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Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #691
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    insomma credo sia nella natura umana difendere le proprie convinzioni in modo apodittico e autoreferenziale. non è un problema solo di cono. siamo tutti "critici" e "pluralisti" quando si tratta di smontare le convinzioni altrui. diverso è l'atteggiamento quando sono in discussione non le convinzioni altrui ma le proprie.
    beh, no; se tu adduci un'argomentazione efficace sui fatti - non sui valori, ovvio - io devo cambiare idea;

    e questo è un poco il destino di qualunque affermazione di principio
    appunto: non si tratta di affermazioni di principio - indiscutibili - ma del senso di un testo. discutibile; è una tecnica, non di valore, benché il testo dovrebbe esprimere un valore;
    insomma credo abbia ragione tanto cono che tu, anche nell'affermare verità e principii contrastanti in via di principio...
    così, però, dai torto a Cono, il quale dice che la Verità è una, la sua; e dai ragione a me, che invece dico che se un testo, o insieme di testi, mostra contraddizioni, invece di ridondanza di significato, è inadatto a fare da legge, seppure solo religiosa;

    il rosso e il verde valgono per noi italiani. i musulmani probabilmente il semaforo non sanno neanche che cosa sia.
    veramente, i cds sono internazionali, posto che nei paesi del Commonwealth le precedenze e le corsie sono invertite; se esci in auto dai confini, nessuno ti chiede di avere la patente nazionale del luogo;

    se io fossi, come sono, protestante, innanzitutto ti direi che ognuno è libero di interpretare le scritture come gli pare
    ecco, questo dimostra che tu un testo riformato non lo hai visto nemmeno da vicino, figuriamoci letto... Libero esame non significa libera interpretazione, come ti pare;
    feci esattamente lo stesso errore all'esame di storia moderna, con un assistente, il quale mi cazziò duramente, e giustamente, togliendomi due voti;

    si dice non a caso che vox populi vox dei, proprio a indicare che le forme di religiosità popolare hanno la stessa rilevanza di quelle "alte" anzi forse una rilevanza maggiore, se è vero che da sempre dio sceglie gli umili il più delle volte per farne portatori dei suoi messaggi all'umanità intera. penso a bernadette e padre pio ma gli esempi sono quasi infiniti.
    va bene, tua legittima opinione; ma essere cattolici significa obbedienza al magistero, la regola del club; se in alto loco vaticano una devozione non è riconosciuta, o una prassi censurata, ti conformi, o esci dal club;

    soprattutto, se la religiosità popolare riprende tratti paganeggianti, devozioni equivoche, sostituzioni - il santo che concede, anziché intercedere per - ecc...vuol dire che il messaggio è stato completamente frainteso; con tutte le conseguenti considerazioni sull'operato dell'educatore religioso.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #692
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    beh, no; se tu adduci un'argomentazione efficace sui fatti - non sui valori, ovvio - io devo cambiare idea;
    e perchè. non è la tua idea ad essere smentita da un'argomentazione più efficace della tua, ma soltanto la tua capacità di argomentare. e non è la stessa cosa. insomma il confronto di opinioni non è una partita a scacchi..."dovrebbe" quanto meno costituire un arricchimento...

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    appunto: non si tratta di affermazioni di principio - indiscutibili - ma del senso di un testo. discutibile; è una tecnica, non di valore, benché il testo dovrebbe esprimere un valore;
    in tutti i grandi libri - diceva calvino - esistono una pluralità di valori, anche magari non immediatamente evidenti, ma pressoché infiniti. la bibbia è uno di quelli, insomma la bibbia è un classico. hai voglia a interpretare dio...non si finisce mai...
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    così, però, dai torto a Cono, il quale dice che la Verità è una, la sua; e dai ragione a me, che invece dico che se un testo, o insieme di testi, mostra contraddizioni, invece di ridondanza di significato, è inadatto a fare da legge, seppure solo religiosa;
    cono preferisce pensare che la verità, l'unica possibile sia la sua. lascialo stare. evidentemente nutre delle esigenze spirituali che impongono certezze. certezze che solo "una" verità può dare: la sua. si parla di scelte personali che a mio avviso sono insindacabili, a meno che si litighi. e meno male che qui nessuno conosce veramente nessuno...

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    veramente, i cds sono internazionali, posto che nei paesi del Commonwealth le precedenze e le corsie sono invertite; se esci in auto dai confini, nessuno ti chiede di avere la patente nazionale del luogo;
    mah, questa mi pare una provocazione. sai benissimo che i cds sono leggi di stato. in alcuni paesi, addirittura mancano, penso al venezuela o al brasile. la patente in uk te la chiedono e anche in usa. che non sono nella comunità europea. se è questo che vuoi dire...
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    ecco, questo dimostra che tu un testo riformato non lo hai visto nemmeno da vicino, figuriamoci letto... Libero esame non significa libera interpretazione, come ti pare;
    feci esattamente lo stesso errore all'esame di storia moderna, con un assistente, il quale mi cazziò duramente, e giustamente, togliendomi due voti;
    ecco, appunto cazzi tuoi. tanto per dire. io sono libero di nutrire la mia propria "fede" religiosa senza che qualcun altro mi imponga la propria. e sono libero di rifarmi o non rifarmi a lutero nel leggere un testo biblico, che di per sé può avere tante traduzioni quante sono le lingue del mondo. fai tu...
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    va bene, tua legittima opinione; ma essere cattolici significa obbedienza al magistero, la regola del club; se in alto loco vaticano una devozione non è riconosciuta, o una prassi censurata, ti conformi, o esci dal club;
    mah. non la vedo così rigida la situazione. il diritto mi dice che ho la libertà di credere o non credere. e ho la libertà, da credente, di credere in ciò che più mi aggrada, anche relativamente alla mia stessa base "di fede". e meno male che anche così ci sono problemi...
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    soprattutto, se la religiosità popolare riprende tratti paganeggianti, devozioni equivoche, sostituzioni - il santo che concede, anziché intercedere per - ecc...vuol dire che il messaggio è stato completamente frainteso; con tutte le conseguenti considerazioni sull'operato dell'educatore religioso.
    si. un educatore che bisogna essere "fortunati" per avere avuto. c'è gente che il catechismo, la dottrina neanche sa cosa sono. ecco perché nascono i partiti atei. per riscattare le masse escluse persino dalle organizzazioni religiose che in teoria non dovrebbero porre veti all'ingresso, come ho già avuto modo di dire.

