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Risultati da 61 a 75 di 163

Discussione: No Politica

  1. #61
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mi ricordi un altro utente, per il ragionare apodittico;
    "non abbiamo" chi ? a parte il fatto che abbiamo moneta e tante leggi comuni, standard; ma un siciliano e un friulano cosa avrebbero di più in comune ? se parlano i rispettivi dialetti nemmeno si capiscono e per un italiano medio è più facile capire un catalano che parli lentamente;

    io 'sto soviet supremo non lo vedo proprio; qualsiasi ministrucolo nazionale semi-analfabeta è in grado di bloccare qualsiasi iniziativa UE; ma, in effetti, ai ministeri degli interni e degli esteri austriaci ci sono dichiarati amici di Putin, da lui finanziati, che accedono ai piani NATO; pensa un po' che dittatura sarebbe l'UE; l'orsacchiotto, che ama farsi rassicurare in tante mise diverse, tipo Barbie, motociclista, cavallerizzo, judoka, quelli sospettati di collusione col nemico li invita ad un bell'aperitivo al polonio, anche in trasferta...

    abbiamo si riferisce agli umani di nazionalita' italiana che abbiano un senso morale, i tedeschi hanno una lingua ingestibile mentre i francesi sono tradizionalmente degli sporcaccioni, l'unico popolo europeo con cui abbiamo davvero qualcosa in comune e' quello russo (chi non ama i grandi autori di quella grande nazione?)

  2. #62
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Ma perchè non si può tornare all'Europa ante euro? Non mi pare si stesse poi tanto male...

  3. #63
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    "non abbiamo" chi ? a parte il fatto che abbiamo moneta e tante leggi comuni, standard; ma un siciliano e un friulano cosa avrebbero di più in comune ? se parlano i rispettivi dialetti nemmeno si capiscono e per un italiano medio è più facile capire un catalano che parli lentamente;

    i

    a volte mi fai morire
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  4. #64
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Il ragù

  5. #65
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Ma perchè non si può tornare all'Europa ante euro? Non mi pare si stesse poi tanto male...
    non si stava male perché prima del 92 - l'euro di fatto risale a quel trattato, anche se non circolava - c'erano circa 4 miliardi in meno di competitori per la produzione e le risorse nel mondo; non è un dettagli quando si vogliono fare comparazioni col passato;

    l'euro è stato imposto da Mitterrand a Kohl, come pegno in cambio dell'assenso alla riunificazione tedesca, perché si temeva che una Germania di 80 milioni di persone col marco avrebbe mangiato tutti; per i primi dieci anni i wessis hanno fatto una gran fatica, regalando agli ossis il cambio alla pari; il cancelliere SPD Schroeder ha dovuto fare grandi riforme e tagli, ma poi hanno ripreso a marciare;
    gli altri, invece, hanno continuato a spendere, il più delle volte male, o malissimo;

    l'euro non è arrivato da solo, ma è la condizione necessaria alla libera circolazione di capitali, merci e persone, che non è una cosa astratta: ogni giorno, da Siracusa a capo nord, da Coimbra a Stettino, decine di migliaia di TIR e containers attraversano quelle che un tempo erano le frontiere, senza dogane, controlli, stop, che erano un costo; senza costi di cambio; tutte cose che pagavano i consumatori e riducevano commercio e domanda, quindi lavoro;
    un esempio: di secondo lavoro, da 30 anni commercio in dischi in vinile; andavo a comprare molto negli USA, in Inghilterra ogni mese, dovendo cambiare sempre; costava; ma il vero incubo capitava a chi andava a vendere alla fiera olandese più grande del continente se aveva - ha, ancora oggi - la malaugurata idea di passare dalla Svizzera col fugone carico di migliaia di dischi; è capitato spessissimo che i doganieri svizzeri fermassero lo sfortunato a tarda sera, e siccome potresti vendere in quel paese in barba al fisco, sono capaci di chiederti la lista completa di migliaia di titoli, da verificare all'uscita spesso chiedevano anche una cauzione e altri adempimenti; gente che ha passato dieci ore in dogana, arrivando distrutti; ormai, da tanti anni, anche da Milano ti conviene fare il giro lungo fino a Verona, Brennero e Germania;
    da anni praticamente non compro e vendo più nulla negli Stati Uniti, perché i costi doganali alla fine fanno aumentare il prezzo del 30/35 %, e li calcolano includendo i costi di spedizione; significa che tutti lavorano meno;

