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Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #436
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la dottrina della Chiesa cattolica (ma anche di tutte le altre chiese cristiane) è universalista; non riconosce gerarchie tra esseri umani in base alla nazionalità, e tanto meno le "razze"; non legittima la guerra; il rimando ultimo di fedeltà definitiva, per il cattolico è il Magistero della Chiesa, per il riformato le Scritture lette in coscienza, buona fede (oggi anche per i cattolici, dopo il CVII, non allora); non il Fuehrer... cioè, un giuramento in questo senso, ove si manifesti conflitto - es. la soppressione del disabile - impone l'obiezione di fronte alla legge, fino al martirio;
    già questo dovrebbe essere sufficiente; non ti devono confondere posizioni opportunistiche o ambigue di certi gerarchi ecclesiastici, o la storia politica del Vaticano, che non fanno dottrina;

    si. però si parlava di consenso popolare e quindi di "propaganda", lato sensu intesa. cioè se aktion t8 fu messo in atto in gran segreto, così come la predisposizione e l'utilizzo dei "campi", la popolazione, che stravedeva per hitler, non poteva sapere. ma anche se avesse saputo la propaganda era tale e talmente "pervasiva" da poter instillare nelle coscienze qualsiasi "convinzione".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ti basterebbe considerare l'enciclica Mit Brenneder Sorge, 1937, che - nota bene - fu un tentativo di salvare i cattolici perseguitati dai nazisti, cercando un compromesso, quindi con una formula molto conservatrice e accondiscendente:

    io sapevo che hitler ebbe sempre un atteggiamento "condiscendente" nei riguardi della chiesa cristiana, sia quella romana che soprattutto quella riformata, cioè in germania "luterana". non ho mai avuto la ventura di leggere di persecuzioni naziste a carico di fedeli cristiani.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Non si può considerare come credente in Dio colui che usa il nome di Dio retoricamente, ma solo colui che unisce a questa venerata parola una vera e degna nozione di Dio. [...] Chi, con indeterminatezza panteistica, identifica Dio con l’universo, materializzando Dio nel mondo e deificando il mondo in Dio, non appartiene ai veri credenti. [...]Né è tale chi, seguendo una sedicente concezione precristiana dell’antico germanesimo, pone in luogo del Dio personale il fato tetro e impersonale, rinnegando la sapienza divina e la sua provvidenza; un simile uomo non può pretendere di essere annoverato fra i veri credenti;

    si. era qualche anno che ad un "deista" come einstein era stato attribuito il nobel per la fisica. c'erano in europa gli influssi del movimento positivista, e anche di nietszche. non mi sorprende che l'enciclica di cui parli contenesse parole del genere.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Se la razza o il popolo, se lo Stato o una sua determinata forma, se i rappresentanti del potere statale o altri elementi fondamentali della società umana hanno nell’ordine naturale un posto essenziale e degno di rispetto; chi peraltro li distacca da questa scala di valori terreni, elevandoli a suprema norma di tutto, anche dei valori religiosi e, divinizzandoli con culto idolatrico, perverte e falsifica l’ordine, da Dio creato e imposto, è lontano dalla vera fede in Dio e da una concezione della vita ad essa conforme. [...] Solamente spiriti superficiali possono cadere nell’errore di parlare di un Dio nazionale, di una religione nazionale, e intraprendere il folle tentativo di imprigionare nei limiti di un solo popolo, nella ristrettezza etnica di una sola razza, Dio, Creatore del mondo, re e legislatore dei popoli, davanti alla cui grandezza le nazioni sono piccole come gocce in un catino d’acqua

    vabbè. questa è una ripetizione con parole diverse della presa di posizione della chiesa cattolica riguardo al problema della "commistione" tra cristianesimo "riformato" e furherprinzip.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Venerabili Fratelli, abbiate un occhio particolarmente vigile, quando nozioni religiose vengono svuotate del loro contenuto genuino e applicate a significati profani;



    idem.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Da mille bocche viene oggi ripetuto al vostro orecchio un Evangelo che non è stato rivelato dal Padre celeste; migliaia di penne scrivono a servizio di una larva di cristianesimo, che non è il Cristianesimo di Cristo. Tipografia e radio vi inondano giornalmente con produzioni di contenuto avverso alla fede e alla Chiesa, e, senza alcun riguardo e rispetto, assaltano ciò che per voi deve essere sacro e santo.

    la giusta indignazione cattolica verso la "modernità"...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non rileva; il punto riguarda solo la responsabilità del cittadino di fronte all'azione prevedibile delle gerarchie; per farti un esempio confacente ai tuoi studi: tu potresti essere un ricettatore di miei proventi, e avere un accordo consapevole con me, che ti prospetto l'acquisto di beni conseguiti mediante furti; ma la mia attività potrebbe invece essere quella di un rapinatore che uccide sistematicamente le vittime, e tu esserne all'oscuro; o magari, una volta a conoscenza, io potrei minacciarti in caso di tua defezione;
    bene, la tua responsabilità penale non sarebbe la stessa sorta da una tua iniziale consapevolezza e adesione alle modalità del mio operato per procurarti la refurtiva; è chiaro così ?

    si. ci sono le cc.dd. "attenuanti". questo nel penale. ma non ho capito il senso dell'esempio...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non è così; le dittature sono forme locali di potere; gli USA si limitano ad appoggiare chi garantisce loro collaborazione, si tratti delle democrazie liberali, come di dittature; dipende dalle modalità locali;

    appunto. cioè in un modo o nell'altro "dittatoriali", e fomentate in questo senso da chi di "potere".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, le primavere non sono state sobillate dagli USA, ma sono state un tentativo - fallito - proprio di appoggiare la volontà di quei popoli; salvo scoprire che quella volontà, date le circostanze sociali locali, finiva per creare a sua volta regimi autoritari ma ancora più instabili; e quindi, il ritorno all'appoggio di dittatori "tradizionali", come Al Sisi in Egitto; meglio un militare che ha una visione standard di potenza, di un gruppo di invasati religiosi il cui comportamento è imprevedibile;

    è quello che stavo cercando di dirti...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la Siria è nell'orbita di Putin e dell'Iran, non certo degli USA;

    si. però se non erro siamo vicini alla turchia, che da sempre è il più "occidentalizzato" dei paesi islamici...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    in misura molto relativa, certo; ma devi valutare la circostanza in termini realistici di standard minimo d'area; già il fatto che in Iraq sia rappresentata una presenza sciita in grado di governare, riavvicinandosi all'Iran, è un segno rilevatissimo di articolazione democratica; 20 anni fa sarebbe stato impensabile con Saddam...
    e si. ogni cosa a suo tempo...

