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Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #571
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    E meno male che ci sono norme e protocolli medici sulle tecniche di fecondazione assistita.
    Tu butti tutto nel calderone per fare quello santo e saggio, per godere degli strilli sul male e sulla ggggente brutta e cattiva. Non ti prendi mai la briga di approfondire, discernere, discriminare. Hai solo da inneggiare all"'"apocalisse" e al male in qualunque cosa di questo mondo come da perfetto copione del fanatico religioso.

    Senza scomodare gli estremi, eterologa ad esempio, come giustifichi il fatto che nascono bambini in quelle coppie che per necessità accedono alla fecondazione assistita? Se dio non vuole e se è lui che concede i figli alle persone, perché nascono questi bambini?
    ...e perchè nascono Bambini dagli stupri? Dalle violenze sessuali? Perfino ai danni delle Suore? Perchè Laura?
    Perchè Dio NON E', un violento. Perchè Dio sa trarre il Bene anche dal Male più abietto e meschino. Perchè Dio, sempre, rispetta la Libertà dell'Uomo. Anche quella di compiere il Male. Il Male più truce. Poichè quello finisce, prima o poi. E avrà la sua retribuzione! Il Bene invece, non finisce. Non tramonta mai. Anzi, fiorisce e porta frutto.
    amate i vostri nemici

  2. #572
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non allo "stato", ma, eventualmente, al sistema politico; questo non basta a ritenerli istituzioni, e - di nuovo - dovrebbe essere dirimente la circostanza per cui un partito anche molto grande può essere proprietà di un privato o di una sas, che ne dispongono pienamente;
    questo è il caro zio silvio, che ha ridotto il concetto di partito a quello di una dependance di villa certosa...non solo: ha anche fatto in modo che l'uomo della strada ritenesse che il partito come lo stato, siano qualcosa che può essere gestito come una ferriera da un unico padre padrone. è l'unico esempio che abbiamo avuto in italia di strumentalizzazione del popolo attraverso un partito, anziché "governamento" del consenso e concetto del "tenere la barca in piedi". mi ricordo di pietro che parlava dell'italia dei valori, il suo partito, dicendo che per costituirlo era andato "dal notaio".
    una confusione totale, all'epoca. oggi come oggi sono contento di poter dire che non conta la forma giuridica ma la sostanza: cioè il partito è di nuovo non dirò "istituzione" visto che la parola non ti piace, ma quanto meno l'unico fattore di "intermediazione" tra popolo e istituzioni. questo almeno concedimelo...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    per il sistema di valori attuali, uguaglianza, libertà, la penalizzazione della condizione di scapolo è una persecuzione; se vuoi legittimarla, devi - ancora - postulare diversi valori fondativi;
    si questo si. anche perché all'epoca del codice lo scapolo poteva prendere moglie molto più facilmente di oggi, senza tema di fare il cornuto. questo è ovviamente il frutto della c.d. "emancipazione femminile", di cui oggi si pagano gli effetti, anche in merito al tema in discussione...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    bravo, così se quelli ti stanno antipatici o tu a loro, facciamo un bel teatro della denuncia reciproca, con tutta la paranoia e la litigiosità delle persone che ha libertà di esplodere;
    quanto meno ci sarà un giudizio che renderà "presente" l'autorità statale anche come monito per l'avvenire. e per altri nella stessa situazione.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quello enunciato dagli artt. c.c. che il prete è tenuto a leggere nel matrimonio concordatario;
    ok.


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    quella che informa tutte le costituzioni occidentali da un paio di secoli a questa parte;
    vabbè.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    i principi di libertà sono generali; matrimonio e divorzio sono disciplinati dal c.c., in conformità al dettato costituzionale; non vedo il problema;
    si. la domanda è: perché il principio su cui il divorzio si fonda non viene "mai" contestato?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    te lo chiedo come favore: anche se è lunghetta, guardati la conferenza che ti ho postato; Barbero è uno storico militare; sono certissimo che la troverai appassionante; ci sono tanti dettagli e raffronti sull'organizzazione militare tedesca, italiana, austriaca, e spiegazioni dettagliate sul senso della battaglia e, in generale, di quella guerra; credo ne saresti parecchio arricchito, e mi farebbe piacere aver contribuito in questo senso; ma poi, vedi tu...
    axe, grazie. ho preferito comprare il libro tramite corriere. costava direi "non tanto". almeno non se ne va la salute...

  3. #573
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    ...e perchè nascono Bambini dagli stupri? Dalle violenze sessuali? Perfino ai danni delle Suore? Perchè Laura?
    Perchè Dio NON E', un violento. Perchè Dio sa trarre il Bene anche dal Male più abietto e meschino. Perchè Dio, sempre, rispetta la Libertà dell'Uomo. Anche quella di compiere il Male. Il Male più truce. Poichè quello finisce, prima o poi. E avrà la sua retribuzione! Il Bene invece, non finisce. Non tramonta mai. Anzi, fiorisce e porta frutto.
    Così non rispondi alla questione del.perché dio faccia nascere bambini dalle fecondazione artificiale o da altre situazioni. Se dici che è dio che concede i figli alle persone c'è una sua parte attiva.
    Sulle gravidanze da violenze, vista questa premessa, perché dio permette queste gravidanze, andando a peggiorare la situazione delle violentate?
    Sai che non te la puoi cavare con la tiritera del bene tratto dal male, che nulla risolve e nulla spiega.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  4. #574
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    cioè il partito è di nuovo non dirò "istituzione" visto che la parola non ti piace, ma quanto meno l'unico fattore di "intermediazione" tra popolo e istituzioni. questo almeno concedimelo...
    non è che non piace a me; è solo che sarebbe fuorviante pensarla così per chi vogli accedere ad una professione legale, e quindi ragionare in modo tassonomico, preciso;

