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Risultati da 136 a 150 di 789

Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #136
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Mah informare è il lavoro dei giornalisti, lo si fa scrivendo un libro o un articolo, con l'autorevolezza del caso visto che chi scrive è necessariamente in posizione up mentre il lettore è automaticamente in posizione down. Qua si chiacchiera alla pari e si danno le proprie opinioni, ma pare ti piaccia ritagliarti il ruolo di colui che ha qualcosa da insegnare.
    Poi è quello che mi arriva, non dico che sia la tua intenzione.

    Dal dizionario, spocchia: atteggiamento caratterizzato da presunzione, da senso di superiorità.

    Ovviamente faccio una critica con la consapevolezza che puoi ricambiare facendomi una critica
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  2. #137
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Mah informare è il lavoro dei giornalisti, lo si fa scrivendo un libro o un articolo, con l'autorevolezza del caso visto che chi scrive è necessariamente in posizione up mentre il lettore è automaticamente in posizione down. Qua si chiacchiera alla pari e si danno le proprie opinioni, ma pare ti piaccia ritagliarti il ruolo di colui che ha qualcosa da insegnare.
    Poi è quello che mi arriva, non dico che sia la tua intenzione.

    Dal dizionario, spocchia: atteggiamento caratterizzato da presunzione, da senso di superiorità.

    Ovviamente faccio una critica con la consapevolezza che puoi ricambiare facendomi una critica
    no, io non ho nulla da criticarti, perché non parlo delle persone; tantomeno di quelle che non conosco; a meno che alcuni tratti non risultino incidentali mentre si discute delle idee che le persone esprimono;

    ma in un posto dove si discute è forzoso che si offrano informazioni;
    io credo che il punto sia questo: gli argomento di cui discuto più spesso sono quelli in cui la maggioranza delle persone ha opinioni, ma scarsa preparazione, come storia, politica, economia, ecc...
    difficilmente si hanno opinioni sulla fisica o sull'ingegneria civile; però, chi si è fatto delle opinioni su questioni sociali le crede fondate e prova molta frustrazione a vedersele smentite in modo puntuale; anche perché su certi temi c'è un forte investimento identitario; cosa che non avverrebbe se si trattasse dei componenti elettronici per l'aviazione civile;
    ed è comprensibile che chi li smentisce con elementi fattuali sia percepito come spocchioso, perché mina identità e sentimenti forti; chi ha investito molti sentimenti su presupposti oggettivamente sbagliati difficilmente accetta di prenderne atto, soprattutto se l'errore è grossolano, cosa che genera anche umiliazione e reazione; ma non è che può esserci un tatto speciale nel dire a uno che ha preso fischi per fiaschi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #138
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Ci mancherebbe, io mi riferisco al nick Axe e al suo modo di scrivere qui sul forum, di certo non alla persona che c'è dietro che per quanto ne so potrebbe essere una donna o Beppe Grillo.
    Le questioni politiche, economiche e sociali sono dibattute da scuole di pensiero diverse e spesso opposte, ognuno sceglie quella che più gli aggrada, nessuna può autonominarsi scuola di verità.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  4. #139
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Ci mancherebbe, io mi riferisco al nick Axe e al suo modo di scrivere qui sul forum, di certo non alla persona che c'è dietro che per quanto ne so potrebbe essere una donna o Beppe Grillo.
    Le questioni politiche, economiche e sociali sono dibattute da scuole di pensiero diverse e spesso opposte, ognuno sceglie quella che più gli aggrada, nessuna può autonominarsi scuola di verità.
    bah, dipende a cosa ci riferiamo; se parliamo di valori, sono d'accordo; se parliamo di fatti, nessuno ha diritto ai propri;
    ti faccio qualche esempio eclatante di argomenti di cui tutti parlano e straparlano da almeno una decina danni: capitalismo, liberismo, sistemi economici, UE, immigrazione;
    molti costruiscono la loro personale cosmogonia di buoni e cattivi, amici e nemici, su presupposti completamente campati in aria; quasi nessuno è in grado di dire cosa sia il capitalismo, e tantomeno il liberismo; queste cose le sai se le hai studiate, punto;
    quasi nessuno sa come funziona l'UE; quasi nessuno ha una percezione appena vicina alla realtà della demografia e dell'immigrazione;

