazione arriva al punto di voler morire per il suo capo, qualcosa di vero in ciò che il capo dice ci deve essere. a scanso di propaganda.
    appunto, quelli non volevano morire per il fuerher e, al momento opportuno, si arrendevano volentieri; preferibilmente agli americani;
    fosse come dici tu avrebbero tutto emulato Hitler e Goebbels, suicidandosi tutti e sopprimendo la loro prole; non sarebbe dovuto restare vivo nemmeno un tedesco, tipo gli ebrei a Masada

    ma perché io nazista dovrei continuare a vivere se so che il mio paradiso esiste perché costruito su milioni di morti? tanto vale raggiungere chi quel paradiso ha creato, cioè il furehr.
    appunto, si vede che i sopravvissuti erano nazisti di comodo o ingannati;

    si. fintantoché si identifichi l'ufficiale giudiziario con la società delle nazioni e i carabinieri con gli estensori del trattato di versailles.
    ...
    cioè?
    cioè che poi ti spianano, come potevi ampiamente prevedere; se tu vai in auto con amici e il guidatore è spericolato, quello gioca con la tua vita; può darsi che la cosa ti piaccia, oppure no; ma se quello ti dice andiamo a bere un caffè a Napoli e omette che ti farà rischiare la vita potresti non essere contento;

    no. il nazismo che voleva separare i nati bene e i non nati bene ha fatto si che la germania venisse divisa appunto tra protoslavi e post nazisti. la divisione era paradossalmente funzionale alla convivenza senza più sterminio. il resto è storia.
    e chi sarebbero i "protoslavi", i prussiani, i sassoni e gli slesiani finiti sotto il dominio sovietico ? la divisione è stata il frutto della Guerra fredda, mentre il nazismo voleva unificare tutti i tedeschi, anche quelli marginali del Volga, ai quali sarebbe spettato il dominio sui russi;
    se tu definisci come "successo" fini eterogenetici, opposti a quelli dichiarati compi un'operazione di fantasia, ma proprio squinternata;

    laddove la spiegazione storica, ampiamente documentata, dice tutt'altro:
    quelli hanno fatto debiti, tanti debiti, per finanziare la "ripresa"; hanno forzato l'economia degli scambi in modo da cacciare tutta la concorrenza - coi famosi contratti di clearance - preventivando un conflitto, ma senza comprenderne la radicalità; una volta nell'azzardo, hanno dovuto estendere quel conflitto a dimensioni che qualsiasi militare di stato maggiore sapeva insostenibili; solo che il caporale si credeva migliore di quelli, e col suo potere personale ha commesso una sequela di idiozie - documentatissime - tipiche del satrapo, incapace di delegare; ai tempi di Bismarck una cosa del genere sarebbe stata impossibile, persino per lo stato più militarista d'Europa; c'è un abisso di intelligenza e lucidità tra i due;

    si. questo è come dire che al giorno d'oggi il nazismo, almeno in termini di conoscenza da parte dei più, ha fatto il suo tempo...
    sai, parliamo di un'ideologia molto raffazzonata già in origine - e lo ammetteva lo stesso Hitler, in molte occasioni documentate; e fondata su una cultura popolare "bassa" vecchi allora già di mezzo secolo, col mito del sangue e della razza; te lo testimonia lo scetticismo dello stesso Evola, non dovuto al fatto che non fosse tedesco;
    per un brevissimo periodo, 15 anni, ha potuto funzionare da collante per una massa ancora prevalentemente rurale e provinciale irreggimentata nei riti nazionalisti di un paese convinto di un proprio potenziale, ma ignara dei pensieri dei gerarchi, come di certi progetti; l'ausmaertzen è stato sospeso, in pieno regime, per l'aperta ostilità non appena si è capito che si sopprimevano i disabili;
    noi siamo l'equivalente di quei nazisti opportunisti di popolo quando leggiamo che nella guerra in Yemen nei prossimi mesi un milione di persone morirà di fame, e ci facciamo bellamente i caxxi nostri; ma non è che aderiamo ad un'ideologia per cui saremmo disposti a morire per realizzare quel risultato; non so se mi spiego...