    si questo si. anche perché all'epoca del codice lo scapolo poteva prendere moglie molto più facilmente di oggi, senza tema di fare il cornuto. questo è ovviamente il frutto della c.d. "emancipazione femminile", di cui oggi si pagano gli effetti, anche in merito al tema in discussione...
    dipende dai punti di vista; le femmine emancipate la vedono diversamente, come ri-espansione di un loro diritto, prima compresso;

    quanto meno ci sarà un giudizio che renderà "presente" l'autorità statale anche come monito per l'avvenire. e per altri nella stessa situazione.
    come saprai, l'ordinamento si regge su principi di "economia giuridica" - es. il principio di conservatività dei contratti - diretti a minimizzare l'intervento dei poteri pubblici, sia per pragmatismo, sia come principio;

    si. la domanda è: perché il principio su cui il divorzio si fonda non viene "mai" contestato?
    secondo te, come potrebbe esserlo ? se provi ad argomentare, poniamo dal punto di vista di un giudice ordinario, te ne rendi subito conto;

    e il motivo di fondo è che la facoltà di divorziare semplicemente risponde alla tutela della libertà fondamentale di cambiare idea e recedere da un negozio che non specifica un fine a termine, come necessario contrappeso a questo carattere;
    se ci fai caso, in altre stipulazioni negoziali il fine è limitato, e quando viene conseguito il vincolo si scioglie; ove lo scioglimento sia anticipato, spesso si pagano delle penali, per garanzia dell'affidamento a favore della parte cui venga meno la controprestazione;

    ora, criticare la libertà di sciogliere il vincolo matrimoniale implicherebbe la negazione della libertà di cambiare idea, di sbagliare o essersi sbagliati; non c'è alcun valore di ordine pubblico che possa giustificare una posizione siffatta; se il tuo vicino di casa divorzia, tu non hai alcuna menomazione; al più, smetterai di ascoltare i litigi dei due;
    posto che:
    a) la Cost. stabilisce che l'Italia è uno stato laico e a-confessionale;
    b) l'indissolubilità matrimoniale è dottrina dei soli cattolici, che a quella aderiscono per loro scelta, e che è vietata qualsiasi discriminazione per motivi religiosi;
    su quale base un magistrato potrebbe mai obiettare alla libertà di scindere il vincolo matrimoniale ?

    altre valutazioni, di ordine sociale, andrebbero argomentate e dimostrate; poniamo, per assurdo, l'idea che divorziare implichi un danno sociale, abolire il divorzio avrebbe l'effetto che nessuno più si sposerebbe; ed è per questo che i preti per primi sarebbero contrarissimi; sono mica scemi: sai i soldi in meno che mancherebbero dalle "offerte" dei coniugandi di rito concordatario ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #575
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Così non rispondi alla questione del.perché dio faccia nascere bambini dalle fecondazione artificiale o da altre situazioni. Se dici che è dio che concede i figli alle persone c'è una sua parte attiva.
    Sulle gravidanze da violenze, vista questa premessa, perché dio permette queste gravidanze, andando a peggiorare la situazione delle violentate?
    Sai che non te la puoi cavare con la tiritera del bene tratto dal male, che nulla risolve e nulla spiega.
    Ma si invece Laurina, si! Dio permette il Male solo in vista di un Bene maggiore...di un Bene superiore.
    Rifletti: Se nel mondo ci fosse stato e ci fosse solo il Bene, perchè mai Dio avrebbe inviato Suo Figlio? Che bisogno ci sarebbe stato di un Agnello che prendesse su di sè i nostri peccati?
    A te scandalizza e fa orrore la Morte, la Malattia, la Prevaricazione, l'Ingiustizia. Come fanno orrore a tutti. Ebbene, la Buona Novella che ci è stata annunciata a Pasqua è proprio questa: Cristo è risorto! Morte, Male, Malattia, Prevaricazioni e Ingiustizie non hanno più l'ultima parola sulla Vita dell'uomo! Per l'uomo è preparata l'Eternità. Il Cielo. Il Paradiso. Dove ci sarà spazio solo per l'Amore, la Pace e l'Armonia: Credi tu questo? Sei salva!
    Non credi? Continuerai a stare male tutta l'esistenza. In perenne conflitto con te stessa e con Dio.
    amate i vostri nemici

  6. #576
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non è che non piace a me; è solo che sarebbe fuorviante pensarla così per chi vogli accedere ad una professione legale, e quindi ragionare in modo tassonomico, preciso;


    dipende dai punti di vista; le femmine emancipate la vedono diversamente, come ri-espansione di un loro diritto, prima compresso;


    come saprai, l'ordinamento si regge su principi di "economia giuridica" - es. il principio di conservatività dei contratti - diretti a minimizzare l'intervento dei poteri pubblici, sia per pragmatismo, sia come principio;


    secondo te, come potrebbe esserlo ? se provi ad argomentare, poniamo dal punto di vista di un giudice ordinario, te ne rendi subito conto;

    e il motivo di fondo è che la facoltà di divorziare semplicemente risponde alla tutela della libertà fondamentale di cambiare idea e recedere da un negozio che non specifica un fine a termine, come necessario contrappeso a questo carattere;
    se ci fai caso, in altre stipulazioni negoziali il fine è limitato, e quando viene conseguito il vincolo si scioglie; ove lo scioglimento sia anticipato, spesso si pagano delle penali, per garanzia dell'affidamento a favore della parte cui venga meno la controprestazione;

    ora, criticare la libertà di sciogliere il vincolo matrimoniale implicherebbe la negazione della libertà di cambiare idea, di sbagliare o essersi sbagliati; non c'è alcun valore di ordine pubblico che possa giustificare una posizione siffatta; se il tuo vicino di casa divorzia, tu non hai alcuna menomazione; al più, smetterai di ascoltare i litigi dei due;
    posto che:
    a) la Cost. stabilisce che l'Italia è uno stato laico e a-confessionale;
    b) l'indissolubilità matrimoniale è dottrina dei soli cattolici, che a quella aderiscono per loro scelta, e che è vietata qualsiasi discriminazione per motivi religiosi;
    su quale base un magistrato potrebbe mai obiettare alla libertà di scindere il vincolo matrimoniale ?