    se uno da dieci anni sfoga la sua rabbia contro l'UE "liberista" e gli fai notare che col 7% della popolazione mondiale l'UE spende oltre il 50% del welfare, ammesso che capisca il punto, gli fai crollare l'identità costruita su quella polemica; e così se gli spieghi che un paese che spende migliaia di miliardi di dollari per salvare le sue banche non può essere proprio definito "liberista", che sarebbe esattamente il contrario - lo stato non interviene e lascia fare al mercato;
    le persone continuano a ragionare di "Germania", "Francia", "Italia", quando da 27 anni - mica da ieri - ogni cittadino di questi paesi può fare sostanzialmente le stesse cose ovunque, e paradossalmente si incontrano più vincoli e differenze se ci si trasferisce da una regione all'altra dello stesso paese;

    qui non è questione di rispettare le opinioni altrui, ma di assecondare o meno un vero e proprio analfabetismo; e guarda che la gente che si esprime - anche con grande virulenza, fino all'odio - senza conoscere i dati fattuali, incontrovertibili, è la quasi totalità;
    ora, se questi scelgono dei valori diversi dai miei, nulla da eccepire; ma se mi trovo di fronte ad un'idea fondata sul falso marchiano, che dovrei dire ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #140
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    1. Diventare insegnante per fare qualcosa di concreto contro l'analfabetismo.
    2. Dire quello che vuoi dire senza dare al tuo interlocutore del deficiente/ignorante/duro di comprendonio e tutto il repertorio.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  6. #141
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Grande Mag!
    amate i vostri nemici

  7. #142
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Concordo al 100% con Axe e con ciò che ha scritto (ora che ho avuto il tempo di leggere... ma lui esprime meglio di me ciò che penso): non c'è nessuna emergenza, non c'è più violenza oggi di quanta ce n'è stata ieri.
    Muy bien: Bambini picchiati selvaggiamente negli asili, anziani legati con catene ai letti delle case di riposo, genitori che si presentano a scuola e schiaffeggiano maestre, professori e insegnanti per un brutto voto dato ai figli, bullismo diffuso, violenze, intimidazioni nel luogo preposto a formare persone e cittadini di domani, suicidi di ragazzine postate nude sui social con inganno e per te non esiste alcuna emergenza educativa. Ok, ne prendo atto amica Follemente. Trasalendo ma...ne prendo amaramente atto. Via avanti così, che andiamo bene. Bauman, Cacciari, Galimberti, Recalcati, Risè, Andreoli e perfino il Papa, stanno parlando del niente: La società va benissimo. Così com'è. La libertà individuale conta più del bene comune. Anche questa dozzina di pagine di web sull'argomento....solo accademia. Ciao.
    amate i vostri nemici

  8. #143
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    @axe: anziché citare a sproposito mannheim dovresti convenire con me su un fatto: la società, che come dici sarebbe percorsa da fremiti di rivolta in ogni epoca, è in definitiva il prodotto degli uomini che in quella società vivono, dei loro problemi e delle loro debolezze. io mi permetto di riporre fede nel detto di un personaggio del gattopardo: cambiare tutto perché niente cambi. non è che la società muti il proprio assetto di rapporti sulla base delle rivoluzioni, delle contestazioni o quanto altro. la società muta unicamente il proprio ordine a livello di potere. ci sono forme di oppressione che si manifestano con i connotati del "socialismo" vittorioso e "reale", altre che fanno capo alla chiesa e ai suoi accoliti e ai suoi strumenti di controllo. altre ancora che hanno l'etichetta del liberalismo in opposizione al dirigismo ecc.