    ma il neo-nazismo retrospettivo, con tutta la parafernalia, che può coltivare qualcuno, almeno in Occidente oggi non è la realtà di prima mano che viveva quella gente, ma un'icona trasgressiva che si presta solo all'elaborazione di soggetti particolarmente marginalizzati, perché la realtà in cui viviamo ha completamente annullato le categorie su cui si basavano quelle idee, già vecchie un secolo fa;
    forse potevi trovare qualcosa di pallidamente simile nell'Iran del primo decennio di Khomeini, quanto a religione politica agita, atteggiamento esistenziale partecipato; oggi pure quelli devono fingere; oppure in Corea del nord: il giorno in cui cade il regime, si scoprono tutti iper-occidentali nei desideri;

    cioè, le categorie mentali della quasi totalità degli occidentali, gli integrati, sono radicalmente diverse da qualsiasi cosa sia minimamente compatibile con una costruzione riconducibile a idee naziste o simili, di tipo nazional-religioso; la maggior parte delle persone vive la propria vita di prima mano, in base a desideri e abitudini da società aperta, anche se occasionalmente a parole molti possono dichiarare la propria ostilità ad alcuni aspetti; ma è cambiato proprio quello che sono, a partire dai consumi culturali, i viaggi, le abitudini, la disponibilità a pensarsi;
    cioè, se uno oggi vuole coltivare idee naziste, di integralismo religioso, di tradizionalismo sociale o altro assimilabile, deve fare un grandissimo sforzo per alienarsi da se stesso e proiettarsi in un ambiente di fantasia;
    chi è nativo di una società democratica, e tanto più post 68, può solo fantasticare di opzioni autoritarie, perché è antropologicamente inadatto, come un pesce fuor d'acqua; mio padre, che ha 90 anni, potrebbe essere cittadino di un paese a regime illiberale, di cui sarebbe oppositore, ma del quale comprenderebbe il funzionamento; mentre il 20 neo-fascista di oggi è patetico nel richiamarsi a regimi di quel tipo, perché è insofferente al semaforo rosso, tanto è educato ad un permissivismo anarchico e al rifiuto dell'autorità; cioè, la cosa diventa un cluster separato dell'esistenza, come il tifo da stadio.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #149
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la privatizzazione di un servizio pubblico è solo gestionale, non cambia la finalità di servizio pubblico; resta che chi evade il tributo lo fa pagare a chi non lo evade; salvo che poi quest'ultimo si stufa; se l'evasione è regionalizzata, finisce in secessione fiscale, per forza; poi sono caxxi...
    no. io credo molto più concretamente (te lo devo dire) che i tributi non pagati siano solo una giustificazione allo spreco di denaro pubblico in tanti (non solo l'ama) pozzi senza fondo dove campano i parenti dei parenti. e ti dico che questo stato di cose non è purtroppo migliorabile, a meno che non si butti a mare baracca e acqua sporca. cioè io credo che l'alternativa sarebbe quella di tornare alle ideologie che tu definisci "forti" nella loro versione "assoluta" di altre esperienze che non sono prettamente a noi congeniali. o almeno alla gran parte.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma Speer era già stato condannato, quindi non avrebbe avuto bisogno più di tanto di alterare i fatti; peraltro confermati dai documenti; il problema dei tedeschi: scrivevano tutto, quindi tutto è stato tracciato;
    si. però il carcere, per chi è stato condannato si può anche, come i classici insegnano, abbreviare se ci si fa amici i secondini. a napoli lo sanno.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non c'era un motivo di utilità militare, tantomeno per Himmler e Goering, già prigionieri; quelli che hanno potuto sono scappati in Argentina, Paraguay, Brasile e altrove; hanno cercato un paradiso terreno, poco marziale;
    chi lo sa dove sono finiti i gerarchi? io penso che la logica vorrebbe che i più alti in grado fossero i primi a partire. oppure che, senz'altro più coerentemente, proprio per questo motivo, con quelle idee, fossero i primi a morire.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    godevano di privilegi da ricchi, e infatti nessuno ha biasimato lo stile di vita di Goering, platealmente corrotto e ladro, collezionista privato d'arte coi pezzi requisiti, oltre che tossicomane, assieme a diversi altri gerarchi;
    a me risulta che questa su goering collezionista sia una bufala. ti basta pensare che le opere d'arte in germania erano solo quelle accettate dalla "morale" comune.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma questo non risponde alla domanda sull'uccisione dei propri figli - quelli di Goebbels - che ascrivi a gesto diretto alla "grandezza del Reich", ma che non ha alcuna giustificazione logica e ideologica o militare; i bambini non sarebbero stati ritenuti colpevoli di nulla, come la quasi totalità dei tedeschi, soprattutto se minori; la spiegazione più logica è quella di negare alla propria progenie personale l'odio per i genitori, non potendo evitare quello dei connazionali;
    la ragione te l'ho già spiegata e dammi pure del pazzo. il nazismo era una religione pagana. quelli che per i romani antichi erano i "campi elisi" in entrambe le civiltà si conquistavano a prezzo della lotta. bisognava insomma morire combattendo.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, è il frutto dello studio serio della storia di quegli eventi, confermata dai documenti; quelle guerre non sono state pensate per quegli esiti, ma sono sfuggite di mano per errori di pianificazione strategica e azzardi; in grande misura - per la seconda - confessato dallo stesso Hitler, il quale si è trovato a in un vicolo cieco, dovuto ad errori precedenti; ti potrei documentare una serie di impressionanti idiozie di gestione militare e azzardi mal calcolati, quando vuoi;
    si, non ne dubito. chiaramente la politica bellica tedesca si innestava su odii secolari tra le maggiori potenze europee. però quello che la propaganda riporta oggi è la storia fatta con i "se". la guerra ti ripeto, era il tramite in definitiva per un aldilà fatto di morti che vi si ritrovavano in ragione delle battaglie vinte e dei meriti acquisiti lottando. (posso anche citare fonti documentarie, quando vuoi).