  3. #693
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    e perchè. non è la tua idea ad essere smentita da un'argomentazione più efficace della tua, ma soltanto la tua capacità di argomentare. e non è la stessa cosa. insomma il confronto di opinioni non è una partita a scacchi..."dovrebbe" quanto meno costituire un arricchimento...
    appunto, dici bene: di opinioni; io mi riferisco ai fatti, che non sono opinabili; il senso di un testo prescrittivo non dovrebbe esserlo; se lo è, vuol dire che il testo è inadatto a prescrivere; "Dio" in quanto tale non è opinabile; ma, evidentemente, il testo sacro che Gli si attribuisce sì: altrimenti non avresti diverse fedi e confessioni a partire dagli stessi testi, né precetti diversi;

    in tutti i grandi libri - diceva calvino - esistono una pluralità di valori, anche magari non immediatamente evidenti, ma pressoché infiniti. la bibbia è uno di quelli, insomma la bibbia è un classico. hai voglia a interpretare dio...non si finisce mai...
    va bene; ma allora non ci fondi una normativa, non precetti;

    cono preferisce pensare che la verità, l'unica possibile sia la sua. lascialo stare. evidentemente nutre delle esigenze spirituali che impongono certezze. certezze che solo "una" verità può dare: la sua. si parla di scelte personali che a mio avviso sono insindacabili, a meno che si litighi. e meno male che qui nessuno conosce veramente nessuno...
    io lo lascerei stare, ma è la sua dottrina che non lascia stare me, perché interviene anche nella mia vita e in quella altrui, in modo "politico", pubblico;

    mah, questa mi pare una provocazione. sai benissimo che i cds sono leggi di stato. in alcuni paesi, addirittura mancano, penso al venezuela o al brasile. la patente in uk te la chiedono e anche in usa. che non sono nella comunità europea. se è questo che vuoi dire...
    te la chiedono se sei residente; io sono andato tante volte negli USA o in UK e ho sempre guidato, così come i turisti stranieri guidano qui, senza dover omologare nulla; ci sono accordi internazionali per questo;

    ecco, appunto cazzi tuoi. tanto per dire. io sono libero di nutrire la mia propria "fede" religiosa senza che qualcun altro mi imponga la propria. e sono libero di rifarmi o non rifarmi a lutero nel leggere un testo biblico, che di per sé può avere tante traduzioni quante sono le lingue del mondo. fai tu...

    mah. non la vedo così rigida la situazione. il diritto mi dice che ho la libertà di credere o non credere. e ho la libertà, da credente, di credere in ciò che più mi aggrada, anche relativamente alla mia stessa base "di fede". e meno male che anche così ci sono problemi...
    puoi persino fondare una tua chiesa, se credi; ma, se parliamo di appartenenza, gli evangelici, riformati, ecc... considerano dei "loro" solo determinate teologie, con alcuni punti fermi; non qualsiasi cosa; seguendo la tua logica, io mi potrei dire cattolico ma non credere nella Trinità, né nella divinità di Gesù; ma che senso avrebbe ?

    si. un educatore che bisogna essere "fortunati" per avere avuto. c'è gente che il catechismo, la dottrina neanche sa cosa sono. ecco perché nascono i partiti atei. per riscattare le masse escluse persino dalle organizzazioni religiose che in teoria non dovrebbero porre veti all'ingresso, come ho già avuto modo di dire.
    nel caso italiano è stata una precisa scelta del card. Borromeo, dopo la Controriforma: istruire il popolo e il basso clero solo a catechismo, ché nessuno avesse la minima possibilità di articolare riflessioni sul senso delle Scritture; cosa che avrebbe generato eresie; e per questo si sono proibiti i libri, la scienza, perseguitati filosofi e scienziati ecc...

    il paese che col Rinascimento era avviato a diventare la prima potenza economica del mondo, è stato tagliato fuori dalla modernità per almeno un paio di secoli, ed ha accumulato i ritardi civici che sappiamo; invece della libertà, curiosità, intraprendenza, coraggio, si è incentivata la delazione, l'obbedienza, la paura, la meschinità, il fatalismo, gettando tutta l'Italia nell'oppressione spagnolesca; quel clima perfettamente descritto da Manzoni...
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #694
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    appunto, dici bene: di opinioni; io mi riferisco ai fatti, che non sono opinabili;

    non sono opinabili a meno che non si tratti di materia di fede. la stigmate di padre pio erano un "fatto". attribuire le stigmate di padre pio a un intervento divino è più o meno opinabile.

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    il senso di un testo prescrittivo non dovrebbe esserlo; se lo è, vuol dire che il testo è inadatto a prescrivere; "Dio" in quanto tale non è opinabile; ma, evidentemente, il testo sacro che Gli si attribuisce sì: altrimenti non avresti diverse fedi e confessioni a partire dagli stessi testi, né precetti diversi;

    ti ripeto che è una conquista della "tua" rivoluzione francese la sostanziale libertà nelle materie di fede. poi la bibbia è un fatto. credere che gli autori della bibbia abbiano avuto direttamente da Dio l'ispirazione necessaria a metterne per iscritto le volontà, è questione di fede. i precetti derivano come conseguenza dalla valutazione individuale di certe verità di fede. e ovviamente mutano a seconda del lettore o cmq del soggetto che, nel foro interiore, cioè quello coscienziale, decide di scegliere le verità di fede più confacenti...