    quando cono, giustamente, prende le posizioni che gli sono abituali anche riguardo al concetto di famiglia, esprime a mio avviso una esigenza di ordine, che probabilmente vorrebbe conforme a quello imposto per secoli dalla chiesa nel nostro sistema paese. ma dato che vive in uno stato laico con tutte le conseguenze del caso, non può pretendere che il matrimonio canonico coincida in tutto e per tutto con il "suo" concetto di matrimonio e di famiglia.
    quando si parla di legalizzare i matrimoni gay, cono si dichiara contrario perché è legato a uno stereotipo di famiglia che era come la vorrebbe lui, ma lo era in un passato che, sebbene prossimo, non è più attuale.
    in definitiva predica bene e razzola male. perché? perché a livello concettuale la sua idea di famiglia "regge". non altrettanto a livello "reale", non oggi meno che ieri.
    la famiglia come la vede lui forse non è mai esistita. è esistita invece una embrionale cellula di un leviatano, come era lo stato di allora, all'interno della quale nella gran parte delle situazioni, l'autorità del padre, proiezione infinitesima della autorità statale, serviva a condensare in essa, con tutti gli eccessi del caso, un concetto di ordine e pace sociale che si fondava sulla repressione degli istinti violenti "nel fuori", cioè nell'ambito del lavoro, della politica, del sindacato, insomma all'esterno del nucleo familiare. non è la famiglia che addita cono ad essere sbagliata. è sbagliato - pur essendo il male minore - ciò che la famiglia diventa in forza della realizzazione concreta del suo concetto di famiglia.

    @cono: ricordi l'esortazione di giovanni XXIII? date una carezza ai vostri figli e dite loro che questa carezza è del papa? ecco: si era negli anni sessanta, c'era la guerra fredda. ti sei mai chiesto il senso delle parole del papa buono? se persino il papa invitava le famiglie e soprattutto i padri ad essere meno rigidi e violenti, allora vuol dire che qualcosa nel tuo ideale di famiglia, non va...
    Ricordo bene la frase di Papa Giovanni: E' l'esatto contrario di quanto affermi. Quella carezza siamo chiamati tutti a darla...
    Non si tratta, per i padri, di essere più o meno rigidi. Non si tratta, per le madri, di essere più o meno dolci e comprensive. Si tratta di recuperare al più presto la figura del padre, oggi drammaticamente assente! Che il padre ci sia, in qualche maniera. Che sia presente! Al netto dell'essere austero, rigido, flessibile, dolce, comprensivo, tollerante...Capisci cosa voglio dire? Cosa stanno cercando di dire in svariate maniere (più volte linkate) quelle illustri personalità? Oggi è evaporata, s'è letteralmente dissolta la figura del padre. E con esso il concetto di autorità. Così fondamentale per crescere e maturare in modo equilibrato e sereno. Ti sembrano equilibrati, sereni, tranquilli e pacificati i ragazzi di oggi? Quali modelli presentiamo loro come riferimento? Chiaro che poi possano guardare a Sfera Ebbasta.....
    amate i vostri nemici

  9. #144
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    Boh...cono io non capisco cosa tu voglia dire e quale soluzione proponi perché continui a girare intorno con gli stessi discorsi. C'è questa fissazione del padre che manca, poi forse associ padre=autorità, parli di figura paterna che in casa dirige e regola, madre che segue i figli, accoglie e consola. Poi tiri fuori al solito le invasioni di campo ed i ruoli e poi che tutti possono fare tutto e che non si tratta di avere padri rigidi e madri più dolci.
    Alla fine di tutto non ho, e credo non abbiamo capito, cosa fa chi e come per questo miglioramento che auspichi e per la "decadenza" dei costumi ed educativa che ti manda in paranoia.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  10. #145
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    Muy bien: Bambini picchiati selvaggiamente negli asili, anziani legati con catene ai letti delle case di riposo, genitori che si presentano a scuola e schiaffeggiano maestre, professori e insegnanti per un brutto voto dato ai figli, bullismo diffuso, violenze, intimidazioni nel luogo preposto a formare persone e cittadini di domani, suicidi di ragazzine postate nude sui social con inganno e per te non esiste alcuna emergenza educativa. Ok, ne prendo atto amica Follemente. Trasalendo ma...ne prendo amaramente atto. Via avanti così, che andiamo bene. Bauman, Cacciari, Galimberti, Recalcati, Risè, Andreoli e perfino il Papa, stanno parlando del niente: La società va benissimo. Così com'è. La libertà individuale conta più del bene comune. Anche questa dozzina di pagine di web sull'argomento....solo accademia. Ciao.
    Alt!

    Tu all'inizio non hai parlato di emergenza educativa, ma di emergenza in generale per quella che tu presupponi una recrudescenza della violenza che non esiste, come ti si è fatto notare.

