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Risultati da 31 a 45 di 163

Discussione: No Politica

  1. #31
    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    ma quale elenco dove vivi tu? meno male che adesso la musica è cambiata

    Possibile risposta di Axe :





    Bambol utente of the decade

  2. #32
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    ma quale elenco dove vivi tu? meno male che adesso la musica è cambiata
    bella argomentazione, puntuale e circostanziata
    io, prima generazione dopo secoli, ho indossato una divisa senza l'incubo di crepare in una guerra; al massimo potevo schiacciare una decina di mesi a Cormons o Casarsa della Delizia; anzi, a Pordenone, dove c'era il 3° bers.
    da quelle parti si sono fronteggiati i miei nonni, per esempio;
    la CE e poi l'UE ci hanno risparmiato anche questo;

    tra due settimane sarò in Olanda per lavoro; senza frontiera e passaporto, senza costi di cambio; se mi faccio male mi curano, gratis e bene, come fossi in Italia; fatti male negli USA senza essere assicurato, poi ne riparliamo...

    ma tu, davvero, 'n'do vivi ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #33
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    bella argomentazione, puntuale e circostanziata
    io, prima generazione dopo secoli, ho indossato una divisa senza l'incubo di crepare in una guerra; al massimo potevo schiacciare una decina di mesi a Cormons o Casarsa della Delizia; anzi, a Pordenone, dove c'era il 3° bers.
    da quelle parti si sono fronteggiati i miei nonni, per esempio;
    la CE e poi l'UE ci hanno risparmiato anche questo;

    tra due settimane sarò in Olanda per lavoro; senza frontiera e passaporto, senza costi di cambio; se mi faccio male mi curano, gratis e bene, come fossi in Italia; fatti male negli USA senza essere assicurato, poi ne riparliamo...

    ma tu, davvero, 'n'do vivi ?

    ma che ti devo circonstanziare, dal 1993 ad oggi ci siamo innegabilmente impoveriti e di molto, non capisco sinceramente chi difende l'unione così come è, ci vorrebbe una struttura il più possibile leggera, non questo pachiderma, e poi bisognerebbe smettere di buttare miliardi col cern, non è più utile della nasa e serve solo come distrazione

  4. #34
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    ma che ti devo circonstanziare, dal 1993 ad oggi ci siamo innegabilmente impoveriti e di molto
    forse perché da quando è caduto il Muro sono entrati in gioco 4 miliardi di produttori e competitori per le risorse che prima erano in gabbia a patire la fame; tu che dici ? gente che produce lo stesso rubinetto, lavatrice, televisore, ad un quinto di quello che costava qui; cioè, tu lo paghi un quinto, ma ti sei abituato e non ci fai caso; io ho 55 anni e mi ricordo bene i pro e i contro del "prima"; e ti posso anche dimostrare che i guai italiani hanno radice proprio in quel prima, in cui si regalavano stipendi e pensioni baby agli elettori - che si continuano a pagare oggi - si regalava credito ad amici incapaci e fallimentari, si svalutava la lira per aiutarli, svalutando anche gli stipendi, perché la benzina la pagavi in dollari, ecc...

    che c'entra l'Europa ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #35
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    proprio come da noi, la stessa Europa

    Spagna, la manovra anti-austerity “più a sinistra della storia”
    16 ottobre 2018, di Alessandra Caparello

    Da una parte l’aumento delle tasse ai ricchi dall’altra la concessione dall’Ue di poter sforare il deficit dall’1,3% all’1,8% nel 2019: queste le basi con cui in Spagna il premier socialista Pedro Sanchez e il leader di Podemos Pablo Iglesias hanno presentato la legge di Bilancio per il 2019 per il paese.

    Tra le varie misure approvate si segnala l’aumento del 25% del salario minimo interprofessionale che passa da 735,90 a 900 euro mensili, così anche dell’Irpef di due punti per i redditi superiori a 130mila euro e di quattro punti per quelli superiori a 300mila, una tassa dello 0,2% sulle transazioni finanziarie per le imprese sopra il miliardo di capitale. Introdotta anche una patrimoniale dell’1% sulla ricchezza superiore ai 10 milioni. Novità anche sul fronte previdenziale con l’introduzione di una specie di “scala mobile” applicata ai trattamenti previdenziali.

