Solitamente gli metto un cappio al collo e li trascino in caverna
Li finisco al chiuso
Solitamente gli metto un cappio al collo e li trascino in caverna
Li finisco al chiuso
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Mister sei avvisato, statt' accuort'
Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.
non sono tutte disfunzionali, ma l'attaccamento in tutte si basa - in misure diverse - sugli stessi due modelli di attaccamento, uno di tipo competitivo, l'altro di dipendenza, in cui le motivazioni di base sono le stesse, e producono la disfunzionalità oltre una certa intensità, come un principio attivo che da utile, diventa tossico;
peccate che quel verbo "amare" resti vuoto, non significa nulla; per la milionesima volta mi ripeti, ma eviti di specificare di che si tratta;E la normalità vuole, te lo ripeto per la milionesima volta, che uno che viene lasciato, se ama l'altra persona, soffre. E' un assunto semplicissimo, comprensibilissimo e senza giri di parole.
anche perché se sei d'accordo con Magiostrina nel dire che l'amore on può esserci o sopravvivere senza corresponsione, stai ammettendo che questo non è per "quella persona" così com'è, ma per la gratificazione di essere corrisposti, che è il tornaconto egoistico;
non mi permetto di parlare di te; ma qualsiasi materia psicologica e sociale, nonché la testimonianza retrospettiva delle persone di una certa esperienza dicono che i sentimenti vengono informati e condizionati proprio dai modelli culturali, sia per emulazione, sia per reazione e compensazione.Non c'entrano nulla i condizionamenti culturali. Anzi, i miei, di condizionamenti...
c'� del lardo in Garfagnana
No, non ho detto questo e l'ho specificato. La persona così com'è, che ti amasse e tu la ricambiassi, se fosse impossibilitata o lo fossi tu allo scambio d'amore, non potrebbe fare altro che evitare di amarti. Come dicevo la distanza conta molto e se l'amore non è vissuto, non è amore propriamente detto, ma qualcos'altro.
Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.
no, io vivevo in un ambiente - per l'epoca - infinitamente più liberale della media;
il mio rammarico non era per la quantità, ma per la capacità di essere presenti a se stessi e gestire le situazioni emotive disponendo di riferimenti che ho avuto solo con l'esperienza e la cultura, psicologica nella fattispecie;
se avessi ricevuto come educazione certe nozioni che ho appreso dopo, alcuni momenti difficili sarebbero stati molto meno devastanti, perché la sofferenza si sarebbe fissata su una rappresentazione concreta anziché sul vago e ingestibile della rappresentazione di "amore";
oltretutto, questa carenza culturale produce anche l'effetto di ingigantire le presunte colpe affettive dei genitori, perché tutta l'incapacità di limitare le ferite dei primi fallimenti, invece di essere elaborata secondo schemi propri, trasforma le pecche affettive dei genitori in una grande discarica, dove quelli diventano i grandi colpevoli, oltre le loro eventuali carenze.
c'� del lardo in Garfagnana
può anche darsi, ma quello che tu definisci "qualcos'altro", la persona interessata lo chiama, a torto o a ragione, amore;
e la realtà in cui quella persona si muove, le sue emozioni e pensieri, sono condizionati da quella convinzione; che è quello che sto scrivendo più o meno in ogni post;
siccome quello che dici ha un senso, anche se andrebbe esplicitato - ma poi dici che voglio sezionare come un macellaio - io credo che quella persona che prova un sentimento fosse educata a pensarlo diversamente vivrebbe la circostanza in un altro modo; e sarebbe anche più avvertita mentre sta prendendo la strada che la porta a quella situazione, perché nel momento in cui si invaghisce di una persona lontana entra in funzione l'airbag razionale che le dice: perché mi sto infilando in una situazione del genere ?
è curioso come quando si parla di questi argomenti si incontrino sempre enormi blocchi psicologici, che sembrano cognitivi; persone dotate di media o elevata intelligenza rimuovono questioni palesi, perché evidentemente scardinano tutto un impianto di ruoli in cui sono abituate a vivere;
per esempio, che una maggioranza di persone, facendo i conti con le proprie insicurezze, si "accontenta" a monte di partner che sono seconde o terze scelte, magari per sottrarsi allo stress della competizione e sentirsi in posizione di controllo;
salvo poi rendersi conto dell'entusiasmo che scema, e accumulare rancore quando, nonostante essersi accontentati, il controllo sfugge; ma come ? ti ho scelta bruttarella o sfigatello perché nessuno ti portasse via, e ora mi lasci ?
e quella o quello lasciano proprio quando, a status metabolizzato, diventa loro cosciente ed esplicito di essere in quella coppia proprio perché svalutati, e i conti non tornano più.
c'� del lardo in Garfagnana
La gratificazione non c'entra nulla. O forse ci sarà in certe tipologie di coppia ma non è la regola. Generalizzi troppo mentre ogni storia è a sé.