    altre valutazioni, di ordine sociale, andrebbero argomentate e dimostrate; poniamo, per assurdo, l'idea che divorziare implichi un danno sociale, abolire il divorzio avrebbe l'effetto che nessuno più si sposerebbe; ed è per questo che i preti per primi sarebbero contrarissimi; sono mica scemi: sai i soldi in meno che mancherebbero dalle "offerte" dei coniugandi di rito concordatario ?
    Implica si, implica eccome un danno sociale, Axe! Smembrando la Famiglia, smembri la Società. Se la Costituzione ritiene e ribadisce che la Famiglia sia la cellula fondamentale della Società, separazioni e divorzi ne minano le basi. La feriscono inevitabilmente.
    Com'è oggi la Società italiana e occidentale in senso lato? Unita o disgregata? Coesa o in frantumi?
    ah già, scusa: Prima era peggio. Ci son state 2 guerre mondiali. Già. Scusa.
    amate i vostri nemici

  7. #577
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non è che non piace a me; è solo che sarebbe fuorviante pensarla così per chi vogli accedere ad una professione legale, e quindi ragionare in modo tassonomico, preciso;

    allora la tassonomia è come sai una costruzione "dottrinale". in ambito giuridico i pareri dottrinali formano una stratificazione di opinioni che serve a chiarire il significato e le implicazioni di un sistema di regole, come è il sistema di norme "costituzionali". definire il partito "istituzione primaria", è chiarirne la funzione. a mio modo di vedere, che ovviamente non è quello di un giurista ma di uno che cmq studia diritto da una quindicina d'anni.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dipende dai punti di vista; le femmine emancipate la vedono diversamente, come ri-espansione di un loro diritto, prima compresso;

    il diritto di fottere con chi gli pare?


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    come saprai, l'ordinamento si regge su principi di "economia giuridica" - es. il principio di conservatività dei contratti - diretti a minimizzare l'intervento dei poteri pubblici, sia per pragmatismo, sia come principio;

    eh si. allora lasciamo che le beghe familiari si concludano col morto...almeno conserviamo i concetti giuridici...axe...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    secondo te, come potrebbe esserlo ? se provi ad argomentare, poniamo dal punto di vista di un giudice ordinario, te ne rendi subito conto;

    cioè? come forse non sai in diritto si può argomentare solo quando vi è una carenza di disciplina, come è appunto relativamente al divorzio...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e il motivo di fondo è che la facoltà di divorziare semplicemente risponde alla tutela della libertà fondamentale di cambiare idea e recedere da un negozio che non specifica un fine a termine, come necessario contrappeso a questo carattere;

    si. due cose: primo, la tua riflessione sarebbe esatta solo se il concetto di famiglia e quello di matrimonio non trovassero menzione in costituzione. secondo: non è che siamo "ebrei". in italia fino a prova contraria non esiste il concetto di "ripudio", cioè di atto unilaterale di scioglimento del vincolo. insomma non siamo animali.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se ci fai caso, in altre stipulazioni negoziali il fine è limitato, e quando viene conseguito il vincolo si scioglie; ove lo scioglimento sia anticipato, spesso si pagano delle penali, per garanzia dell'affidamento a favore della parte cui venga meno la controprestazione;

    ti ripeto perché forse non è chiaro: il matrimonio non è un semplice contratto, che come sai è rivolto a conciliare interessi "meramente" economici. il matrimonio è fondamento della famiglia che è a sua volta fondamento della comunità sociale. se non ci intendiamo su questo non andiamo da nessuna parte...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ora, criticare la libertà di sciogliere il vincolo matrimoniale implicherebbe la negazione della libertà di cambiare idea, di sbagliare o essersi sbagliati; non c'è alcun valore di ordine pubblico che possa giustificare una posizione siffatta; se il tuo vicino di casa divorzia, tu non hai alcuna menomazione; al più, smetterai di ascoltare i litigi dei due;

    si. il problema è che va a puttane col divorzio, il fine stesso del matrimonio, che è appunto la tutela della famiglia. non è che me ne freghi molto se una coppia va in crisi. quello che mi preme è che nella gran parte dei casi ci rimette la prole, cioè i figli. e non è giusto axe. il divorzio lo considero una "stortura" del nostro sistema giuridico che non ha a riguardo confronti...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    posto che:
    a) la Cost. stabilisce che l'Italia è uno stato laico e a-confessionale;

    no. il principio di laicità è stato "ricavato" dal testo costituzionale mediante successivi pronunciamenti della corte costituzionale. non c'è scritto da nessuna parte che l'italia è uno stato laico, a parte come ti dicevo, nelle pronunce del giudice delle leggi.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    b) l'indissolubilità matrimoniale è dottrina dei soli cattolici, che a quella aderiscono per loro scelta, e che è vietata qualsiasi discriminazione per motivi religiosi;
    su quale base un magistrato potrebbe mai obiettare alla libertà di scindere il vincolo matrimoniale ?

    sulla base del fatto che la pace dei coniugi va preservata all'interno del matrimonio e non all'esterno. in secondo luogo che va preservata l'eventuale prole al seguito dei nubiti, che mi pare debba essere considerata come elemento determinante nel tentare di conciliare i coniugi che intendono separarsi o peggio divorziare.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    altre valutazioni, di ordine sociale, andrebbero argomentate e dimostrate; poniamo, per assurdo, l'idea che divorziare implichi un danno sociale, abolire il divorzio avrebbe l'effetto che nessuno più si sposerebbe; ed è per questo che i preti per primi sarebbero contrarissimi; sono mica scemi: sai i soldi in meno che mancherebbero dalle "offerte" dei coniugandi di rito concordatario ?
    daglie. stiamo parlando di matrimonio civile e non cattolico. i preti non c'entrano una mazza. se il divorzio fosse abolito vi si potrebbe porre rimedio consentendo a chi non vuole conservare vincoli indissolubili, come sarebbe il matrimonio civile senza divorzio, di contrarre unioni più tenui come quelle che il legislatore ha fatto cadere nel dimenticatoio. cioè dico, pacs, dido ecc.