  2. #437
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    a mio parere la credibilità te la da innanzitutto lo stato nel quale effettui le valutazioni in discorso. se è uno stato liberale, e mettiamo anche dotato di costituzione, allora preserva al suo interno un sistema di bilanciamento per cui se la agenzia in questione appartiene ad una qualsiasi lobby, anche indirettamente, non c'è problema. se però agisce nel perseguire la tutela, anche indiretta, di certi interessi a scapito della chiarezza e dell'indipendenza complessiva che deve sempre come tu giustamente dici, garantire, allora il discorso cambia. questo a livello interno.
    se un'agenzia di rating persegue scopi impropri, fallisce in una settimana; la credibilità la dà solo la pregressa e consolidata prassi; basta pochissimo a perderla;

    a livello invece esterno no. cioè gli interessi delle categorie che l'agenzia rappresenta, ossia i suoi committenti, prevalgono su qualsiasi esigenza di indipendenza o di imparzialità. finisce che se l'agenzia da un giudizio troppo cattivo, non è l'agenzia a finire in mezzo alla strada, ma lo stato estero in questione, almeno a livello di bilancia dei pagamenti.
    non si fiderebbe nessuno; per questo esistono le agenzie indipendenti, e non governative;

    si. però sempre in riferimento a parametri cui le agenzie sono tenute all'interno dello stato in cui hanno sede. insomma lo stato, direbbe smith, è un complesso di interessi individuali. se questi non vengono tutelati non lo è nemmeno lo stato. parlo a livello economico.
    non capisco... se tu fossi esperto di finanza, affidabile, potresti dare pareri seguiti, da privato; che c'entra lo stato ? è ovvio che lo puoi fare in un regime liberale, ma una volta stabilita questa libertà, io potrei anche diffidare di quello che valuti; ma perché dovrei, se le tue valutazioni convergono con quelle di altri enti ?

    se S&P, basato negli USA, esprime in sostanza la stessa valutazione sulle prospettive di crescita - che so, della Germania - che si ritrovano all'ufficio studi di Bundesbank, di BdI e di agenzie britanniche o coreane, perché dovrei diffidare ?

    ho capito: i papi gli imam e i rabbini non hanno voce in capitolo: è come dire che gli eschimesi soffrono il caldo...
    beh, fosse stato per i rabbini, non avresti avuto i papi; e se fosse stato per i papi, non avresti avuto la Riforma, né l'Islam; voce in capitolo su che ??? quando hanno detto la loro, gli altri fanno un bel pernacchio e procedono per la loro strada, così come gli americani che hanno fatto stato a sé, i francesi che hanno deposto il re, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #438
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si. però si parlava di consenso popolare e quindi di "propaganda", lato sensu intesa. cioè se aktion t8 fu messo in atto in gran segreto, così come la predisposizione e l'utilizzo dei "campi", la popolazione, che stravedeva per hitler, non poteva sapere. ma anche se avesse saputo la propaganda era tale e talmente "pervasiva" da poter instillare nelle coscienze qualsiasi "convinzione".
    beh, no; non a fronte di una libertà di scelta, che non c'era; quello "stravedere" era basato proprio sulla dissimulazione;
    [quote]io sapevo che hitler ebbe sempre un atteggiamento "condiscendente" nei riguardi della chiesa cristiana, sia quella romana che soprattutto quella riformata, cioè in germania "luterana". non ho mai avuto la ventura di leggere di persecuzioni naziste a carico di fedeli cristiani.
    [I]Hitler era un abilissimo opportunista, capace di rigirarsi tutti, ebrei inclusi, secondo la sua convenienza; ammirava l'abilità dei gesuiti; ma qui si parla di incompatibilità tra dottrine, norme di principio, non di prassi;

    si. era qualche anno che ad un "deista" come einstein era stato attribuito il nobel per la fisica. c'erano in europa gli influssi del movimento positivista, e anche di nietszche. non mi sorprende che l'enciclica di cui parli contenesse parole del genere.
    idem come sopra; il punto è che la Chiesa cattolica certamente poteva osservare alcune prassi di potere, ma non cambiare la propria dottrina; se poi si pensa a quella attuale, post-conciliare, la qualità di quell'incompatibilità è stata chiarita in modo molto più incisivo;

    vabbè. questa è una ripetizione con parole diverse della presa di posizione della chiesa cattolica riguardo al problema della "commistione" tra cristianesimo "riformato" e furherprinzip.
    no, qui hai perso di vista il punto: il Cristianesimo, papale o riformato, è una dottrina in cui è centrale il Vangelo, non lo stato o altro; il fatto che la dottrina riformata sia tendenzialmente laicista quanto ad atteggiamento verso il potere politico - cioè, il disconoscimento di una superiorità del Magistero papale - non autorizza il credente ad abiurare alla propria coscienza per rendere compatibile una dottrina politica in contrasto coi fondamenti evangelici, perché ciò che subentra a quel Magistero è proprio la coscienza e la buona fede;
    nel caso riformato in misura maggiore, dato che la lettura delle Scritture non è mediata dal Catechismo;

    si. ci sono le cc.dd. "attenuanti". questo nel penale. ma non ho capito il senso dell'esempio...
    il senso dell'esempio è che non puoi attribuire ai tedeschi l'intenzionalità di tutti i progetti di Hitler, così come l'omicidio al ricettatore inconsapevole o minacciato; se uniformi "il popolo" a Hitler, compi una falsificazione oggettiva, in senso tecnico-giuridico, non per una mia opinione, beninteso;

    le attenuanti, in questo caso, possono riguardare la minaccia, e come tali furono valutate; ma la non conoscenza non incide come attenuante, bensì cambia il capo d'imputazione: se io, dietro sua disponibilità, pago uno perché ti righi l'auto con una chiave per farti un dispetto, ma quello invece le dà fuoco con te dentro, non posso essere imputabile come mandante di un omicidio;
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #439
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    se un'agenzia di rating persegue scopi impropri, fallisce in una settimana; la credibilità la dà solo la pregressa e consolidata prassi; basta pochissimo a perderla;

    scopi impropri, ma sarebbe meglio "proprii", no. scopi "solo" propri, si.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non si fiderebbe nessuno; per questo esistono le agenzie indipendenti, e non governative;

    la stessa differenza che passa tra sistemi operativi. è più quotato windows o linux. direi il primo e per evidenti ragioni.


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    non capisco... se tu fossi esperto di finanza, affidabile, potresti dare pareri seguiti, da privato; che c'entra lo stato ? è ovvio che lo puoi fare in un regime liberale, ma una volta stabilita questa libertà, io potrei anche diffidare di quello che valuti; ma perché dovrei, se le tue valutazioni convergono con quelle di altri enti ?

    ecco. appunto il problema non si pone all'interno del sistema stato. si pone quando le valutazioni riguardano l'esterno.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se S&P, basato negli USA, esprime in sostanza la stessa valutazione sulle prospettive di crescita - che so, della Germania - che si ritrovano all'ufficio studi di Bundesbank, di BdI e di agenzie britanniche o coreane, perché dovrei diffidare ?

    in quel senso no. ma infatti io dicevo che le agenzie di rating sono più che affidabili. ordinariamente e salvo valutazioni estemporanee.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, fosse stato per i rabbini, non avresti avuto i papi; e se fosse stato per i papi, non avresti avuto la Riforma, né l'Islam; voce in capitolo su che ??? quando hanno detto la loro, gli altri fanno un bel pernacchio e procedono per la loro strada, così come gli americani che hanno fatto stato a sé, i francesi che hanno deposto il re, ecc...
    e quindi che vuoi dire? guarda io penso che ogni religione abbia in sé un minimo di verità. se no non si accorderebbe al comune sentire dei popoli del mondo. poi: gli americani avevano una loro religione; i francesi hanno pagato a caro prezzo la deposizione del re, anche a distanza di un cinquantennio, ecc.