E non è neppure vero che l'attaccamento si basa sui presupposti che dici tu. Vi sono un sacco di presupposti differenti.
E non sto a specificarti di nuovo cosa intendo con amore perché te lo ho già scritto e non mi piace dare definizione ai sentimenti. Che non vengono affatto condizionati dai modelli culturali come dici tu. Proprio no. L'amore è amore, che la coppia sia africana, norvegese, cinese o australiana.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
e perché dovresti stare con una persona, se non ne trai una gratificazione ? guarda che per gratificazione si intende qualsiasi motivo che ti induca a fare qualcosa; chiamalo tornaconto o come ti pare; ma se lo chiami "amore", dovresti spiegare in che consiste, perché non basta;
ho parlato di modalità; ma non è una mia opinione, bensì un filone ormai secolare di ricerca psicologica sulle dinamiche della coppia, i legami di dipendenza, ecc...Generalizzi troppo mentre ogni storia è a sé.
E non è neppure vero che l'attaccamento si basa sui presupposti che dici tu. Vi sono un sacco di presupposti differenti.
va bena, allora io ti dico che dipende tutto dal sarchiapone; il sarchiapone è il sarchiapone, e non si può definire... ma le cose sono come dico io !E non sto a specificarti di nuovo cosa intendo con amore perché te lo ho già scritto e non mi piace dare definizione ai sentimenti. Che non vengono affatto condizionati dai modelli culturali come dici tu. Proprio no. L'amore è amore, che la coppia sia africana, norvegese, cinese o australiana.
come fai a discutere dell'amore senza definirlo ?
c'� del lardo in Garfagnana
infatti, la Svezia è nota per il delitto d'onore; potremmo parlare della tradizione danese dell'infibulazione, che priva le ragazze del terminale del piacere; e che dire della facoltà degli uomini irlandesi di sposare fino a quattro mogli ?
naturalmente, le contadine vietnamite conoscono a menadito Bovary, Karenina, i loro mariti si atteggiano a Bel Ami, e il tipico coniuge francese concepisce il rapporto di coppia e le sue regole e aspettative esattamente come il benzinaio di una remota provincia iraniana; ogni padre tedesco sarebbe naturalmente incline a considerare ovvio scagliare la prima pietra della lapidazione della sua figlia adultera, ma purtroppo la legge impedisce che il sentimento faccia il suo corso
c'� del lardo in Garfagnana
l´accanimento nel voler rianimare a tutti i costi qualcosa che é morto fa piú danni al sé di qualsiasi altra cosa ..
hai presente il triceto che gira nella rotella..
https://www.blessyou.me/blog/strateg...are-il-passato
se si comincia invece ad avere il coraggio di analizzare cosa ci sta accadendo ,in che meccanismi siamo entrati..magari si vede ;
una gabbia..una rotella e noi dentro che corriamo corriamo senza andare da nessuna parte...
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
mi é piaciuta molto una battuta che Monica Vitti disse nel film L´Avventura (mi sembra)
passeggiavano sulla spiaggia Gabriele Ferzetti e Monica Vitti e lui le chiede;
"ma il tuo ex ti capiva?"
e lei con lo sguardo assente rivolto al mare rispose ;
"finché ci si amava non c´era niente da capire"
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Ahhhh. Ora mi spiego da dove viene tutta sta fissazione per il cambiare l'atteggiamento delle persone.
Con tutto il rispetto per la materia e per gli addetti ai lavori, ma perchè devo essere io a cambiare? Perchè alla fine è questo che fanno gli psicologi, ti dicono che in questa società da schifo che ci aliena da noi stessi, l'unico modo per sopravvivere è cambiare e diventare schifosi come essa la medesima. Non c'è più verso di fare uno sforzo collettivo per modificare la società a misura nostra...è la globalizzazione bellezza, basta che stai al passo.
Ma non ho ancora capito perchè, con tutto il rispetto per la categoria, i gay non devono più cambiare se stessi a suon di psicofarmaci e possono pretendere che sia la società ad adattarsi a loro, mentre noi altri poveri mortali dobbiamo sentirci sfigati e inadeguati e andare a sederci sulla poltrona dello psicologo per farci spiegare quanto siamo sbagliati e come cambiare.
Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-