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    va bene; ma allora non ci fondi una normativa, non precetti;

    perché no?

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    io lo lascerei stare, ma è la sua dottrina che non lascia stare me, perché interviene anche nella mia vita e in quella altrui, in modo "politico", pubblico;

    nessuna dottrina può porsi come anti/liberale, almeno non nei paesi occidentali e secolarizzati. la dottrina cattolica si avvale delle gerarchie per evitare certe degenerazioni, come appunto sarebbe un ritorno alla commistione tra cesare e dio di evangelica memoria.


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    te la chiedono se sei residente; io sono andato tante volte negli USA o in UK e ho sempre guidato, così come i turisti stranieri guidano qui, senza dover omologare nulla; ci sono accordi internazionali per questo;

    non lo sapevo...


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    puoi persino fondare una tua chiesa, se credi; ma, se parliamo di appartenenza, gli evangelici, riformati, ecc... considerano dei "loro" solo determinate teologie, con alcuni punti fermi; non qualsiasi cosa; seguendo la tua logica, io mi potrei dire cattolico ma non credere nella Trinità, né nella divinità di Gesù; ma che senso avrebbe ?

    beh le eresie non è che nascono oggi. penso a quelle dottrine medievali divergenti rispetto all'indirizzo intrapreso dai concilii che di volta in volta nel corso di due millenni e forse più si sono succeduti nella organizzazione ecclesiastica.


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    nel caso italiano è stata una precisa scelta del card. Borromeo, dopo la Controriforma: istruire il popolo e il basso clero solo a catechismo, ché nessuno avesse la minima possibilità di articolare riflessioni sul senso delle Scritture; cosa che avrebbe generato eresie; e per questo si sono proibiti i libri, la scienza, perseguitati filosofi e scienziati ecc...

    no, amico. istruiti erano solo gli appartenenti alla chiesa attraverso il battesimo. la maggioranza del popolo veniva lasciata a sé stessa. la situazione ad oggi non è mutata.

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    il paese che col Rinascimento era avviato a diventare la prima potenza economica del mondo, è stato tagliato fuori dalla modernità per almeno un paio di secoli, ed ha accumulato i ritardi civici che sappiamo; invece della libertà, curiosità, intraprendenza, coraggio, si è incentivata la delazione, l'obbedienza, la paura, la meschinità, il fatalismo, gettando tutta l'Italia nell'oppressione spagnolesca; quel clima perfettamente descritto da Manzoni...
    non a causa degli ecclesiastici ma a causa di tante ragioni che, per spiegarle non basterebbe una vita.

  5. #695
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    ti ripeto che è una conquista della "tua" rivoluzione francese la sostanziale libertà nelle materie di fede. poi la bibbia è un fatto. credere che gli autori della bibbia abbiano avuto direttamente da Dio l'ispirazione necessaria a metterne per iscritto le volontà, è questione di fede. i precetti derivano come conseguenza dalla valutazione individuale di certe verità di fede. e ovviamente mutano a seconda del lettore
    beh, no; e non dovresti essere tu a confonderti così: il precetto si evince dal testo, oppure no, se il testo è contraddittorio; ma in entrambi i casi si tratta di una circostanza oggettiva: esattamente come una legge; il fatto che all'origine ci sia la fede non cambia ciò che è testuale e il suo significato, univoco o contraddittorio che sia;

    perché no?
    perché sarebbe una normativa debole, inadatta a disciplinare alcunché, come in effetti si dimostra, data la varietà di interpretazioni; se più di metà dei cristiani è convinta che il Vangelo non proibisca davvero il divorzio, vuol dire che il testo nel suo complesso di ridondanze concettuali e gerarchie di principi non si presta a normare quell'aspetto, così come altri;

    nessuna dottrina può porsi come anti/liberale, almeno non nei paesi occidentali e secolarizzati. la dottrina cattolica si avvale delle gerarchie per evitare certe degenerazioni, come appunto sarebbe un ritorno alla commistione tra cesare e dio di evangelica memoria.
    beh, invece qui hai delle prove; per esempio la dottrina dei carismi; se fosse nel programma di un partito politico sarebbe fuorilegge, perché lede il principio di uguaglianza per nascita e pari dignità;

    no, amico. istruiti erano solo gli appartenenti alla chiesa attraverso il battesimo. la maggioranza del popolo veniva lasciata a sé stessa. la situazione ad oggi non è mutata.
    il catechismo base veniva insegnato a tutti, anche analfabeti; era l'unica forma basilare di istruzione; ma si voleva impedire che qualcuno cominciasse a leggere, come in Germania; la Riforma, con l'apostolato universale - donne incluse - e l'esame delle Scritture, spinse in modo enorme l'alfabetizzazione del paese, dove nel Seicento quasi tutti sapevano almeno leggere;

    non a causa degli ecclesiastici ma a causa di tante ragioni che, per spiegarle non basterebbe una vita.
    beh, quei due secoli di buio e chiusura al progresso ci hanno azzoppato per tanti secoli, e ancora paghiamo le conseguenze civili di quell'ignoranza e oscurantismo; a livello di élites si avverte poco, nel senso che sembrano quasi europee; ma il popolo ha un senso civico e un livello culturale davvero basso, se comparato a quello degli altri grandi paesi europei.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #696
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    beh, no; e non dovresti essere tu a confonderti così: il precetto si evince dal testo, oppure no, se il testo è contraddittorio; ma in entrambi i casi si tratta di una circostanza oggettiva: esattamente come una legge; il fatto che all'origine ci sia la fede non cambia ciò che è testuale e il suo significato, univoco o contraddittorio che sia;