  5. #440
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    ecco. appunto il problema non si pone all'interno del sistema stato. si pone quando le valutazioni riguardano l'esterno.
    se uno stato non interviene, non esiste "esterno"; l'immaginario dei confini nazionali è, spesso, fuorviante:
    se, in relazione ad una determinata attività, non si determinano vincoli nazionali al suo esercizio, è improprio parlare di "esterno": "Germania" ha un senso diverso da "Piemonte" solo se vuoi accedere a certe cariche nella PA; ma, tu volessi fare l'avvocato in Germania, non avresti limitazioni diverse da quelle dei cittadini tedeschi; cioè, non saresti "esterno";
    analogamente, nell'esercizio libero della professione di consulente finanziario, lo stato non rileva, in via di principio; a meno che non si determinino effettive distorsioni; ma questa non è la regola, presuntiva, ma un'eccezione;
    e quindi che vuoi dire? guarda io penso che ogni religione abbia in sé un minimo di verità. se no non si accorderebbe al comune sentire dei popoli del mondo. poi: gli americani avevano una loro religione; i francesi hanno pagato a caro prezzo la deposizione del re, anche a distanza di un cinquantennio, ecc.
    io ti ho risposto sull'idea che esista una autenticità religiosa originaria, che determina autorevolezza; laddove ogni autorità religiosa si afferma - come uno stato - in modo in quel momento "illegittimo" per l'ordine costituito.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #441
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, no; non a fronte di una libertà di scelta, che non c'era; quello "stravedere" era basato proprio sulla dissimulazione;

    oppure sulla reiterata enunciazione di principi di "economia e benessere".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Hitler era un abilissimo opportunista, capace di rigirarsi tutti, ebrei inclusi, secondo la sua convenienza; ammirava l'abilità dei gesuiti; ma qui si parla di incompatibilità tra dottrine, norme di principio, non di prassi;

    per come io la vedo il nazismo non è incompatibile con la fede cristiana. anche dato il fatto che in quel periodo teorici come ad esempio un alfred rosemberg, propugnavano il ritorno alle radici del cristianesimo tedesco dei primi secoli del sacro romano impero.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    idem come sopra; il punto è che la Chiesa cattolica certamente poteva osservare alcune prassi di potere, ma non cambiare la propria dottrina; se poi si pensa a quella attuale, post-conciliare, la qualità di quell'incompatibilità è stata chiarita in modo molto più incisivo;

    incompatibilità col nazismo? non credo ce ne fosse bisogno, a distanza di almeno trent'anni. a quell'epoca si può dire che il nazismo fosse un fenomeno "concluso".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, qui hai perso di vista il punto: il Cristianesimo, papale o riformato, è una dottrina in cui è centrale il Vangelo, non lo stato o altro; il fatto che la dottrina riformata sia tendenzialmente laicista quanto ad atteggiamento verso il potere politico - cioè, il disconoscimento di una superiorità del Magistero papale - non autorizza il credente ad abiurare alla propria coscienza per rendere compatibile una dottrina politica in contrasto coi fondamenti evangelici, perché ciò che subentra a quel Magistero è proprio la coscienza e la buona fede;
    nel caso riformato in misura maggiore, dato che la lettura delle Scritture non è mediata dal Catechismo;

    e quindi? non ho capito che vuoi dire.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il senso dell'esempio è che non puoi attribuire ai tedeschi l'intenzionalità di tutti i progetti di Hitler, così come l'omicidio al ricettatore inconsapevole o minacciato; se uniformi "il popolo" a Hitler, compi una falsificazione oggettiva, in senso tecnico-giuridico, non per una mia opinione, beninteso;

    c'era una sorta di condivisione di identità tra hitler e il proprio popolo. condivisione che presupponeva l'identificazione di hitler con ogni singolo componente del popolo tedesco. una sorta di legame mistico. era il concetto di furherprinzip.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    le attenuanti, in questo caso, possono riguardare la minaccia, e come tali furono valutate; ma la non conoscenza non incide come attenuante, bensì cambia il capo d'imputazione: se io, dietro sua disponibilità, pago uno perché ti righi l'auto con una chiave per farti un dispetto, ma quello invece le dà fuoco con te dentro, non posso essere imputabile come mandante di un omicidio;
    non come mandante di un omicidio doloso. ma come corresponsabile di un omicidio preter/intenzionale.
    Ultima modifica di sandor; 24-03-2019 alle 05:20

  7. #442
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    se uno stato non interviene, non esiste "esterno"; l'immaginario dei confini nazionali è, spesso, fuorviante:
    se, in relazione ad una determinata attività, non si determinano vincoli nazionali al suo esercizio, è improprio parlare di "esterno": "Germania" ha un senso diverso da "Piemonte" solo se vuoi accedere a certe cariche nella PA; ma, tu volessi fare l'avvocato in Germania, non avresti limitazioni diverse da quelle dei cittadini tedeschi; cioè, non saresti "esterno";

    sarei esterno nella misura e nel modo della mia "identità" etnica, razziale, individuale. non solo in germania ma anche in piemonte, sebbene in piemonte ci sia una maggiore conoscenza del fenomeno dell'immigrazione dal sud e quindi mezzi e strutture adeguati alla bisogna, cioè al processo di integrazione.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    analogamente, nell'esercizio libero della professione di consulente finanziario, lo stato non rileva, in via di principio; a meno che non si determinino effettive distorsioni; ma questa non è la regola, presuntiva, ma un'eccezione;

    ma guarda. credo che lo stato rilevi nella misura in cui ha posto in essere un provvedimento legislativo, quale è il "testo unico sull'intermediazione finanziaria", e nella misura in cui quel testo deve essere materia di esame ai fini dell'abilitazione alla professione.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io ti ho risposto sull'idea che esista una autenticità religiosa originaria, che determina autorevolezza; laddove ogni autorità religiosa si afferma - come uno stato - in modo in quel momento "illegittimo" per l'ordine costituito.
    al proposito ti ricordo sempre la necessità per i religiosi, anche per i laici, di "dare a dio quel che è di dio, a cesare quel che è di cesare."

  8. #443
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    oppure sulla reiterata enunciazione di principi di "economia e benessere".
    a costi non dichiarati; tu compri un gratta e vinci, ma non ti dicono che se non vinci ti espropriano la casa;

    per come io la vedo il nazismo non è incompatibile con la fede cristiana. anche dato il fatto che in quel periodo teorici come ad esempio un alfred rosemberg, propugnavano il ritorno alle radici del cristianesimo tedesco dei primi secoli del sacro romano impero.
    peccato che le chiese cristiane la vedessero diversamente, seppure nella limitata percezione degli obiettivi, dissimulati; resta che testualmente è difficile trovare nei vangeli qualcosa di non incompatibile;
    incompatibilità col nazismo? non credo ce ne fosse bisogno, a distanza di almeno trent'anni. a quell'epoca si può dire che il nazismo fosse un fenomeno "concluso".
    stiamo parlando di principi, non di circostanze materiali; e il commento conciliare riguardava per la prima volta la piena portata e consapevolezza dell'ideologia nazista;
    perché l'enciclica del 37 non commentava progetti di guerra, sterminio di disabili, minoranze, ecc...
    e quindi? non ho capito che vuoi dire.
    voglio dire che nessuna dottrina cristiana, che richieda l'obbedienza al Magistero di una chiesa, oppure alla propria coscienza, può autorizzare il fedele ad abiurare fondamentali precetti evangelici, incompatibili coi fondamenti filosofici ed etici del Nazismo;
    potresti inventarti una nuova chiesa, ma non far dire ai vangeli quello che non c'è;
    c'era una sorta di condivisione di identità tra hitler e il proprio popolo. condivisione che presupponeva l'identificazione di hitler con ogni singolo componente del popolo tedesco. una sorta di legame mistico. era il concetto di furherprinzip.
    non si capisce il soggetto, se si tratta di una fantasia hitleriana o cosa; l'identificazione la puoi stabilire nella consapevolezza: se ti dicono che sopprimeranno il tuo figlio disabile, e faranno fare la fine del sorcio a Stalingrado a quello abile, per sterminare un po' di gente in giro, e scegli consapevolmente e liberamente, se ne può parlare; così come tu ti puoi giocare la casa a Montecarlo, se credi; ma non vedertela pignorata per un gratta e vinci;

    il culto di Hitler c'era, ma è un po' come la questione dei tifosi: puoi andare in curva a tifare con tuo figlio, ma se i capi ultrà che ti possono stare bene per la coreografia, ti coinvolgono in una rissa e tuo figlio si becca una coltellata, devi aver presente prima la possibilità per essere assimilato ai facinorosi e perché ti si attribuisca una colpa o un dolo eventuale per aver accettato l'ipotesi di esporre tuo figlio alle coltellate;
    non come mandante di un omicidio doloso. ma come corresponsabile di un omicidio preter/intenzionale.
    non è da studente di legge questa considerazione: la preterintenzionalità ricorre se il comportamento è atto a produrre gli effetti; ma se tu ha dato mandato di rigare la carrozzeria, e non di bruciare l'auto con dentro la persona, puoi essere imputabile solo in relazione al danneggiamento specifico, e il dolo eventuale rispetto all'omicidio riguarda solo l'esecutore;

