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Risultati da 106 a 120 di 789

Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #106
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    Ma se non filtri opportunamente gli addetti con valutazioni psicoattitudinali alla funzione ci saranno sempre insegnanti sadici e violenti, preti pedofili, carabinieri stupratori e spie.
    Ora che qualcuno sfugga e' fisiologico, ma non lo sono percentuali cosi' evidenti.
    Non basta una conoscenza nozionistica per fare le professioni che implicano ben altro.

  2. #107
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    una chicca che molti di voi forse conoscono: ricordate i village people? ecco, poliziotti, marinai, fabbri ferrai, vigili urbani e preti indosserebbero, ognuno a modo suo, una "tonaca", un' uniforme insomma, solo per poter evitare che la gente normale pensi che in definitiva gli appartenenti alle suddette categorie abbiano qualche "rotella" fuori posto. dimmi tu, o gatto ("gattillo, micio, micillo" come direbbe la mia defunta nonna buon anima...).

  3. #108
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Qui l'unico confuso sei tu. Queste che descrivi sono macchiette, stereotipi. Cosa significa accompagnamento vigile e costante e perché il padre non lo farebbe? Un uomo, un padre non può essere anche tenero e premuroso?
    Non si capisce perché una donna non possa dare anche lei regole, esprimerle, se non per bocca maschile. Mancano le ragioni, che si possono intuire fra le righe, fra il non detto.
    Messa come la dici qui riduci il padre ad una macchinetta detta-regole e la donna alla casalinga anni '50.
    No, è l'esatto contrario Vega: Donna e Uomo, Femmina e Maschio, Moglie e Marito (ma non mi leggi?) possono FARE TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO! Quel che stona e crea disarmonia è la famiglia dove fa tutto lei o fa tutto lui. I coniugi son chiamati invece ad armonizzarsi fra loro, ad essere complementari, a passare ai figli il concetto di sussidiarità, capisci? Oggi invece assistiamo soprattutto (e ripeto che non sono certo solo io ad affermarlo) all'evaporazione del padre. A madri che fanno tutto loro. Quel che viene suggerito dagli analisti, dai sociologi e dagli esperti in materia, è che va assolutamente recuperato il concetto di Autorità. Va recuperata la figura paterna come senso. Come simbolo. Come modello. Attraverso il quale, i figli imparano a crescere e maturare. Ma l'hai letto Jung? E se non ti pace Jung, l'hai letto Freud? Via.
    Ultima modifica di conogelato; 09-01-2019 alle 16:10
    amate i vostri nemici

  4. #109
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Articolo apparso su Repubblica eh....non sull'Osservatore Romano, amici

    Massimo Recalcati: "I figli ora capiscono di aver bisogno di un padre-testimone"

    L'analista: "La funzione del papà in psicoanalisi è quella di ricordare che la vita umana è attraversata dal limite mentre per il discorso del capitalista tutto è possibile: acquistare, consumare, evitare la morte. In Italia lo sappiamo bene"

    "Ciò che irrompe nelle nuove narrazioni non è il padre, ma la mancanza del padre". Da tempo lo psicanalista Massimo Recalcati si interroga sulle conseguenze di quello che Jacques Lacan chiamava l'evaporazione del padre: la scomparsa della Legge, il tramonto dell'autorità. Per lui non si tratta di una eclissi temporanea, ma di un fatto ormai avvenuto, strutturale e insuperabile.

    Chi è dunque il padre che torna al centro della scena letteraria e cinematografica?
    "Di sicuro non è il padre-padrone, il padre-Dio, il padre-bussola che ha l'ultima parola sul senso della vita e guida in modo infallibile i propri figli. In Occidente questa figura si è esaurita dopo il trauma virtuoso del '68. Solo i fondamentalisti cercano di recuperare quella immagine attraverso il Dio folle che comanda la morte dell'infedele riabilitando una rappresentazione padronale della paternità ".

    Cosa significa "evaporazione del padre"?
    "È una espressione che Lacan usava per spiegare come le contestazioni giovanili del '68 avessero demolito l'autorità simbolica del padre nella vita della famiglia e in quella della società. La sua previsione era che il vuoto lasciato dal padre venisse colmato dal carattere feticistico delle merci, dall'oggetto di consumo. Era una previsione corretta".