  8. #578
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Implica si, implica eccome un danno sociale, Axe! Smembrando la Famiglia, smembri la Società. Se la Costituzione ritiene e ribadisce che la Famiglia sia la cellula fondamentale della Società, separazioni e divorzi ne minano le basi. La feriscono inevitabilmente.
    Com'è oggi la Società italiana e occidentale in senso lato? Unita o disgregata? Coesa o in frantumi?
    ah già, scusa: Prima era peggio. Ci son state 2 guerre mondiali. Già. Scusa.
    Cono, non puoi perseverare in un ragionamento tanto stupido; la famiglia si smembra da sé e il divorzio sancisce semplicemente questo venir meno, lo disciplina;
    il divorzio non smembra la famiglia, ma la consente; se non ci fosse, nessuno si sposerebbe più;
    nella tua mentalità assurda, non condivisa nemmeno dalla Chiesa, le leggi possono imporre e conculcare i desideri fondamentali delle persone, forgiarne la morale, quando avviene materialmente l'opposto;
    se domani, visti gli attentati a sfondo religioso, si decidesse che la religione è violenta e si vietasse, come antisociale, tu smetteresti di essere religioso ? non credo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #579
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    il diritto di fottere con chi gli pare?
    certo, come il tuo;
    eh si. allora lasciamo che le beghe familiari si concludano col morto...almeno conserviamo i concetti giuridici...axe...
    ovviamente, se c'è una minaccia, l'autorità deve intervenire;

    cioè? come forse non sai in diritto si può argomentare solo quando vi è una carenza di disciplina, come è appunto relativamente al divorzio...
    non è che io non so, ma sei tu ad inventare un tuo diritto di fantasia; un giudice ordinario può benissimo eccepire ed argomentare su una disciplina esistente, se ravvede elementi di difformità ai principi cost.

    si. due cose: primo, la tua riflessione sarebbe esatta solo se il concetto di famiglia e quello di matrimonio non trovassero menzione in costituzione. secondo: non è che siamo "ebrei". in italia fino a prova contraria non esiste il concetto di "ripudio", cioè di atto unilaterale di scioglimento del vincolo. insomma non siamo animali.
    scusa eh, ma il divorzio è spesso unilaterale; non è ripudio proprio perché ugualitario per genere, laddove l'istituto arcaico del ripudio era solo maschile; del resto, a Roma il marito aveva il diritto di vita e di morte sulla moglie; lo sapevi ? una forma, diciamo, più radicale di ripudio

    ti ripeto perché forse non è chiaro: il matrimonio non è un semplice contratto, che come sai è rivolto a conciliare interessi "meramente" economici. il matrimonio è fondamento della famiglia che è a sua volta fondamento della comunità sociale. se non ci intendiamo su questo non andiamo da nessuna parte...
    è pur sempre un atto negoziale di cui si prevede la caducità; così non fosse, semplicemente le persone non si sposerebbero più, temendo l'irreversibilità della decisione;

    si. il problema è che va a puttane col divorzio, il fine stesso del matrimonio, che è appunto la tutela della famiglia. non è che me ne freghi molto se una coppia va in crisi. quello che mi preme è che nella gran parte dei casi ci rimette la prole, cioè i figli. e non è giusto axe. il divorzio lo considero una "stortura" del nostro sistema giuridico che non ha a riguardo confronti...
    la prole ci rimette di più a vivere in un ambiente litigioso o rancoroso; questo osserva la legge e provvede; del resto, in una frase sopra lamenti l'opposto, che si arrivi all'omicidio per una carenza di intervento dell'autorità...
    se non fai chiarezza nei principi, finisci solo a cavillare in modo contraddittorio e incongruente, così, tanto per contraddire;
    se esiste il divorzio da quasi 50 anni, in una società molto tradizionalista e forte influenza vaticana, vorrà dire che strutturalmente si tratta di una norma congruente al nostro sistema costituzionale, no ? c'è poco da fantasticare...


    no. il principio di laicità è stato "ricavato" dal testo costituzionale mediante successivi pronunciamenti della corte costituzionale. non c'è scritto da nessuna parte che l'italia è uno stato laico, a parte come ti dicevo, nelle pronunce del giudice delle leggi.
    sai, nel momento in cui postuli l'uguaglianza e la non discriminazione per motivi religiosi, e non definisci la cattolica come "religione di stato" - la norme precedentemente vigente - che altro ti serve ? le sentenze della corte hanno disciplinato l'applicazione, non inventato il principio di laicità;

    sulla base del fatto che la pace dei coniugi va preservata all'interno del matrimonio e non all'esterno.
    e chi lo deve fare, se non i coniugi stessi, nella loro libertà di decidere altrimenti ?
    in secondo luogo che va preservata l'eventuale prole al seguito dei nubiti, che mi pare debba essere considerata come elemento determinante nel tentare di conciliare i coniugi che intendono separarsi o peggio divorziare.
    come per Cono, tutte queste argomentazioni mostrano un fraintendimento della gerarchia dei principi fondamentali;