    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    sarei esterno nella misura e nel modo della mia "identità" etnica, razziale, individuale. non solo in germania ma anche in piemonte, sebbene in piemonte ci sia una maggiore conoscenza del fenomeno dell'immigrazione dal sud e quindi mezzi e strutture adeguati alla bisogna, cioè al processo di integrazione.
    stiamo parlando di circostanze, limitazioni oggettive; tu puoi pensare in termini "razziali", se credi; ma questo non cambia che per la legge se tu vuoi fare l'avvocato a Torino o Monaco di Baviera la tua identità etnica è irrilevante, e nessuno pone ostacoli; se attraversi il Volturno per andare a Roma non trovi pontifici che ti chiedono i documenti;
    ma guarda. credo che lo stato rilevi nella misura in cui ha posto in essere un provvedimento legislativo, quale è il "testo unico sull'intermediazione finanziaria", e nella misura in cui quel testo deve essere materia di esame ai fini dell'abilitazione alla professione.
    a parte che si parlava di agenzie di rating, e non di intermediazione, cose diverse; ma anche una regolamentazione dell'informazione non implica l'ingerenza statale nei contenuti; insomma, non ha alcun senso attribuire un peso rilevante allo stato su un ente che fa misurazioni e proiezioni in regime di concorrenza internazionale; perché chi investe boccia l'informazione inaffidabile;

    al proposito ti ricordo sempre la necessità per i religiosi, anche per i laici, di "dare a dio quel che è di dio, a cesare quel che è di cesare."
    cesare si impone, di necessità, quando sei soggetto a una legge; le religioni sono una pluralità, con l'opzione di non seguirne nessuna, e quindi nessuna necessità; solo facoltà.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #444
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    a costi non dichiarati; tu compri un gratta e vinci, ma non ti dicono che se non vinci ti espropriano la casa;

    costi non dichiarati, ma cmq sia intuitivamente "non materiali", ciò che all'epoca di fatto premeva. al popolo e alle autorità...

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    peccato che le chiese cristiane la vedessero diversamente, seppure nella limitata percezione degli obiettivi, dissimulati; resta che testualmente è difficile trovare nei vangeli qualcosa di non incompatibile;

    ma. non so. io li ho letti e trovo tante cose "incompatibili". penso alla soppressione di donne e bambini; al sacrificio estremo del loro protagonista e, insomma a tutta la teologia successiva che si basa sullo sviluppo delle affermazioni di principio del cristo. fare un paragone tra cristo e il furher mi pare lecito ma non in ottica cristiana, quanto nell'ottica greco-classica, e nel topos consistente nell'operare a livello letterario dei paralleli tra le vite dei grandi personaggi. oppure mi viene da pensare allo spiritualismo ottocentesco e all'opera "i grandi iniziati" di schuré. non dimenticare che il nazismo aveva alla base una forte componente esoterica.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    stiamo parlando di principi, non di circostanze materiali; e il commento conciliare riguardava per la prima volta la piena portata e consapevolezza dell'ideologia nazista;

    riguarda tante cose. l'antipositivismo, l'antidarwinismo sociale e scientifico, l'antinichilismo nicciano, l'antideismo einsteiniano, e molte altre cose.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    perché l'enciclica del 37 non commentava progetti di guerra, sterminio di disabili, minoranze, ecc...

    non poteva perché come tu dici non erano noti...

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    voglio dire che nessuna dottrina cristiana, che richieda l'obbedienza al Magistero di una chiesa, oppure alla propria coscienza, può autorizzare il fedele ad abiurare fondamentali precetti evangelici, incompatibili coi fondamenti filosofici ed etici del Nazismo;
    potresti inventarti una nuova chiesa, ma non far dire ai vangeli quello che non c'è;

    a meno di una riformulazione in chiave razzista di certi principi, non necessariamente cristiani. penso alla teosofia, all'ariosofia, all'induismo e al buddhismo, al cristianesimo rivisitato in chiave nazionalista e populista.

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    non si capisce il soggetto, se si tratta di una fantasia hitleriana o cosa; l'identificazione la puoi stabilire nella consapevolezza: se ti dicono che sopprimeranno il tuo figlio disabile, e faranno fare la fine del sorcio a Stalingrado a quello abile, per sterminare un po' di gente in giro, e scegli consapevolmente e liberamente, se ne può parlare; così come tu ti puoi giocare la casa a Montecarlo, se credi; ma non vedertela pignorata per un gratta e vinci;

    non era una fantasia. ti ripeto che il nazismo aveva in sé una forte componente esoterica. che si espresse al massimo grado nella formazione spirituale del futuro fuerher.

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    il culto di Hitler c'era, ma è un po' come la questione dei tifosi: puoi andare in curva a tifare con tuo figlio, ma se i capi ultrà che ti possono stare bene per la coreografia, ti coinvolgono in una rissa e tuo figlio si becca una coltellata, devi aver presente prima la possibilità per essere assimilato ai facinorosi e perché ti si attribuisca una colpa o un dolo eventuale per aver accettato l'ipotesi di esporre tuo figlio alle coltellate;

    si. ma se vai nei gironi e non in tribuna ti può succedere. ma dato che lo sai non vai in curva e soprattutto non ci vai con tuo figlio. non ho capito il senso...

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    non è da studente di legge questa considerazione: la preterintenzionalità ricorre se il comportamento è atto a produrre gli effetti; ma se tu ha dato mandato di rigare la carrozzeria, e non di bruciare l'auto con dentro la persona, puoi essere imputabile solo in relazione al danneggiamento specifico, e il dolo eventuale rispetto all'omicidio riguarda solo l'esecutore;

    si parla ti ho detto di "corresponsabilità". non è responsabile solo chi ha commesso materialmente il reato, ma anche chi ha utilizzato la propria influenza e il proprio ascendente nel determinare altri a commetterlo. se non erro questo principio "basilare" opera precipuamente in tema di delitti cui si applica volendo anche il 41bis


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    stiamo parlando di circostanze, limitazioni oggettive; tu puoi pensare in termini "razziali", se credi; ma questo non cambia che per la legge se tu vuoi fare l'avvocato a Torino o Monaco di Baviera la tua identità etnica è irrilevante, e nessuno pone ostacoli; se attraversi il Volturno per andare a Roma non trovi pontifici che ti chiedono i documenti;

    teoricamente con la cittadinanza europea (o meglio libertà di stabilimento e circolazione") puoi fare qualunque cosa. a livello concreto no. proprio a cagione della tua identità e provenienza etnica sociale linguistica e razziale. per uno del sud come sono io già andare a roma e risiedervi senza comprometterne l'equilibrio interno è un problema. fai tu.

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    a parte che si parlava di agenzie di rating, e non di intermediazione, cose diverse; ma anche una regolamentazione dell'informazione non implica l'ingerenza statale nei contenuti; insomma, non ha alcun senso attribuire un peso rilevante allo stato su un ente che fa misurazioni e proiezioni in regime di concorrenza internazionale; perché chi investe boccia l'informazione inaffidabile;

    tu hai tirato fuori il promotore finanziario e io ti ho risposto di conseguenza. le agenzie di rating sono private perché nel mondo anglosassone sono private la maggior parte delle attività con "contenuto" economico, non per altro. inoltre il fatto che siano private ne accresce la competitività a livello interno e intrernazionale, ma in un modo o nell'altro esse agenzie sono espressione di un contesto che è e non potrebbe non essere nazionale.