    allora. commetti un equivoco di fondo. cioè la bibbia non nasce come testo "normativo". nasce come testimonianza, come sintesi del patrimonio culturale di un popolo, quello ebraico, che in essa volle condensare il proprio sapere, la propria storia, i propri ideali. come certo saprai la storia del popolo di dio è quella della salvezza che di volta in volta, di millennio in millennio, quello stesso dio gli concede. la "prescrittività" della bibbia credo sia un portato cristiano. è il cristo che, atteggiandosi a legislatore, pone delle condizioni alla salvezza eterna. poi ti ripeto, se in italia non esistesse la "conferenza episcopale italiana", a vigilare sul significato del testo biblico, e sulla sua uniformità, credo che saremmo più liberi ma anche più soggetti all'arbitrio. sarebbe meglio così o come stiamo messi adesso?


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    perché sarebbe una normativa debole, inadatta a disciplinare alcunché, come in effetti si dimostra, data la varietà di interpretazioni; se più di metà dei cristiani è convinta che il Vangelo non proibisca davvero il divorzio, vuol dire che il testo nel suo complesso di ridondanze concettuali e gerarchie di principi non si presta a normare quell'aspetto, così come altri;

    non è, ti ripeto, un problema di testo, ma della necessitata variabilità dell'interpretazione. per questo abbiamo tante confessioni, per questo la bibbia è in definitiva tutto e il contrario di tutto. ma non vedo il problema. tutto sta nel venirsi incontro oppure nell'ignorarsi continuando ognuno a credere quello che più gli aggrada. insomma la pace richiede una serie di rapporti con le altre confessioni e religioni che siano mediati da una scelta di non mettere in discussione la fede altrui se gli altri non mettono in discussione la propria. insomma bisogna convivere...


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    beh, invece qui hai delle prove; per esempio la dottrina dei carismi; se fosse nel programma di un partito politico sarebbe fuorilegge, perché lede il principio di uguaglianza per nascita e pari dignità;

    il principio di uguaglianza come ti dicevo è un artefatto. si è ricchi o poveri dentro. è la natura in definitiva a decidere. che io mangi il tuo stesso pane non implica che siamo uguali. ecco perché ti dicevo che le rivoluzioni liberali prima e il comunismo dopo non risolvono il problema della disuguaglianza, che è un dato di natura...


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    il catechismo base veniva insegnato a tutti, anche analfabeti; era l'unica forma basilare di istruzione; ma si voleva impedire che qualcuno cominciasse a leggere, come in Germania; la Riforma, con l'apostolato universale - donne incluse - e l'esame delle Scritture, spinse in modo enorme l'alfabetizzazione del paese, dove nel Seicento quasi tutti sapevano almeno leggere;

    carissimo. i poveri dell'epoca non avevano neanche da mangiare, insomma morivano "di fame". tu pensa se avessero dovuto investire tempo e fatica nell'imparare una dottrina, un qualsiasi tipo di dottrina e non solo quella cristiana. insomma credo che il progresso abbia migliorato le condizioni di vita "esteriore" e non le attribuzioni che derivano dal "nascere" in un certo modo. te ne rendi conto se pensi alla religione e alla sua "ineliminabilità" dal patrimonio collettivo.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, quei due secoli di buio e chiusura al progresso ci hanno azzoppato per tanti secoli, e ancora paghiamo le conseguenze civili di quell'ignoranza e oscurantismo; a livello di élites si avverte poco, nel senso che sembrano quasi europee; ma il popolo ha un senso civico e un livello culturale davvero basso, se comparato a quello degli altri grandi paesi europei.
    mondo era e mondo è axe. non è che il liberalismo o altre ideologie egualitarie possano eliminare le "tare" che la natura ha impresso e continua a imprimere negli animi della maggioranza delle persone. l'uguaglianza è una illusione.

  7. #697
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    allora. commetti un equivoco di fondo. cioè la bibbia non nasce come testo "normativo". nasce come testimonianza...
    non è mio l'errore; io mi limito a descrivere la circostanza che a partire da quei testi si precetti; è curioso che tante obiezioni all'ovvio che riporto fraintendano come frutto del mio pensiero la semplice notizia su ciò che ogni persona scolarizzata dovrebbe sapere;

    non è, ti ripeto, un problema di testo, ma della necessitata variabilità dell'interpretazione.
    è la stessa cosa; per tornare all'esempio che ho fatto, hai un conflitto testuale tra il precetto dell'indissolubilità del matrimonio (Matteo) e un generale costrutto evangelico che rende poco compatibile una visione afflittiva per cui un coniuge sarebbe autorizzato a trattenere l'altro contro la sua volontà; ma il testo non risolve, perché il significato non è sufficientemente ridondante; e quella variabilità dell'interpretazione che dici conferma l'inattitudine normativa di quei testi, che è il concetto di fondo che esprimo; tu lo confermi, ma poni la cosa come contradizione a quel che sostengo; curioso...