    Tra le altre novità significative che fanno della manovra spagnola anti-austerity, la più a sinistra della storia come hanno definito i media del Paese, lo stanziamento di 50 milioni per coprire le spese del materiale scolastico alle famiglie in difficoltà, il taglio delle tasse universitarie ai livelli pre-crisi, l’aumento del 6,7% dei fondi per la ricerca, incentivi per l’acquisto di auto elettriche e 50 milioni da utilizzare per attuare una “Strategia nazionale contro la povertà energetica”. I sindaci spagnoli inoltre potranno calmierare i prezzi degli affitti in caso di bolle speculative.

    Una vittoria di Podemos, come scrive Il fatto Quotidiano, ovviamente, “ma anche un importante successo per Sanchez, che tira una boccata d’ossigeno e vede più raggiungibile la fine della legislatura, fissata per il 2022″.

    http://www.wallstreetitalia.com/spag..._OM9tlhLfzV7qA
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #36
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Tutti vorremmo un Europa più snella e meno rigida...meno burocratica: Ma pensare di tornare indietro è veramente pazzesco. Che si sia di destra o di sinistra, è necessario pensare al futuro dei nostri figli più che al nostro immanente.
    amate i vostri nemici

  7. #37
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    forse perché da quando è caduto il Muro sono entrati in gioco 4 miliardi di produttori e competitori per le risorse che prima erano in gabbia a patire la fame; tu che dici ? gente che produce lo stesso rubinetto, lavatrice, televisore, ad un quinto di quello che costava qui; cioè, tu lo paghi un quinto, ma ti sei abituato e non ci fai caso; io ho 55 anni e mi ricordo bene i pro e i contro del "prima"; e ti posso anche dimostrare che i guai italiani hanno radice proprio in quel prima, in cui si regalavano stipendi e pensioni baby agli elettori - che si continuano a pagare oggi - si regalava credito ad amici incapaci e fallimentari, si svalutava la lira per aiutarli, svalutando anche gli stipendi, perché la benzina la pagavi in dollari, ecc...

    che c'entra l'Europa ?

    come che c'entra? basti il fiscal compact, e comunque i responsabili locali sono prodi e soci


    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Tutti vorremmo un Europa più snella e meno rigida...meno burocratica: Ma pensare di tornare indietro è veramente pazzesco. Che si sia di destra o di sinistra, è necessario pensare al futuro dei nostri figli più che al nostro immanente.

    ma sì pazzesco, certo che si può tornare indetro, anche perché se non lo facciamo finiamo strangolati dai barrosi

  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    come che c'entra? basti il fiscal compact, e comunque i responsabili locali sono prodi e soci
    un falso, e anche sciocchino, perché la smentita è sui libri di storia; il trattato di Maastricht - moneta unica, libera circolazione di capitali e persone, ecc... - lo firmò nel '92 il governo Andreotti, un pentapartito;
    Prodi era al governo quando si tratto di dare attuazione a quel trattato e impose la tassa per l'Europa, che fu restituita ai cittadini;
    qui l'esempio di come sia facile far credere qualsiasi falso documentabile a gente che non si vuole documentare;

    il fiscal compact fu il tentativo di allinearsi al modello virtuoso della Germania di Schroeder, che prima di quel governo era messa malissimo, tanto che lo spread era negativo; da noi non ha funzionato perché i nostri equilibri politici interni non hanno ceduto di un palmo sui privilegi, che non sono i bruscolini dei politici di professione, ma quelli allargati della spesa pubblica, del credito facile finanziato a buffo e truffando i risparmiatori, dell'evasione fiscale e contributiva, ecc... è da queste che si generano gli ammanchi pesanti di cassa;

    il problema è che la società italiana è frammentata in corporazioni e aree geografiche a sviluppo diverso, metà Germania e metà Grecia; quindi - come anche gli attuali equilibri di governo dimostrano, con due domande contrapposte, una di più spesa a perdere, l'altra di minori entrate, detassazione, i governi politici con quella maggioranza, i Berlusconi, non hanno mai tagliato e hanno fatto crescere il debito; tutto documentabile;
    quando c'è stato da metterci la faccia, si sono dileguati e hanno votato i tecnici, come Monti, facendo finta di contestarli;

    ma sì pazzesco, certo che si può tornare indetro, anche perché se non lo facciamo finiamo strangolati dai barrosi
    vuoi tornare alla liretta, svalutabile ? sei in un paese piccolo, che non conta una cippalippa, esposto a speculazioni finanziarie da cui l'euro ci ha protetto - vedi QE di Draghi - che non ha materie prime e deve importare semilavorati; esposto ad una concorrenza selvaggia dai paesi emergenti;
    già solo i casini in cui si trovano i britannici dopo il referendum - a Brexit ancora non avvenuta - con una loro moneta e un'economia molto più forte della nostra dovrebbero indurre al ricovero in manicomio chi pensi seriamente di poter fare a meno del passaporto UE per le merci;