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    cesare si impone, di necessità, quando sei soggetto a una legge; le religioni sono una pluralità, con l'opzione di non seguirne nessuna, e quindi nessuna necessità; solo facoltà.
    facoltà che però ti condiziona la vita. e per quanto ho avuto modo di esperire, credere in qualcosa, qualcosa che si ponga come "vero" e "giusto" aiuta tanto, ma tanto, a vivere meglio.

  10. #445
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    costi non dichiarati, ma cmq sia intuitivamente "non materiali", ciò che all'epoca di fatto premeva. al popolo e alle autorità...
    ciò che premeva lo puoi solo sapere in una transazione consapevole dei costi, che non c'era; la politica di potenza nazista è stata un inganno nei confronti del popolo: presentata come "ordinaria": andiamo allo stadio, e magari ci scappa la scazzottata, quando poi sono usciti fuori i "ferri" e i morti;
    ma. non so. io li ho letti e trovo tante cose "incompatibili". penso alla soppressione di donne e bambini; al sacrificio estremo del loro protagonista e, insomma a tutta la teologia successiva che si basa sullo sviluppo delle affermazioni di principio del cristo. fare un paragone tra cristo e il furher mi pare lecito ma non in ottica cristiana, quanto nell'ottica greco-classica, e nel topos consistente nell'operare a livello letterario dei paralleli tra le vite dei grandi personaggi. oppure mi viene da pensare allo spiritualismo ottocentesco e all'opera "i grandi iniziati" di schuré. non dimenticare che il nazismo aveva alla base una forte componente esoterica.
    appunto, roba incompatibile;
    riguarda tante cose. l'antipositivismo, l'antidarwinismo sociale e scientifico, l'antinichilismo nicciano, l'antideismo einsteiniano, e molte altre cose.
    appunto, concetti incompatibili;
    non poteva perché come tu dici non erano noti...
    esatto; a fortiori, fossero stati noti i fini alle masse - i gerarchi delle chiese un po' intuivano, non le dimensioni ma la qualità, un po' sapevano, e speravano di poter limitare, gestire - l'incompatibilità e la reazione sarebbero state più radicali;

    a meno di una riformulazione in chiave razzista di certi principi, non necessariamente cristiani. penso alla teosofia, all'ariosofia, all'induismo e al buddhismo, al cristianesimo rivisitato in chiave nazionalista e populista.
    non si può, perché verrebbero meno i presupposti fondamentali; sarebbe come pensare ad un Nazismo senza teoria razziale; non è più Nazismo; il Cristianesimo - nella sua radice essenziale - è una dottrina di ambiente e misticità irrazionalista di radice ebraica che giunge ad un antropocentrismo egualitario fondato sul sentimento empatico; per quanto rielaborata secondo la logicità ellenista, proprio nell'impossibilità moderna di agganciarsi alla trascendenza, vedi Kant, fino a Wittgenstein, si torna a quella radice: nella Nostra Aetate, o sui frontespizi delle chiese luterane tedesche si legge: Uniti a Israele in un percorso comune...

    non era una fantasia. ti ripeto che il nazismo aveva in sé una forte componente esoterica. che si espresse al massimo grado nella formazione spirituale del futuro fuerher.
    lo so bene; leggi Goodrich-Clarke, Boringhieri, o Giorgio Galli... la fantasia è pensare l'identificazione opposta, e cioè che l'artigiano renano fosse disposto a sacrificare i suoi figli per i fini non dichiarati;

    si. ma se vai nei gironi e non in tribuna ti può succedere. ma dato che lo sai non vai in curva e soprattutto non ci vai con tuo figlio. non ho capito il senso...
    beh, no; se ci fosse la percezione di un rischio di quel tipo solo l'1% andrebbe allo stadio, curva o tribuna;
    si parla ti ho detto di "corresponsabilità". non è responsabile solo chi ha commesso materialmente il reato, ma anche chi ha utilizzato la propria influenza e il proprio ascendente nel determinare altri a commetterlo. se non erro questo principio "basilare" opera precipuamente in tema di delitti cui si applica volendo anche il 41bis
    ma, nel caso, l'influenza esercitata è a rigare la carrozzeria - e solo questo può essere imputato - non a tentare l'omicidio col fuoco, che è scelta e responsabilità autonoma del reo; altrimenti, la madre che dica al padre: rimprovera nostro figlio, sarebbe responsabile perché quello decide di massacrarlo di botte...

    teoricamente con la cittadinanza europea (o meglio libertà di stabilimento e circolazione") puoi fare qualunque cosa. a livello concreto no. proprio a cagione della tua identità e provenienza etnica sociale linguistica e razziale. per uno del sud come sono io già andare a roma e risiedervi senza comprometterne l'equilibrio interno è un problema. fai tu.
    opinione tua; io parlo di fatti, norme operative, vincoli reali; in Piemonte ci sono più Palumbo che Pautasso, e nel Baden Wuerttemberg più Patanè o Russo che Schultz...

    tu hai tirato fuori il promotore finanziario e io ti ho risposto di conseguenza. le agenzie di rating sono private perché nel mondo anglosassone sono private la maggior parte delle attività con "contenuto" economico, non per altro. inoltre il fatto che siano private ne accresce la competitività a livello interno e intrernazionale, ma in un modo o nell'altro esse agenzie sono espressione di un contesto che è e non potrebbe non essere nazionale.
    sono private ovunque, ma la loro operatività non è influenzata dai confini; è come un giornale, fa informazione: vuoi leggere un giornale straniero ? se c'è libertà di stampa puoi ritenerlo più o meno affidabile, ma se le notizie sono le stesse di altri, cioè se dello stesso fatto gli estremi sono gli stessi nella stampa di paesi diversi, l'influenza della nazionalità è smentita;

    facoltà che però ti condiziona la vita. e per quanto ho avuto modo di esperire, credere in qualcosa, qualcosa che si ponga come "vero" e "giusto" aiuta tanto, ma tanto, a vivere meglio.
    opinione legittima; ma non è la questione; io non discuto dei gusti e delle opinioni personali, ma di ciò che è possibile osservare come dato di realtà sul funzionamento delle cose; poi, ognuno pensi quel che vuole.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #446
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ciò che premeva lo puoi solo sapere in una transazione consapevole dei costi, che non c'era; la politica di potenza nazista è stata un inganno nei confronti del popolo: presentata come "ordinaria": andiamo allo stadio, e magari ci scappa la scazzottata, quando poi sono usciti fuori i "ferri" e i morti;

    non era affatto "ordinaria". lo sforzo richiesto al popolo tedesco era di carattere "straordinario". ovviamente la propaganda faceva leva sul diffuso malcontento per le sorti della guerra precedente. commisto sempre a livello di propaganda, a considerazioni sull'ordine interno che presupponevano un nemico da sconfiggere, cioè l'ebreo. e sulla necessità di concepire il popolo tedesco come depositario delle virtù "razziali" che gli avrebbero consentito di dominare il mondo. per quanto la propaganda fosse estremamente "radicale" e a tratti "paranoica", interpretava un sentimento ti ripeto, diffuso, che si prestava ad essere manipolato.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    esatto; a fortiori, fossero stati noti i fini alle masse - i gerarchi delle chiese un po' intuivano, non le dimensioni ma la qualità, un po' sapevano, e speravano di poter limitare, gestire - l'incompatibilità e la reazione sarebbero state più radicali;

    i fini erano ben noti, ti ripeto: far rinascere il sentimento nazionale attraverso l'estremizzazione del concetto di diseguaglianza, e sostituendo ad esso quello di razza. il concetto di razza padrona venne presentato non a livello ipotetico, ma come un dato di fatto "misurabile" e "valutabile".