    il problema con l'euro è che ha impedito di bluffare come prima e coprire le inefficienze a buffo; oggi si sta male non a causa dell'euro, ma perché siamo in astinenza da quella droga che era il debito e stanno venendo al pettine tutti i nodi della politica sbagliata di 30, 40 o 50 anni fa, assunzioni a caxxo nel parastato ed enti inutili, pensioni retributive, anche baby, credito facile ad inetti, sussidi, tolleranza all'evasione, ecc... certo che si viveva meglio, ma a spese dei figli, che oggi infatti emigrano o restano precari anche a 50 anni.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #66
    in pratica basta smantellare israele e l'unione cessa automaticamente di aver senso

  7. #67
    رباني L'avatar di King Kong
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    in pratica basta smantellare israele e l'unione cessa automaticamente di aver senso
    facepalm_picard_meme-www.memegen.com.jpg
    Aut hic aut nullubi

  8. #68
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    in pratica basta smantellare israele e l'unione cessa automaticamente di aver senso
    Giudei giudei giudei giudei giudei giudei

    Basta con queste fissazioni patologiche
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  9. #69
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    vedo che mi si chiama in causa...L'UE non è per niente quella sorta di "struttura monolitica" e "lento/cratica" che vorreste far passare nel discorso di cui si tratta. Innanzitutto è un' entità in via di formazione, nient'affatto fondata su quell'unanimismo che ci potrebbe invece essere nel c.d.s. dell'ONU oppure all'interno della NATO, soprattutto dopo la recente adesione della Russia. Sappiamo che i voti all'interno del parlamento europeo e della commissione sono attribuiti in ragione non del peso politico ma di quello demografico di ciascuna entità nazionale. Chi ha un maggior numero di abitanti e quindi un maggior quantitativo di interessi particolari o comunque categoriali da soddisfare, dispone di più voti (un concetto, quello del "numero", ancora caro all'Italia "degasperiana" di mezzo secolo fa e anche alla Vecchia Signora di oggi e soprattutto di allora) all'interno delle istituzioni. ovviamente ci sono i referendum che, essi si, si fondano su un peculiare principio unanimistico o per lo meno fortemente maggioritario che pone i paesi che lo adottano nella condizione di decidere in autonomia l'aderenza a certi passaggi soprattutto "costituzionali", come il voto di FR e BE sul trattato costituzionale europeo.
    quanto alla svalutazione di cui qualcuno ha parlato, io direi che essa svalutazione sarebbe ammissibile anche conservando l'euro. una bella manovra che la nostra cara italia potrebbe adottare sarebbe quella di ridurre il potere d'acquisto dell'euro sul suo territorio e di conseguenza accrescere gli introiti derivanti dalle esportazioni di prodotti, agricoli, industriali e di terzo settore accrescendone la domanda estera. e in ciò non vi sarebbe niente di male o di sbagliato. se svaluti non corri rischi di default: perché? perché se la moneta ha meno potere d'acquisto, allora lo stato può comodamente pagare parte del debito, guadagnando la differenza tra valore reale e nominale (quest'ultimo ovviamente in aumento grazie alla svalutazione); le esportazioni sono fatte sempre a prezzi in euro (1 euro germania=3 euro italia) e quindi aumentano grazie alla svalutazione; ciò che si riduce è il consumo e la sua domanda. ciò che io non capisco è perché oggi si parli di austerity e roba simile. l'austerity vera, che l'italia è stata in grado di sostenere per decenni, prima dell'ingresso in europa, è quella che si fonda sulla svalutazione (aumento massa monetaria) che viene attutita sempre dall'inflazione (un po' fa sempre bene) e dalla riduzione del valore reale dei salari, che implica minori costi per le imprese e maggiori capitali da destinare agli investimenti, vero traino dell'economia nei momenti di crisi. (nel passato, non oggi).

