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Discussione: Picchiare anziani e bambini

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  1. #1
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Cono, se è vero che il "Padre" è assente, il problema da cosa sarebbe provocato?
    Tempo di Feste, tempo con più possibilità di ritagliarsi spazi per leggere: Ti consiglio caldamente questo libro. Non son molte pagine. Ma riesce a scavare ed arrivare al succo della questione....

    IL PADRE: L'ASSENTE INACCETTABILE di C.Risè Edizioni San Paolo

    L'Occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali "una società senza padri". Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni "patriarcato"; altri, come l'autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall'assenza paterna. Per Claudio Risé, psicoanalista di formazione junghiana e docente di scienze politiche e sociali, il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l'integrazione del dolore e della perdita attraverso l'insegnamento esemplare del suo senso. La "società senza padri" appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l'individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione. Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l'assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l'espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli.

    https://www.ibs.it/padre-assente-ina...SAAEgI4q_D_BwE
    amate i vostri nemici

  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Si tratta di capire cosa conta di più fra libertà individuale e Bene Comune.
    ecco, se la mia idea di Bene comune è diversa dalla tua, come la mettiamo? poniamo che io sia l'imprenditore che ti dà da lavorare e io non abbia alcuna intenzione di andare in pensione, potrei sostenere che anche tu dovresti lavorare fino a 80 anni e che la tua libertà individuale di aver un'opinione diversa va contro il bene comune; grazie ! un conto è avere un ruolo prestigioso e di comando, altro è fare il travet che obbedisce;

    Hai letto Bauman?
    come Risé, Bauman lo conosco dagli anni 80, perché sono materia mia... peraltro, Bauman si riferisce essenzialmente alla società americana, la quale è effettivamente iper-individualista, perché storicamente nata dal pioniere-colono-religioso armato che si ribella alla madrepatria Inghilterra e alle sue tasse, di cui non aveva ritorno; sai cosa è stato il Boston Tea Party, il motto no taxation without representation ?

    una società nata contro l'idea stessa di stato, per incarnare un ideale biblico in cui l'autorità temporale viene completamente esautorata in nome della triade vanga-Bibbia-fucile, tutto ciò che serve all'uomo pio e giusto in un ambiente dove c'è - c'era, originariamente; ma la mitologia è quella - spazio per tutti;

    da noi, dove la tendenza e la demografia sono opposte, l'autorità e l'obbedienza hanno generato un cancro autodistruttivo, con quelle società di padri che hanno prodotto due suicidi europei, con decine di milioni di morti;

    Oggi la libertà dell'individuo è un totem...un idolo al quale prestare continuamente culto. In ogni settore del vivere civile. E a poco sta servendo toccare con mano, quotidianamente, a cosa ci sta portando. Nè lui, nè Papa Francesco, nè tantomeno un povero Conogelato qualsiasi, auspicano un ritorno al passato. Tranquillo. Si invoca solamente la consapevolezza che così non si può andare avanti. Che và recuperata (specie in campo educativo) la collaborazione fra privato e pubblico. Non può semplicemente bastare il reintegro dell'ora di Educazione Civica.
    messa così, sono parole vuote;
    la divergenza tra etica pubblica e libertà individuale è il segnale di un conflitto, che non si può rimuovere con la lagna del decadimento, né tantomeno vaneggiando di ripristini di autorità dove la massa non collabora, perché la pensa diversamente dalla regola che vorresti;

    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Tempo di Feste, tempo con più possibilità di ritagliarsi spazi per leggere: Ti consiglio caldamente questo libro. Non son molte pagine. Ma riesce a scavare ed arrivare al succo della questione....

    IL PADRE: L'ASSENTE INACCETTABILE di C.Risè Edizioni San Paolo

    L'Occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali "una società senza padri". Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni "patriarcato"; altri, come l'autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall'assenza paterna. Per Claudio Risé, psicoanalista di formazione junghiana e docente di scienze politiche e sociali, il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l'integrazione del dolore e della perdita attraverso l'insegnamento esemplare del suo senso. La "società senza padri" appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l'individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione. Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l'assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l'espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli.
    Risé lo conosco bene; prima di trovare ospizio e minestra alle Paoline, ha scritto cose interessanti da psicanalista, ma con tesi davvero poco compatibili con quelle del tradizionalismo cattolico; ne "il maschio selvatico", in cui si occupa proprio della funzione iniziatrice del padre - sul figlio maschio - c'è un forte tratto dionisiaco-nicciano, molto distante dal padre cristiano e addomesticato che piace oggi ai seguaci di Pillon e ai paladini della famiglia tradizionale;