    Con quali conseguenze?
    "La funzione del padre in psicoanalisi è quella di testimoniare che la vita umana è attraversata dal limite mentre per il discorso del capitalista tutto è possibile: acquistare, consumare, evitare la morte. In Italia lo sappiamo bene: il ventennio che ci siamo lasciati alle spalle ha visto la degenerazione dell'idea di paternità. Uomini afflitti dalla sindrome di Peter Pan, eterni ragazzi che diventano compagni di gioco dei figli, padri ridotti a pupazzi...".

    Dobbiamo avere nostalgia della stagione precedente?
    "No. Dobbiamo distinguere il ritorno nostalgico del padre-padrone, la cui espressione più drammatica sono i fondamentalismi di vario genere, dalla giusta esigenza che la vita ha di liberarsi dai padri. Ma il lutto del padre è complicato, non si può solo rifiutare il padre. L'odio verso i padri ostacola la vita dei figli, non libera affatto dalla sua ombra. Per liberarsi dal padre bisogna riconoscere il suo valore".

    Nei libri e nei film sembra che i padri vengano convocati dai figli per un dialogo, una resa dei conti, un'alleanza. Che cosa si sta evocando?
    "Quello che resta del padre nel tempo della sua evaporazione non è il padre-padrone e nemmeno il padre-perverso, ma il padre- testimone. I figli hanno bisogno di testimoni che dicano loro non qual è il senso dell'esistenza, bensì che mostrino attraverso la loro vita che l'esistenza può avere un senso. Un esempio è Papa Francesco: a differenza dei suoi predecessori non rappresenta il padre glorioso simbolo di Dio in terra o l'infallibilità della dottrina, ma è un padre che non teme la sua povertà".

    Il concetto di paternità quanto ha a che fare con la biologia?
    "Generare un figlio non è essere un padre, ma accogliere la responsabilità che la nascita di un figlio comporta. Nel dibattito pubblico questo concetto viene spesso dimenticato. Ricordo le polemiche che si sono scatenate dopo la scelta di Nichi Vendola e del suo compagno di diventare genitori. Ho dei dubbi sulla maternità surrogata. Ma da una parte c'era una coppia che si amava e aveva deciso di avere un figlio, dall'altra c'erano persone che criticavano quella scelta avendo seminato figli nel mondo senza mai occuparsene. Da un lato una paternità biologica senza responsabilità etica, dall'altra una paternità extra biologica fondata su una responsabilità etica".

    La scomparsa del padre ha tra le sue conseguenze la nascita di una inedita figura di figlio che lei ha descritto nel saggio "Il complesso di Telemaco"...
    "Il tempo dei nostri figli è il tempo di Telemaco che non è solo una figura della nostalgia. Telemaco è il figlio giusto che ha il coraggio di mettersi in moto, di compiere il proprio viaggio. È il viaggio del figlio che rende possibile il ritorno di Ulisse. Per questo ho ribattezzato la generazione di oggi, "generazione Telemaco". Se i padri non hanno lasciato niente ai figli, tocca ai figli fare il viaggio, diventare eredi, interpretare in modo nuovo quello che hanno ricevuto. Anche se non hanno ricevuto Regni ma solo debiti! Da questo punto di vista possiamo dire che nelle nuove narrazioni irrompe anche e soprattutto una nuova figura di figlio ".

    http://www.repubblica.it/cultura/201...ne_-150937622/
    amate i vostri nemici

  5. #110
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    Axe


    Peccato che che Cono non risponda alle tue affermazioni ed argomentazioni, scrive ma non vuole mettersi in discussione, è un muro di gomma.
    Ragazzi...ma chi è Cono? Sinceramente: Credete che il sottoscritto propugni qualcosa di inesistente? Che non sta nè in cielo nè in terra? Mi costringete continuamente a puntualizzare. A postare e mettere alla vostra attenzione quel che scrivono al riguardo personalità come Bauman (no dico....Bauman!!!) Galimberti, Recalcati, Risè, Cacciari, Bergoglio, Jung, Freud. Ma vi rendete conto quando parlate di muro di gomma?