  10. #70
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    vedo che mi si chiama in causa...L'UE non è per niente quella sorta di "struttura monolitica" e "lento/cratica" che vorreste far passare nel discorso di cui si tratta. Innanzitutto è un' entità in via di formazione, nient'affatto fondata su quell'unanimismo che ci potrebbe invece essere nel c.d.s. dell'ONU oppure all'interno della NATO, soprattutto dopo la recente adesione della Russia.
    eehhh ?

    Sappiamo che i voti all'interno del parlamento europeo e della commissione sono attribuiti in ragione non del peso politico ma di quello demografico di ciascuna entità nazionale. Chi ha un maggior numero di abitanti e quindi un maggior quantitativo di interessi particolari o comunque categoriali da soddisfare, dispone di più voti (un concetto, quello del "numero", ancora caro all'Italia "degasperiana" di mezzo secolo fa e anche alla Vecchia Signora di oggi e soprattutto di allora) all'interno delle istituzioni. ovviamente ci sono i referendum che, essi si, si fondano su un peculiare principio unanimistico o per lo meno fortemente maggioritario che pone i paesi che lo adottano nella condizione di decidere in autonomia l'aderenza a certi passaggi soprattutto "costituzionali", come il voto di FR e BE sul trattato costituzionale europeo.
    vatti a studiare come funzionano e quali competenze hanno Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo, perché mi pare tu abbia le idee poco chiare;
    quello che conta di più è il Consiglio, formato dai governi nazionali, dove qualsiasi cosa importate può essere bloccata, spesso anche da un solo membro, col veto; come nel caso dell'ammissione di nuovi membri e molte altre circostanze;
    quanto alla svalutazione di cui qualcuno ha parlato, io direi che essa svalutazione sarebbe ammissibile anche conservando l'euro. una bella manovra che la nostra cara italia potrebbe adottare sarebbe quella di ridurre il potere d'acquisto dell'euro sul suo territorio e di conseguenza accrescere gli introiti derivanti dalle esportazioni di prodotti, agricoli, industriali e di terzo settore accrescendone la domanda estera. e in ciò non vi sarebbe niente di male o di sbagliato.
    forse ti sfugge la nozione di moneta comune; se la moneta è comune non puoi decidere autonomamente di svalutarla, dato che non hai l'autorità; o esci e ne adotti un'altra, oppure, per ottenere l'effetto che perori, abbassi i prezzi delle tue merci e lavoro, ma rischi di perdere reddito se l'elasticità complessiva è negativa; cioè tu i fattori di produzione che importi continui a pagarli lo stesso prezzo e se l'aumento delle tue esportazioni non compensa il minor reddito dovuto ai prezzi inferiori ci hai perso;

    se svaluti non corri rischi di default: perché? perché se la moneta ha meno potere d'acquisto, allora lo stato può comodamente pagare parte del debito, guadagnando la differenza tra valore reale e nominale (quest'ultimo ovviamente in aumento grazie alla svalutazione); le esportazioni sono fatte sempre a prezzi in euro (1 euro germania=3 euro italia) e quindi aumentano grazie alla svalutazione; ciò che si riduce è il consumo e la sua domanda.
    idem; svaluti la tua moneta nazionale, non quella che hai in comune con gli altri; è come se la Campania avesse deciso di svalutare la lira; non funziona così;

    ciò che io non capisco è perché oggi si parli di austerity e roba simile. l'austerity vera, che l'italia è stata in grado di sostenere per decenni, prima dell'ingresso in europa, è quella che si fonda sulla svalutazione (aumento massa monetaria) che viene attutita sempre dall'inflazione (un po' fa sempre bene) e dalla riduzione del valore reale dei salari, che implica minori costi per le imprese e maggiori capitali da destinare agli investimenti, vero traino dell'economia nei momenti di crisi. (nel passato, non oggi).
    l'elemento che ti sfugge è il debito, che qualcuno deve pagare poi; le svalutazioni, dietro l'etichetta di nazionale, nascondono la statistica del pollo di Trilussa, perché qualcuno esporta di più, ma il potere d'acquisto dei salari scende e il vantaggio non è della nazione, ma di alcuni soggetti a scapito di altri;
    quando oggi si sfora sul debito - l'ultima variabile nazionale relativamente manovrabile - si incide sul livello dei prezzi di tutta l'area valutaria; un conto è se, in modo concordato, la BCE ci mette una pezza e compra il tuo debito; altro è se decidi di aumentare lo stock implicito di moneta, incasinando anche le economie degli altri oltre la misura concordata;