    tutto sta nel venirsi incontro oppure nell'ignorarsi continuando ognuno a credere quello che più gli aggrada. insomma la pace richiede una serie di rapporti con le altre confessioni e religioni che siano mediati da una scelta di non mettere in discussione la fede altrui se gli altri non mettono in discussione la propria. insomma bisogna convivere...
    il problema sta nella circostanza per cui determinato valori vengono fatti valere come di ordine pubblico, imponendoli a chi non li condivide; siccome a quelli cattolici siamo "abituati", la questione non è immediatamente intuitiva; ma se un potere politico islamizzato proibisse la carne di maiale e il vino dal commercio e imponesse il velo alle donne, la tipologia del conflitto sarebbe intuitiva; siccome in base alle credenze religiose si producono conseguenze sulla vita civile, la discussione sui fondamenti diventa inevitabile; nessuno va a criticare gli hare krishna o i buddisti, che si fanno i caxxi loro e non pretendono di influenzare la vita civile;

    vuoi opporti, che so, alle unioni civili in nome della tua idea di Dio ? mi sta benissimo; ma non puoi invocare l'intangibilità dei tuoi fondamenti dottrinari, perché li stai portando al di fuori della tua sfera di libertà privata di culto, intangibile; la circostanza non dovrebbe essere difficile da capire per un cultore di materie giuridiche;

    il principio di uguaglianza come ti dicevo è un artefatto. si è ricchi o poveri dentro. è la natura in definitiva a decidere. che io mangi il tuo stesso pane non implica che siamo uguali. ecco perché ti dicevo che le rivoluzioni liberali prima e il comunismo dopo non risolvono il problema della disuguaglianza, che è un dato di natura...
    certo che è un artefatto culturale, come tutte le ideologie, dottrine religiose incluse; e allora ?
    non rileva nel mio ragionamento, che riguardava solo la compatibilità di certe dottrine col nostro ordinamento, che è egualitario;

    carissimo. i poveri dell'epoca non avevano neanche da mangiare, insomma morivano "di fame". tu pensa se avessero dovuto investire tempo e fatica nell'imparare una dottrina, un qualsiasi tipo di dottrina e non solo quella cristiana.
    mi spiace, ma non sai; nonostante la miseria, quel minimo di educazione religiosa - molto rudimentale e proporzionata al censo, ovviamente - c'è sempre stata, ed era l'unica esperienza di sapere consentita, soprattutto dopo la Controriforma, che ha creato un sistema capillare di controllo, a partire dai registri, l'obbligatorietà dei cognomi, ecc...
    mondo era e mondo è axe. non è che il liberalismo o altre ideologie egualitarie possano eliminare le "tare" che la natura ha impresso e continua a imprimere negli animi della maggioranza delle persone. l'uguaglianza è una illusione.
    opinione tua, ma non confermata dalla realtà; pensa solo al successo degli italo-americani; secondo te, per tara naturale di nascita quelli avrebbero dovuto replicare il modello patronale, servile e rassegnato dei fratelli maggiori restati sulla zolla patria;
    al contrario, inseriti in un ambiente diverso - e molto ostile ed estraneo in partenza - hanno mostrato grandi attitudini e capacità, sia individuali, sia collettive, nonostante tra queste ultime ci sia stata anche la cultura criminale; ma lo stesso è avvenuto in Italia;

    mi rendo conto che tu sia affezionato ad una visione "razziale", m questa è sconfessata - oltre che dalla biologia e dalla genetica - anche dall'osservazione antropologica e sociale.
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  8. #698
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    cono. non è che dio non c'è. è che qualche volta si dimentica di noi...
    Impossibile! Non è il Dio cristiano. E te non hai il diritto (nessuna ideologia lo ha) di perorare il superuomo nazista che Lo corregge. Nessun Uomo è superiore a un altro per razza, colore della pelle, usi, costumi, religioni, etnie e culture. Tutti siamo figli di Dio. Amati da Dio.
    amate i vostri nemici

  9. #699
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    non è mio l'errore; io mi limito a descrivere la circostanza che a partire da quei testi si precetti; è curioso che tante obiezioni all'ovvio che riporto fraintendano come frutto del mio pensiero la semplice notizia su ciò che ogni persona scolarizzata dovrebbe sapere;

    allora. la bibbia non ha un valore "di per sé" prescrittivo. devi considerare la funzionalità di tale attribuzione alla politica di chi utilizza o utilizzava la bibbia come un insieme di prescrizioni normative. cioè a dire: nei secoli bui la bibbia, interpretata e adattata dalle gerarchie ecclesiastiche servì, con il suo sistema di divieti e prescrizioni, a rendere possibili la pace, la stabilità, la continuità degli ordinamenti politici. nei secoli ancora precedenti, la bibbia venne utilizzata come strumento di "lotta" contro l'inciviltà dei popoli. ti ripeto: non che la bibbia abbia un valore "prescrittivo in senso assoluto". ha tale valore se, tra i tanti significati del testo, viene utilizzato quello normativo, sempre però funzionalmente ad un fine. che non è necessariamente quello della conversione.


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    è la stessa cosa; per tornare all'esempio che ho fatto, hai un conflitto testuale tra il precetto dell'indissolubilità del matrimonio (Matteo) e un generale costrutto evangelico che rende poco compatibile una visione afflittiva per cui un coniuge sarebbe autorizzato a trattenere l'altro contro la sua volontà; ma il testo non risolve, perché il significato non è sufficientemente ridondante; e quella variabilità dell'interpretazione che dici conferma l'inattitudine normativa di quei testi, che è il concetto di fondo che esprimo; tu lo confermi, ma poni la cosa come contradizione a quel che sostengo; curioso...