    è come se un amante del rugby si lamentasse che l'arbitro di calcio fischi il fallo di mani o il placcaggio; state giocando un gioco diverso, con regole diverse;
    la nozione della libertà adottata dal nostro sistema contempla l'eventualità che ti sposi con una persona che poi cambia comportamento, si rivela diversa da quello che aveva mostrato, e contempla la tua libertà di porre rimedio all'errore o all'inganno;
    se la cosa non ti piace, devi mettere in discussione la nozione di libertà tout court, non il divorzio; inteso ?
    e perorare francamente un regime autoritario o teocratico, con tutte le conseguenze del caso;

    daglie. stiamo parlando di matrimonio civile e non cattolico. i preti non c'entrano una mazza. se il divorzio fosse abolito vi si potrebbe porre rimedio consentendo a chi non vuole conservare vincoli indissolubili, come sarebbe il matrimonio civile senza divorzio, di contrarre unioni più tenui come quelle che il legislatore ha fatto cadere nel dimenticatoio. cioè dico, pacs, dido ecc.
    e che hai risolto ?
    posto che quelle forme "attenuate" sono state quasi sempre solo una foglia di fico per non mettere formalmente in discussione la nozione di matrimonio, quando quello che conta nella sostanza sono gli obblighi concreti;

    ti resta sempre la questione fondamentale di limitare la libertà, come esposto nella risposta precedente; la nozione di libertà personale è, assieme all'uguaglianza per nascita, pari dignità, ecc... il fondamento del nostro ordinamento;
    quando vai a limitarla lo puoi fare solo per motivi - prevalenti e dimostrati - attinenti alla libertà e all'incolumità altrui, perché nel nostro sistema non esiste altro principio superiore, di natura morale, religiosa, ecc...

    se non si capisce questo, tutti i ragionamenti sono sballati, come quelli di uno che giudica la partita di calcio con le regole del rugby.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #580
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma si invece Laurina, si! Dio permette il Male solo in vista di un Bene maggiore...di un Bene superiore.
    Rifletti: Se nel mondo ci fosse stato e ci fosse solo il Bene, perchè mai Dio avrebbe inviato Suo Figlio? Che bisogno ci sarebbe stato di un Agnello che prendesse su di sè i nostri peccati?
    A te scandalizza e fa orrore la Morte, la Malattia, la Prevaricazione, l'Ingiustizia. Come fanno orrore a tutti. Ebbene, la Buona Novella che ci è stata annunciata a Pasqua è proprio questa: Cristo è risorto! Morte, Male, Malattia, Prevaricazioni e Ingiustizie non hanno più l'ultima parola sulla Vita dell'uomo! Per l'uomo è preparata l'Eternità. Il Cielo. Il Paradiso. Dove ci sarà spazio solo per l'Amore, la Pace e l'Armonia: Credi tu questo? Sei salva!
    Non credi? Continuerai a stare male tutta l'esistenza. In perenne conflitto con te stessa e con Dio.
    Io ti ripeto quale bene? Come? Perché?
    Ti rifugi nelle tiritere tanto per rispondere qualcosa ma se vieni qui a strapparti i capelli per il bimbo nato in una coppia di lesbiche che hanno fatto la fecondazione assistita, non puoi venire a dire di dio e del bene. È bene o è male. Se è male allora dio, che concede i figli alle persone, non dovrebbe far sì che quella fecondazione vada in porto. Non sai nemmeno tu che pesci prendere, il fatto è questo.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  11. #581
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo, come il tuo;
    si. con la differenza che le donne fottono con chi gli pare "anche" e forse soprattutto da sposate. mentre invece avrebbero dei doveri...


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    ovviamente, se c'è una minaccia, l'autorità deve intervenire;
    grazie tanto...


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    non è che io non so, ma sei tu ad inventare un tuo diritto di fantasia; un giudice ordinario può benissimo eccepire ed argomentare su una disciplina esistente, se ravvede elementi di difformità ai principi cost.
    no. il giudice ordinario può solo delegare a ciò la corte costituzionale. è diverso.


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    scusa eh, ma il divorzio è spesso unilaterale; non è ripudio proprio perché ugualitario per genere, laddove l'istituto arcaico del ripudio era solo maschile; del resto, a Roma il marito aveva il diritto di vita e di morte sulla moglie; lo sapevi ? una forma, diciamo, più radicale di ripudio
    si. anche sui figli il pater aveva diritto di vita e di morte. perché? perché la famiglia all'epoca come in parte oggi, era la proiezione infinitesima della autorità imperiale. un uomo che avesse una famiglia condivideva i poteri e le responsabilità, nel piccolo, di chi detenesse un qualunque potere o autorità all'interno dello stato. cosa che, ovviamente senza estremizzare, auspicherei fosse anche oggi.

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    è pur sempre un atto negoziale di cui si prevede la caducità; così non fosse, semplicemente le persone non si sposerebbero più, temendo l'irreversibilità della decisione;
    ti ripeto: potrebbero, prima di contrarre un vincolo, scegliere l'intensità dello stesso. cioè non proprio il matrimonio ma mettiamo i pacs ecc. poi ovviamente chi si sposa con rito civile e che poi richiede la separazione è, nei riguardi di quest'ultima, probabilmente scoraggiato dai costi di avvocati ecc. questo forse è un bene. ma è abbastanza?


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    la prole ci rimette di più a vivere in un ambiente litigioso o rancoroso; questo osserva la legge e provvede; del resto, in una frase sopra lamenti l'opposto, che si arrivi all'omicidio per una carenza di intervento dell'autorità...
    se non fai chiarezza nei principi, finisci solo a cavillare in modo contraddittorio e incongruente, così, tanto per contraddire;
    se esiste il divorzio da quasi 50 anni, in una società molto tradizionalista e forte influenza vaticana, vorrà dire che strutturalmente si tratta di una norma congruente al nostro sistema costituzionale, no ? c'è poco da fantasticare...
    no. io non mi permetto di fantasticare sulla legge. e un po' questa tua considerazione mi offende, ma lasciamo stare. allora, l'autorità e la legge sono due cose abbastanza diverse: l'autorità interviene quando qualcuno contravviene alla legge. gli strumenti sono effetto di legge. l'applicazione della legge, almeno nei casi estremi, compete all'autorità. nel divorzio: l'autorità dovrebbe intervenire "prima" che ci scappi il morto, e non solo per quanto riguarda il matrimonio civile, ma anche nel caso, assai più frequente, di convivenze di fatto, cioè prive di tutela legale...questo a parer mio...