    oltretutto, le svalutazioni hanno - e hanno avuto - l'effetto di drogare imprese inefficienti, mascherandone le debolezze e rinviando il loro risanamento, facendo pagare il tutto ai cittadini che perdono potere d'acquisto; se cerchi di fare concorrenza sul prezzo e non sulla qualità ti esponi a tua volta ad una concorrenza facile di terzi, perché sei collocato automaticamente in settori di livello inferiore; appena un paese emergente è in grado di produrre le stesse cose, sei fritto; che è esattamente quello che è accaduto all'Italia a causa delle scelte scellerate sin dalla fine degli anni 50;
    se produci alta qualità, al contrario, è molto più difficile emulare e sostituire; le Fiat le compravi perché costavano poco, ma desideravi le auto tedesche e chi poteva comprava quelle;

    in Italia non si è voluto perché questo avrebbe richiesto modernità sociale, istruzione, innovazione, riforme, e le classi dirigenti reazionarie hanno ostacolato tutto questo per timore di rafforzare ceti popolari antagonisti e competitivi, con più potere contrattuale; perciò, produzioni mature, facili, operai e tecnici sostituibili, da pagare poco e con poche pretese, da tenere al guinzaglio.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #71
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    eehhh ?
    niente, tranquillo...

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    vatti a studiare come funzionano e quali competenze hanno Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo, perché mi pare tu abbia le idee poco chiare;
    quello che conta di più è il Consiglio, formato dai governi nazionali, dove qualsiasi cosa importate può essere bloccata, spesso anche da un solo membro, col veto; come nel caso dell'ammissione di nuovi membri e molte altre circostanze;
    ti informo che su ue e diritto internazionale ho dato due esami con buoni risultati. la realtà di base e il vero limite all'integrazione è il principio demografico nelle decisioni.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    forse ti sfugge la nozione di moneta comune; se la moneta è comune non puoi decidere autonomamente di svalutarla, dato che non hai l'autorità; o esci e ne adotti un'altra, oppure, per ottenere l'effetto che perori, abbassi i prezzi delle tue merci e lavoro, ma rischi di perdere reddito se l'elasticità complessiva è negativa; cioè tu i fattori di produzione che importi continui a pagarli lo stesso prezzo e se l'aumento delle tue esportazioni non compensa il minor reddito dovuto ai prezzi inferiori ci hai perso;
    invece per me si. dando più poteri alle banche nazionali, in materia. ti faccio l'esempio della romania, dove un dentista prende per un normale intervento 1/4 di quanto prende un dentista in italia. figurati la differenza se si facesse un parallelo tra un operaio romeno e uno italiano per lo stesso settore produttivo...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    idem; svaluti la tua moneta nazionale, non quella che hai in comune con gli altri; è come se la Campania avesse deciso di svalutare la lira; non funziona così;
    questo è un grande dilemma: unione federativa o confederativa?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    l'elemento che ti sfugge è il debito, che qualcuno deve pagare poi; le svalutazioni, dietro l'etichetta di nazionale, nascondono la statistica del pollo di Trilussa, perché qualcuno esporta di più, ma il potere d'acquisto dei salari scende e il vantaggio non è della nazione, ma di alcuni soggetti a scapito di altri;
    quando oggi si sfora sul debito - l'ultima variabile nazionale relativamente manovrabile - si incide sul livello dei prezzi di tutta l'area valutaria; un conto è se, in modo concordato, la BCE ci mette una pezza e compra il tuo debito; altro è se decidi di aumentare lo stock implicito di moneta, incasinando anche le economie degli altri oltre la misura concordata;
    la chiave della svalutazione è a mio avviso il tasso di interesse. se sale l'inflazione aumenta ma anche il valore nominale della moneta, che è un toccasana per il debito. il resto va da sé.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    oltretutto, le svalutazioni hanno - e hanno avuto - l'effetto di drogare imprese inefficienti, mascherandone le debolezze e rinviando il loro risanamento, facendo pagare il tutto ai cittadini che perdono potere d'acquisto; se cerchi di fare concorrenza sul prezzo e non sulla qualità ti esponi a tua volta ad una concorrenza facile di terzi, perché sei collocato automaticamente in settori di livello inferiore; appena un paese emergente è in grado di produrre le stesse cose, sei fritto; che è esattamente quello che è accaduto all'Italia a causa delle scelte scellerate sin dalla fine degli anni 50;
    se produci alta qualità, al contrario, è molto più difficile emulare e sostituire; le Fiat le compravi perché costavano poco, ma desideravi le auto tedesche e chi poteva comprava quelle;
    no scusa. la svalutazione non serve a drogare ma a ridurre il debito che è tutt'altra cosa. poi tra qualità e quantità io sceglierei quest'ultima che rende più competitivo un qualsiasi settore. certo ci vanno di mezzo i consumi ma un sistema efficiente è anche di per sé un poco "spartano". ne sanno qualcosa i tedeschi i quali sono così sobri e spartani da avere diffuso i "raccoglitori meccanici" di mondezza. tu inserisci la spazzatura e l'aggeggio ti dà gli spiccioli. questo vuol dire coscienza economica. anni luce lontani da noi.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    in Italia non si è voluto perché questo avrebbe richiesto modernità sociale, istruzione, innovazione, riforme, e le classi dirigenti reazionarie hanno ostacolato tutto questo per timore di rafforzare ceti popolari antagonisti e competitivi, con più potere contrattuale; perciò, produzioni mature, facili, operai e tecnici sostituibili, da pagare poco e con poche pretese, da tenere al guinzaglio.
    conta che anche per questo o forse quale sua causa, c'è stato un sessantotto e relativi anni di piombo.