    allora. proprio al fine di sedare le eterodossie esistono e sono esistiti i sinodi, i concilii, il conclave. si tratta di conservare l'autorità di una istituzione centrale per evitare derive. che non sono però di interpretazione in senso stretto. ma sono di interpretazione nella misura in cui da una interpretazione errata derivi una condotta di vita "disordinata" che in ipotesi potrebbe dare luogo a distorsioni nell'ordine delle cose, cioè nell'ordine tout court che la chiesa intende preservare da derive teocratiche o da rivoluzioni sociali che un pensiero religioso "troppo" indipendente potrebbe cagionare.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il problema sta nella circostanza per cui determinato valori vengono fatti valere come di ordine pubblico, imponendoli a chi non li condivide; siccome a quelli cattolici siamo "abituati", la questione non è immediatamente intuitiva; ma se un potere politico islamizzato proibisse la carne di maiale e il vino dal commercio e imponesse il velo alle donne, la tipologia del conflitto sarebbe intuitiva; siccome in base alle credenze religiose si producono conseguenze sulla vita civile, la discussione sui fondamenti diventa inevitabile; nessuno va a criticare gli hare krishna o i buddisti, che si fanno i caxxi loro e non pretendono di influenzare la vita civile;

    si. direi che i musulmani fanno questo e anche altro. centra il principio di effettività, il diritto all'autodeterminazione dei popoli. la chiesa in italia esiste proprio per evitare derive teocratiche che sarebbero inaccettabili per la cultura prevalentemente "laica" che esiste nel nostro paese. vedi, mi pare che il compito che la chiesa si attribuisce sia proprio quello di non rimuovere lo status quo. gli estremisti come cono vengono facilmente imbrigliati nei lacci e lacciuoli del "sistema" ma sono liberi di esporre le proprie convinzioni e ragioni, anche se nessuno gli dà retta.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    vuoi opporti, che so, alle unioni civili in nome della tua idea di Dio ? mi sta benissimo; ma non puoi invocare l'intangibilità dei tuoi fondamenti dottrinari, perché li stai portando al di fuori della tua sfera di libertà privata di culto, intangibile; la circostanza non dovrebbe essere difficile da capire per un cultore di materie giuridiche;

    si. allora mi pare che i giudizi di valore non siano in discussione. quello che mi pare essere in discussione è la caparbietà nel difendere le proprie idee. quando cono mi invita a vergognarmi perché nazista, beh esprime un giudizio di valore coerente in qualche modo con le proprie opinioni. credo dipenda dalla sensibilità personale il "modo" in cui ciascuno esprime le proprie idee. a me il fondamentalismo di cono non dà fastidio. tu consideri la sua pervicacia un insulto alle tue idee. sei libero di farlo ma non puoi obbligare cono, usando il suo stesso metro, a desistere dalle sue affermazioni di principio.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo che è un artefatto culturale, come tutte le ideologie, dottrine religiose incluse; e allora ?
    non rileva nel mio ragionamento, che riguardava solo la compatibilità di certe dottrine col nostro ordinamento, che è egualitario;

    e io ti ho detto che ugualitario lo è solo formalmente. non di fatto. ecco perché nel "contenitore" egualitario tutte le idee trovano spazio.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mi spiace, ma non sai; nonostante la miseria, quel minimo di educazione religiosa - molto rudimentale e proporzionata al censo, ovviamente - c'è sempre stata, ed era l'unica esperienza di sapere consentita, soprattutto dopo la Controriforma, che ha creato un sistema capillare di controllo, a partire dai registri, l'obbligatorietà dei cognomi, ecc...

    non c'era, ti ripeto la catechesi quale abbiamo oggi. c'erano, penso all'inghilterra le opere "teatrali" all'aperto che davano una "sottospecie" di formazione morale al popolino. ma da questo ad una vera e propria educazione religiosa "per tutti" ce ne passa.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    opinione tua, ma non confermata dalla realtà; pensa solo al successo degli italo-americani; secondo te, per tara naturale di nascita quelli avrebbero dovuto replicare il modello patronale, servile e rassegnato dei fratelli maggiori restati sulla zolla patria;

    si. nell'assenza di leggi ognuno può fare quello che gli pare. tuttavia gli italo/americani che vedi oggi nelle ville e coi soldi, tipo "soprano", beh sono quelli di terza o quarta generazione che ancora non hanno colmato il gap culturale e di costume con gli americani veri e propri...che ovviamente sono ancora lontani...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    al contrario, inseriti in un ambiente diverso - e molto ostile ed estraneo in partenza - hanno mostrato grandi attitudini e capacità, sia individuali, sia collettive, nonostante tra queste ultime ci sia stata anche la cultura criminale; ma lo stesso è avvenuto in Italia;

    vedi supra.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mi rendo conto che tu sia affezionato ad una visione "razziale", m questa è sconfessata - oltre che dalla biologia e dalla genetica - anche dall'osservazione antropologica e sociale.
    puoi fare degli esempi?
    Ultima modifica di sandor; 24-05-2019 alle 10:11

  10. #700
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la delusione è colpa tua, che persegui deliberatamente il fraintendimento per screditarmi, in modo disonesto;
    non ho mai detto che "Dio" sia una favoletta, e più volte contestato chi mette in discussione la fede in quanto tale, perché Dio è un'opinione, tanto indimostrabile, quanto inconfutabile; puoi crederci, ma non presentare come un fatto la Sua esistenza;

    il punto che continui a rimuovere con la Chiesa qui, la Chiesa là, e che la Chiesa cattolica non ha un monopolio di Dio, non di quello testamentario e nemmeno di quello cristiano;
    le favolette non riguardano "Dio" in sé, ma la pretesa dei preti di tutte le parrocchie di spacciare le loro dottrine per organizzazione coerente di un precetto divino; nel tuo caso, in modo molto maldestro, addirittura meno credibile di tanti altri;

    tu vorresti rimuovere la circostanza di fatto per cui in nome di Cristo per te l'omosessualità è un peccato, mentre per metà dei cristiani la natura con cui quelle persone sono state create, che il matrimonio non è un sacramento ma un fatto mondano, e in nome di Dio della gente si fa esplodere o dice che il tuo papa è un impostore o quant'altro; opinioni, come la tua; nessuna "verità";
    quindi, se io per ipotesi dicessi: va bene, diciamo che Dio esiste; a quale Sua legge mi dovrei conformare ? a quella tua ? a quella riformata ? a quella islamica o a quella ebraica ?
    la Verità sarà pure una, ma che sia la tua e non quella altrui lo devi dimostrare, non enunciare;

    io non ti dico: Dio non esiste; ti faccio solo presente che il tuo dio, con i relativi precetti dottrinari della tua chiesa, ispira precetti diversi, e tu dovresti convincere che quelli "veri" sono i tuoi, a fronte di quelli altrui; non è colpa mia se ci sono più religioni testamentarie e più confessioni cristiane, precetti diversi; che fai, mi rimproveri di averti rammentato tre millenni di storia che si studiano a scuola ? se credi, fai pure...

