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Discussione: I social fanno aumentare la depressione

  1. #76
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Nessuno si sognerebbe di chiudere o censurare la stampa per colpa di qualche diffamazione pubblicata sui giornali. I reati vengono individuati, perseguiti e puniti.
    I social non sono il mondo e la legge vale sempre. Se c'è reato si può perseguire.
    Detto ciò sicuramente mancano ancora delle regole per internet, considerato anche che è uno strumento relativamente nuovo e i pionieri sono quelli che si rompono le ossa, sui cui frammenti si scrivono poi le future leggi.
    Attenzione alla censura.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  2. #77
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    Buonasera a tutti,
    Vi ho letto con estrema attenzione, dato che attualmente mi sto addentrando in questi argomenti.
    Penso che siamo pò andati fuori topic rispetto all'argomento iniziale e stiamo affrontando argomenti molto più vasti, attuali e profondamente importanti in quanto potenzialmente sono in grado di modificare le nostre vite in modo radicale.
    Noi affidiamo giornalmente i nostri dati, le nostre informazioni, a chiunque. A partire da quando ci svegliamo, diamo informazioni su come abbiamo dormito, sul percorso casa-lavoro che faremo e la musica che ascolteremo, cosa cerchiamo online, cosa pensiamo... dati che dal nostro bracciale, smartphone, pc vanno in un'app, in cloud, in db, che forniranno una mole spropositata di big data alle grandi aziende, quelle che avendo i dati hanno il potere.
    In cambio cosa abbiamo? La possibilità di dire qualunque cosa. A chiunque. Di credere a ciò che leggiamo, di sapere che la nostra ex compagna delle elementari è incinta del terzo bambino. Di vedere dove vivono i vip, che outfit hanno oggi.
    Adesso ho voluto esagerare, cos'è che abbiamo davvero in cambio sono comodità, facilitazioni alle quali l'Uomo moderno difficilmente può rinunciare.
    Da tutti pericoli che possono esserci in queste dinamiche ci difende la legge. Ci deve difendere la legge. Chi diffonde informazioni non vere su di noi compie il reato di diffamazione. La legge europea GDPR entrata in vigore lo scorso Maggio in merito alla protezione dei dati personali, ha normato il diritto alla deindicizzazione (chiamato anche il diritto all'oblio) ossia il diritto a richiedere l'oscuramento da parte dei motori di ricerca, di informazioni che ci riguardano, che magari sono passate, ma possono pesare sul nostro presente in quanto quelle notizie, grazie a Google, sono sempre costantemente disponibili a chiunque, senza contesto, senza tempo.
    La legge deve assolutamente intervenire, di certo, senza censurare. L'ottimale sarebbe che fossimo noi a capire il potere di questi strumenti e farne un uso adeguato... difficile dato che alcuni li utilizzano per avvalorare ipotesi complottistiche e credono che la terra sia piatta.
    Tornando al discorso del topic, non fatico a credere che i social network acutiscano la depressione e creino solitudine. Per la solitudine capisco sembra scontato il motivo descritto nell'articolo ossia il tempo materiale: passare tempo attaccato ad un telefono ovviamente toglie tempo a persone in presenza, e non si riesce a smettere di dare il proprio tempo ai social network perchè non vedere costantemente cosa accade sul nostro feed ci fa sentire esclusi. Una solitudine quindi che nasce da un bisogno di non esclusione.
    Ma l'aspetto più preoccupante a mio avviso è la depressione dovuta alla sensazione di inadeguatezza. L'ansia, il non essere all'altezza di fronte ad immagini di donne bellissime, indescrivibili, con corpi a dir poco perfetti. Immagini di feste, di lusso, di felicità ostentata, di amori sbandierati. E confrontarle con le nostre vite, credendo totalmente in ciò che vediamo.
    Mi ricorda quando si puntava il dito contro Barbie perchè le sue curve non erano reali, non erano scientificamente possibili. E la ritenevano pericolosa perchè le bambine avrebbero potuto avere il desiderio di imitarla. Ma la Mattel due anni fa ha tirato fuori la collezione di Barbie con corporature differenti.

  3. #78
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    Buonasera, benvenuto (a)!