  12. #72
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    ti informo che su ue e diritto internazionale ho dato due esami con buoni risultati. la realtà di base e il vero limite all'integrazione è il principio demografico nelle decisioni.
    io pure, ma tu evidentemente non segui davvero la materia viva; se osservi le circostanze concrete vedi che i disaccordi operativi maggiori occorrono proprio tra paesi demograficamente grandi e paesi piccoli, che hanno interessi divergenti su questioni essenziali; le grane sono arrivate da Grecia - conti truccati - Ungheria e Polonia - migranti, libertà - Slovacchia, Irlanda - dumping fiscale;

    invece per me si. dando più poteri alle banche nazionali, in materia. ti faccio l'esempio della romania, dove un dentista prende per un normale intervento 1/4 di quanto prende un dentista in italia. figurati la differenza se si facesse un parallelo tra un operaio romeno e uno italiano per lo stesso settore produttivo...
    appunto: questo non è il frutto di una scelta della Banca nazionale romena, che non ha alcun potere sovrano, ma del mercato, come ho scritto prima; la moneta unica non si può svalutare, perché non la gestisci tu; puoi ridurre il prezzo dei tuoi prodotti;

    la chiave della svalutazione è a mio avviso il tasso di interesse. se sale l'inflazione aumenta ma anche il valore nominale della moneta, che è un toccasana per il debito. il resto va da sé.
    mica tanto da sé; è vero che un modico tasso di inflazione è utile, sia per il debito, sia per gli investimenti; ma se non incontra condizioni strutturali favorevoli è un guaio; la BCE ha inondato il mercato di moneta in questi anni, ma l'inflazione non è aumentata perché c'è paura e la gente si tiene i soldi; l'inflazione "buona", che fa crescere, nasce dalla fiducia e dalla domanda, che non puoi condizionare se le circostanze sono contrarie;

    no scusa. la svalutazione non serve a drogare ma a ridurre il debito che è tutt'altra cosa.
    è come dire che la cocaina serve a farti essere efficiente; hai un effetto, ma anche quelli collaterali; la storia economica italiana te lo dimostra bene: con le svalutazioni competitive hai consentito di sopravvivere ad un 95% di imprese famigliari rachitiche, per definizione inefficienti perché sottocapitalizzate ed esposte alla concorrenza degli emergenti, perché ad alta intensità di lavoro, che è fungibile; se produci magliette di cotone in cui il lavoro incide per oltre il 50% del costo non puoi competere con paesi in cui il lavoro costa un quinto o un decimo del tuo, perché quando vai al mercato rionale il pacco da 3 ti costa 5 euro, mentre il prodotto italiano lo paghi 10 l'una; se hai una popolazione con stipendi svalutati poi... e figurati quando vai ad esportare;