    tu sei deluso, ma dalla realtà; e ti stizzisci con me solo perché te la faccio notare, come nel caso del libero arbitrio; e rimuovi, rimuovi tutto, ripetendo come un mantra gli slogan inconcludenti; alla fine, per sostenere l'insostenibile devi volare talmente basso da screditare anche quelli che potrebbero essere punti di forza, se solo tu prendessi atto di una realtà manifesta da secoli.
    La Realtà manifesta da secoli è la Chiesa, Axe. La Chiesa Cattolica fondata su Pietro. Invece di litigare possiamo almeno partire da questa Realtà oggettiva? Da queste Parole?

    In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

    La Chiesa di Cristo Gesù è fondata su Pietro. Non vi sono altre pietre, altre rocce, sulle quali essa può essere fondata.

    Ognuno ha la libertà di poterla fondare su se stesso o su altri.

    Ognuno deve però sapere che la sua non è la Chiesa di Gesù.

    Basterebbe solo questa piccolissima onestà intellettuale per mettere in crisi la nostra coscienza.

    Altra onestà intellettuale vuole che si osservi la Storia. Ogni Chiesa non fondata su Pietro, è una Chiesa nella quale manca la vitalità dello Spirito Santo. È come se la vita dello Spirito si fosse arrestata al momento della separazione.

    Ci si separa da Pietro, ci si separa dallo Spirito Santo. Si vive nel ricordo del passato.

    Manca il presente di grazia e di verità. Si è carenti della possente e rinnovatrice grazia di Dio che ogni giorno mette i cuori in un movimento sempre nuovo di salvezza e di redenzione. La Storia e la Scrittura sono i testimoni della vanità delle nostre chiese personali. Questo vale anche per coloro che pur essendo Chiesa fondata su Pietro, si discostano da essa e percorrono sentieri personali. L’appartenenza a Pietro è invisibile, ma anche visibile. La visibilità è data dal nostro essere fondati sulla Chiesa di Gesù che vive nella Diocesi, nella Parrocchia. Senza appartenenza visibile alla Parrocchia, si è già fuori del fondamento, fuori della pietra. Si è chiesa personale, non di Cristo Gesù.

    La Chiesa di Gesù fondata su Pietro è gerarchicamente costituita. Non si può saltare nessun anello della gerarchia. Non si può appartenere al Papa, saltando il Vescovo della Chiesa locale. La comunione con il Vescovo ci mette in comunione con il Papa. Ma neanche si può saltare la comunione con il Parroco. È la comunione con il Parroco che ci inserisce in una comunione di vita con il Vescovo. Saltare un anello si pone fuori della vera Chiesa. Ci costituisce chiesa a se stante, chiesa personale e non più Chiesa di Gesù Signore. Ma neanche si può saltare la comunione reale e spirituale con ogni altro membro del corpo di Cristo. Anche questa comunione è essenziale per essere Chiesa di Gesù. Chi salta questa comunione si costruisce anche lui una sua chiesa.

    Con grande facilità si può passare dalla Chiesa di Gesù ad una chiesa personale, fatta anche da una sola persona. Basta uscire dalla comunione gerarchica e si è già fuori. La Chiesa di Pietro vive di unità, comunione, santità, apostolicità, grazia, universalità. Questa vita va sviluppata, incrementata, fatta crescere in noi e negli altri. Le quattro note della vera Chiesa di Gesù vanno vissute insieme. L’unità è nella santità, la santità è nella apostolicità, l’apostolicità è nella santità, la santità è nell’unità. L’apostolicità non è solo dal basso verso l’alto: fedele, presbitero, vescovo, papa. Essa è anche verso il basso. Il Papa è obbligato a vivere la comunione con tutti i Vescovi, i Vescovi con tutti i Presbiteri, i Presbiteri con ogni fedele laico. Così dicasi anche orizzontalmente.

    Ora, te puoi liberamente contestare tutto questo Axe. Tutte queste cose. Ma non negare che l'esistenza e la sussistenza della Chiesa Cattolica nei secoli e nei millenni (pur in mezzo a contraddizioni, divisioni e Peccati) ci interroghino profondamente. Questo non lo puoi fare.
    amate i vostri nemici

  11. #701
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Impossibile! Non è il Dio cristiano. E te non hai il diritto (nessuna ideologia lo ha) di perorare il superuomo nazista che Lo corregge. Nessun Uomo è superiore a un altro per razza, colore della pelle, usi, costumi, religioni, etnie e culture. Tutti siamo figli di Dio. Amati da Dio.
    cono c'è stato un grave lutto, di cui sento il dovere di metterti a parte: Dio è morto...

