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Discussione: Come si spiega l’incredibile successo dei «Terrapiattisti»

  1. #211
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    un numero fisiologico di anziani, possibilmente sani e curati, come avviene nei paesi ricchi, può ancora dare un contributo; ma quando hai oltre metà della popolazione sopra i 6, - e, senza immigrati, ci si arriverebbe in una 15ina d'anni - è un bel guaio, anche se fai finta di non capire l'ovvio; se prima avevi un organigramma/forza lavoro occupata di 22 mln di persone, quando quelle sono in pensione, assieme ai milioni di coetanei ex-disoccupati, li deve mantenere una forza lavoro di 15 mln, con un ammanco di milioni di posti coperti; significa che ti mancheranno i vigili del fuoco, gente che ripara le strade, le case, infermieri, medici, di tutto; a parte il rapporto spropositato, per cui quei lavoratori dovranno mantenere il doppio di persone di ora, l'ammanco di posti dovrai scontarlo da qualche parte, no ?
    Cio' pero' mi fa pensare che non sono i numeri demografici a generare le posizioni lavorative, ancor meno reddituali, altrimenti non esisterebbe disoccupazione.
    Direi che in prima istanza serva un sistema che generi Pil interno e se i 1800 circa miliarducci attuali sostengono, male, 22 mln di contribuenti e 16 mln di pensionati, per sostenere, diciamo 25 mln di pensionati e 100 mln di lavoratori, per non caricare troppo il procapite, diciamo che servirebbero un 10 miliardi di Pil strutturale.
    Ammesso il Pil, servirebbe un sistema di ripartizione che lo distribuisca in un sistema che tende ad evitarsi il costo lavoro.
    A questo punto, disponendo di Pil, di un sistema di distribuzione capillare e presente, non prevista a bocce ferme, una indifferibile necessita' di addetti, si pone la questione demografica con la cura, attingendo fuori dal bacino proprio, di filtrare i piu' compatibili con l'ambiente dove li si inserisce, il che si traduce con l'inserimento oggi, su previsioni solide di domani e tenendo conto dei perche' limitanti la demografia interna, cosa che condizionerebbe anche quella esterna, di famiglie collocabili in un reddito di oggi, cosa diversa da single per decenni dediti all'arrangio.
    Ultima modifica di meogatto; 13-12-2018 alle 17:40

  2. #212
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Cio' pero' mi fa pensare che non sono i numeri demografici a generare le posizioni lavorative, ancor meno reddituali, altrimenti non esisterebbe disoccupazione.
    Direi che in prima istanza serva un sistema che generi Pil interno e se i 1800 circa miliarducci attuali sostengono, male, 22 mln di contribuenti e 16 mln di pensionati, per sostenere, diciamo 25 mln di pensionati e 100 mln di lavoratori, per non caricare troppo il procapite, diciamo che servirebbero un 10 miliardi di Pil strutturale.
    Ammesso il Pil, servirebbe un sistema di ripartizione che lo distribuisca in un sistema che tende ad evitarsi il costo lavoro.
    A questo punto, disponendo di Pil, di un sistema di distribuzione capillare e presente, non prevista a bocce ferme, una indifferibile necessita' di addetti, si pone la questione demografica con la cura, attingendo fuori dal bacino proprio, di filtrare i piu' compatibili con l'ambiente dove li si inserisce, il che si traduce con l'inserimento oggi, su previsioni solide di domani e tenendo conto dei perche' limitanti la demografia interna, cosa che condizionerebbe anche quella esterna, di famiglie collocabili in un reddito di oggi, cosa diversa da single per decenni dediti all'arrangio.
    il difetto di questo ragionamento è la linearità, laddove l'economia funziona circolarmente, mentre tu parti da un punto-zero di domanda interna considerato come statica di equilibrio, che non è; questa è una cosa che risulta spesso difficilmente intuitiva a chi non abbia studiato economia;

    una società che invecchia perde PIL e si avvita, perché gli anziani - a parte il netto della pensione - consumano meno, viaggiano, leggono, vanno al cinema, al ristorante meno; chiedono meno innovazione - anzi, la respingono - e tantomeno ne producono, esponendo all'obsolescenza progressiva anche il complesso del profilo "nazionale";
    è proprio la demografia a spingere lo sviluppo, ovviamente immessa nell'ambiente socio-culturale dato; la densità dei centri urbani crea una domanda di soluzioni a problemi di edilizia, urbanistica, logistica, come gli acquedotti, i servizi, il commercio, la specializzazione artigianale, e quindi l'industria;