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    sai, nel momento in cui postuli l'uguaglianza e la non discriminazione per motivi religiosi, e non definisci la cattolica come "religione di stato" - la norme precedentemente vigente - che altro ti serve ? le sentenze della corte hanno disciplinato l'applicazione, non inventato il principio di laicità;
    mi serve che la legge dica che lo stato è laico. una cosa è la tutela negativa altra è quella positiva contenuta in disposizioni espresse. ciò ovviamente non impedisce che l'italia sia uno stato aconfessionale. questo sulla carta. di fatto il legislatore si è guardato bene dal dirlo espressamente perché come ben sai c'abbiamo il vaticano che è mi verrebbe da dire uno stato/ombra rispetto all'italia, che sotto sotto vorrebbe di nuovo quella "para/teocratica" di dc e compagni...

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    e chi lo deve fare, se non i coniugi stessi, nella loro libertà di decidere altrimenti ?
    come per Cono, tutte queste argomentazioni mostrano un fraintendimento della gerarchia dei principi fondamentali;
    carissimo. i principi fondamentali si trovano "formalmente" nei primi 12 artt. cost. il resto è aria fritta. oppure è opera della giurisprudenza costituzionale, quando, come nel caso del matrimonio, non è certa, della disciplina legislativa in merito al divorzio, la sua compatibilità con la costituzione.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    è come se un amante del rugby si lamentasse che l'arbitro di calcio fischi il fallo di mani o il placcaggio; state giocando un gioco diverso, con regole diverse;
    la nozione della libertà adottata dal nostro sistema contempla l'eventualità che ti sposi con una persona che poi cambia comportamento, si rivela diversa da quello che aveva mostrato, e contempla la tua libertà di porre rimedio all'errore o all'inganno;
    se la cosa non ti piace, devi mettere in discussione la nozione di libertà tout court, non il divorzio; inteso ?
    e perorare francamente un regime autoritario o teocratico, con tutte le conseguenze del caso;
    ok. ti ripeto che personalmente non sono come tu dici, tout court contrario al divorzio. solo però se questo è stabilito "civilmente" e possibilmente senza conseguenze sulla prole.




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    e che hai risolto ?
    posto che quelle forme "attenuate" sono state quasi sempre solo una foglia di fico per non mettere formalmente in discussione la nozione di matrimonio, quando quello che conta nella sostanza sono gli obblighi concreti;
    ho risolto che innanzitutto il vincolo si scioglie prima, e in modo meno lungo e traumatico. poi che se uno sconsideratamente si unisce a qualcun altro a motivo delle più varie ragioni, non ovviamente eticamente e razionalmente fondate, abbia la possibilità di sciogliere il vincolo con la stessa "libertà" con la quale lo ha contratto.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ti resta sempre la questione fondamentale di limitare la libertà, come esposto nella risposta precedente; la nozione di libertà personale è, assieme all'uguaglianza per nascita, pari dignità, ecc... il fondamento del nostro ordinamento;
    quando vai a limitarla lo puoi fare solo per motivi - prevalenti e dimostrati - attinenti alla libertà e all'incolumità altrui, perché nel nostro sistema non esiste altro principio superiore, di natura morale, religiosa, ecc...

    se non si capisce questo, tutti i ragionamenti sono sballati, come quelli di uno che giudica la partita di calcio con le regole del rugby.
    axe. i principi ci sono. solo non vengono attuati. la libertà come dici tu trova un limite invalicabile nei principi fondamentali, come l'ordine pubblico, la morale pubblica, il buon costume, che così elencati non sono niente, ma che se applicati implicano delle regole da rispettare, degli obblighi di una propria cittadinanza ecc. non siamo delle monadi axe. siamo parte di uno stato e prima ancora di una collettività civile, di una comunità sociale, che ci impongono degli obblighi, che se vogliamo davvero essere cittadini "consapevoli", vanno rispettati.

  12. #582
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si. con la differenza che le donne fottono con chi gli pare "anche" e forse soprattutto da sposate. mentre invece avrebbero dei doveri...
    parrebbe il contrario, vista la prostituzione, che è essenzialmente femminile e frequentata da uomini sposati;
    resta il - solito - punto della libertà, per cui nel nostro ordinamento si può fare sesso con chi si vuole, purché consenziente e maggiorenne, o comunque capacitato; la cosa può non piacerti, ma in tal caso devi mettere in discussione il principio di libertà, non altre norme;

    no. il giudice ordinario può solo delegare a ciò la corte costituzionale. è diverso.
    non è diverso, perché in quel rimando esercita esattamente la facoltà di porre in discussione;


    si. anche sui figli il pater aveva diritto di vita e di morte. perché? perché la famiglia all'epoca come in parte oggi, era la proiezione infinitesima della autorità imperiale. un uomo che avesse una famiglia condivideva i poteri e le responsabilità, nel piccolo, di chi detenesse un qualunque potere o autorità all'interno dello stato. cosa che, ovviamente senza estremizzare, auspicherei fosse anche oggi.
    ancora una volta, se vuoi fare questi discorsi è ai fondamenti del sistema che devi guardare; non alla norma sul divorzio, che di quelli è conseguenza; dire che è "ingiusta" è una sciocchezza giuridica;

    ti ripeto: potrebbero, prima di contrarre un vincolo, scegliere l'intensità dello stesso. cioè non proprio il matrimonio ma mettiamo i pacs ecc. poi ovviamente chi si sposa con rito civile e che poi richiede la separazione è, nei riguardi di quest'ultima, probabilmente scoraggiato dai costi di avvocati ecc. questo forse è un bene. ma è abbastanza?
    ancora: l'ordinamento, in virtù della nozione di libertà, consente che ci si sposi ed eventualmente si divorzi, se le cose non vanno; e ritiene che una famiglia turbata, litigiosa e rancorosa non sia, di per sé, e per l'educazione dei figli, migliore di una separata come valore sociale;