  12. #702
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    ...e poi Risorto! Il Fondamento della Fede Cristiana. Della quale il nazismo è l'antitesi.
    amate i vostri nemici

  13. #703
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  14. #704
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    allora. la bibbia non ha un valore "di per sé" prescrittivo.
    opinione tua, legittima; ma non necessariamente condivisa da chi la elegge a testo sacro;

    allora. proprio al fine di sedare le eterodossie esistono e sono esistiti i sinodi, i concilii, il conclave. si tratta di conservare l'autorità di una istituzione centrale per evitare derive. che non sono però di interpretazione in senso stretto. ma sono di interpretazione nella misura in cui da una interpretazione errata derivi una condotta di vita "disordinata" che in ipotesi potrebbe dare luogo a distorsioni nell'ordine delle cose, cioè nell'ordine tout court che la chiesa intende preservare da derive teocratiche o da rivoluzioni sociali che un pensiero religioso "troppo" indipendente potrebbe cagionare.
    beh, no, non è così; la forza di una "chiesa" non dipende dall'uso disinvoltamente politico delle formulazioni teologiche, ma dalla forza intrinseca di quelle; modularle le indebolisce, perché ne snatura la pretesa origine divina, dal momento che ogni volta che si elabora la Parola di Dio diventa barzelletta, meno credibile;

    la tua è una visione prettamente mondana, politica e utilitaristica della funzione di una religione; niente di male, anche perché molti di fatto ragionano così; ma non è lo standard cui nessuna entità religiosa che voglia predicare una "verità" può atteggiarsi; la verità deve imporsi per sua forza assoluta, non eventuale in relazione a circostanze sociali;


    si. allora mi pare che i giudizi di valore non siano in discussione. quello che mi pare essere in discussione è la caparbietà nel difendere le proprie idee. quando cono mi invita a vergognarmi perché nazista, beh esprime un giudizio di valore coerente in qualche modo con le proprie opinioni. credo dipenda dalla sensibilità personale il "modo" in cui ciascuno esprime le proprie idee. a me il fondamentalismo di cono non dà fastidio. tu consideri la sua pervicacia un insulto alle tue idee. sei libero di farlo ma non puoi obbligare cono, usando il suo stesso metro, a desistere dalle sue affermazioni di principio.
    assolutamente no: io non considero la pervicacia di Cono un insulto alle mie idee, e vale lo stesso per le tue simpatie naziste; non ne faccio certo questione personale;

    è solo una questione di logica civica, che devo ripetere:
    vuoi praticare un culto ? mi sta benissimo e certamente non verrò a ficcare il naso negli affari tuoi, confutarti nulla;

    vuoi affermare come valore pubblico, da condividere, la filosofia morale espressa dal tuo culto ? mi sta altrettanto bene; ma in questo caso non puoi invocare una franchigia dal contraddittorio, perché entri anche dentro casa mia; non è difficile da capire;

    e io ti ho detto che ugualitario lo è solo formalmente. non di fatto. ecco perché nel "contenitore" egualitario tutte le idee trovano spazio.
    prova ad iscrivere alle liste elettorali una formazione che postula esplicitamente idee e programmi razzisti o sessisti, e poi te ne accorgi;

    non c'era, ti ripeto la catechesi quale abbiamo oggi. c'erano, penso all'inghilterra le opere "teatrali" all'aperto che davano una "sottospecie" di formazione morale al popolino. ma da questo ad una vera e propria educazione religiosa "per tutti" ce ne passa.
    mi spiace, ma non sai; lo conferma anche la storia dell'arte: i quadri nelle chiese rappresentavano vicende bibliche ed evangeliche, storie di santi, ecc... ed erano indirizzati proprio al "popolino"; il quale era sì spesso del tutto analfabeta, ma istruito riguardo a quelle scene, che era in grado di decodificare in modo molto più puntuale di quanto possa oggi una persona mediamente istruita, ma non specializzata in storia dell'arte; anche le persone più umili conoscevano le storie dei santi, le vicende bibliche, ecc...

    puoi fare degli esempi?
    a) il contenuto del genoma umano, che sconfessa qualsiasi pretesa di suddivisione in gruppi "razziali", e tanto meno sulla base dei fenotipi ed etnotipi;
    b) l'osservazione delle performance e attitudini comparate di singoli e gruppi, a misurare l'eventuale determinismo biologico legato all'appartenenza d un presunto "gruppo" distinto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #705
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    La Realtà manifesta da secoli è la Chiesa, Axe. La Chiesa Cattolica fondata su Pietro. Invece di litigare possiamo almeno partire da questa Realtà oggettiva? Da queste Parole?
    beh no; questa è solo una parte della realtà oggettiva, la quale include la Riforma, l'Islam, e tante altre fedi;

    la Chiesa cattolica è solo una tra tante entità religiose, e anche tra quelle fondate su Cristo;
    beninteso, io non sto certo contestando la tua interpretazione del mandato petrino e tutto il resto;

    sto solo facendo presente che nel momento in cui ti rivolgi al "pubblico", dovresti essere consapevole che non hai il monopolio oggettivo della materia; in soldoni, e come se tu volessi giocare la finale di coppa Testamento quando sei ancora ai quarti:
    prima di parlare della realtà della Chiesa, attribuendole la giurisdizione sul divino, devi battere i riformati, e poi giocartela in semifinale con la vincente tra ebrei e musulmani; la vedo dura;

    tu interloquisci sempre nella finzione mentale che esista solo la tua chiesa; ma la realtà è molto diversa, da millenni; e ci sono buone probabilità che 3 credenti su quattro obbediscano ad un dio che suggerisce loro comportamenti e morali diversissime da quelle che sostieni tu;
    la fregatura di aver elaborato un nuovo culto, è che da quel processo di distacco dalla religione originaria si è generata una frammentazione che di fatto delegittima tutti nella loro pretesa di essere l'unica vera fede;
    come ho risposto ad Arcobaleno, tu non devi convincere me - che non voglio certo convincere te - ma i diversamente credenti; perché finché non siete voi d'accordo su Dio e su ciò che comanda, nessuno di voi può essere credibile;

    solo per fare un esempio, come potrei mai dar retta alla tua idea di matrimonio se non riesci ad essere d'accordo nemmeno col cattolico crep sul senso evangelico del relativo precetto ?
    c'� del lardo in Garfagnana

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