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    finché si vince e nessuno ti bombarda, purché ti dicano cosa intendono fare; ma ti potrei citare pagine di Goebbels in cui scrive esplicitamente che il popolo va ingannato, perché altrimenti non vuole la guerra e non vuole sacrificarsi;
    non credo più che tanto. come sai la prima guerra mondiale aveva causato la morte di milioni di tedeschi e la povertà assoluta di altri. limitare le spese (soprattutto sanitarie) e ricostruire una economia trovarono porte aperte presso i sopravvissuti. la logica era: vivere come servi o morire acquisendo meriti in battaglia dinanzi a dio.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    appunto, quelli non volevano morire per il fuerher e, al momento opportuno, si arrendevano volentieri; preferibilmente agli americani;
    fosse come dici tu avrebbero tutto emulato Hitler e Goebbels, suicidandosi tutti e sopprimendo la loro prole; non sarebbe dovuto restare vivo nemmeno un tedesco, tipo gli ebrei a Masada
    vedi supra...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    appunto, si vede che i sopravvissuti erano nazisti di comodo o ingannati;
    sempre supra...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    cioè che poi ti spianano, come potevi ampiamente prevedere; se tu vai in auto con amici e il guidatore è spericolato, quello gioca con la tua vita; può darsi che la cosa ti piaccia, oppure no; ma se quello ti dice andiamo a bere un caffè a Napoli e omette che ti farà rischiare la vita potresti non essere contento;
    si. questo può essere vero se non valuti le condizioni al contorno. se è una volkswagen e l'amico non ha bevuto non è drogato e lo conosco da un poco, allora non ci sono problemi.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e chi sarebbero i "protoslavi", i prussiani, i sassoni e gli slesiani finiti sotto il dominio sovietico ? la divisione è stata il frutto della Guerra fredda, mentre il nazismo voleva unificare tutti i tedeschi, anche quelli marginali del Volga, ai quali sarebbe spettato il dominio sui russi;
    se tu definisci come "successo" fini eterogenetici, opposti a quelli dichiarati compi un'operazione di fantasia, ma proprio squinternata;
    diciamo quelli tra i restanti che erano un po' "svantaggiati".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    laddove la spiegazione storica, ampiamente documentata, dice tutt'altro:
    quelli hanno fatto debiti, tanti debiti, per finanziare la "ripresa"; hanno forzato l'economia degli scambi in modo da cacciare tutta la concorrenza - coi famosi contratti di clearance - preventivando un conflitto, ma senza comprenderne la radicalità; una volta nell'azzardo, hanno dovuto estendere quel conflitto a dimensioni che qualsiasi militare di stato maggiore sapeva insostenibili; solo che il caporale si credeva migliore di quelli, e col suo potere personale ha commesso una sequela di idiozie - documentatissime - tipiche del satrapo, incapace di delegare; ai tempi di Bismarck una cosa del genere sarebbe stata impossibile, persino per lo stato più militarista d'Europa; c'è un abisso di intelligenza e lucidità tra i due;
    vabbè. tu ovviamente riconduci tutto alla questione economica. ti ricordo solo che anche la germania dell'epoca operava nell'economia attraverso una prospettiva di piano. anche per questo ancora oggi in germania girano pochi soldi e l'economia è essenzialmente "reale".