    abbiamo tutto il nord-est che fa sostanzialmente parte del sistema produttivo tedesco e in simbiosi con quei bacini di mercato; vai a chiedere agli imprenditori di Schio o Thiene che producono i pezzi per le BMW e ai loro committenti se vogliono accollarsi costi di cambio e doganali, soste quotidiane di ore al Brennero, ecc...
    se esci dall'euro e dall'UE, prima di subito quelli trasferiscono tutto in Slovenia, e così chiunque altro è in grado di esportare, perché altrimenti falliscono;

    semmai, il vero problema dell'UE - cui francesi e tedeschi da tempo pensano di porre riparo - è il principio unanimista dell'uno-vale-uno, per cui il veto di un governo minore, con un peso demografico ed economico minimo, è in grado di paralizzare decisioni importanti, principio sponsorizzato dai britannici, che così riuscivano ad ostacolare una maggior integrazione;
    questa circostanza è alla base della disparità fiscale, che è il vero nodo della competizione interna che ci danneggia, molto accentuato dal nostro cuneo fiscale; perché se, a retribuzioni più basse aggiungi anche una tassazione molto minore, è ovvio che le produzioni italiane scappano;

    ma, anche qui, è molto una tara nazionale che riguarda la nostra spesa sprecona, non l'Europa; leggiti questo Travaglio d'annata, un amico dell'attuale governo, quindi insospettabile, e in tutti quei taglieggiatori potrai identificare i responsabili e i profittatori parassitari che ci affossano:


    Che pizza capricciosa

    Corsi insensati, burocrazia da incubo, dipendenti finti malati ma intoccabili. Tra Kafka e Fantozzi, l'odissea di un ristoratore. In un libro che batte ogni saggio

    di Marco Travaglio

    Questo libro potrebbe intitolarsi, parafrasando Totò, "Poi dice che uno si butta a destra". È la storia di un ex giovane maoista, ex sindacalista della Cgil, che fa il giornalista e a un certo punto decide di investire un gruzzolo di risparmi mettendo su una micro-pizzeria da asporto nella sua città, Pavia. E scopre suo malgrado l'altra faccia dello stato sociale e del sindacato: quella che premia chi cerca il posto, non il lavoro. E punisce inflessibilmente chi ha voglia di fare. Gigi Furini, autore e protagonista di queste avventure fantozziane, le racconta con delicatezza e ironia. Ma alla fine il suo ritratto del nostro Welfare straccione è folgorante e impietoso, politicamente scorrettissimo proprio perché molto più autentico e realistico di qualunque trattato socioeconomico. 'Volevo solo vendere la pizza' è vivamente consigliato ai politici e ai sindacalisti che vogliano guardarsi allo specchio e uscire dal loro polveroso Jurassic Park. Ma anche ai politologi che s'interrogano sul "malessere del Nord".

    Dunque Gigi affitta a Pavia un locale di 30 metri quadri a 1.200 euro al mese, e si mette al lavoro. S'iscrive alla Camera di commercio, acquista il forno, i macchinari e gli arredi, rinnova gli impianti perché siano a norma, si dota di tutto l'armamentario per la sicurezza, passa ore e ore fra commercialisti, avvocati, consulenti, Asl, uffici pubblici. Non vede l'ora di sfornare la prima pizza, ma quell'ora sembra non arrivare mai. Passano i giorni, e il piccolo imprenditore Gigi si trova risucchiato in un tunnel degli orrori senza fine, roba da far impallidire i più vieti luoghi comuni sulla burocrazia all'italiana. Il mondo di Gogol e Kafka è uno scherzo, al confronto. Obblighi, autorizzazioni, carte, bolli, spese, certificati, ispezioni, permessi, multe, leggi, regolamenti, cavilli, manuali, corsi di formazione e soprattutto sigle. Tante sigle, perlopiù incomprensibili. C'è per esempio il corso Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points), che ricorda vagamente il socialismo reale, invece insegna a distinguere le mozzarelle dai detersivi e a numerare le trappole per topi. Ed è solo il primo di una lunga serie, perché prim'ancora che Gigi apra il suo negozietto c'è già qualche decina di persone che vive alle sue spalle. Cioè campa su una serie di prescrizioni che "se non ottemperi, rischi di prendere la multa". Dunque, terrorizzato, ottemperi. Il medico che deve valutare i rischi per i futuri lavoratori si porta via mille euro per un sopralluogo di dieci minuti e una relazione prestampata. E altre migliaia di euro per tenere corsi su corsi, uno più tragicomico dell'altro. Le lezioni di Rssp (prevenzione e protezione) svelano agli attoniti studenti come si appoggia una scala al muro, come si spostano le sedie e soprattutto che cosa s'intende per "luoghi bagnati": la normativa considera tali "anche gli spazi aperti dopo le precipitazioni atmosferiche fino al ritorno dello stato asciutto". Al corso antincendio si sconsiglia di "usare materiale infiammabile per spegnere le fiamme" e si apprende che "il legno brucia più facilmente quando è secco"; quando è umido, invece, "con più difficoltà". Roba forte. Mai come le lezioni di primo soccorso, che insegnano un sistema tutto speciale per fronteggiare "gli eventi avversi". Quale? "Chiamare il 118 da qualunque telefono fisso o cellulare, senza comporre il prefisso", avendo cura di "specificare città, paese o frazione, via e numero civico del luogo della chiama", altrimenti l'ambulanza non sa dove andare e non arriva.