    peraltro, la diffusione di separazioni e divorzi da cosa sarebbe originata se non da processi psico-sociologici, peraltro niente affatto fumosi ?
    il ragionamento di Risé è, appunto, risibile; è come se uno oggi postulasse l'acquisto di Tostao e Rivelino, all'epoca grandi campioni; ma quelli erano grandi palleggiatori, trotterellavano serenamente per il campo, quando avevano palla facevano 5 o 6 tocchi, si guardavano attorno e decidevano a chi passare; nel frattempo sono passati l'Olanda, Sacchi e quant'altro; oggi quei brasiliani non vedrebbero palla nemmeno con la Virescit, perché prima di averla toccata per la seconda volta avrebbero addosso centrocampisti che alla loro epoca avrebbero partecipato alle finali olimpiche dei 100 mt piani
    e così è per l'idea di famiglia:
    molti uomini e padri di oggi ragionano come dei brasiliani, incapaci di accettare che atleti di terza categoria se li bevono, perché sono più forti; e allora commettono fallo - come i violenti di oggi, che sono per me il vero degrado - vengono espulsi a ripetizione e si accomodano in tribuna, benché si credano campioni;
    tu leggi Risé e quello ti conforta illudendoti che la cosa si possa risolvere perorando un rallentamento del gioco per compiacere Tostao e Rivelino; ma quelli della Virescit la pensano diversamente, esattamente come quelli del Sassuolo, dell'Empoli e di tutte le altre squadre che non si intimidiscono di fronte agli squadroni, perché la sensibilità generale è quella, piaccia o meno;
    e così il tuo datore di lavoro; quello potrà pure lavorare finché campa e considerare individualismo il tuo desiderio di andare in pensione; se ne farà una ragione, perché il conflitto è stato risolto e la nozione prevalente è che il dipendente, raggiunta una certa quota, fa quello che gli pare; un secolo fa i padroni delle ferriere mandavano gli squadristi coi manganelli e l'olio di ricino;

    prendi le donne che scrivono qui: non ce n'è una che condivida davvero l'idea di ruoli, famiglia, sentimenti e sessualità, indissolubilità del matrimonio, che perori tu; non sarà un caso; e pure gli uomini non è che ti diano proprio ragione, eh...
    e non sono nemmeno nemiche e vessatrici del maschio-padre o infelici preda di emulazione di modelli "maschili"; hanno solo lo stesso desiderio di realizzazione dei loro mariti-compagni, la stessa consapevolezza di poter contribuire all'educazione, ma non nel ruolo tradizionale che si pretende di attribuire loro;
    quel genitore 1 e genitore 2 che ti scandalizza tanto, è una brutta e burocratica dicitura; ma, a prescindere dalla frangia marginale dei genitori dello stesso sesso, rappresenta l'idea generale e oramai condivisa che non ci sia alcuna giustificazione funzionale ed etica dei ruoli tradizionali; se un uomo è incapace o meno bravo della donna nel prendere decisioni importanti, non si può assecondare quel ruolo a rischio di gravi errori, educativi, materiali, strategici;
    non penserai mica di convincerle con Risé e Miriano, spero...

    io sono per la famiglia e la procreazione; ma se si vogliono davvero queste cose bisogna educare - maschi e femmine - a gestire la realtà che è cambiata, in modo civile e collaborativo; le persone si separano, spesso; bisogna farsene una ragione, perché questo - oltretutto - corrisponde anche alla realtà naturale dell'essere umano, che è monogamo seriale; non lo dico io, ma la scienza; il matrimonio indissolubile è un'invenzione umana, minoritaria e pure relativamente recente; se ti incaponisci su quella strada, pretendi di abbattere un muro a capocciate;

    meglio educare i ragazzi e prepararli a vivere serenamente, sia le crisi, sia le opportunità di rigenerazione che quelle crisi implicano, sempre; e l'etica si rafforzerà spontaneamente, non appena le persone disporranno di codici di comportamento che li orientano nell'ambiente cambiato;
    al contrario, se si insiste ad educare le persone ad aspettative improbabili, perché poco condivise e innaturali, quelle risponderanno con l'aggressività e la distruttività all'inevitabile disorientamento in cui si troveranno quando le circostanze li coglieranno emotivamente impreparati.
    Ultima modifica di axeUgene; 22-12-2018 alle 08:27
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Tempo di Feste, tempo con più possibilità di ritagliarsi spazi per leggere: Ti consiglio caldamente questo libro. Non son molte pagine. Ma riesce a scavare ed arrivare al succo della questione....