    se potessimo immaginare in astratto da un giorno all'altro una presenza di 10 mln di persone in più, tutte famiglie di 30enni con figli piccoli, tutti disoccupati, la prima impressione sarebbe di spavento;
    in realtà, un osservatore neutrale esterno investirebbe con grande fiducia e a scadenze pure lunghe in una situazione del genere, perché, scontate le difficoltà logistiche dell'ipotesi assurda che ho fatto, la circostanza è quella di una crescita imponente della domanda, con la prospettiva di una crescita ancora maggiore in futuro; perché la domanda è la vera ricchezza di un paese, e viene moltiplicata in termini di valuta contabile a seconda del livello di sviluppo del paese;

    cioè, il primo lavoro - per gli autoctoni - sono proprio quei nuovi arrivati; è il mercato stesso che convoglia risorse in quell'ambiente, perché l'investimento è "sano", visto che si tratta di una domanda forzosamente stabile e in crescita; intanto, hai una domanda di alloggi, servizi, consumi, con la crescita del valore di mercato di tutte queste attività e la loro capacità di raccogliere credito; un conto è se tu, italiano, vai in banca portando in garanzia l'appartamento o il fondo in periferia che puoi affittare - o la banca vendere - a famiglie che ci sono; altro - anche per la situazione patrimoniale della banca - è se quell'appartamento o fondo non hanno futuro, sono un corpo morto perché quella periferia si spopola;

    poi, la popolazione di famiglie giovani riqualifica, garantisce la sicurezza, esercita un grado di controllo sociale che nei quartieri residenziali di anziani e badanti - espostissimi al crimine - sarebbe impossibile;
    coi suoi consumi definisce la convenienza logistica della produzione industriale - conviene produrre in loco, dove è il consumatore - che a sua volta traina i servizi; tutta nuova occupazione; poi c'è il settore istruzione, altro lavoro; l'istruzione genera una competizione di classe alla ricerca di mobilità sociale e, se l'ambiente è favorevole alla meritocrazia, si genera un miglioramento della performance e altra crescita, perché comunque un segmento di quei bambini competerà a livelli di eccellenza, in ogni settore;

    potrei continuare per pagine... ma se vai a vedere la storia moderna dei paesi industriali nelle fasi di crescita della ricchezza, al netto di circostanze esogene, hai sempre una forte spinta demografica alla base.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #213
    scusate il semplicismo, ma la creazione di denaro non dovrebbe essere supervisionata da qualche istituzione pubblica? tutti gli altri discorsi vengono chiaramente dopo, se c'è uno strozzino senza scrupoli (immaginiamo che si chiami rotcha, o rottenschill, o roeskildare) che immette moneta in circolazione non basterebbero tutti i salti mortali del mondo a far quadrare i conti (che infatti non tornano mai)

  4. #214
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    E' veramente poco intuitivo.
    Anche la ricchezza convogliata verso il sistema di gestione di tali risorse non fa altro che sommare debito a debito con i maggiori costi associati per aver investito su risorse che tali non sono
    Salvo poi valutare il fatto che tali risorse convogliano il loro Pil all'estero diversamente da una presenza calibrata opportunamente.

  5. #215
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    scusate il semplicismo, ma la creazione di denaro non dovrebbe essere supervisionata da qualche istituzione pubblica? tutti gli altri discorsi vengono chiaramente dopo, se c'è uno strozzino senza scrupoli (immaginiamo che si chiami rotcha, o rottenschill, o roeskildare) che immette moneta in circolazione non basterebbero tutti i salti mortali del mondo a far quadrare i conti (che infatti non tornano mai)
    Non si tratta di stampare moneta ma di stimolare a mezzo una domanda interna l'investimento per una produzione interna che soddisfi la gran domanda.
    Direi simile a quello che si credono di fare i 5s con il reddito di cittadinanza.

  6. #216
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    Citazione Originariamente Scritto da ruotolo stons Visualizza Messaggio
    scusate il semplicismo, ma la creazione di denaro non dovrebbe essere supervisionata da qualche istituzione pubblica? tutti gli altri discorsi vengono chiaramente dopo
    no, vengono prima, anche se per te questo non è chiaro;
    prima c'è la fiducia, non intesa come virtù amicale, ma come aspettativa razionale di una convenienza complessiva ad osservarla;

    si stampano solo i soldi del Monopoli; quelli che vedi circolare - fatti salvi i casi di regimi satrapici - sono "fiducia" reale contabilizzata, domanda; anche malriposta, s'intende, quindi di cui diffidare; se ti compri i bitcoin, però, è perché ci credi, sapendo quello che fai; oppure perché avido e senza capirci una mazza, ti sei lasciato convincere; ma la tua aspettativa è molto reale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #217
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    Pero' con tutta la fame che gia' ci sta la crescita e' scesa a 0, Germania inclusa, ove non sia negativa, noi.
    E ove la domanda stimoli una produzione perche' farla qui e non a costi inferiori?