    La prima pizza non s'è ancora vista, e il piccolo imprenditore Gigi ha già speso centomila euro. Poi finalmente, superato l'ultimo scoglio dell'insegna luminosa (altra battaglia campale), la pizzeria Tango apre i battenti e fa subito ottimi affari. Se non fosse per i cosiddetti "lavoratori", si capisce. La prima commessa si ammala dopo dieci giorni: mai più vista. La sostituta, una studentessa, non vuol saperne di un contratto per motivi fiscali suoi. Poi c'è la Guardia di Finanza, che sulle quisquilie non perde un colpo. Un giorno la commessa regala una fetta di pizza a una bambina: multa di 516 euro per "mancata emissione del documento fiscale dell'importo di euro 1". La scena si ripete quando una cliente fugge lasciando lo scontrino sul bancone e viene pizzicata senza, all'uscita, dalle occhiutissime Fiamme gialle. La pizzaiola intanto resta incinta e si mette subito in malattia per "gravidanza a rischio". Poi però apre una pizzeria proprio davanti alla Tango e comincia beffardamente a lavorarci dall'alba a notte fonda, col suo bel pancione in primo piano. Prende due stipendi, uno dei quali rubato, ma l'Inps non fa una piega, l'Ispettorato del lavoro men che meno, il sindacato la protegge. E Gigi paga. Tenta di licenziarla, ma non c'è verso. Ormai va avanti a gocce di Gutron, sull'orlo dell'esaurimento nervoso. È a questo punto che la sua fede comunista comincia a vacillare. I "compagni" della Cgil lo trattano come un "padrone" e coprono la malata immaginaria che viola il contratto, fa concorrenza sleale al suo datore di lavoro e ha pure il coraggio di denunciarlo per averla licenziata. Gigi la rimpiazza col signor Giovanni, ma gliene andasse bene una: lavora un mese, per il resto è sempre in malattia, viene pagato per sette mesi, più tredicesima, quattordicesima, ferie non godute e liquidazione, ma non gli basta ancora: con l'ausilio dell'ennesimo "patronato dei lavoratori", denuncia Gigi per "inadempienze contrattuali".

    Le gocce di Gutron aumentano. La nuova pizzaiola è siciliana: al suo paese lavorava in una panetteria, ma risultava bracciante agricola, così il padrone pagava meno contributi. Controlli? In Sicilia, nemmeno l'ombra. C'è chi, per molto meno, correrebbe a iscriversi alla Lega Nord. Gigi, che è un buono, si limita a chiudere bottega, per disperazione. Così l'Italia ha una piccola impresa in meno e cinque lavoratori disoccupati in più. L'ultimo sfizio del piccolo imprenditore prima di alzare bandiera bianca è quello di capire: è stato solo sfigato, o c'è dell'altro? È capitato solo a lui, oppure è così per tutti? Dall'Inps di Roma rispondono che nel 2003, su venti milioni di lavoratori assicurati, sono stati presentati dodici milioni di certificati medici per complessive sessanta milioni di giornate lavorative perdute. Non era sfiga, è il sistema. Gigi, anziché buttarsi a destra, è rimasto eroicamente comunista. Ma, questo sì, è capitato solo a lui. n


