uh, io è da anni che lo metto in guardia, perché di cose eretiche e anti-cattoliche ne scrive diverse, come quando afferma dottrine materialiste - la bontà della Chiesa è provata dalla sua resistenza terrena - o giusnaturaliste; vabbè, tanto nessun vescovo lo legge e, anche fosse, non rischierebbe nemmeno un predicozzo, tanto poco contano i vescovi e poca è la voglia di aprire bocca...
di se stesso, è l'articolo 1 del club: i soci devono riconoscere l'autorità assoluta; il marxismo, nel senso di Groucho, non è ammesso
odierna ?
veramente il massimo dell'odierna ricerca sul Gesù storico dice altro, e ti basta prendere qualche testo in uso nelle facoltà di storia antica; non bluffare, perché qualcuno col punto forte che vede c'è sempre
c'� del lardo in Garfagnana
Ed io che credevo di Dio.
Anche se mi hai dato del materialista, la Chiesa mi sembra più di un club, se non altro potenzialmente è aperta a tutti ma solo uno arriva arriva al vertice, ma non si chiama amministratore delegato; contrariamente a quanto detto da Gesù espressamente nelle letture che si fanno la domenica: " Se pensi di essere il primo per punizione fatti ultimo"....per punizione l'ho aggiunta io perché farsi ultimo è una gran fatica, ma rimanerci è ancora peggio.
Ultima modifica di crepuscolo; 12-11-2018 alle 15:07
Come al solito sei fumoso; smettila di fumare.
Ora sto leggendo un libro di Bart D. Ehrman intitolato: Gesù non l'ha mai detto, ed ho ordinato di Bruce M. Metzger e Di Nardo: Il canone del Nuovo Testamento, origine, sviluppo e significato; in più sto leggendo insieme al primo anche Gianfranco Ravasi: La buona novella, per avere più fonti o angolature diverse.
Se tu questi autori li consideri carta straccia poi vedrò di incartarci il pesce.
Ultima modifica di crepuscolo; 12-11-2018 alle 15:18
ma quelli sono testi di chi fa ricerca storica.
Un Gesù storico è di difficile, se non di impossibile, definizione, come azzarda Ehrman parlando della copiatura dei testi e del ruolo che avevano i copisti o scribi nella realizzazione, persino sulle lettere di Paolo, la cui scrittura era esplicitata da grossi caratteri, come se in ortografia non fosse un gran che.
Nessuno può mettere la mano sul fuoco che ciò che ci è arrivato sia l'autentico pensiero di Gesù o di Paolo, ecc.
Ultima modifica di crepuscolo; 12-11-2018 alle 20:00
Ahahahahahahahahahaha guarda che io non conto niente. Sono un povero nessuno. E' il Cristo stesso che definisce così il Maligno:
«Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me». (Giovanni 12, 31)
Per il resto le tue affermazioni, anche se incomplete, sono corrette.
E dico incomplete perchè è vero che la Chiesa e il Papa hanno ricevuto le chiavi, dell'interpretazione. Ma la base è sempre la Scrittura Rivelata. Niente è parto della mente umana. Per quanto illuminata. Chi guida Chiesa e Papa è e rimane sempre lo Spirito Santo.
amate i vostri nemici
Tu hai fede perciò puoi affermare di spirito santo (sarto o sardo) e di rivelazione, io non ce l'ho perciò mi rifaccio al lato umano della faccenda, inoltre stavo rispondendo all'affermazione di Crepuscolo circa il fatto che la partenza per un cattolico siano i testi canonici, dicevo solo che così non è: la dottrina (perciò il punto di partenza della materia di fede) cattolica è quanto afferma il Papa quando parla Ex Cathedra, normalmente si rifarà ai testi canonici, ma nulla gli impedisce di rifarsi ad altri o anche a topolino, se gli gira.
Gran parte della popolazione mondiale è ancora analfabeta, smettiamola di guardare solo al nostro fazzoletto, in ogni caso non stavo dicendo che va bene o che non va bene o che andasse bene... o qualsivoglia altro giudizio di valore, personalmente non mi interessa più di tanto come gli altri decidono di impostare la propria ricerca della verità, certo essendo io uno che studia e ragiona per forma mentis sono più incline a darti ragione sul fatto che un processo di ricerca e verifica sia più fecondo, ma se per un altro funziona meglio appoggiarsi a delle certezze accettando come rivelate determinate cose, auguri a lui, alla fine se sta bene non posso certo dirgli che fa male. Ragionare, studiare, dubitare, vagare in uno stato di perpetua ricerca sempre incompleta sempre che vorrebbe tendere a... spessissimo che sbaglia e deve fare i conti con la fallibilità dell'intelletto ergo con il proprio stesso fallire e sbagliare, costa fatica e spesso costa anche a livello emotivo... non credo sia per tutti, se una persona trae maggiore appagamento altrimenti pur non condividendo, la capisco.
