Non mi sorprende e mi fa sentire meno solo nelle mie disavventure, ma è incredibile che continuino a lavorare con metodi semi truffaldini perché "tanto se devi vendere casa devi affidarti ad una agenzia"

Un aneddoto a riguardo, dove l'agenzia però non ha colpe: un mio amico cercava casa vicino ai suoi, una conoscente del palazzo (stesso cortile) accanto al loro vendeva, ma non si faceva trovare, non si riusciva a visitare casa, senza motivo. Un mese dopo appare il cartello vendesi messo dall'agenzia. Chiamano, si accordano, comprano, e regalano così in due €15.000 circa all'agenzia che non ha fatto assolutamente niente se non, immagino, rassicurare il venditore che per qualche motivo non si fidava a vendere a dei vicini di casa, conosciuti e amici da 40 anni e da due generazioni (tutti i nonni vivono o hanno vissuto lì).

Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
Urka. Come è finita?
Io la casa che ho affittato attualmente l'ho trovata grazie all'agenzia e con loro mi sono trovata bene, quindi non posso lamentarmi. Ma mia sorella ha lavorato nel settore e se ne sentono di cotte e di crude.
Con gli affitti sento dire che è diverso. Ora la casa nuova è sotto lavori quindi sto ancora con la mia fidanzata a casa sua, presa anni fa in affitto tramite agenzia. Non si è trovata male, anche se ha dovuto insistere per vedere la casa (ottimo affare peraltro). C'è da dire che un affitto è tipicamente meno impegnativo, oneroso e rischioso per entrambe le parti. Magari rischi di trovarti quello che devi sfrattare, ma non ci sono in ballo cifre a cinque zeri

Io beh racconto. Sono lunghini, ma capirete leggendo che è stato un bel bordello...

Casa venduta: quella di Milano. Inizialmente, non vivendo praticamente più lì, mi ero affidato ad un'agenzia che aveva già venduto due unità del palazzo ad un prezzo superiore al mq che si trova in zona, mi valutano la casa X e me la mettono con un'annuncio a X+€15.000. Dopo qualche settimana mi chiamano dicendomi che è arrivata un'offerta "molto interessante", vado a Milano apposta, sono X-€75.000 e me la menano che hanno portato altre persone che hanno valutato X-€100.000 la casa etc etc. Tecniche becere: chiamano gente interessata ad appartamenti diversi e gli fanno vedere il mio, chiaramente non lo vogliono e sparano basso una volta sollcitati a dire una cifra. Mi metto subito in posizione di guerra e inizio a verificare a contestare tutto, alzano l'offerta a X-€35.000, ma gli dico che è troppo poco, s'attaccassero. Nei mesi successivi ne sento di ogni, cercano di farmi prolungare il mandato con la scusa che avevamo concordato di abbassare marginalmente il prezzo cambiando le date nel contratto... Messi alle strette hanno pure cercato di giustificare la loro valutazione dicendo che l'avevano sbagliata e che la metratura andava riconsiderata. Semplicemente disonesti.
Quindi nonostante fosse un grosso impegno andare più spesso a Milano per vendere la casa... Ho chiuso il loro mandato a scadenza e iniziato a venderla io. Sono stato contattato in circa 3 mesi da circa 40-50 agenzie e ho sentito ogni possibile tecnica di acquisizione del cliente possibile. Alcune di queste sono riuscite a strappare un appuntamento perché avevano "clienti interessati" e inevitabilmente molti volevano mandato esclusivo. A molti ho detto che prendono troppi soldi, che sono troppe le agenzie e che sono quasi tutti disonesti quindi è difficile distinguere quelli che lavorano bene perché dicono tutti le stesse cose. Non le ho mandate a dire.
Alla fine 3-4 agenzie si sono arrese e hanno proposto di portare loro clienti senza chiedere a me una quota, a dimostrazione che per loro vale la pena anche solo prendere la quota di uno dei due e che quindi ci speculano senza vergogna. Nell'arco di 2-3 mesi è stato trovato l'acquirente, ma l'agente poi è sparito per problemi personali (si è poi sposato) e l'acquirente per caso ha trovato il mio numero sennò non vendevamo... Poi siamo andati a litigare tutti insieme dall'agenzia dell'agente assente e il titolare incazzato col mondo (e col suo dipendente, giustamente) era completamente fuori e stavamo per prenderci a parole.

Alla fine la casa non valeva quanto detto dalla prima agenzia, ovviamente era una cifra alta per ingolosire e dare il mandato. Ho chiuso vendendo la casa ad una cifra poco superiore agli X-€35.000 offerti dal primo potenziale acquirente, ma ci ho risparmiato le spese di agenzia e quindi recuperato €12.000 circa. La casa comunque è stata venduta al 5% in più rispetto al prezzo di acquisto (era stata presa nel 2008, pre crisi), quindi sono rimasto soddisfatto anche se ci ho speso tante energie.