    Perché è scomparso il senso dell'etica? Prova a dare una risposta il breve e intensissimo saggio "Di nuovo soli" (Castelvecchi) di Zygmunt Bauman. Gesti come la strage di Corinaldo e le 'pietre d'inciampo' divelte a Roma, prima che essere criminali sono gesti stupidi, ovvero fatti da "menti ottenebrate", che hanno perso, appunto, il senso dell'etica. "Nel contesto attuale - spiega Bauman - c'è la tendenza generale a deregolamentare strutture una volta solide e durature". Al posto di lavoro fisso si sostituiscono posti precari. Essere liberi è diventato un principio guida. Sempre più spesso ci confrontiamo con bisogni della comunità "in qualità di contribuenti e non con un senso di responsabilità condivisa". Mentre sono i legami tra vita personale e vita pubblica quelli che rafforzano la morale.

    https://video.repubblica.it/rubriche...-C4-P6-S1.4-T1

    Repubblica eh.....non l'Avvenire o Civiltà Cattolica, amici.
    amate i vostri nemici

  6. #111
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    No, è l'esatto contrario Vega: Donna e Uomo, Femmina e Maschio, Moglie e Marito (ma non mi leggi?) possono FARE TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO! Quel che stona e crea disarmonia è la famiglia dove fa tutto lei o fa tutto lui.
    stona rispetto a che ? hai presente i genitori vedovi ? è o no una condizione naturale ?

    [quoteI coniugi son chiamati invece ad armonizzarsi fra loro, ad essere complementari, a passare ai figli il concetto di sussidiarità, capisci? Oggi invece assistiamo soprattutto (e ripeto che non sono certo solo io ad affermarlo) all'evaporazione del padre. A madri che fanno tutto loro. Quel che viene suggerito dagli analisti, dai sociologi e dagli esperti in materia, è che va assolutamente recuperato il concetto di Autorità. Va recuperata la figura paterna come senso. Come simbolo. Come modello. Attraverso il quale, i figli imparano a crescere e maturare. Ma l'hai letto Jung? E se non ti pace Jung, l'hai letto Freud? Via.[/QUOTE]
    io li ho letti, ma sono anche uomini di un secolo fa, che ragionavano sui modelli di un secolo fa.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #112
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    Ragazzi...ma chi è Cono? Sinceramente: Credete che il sottoscritto propugni qualcosa di inesistente? Che non sta nè in cielo nè in terra? Mi costringete continuamente a puntualizzare. A postare e mettere alla vostra attenzione quel che scrivono al riguardo personalità come Bauman (no dico....Bauman!!!) Galimberti, Recalcati, Risè, Cacciari, Bergoglio, Jung, Freud. Ma vi rendete conto quando parlate di muro di gomma?
    eccezion fatta per Risé e Bergoglio, seppure con riserve, escludo che questi pensatori abbiano argomentato pensando alla nozione di famiglia che intendi tu;

    Perché è scomparso il senso dell'etica? Prova a dare una risposta il breve e intensissimo saggio "Di nuovo soli" (Castelvecchi) di Zygmunt Bauman. Gesti come la strage di Corinaldo e le 'pietre d'inciampo' divelte a Roma, prima che essere criminali sono gesti stupidi, ovvero fatti da "menti ottenebrate", che hanno perso, appunto, il senso dell'etica. "Nel contesto attuale - spiega Bauman - c'è la tendenza generale a deregolamentare strutture una volta solide e durature". Al posto di lavoro fisso si sostituiscono posti precari. Essere liberi è diventato un principio guida. Sempre più spesso ci confrontiamo con bisogni della comunità "in qualità di contribuenti e non con un senso di responsabilità condivisa". Mentre sono i legami tra vita personale e vita pubblica quelli che rafforzano la morale.
    non è un ragionamento errato, ma certamente non asseconda la tua idea dei carismi o il tuo modello di famiglia;
    certamente Bauman non è per l'indissolubilità del matrimonio o per i "carismi" per nascita;

    poi, visto che ti piace la Costituzione, ti faccio presente questo:
    Art. 3
    "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
    distinzione di sesso
    , di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
    personali e sociali."