    L'emergenza educativa c'è sempre e coinvolge i genitori, la scuola che forma, che devono stare attenti a tutto, ma gli adulti chi li educa? Per le insegnanti burn-out che picchiano i bambini, per i genitori che molestano gli insegnanti non credi che bastino le denunce?

    Non mettermi in bocca parole che non ho mai usato, del tipo "la società va benissimo": ci sono molti problemi, ma tu ne parli come se in passato non fossero esistiti e non è vero.

  11. #146
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    Muy bien: Bambini picchiati selvaggiamente negli asili, anziani legati con catene ai letti delle case di riposo, genitori che si presentano a scuola e schiaffeggiano maestre, professori e insegnanti per un brutto voto dato ai figli, bullismo diffuso, violenze, intimidazioni nel luogo preposto a formare persone e cittadini di domani, suicidi di ragazzine postate nude sui social con inganno e per te non esiste alcuna emergenza educativa. Ok, ne prendo atto amica Follemente. Trasalendo ma...ne prendo amaramente atto. Via avanti così, che andiamo bene.
    l'emergenza la vedi solo perché ora ci sono le videocamere, mentre 20 o 50 anni fa no; e, semplicemente, i maestri e le maest6re che bacchettavano i bambini, o si facevano rispettare a suon di ceffoni, non davano scandalo, perché questo avveniva tranquillamente nelle case, per costume consolidato, gli anziani venivano lasciati morire, in qualche caso informalmente "aiutati", ma non te lo dicevano, se eri tu il figlio, soprattutto se povero e privo di istruzione;
    nel passato delle famiglie si consumava ogni sorta di violenza e intimidazione, ma ciò era ritenuto "normale";

    ma tu parli di questa presunta emergenza per infilare di soppiatto la tua teoria per cui la radice di questa cosa sarebbe nella caduta del "Padre", nelle separazioni, e suggerisci il recupero di quell'autorità e ruolo, sfuggendoti il fatto che quei comportamenti che segnali con allarme sono messi in atto da padri; il bulletto è figlio di un padre bullo e prevaricatore, per forza; quello che posta le foto compromettenti della compagna di scuola non è quasi certamente stato educato da una madre, ma ha certamente vissuto in un ambiente maschilista, per sentirsi autorizzato a quel comportamento;
    Bauman, Cacciari, Galimberti, Recalcati, Risè, Andreoli e perfino il Papa, stanno parlando del niente: La società va benissimo. Così com'è. La libertà individuale conta più del bene comune. Anche questa dozzina di pagine di web sull'argomento....solo accademia. Ciao.
    qui il punto è che, nel tuo desiderio di affermare una tesi, e nella tua scarsa dimestichezza con la materia, fraintendi volutamente la maggior parte di quei messaggi; e ti spiego come:

    è senz'altro vero che c'è una crisi; crisi di un modello di famiglia che ha fallito; da dopo la guerra, quel modello che piace a te si è dimostrato inadeguato, semplicemente perché quel modello di società si è autodistrutto, proprio perseguendo quei "valori";
    tu, che ami la cultura popolare, ricorderai certamente la scena di "Tutti a casa" di Comencini, quando il ten. Innocenzi - Albertone; il prototipo del ragazzo educato nel regime, incapace di vedere una realtà sotto i suoi occhi: sig. colonnello, è successa una cosa incredibile: i tedeschi si sono alleati con gli americani ! , nelle prime ore dopo l'annuncio dell'armistizio di Cassibile - torna a casa a Roma, e il padre, fascista fedele - Eduardo - vuole che si arruoli nella leva di Salò; al mattino prestissimo, Albertone saluta affettuosamente il padre dormiente - ciao capoccio' - e prosegue per Napoli, dove si unirà spontaneamente alla resistenza, assieme al suo soldato che accompagna;

    il tuo primo errore è l'equazione autorità=obbedienza; tutta la storia - incluse le lagne come la tua, ad ogni generazione - ti dimostra che l'autorità produce rivoluzioni, sovversione continua dei valori; perché è questo che è accaduto, con la differenza che nelle più affettuose culture latine, il desiderio di compiacere i padri ha prodotto soprattutto guerre civili, si uccide il fratello;

    quello che la maggior parte degli esperti sociali nota è proprio che i giovani non sono abbastanza ribelli, come dovrebbero; non che lo sono troppo;
    ora, è inevitabile che nella società occidentale degli ultimi decenni i figli siano venuti al mondo per scelta consapevole e non più per automatica convenzione sociale; perciò, i genitori non sarebbero comunque più in grado di applicare un'autorità senza dover rispondere delle loro personali motivazioni; ti ho chiesto io di venire al mondo ? sarebbe stata una frase impensabile 50 anni fa; i figli si facevano e basta, trottare e via !