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sai, parliamo di un'ideologia molto raffazzonata già in origine - e lo ammetteva lo stesso Hitler, in molte occasioni documentate; e fondata su una cultura popolare "bassa" vecchi allora già di mezzo secolo, col mito del sangue e della razza; te lo testimonia lo scetticismo dello stesso Evola, non dovuto al fatto che non fosse tedesco;
    per un brevissimo periodo, 15 anni, ha potuto funzionare da collante per una massa ancora prevalentemente rurale e provinciale irreggimentata nei riti nazionalisti di un paese convinto di un proprio potenziale, ma ignara dei pensieri dei gerarchi, come di certi progetti; l'ausmaertzen è stato sospeso, in pieno regime, per l'aperta ostilità non appena si è capito che si sopprimevano i disabili;
    noi siamo l'equivalente di quei nazisti opportunisti di popolo quando leggiamo che nella guerra in Yemen nei prossimi mesi un milione di persone morirà di fame, e ci facciamo bellamente i caxxi nostri; ma non è che aderiamo ad un'ideologia per cui saremmo disposti a morire per realizzare quel risultato; non so se mi spiego...
    ma scusa: tu stesso dici che i nazisti morirono (chi in guerra e chi per suicidio) e non te ne spieghi la ragione. poi dici che erano opportunisti che cavalcavano il sentimento popolare. insomma: non sai dove vuoi andare a parare.
    quanto allo yemen, il discorso sarebbe lungo. il medioriente rappresenta un focolaio che a tratti si riaccende e interessa sempre tutto l'islam. ma su questo non ti posso dire la mia perché non ho seguito la vicenda. io diciamo, so rimasto alla siria e il libano di qualche anno fa...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma il neo-nazismo retrospettivo, con tutta la parafernalia, che può coltivare qualcuno, almeno in Occidente oggi non è la realtà di prima mano che viveva quella gente, ma un'icona trasgressiva che si presta solo all'elaborazione di soggetti particolarmente marginalizzati, perché la realtà in cui viviamo ha completamente annullato le categorie su cui si basavano quelle idee, già vecchie un secolo fa;
    forse potevi trovare qualcosa di pallidamente simile nell'Iran del primo decennio di Khomeini, quanto a religione politica agita, atteggiamento esistenziale partecipato; oggi pure quelli devono fingere; oppure in Corea del nord: il giorno in cui cade il regime, si scoprono tutti iper-occidentali nei desideri;
    allora. io non mi sento marginalizzato. e non lo sono di fatto. se ti interessa ti dirò che anni addietro ho fatto voto di castità e obbedienza. la mia vita si divide tra studio e qualche sporadica uscita. per il momento. per il futuro spero di riuscire a laurearmi e a diventare un buon avvocato. e spero tanto di aiutare le persone in difficoltà. a te come butta?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    cioè, le categorie mentali della quasi totalità degli occidentali, gli integrati, sono radicalmente diverse da qualsiasi cosa sia minimamente compatibile con una costruzione riconducibile a idee naziste o simili, di tipo nazional-religioso; la maggior parte delle persone vive la propria vita di prima mano, in base a desideri e abitudini da società aperta, anche se occasionalmente a parole molti possono dichiarare la propria ostilità ad alcuni aspetti; ma è cambiato proprio quello che sono, a partire dai consumi culturali, i viaggi, le abitudini, la disponibilità a pensarsi;
    cioè, se uno oggi vuole coltivare idee naziste, di integralismo religioso, di tradizionalismo sociale o altro assimilabile, deve fare un grandissimo sforzo per alienarsi da se stesso e proiettarsi in un ambiente di fantasia;
    non credo. la religione e l'ideologia fanno oggi parte della cultura di tanti popoli, a parte il nostro. la società "aperta" è per quanto mi riguarda una società priva dei valori e della libera (almeno a un livello basilare) manifestazione del pensiero che è propria di altre civiltà, culture e aree del mondo.
    axe: se un individuo è mettiamo nazista oppure comunista, lo è perché quella ideologia fa parte della propria individualità. non centra il voto dato al partito o i libri ideologici. centra la propria "essenza". e così è per qualunque tipo di convinzione e idea personale. hai voglia a dire che l"educazione, l'ambiente e la famiglia" cambiano le cose. non è così, e me ne dispiace... ma mi fa piacere poterne parlare con te.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    chi è nativo di una società democratica, e tanto più post 68, può solo fantasticare di opzioni autoritarie, perché è antropologicamente inadatto, come un pesce fuor d'acqua; mio padre, che ha 90 anni, potrebbe essere cittadino di un paese a regime illiberale, di cui sarebbe oppositore, ma del quale comprenderebbe il funzionamento; mentre il 20 neo-fascista di oggi è patetico nel richiamarsi a regimi di quel tipo, perché è insofferente al semaforo rosso, tanto è educato ad un permissivismo anarchico e al rifiuto dell'autorità; cioè, la cosa diventa un cluster separato dell'esistenza, come il tifo da stadio.
    stessa cosa: puoi anche avere intorno il "nulla" ideologico, ma se appartieni ad una idea è per tutta la vita. io almeno la vedo così.