    la dottrina dei carismi cui ti ispiri, laddove indica che il padre avrebbe il carisma della guida, delle regole e dei comportamenti, stabilendo attitudini specifiche, viola il principio evidenziato, di fatto attribuendo all'uomo l'attitudine al governo dei valori morali e sminuendo la dignità della donna; nessun incensamento alternativo della figura femminile sarebbe ammissibile, posta questa discriminazione;

    ora, se un partito politico ponesse esplicitamente in programma la realizzazione di questo ordine, sarebbe immediatamente posto fuorilegge, poiché eversivo;
    e l'idea è talmente criminale che se un governo, pure democraticamente in carica, si proponesse la realizzazione di quel programma, il cittadino sarebbe autorizzato a ribellarsi anche in armi, visto che si tratterebbe di un tentativo di eversione dei valori fondamentali; pensa te...

    dallo stesso art. 3
    "E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
    limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
    persona umana
    e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,
    economica e sociale del Paese."

    detto altrimenti, la persona umana si realizza nella libertà e nell'uguaglianza - non nei carismi e nel principio d'autorità;

    ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico - per esempio, la mancata indipendenza femminile (o di altri soggetti socialmente penalizzati) tramite l'istruzione e il lavoro - e sociale - circostanze, mentalità, ecc...che pongono la donna (o altri soggetti penalizzati)in posizione subalterna o ancillare;

    a parte questo, il vero problema del tuo punto di vista è quello di essere dominato dalla paura e dalla diffidenza, più che dalla speranza; una circostanza fallimentare, regressiva; non per mio giudizio, ma perché mai ha funzionato nella storia umana;

    tutte le generazioni, da anziane, esprimono in qualche modo, oltre alla lagnanza sui nuovi costumi e sulla presunta "decadenza morale", deriva, degrado, un "ritorno" ai costumi antichi, mai verificatosi;
    quegli stessi costumi che una generazione definisce degradati, sono in seguito presi a modello virtuoso dalle successive, che ripetono l'esercizio dei predecessori; già questo dovrebbe far riflettere;
    l'idea di autorità paterna che piace a te è finita definitivamente col secolo scorso, che è stato il secolo della donna, a causa di tante circostanze; una fra tante, l'atomica; l'esistenza di un'arma tecnologica e definitiva, sebbene non abbia eliminato le guerre convenzionali, ha reso definitivamente obsolescente il modello di autorità maschile cui ti riferisci, fondato sulla forza fisica della persona; poi ci hanno pensato la Meir, la Thatcher e altre a scardinare il teorema.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #113
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ragazzi...ma chi è Cono? Sinceramente: Credete che il sottoscritto propugni qualcosa di inesistente? Che non sta nè in cielo nè in terra? Mi costringete continuamente a puntualizzare. A postare e mettere alla vostra attenzione quel che scrivono al riguardo personalità come Bauman (no dico....Bauman!!!) Galimberti, Recalcati, Risè, Cacciari, Bergoglio, Jung, Freud. Ma vi rendete conto quando parlate di muro di gomma?

    Perché è scomparso il senso dell'etica? Prova a dare una risposta il breve e intensissimo saggio "Di nuovo soli" (Castelvecchi) di Zygmunt Bauman. Gesti come la strage di Corinaldo e le 'pietre d'inciampo' divelte a Roma, prima che essere criminali sono gesti stupidi, ovvero fatti da "menti ottenebrate", che hanno perso, appunto, il senso dell'etica. "Nel contesto attuale - spiega Bauman - c'è la tendenza generale a deregolamentare strutture una volta solide e durature". Al posto di lavoro fisso si sostituiscono posti precari. Essere liberi è diventato un principio guida. Sempre più spesso ci confrontiamo con bisogni della comunità "in qualità di contribuenti e non con un senso di responsabilità condivisa". Mentre sono i legami tra vita personale e vita pubblica quelli che rafforzano la morale.

    https://video.repubblica.it/rubriche...-C4-P6-S1.4-T1

    Repubblica eh.....non l'Avvenire o Civiltà Cattolica, amici.
    Tu non puntualizzi un bel nulla, non entri nemmeno nel merito della discussione, fai un continuo copia-incolla senza rispondere agli altri nel merito: hai un’immagine anacronistica e datata della famiglia, del ruolo del padre e della madre: gli altri te l’hanno fatto notare e tu continui ad inondarci di altri copia-incolla senza prendere nemmeno atto delle obiezioni che ti sono state mosse e costruire un dialogo.