    no. io non mi permetto di fantasticare sulla legge. e un po' questa tua considerazione mi offende, ma lasciamo stare. allora, l'autorità e la legge sono due cose abbastanza diverse: l'autorità interviene quando qualcuno contravviene alla legge. gli strumenti sono effetto di legge. l'applicazione della legge, almeno nei casi estremi, compete all'autorità. nel divorzio: l'autorità dovrebbe intervenire "prima" che ci scappi il morto, e non solo per quanto riguarda il matrimonio civile, ma anche nel caso, assai più frequente, di convivenze di fatto, cioè prive di tutela legale...questo a parer mio...
    ma questo già avviene; però è ovvio che si deve avere notizia di un pericolo, altrimenti dovresti avere un commissario politico per ogni famiglia che sta tutto il giorno a controllare i coniugi;

    mi serve che la legge dica che lo stato è laico.
    te lo dice, quando si vieta la discriminazione per motivi religiosi; la conseguenza di questa norma fondamentale è la laicità dello stato;
    [quote] una cosa è la tutela negativa altra è quella positiva contenuta in disposizioni espresse. ciò ovviamente non impedisce che l'italia sia uno stato aconfessionale. questo sulla carta. di fatto il legislatore si è guardato bene dal dirlo espressamente perché come ben sai c'abbiamo il vaticano che è mi verrebbe da dire uno stato/ombra rispetto all'italia, che sotto sotto vorrebbe di nuovo quella "para/teocratica" di dc e compagni...[7quote]
    no, qui sbagli, ancora una volta perché ragioni da eticista e non hai presente il funzionamento delle democrazie liberali;

    queste procedono esattamente per sottrazione di competenze esplicite ed ingerenze dello stato; si vieta l'indesiderato, la discriminazione; non si promuove un desiderato, che si lascia all'apprezzamento dell'individuo; l'unico valore esplicitamente promosso è quello della libertà, paritaria e quguale per tutti;

    carissimo. i principi fondamentali si trovano "formalmente" nei primi 12 artt. cost. il resto è aria fritta. oppure è opera della giurisprudenza costituzionale, quando, come nel caso del matrimonio, non è certa, della disciplina legislativa in merito al divorzio, la sua compatibilità con la costituzione.
    appunto, la famiglia è disciplinata al 29;
    fondamentale è la libertà, a cui discende il divorzio;

    ok. ti ripeto che personalmente non sono come tu dici, tout court contrario al divorzio. solo però se questo è stabilito "civilmente" e possibilmente senza conseguenze sulla prole.
    non capisco; come vuoi disciplinare il divorzio se non tramite il codice civile ?

    ho risolto che innanzitutto il vincolo si scioglie prima, e in modo meno lungo e traumatico. poi che se uno sconsideratamente si unisce a qualcun altro a motivo delle più varie ragioni, non ovviamente eticamente e razionalmente fondate, abbia la possibilità di sciogliere il vincolo con la stessa "libertà" con la quale lo ha contratto.
    un vincolo serve sempre e solo per disciplinare determinate circostanze; chi voglia evitare di sposarsi lo può fare; ma questo non può di per sé limitare la libertà di chi, invece, abbia voluto sposarsi e poi si sia trovato in circostanze mutate di relazione, se non in termini di obblighi verso la prole; obblighi che non possono comunque comportare l'annullamento totale del coniuge, perché ciò è contrario allo spirito dell'ordinamento, nei suoi valori fondamentali;

    axe. i principi ci sono. solo non vengono attuati. la libertà come dici tu trova un limite invalicabile nei principi fondamentali, come l'ordine pubblico, la morale pubblica, il buon costume, che così elencati non sono niente, ma che se applicati implicano delle regole da rispettare, degli obblighi di una propria cittadinanza ecc. non siamo delle monadi axe. siamo parte di uno stato e prima ancora di una collettività civile, di una comunità sociale, che ci impongono degli obblighi, che se vogliamo davvero essere cittadini "consapevoli", vanno rispettati.
    opinione tua, ma non dell'ordinamento e dei suoi organi, che evidentemente valutano diversamente certe gerarchie di valore;
    è non è una questione idiosincratica, di qualche persona particolare;

    gli ordinamenti delle liberal-democrazie occidentali sono tutti analoghi su questi temi; che nelle corti costituzionali ci siano giudici progressisti o conservatori, atei o credenti, i risultati sono gli stessi ovunque, perché la dinamica informatrice che definisce le leggi a partire dai principi è quella;
    se vuoi trovare altro, devi andare in Iran, Arabia Saudita, Brunei, quelle robe lì...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #583
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    parrebbe il contrario, vista la prostituzione, che è essenzialmente femminile e frequentata da uomini sposati;
    resta il - solito - punto della libertà, per cui nel nostro ordinamento si può fare sesso con chi si vuole, purché consenziente e maggiorenne, o comunque capacitato; la cosa può non piacerti, ma in tal caso devi mettere in discussione il principio di libertà, non altre norme;

    si. la prostituzione è "formalmente" femminile ma sostanzialmente "maschile", vedi trans e quant'altro. quanto alle donne il loro obiettivo è il denaro. si trovano l'amante ricco e stanno a posto. magari nascondendo il tutto al marito. questa non è libertà: è libertinaggio...


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    non è diverso, perché in quel rimando esercita esattamente la facoltà di porre in discussione;

    si. ma non è detto che la corte costituzionale accolga il rinvio...