Ma questo è niente rispetto a quella che ho acquistato

Casa acquistata: viletta a schiera trovata settembre 2017, firmata proposta a ottobre, compromesso fissato a fine novembre e rogito fissato a luglio perché il proprietario lavora ancora e poi si trasferisce al sud. Chiedono inusualmente €45.000 a compromesso, ma vabbè.
A novembre iniziano a saltare fuori problemi, "la casa ha un'ipoteca giudiziaria" dice l'agenzia, sarebbero circa €15.000 e basta tirare giù i relativi assegni al rogito, non un grosso problema, sennonché il proprietario dimostra dabbenaggine e disonestà: pensava di saldare i suoi debiti con l'assegno del compromesso, ignavo del fatto che al compromesso si fanno le visure. Nel frattempo incassa l'assegno della proposta.
Nei due mesi successivi l'agenzia deliberatamente (questo lo abbiamo capito a posteriori) confonde le idee parlando di "debiti sulla casa", "un pignoramento e un'ipoteca giudiziaria", il compromesso slitta perché la situazione non è chiara.
Fortunatamente il nostro notaio è molto bravo, a gennaio fa le relative visure, capisce la situazione e ci chiama. Ci sono due pignoramenti, nessuna ipoteca giudiziaria, e ci mette in allarme perché è complesso e rischioso acquistare un'abitazione in queste circostanze.
Il compromesso allora per noi salta: non metto sul banco €45.000 per una casa pignorata e non c'è più fiducia verso il venditore. Si torna a trattare, la prima proposta è nulla per noi perché avrebbero dovuto dichiarare che c'erano delle pregiudiziali, noi dobbiamo prendere un avvocato per seguire la questione del cancellamento dei pignoramenti e quindi trattiamo il prezzo e proponiamo €10.000 in meno della proposta precedentemente accettata, chiudiamo a €6.000 in un memorabile incontro in cui lui sostiene che "anche lui ha avuto spese in più" (geometra per sistemare dettagli catastali e per la certificazione energetica) quindi per lui dovevamo pagarcele noi, con tutto che potevamo in tale sede chiedergli indietro i €5.000 più penali. Ma lui i soldi non li aveva, in ogni caso.
La soluzione allora è fare un compromesso registrato considerando i €5.000 della proposta, senza aggiungere altri soldi. Il giorno del compromesso altro show con la moglie (erano cointestatari) del proprietario che si presenta con la carta d'identità scaduta (e dicendo "non è scaduta eh" quando la dà al notaio) e noi che scopriamo che nei pignoramenti si è inserita l'agenzia delle entrate (€5.000) con loro che cercano di venderci il fatto che sia arrivata "solo di recente" la cartella esattoriale (verrà fuori che è dall'estate), nonché... una ipoteca volontaria che complica molto la risoluzione dei pignoramenti perchè la banca i soldi li vuole subito e non si può fare una procedura di "deposito prezzo" con la quale i miei soldi sarebbero stati dal notaio fermi in attesa della cancellazione dei pignoramenti.
Sono costretto a mangiare la faccia all'agente immobiliare (che ha l'età di mio padre e mi viene male) il quale giustifica il venditore e dice "lo davo per scontato", sebbene non fosse mai stato indicato in proposta o detto a voce in qualsivoglia circostanza. Ovviamente lo hanno negato consapevoli che sarebbe stata una complicanza che avrebbe potuto far saltare il banco, invece se lo scopri al compromesso sei già lì e si può procedere anche se ho minacciato di andarmene più volte, rassicurato solo dal notaio che mi ha spiegato come ovviare anche a questo problema.
Dopo il compromesso andiamo in agenzia immobiliare a ritrattare la quota (da 3% al 2%) perché hanno chiaramente e deliberatamente omesso informazioni.
Inizia allora la fase degli avvocati, il nostro si rende conto che l'avvocato del proprietario non sa niente di problematiche immobiliari e praticamente la deve seguire passo passo. A poche settimane dal rogito ci sono anche complicanze con i creditori perché non si fidano del venditore (dai?) e vogliono i soldi alla firma del rogito, chiedendomi di farmi privatamente carico dei debiti... Risolviamo anche questa coinvolgendo tutti in sede di rogito.
Una settimana prima del rogito, consigliati dal notaio, chiediamo al venditore di rivedere casa, che non vediamo da mesi comunque, per delle misure. In quella ci chiede se può stare in casa dopo il rogito "perché non sa dove andare per i primi giorni" (falso), parliamo di un over 65 con un documentato problema di salute (non grave eh) che poteva tranquillamente barricarsi in casa e ciao. Gli chiariamo che se ne va il giorno del rogito come concordato o salta, e concordiamo una visita una sera due giorni prima del rogito. Ci presentiamo come d'accordo con l'agenzia, apre la moglie che farfuglia "sto male non potete entrare" e sbatte la porta. Dopo un paio di minuti esce incazzato il proprietario "vi avevo detto che non potevo, ho mandato una mail all'avvocato", ovviamente falso e insensato visto che ci eravamo sentiti al telefono... Alterco tra proprietario e il titolare dell'agenzia, ma poi entriamo ed effettivamente stanno facendo i bagagli.
Il giorno del rogito eravamo in tredici e dura 4 ore, sostanzialmente tutto ok a parte qualche discussione, polemica e scenetta perché tra le altre cose il proprietario non aveva di che pagare l'agenzia (cosa che deve ancora fare) e il notaio per la cancellazione delle procedure di pignoramento (non i crediti, la trascrizione nei registri che costa cancellare, che è stata fatta solo la settimana scorsa). E c'era uno dei creditori nascosto dietro una colonna fuori dal notaio per sincerarsi che si facesse effettivamente il rogito. Invece l'avvocato del creditore presente ha passato tutto il tempo a prenderci in giro per aver comprato casa fuori città e a provarci con l'altra agente immobiliare nell'imbarazzo generale.

Ora fortunatamente tutto è concluso, ovviamente ci sono più magagne in casa di quelle che mi sarei immaginato, ma è un po' la normalità.

Con questa agenzia alla fine siamo in buoni rapporti, se non altro perché pur non avendo agito in modo trasparente hanno comunque lavorato per far concludere l'affare anche se hanno fatto più il gioco del venditore che alla fine non li ha pagati. Hanno sostanzialmente ammesso le loro colpe e non hanno fatto molte storie per la riduzione del loro onorario.

Mi rendo conto che sia un enorme sfogo scusate, gli ultimi 12 mesi sono stati vagamente estenuanti.