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Risultati da 1 a 15 di 28

Discussione: Sulla critica musicale

  1. #1
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Sulla critica musicale

    i Kula Shaker mi stanno simpatici; anche se sono inglesi, un po' la versione psych-nostalgica che emula suoni americani - tipo i Kaleidoscope USA (c'è un gruppo psych inglese omonimo) - analogo all'esperimento degli XTC mascherati in Dukes, che fanno il verso alla psych inglese 67-68; :

    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #2
    di questa che mi dici axe?


  3. #3
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    non male; suonano un po' come avrebbero fatto i Killing Joke e gli Exploited - se isoli le percussioni ci puoi suonare sopra Sex & Violence e non si accorge nessuno che non è l'originale - se avessero sentito KidA con un'anteprima di 25 anni; alla faccia dei detrattori dei Radiohead.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non male; suonano un po' come avrebbero fatto i Killing Joke e gli Exploited - se isoli le percussioni ci puoi suonare sopra Sex & Violence e non si accorge nessuno che non è l'originale - se avessero sentito KidA con un'anteprima di 25 anni; alla faccia dei detrattori dei Radiohead.

    i liars sono antropologi, i radiohead antropofagi, questa è la differenza

    creep ha vampirizzato un'intera generazione condannandola al nerdismo, poi ci sono alcune loro canzoni che fanno veramente ribrezzo, io li metto sullo stesso piano di stipe, beck e vedder, ovviamente butto nel calderone anche i led zeppelin, ma ce n'è di roba da buttare nel cesso secondo me, con tutto il rispetto per le qualità musicali

    se i grandaddy avessero ricevuto l'hype che meritavano li avrebber scalzati senza difficoltà

    è sempre così nel mondo della musica, a meno che non si tratti di geni puri come waters e pochi altri


  5. #5
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Ruotolo, scusa ma ti riferisci al messaggio in generale e non alla musica in sé?
    Certi testi sono molto introspettivi, quasi da seduta psicologica collettiva


  6. #6
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    i liars sono antropologi, i radiohead antropofagi, questa è la differenza

    creep ha vampirizzato un'intera generazione condannandola al nerdismo, poi ci sono alcune loro canzoni che fanno veramente ribrezzo,
    capisco, e non metto in discussione i gusti; del resto, conosco tanta gente che la pensa come te;
    ti si potrebbe pure dar ragione, non fosse che per il piccolo dettaglio dei tempi e delle forme, per cui è facile dire chi abbia inventato cosa e influenzato quelli dopo, cosa che nei linguaggi d'arte è piuttosto rilevante; per esempio, sugli Zep ti posso dar ragione, almeno sul piano musicale; il primo Beck (Jeff) è meglio del dirigibile; solo che gli Zep sono importanti per aver codificato un formato metal come percorso autonomo e con tutta l'estetica del caso; basterebbe Immigrant Song per dar loro un trono; ma tutto il 3° è di quel livello;

    Cornell era la voce più bella di tutte, e il primo solo un capolavoro assoluto; grande talento; peccato gli si sia quasi esaurita la vena d'autore subito dopo; non è più riuscito a dare una coerenza e uniformità a quello che ha prodotto poi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #7
    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Ruotolo, scusa ma ti riferisci al messaggio in generale e non alla musica in sé?
    Certi testi sono molto introspettivi, quasi da seduta psicologica collettiva


    i pearl jam quando non sono sfacciati sono fastidiosamente ambigui, armonicamente di solito rozzetti ma quando fanno un pezzo da puro mk ultra mostrano una certa raffinatezza, come nel ritornello di even flow, che ricorda le obliquità di binaural: secondo me ricevono di tanto in tanto delle dritte

    jeremy è ambigua come daughter e dissident o rearviewmirror

  8. #8
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Beh un po' sì, non si capisce se è una pacca sulla spalla di Jeremy o un ulteriore sfottò.

  9. #9
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    capisco, e non metto in discussione i gusti; del resto, conosco tanta gente che la pensa come te;
    ti si potrebbe pure dar ragione, non fosse che per il piccolo dettaglio dei tempi e delle forme, per cui è facile dire chi abbia inventato cosa e influenzato quelli dopo, cosa che nei linguaggi d'arte è piuttosto rilevante; per esempio, sugli Zep ti posso dar ragione, almeno sul piano musicale; il primo Beck (Jeff) è meglio del dirigibile; solo che gli Zep sono importanti per aver codificato un formato metal come percorso autonomo e con tutta l'estetica del caso; basterebbe Immigrant Song per dar loro un trono; ma tutto il 3° è di quel livello;

    Cornell era la voce più bella di tutte, e il primo solo un capolavoro assoluto; grande talento; peccato gli si sia quasi esaurita la vena d'autore subito dopo; non è più riuscito a dare una coerenza e uniformità a quello che ha prodotto poi.

    sì sì sono d'accordo più o meno su tutto quello che hai scritto, io ormai distinguo tra musica che dà energie e musica che le toglie, oltre all'analisi del testo mi baso anche sulle sensazioni e su quello che so a proposito degli autori

    d'accordo anche su cornell, con l'atipico buckley fuori concorso però

  10. #10
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    un grosso problema del criticismo musicale è lo snobismo, che può diventare inconsapevole; per spregio al midcult, o al rischio di parteciparvi, si schifano cose pop dove non ce ne sarebbe reale motivo; non ho mai sentito un detrattore dei Radiohead che fosse del mestiere, un musicista; perché se sei un musicista è ovvio che quelli fanno uno stretching coraggiosissimo del formato canzone-pop che ha cambiato i gusti di massa come nessuno; altro che le progressioni di terze del Grounge...