  15. #150
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    no. io credo molto più concretamente (te lo devo dire) che i tributi non pagati siano solo una giustificazione allo spreco di denaro pubblico in tanti (non solo l'ama) pozzi senza fondo dove campano i parenti dei parenti. e ti dico che questo stato di cose non è purtroppo migliorabile, a meno che non si butti a mare baracca e acqua sporca. cioè io credo che l'alternativa sarebbe quella di tornare alle ideologie che tu definisci "forti" nella loro versione "assoluta" di altre esperienze che non sono prettamente a noi congeniali. o almeno alla gran parte.
    infatti, è estremamente probabile che alla fine emergano ideologie "forti", perché condivise in buona fede dai più, dove però l'aspetto dittatoriale non si fonda sulle nozioni che immagini, ma su attualissime propensioni al sacro egoismo rielaborato, per cui a Bergamo, Treviso e Modena si tengono i loro soldi e alzano un muro fiscale di fronte modo difforme di concepire il rapporto con lo stato; questa sarebbe, è, un'ideologia forte perché siamo arrivati ad un punto di rassegnazione che unisce spontaneamente il sentimento dei più, non perché sia coniugata in modo radicale; cioè, anche la persona più tranquilla, magari di origine meridionale, quando vede che terremoti e alluvioni seminano morti nelle zone di abusivismo e vede che la politica locale esprime a gran voce la domanda di condono o l'incapacità di conformarsi ad uno standard altrove condiviso - vale per Roma o altre situazioni di spreco, clientelismo... - pensa: vabbè, quelli sono irredimibili; l'unico modo è affamare quella bestia e poi se la vedano loro, ma non coi soldi miei, con cui posso migliorare ulteriormente la qualità della mia vita;