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    ancora una volta, se vuoi fare questi discorsi è ai fondamenti del sistema che devi guardare; non alla norma sul divorzio, che di quelli è conseguenza; dire che è "ingiusta" è una sciocchezza giuridica;

    si. se non hai presenti i principi fondamentali.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ancora: l'ordinamento, in virtù della nozione di libertà, consente che ci si sposi ed eventualmente si divorzi, se le cose non vanno; e ritiene che una famiglia turbata, litigiosa e rancorosa non sia, di per sé, e per l'educazione dei figli, migliore di una separata come valore sociale;

    e questo a mio parere è sbagliato. occorre come ti dicevo intervenire prima della assunzione del vincolo e non dopo...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma questo già avviene; però è ovvio che si deve avere notizia di un pericolo, altrimenti dovresti avere un commissario politico per ogni famiglia che sta tutto il giorno a controllare i coniugi;

    da qui l'utilità, a fini di legge, di vivere sullo stesso pianerottolo...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    te lo dice, quando si vieta la discriminazione per motivi religiosi; la conseguenza di questa norma fondamentale è la laicità dello stato;

    la laicità è un principio negativo. e sappiamo perché. invece a mio parere "potrebbe" essere positivo se solo i legislatore si pronunciasse in tal senso. anche mettiamo mediante una pronuncia costituzionale...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, qui sbagli, ancora una volta perché ragioni da eticista e non hai presente il funzionamento delle democrazie liberali;

    si. se per te liberale significa "assenza di valori" o "nichilismo".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    queste procedono esattamente per sottrazione di competenze esplicite ed ingerenze dello stato; si vieta l'indesiderato, la discriminazione; non si promuove un desiderato, che si lascia all'apprezzamento dell'individuo; l'unico valore esplicitamente promosso è quello della libertà, paritaria e quguale per tutti;

    libertà però non vuol dire "libertinismo"...su questo credo possiamo concordare...


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    appunto, la famiglia è disciplinata al 29;
    fondamentale è la libertà, a cui discende il divorzio;

    il divorzio è un'impostura e non c'entra niente con la legge...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non capisco; come vuoi disciplinare il divorzio se non tramite il codice civile ?

    civile, non "civilistico". cioè espressione di civiltà. in questo senso...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    un vincolo serve sempre e solo per disciplinare determinate circostanze; chi voglia evitare di sposarsi lo può fare; ma questo non può di per sé limitare la libertà di chi, invece, abbia voluto sposarsi e poi si sia trovato in circostanze mutate di relazione, se non in termini di obblighi verso la prole; obblighi che non possono comunque comportare l'annullamento totale del coniuge, perché ciò è contrario allo spirito dell'ordinamento, nei suoi valori fondamentali;

    si. questo si.


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    opinione tua, ma non dell'ordinamento e dei suoi organi, che evidentemente valutano diversamente certe gerarchie di valore;
    è non è una questione idiosincratica, di qualche persona particolare;

    ah no? ho capito: l'italia è la casa delle libertà, nel senso che ognuno in definitiva fa quel cazzo che gli pare. meno male che c'è una costituzione...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    gli ordinamenti delle liberal-democrazie occidentali sono tutti analoghi su questi temi; che nelle corti costituzionali ci siano giudici progressisti o conservatori, atei o credenti, i risultati sono gli stessi ovunque, perché la dinamica informatrice che definisce le leggi a partire dai principi è quella;
    se vuoi trovare altro, devi andare in Iran, Arabia Saudita, Brunei, quelle robe lì...
    no. allora se parli degli stati uniti è un conto. se parli di turchia è un altro. se parli di italia è un altro ancora. non tutte le democrazie sono uguali. vai a fare il liberale in germania...

  14. #584
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si. la prostituzione è "formalmente" femminile ma sostanzialmente "maschile", vedi trans e quant'altro.
    la clientela è solo maschile, questo conta;

    e questo a mio parere è sbagliato. occorre come ti dicevo intervenire prima della assunzione del vincolo e non dopo...
    ancora una volta, sarebbe contrario ai principi generali; non puoi dare la patente per mettere su famiglia;
    la laicità è un principio negativo. e sappiamo perché. invece a mio parere "potrebbe" essere positivo se solo i legislatore si pronunciasse in tal senso. anche mettiamo mediante una pronuncia costituzionale...
    ma c'è già: nel momento in cui stabilisci il principio della non discriminazione per motivi religiosi è già un positum di laicità, dal momento che ogni norma che non fosse laica - ad esempio, determinando privilegi per i fedeli di una confessione di stato - confliggerebbe con quel principio;

    si. se per te liberale significa "assenza di valori" o "nichilismo".
    non è affatto nichilismo; il valore è esattamente la libertà dell'individuo di autodeterminarsi nel rispetto dell'uguaglianze e pari dignità altrui di fare altrettanto;
    magari tu non lo consideri un valore, ma è una tua opinione;
    vedrai che se tu vuoi privare un terzo della sua libertà, anche se non è la sua arriva un carabiniere armato ad impedirtelo, così capisci che è un valore;

    libertà però non vuol dire "libertinismo"...su questo credo possiamo concordare...
    parole "poetiche"; io mi baso su concetti da scienza giuridica;

    il divorzio è un'impostura e non c'entra niente con la legge...
    mah... allora perché è disciplinato dalla legge ?
    civile, non "civilistico". cioè espressione di civiltà. in questo senso...
    ah, allora sempre alle opinioni restiamo...

    no. allora se parli degli stati uniti è un conto. se parli di turchia è un altro. se parli di italia è un altro ancora. non tutte le democrazie sono uguali. vai a fare il liberale in germania...
    direi che la Germania oggi sia il grande paese più liberale del mondo, in termini di diritti civili;
    ma le costituzioni delle liberal-democrazie e le leggi in termini di diritti civili e diritto di famiglia sono pressoché identiche ovunque; ed è prevedibile, dato che i fondamenti e le gerarchie dei principi sono gli stessi, e producono analoghi meccanicismi di normazione.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #585
    Opinionista L'avatar di Vega
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    si. con la differenza che le donne fottono con chi gli pare "anche" e forse soprattutto da sposate. mentre invece avrebbero dei doveri...

    si. anche sui figli il pater aveva diritto di vita e di morte. perché? perché la famiglia all'epoca come in parte oggi, era la proiezione infinitesima della autorità imperiale. un uomo che avesse una famiglia condivideva i poteri e le responsabilità, nel piccolo, di chi detenesse un qualunque potere o autorità all'interno dello stato. cosa che, ovviamente senza estremizzare, auspicherei fosse anche oggi.
    Capisco che il testosterone sia spesso un potente dopante
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

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