    oggi nessun genitore può esimersi dalla consapevolezza di aver compiuto una scelta che avrebbe potuto essere diversa; quei figli, quella famiglia, sono uno strumento della sua personale realizzazione; perciò, per forza di cose il rapporto educativo non può più essere lo stesso;
    l'inconveniente è esattamente quello generalmente rilevato; e cioè che i genitori, dovendosi guadagnare la stima dei figli, e non potendo più di tanto garantire loro più di tanto se quelli obbediscono - il severo professore d'antan che insegnava l'inutile greco al classico, celebrava il rito iniziatico dei predestinati comunque al comando, per ceto di nascita - oggi possono solo lavorare sull'affettività, tanto le madri, cui tradizionalmente la cosa era affidata, tanto i padri;

    ma non è che ci puoi fare nulla ed emulare con la forma. fare un teatrino di qualcosa che non c'è; e qui veniamo al secondo errore:
    tu vivi in una sorta di mondo fantastico, mai esistito, in cui i "valori" preesistono alle circostanze materiali e determinano queste; nella realtà, sono le circostanze a selezionare le capacità e l'autorità, e non c'è modo di tornare indietro, nemmeno volendo;

    tu puoi essere nostalgico del calcio spettacolo dei fantasisti, ma se l'Empoli si gioca i punti salvezza con la Juve e viene uno juventino che dice: i difensori dell'Empoli non dovrebbero marcare tanto stretto CR/ e Dybala, buttare le palle in tribuna, perché io mi annoio; dovrebbero rispettare l'autorità tecnica dei miei campioni !; tu, giustamente, gli fai un gran pernacchione;

    e il mondo è così: un conflitto, una competizione, dove ci possono essere - sperabilmente - delle regole e arbitri imparziali per evitare le risse, ma non le quadre cuscinetto o vendute, per far piacere a chi si è abituato a vincere; se ti credi Maradona, ma uno scarpone non ti fa toccare la palla perché è veloce, potente e affamato, sono affari tuoi...
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #147
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Boh...cono io non capisco cosa tu voglia dire e quale soluzione proponi perché continui a girare intorno con gli stessi discorsi. C'è questa fissazione del padre che manca, poi forse associ padre=autorità, parli di figura paterna che in casa dirige e regola, madre che segue i figli, accoglie e consola. Poi tiri fuori al solito le invasioni di campo ed i ruoli e poi che tutti possono fare tutto e che non si tratta di avere padri rigidi e madri più dolci.
    Alla fine di tutto non ho, e credo non abbiamo capito, cosa fa chi e come per questo miglioramento che auspichi e per la "decadenza" dei costumi ed educativa che ti manda in paranoia.
    L'ho detto e ripetuto. In tutte le salse. Poi, siccome non riesci a capirmi, ti ho suggerito di leggerti quegli autori. Sanno scrivere e andare al nòcciolo del problema assai meglio di me. Se vogliamo curare e guarire questa Società malata, è necessario recuperare il Padre. Recuperare il Professore. Se, come afferma l'amica Follemente, questa Società va invece benissimo e non è affatto malata di niente....sia io che quei sociologi, filosofi, analisti, scrittori e teologi sono solo profeti di sventura.
    amate i vostri nemici

  13. #148
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Alt!

    Tu all'inizio non hai parlato di emergenza educativa, ma di emergenza in generale per quella che tu presupponi una recrudescenza della violenza che non esiste, come ti si è fatto notare.

    L'emergenza educativa c'è sempre e coinvolge i genitori, la scuola che forma, che devono stare attenti a tutto, ma gli adulti chi li educa? Per le insegnanti burn-out che picchiano i bambini, per i genitori che molestano gli insegnanti non credi che bastino le denunce?