    chi lo sa dove sono finiti i gerarchi? io penso che la logica vorrebbe che i più alti in grado fossero i primi a partire. oppure che, senz'altro più coerentemente, proprio per questo motivo, con quelle idee, fossero i primi a morire.
    chi ha potuto è scappato, e ci sono state diverse reti di assistenza per la fuga, alcune persino via canali del Vaticano; tutto documentato; chi è morto erano i bambini cresciuti nel nazismo e intrappolati come in un gioco in quelle uniformi da adulti, senza avere la nozione delle ragioni di un sacrificio; non è una mia opinione, ma la definizione della capacità di intendere e volere riconosciuta dalla legge e dal buon senso; se farai l'avvocato, come ti auguro, magari penalista, ti avvarrai certamente della profilazione soggettiva del tuo assistito per distinguere il pienamente inteso dal percepito;

    a me risulta che questa su goering collezionista sia una bufala. ti basta pensare che le opere d'arte in germania erano solo quelle accettate dalla "morale" comune.
    per il popolino; i gerarchi sapevano benissimo cosa aveva valore; magari tenevano le opere nascoste e bruciavano in pubblico qualcosa che ritenevano minore; la prova è che quando hanno occupato altri paesi hanno fatto bottino di Entartete Kunst; mica l'hanno bruciata in nome dell'ideologia

    la ragione te l'ho già spiegata e dammi pure del pazzo. il nazismo era una religione pagana. quelli che per i romani antichi erano i "campi elisi" in entrambe le civiltà si conquistavano a prezzo della lotta. bisognava insomma morire combattendo.
    non sei pazzo, ma ricostruisci in modo fittizio, finto, un'omogeneità ideologica che riguardava solo una ristrettissima cerchia, in un modo che spiego qui di seguito:

    si, non ne dubito. chiaramente la politica bellica tedesca si innestava su odii secolari tra le maggiori potenze europee. però quello che la propaganda riporta oggi è la storia fatta con i "se". la guerra ti ripeto, era il tramite in definitiva per un aldilà fatto di morti che vi si ritrovavano in ragione delle battaglie vinte e dei meriti acquisiti lottando. (posso anche citare fonti documentarie, quando vuoi).
    retorica, più o meno analoga a quella di ogni altra nazione; la prassi quotidiana dei cittadini qualsiasi era quella di garantirsi vantaggi materiali a fronte di opzioni gestibili, non certo del sacrificio di tipo religioso; quelli andavano in guerra malvolentieri, ma convinti di vincere facilmente contro avversari deboli e cavarsela; poi, una volta in trappola, non avevano altra scelta che difendersi, ma alle brutte si arrendevano volentieri, persino ai russi: Hitler voleva che quelli si sacrificassero in massa a Stalingrado, ma quando Paulus si è arreso i 100mila e passa non è che l'hanno sconfessato, persino di fronte alla prospettiva della vendetta dei futuri carcerieri; sta religione era debole;

    non credo più che tanto. come sai la prima guerra mondiale aveva causato la morte di milioni di tedeschi e la povertà assoluta di altri. limitare le spese (soprattutto sanitarie) e ricostruire una economia trovarono porte aperte presso i sopravvissuti. la logica era: vivere come servi o morire acquisendo meriti in battaglia dinanzi a dio.
    come sopra: retorica a posteriori; quelli, nella loro ingenuità rurale di massa, si erano convinti di poter stare meglio senza pagare prezzi che ai dirigenti erano più chiari e prevedibili;

    si. questo può essere vero se non valuti le condizioni al contorno. se è una volkswagen e l'amico non ha bevuto non è drogato e lo conosco da un poco, allora non ci sono problemi.
    se sai che quello rischierà la vita di tutti e consapevolmente vuoi mettere in gioco la tua, va bene;