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non si può, perché verrebbero meno i presupposti fondamentali; sarebbe come pensare ad un Nazismo senza teoria razziale; non è più Nazismo; il Cristianesimo - nella sua radice essenziale - è una dottrina di ambiente e misticità irrazionalista di radice ebraica che giunge ad un antropocentrismo egualitario fondato sul sentimento empatico; per quanto rielaborata secondo la logicità ellenista, proprio nell'impossibilità moderna di agganciarsi alla trascendenza, vedi Kant, fino a Wittgenstein, si torna a quella radice: nella Nostra Aetate, o sui frontespizi delle chiese luterane tedesche si legge: Uniti a Israele in un percorso comune...

    ti ripeto l'invito a rileggere i veri rosemberg, langhden, lagarde, gobineau, ecc.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    lo so bene; leggi Goodrich-Clarke, Boringhieri, o Giorgio Galli... la fantasia è pensare l'identificazione opposta, e cioè che l'artigiano renano fosse disposto a sacrificare i suoi figli per i fini non dichiarati;

    meno male. allora almeno su questo siamo d'accordo.

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    beh, no; se ci fosse la percezione di un rischio di quel tipo solo l'1% andrebbe allo stadio, curva o tribuna;

    in tribuna costa di più ma non succede niente. si tratta di scelte, più o meno consapevoli.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma, nel caso, l'influenza esercitata è a rigare la carrozzeria - e solo questo può essere imputato - non a tentare l'omicidio col fuoco, che è scelta e responsabilità autonoma del reo; altrimenti, la madre che dica al padre: rimprovera nostro figlio, sarebbe responsabile perché quello decide di massacrarlo di botte...

    è comunque "istigazione a delinquere", che costituisce anche essa reato. la madre poi...si tratta di esercizio della patria potestà, che risulta complesso discernere dalle violenze gratuite, cioè non finalizzate all'educazione della prole ma dipendenti da altri problemi, come ad esempio l'alcolismo...

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    opinione tua; io parlo di fatti, norme operative, vincoli reali; in Piemonte ci sono più Palumbo che Pautasso, e nel Baden Wuerttemberg più Patanè o Russo che Schultz...

    si. credo però che tutti questi qua non siano avvocati ma piuttosto umili lavoratori, quali sono quegli stranieri che a napoli raccolgono pomodori...abbi pazienza. non è che se vai in altri paesi da emigrante, puoi pensare di andare a fare lavori "pregiati" come avvocato o giornalista. che già in italia è difficile fare...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sono private ovunque, ma la loro operatività non è influenzata dai confini; è come un giornale, fa informazione: vuoi leggere un giornale straniero ? se c'è libertà di stampa puoi ritenerlo più o meno affidabile, ma se le notizie sono le stesse di altri, cioè se dello stesso fatto gli estremi sono gli stessi nella stampa di paesi diversi, l'influenza della nazionalità è smentita;

    si. però non capita mai che uno stato vada in default per una notizia scritta su un giornale. per una valutazione di insolvenza fatta da una di quelle agenzie, si. e la considero una differenza fondamentale.


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    opinione legittima; ma non è la questione; io non discuto dei gusti e delle opinioni personali, ma di ciò che è possibile osservare come dato di realtà sul funzionamento delle cose; poi, ognuno pensi quel che vuole.
    ok. questo credo sia un buon atteggiamento mentale.

  12. #447
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    non era affatto "ordinaria". lo sforzo richiesto al popolo tedesco era di carattere "straordinario". ovviamente la propaganda faceva leva sul diffuso malcontento per le sorti della guerra precedente. commisto sempre a livello di propaganda, a considerazioni sull'ordine interno che presupponevano un nemico da sconfiggere, cioè l'ebreo. e sulla necessità di concepire il popolo tedesco come depositario delle virtù "razziali" che gli avrebbero consentito di dominare il mondo. per quanto la propaganda fosse estremamente "radicale" e a tratti "paranoica", interpretava un sentimento ti ripeto, diffuso, che si prestava ad essere manipolato.
    i fini erano ben noti, ti ripeto: far rinascere il sentimento nazionale attraverso l'estremizzazione del concetto di diseguaglianza, e sostituendo ad esso quello di razza. il concetto di razza padrona venne presentato non a livello ipotetico, ma come un dato di fatto "misurabile" e "valutabile".
    aspetta, non confondere il piano declamatorio di propaganda interna - capisco che colpisca la tua fantasia - con la realtà diplomatica percepibile in base agli atti concreti: fino al 1940, quindi già in piena guerra, la politica nazista si atteggiava a quella di una normo-potenza revisionista (del trattato di Versailles), cioè molto aggressiva, ma con obiettivi limitati, che si traducevano in offerte di resa nell'ambito del sistema internazionale, con dinamiche analoghe a quelle del 19, annessioni, trattati, come Monaco, Molotov-Ribbentrop, ecc...

    una lettura comune di questa politica era quella dell'ordinarietà di potenza, non dell'annientamento e della guerra totale; cioè - fai attenzione qui - la percezione - interna tedesca, ma anche della maggior parte degli interlocutori e osservatori stranieri - delle possibilità era di una resa negoziata degli alleati per quella che Hitler aveva sempre presentato come "pace stabile", "giusta", con le annessioni dei territori di etnicità tedesca, altre stipulazioni, secondo la linea Anschluss-Sudeti, che poteva sfociare nel recupero di Alsazia e Lorena o di limitate aree a sovranità polacca;

    solo alcuni analisti americani leggevano il Mein Kampf in modalità non-europea, per cui tra il dire e il fare...
    quello che conta davvero è che non vi è stato un passaggio di consenso, consapevole, tra la modalità limitata e la condizione di irreversibile guerra totale, in cui quella massa di consenso per Hitler abbia potuto valutare la circostanza per cui l'eventuale sconfitta avrebbe comportato - in quel quadro - conseguenze molto peggiori di quelle di Versailles; questo è un pensiero che hanno cominciato a maturare solo alcune gerarchie militari, a guerra iniziata, e che alla fine ha prodotto l'attentato del 44;
    la lettura omogeneizzante e retrospettiva della storia, come un continuum di intenzionalità coerenti e uniformi è proprio un grave errore di metodo;

    ti ripeto l'invito a rileggere i veri rosemberg, langhden, lagarde, gobineau, ecc.
    li conosco bene; ma non basta che quelli abbiano formulato tesi balzane a rendere le loro idee compatibili al dettato evangelico, eh... quando leggi "il prossimo tuo" in quel contesto narrativo, non sei autorizzato a pensare che quel "prossimo" implichi limitazioni di tipo "razziale", quando tutto il costrutto precettistico generale è egualitario; non è che il prefetto può interpretare la normativa sul rilascio o la sospensione delle patenti di guida nel senso di concederle secondo il suo arbitrio personale, chi gli sta simpatico, antipatico, ecc... stravolgendo in senso satrapico una disciplina di una facoltà che ha valore di generalità ed astrattezza;

    è comunque "istigazione a delinquere", che costituisce anche essa reato.
    un reato diverso, con conseguenze molto diverse;

    la madre poi...si tratta di esercizio della patria potestà, che risulta complesso discernere dalle violenze gratuite, cioè non finalizzate all'educazione della prole ma dipendenti da altri problemi, come ad esempio l'alcolismo...
    la questione concettuale è che se tu incarichi un'agenzia di recupero crediti di ingiungermi un pagamento non sei responsabile di eventuali modalità criminali nelle quali quell'ingiunzione viene effettuata, se non nella misura in cui sei consapevole o hai istigato a quelle modalità.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #448
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    aspetta, non confondere il piano declamatorio di propaganda interna - capisco che colpisca la tua fantasia - con la realtà diplomatica percepibile in base agli atti concreti: fino al 1940, quindi già in piena guerra, la politica nazista si atteggiava a quella di una normo-potenza revisionista (del trattato di Versailles), cioè molto aggressiva, ma con obiettivi limitati, che si traducevano in offerte di resa nell'ambito del sistema internazionale, con dinamiche analoghe a quelle del 19, annessioni, trattati, come Monaco, Molotov-Ribbentrop, ecc...