    poi tra qualità e quantità io sceglierei quest'ultima che rende più competitivo un qualsiasi settore.
    no, è sbagliato; devi ragionare in termini di valore aggiunto; entra più ricchezza in un paese che esporti un prodotto sofisticato, in cui il know-how e il valore aggiunto per unità incidono molto sulla differenza tra costo e prezzo per unità, rispetto a prodotti maturi; un macchinario industriale per il taglio di precisione degli acciai ti fa guadagnare molto di più di diecimila magliette di cotone che prima o poi ti fanno uguali in Madagascar o Pakistan;

    conta che anche per questo o forse quale sua causa, c'è stato un sessantotto e relativi anni di piombo.
    quelle sono state manifestazioni di un conflitto da paese irrisolto, ce ora sarebbe lungo da spiegare;

    il vero dramma di questo discorso sul sovranismo, l'UE, l'euro, è che le persona comuni che ne sono affascinate non si rendono conto della fregatura a cui si espongono, come tanti tacchinelli che gongolano per il Natale; rifletti un momento:

    poniamo che tu abbia un lavoro, il segretario in una scuola, 1300 euro mensili; paghi le rate del mutuo per la casa, hai un figlio, ecc...
    e poniamo che io sia un imprenditore benestante, un alto burocrate o erede di un patrimonio cospicuo, insomma, quel 5% di contribuenti che corrisponde ora quasi il 50% del gettito fiscale;
    se io ho 5, 20, 50 milioni di euro in patrimonio mobiliare, liquidi, titoli, azioni, io sono già attrezzato per tenere tutto al sicuro all'estero, in valuta pregiata, perché cifre del genere possono solo essere gestite da studi di commercialisti e finanzieri; non è un caso se tutta l'alta borghesia italiana da oltre 20 anni ha figli studenti/residenti all'estero, con conti bancari co-intestati, proprietà immobiliari, ecc... a NY, molto a Londra e in altri luoghi al sicuro dalle norme di trasparenza UE;

    ora, se domani si uscisse dall'euro, con tutte le conseguenze, svalutazione, ecc... dall'euro usciresti tu, che verresti pagato in una moneta svalutata, ma continueresti a dover pagare il mutuo in euro, mentre tutti i prodotti ti costerebbero di più, visto che importiamo tutto, a partire dal petrolio/benzina; se fai 30 km al giorno in auto per andare a lavorare o portare tuo figlio a scuola, ti costa il doppio, così come costa di più tutto quello che ha una componente di trasporto o energetica, elettricità riscaldamento, ecc... il tutto per quella che è solo un'illusione di competitività, perché se vuoi davvero competere coi prodotti cinesi che hai scelto col tuo criterio della quantità, i prodotti maturi, il livello retributivo a cui ti devi abbassare è quello cinese, 250 $ al mese; sei capace di viverci;
    tutto questo delirio, motivato dall'idea di voler combattere la povertà...

    ma io, al contrario, non esco dall'euro, perché ho il patrimonio al sicuro e divento relativamente più ricco, in patria ma con in tasca una valuta divenuta straniera, come un ricco turista che fa shopping ai saldi; ora, il mio tenore di vita e le mie capacità di acquisto sono maggiori, sono più ricco e mi posso comprare aziende, immobili di pregio e altro, per diventare ancora più ricco; a spese tue;