    per non parlare delle questioni della giustizia civile; se hai un contenzioso per un contratto la media di un procedimento per arrivare a conclusione è di 12 anni; chi caxxo pensi abbia voglia di investire qui con un rischio del genere, che taglia tutti i possibili investimenti con un basso tasso di redditività, cioè in cui il rischio contenzioso fa saltare i conti ?
    ma che c'entra l'Europa col terzo mondo che abbiamo in casa, dove paghiamo mandiamo i rifiuti in Germania, pagando per quello che loro trasformano in soldi, perché non siamo capaci di fare la differenziata e gli italiani lasciamo i divani e le tazze del cesso in mezzo alla strada anche dove c'è il servizio gratuito di raccolta ingombranti ?

    questa cosa di dare la colpa al "nemico esterno" per auto-indulgenza verso la nostra barbarie è davvero umiliante.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #39
    PER CORTESIA, USCIAMOCENE SUBITO DA QUESTA CAZZO DI EUROPA!!!!!!!


    http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2...e73f42e24.html


    Italia condannata per il 41bis a Provenzano. Il legale del capomafia: "E' stata una lotta per i diritti"

    La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia perché decise di continuare ad applicare il regime duro carcerario del 41bis a Bernardo Provenzano, dal 23 marzo 2016 alla morte del boss mafioso.
    Secondo i giudici, il ministero della giustizia italiano ha violato il diritto di Provenzano a non essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti. Allo stesso tempo la Corte di Strasburgo ha affermato che la decisione di continuare la detenzione di Provenzano non ha leso i suoi diritti.

    "Quella che abbiamo combattuto è stata una lotta per l'affermazione di un principio e cioè che applicare il carcere duro a chi non è più socialmente pericoloso si riduce ad una persecuzione". Così l'avvocato Rosalba Di Gregorio, legale del capomafia, ha commentato la decisione della Corte di Strasburgo.

    CHE SCHIFO!!! UN ANIMALE DEL GENERE!!! ALTRO CHE DIRITTI UMANI!!!





    X AXEUGENE.... tanto per rimarcare perché io sono euroscettico!!!
    Bambol utente of the decade

  10. #40
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    X AXEUGENE.... tanto per rimarcare perché io sono euroscettico!!!
    sai, nello stato di diritto capita; Provenzano lo puoi tenere dentro lo stesso; ma quanto sei disposto a tollerare l'errore giudiziario e la mancata tutela di un innocente ?

    tu ti sei spiegato perfettamente; e io sono altrettanto convinto che uno dei motivi che più mi inducono all'europeismo è esattamente la battaglia di civiltà per le garanzie di chi si trovi nelle mani dello stato;
    del resto, il caso Cucchi e relativi insabbiamenti - e mi costa, visto che sono amico personale di diversi ufficiali superiori dell'Arma - è piuttosto eloquente;
    ma qui abbiamo politici che si fanno sfuggire gaffes del tipo: considerare la tortura reato è un ostacolo al lavoro delle forze dell'ordine

    del resto, siamo il paese del caso Tortora, di Carlotto e di tanti altri, innocenti sacrificati al desiderio di sangue della plebaglia colpevolista seduta sul divano davanti alla tv; chi si lamenta del garantismo UE di ultima istanza dovrebbe sperimentare una condanna ingiusta e abusiva;

    no; io dico, prima gli innocenti; meglio un mafioso ad un regime carcerario meno intenso, che un innocente dentro ingiustamente, perché i suoi diritti non sono rispettati; mi spiace, ma per me questo è un valore non negoziabile.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #41
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    un falso, e anche sciocchino, perché la smentita è sui libri di storia; il trattato di Maastricht - moneta unica, libera circolazione di capitali e persone, ecc... - lo firmò nel '92 il governo Andreotti, un pentapartito;
    Prodi era al governo quando si tratto di dare attuazione a quel trattato e impose la tassa per l'Europa, che fu restituita ai cittadini;
    qui l'esempio di come sia facile far credere qualsiasi falso documentabile a gente che non si vuole documentare;

    se la sinistra non fosse diventata destra neoliberista ci sarebbe stata un'opposizione al piano di uccidere le nazioni europee, a quello mi riferivo, non bisogna mai partire dal presupposto di essere più tutto del proprio interlocutore


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    questa cosa di dare la colpa al "nemico esterno" per auto-indulgenza verso la nostra barbarie è davvero umiliante.