    IL PADRE: L'ASSENTE INACCETTABILE di C.Risè Edizioni San Paolo

    L'Occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali "una società senza padri". Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni "patriarcato"; altri, come l'autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall'assenza paterna. Per Claudio Risé, psicoanalista di formazione junghiana e docente di scienze politiche e sociali, il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l'integrazione del dolore e della perdita attraverso l'insegnamento esemplare del suo senso. La "società senza padri" appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l'individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione. Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l'assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l'espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli.

    https://www.ibs.it/padre-assente-ina...SAAEgI4q_D_BwE
    Tu lo hai letto?
    Se dovessi riassumerlo, come lo riassumeresti?
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Tu lo hai letto?
    Se dovessi riassumerlo, come lo riassumeresti?
    mi permetto di interloquire...io bauman non lo leggo, non solo perché lo ritengo un mediocre intelletto (e forse è proprio questa la causa del suo successo: ragionare come ragionano le masse) ma soprattutto perché mi pare che non dica niente di nuovo in confronto ai tanti affabulatori prezzolati di cui il mondo è pieno. bauman non fa altro che vendere le proprie risibili idee cercando (e con successo) di scrivere come pensa chi lo legge.
    poi...non è che ci voleva lui per dire che il padre è "assente" anche quando non lo è...a mio parere la perdita di retaggi tradizionali interessa tutti, indistintamente, gli aggregati familiari. ma dico io: quando la gente delle mie parti si sposava e metteva al mondo magari, 12 figli per famiglia, il padre era più o meno "assente"? allora c'era una povertà tale da non consentire di riflettere sul proprio diciamo, "retroterra valoriale". sto parlando di "prima" del regime corporativo. anche se quest'ultimo, pur tentando, non riuscì di molto a cambiare le cose. ditemi voi...

  5. #5
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    mi permetto di interloquire...io bauman non lo leggo, non solo perché lo ritengo un mediocre intelletto (e forse è proprio questa la causa del suo successo: ragionare come ragionano le masse) ma soprattutto perché mi pare che non dica niente di nuovo in confronto ai tanti affabulatori prezzolati di cui il mondo è pieno. bauman non fa altro che vendere le proprie risibili idee cercando (e con successo) di scrivere come pensa chi lo legge.
    poi...non è che ci voleva lui per dire che il padre è "assente" anche quando non lo è...a mio parere la perdita di retaggi tradizionali interessa tutti, indistintamente, gli aggregati familiari. ma dico io: quando la gente delle mie parti si sposava e metteva al mondo magari, 12 figli per famiglia, il padre era più o meno "assente"? allora c'era una povertà tale da non consentire di riflettere sul proprio diciamo, "retroterra valoriale". sto parlando di "prima" del regime corporativo. anche se quest'ultimo, pur tentando, non riuscì di molto a cambiare le cose. ditemi voi...
    Non solo non leggi Bauman, ma nemmeno Cono, visto che quello del padre assente è Rise'
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #6
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Tu lo hai letto?
    Se dovessi riassumerlo, come lo riassumeresti?
    Allora: L'amico Axeugene parte dal presupposto che non vi sia nessuna emergenza educativa. Che gli episodi che stanno avvenendo negli asili, nelle scuole e nelle case di riposo, non ci stiano lanciando alcun segnale di pericolo, nessuna allerta, nessuna deriva etica e morale poichè (cito) "credo che le società elaborino spontaneamente i loro valori, per quanto la cosa possa dispiacere a chi è abituato ad altro;
    sono millenni che si parla di decadimento morale, ma nessuno sa indicare nel passato una società migliore; perché al dunque è semplicissimo dimostrare che la morale del passato era peggiore"