    si. questo però a livello esterno. e cmq sai benissimo che, nonostante il cambio di regime o di "regimi", ogni nazione europea, almeno dalla nascita degli stati nazionali, ha sempre perseguito politiche internazionali sulla base delle pretese che, a livello di consuetudine internazionale, i propri "sovrani" hanno sempre perseguito. quelle tedesche all'epoca si fondavano proprio sulla restituzione alla sovranità della nazione di territori che, a causa del trattato di versailles e dei "traditori" di novembre, le erano stati sottratti.
    poi: il trattato di monaco sancì l'uscita della germania dalla società delle nazioni, allo scopo di eliminare i vincoli che si frapponevano a livello internazionale, a un pieno controllo, anche militare, del territorio. quello molotov/ribbentropp sancì da parte sua la spartizione dell'europa tra russia e germania, anche se con qualche mese di anticipo sulla concreta realizzazione del progetto.

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    una lettura comune di questa politica era quella dell'ordinarietà di potenza, non dell'annientamento e della guerra totale; cioè - fai attenzione qui - la percezione - interna tedesca, ma anche della maggior parte degli interlocutori e osservatori stranieri - delle possibilità era di una resa negoziata degli alleati per quella che Hitler aveva sempre presentato come "pace stabile", "giusta", con le annessioni dei territori di etnicità tedesca, altre stipulazioni, secondo la linea Anschluss-Sudeti, che poteva sfociare nel recupero di Alsazia e Lorena o di limitate aree a sovranità polacca;

    si. sta di fatto che, dopo il trattato molotov/ribbentropp hitler decise, anziché limitare la potenza polacca, invaderla di sana pianta in ottemperanza alla propria idea di "lebensraum". d'altra parte la russia se ne prese una bella fetta. dopodiché conosciamo tutti come è andata la storia. che tu dica che la germania avesse interesse a proporsi come normo/potenza mi pare lasci il tempo che trova...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    solo alcuni analisti americani leggevano il Mein Kampf in modalità non-europea, per cui tra il dire e il fare...
    quello che conta davvero è che non vi è stato un passaggio di consenso, consapevole, tra la modalità limitata e la condizione di irreversibile guerra totale, in cui quella massa di consenso per Hitler abbia potuto valutare la circostanza per cui l'eventuale sconfitta avrebbe comportato - in quel quadro - conseguenze molto peggiori di quelle di Versailles; questo è un pensiero che hanno cominciato a maturare solo alcune gerarchie militari, a guerra iniziata, e che alla fine ha prodotto l'attentato del 44;
    la lettura omogeneizzante e retrospettiva della storia, come un continuum di intenzionalità coerenti e uniformi è proprio un grave errore di metodo;
    la guerra totale era in prospettiva. la stessa "catarsi" che interessò la nazione, e che si realizzò nell'olocausto, interessò la stessa nazione tedesca non solo all'interno ma anche all'esterno, con grande dispendio di risorse economiche, mezzi militari, morti in battaglia. mentre i prigionieri morivano nei campi, il meglio della gioventù tedesca dava la vita sui campi "di battaglia". in un modo o nell'altro la guerra "totale" fu una precisa conseguenza della politica di potenza hitleriana. ti ho già detto che ognuno "combatteva" per i propri lutti. così anche i tedeschi guidati da hitler. alla fine della fiera la politica hitleriana si concretò nel "suicidio" politico di una nazione, colpevole di lutti atavici, rispetto ai quali hitler svolse il ruolo di divinità punitiva...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    li conosco bene; ma non basta che quelli abbiano formulato tesi balzane a rendere le loro idee compatibili al dettato evangelico, eh... quando leggi "il prossimo tuo" in quel contesto narrativo, non sei autorizzato a pensare che quel "prossimo" implichi limitazioni di tipo "razziale", quando tutto il costrutto precettistico generale è egualitario; non è che il prefetto può interpretare la normativa sul rilascio o la sospensione delle patenti di guida nel senso di concederle secondo il suo arbitrio personale, chi gli sta simpatico, antipatico, ecc... stravolgendo in senso satrapico una disciplina di una facoltà che ha valore di generalità ed astrattezza;

    però si parlava di cristianesimo "riformato" come di un ritorno alle origini, cioè di ritorno allo spirito della riforma luterana. vedi, lutero pensava che non vi fosse alcuna predilezione da parte di dio nei riguardi di chi compiva le c.d. opere di bene o anche "gli atti di carità". la predilezione divina coinvolgeva, sin dall'inizio dei tempi, solo alcune "anime". ovviamente all'uomo non era dato sapere "chi" fossero i predestinati alla salvezza. da ciò l'applicazione di regole per operare un "riconoscimento" di quella selezione che solo a dio è dato conoscere. ad esempio fino a tutto l'ottocento si riteneva che una rigorosa educazione, la stessa per tutti, potesse evidenziare in coloro che "sopravvivevano" il segno della predestinazione.
    questo scenario a mio avviso prefigura e prepara l'avvento di hitler e del nazismo, sia pure in chiave edulcorata...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    un reato diverso, con conseguenze molto diverse;

    si. ma sempre di carcere si tratta.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la questione concettuale è che se tu incarichi un'agenzia di recupero crediti di ingiungermi un pagamento non sei responsabile di eventuali modalità criminali nelle quali quell'ingiunzione viene effettuata, se non nella misura in cui sei consapevole o hai istigato a quelle modalità.
    questa è una fattispecie diversa. siamo sul civile anziché sul penale.
    Ultima modifica di sandor; 25-03-2019 alle 12:31

  14. #449
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    si. sta di fatto che, dopo il trattato molotov/ribbentropp hitler decise, anziché limitare la potenza polacca, invaderla di sana pianta in ottemperanza alla propria idea di "lebensraum". d'altra parte la russia se ne prese una bella fetta. dopodiché conosciamo tutti come è andata la storia. che tu dica che la germania avesse interesse a proporsi come normo/potenza mi pare lasci il tempo che trova...
    non è che lo dico io; ma è quello che risultava dai rapporti di fatto e dalle percezioni; altrimenti, non ti spiegheresti i tentativi in extremis, persino di uno come Himmler, di cui tutto si può dire fuorché che fosse ignaro - figuriamoci la media della popolazione, pure indottrinata - di venire a patti con gli alleati, come in una guerra "normale" o normalizzabile;

    la guerra totale era in prospettiva. la stessa "catarsi" che interessò la nazione, e che si realizzò nell'olocausto, interessò la stessa nazione tedesca non solo all'interno ma anche all'esterno, con grande dispendio di risorse economiche, mezzi militari, morti in battaglia. mentre i sub/umani morivano nei campi, il meglio della gioventù tedesca dava la vita sui campi "di battaglia". in un modo o nell'altro la guerra "totale" fu una precisa conseguenza della politica di potenza hitleriana. ti ho già detto che ognuno "combatteva" per i propri lutti. così anche i tedeschi guidati da hitler. alla fine della fiera la politica hitleriana si concretò nel "suicidio" politico di una nazione
    "suicidio" implica autodeterminazione, scelta del soggetto; l'identificazione Hitler=nazione è impropria, perché è come dire che "una famiglia si è suicidata" quando il padre uccide i figli, la moglie e poi si spara;


    colpevole di lutti atavici, rispetto ai quali hitler svolse il ruolo di divinità punitiva...
    questa però non è storia, ma poesia retrospettiva; se non ti piace "fumetto", chiamiamola mitologia;