    il dramma è che gli italianuzzi sono in media talmente privi di educazione economica da non accorgersi di queste circostanze elementari e si fanno abbacinare e illudere da questi discorsi sovranisti, pensando che poter stampare i soldi del Monopoli restituirà loro un minimo di benessere e sicurezza, quando in realtà si stanno prendendo le perline di platica in cambio dell'oro, come il selvaggio con l'anello al naso e la sveglia al collo dell'iconografia;
    ti danno da bere l'idea di "nazione" come corpo omogeneo, laddove invece c'è gente che si arricchisce a spese della maggioranza; esattamente come in una guerra, in nome della "nazione" c'è quello che sta a casa e vende armi e vettovaglie scadenti mentre i fantaccini vanno a crepare.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #73
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    vedo che mi si chiama in causa...L'UE non è per niente quella sorta di "struttura monolitica" e "lento/cratica" che vorreste far passare nel discorso di cui si tratta. Innanzitutto è un' entità in via di formazione, nient'affatto fondata su quell'unanimismo che ci potrebbe invece essere nel c.d.s. dell'ONU oppure all'interno della NATO, soprattutto dopo la recente adesione della Russia. Sappiamo che i voti all'interno del parlamento europeo e della commissione sono attribuiti in ragione non del peso politico ma di quello demografico di ciascuna entità nazionale. Chi ha un maggior numero di abitanti e quindi un maggior quantitativo di interessi particolari o comunque categoriali da soddisfare, dispone di più voti (un concetto, quello del "numero", ancora caro all'Italia "degasperiana" di mezzo secolo fa e anche alla Vecchia Signora di oggi e soprattutto di allora) all'interno delle istituzioni. ovviamente ci sono i referendum che, essi si, si fondano su un peculiare principio unanimistico o per lo meno fortemente maggioritario che pone i paesi che lo adottano nella condizione di decidere in autonomia l'aderenza a certi passaggi soprattutto "costituzionali", come il voto di FR e BE sul trattato costituzionale europeo.
    quanto alla svalutazione di cui qualcuno ha parlato, io direi che essa svalutazione sarebbe ammissibile anche conservando l'euro. una bella manovra che la nostra cara italia potrebbe adottare sarebbe quella di ridurre il potere d'acquisto dell'euro sul suo territorio e di conseguenza accrescere gli introiti derivanti dalle esportazioni di prodotti, agricoli, industriali e di terzo settore accrescendone la domanda estera. e in ciò non vi sarebbe niente di male o di sbagliato. se svaluti non corri rischi di default: perché? perché se la moneta ha meno potere d'acquisto, allora lo stato può comodamente pagare parte del debito, guadagnando la differenza tra valore reale e nominale (quest'ultimo ovviamente in aumento grazie alla svalutazione); le esportazioni sono fatte sempre a prezzi in euro (1 euro germania=3 euro italia) e quindi aumentano grazie alla svalutazione; ciò che si riduce è il consumo e la sua domanda. ciò che io non capisco è perché oggi si parli di austerity e roba simile. l'austerity vera, che l'italia è stata in grado di sostenere per decenni, prima dell'ingresso in europa, è quella che si fonda sulla svalutazione (aumento massa monetaria) che viene attutita sempre dall'inflazione (un po' fa sempre bene) e dalla riduzione del valore reale dei salari, che implica minori costi per le imprese e maggiori capitali da destinare agli investimenti, vero traino dell'economia nei momenti di crisi. (nel passato, non oggi).
    Ma infatti l'austerity è stata già ampiamente criticata da un bel pezzo. Dopo 17 anni di Euro e svariati di austerità, la gente è così contenta che è diventata anti-europeista e ha votato i 5stelle.
    Poi ci si stupisce del ritorno dei fascismi e populismi
    https://www.globalist.it/politica-e-...a-2017033.html

  14. #74
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Ma infatti l'austerity è stata già ampiamente criticata da un bel pezzo. Dopo 17 anni di Euro e svariati di austerità, la gente è così contenta che è diventata anti-europeista e ha votato i 5stelle.
    Poi ci si stupisce del ritorno dei fascismi e populismi
    https://www.globalist.it/politica-e-...a-2017033.html
    ma qui si confondono gli effetti con le cause:
    l'austerità finanziaria UE è stata una conseguenza inevitabile dello scarso potere UE di controllare i conti interni, demandando ai vincoli il compito, per essere messi in pratica a discrezione delle autorità nazionali, riottose all'ingerenza; salvo che poi questa diventa necessaria lo stesso; vedi il caso Grecia, che è emblematico:
    nessuno ha costretto i greci ad aderire all'euro; ma quelli hanno truccato i conti, esentato dal fisco i ricchi, addirittura con una norma di rango costituzionale, privando lo stato delle risorse essenziali; hanno mantenuto a buffo un 70% della popolazione dipendente direttamente o indirettamente dallo stato; sono stati ammessi perché hanno dichiarato il falso;

