si, intendevo questo;
il punto è che una lettura informata dell'atteggiamento che critichi dovrebbe scontare l'artificio della rimozione, e la Modernità come un acquis;
hai un esempio lampante nel dibattito tra crep e Arcobaleno tra i nostri post, in cui il secondo finge, rimuove l'esegesi come scienza, pur essendo perfettamente al corrente di che si tratta e assolutamente integrato in quel metodo, per tutto il resto, ivi incluse le questioni religiose, ove il metodo confermasse una sua critica, che so, alla Chiesa cattolica;
ma tutto questo, in effetti è irrilevante per la questione della "fede", se centri correttamente il punto; cioè, le argomentazioni "poetiche" possono sembrarti assurde, così come quelle sulla trascendenza sembrano assurde da Kant in poi;
quello che è davvero rilevante - e che prescinde da qualsiasi credibilità, dato che parliamo di valori assoluti, categorici - è il contenuto morale associato che si esprime, e la sua forza in termini di presa sul sentimento generale; per fare un esempio, una sensibilità animalista - e una dottrina correlata - avrebbero, almeno nel mondo ricco una loro presa autonoma, di prima mano - cioè, non fittizia, frutto di rimozioni o artifici; a me non importerebbe nulla della poetica che sta alla base di un messaggio animalista, si tratti di S. Francesco o Peppa pig; conta una legge morale che ti fa guardare gli animali - e magari l'ambiente tutto - con un sentimento diverso dall'idea di uno strumento di cui si può fare qualsiasi cosa, senza limiti;
se viene uno a dirti che non bisogna torturare gli animali perché lui vuol bene a Peppa pig, puoi sorridere se è un bambino, o anche pensare che è matto o parecchio strano, visto che per il resto si comporta e ragiona normalmente; ma, alla fine, è irrilevante, perché in quel modo comunque ti comunica un valore che condividi, anche se in modo bizzarro, verosimilmente operando qualche forma di alterazione poetica dei meccanismi razionali; anche perché il ragionamento dell'animalista "razionale" è altrettanto assoluto, frutto di sentimento, niente di più.