    di solito, i musicisti, se non sono delle zappe, ci pigliano più dei critici perché si fanno condizionare poco dall'identificazione sociale della fandom e ascoltano senza pregiudizi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #11
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    un grosso problema del criticismo musicale è lo snobismo, che può diventare inconsapevole; per spregio al midcult, o al rischio di parteciparvi, si schifano cose pop dove non ce ne sarebbe reale motivo; non ho mai sentito un detrattore dei Radiohead che fosse del mestiere, un musicista; perché se sei un musicista è ovvio che quelli fanno uno stretching coraggiosissimo del formato canzone-pop che ha cambiato i gusti di massa come nessuno; altro che le progressioni di terze del Grounge...

    di solito, i musicisti, se non sono delle zappe, ci pigliano più dei critici perché si fanno condizionare poco dall'identificazione sociale della fandom e ascoltano senza pregiudizi.

    ma perché uno che ascolta dovrebbe essere un musicista scusa? hendrix suonava come suonava e non sapeva leggere la musica, la maggior parte degli ascoltatori sono non musicisti, ma alcuni hanno un orecchio formidabile, anche usando attrezzature non all'altezza, la stroncatura dei testa di radio viene da parte mia su basi armonico/morali, che mi frega che obliqueggiano chi non ascolta solo rock o pop sa già tutto dell'obliquità in musica (prendi la valse di ravel, un esempio fra tanti)

    le strutture poi, per me stanno più avanti i can dei primi '70 di yorke per esempio, ah acque visto che conosci abbastanza l'argomento, non è che mi sapresti ricordare il nome di un brano dei faust che anni fa trovavo su youtube, non mi ricordo come si chiama esattamente ma credo fosse il nome di uno strumento musicale iniziante con t, in inglese, due sillabe, era un pezzo acustico con un po' di cantato svogliato, atmosfere umoristico genialoidi, mi piaceva molto, quelli mannaggia a loro si divertivano a incasinare le cose invertendo i nomi delle canzoni, dei tedeschi imprevedibilmente burloni (e infatti hanno scritto the sad skinhead)

  12. #12
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    ma perché uno che ascolta dovrebbe essere un musicista scusa?
    chi ha mai detto questo ?
    ho scritto solo che i musicisti, di solito, quando fanno critica musicale sono meno condizionati dall'aspetto sociale e di "moda" implicito nelle preferenze: contesto il mito pop, quindi sono più élite, di midcult vergine ecc...

    hendrix suonava come suonava e non sapeva leggere la musica,
    come vagonate di talenti; essere musicista mica vuol dire saper leggere la musica, ma avere esperienza personale dei processi creativi; per esempio, Paolo Isotta, pur essendo teoricamente un musicista rifinito, ragiona come non lo fosse; infatti non è che abbia pubblicato sue composizioni; sta lì a fare il Beckmesser e rompe i coglioni al popolo;

    la maggior parte degli ascoltatori sono non musicisti, ma alcuni hanno un orecchio formidabile, anche usando attrezzature non all'altezza, la stroncatura dei testa di radio viene da parte mia su basi armonico/morali, che mi frega che obliqueggiano chi non ascolta solo rock o pop sa già tutto dell'obliquità in musica (prendi la valse di ravel, un esempio fra tanti)
    le basi armonico/morali mi sfuggono; la sostituzione di tritono (diabolus in musica) come è vista ? e l'interscambio modale, un'invenzione giudaica, peggio dei matrimoni gay ? le tonicizzazioni e dominanti secondarie una macchinazione di Big Pharma ?

    l'armonia morale deve essere rigorosamente in chiave, ma via i minori, così disfattisti, via il locrio, ambiguo e terrone; evviva la luminosa progressione missolidia regressiva dei maggiori, 5°-4°-1° significativamente e moralmente adottata dai Leeneerd Skeenherd contro il moscio Nello Giovane: Sweet Home Alabama, where the Sky is so blue...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #13
    ma parla italiano, le armonie oblique stile even flow o nothing as it seems (pearl jam), ma anche pyramid song e paranoid android, sono associabili a mkultra/monarch, e molti testi di queste due band, o dei r.e.m. o di beck, confermano che c'è qualcosa di losco dietro

    qualcuno l'aveva capito sembra



    fece apposta a cantare in stile stipesco, poi leggi il testo di drive e capisci

  14. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    ma parla italiano
    io ho scritto in italiano, ma se tu avessi una minima cognizione di certe cose ti avrei strappato almeno una risata;

    le armonie oblique stile even flow o nothing as it seems (pearl jam), ma anche pyramid song e paranoid android, sono associabili a mkultra/monarch, e molti testi di queste due band, o dei r.e.m. o di beck, confermano che c'è qualcosa di losco dietro
    non so di che parli; che è l'armonia "obliqua" ?
    ah, ho ascoltato i brani senti "obliquo" in una melodia che va dalla 7a alla 3a maggiore su un comunissimo power chord (even flow); in nothing as it seems c'è un'idea di progressione frigia comunissima, appena un accenno, che se ascolti il cantato del primo atto del Tristano e Isotta diventi scemo e chiami l'esorcista

    ma se ascolti Sciuri-sciuri o il saltarello marchigiano al contrario trovi losco pure lì
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #15
    guarda che devi parlare la lingua di tutti, chi non è sacerdote ha sicuramente capito

    ti ho fatto pure l'esempio di la valse




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