  9. #114
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Però bisogna dare atto a Cono della sua infinita pazienza. Ha sempre tutti contro
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  10. #115
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    No, è il contrario per la pazienza
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  11. #116
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Però bisogna dare atto a Cono della sua infinita pazienza. Ha sempre tutti contro
    lui aspirerebbe al martirio; infatti cita sempre "vi odieranno per quello che...";
    in realtà non lo odia nessuno; anzi, la sua ingenuità personale fa anche tenerezza;

    il punto è che quella sprovvedutezza nel maneggiare i concetti gli consente di esprimere idee terribili come fossero normali;

    in questo 3d sostiene che tu, per condizione genetica di nascita, non avresti l'attitudine a essere guida, dettare regole e comportamenti ai tuoi figli, mente il tuo uomo sì, a prescindere dalle vostre personalità; tu saresti deputata alla tenerezza e all'accudimento;
    in precedenza, ha affermato e ribadito che mai appoggerebbe una sua figlia che intendesse divorziare, per nessun motivo, perché il matrimonio è indissolubile; ed è cresciuto nella nostra epoca, in un paese modernizzato;

    io evito persino di contestare le sue legittime scelte ideologiche, come faccio con altri, tipo i nazisti dell'Illinois de noantri;

    mi limito solo a fargli notare che vende malissimo quelle idee, perché non fa desiderare a nessuno di emularlo, visto che comunica un'estrema fragilità, paura, diffidenza, desiderio di controllo sugli altri;
    se vuoi propagandare idee, una filosofia morale ed esistenziale, devi esprimere gioia, forza, stare bene in quella pelle, insomma, sedurre;

    sei uomo e ti lamenti della perdita del carisma maschile ? chi ti legge pensa tu sia insicuro sul tuo carisma;
    sei felicemente sposato e guardi nei piatti altrui, commenti i comportamenti peccaminosi di chi cambia partner ? chi ti legge pensa tu sia invidioso e che quello che hai non ti piace; Paul Newman - che era Paul Newman, a Hollywood, mica pizza e fichi - è stato tutta la vita con Joanne Woodward, bella e intelligentissima; a chi gli chiedeva della cosa, rispondeva: perché andare da McDonalds se hai una fantastica bistecca a casa ? mica che i suoi colleghi farfalloni erano degli immorali;
    questo è sedurre;
    se sei sposato cattolicamente e sei contento, perché pensare che due donne che si possono unire distruggano la famiglia, se la cosa in nulla ti riguarda, come se implicasse un divieto per te ? chi ti legge pensa che puoi sopportare quella condizione solo se la condividono tutti gli altri, che la diversità mini la tua sicurezza; un po' tipo la commessa che ti dice: di questo, ne abbiamo venduti tantissimi, quando ti vede perplessa e fa leva sul conformismo;

    fai discorsi di ordine morale, parli di un Bene superiore, spirituale, che nel matrimonio si - impersonale; chi si sacrificherà di più ? indovina... - deve andare d'accordo, punti il dito sulla debolezza di chi si lascia alla prima difficoltà, per egoistico desiderio di edonistiche libertà, come se la gente normale facesse la vita dei divi del gossip - su cui è molto preparato
    e poi, per dissuadermi dalla peccaminosa ed egoistica libertà mi argomenti che la solitudine è brutta e - con un concetto molto materialistico - si resta con un pugno di mosche ? io penserò che sei mosso da un'umanissima, ma anche fragilissima, pulsione opportunistica; come pensi di convincermi a vivere come te, abbracciare quei valori ?