    nel 19 c'era poco da tradire, perché i soldati non avevano più da mangiare, causa il blocco; ovviamente, i militari non volevano prendersi la responsabilità di essere stati incapaci di vincere una guerra di logoramento, e hanno accusato un fronte interno, e poi chi si è preso l'onere di ricostruire, tenendo conto del caos e cercando di attutire lo schiacciamento imposto da trattato;
    nell'immaginario tedesco dei ceti istruiti, sin dal 1870 c'era l'illusione che lo strumento militare fosse di per sé adeguato a risolvere le questioni di potenza; e lo stesso errore fu fatto dopo, sottovalutando demografia - russi- e potenza industriale - americani - per l'incapacità di accettare nuove gerarchie, moderne, i manager, gli industriali, ecc... gente bollata come traditrice perché per vocazione avrebbe dovuto e potuto solo cercare vie pacifiche al successo tedesco, come è avvenuto dopo il 45;

    io capisco che a te possa piacere la declamazione di formule tonitruanti, ad effetto di grandezza; ma questo è un esercizio diverso dalla descrizione della realtà fattuale e storica;
    la quale invece si spiega, nella sua complessità, come un trappolone sfuggito di mano ad una società che, per una sua debolezza di cultura politica e per colpe derivanti da analoghe debolezze dei vicini vittoriosi, non è stata capace di affrontare certi problemi e si è affidata a scorciatoie inventate da un soggetto deviante - nel senso di anormale rispetto allo standard del capo politico - e delle quali non era capace di valutare i rischi;

    in forma meno drammatica, avresti un esempio presente per figurarti come funziona la storia osservando la cronaca, con la Brexit: i britannici hanno seguito un deviante, Farage, che ha promesso loro cose mirabolanti con l'uscita dall'UE; ben presto, molti elettori pro-Brexit si sono resi conto che avevano fatto una stupidaggine, costosa e senza nessun premio garantito; lo hanno potuto fare, tardivamente, perché l'informazione è libera, a differenza della Germania hitleriana;

    ciononostante, probabilmente - anzi, quasi certamente - vedremo conseguenze molto negative per il Regno Unito, già in atto, perdite di posti di lavoro, di ricchezza finanziaria, di servizi, ecc...
    ma non è che tra 50 o 100 anni si potrà raccontare che tali conseguenze siano state intese, sia dagli elettori, sia, in effetti, dallo stesso Farage; cioè, se la Brexit è stata votata contro il pizzaiolo di Aversa, l'idraulico polacco o il muratore romeno - perché di questo si tratta - non è che un simpatizzante di Farage potrà, tra 50 anni, dire che l'operaio Toyota di Leeds ha scelto di immolarsi e diventare disoccupato e con una sanità ancora più misera pur di cacciare dal sacro suolo patrio il pizzaiolo Gennaro di Aversa;
    non so se mi spiego ?

    però si parlava di cristianesimo "riformato" come di un ritorno alle origini, cioè di ritorno allo spirito della riforma luterana.
    propaganda, comprensibile, ma priva di fondamento; la Riforma non altera i valori evangelici; anzi, li rende indisponibili persino alle gerarchie ecclesiastiche, perché i riformati non hanno preti, caste sacerdotali;
    vedi, lutero pensava che non vi fosse alcuna predilezione da parte di dio nei riguardi di chi compiva le c.d. opere di bene o anche "gli atti di carità". la predilezione divina coinvolgeva, sin dall'inizio dei tempi, solo alcune "anime". ovviamente all'uomo non era dato sapere "chi" fossero i predestinati alla salvezza. da ciò l'applicazione di regole per operare un "riconoscimento" di quella selezione che solo a dio è dato conoscere. ad esempio fino a tutto l'ottocento di riteneva che una rigorosa educazione, la stessa per tutti, potesse evidenziare in coloro che "sopravvivevano" il segno della predestinazione.
    questo scenario a mio avviso prefigura e prepara l'avvento di hitler e del nazismo, sia pure in chiave edulcorata...
    questa è una lettura nazista di un luteranesimo "nazionale", che si basa sulla politicizzazione della riforma nel suo contesto storico e su una rielaborazione falsata dell'antisemitismo luterano; ma non ha alcuna fondatezza teologica:

    il riformato, proprio per l'abolizione degli intermediari sacerdotali, si considera "ebreo che ha capito correttamente"; questa è una conclusione cui arrivò persino Wagner, fervente antisemita, al momento di elaborare il mito di Parsifal, dopo tutto un percorso nei circoli esoterici dove si postulava un Gesù non ebreo;
    cioè, quella roba di Rosenberg - perché Hitler, da cattolico, ci capiva davvero poco - era rimasticatura tardiva di idee di mezzo secolo prima, che nemmeno tra gli esoteristi erano considerate più, tanto era improbabile sostenerle in una società di biblisti, intrisa dello spirito del Libro; potevano, appunto, affascinare poco eruditi cattolici, educati al catechismo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #450
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    Sai è inutile che fai finta di nulla e metti le parole in maiuscolo. Sono discussioni varie e post su post che ti stiamo dicendo no grazie al tuo modello e alle tue fisime sulla coppia e la famiglia, al teatrino pissero educativo. Che gioco di squadra vuoi che sia tappare la bocca a qualcuno?
    Poi che fai, riproponi la solita lagna, tutti brutti ed egoisti.
    Complimenti allo sforzo.
    Se a casa tua campate d'aria e avete pure la casa che si ristruttura da sé buon per voi.
    Che gioco di squadra vuoi fare quando magari arrivi male a fine mese perché le spese per campare ci sono?
    Capisci che se qualcuno lascia il lavoro per stare a casa manca un'entrata che può essere fondamentale?
    E se chi lascia un lavoro poi un domani non lo ritrova o lo ritrova a condizioni più svantaggiose?
    E se qualcuno lo lascia qualche anno prima della pensione perché c'è qualche anziano in casa che ha bisogno, che fa, resta senza un'entrata sia di stipendio ora che di pensione domani?
    Non si tratta certo di avidità qui bimbo bello, ma di bisogni essenziali.
    Ti ricordo poi che esistono i badanti, che ovviano al problema di anziani in casa di cura.
    Per i bambini io sarei anche favorevole a prolungare il congedo di maternità, ma sai non dipende da me. Qualcuno poi sta mettendo su asili aziendali (dove lavoro io i "vecchi" colleghi mi dicono che c'era). Qualche decennio fa qualcuno ce n'era in Italia. Certo, si tratta di aziende che probabilmente possono e vogliono, non è appannaggio di tutti, però può essere una buona idea.
    Ma certo Laura! Tranquilla, nessuno toglie a nessuno la possibilità di scegliere. Scegliere se lavorare all'interno della Famiglia o fuori casa. Ciò è oggetto delle nostre scelte personali. Il punto che mi preme sottolineare è un altro: Qual è il Bene primario...quello più importante? Secondo me e secondo la Chiesa (l'ha ribadito proprio stamattina il Santo Padre a Loreto) è quello della parte più debole della Società. Quello degli Anziani e dei Bambini.

    "Famiglia e giovani non possono essere due settori paralleli della pastorale delle nostre comunità, ma devono camminare strettamente uniti". Infine il Papa ha parlato degli ammalati. "La malattia ferisce la famiglia e i malati devono essere accolti dentro la famiglia. Per favore non cadiamo nella cultura dello scarto - ha aggiunto a braccio - che viena proposta da molteplici colonizzazioni ideologiche". La casa e la famiglia, infatti, "sono la prima cura del malato nell’amarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e prendersene cura."

    https://www.avvenire.it/papa/pagine/francesco-a-loreto

    Si dunque alle badanti, si agli asili aziendali: Ma l'Amore Familiare è un'altra cosa! Proprio un'altra cosa, mia cara.
    amate i vostri nemici

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