    vabbè. tu ovviamente riconduci tutto alla questione economica. ti ricordo solo che anche la germania dell'epoca operava nell'economia attraverso una prospettiva di piano. anche per questo ancora oggi in germania girano pochi soldi e l'economia è essenzialmente "reale".
    no, sbagli; allora come oggi in Germania giravano tanti soldi, impliciti, sotto forma di debito e distorsioni della concorrenza; negli anni 30 la cosa era più vistosa; oggi è occultata dai regolamenti bancari, per cui l'equivalente tedesco della Banca del Sannio e dell'Irpinia, al contrario di quest'ultima, è sottratta al vaglio di sostenibilità del sistema, per cui può prestare soldi localmente alimentando un'economia che altrimenti avrebbe molto meno ossigeno; quelli sono soldi reali, perché l'imprenditore o l'artigiano bavarese accedono al credito in modo facile, mentre se tu vai in banca a chiedere un prestito per i tuoi studi, se non hai patrimonio vero per garantire quelli ti fanno il gesto dell'ombrello;

    ma scusa: tu stesso dici che i nazisti morirono (chi in guerra e chi per suicidio) e non te ne spieghi la ragione. poi dici che erano opportunisti che cavalcavano il sentimento popolare. insomma: non sai dove vuoi andare a parare.
    no, leggi attentamente: gli alti gerarchi nazisti che hanno potuto si sono suicidati di fronte alla prospettiva di rispondere pubblicamente dei loro atti, consapevoli che sarebbero stati comunque giustiziati; per chi abbia esercitato un potere satrapico è molto più comoda - e vile - la fiala di cianuro pietosamente passata da un ufficiale americano rispetto alla circostanza umiliante di dover giustificare atti che venivano compiuti di nascosto, nella consapevolezza della loro ingiustificabilità secondo la stessa etica condivisa;
    cioè, se tu fossi genuinamente "pagano", non avresti bisogno di occultare un progetto di sterminio sotto il banner del lavoro che rende liberi, anche dove nessuno ti osserva; andresti tranquillamente dal popolo a dire: guardate, è giusto sterminare i bambini down o disabili, ecc...

    quanto allo yemen, il discorso sarebbe lungo. il medioriente rappresenta un focolaio che a tratti si riaccende e interessa sempre tutto l'islam. ma su questo non ti posso dire la mia perché non ho seguito la vicenda. io diciamo, so rimasto alla siria e il libano di qualche anno fa...
    ho citato lo Yemen, ma avrei potuto palare dell'Africa o di altro; solo per mostrarti il nostro vero, attuale, nazismo di massa, che ti può efficacemente mostrare quale fosse lo stato d'animo reale del 99% della popolazione di allora, cioè il voltarsi dall'altra parte e continuare a vivere delegando a pochi il "lavoro sporco"; tutti qui vogliono tenere alla larga i "negri" e i "poveri", ma pochissimi andrebbero di persona a fare poco eroicamente i carcerieri in Libia, sorbettandosi il tanfo dei morti e le scene di stupro sulle bambine;
    poi il trucco si svela, quando hai un GI col garand puntato alla tua schiena che ti porta nel campo a qualche km da casa a prendere con le tue mani i corpi scheletriti da gettare nelle fosse comuni; ma il vero inferno, poi, è dover crescere i tuoi bei bambini biondi col pane del Piano Marshall, dovendo spiegare loro come hai vissuto quella storia; soprattutto per i luterani, poco avvezzi alla giustificazione ipocrita e liberatoria di fronte al confessore;

    allora. io non mi sento marginalizzato. e non lo sono di fatto. se ti interessa ti dirò che anni addietro ho fatto voto di castità e obbedienza. la mia vita si divide tra studio e qualche sporadica uscita. per il momento. per il futuro spero di riuscire a laurearmi e a diventare un buon avvocato. e spero tanto di aiutare le persone in difficoltà. a te come butta?
    la marginalità a cui mi riferisco è quella dell'investimento in idee; io non mi permetto di giudicare le scelte delle persone, e tantomeno la loro vita; per me uno può aderire personalmente a quel che vuole; ma questo non può cambiare la realtà ambientale delle prassi, ovunque;