    Al contrario, sia il libro di Risè, sia Papa Francesco e sia un povero nessuno come me, pensano che qualcosa si possa e si debba fare. Che la recrudescenza di simili episodi pongano a un'opinione pubblica più responsabile e meno qualunquista, l'invito a rimboccarsi le maniche e ad impegnarsi in prima persona. Ciascuno nel suo piccolo. Sapendo che ognuno di noi ha in qualche modo responsabilità educative. Il libro, il Papa e il sottoscritto non auspicano affatto il ritorno dell'autoritarismo, coi suoi eccessi e coi suoi abominii. Ma il recupero del concetto di Autorità. In Famiglia come nella Scuola. Riconsegnare al Padre e al Professore (aldilà dei limiti che ciascuno si porta appresso) il ruolo che a loro compete. E cioè di guida, di consiglio, di indirizzo, di orientamento....
    Contestando sempre tutto, la nostra Società rischia di buttar via, con l'acqua sporca, anche il bambino. Appiattendo sempre tutto, mettendo in discussione il valore dei diversi Carismi, che invece fanno bello e armonico il vivere pubblico e il vivere privato, tutto perde di significato. Lasciando campo aperto a continue invasioni di campo in nome, appunto, del totem...dell'idolo libertà individuale.

    Spero di avertene fatto un sunto accettabile, cara. Ma se lo leggi è meglio. Potrai farti un'idea più completa.
    amate i vostri nemici

  7. #7
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Allora: L'amico Axeugene parte dal presupposto che non vi sia nessuna emergenza educativa. Che gli episodi che stanno avvenendo negli asili, nelle scuole e nelle case di riposo, non ci stiano lanciando alcun segnale di pericolo, nessuna allerta, nessuna deriva etica e morale poichè (cito) "credo che le società elaborino spontaneamente i loro valori, per quanto la cosa possa dispiacere a chi è abituato ad altro;
    sono millenni che si parla di decadimento morale, ma nessuno sa indicare nel passato una società migliore; perché al dunque è semplicissimo dimostrare che la morale del passato era peggiore"
    questa non è una mia opinione, ma un fatto;

    se tu parli di "emergenza" implichi un evento nuovo, che prima non c'era, e se parli di "deriva etica" implichi un peggioramento rispetto ad un assetto precedente migliore; ma, quando ti chiedo di indicare questo prima "migliore", fai finta di non capire; perché ti rendi perfettamente conto che quel "prima" probabilmente in effetti risulterebbe assai peggiore; ti ho fatto l'esempio delle contestazioni armate nelle scuole e nelle università di 40 anni fa, ma lo hai voluto ignorare;
    così come hai voluto ignorare le conseguenze di quelle società dei Padri, che hanno prodotto decine di milioni di morti perseguendo quelle pretese virtù; questi sono fatti, non opinioni;

    Al contrario, sia il libro di Risè, sia Papa Francesco e sia un povero nessuno come me, pensano che qualcosa si possa e si debba fare. Che la recrudescenza di simili episodi pongano a un'opinione pubblica più responsabile e meno qualunquista, l'invito a rimboccarsi le maniche e ad impegnarsi in prima persona. Ciascuno nel suo piccolo. Sapendo che ognuno di noi ha in qualche modo responsabilità educative. Il libro, il Papa e il sottoscritto non auspicano affatto il ritorno dell'autoritarismo, coi suoi eccessi e coi suoi abominii. Ma il recupero del concetto di Autorità. In Famiglia come nella Scuola. Riconsegnare al Padre e al Professore (aldilà dei limiti che ciascuno si porta appresso) il ruolo che a loro compete. E cioè di guida, di consiglio, di indirizzo, di orientamento....
    Contestando sempre tutto, la nostra Società rischia di buttar via, con l'acqua sporca, anche il bambino. Appiattendo sempre tutto, mettendo in discussione il valore dei diversi Carismi, che invece fanno bello e armonico il vivere pubblico e il vivere privato, tutto perde di significato. Lasciando campo aperto a continue invasioni di campo in nome, appunto, del totem...dell'idolo libertà individuale.

    Spero di avertene fatto un sunto accettabile, cara. Ma se lo leggi è meglio. Potrai farti un'idea più completa.
    e allora, senza svicolare nel vago,comincia a spiegare in concreto cosa dovrebbe fare un padre che non può fare una madre e come andrebbe limitata la libertà individuale rispetto a come è limitata ora, dalla legge; fai degli esempi reali, concreti, diritti e doveri, nero su bianco;

    solo se esprimi in concreto questi ruoli e vincoli si potrà discutere su quanto questa dottrina sia fondata ed eticamente pregiata; altrimenti, è solo aria fritta per solleticare olfatti reazionari, il suggerimento a nostalgie di un passato che puzzava molto.
    c'� del lardo in Garfagnana

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