  8. #218
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    E' veramente poco intuitivo.
    Anche la ricchezza convogliata verso il sistema di gestione di tali risorse non fa altro che sommare debito a debito con i maggiori costi associati per aver investito su risorse che tali non sono
    Salvo poi valutare il fatto che tali risorse convogliano il loro Pil all'estero diversamente da una presenza calibrata opportunamente.
    no, questa è una sciocchezza; se tu affitti il tuo fondo dove vendevi articoli da regalo al sarto cinese quei 500 euro non vanno all'estero; i soldi che quella famiglia spende in alimentari, attrezzature per i figli, benzina vestiti e altro, non vanno all'estero;
    il debito è tale solo se il debitore è prospetticamente insolvente, come tua figlia in una società di vecchi; per chi lavorerà ?
    ai giovani si fa credito, perché hanno un futuro e progetti per viverlo;

    ma pensa un momento al paese tuo: tra 20 anni, chi minchia ci abiterà e perché mai dovrebbe o potrebbe farlo ? chi si occuperà di tutte quelle case, strade, infrastrutture, ambiente, boschi, coste ? pagato da chi, coi soldi di chi, e perché ?
    man mano che muoiono gli anziani, intere provincie e regioni si spopolano, i servizi si concentrano nei grandi centri urbani e le poche famiglie giovani - magari ad un ritmo che ora tu non percepisci - si trasferiscono, perché non c'è lavoro, servizi, nulla.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #219
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    Ma chi lo ha il fondo?
    Quindi, semmai, si tratta di una "famiglia" cinese, ben lontana dalle risorse note, che paga un possidente che investe e consuma in altro modo.
    Se c'e' un paese deserto perche' pagare cio' che impunemente si puo' occupare e rubare?
    Sempre che non si acquisisca il diritto ad avere un bene sostitutivo gratuito.
    E comunque certe risorse come ti pagano? Sempre che non si stanzino in 10 15 e ti spernacchino.

  10. #220
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    Pero' con tutta la fame che gia' ci sta la crescita e' scesa a 0, Germania inclusa, ove non sia negativa, noi.
    E ove la domanda stimoli una produzione perche' farla qui e non a costi inferiori?
    la fame ?
    se ci fosse davvero la fame ti praticherebbero l'eutanasia, altro che pensione
    qui non c'è la fame, ma una società della rendita di posizione che non si vuole schiodare; milioni - quasi sempre personalmente incolpevoli - di percettori improduttivi o impropri di reddito che zavorrano quelli che lavorano in una parte dell'ingranaggio che funziona;

    la domanda la creeresti qui perché tutto sommato siamo sempre la 7 o 8 potenza industriale del mondo, e quindi la benzina che immetti in questo sistema qualcosa di buono varrebbe; ma, senza nuove generazioni, non vai da nessuna parte; ti manca proprio il personale, in senso materiale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #221
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    5 mln di poveri sono una domanda.
    Ma lo stesso I paesi piu' ricchi sono quelli con minor densita' di bocche affamate aperte.
    Meno si e' è meglio si sta a vedere la Svizzera e la Nigeria.

  12. #222
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    Ma chi lo ha il fondo?
    quasi tutti; se non è il fondo è l'appartamento o la casetta al paese;

    Quindi, semmai, si tratta di una "famiglia" cinese, ben lontana dalle risorse note, che paga un possidente che investe e consuma in altro modo.
    ecco, se invece di chiudere tutte le porte apri ad un'immigrazione legalizzata, visti e controlli, vedrai che gli scafisti languono e ti capi quelli che ti servono, potendo pianificare; peccato che gli isterici abbiano chiuso tutto da 25 anni...
    Se c'e' un paese deserto perche' pagare cio' che impunemente si puo' occupare e rubare?
    Sempre che non si acquisisca il diritto ad avere un bene sostitutivo gratuito.
    E comunque certe risorse come ti pagano? Sempre che non si stanzino in 10 15 e ti spernacchino.
    vedi, solo un anziano può ragionare in modo così miope:

    se anche fosse, e il titolo di proprietà resta a tua figlia, quella eredita un bene che ha ancora un valore, in un ambiente manutenuto da quelli, che ora ti sembrano vandali, ma appena stabilizzati vogliono migliorare la loro condizione, come tutti; preferisci che tua figlia prenda un affitto tra 20 anni, o che un mega-municipio/regione che starà in Ancona le chieda di pagare tasse per un rudere ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #223
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    5 mln di poveri sono una domanda.
    Ma lo stesso I paesi piu' ricchi sono quelli con minor densita' di bocche affamate aperte.
    Meno si e' è meglio si sta a vedere la Svizzera e la Nigeria.
    la Svizzera non è un sistema a sé, ma un'enclave opportunista del sistema europeo, che svolge un ruolo dipendente da quel sistema; come tutti i paesi ricchi ai margini e poco popolosi; dove si è sempre creata ricchezza c'era sempre tanta gente e poveri che volevano star meglio;

    i nostri poveri sono il prodotto di quella politica dello struzzo e del rinvio sine die di soluzioni strutturali, e sono destinati a restare poveri - anzi, a peggiorare - finché esprimono quella domanda da struzzi;
    quella povertà è figlia della mentalità miserabile della rendita, che tocca anche i "borghesi", gente ostile a qualsiasi cambiamento, perché ha lo stabilimento a Ostia per cui paga due spicci mafiosi di concessione, ma tiene da schifo, deprimendo tutto l'ambiente con quelle connivenze; gli albergatori e i commercianti dei centri turistici, gli imprenditori fallimentari conniventi con le banche che operano da sanguisughe del credito, sottraendolo a chi farebbe meglio;
    è questo che genera povertà nella truppa che non nemmeno la paghetta da caporale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #224
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    Alle risorse rende piu' l'accattonaggio che un ettaro, che pochi hanno, a casa del diavolo da lavorare pure, quando pure le aziende agricole non reggono il mercato digerite dalle mega aziende produttive e commerciali.

    100 unita' preselezionate e immesse nei canali umanitari le piazzi e ci sono, ma e' una goccia rispetto al resto delle risorse non filtrate.

    Sai quanto vale un immobile occupato e quanto ci mette a deteriorarsi?
    Nel frattempo serve a pagare solo le tasse e figurati se chi si migliora in 20 anni, sempre che ci riesca, resta nel rudere che ha generato.
    Sempre che non ci disossa qualcuno o lo rende centro di spaccio.

  15. #225
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    Alle risorse rende piu' l'accattonaggio che un ettaro, che pochi hanno, a casa del diavolo da lavorare pure, quando pure le aziende agricole non reggono il mercato digerite dalle mega aziende produttive e commerciali.

    100 unita' preselezionate e immesse nei canali umanitari le piazzi e ci sono, ma e' una goccia rispetto al resto delle risorse non filtrate.
    continui a ragionare sul breve e su uno schema di giovani singles, quando servono milioni di persone, famiglie, che devi selezionare e far arrivare tramite canali regolari, per arginare quelli clandestini alla fonte;

    Sai quanto vale un immobile occupato e quanto ci mette a deteriorarsi?
    se vale; se è la casa al paese sfitta vale zero, si deteriora di più, perché le tubature e il resto non manutenuto marcisce;
    se la dai in comodato ad una famiglia, già ti conviene;
    Nel frattempo serve a pagare solo le tasse e figurati se chi si migliora in 20 anni, sempre che ci riesca, resta nel rudere che ha generato.
    Sempre che non ci disossa qualcuno o lo rende centro di spaccio.
    ma spaccio di che, di pannoloni ? che vuoi spacciare a Offida o Ripatranzo' ?
    quando moriranno gli anziani di quei paesi e saranno chiuse ed emigrate le piccole imprese - voglio vede' quanti avellinesi amici di Giggetto vanno a fare gli scarpari dalle parti tue; dove li trovano gli operai ? - la casetta coll'orto de nonna che fine fa ?
    tu immagini che ci vadano 15 spacciatori nigeriani, ma quelli , eventualmente, vanno in una periferia di Napoli, Roma o Milano;
    nella casetta di nonna ci potrà stare solo una famiglia di operai o artigiani con la voglia di utilizzare il tempo libero per l'orto, magari affittando pure un pezzo di terra fuori dal paese; ma a questi devi fare ponti d'oro, da subito, andarteli a capare, tanti; perché tutte le zone interne, paesi bellissimi, tra 10 o 15 anni saranno deserti, snobbati pure dagli spacciatori.
    c'� del lardo in Garfagnana

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