    tu puoi ragionare in termini di culto della razza, della nazione, dell'integralismo cattolico o islamico, ma non rappresentarti una realtà che nega l'evidenza del sentimento di massa dei tuoi coetanei - pure quelli che si dicono fascisti - che viaggiano, vivono da anarco-sessantottini, che fanno naturalmente il tifo per una ragazzona nera - e lesbica - che parla vicentino e schiaccia la palla sul muro delle avversarie come un fatto normale, di una concezione del desiderio opposta alla morale dell'integralismo cattolico, esattamente come il pasdaran iraniano può essere infervoratissimo, ma la notte insegue sui tetti i connazionali che piazzano le parabole per vedere la nuova puntata del serial americano, dove si rappresentano i loro veri desideri e aspirazioni, e non le pantomime di regime con le bandiere americane e israeliano bruciate in piazza, o i gay impiccati alle gru;

    non credo. la religione e l'ideologia fanno oggi parte della cultura di tanti popoli, a parte il nostro. la società "aperta" è per quanto mi riguarda una società priva dei valori e della libera (almeno a un livello basilare) manifestazione del pensiero che è propria di altre civiltà, culture e aree del mondo.
    axe: se un individuo è mettiamo nazista oppure comunista, lo è perché quella ideologia fa parte della propria individualità. non centra il voto dato al partito o i libri ideologici. centra la propria "essenza". e così è per qualunque tipo di convinzione e idea personale. hai voglia a dire che l"educazione, l'ambiente e la famiglia" cambiano le cose. non è così, e me ne dispiace... ma mi fa piacere poterne parlare con te.

    stessa cosa: puoi anche avere intorno il "nulla" ideologico, ma se appartieni ad una idea è per tutta la vita. io almeno la vedo così.
    si "appartiene ad un'idea" se la propria vita quotidiana è in qualche modo compatibile, senza uno sforzo di immaginazione e proiezione artificioso;
    il problema delle tue declamazioni nazi è che sono antropologicamente e culturalmente fuori dalla portata del reale; è un po' come la differenza tra la devozione superstiziosa di uno zotico di due o tre secoli fa, e quella di un devoto di oggi; se il primo credeva genuinamente a quel soprannaturale, perché i suoi strumenti di interpretazione dell'esistenza erano limitatissimi, e allora la processione o la flagellazione erano un modo reale di essere, il devoto odierno compie pro-tempore, per una sera, l'emulazione di uno stato d'animo che non trova riscontro nella sua realtà, fatta tutta di scetticismo e rimozione di quel sacro, a prescindere dalla sua volontà;
    lo stesso vale per la paccottiglia ideologica nazi, il sangue, la nazione, gli ebrei, la religiosità integralista, ecc... uno può anche pensarsi "credente", ma deve fingere quello stato d'animo, come il leader americano coi figli autistici, perché la realtà dei sentimenti, desideri, abitudini culturali, relega quella roba a tic marginalizzato di persone problematiche;

    per chiarire, il tuo è un nazismo emulativo, vissuto in uno spazio fantastico, tutto di iconografie; quello mio e della maggioranza - tanto per chiarire che non mi sento affatto moralmente superiore - consiste nella consapevolezza - a prescindere dalla mia personale posizione, irrilevante - che un giorno si parlerà di noi come di gente in sovrappeso che dai loro schermi in comode case riscaldate più del necessario, ha visto morire di fame e di stenti i bambini e non è stata disposta nemmeno a rinunciare all'abbonamento per vedere il calcio su Sky o ad esporsi personalmente per fare qualcosa, delegando ad altri poveracci il compito di tenere lontane queste cose dall'uscio di casa; forse siamo peggio dei sudditi del regime nazista, o comunque non migliori;
    noi sappiamo benissimo che i nostri odierni "ebrei" con la pelle scura non sono affatto diversi da noi, perché stanno già qui come figli, magari oggi sportivi di successo che parlano i nostri dialetti, ma anche bravi medici o infermieri, soprattutto in un domani immediato, frutto delle loro famiglie più tenaci e disciplinate delle nostre, che ancora vicine alla fame vera li fanno studiare e li educano meglio;
    questo lo percepisce chiunque esca di casa, salga su un autobus e senta parlare i ragazzini, soprattutto in una grande città.
    c'� del lardo in Garfagnana

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