    sai, fosse solo lui, uno ci fa una risata su, e transige; ma le idee sono pallottole; io ho amiche lesbiche unite civilmente - il degrado, la distruzione della famiglia - e quando vedo centinaia di migliaia di persone libere di vivere come vogliono che fanno adunate al Circo Massimo per impedire a quelle mie amiche di fare altrettanto, senza che questo cagioni danno a nessuno, non riesco a voltarmi dall'altra parte;
    viviamo in un paese in cui un giorno si ed uno no un uomo ammazza la compagna o la ex a martellate, e Dio solo sa tutto ciò che non viene denunciato, l'iceberg sott'acqua, e il capo di quei fanatici - Pillon - presenta un progetto di legge in cui si prevedono procedure di conciliazione private sottratte al vaglio della magistratura, cioè un ambiente negoziale in cui sarebbe molto difficile appurare l'entità di pressioni o minacce.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #117
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Beh oddio ogni tanto non mi sento molto brava a fare da guida, ma va beh capita a tutti credo...
    Le critiche a chi vive diversamente, io le interpreto come una preoccupazione per il futuro dei propri figli e non ai singoli individui, perchè i nostri figli sono nati in un'epoca in cui manca appunto una guida collettiva. Ognuno si fa la propria morale e districarsi nel labirinto diventa sempre più difficile. Non conosco genitori che non siano preoccupati di questo.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  13. #118
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Beh oddio ogni tanto non mi sento molto brava a fare da guida, ma va beh capita a tutti credo...
    Le critiche a chi vive diversamente, io le interpreto come una preoccupazione per il futuro dei propri figli e non ai singoli individui, perchè i nostri figli sono nati in un'epoca in cui manca appunto una guida collettiva. Ognuno si fa la propria morale e districarsi nel labirinto diventa sempre più difficile. Non conosco genitori che non siano preoccupati di questo.
    che intendi per "guida collettiva", materialmente ? perché davvero non si capisce; a meno che tu non voglia qualcuno che prenda le decisioni al posto tuo e rinunci a questa libertà e responsabilità.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #119
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    stona rispetto a che ? hai presente i genitori vedovi ? è o no una condizione naturale ?
    E' una conseguenza di determinati eventi. Non una condizione naturale, Axe. Non si è vedovi di default....all'origine....
    Qua si esamina la questione nel suo complesso. Non i casi particolari dove si è costretti a crescere da soli. I figli, per crescere e maturare responsabilmente, hanno bisogno di rapportarsi con l'universo maschile e con quello femminile. Guai se la madre, per dire, in loro presenza, contesta apertamente il padre. O lo sminuisce in qualche modo. Questo, alla lunga, produce una devastazione esistenziale, in loro. Confusione e disorientamento. Che poi diventan difficili da recuperare....


    io li ho letti, ma sono anche uomini di un secolo fa, che ragionavano sui modelli di un secolo fa.[/QUOTE]

    No! E' questo il punto che richiama Bauman: Il modello naturale è fondamentale. Sempre. In qualsiasi epoca.
    L'Uomo, voglio dire, è fatto alla stessa maniera. Si relaziona e agisce nella vita avendo come base i rapporti familiari. Andandoli a contestare, spezzare, frammentare e spesso distruggere, si fa del male alla società intera. Nel suo complesso!
    amate i vostri nemici

  15. #120
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Tu non puntualizzi un bel nulla, non entri nemmeno nel merito della discussione, fai un continuo copia-incolla senza rispondere agli altri nel merito: hai un’immagine anacronistica e datata della famiglia, del ruolo del padre e della madre: gli altri te l’hanno fatto notare e tu continui ad inondarci di altri copia-incolla senza prendere nemmeno atto delle obiezioni che ti sono state mosse e costruire un dialogo.
    Follemente, torniamo all'inizio della discussione: C'è un'emergenza educativa? C'è una deriva morale? Se la risposta è no, che parliamo a fare riempiendo pagine e pagine?
    Ma se la risposta è si, se intorno a noi accadono fatti che interrogano profondamente le nostre coscienze....qua stiamo facendo una cosa importantissima! Che va molto aldilà del semplice aver torto e aver ragione. Stiamo cercando di capire la REALTA' (perdona la maiuscola, Axe) cosa sta succedendo, perchè, cosa è possibile fare, cosa diciamo noi e cosa dicono illustri ed eminenti pensatori....
    amate i vostri nemici

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