Visto che di Dio si parlava (la frase che ho scritto era che la religione presuppone un potere assoluto, spero che non pensassi mi riferissi al Conclave), direi per definizione di Zingarelli, ma anche un altro dizionario va bene.
Non conosco la tua interpretazione, ma comunque non l'ho messa in discussione, stavo solo affermando che il cattolicesimo ammette l'interpretazione della dottrina da parte di una sola persona che è il Papa, come ho detto non esprimo alcun giudizio in proposito, semplicemente così è: il punto di partenza di un cattolico, parlando di dottrina è quanto dice il Papa. Ci sono molte altre religioni in cui non è così, nell'ebraismo e nell'islam ogni rabbino e ogni imam può stabilire quale sia la dottrina valida per i suoi fedeli, non so di preciso come sia per i vari scismi cristiani: ortodossi, protestanti, anglicani, battisti, copti, calvinisti, luterani e chi più ne ha... ma suppongo che anche li valga la dottrina del sacerdote o del pastore. Quanto all'interpretazione personale che dovrei dire? Credo sia legittima anche quella come un'altra , alla fine se salta fuori che c'è un Dio ciascuno ci farà i conti per le sue scelte, credo sia anche giusto così... però come ho detto, non credo che sia per tutti ne da tutti prendersi l'onere che comporta elaborare la propria dottrina, se una persona non vuole farlo non ci vedo nulla di male nell'accettare una dottrina per così dire precotta. In ultima istanza non vedo nemmeno tutta questa necessità di Dio per comportarsi bene, anzi se più persone si comportassero bene per non far torto agli uomini piuttosto che a Dio già non sarebbe male, Dio talvolta è una complicazione inutile, non a caso a più riprese nella storia è stato ben strumentalizzato per dar contro agli uomini (e non solo il Dio dei cristiani), d'altronde presupponendo un onnipotente (o anche solo un molto, ma molto più potente di noialtri, come gli Dei pagani), chiunque è solo una cacchina, perciò è legittimabile asservirlo, schiavizzarlo, mortificarlo o magari ucciderlo... un modo di farlo in nome di un potere superiore si trova.
Non avete ancora visto niente
Moderatore droghe
In effetti le idee chiamiamole pure, con i limiti che comporta, libere permettono infinite possibilità, sempre entro i limiti del soggetto, ma le possibilità la nostra mente le elabora a, come dicono gli esperti di biliardo, a bocce ferme; in parole povere io posso formulare idee positive o creative solo alle mie condizioni che principalmente è il "desiderio di sapere" poiché, a mio avviso, la curiosità non è solo un requisito della mente umana, ma di tutti gli esseri che se lo possono permettere in senso evbolutivo.
Diciamo che la tendenza a ragionare è proporzionale alla tendenza che ho di evolvermi o cambiare in meglio, ma è pur sempre un movimento che parte da una costante "a boccie ferme" , e secondo me quello è l'andicap dovuto al fatto di non sapere il futuro ma solo di immaginarlo o idearlo ma proiettato.
Fino a qui mi sembra che non ci sia differenza tra credente e non, la differenza sopraggiunge quando capitano situazioni di totale appagamento, diciamo pure mistico, che induce il credente a giustificare questo stato di appagamento con la rinuncia a qualsiasi futuro che non sia anche nel presente poiché ti accorgi che, pur ricadendo nel ragionamento "a boccie ferme" o "ceteris paribus" come dicevano i Latini, le bocce in realtà non sono mai state ferme.
In questo modo il credente, diciamo pure sotto il mistero ancora da svelare, si trova partecipe di un mondo che non conosce se non intervenendo per verificare l'impatto con il reale, però non si può impattare il reale senza accettarne le conseguenze; a questo punto poiché l'esperienze conseguenti possono risultare positive o negative per la nostra salute, anima e corpo, o se preferisci mente e corpo, si inserisce, per me ovviamente, l'autorevole insegnamento di Gesù al quale ricorro per entrare nel mondo dello spirito in punta di piedi o con le babbucce.
Quindi riassumendo, a mio avviso, il ragionamento nel mondo delle idee è importante per andare avanti ma per godere dei passi compiuti c'è un solo modo di farlo: constatare, vivere, gustare il rapporto tra pensato e realizzato.
Si, ma tu non intendevi Dio ma la Chiesa, ed io credo che vi sia una bella differenza: Dio è Dio l'uomo, anche se molti sono sempre umani, e se i dodici apostoli fino alla fine non hanno capito molto di Gesù ti puoi immaginare oggi cosa potrebbe capire il vertice di una forma piramidale di un vangelo che era rivolto ai perseguitati e solo di conseguenza ai persecutori.
Per quanto riguarda il cristianesimo, sono abbastanza sicuro che la fresca acqua di fonte che sgorgava all'inizio si sia esaurita quando Costantino cominciò a tirare le fondamenta di una colossale diga che trasformò un movimento di semplici perseguitati in un complesso sistema oppressivo, sia intellettuale che corporale.
Ultima modifica di crepuscolo; 14-11-2018 alle 14:09