    anche interno, diciamo che sono "i cittadini del mondo" a volere l'eliminazione di tutti gli altri

  12. #42
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    se la sinistra non fosse diventata destra neoliberista ci sarebbe stata un'opposizione al piano di uccidere le nazioni europee, a quello mi riferivo, non bisogna mai partire dal presupposto di essere più tutto del proprio interlocutore

    anche interno, diciamo che sono "i cittadini del mondo" a volere l'eliminazione di tutti gli altri
    scusa eh... anche stavolta devo chiedere lumi; cosa sarebbero le "nazioni europee" ? non è un quesito scontato, cui si può rispondere con una tautologia, la Germania è la Germania, dato che anche l'Italia prima di essere tale era divisa in stati di gente che non si conosceva e di cui spesso ignorava l'esistenza; sapeva un corno il pastore abruzzese di dove fosse Trento, o Aosta...

    poi, i cittadini del mondo che vogliono l'eliminazione degli altri...
    come dire che un napoletano di sentimenti patriottico-italiani negli anni dopo l'unità volesse eliminare i suoi vicini di casa di Frattamaggiore, convincendoli ad essere italiani, una volta caduto il regno borbonico...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #43
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    scusa eh... anche stavolta devo chiedere lumi; cosa sarebbero le "nazioni europee" ? non è un quesito scontato, cui si può rispondere con una tautologia, la Germania è la Germania, dato che anche l'Italia prima di essere tale era divisa in stati di gente che non si conosceva e di cui spesso ignorava l'esistenza; sapeva un corno il pastore abruzzese di dove fosse Trento, o Aosta...

    quelle che ci sono adesso possono andare, con qualche eccezione (serbia, palestina)


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    poi, i cittadini del mondo che vogliono l'eliminazione degli altri...
    come dire che un napoletano di sentimenti patriottico-italiani negli anni dopo l'unità volesse eliminare i suoi vicini di casa di Frattamaggiore, convincendoli ad essere italiani, una volta caduto il regno borbonico...

    è un po' più complesso, ma a napoli c'è in effetti una sede della famiglia bankers

  14. #44
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    2 febbraio 2020.

    È tutto pronto, il grafico incisore che ha avuto dal ministro dell'Economia l'incarico di disegnare la Lira Nuova ha finito, il punto di verde è perfetto. Banconote e monete verranno messe in circolazione a partire dalla mezzanotte. In ossequio al credo nazionale sono stati abbandonati i poeti, gli artisti e gli scienziati: al loro posto le immagini degli eroi popolari e i martiri del governo sovranista.
    Il governo è in carica da un anno e mezzo, e ormai la maggioranza è costituita da un partito unico, il Psi - Partito sovranista italiano. Per tener fede alle promesse elettorali il Psi ha fatto saltare i conti pubblici. Così non c'è altro da fare che andare fino in fondo: mettere in atto il piano B, uscire dall'euro.
    Intanto la speculazione internazionale è già preparata e le corazzate finanziarie sono pronte ad affossare l'Italia. E fra chi scommette contro il Paese c'è anche un politico importante, che ha un ruolo di rilievo nell'operazione Morris, com'è stata battezzata in codice.
    La mattina del 3 febbraio, la nuova valuta crolla in poche ore mentre le Borse vanno a picco. Le banche hanno bloccato i bancomat, la fuga di capitali è immediata e imponente. L'inflazione comincia a galoppare. I tassi d'interesse esplodono, le imprese indebitate dichiarano bancarotta, i mutui vanno alle stelle. Il potere d'acquisto dei salari è divorato dall'impennata dei prezzi, la disoccupazione tocca livelli astronomici, la povertà dilaga. Il paese è in ginocchio.
    L'Italia sembra uscita da un'altra guerra mondiale. L'unica soluzione è emanare un decreto per vendere i monumenti agli stranieri. I cinesi offrono 100 miliardi di euro per il Colosseo e i russi si prendono Pompei in cambio merce: le forniture di gas naturale all'Italia per 25 anni. Non basterà. Ma neppure si potrà tornare indietro. Il racconto di un'Europa in cui non esistono più scenari impossibili.



    Mi dicono che si legge in due giorni, ma non so se farlo, sono già abbastanza preoccupata di mio...
    Ultima modifica di follemente; 25-10-2018 alle 19:40

  15. #45
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Sarà che io l'uscita dall'euro non la vedo proprio, a meno che tutti si esca insieme...
    A me fece più paura questo


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