    il trattato di Maastricht consentiva un periodo di 10 anni perché gli aderenti si allineassero a politiche di spesa equilibrate, ma poi il bonus è stato esteso fino ad oggi, quando è trascorso più di un quarto di secolo;
    ma quando uno stato o gli enti decentrati continuano a sprecare soldi a buffo, che altro ti puoi aspettare se non l'austerità ?
    se a Roma, per un servizio di trasporto o di nettezza urbana pessimo si impiega il doppio del personale di qualunque altra città, non dico virtuosa, ma normale, non è che a Bruxelles possono mandare i lanzichenecchi;
    se la regione autonoma Sicilia ha 20mila dipendenti, di cui un quinto dirigenti - più di 15 altre regioni messe insieme - tutta gente a cui si dovrà pagare la pensione, anche da dirigente, impegni futuri di spesa, mentre quelli non sono capaci di garantire le infrastrutture, strade, acquedotti, ecc... che può fare l'UE oltre a mettere paletti e delegare alla sovranità locale ?
    se poi il "popolo", come a Roma, elegge gente che non è capace o non vuole prendersi la responsabilità di tagliare clientelismo e sprechi, di chi è la colpa ?

    è ovvio che gli amichetti tedeschi, olandesi e austriaci di Salvini dicano: non coi soldi nostri; a maggior ragione lo dicono gli elettori bergamaschi e trevigiani; Salvini si limita a pensarlo, riservandosi l'azione al momento opportuno;

    ogni anno, le regioni del sud in deficit beneficiano di circa 3mila/3500 euro pro-capite di spesa pubblica, finanziata dalle tasse delle regioni in attivo; sono i soldi che servono a tenere aperte scuole, ospedali, ambulatori, mense, a finanziare un minimo di manutenzione delle infrastrutture; per una famiglia di 6 persone, una coppia, due figli e due anziani, sono 20mila euro l'anno di servizi, che qualcuno paga; finché c'è una struttura sovranazionale che fa da tutore e ingessa tutto;

    mo', questi del M5S hanno convinto i loro elettori del sud che sia possibile continuare la festa, magari stampando i soldi del Monopoli, a fronte dei quali non c'è un controvalore di ricchezza; per cavalcare questa idiozia hanno consegnato il paese nelle mani di un gruppo politico in ascesa che persegue l'obiettivo opposto: perché questo fa la flat-tax, visto che il sud è tutto incapiente e il gettito fiscale che verrebbe tagliato è tutto concentrato da Roma in su;

    ora, se la furbizia di Salvini nell'addossare la colpa all'UE è comprensibile, perché lo stress sui conti gli torna utile per sollecitare la rottura della solidarietà fiscale al momento buono: siamo in crisi ? ci teniamo il gettito fiscale in regione, e ogni regione faccia altrettanto; chi ha spende quello che ha; chi non ha si arrangi !, la politica dello struzzo dei 5S è un vero e proprio suicidio di massa, dove prendersela con l'austerità UE significa esattamente ripercorrere i passi che hanno portato al disastro greco, illudendosi che qualcuno sarà disposto a pagare;

    se stai in un cinema che va a fuoco, defluire ordinatamente ti comporta respirare fumo, magari ti intossichi, ma salvi la pelle; se chiudi le uscite di sicurezza e ti accalchi nel panico verso la porta principale, avrai bambini e anziani che crepano bruciati o calpestati dai più forti nella calca;

    io difficilmente riesco ad immaginare idiozia peggiore di mettersi contro le poche entità che avrebbero davvero un concreto interesse a salvarci le chiappe, per bluffare a poker con le carte scoperte.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #75
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Ma anche tu confondi cause ed effetti, cioè se una cosa è stata fatta male dall'inizio, non si capisce perché insistere nel ruzzolone invece che cambiarla o buttarla alle ortiche. E' questo che la gente sta dicendo col suo voto. Vediamo alle elezioni europee che succede…

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