  4. #79
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    Grazie mille E' un piacere confrontarmi con voi.

  5. #80
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    Anche per me!

    Tra gli argomenti che hai affrontato, quello che mi colpisce di più è il diritto all'oblio, in quanto alcune persone si sono suicidate per non averne potuto godere. Rammento una ragazza che è stata ripresa in video intimi diffusi in Rete e che poi è stata riconosciuta dalle persone che frequentava ed apostrofata dal vivo per quelle riprese. Mo'vedo se trovo qualche link.

    Gli altri problemi mi pare siano gestibili da persone equilibrate, ad esempio il desiderio di adeguarsi a modelli imposti dallo star sistem.

    Infine un tema non affrontato ancora è il cyberbullismo, anch'esso molto pesante...

  6. #81
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Ecco, mi ricordavo di questa donna:

    https://www.ilmessaggero.it/primopia...h-1963665.html

  7. #82
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Tutto condivisibile direi. La questione del continuo confronto con le vite degli altri, dopate dalla voglia di apparire al meglio, mi mette anche una certa preoccupazione. Mia figlia la tengo ancora lontana dai social, ma youtube è dura da escludere e lei già mi chiede di fare dei video e pubblicarli perchè ne sente parlare dai compagni di scuola.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  8. #83
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    alcune persone si sono suicidate per non averne potuto godere.
    Questi sono casi più complessi. Nel caso a cui ti riferisci, che penso sia quello di Tiziana Cantone, il problema più che indicizzazione, è stato la ricondivisione.
    Quei filmati hard, sono stati condivisi ripetutamente arrivando a chiunque, diventando quindi "incancellabili". Sono stati fatti meme e arrivando quindi anche a persone lontane dall'essere interessati alla visione di filmati porno, sono state fatte parodie, addirittura magliette con le frasi pronunciate in quei video che sono diventati "tormentoni".
    Un pò come quando eravamo alle scuole medie se ci pensi.
    In questi casi, anche se la legge avesse potuto proibire la diffusione dei filmati, eliminarli totalmente, non avrebbe comunque potuto cancellare quello che si è trasformato in un caso di costume.
    Se è vero che la rete non dimentica mai, il bulimico popolo dei social dimentica in fretta.
    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Gli altri problemi mi pare siano gestibili da persone equilibrate, ad esempio il desiderio di adeguarsi a modelli imposti dallo star sistem.
    Sì, da persone formate, intelligenti e con un proprio equilibrio. E comunque non è neanche detto in quanto i più famosi social network sono studiati apposta per creare dipendenza con lo scopo di tenerci sempre più tempo connessi.
    Le dinamiche della dipendenza, che tutti conosciamo, portano a provare ansia e paura quando non abbiamo l'oggetto della nostra dipendenza, che ci ricambia con il piacere, con una qualche gratificazione quando possiamo ottenerla.
    Questo può avere effetti particolarmente pesanti in persone emotivamente più fragili e negli adolescenti, cioè coloro che questo equilibrio se lo stanno creando.

  9. #84
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Mia figlia la tengo ancora lontana dai social, ma youtube è dura da escludere
    Sì, con questo non voglio dire che i Social Network siano il male, assolutamente.
    Voglio dire però che fanno leva su processi della mente per ottenere degli scopi specifici e misurabili, e non tutti, sopratutto in tenera età o in periodi particolari delle nostre vite, abbiamo la lucidità e gli strumenti per distinguere queste trappole psicologiche.

  10. #85
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Dicevo nei post precedenti che la questione cruciale è imparare ad usarli nel modo corretto, proprio perchè possono essere degli strumenti utili. I casi come quello di Tiziana Cantone mostrano proprio come la mancanza di questa capacità possa diventare pericolosa. Il problema è che siamo noi i primi e insegnare ai nostri figli qualcosa che stiamo imparando noi stessi non è così semplice. La capacità di mantenere il distacco è scarsa già nella vita reale per alcuni, figuriamoci nell'oceano del virtuale dove tutto sembra possibile.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  11. #86
    la depressione fa aumentare i social e versace vi (n'artro vino)

  12. #87
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    la depressione fa aumentare i social e versace vi (n'artro vino)
    Ciao raggio di sole!
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

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