    Non mettermi in bocca parole che non ho mai usato, del tipo "la società va benissimo": ci sono molti problemi, ma tu ne parli come se in passato non fossero esistiti e non è vero.
    Infatti. Non è vero. Ma non possiamo buttar via, toucourt, il bambino insieme all'acqua sporca. Non possiamo cavarcela a buon mercato dicendo "le generazioni passate hanno prodotto 2 guerre mondiali"
    Capisci cosa voglio dire? Non si tratta di tornare al passato, quindi. Si tratta di tornare ad offrire ai nostri ragazzi dei punti di riferimento, delle basi di orientamento, se non vogliamo lasciarli in pasto al mondo. Con le sue mode mutevoli. A volte aberranti. E siccome vengono al mondo e crescono comunque ancora nella Famiglia (cellula fondamentale della Società) è assolutamente necessario che in Essa siano vivi e presenti i 2 universi. Quello maschile e quello femminile. Ognuno con le sue proprie peculiarità. Particolarità. Carismi. Segni distintivi. Se continuiamo ad appiattire tutto....a confondere tutto....a mischiare tutto e il contrario di tutto, il risultato non potrà essere che quello presente. Quello che leggiamo ogni giorno sui giornali o in rete.
    amate i vostri nemici

  14. #149
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    L'ho detto e ripetuto. In tutte le salse. Poi, siccome non riesci a capirmi, ti ho suggerito di leggerti quegli autori. Sanno scrivere e andare al nòcciolo del problema assai meglio di me. Se vogliamo curare e guarire questa Società malata, è necessario recuperare il Padre. Recuperare il Professore. Se, come afferma l'amica Follemente, questa Società va invece benissimo e non è affatto malata di niente....sia io che quei sociologi, filosofi, analisti, scrittori e teologi sono solo profeti di sventura.
    Puoi indicarmi, per piacere, dove l'avrebbe scritto? Ti conviene riuscirci, altrimenti la tua disonestà intellettuale verrà fuori ancora una volta in tutta la sua miseria.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  15. #150
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    l'emergenza la vedi solo perché ora ci sono le videocamere, mentre 20 o 50 anni fa no; e, semplicemente, i maestri e le maest6re che bacchettavano i bambini, o si facevano rispettare a suon di ceffoni, non davano scandalo, perché questo avveniva tranquillamente nelle case, per costume consolidato, gli anziani venivano lasciati morire, in qualche caso informalmente "aiutati", ma non te lo dicevano, se eri tu il figlio, soprattutto se povero e privo di istruzione;
    nel passato delle famiglie si consumava ogni sorta di violenza e intimidazione, ma ciò era ritenuto "normale";

    ma tu parli di questa presunta emergenza per infilare di soppiatto la tua teoria per cui la radice di questa cosa sarebbe nella caduta del "Padre", nelle separazioni, e suggerisci il recupero di quell'autorità e ruolo, sfuggendoti il fatto che quei comportamenti che segnali con allarme sono messi in atto da padri; il bulletto è figlio di un padre bullo e prevaricatore, per forza; quello che posta le foto compromettenti della compagna di scuola non è quasi certamente stato educato da una madre, ma ha certamente vissuto in un ambiente maschilista, per sentirsi autorizzato a quel comportamento;

    qui il punto è che, nel tuo desiderio di affermare una tesi, e nella tua scarsa dimestichezza con la materia, fraintendi volutamente la maggior parte di quei messaggi; e ti spiego come:

    è senz'altro vero che c'è una crisi; crisi di un modello di famiglia che ha fallito; da dopo la guerra, quel modello che piace a te si è dimostrato inadeguato, semplicemente perché quel modello di società si è autodistrutto, proprio perseguendo quei "valori";
    tu, che ami la cultura popolare, ricorderai certamente la scena di "Tutti a casa" di Comencini, quando il ten. Innocenzi - Albertone; il prototipo del ragazzo educato nel regime, incapace di vedere una realtà sotto i suoi occhi: sig. colonnello, è successa una cosa incredibile: i tedeschi si sono alleati con gli americani ! , nelle prime ore dopo l'annuncio dell'armistizio di Cassibile - torna a casa a Roma, e il padre, fascista fedele - Eduardo - vuole che si arruoli nella leva di Salò; al mattino prestissimo, Albertone saluta affettuosamente il padre dormiente - ciao capoccio' - e prosegue per Napoli, dove si unirà spontaneamente alla resistenza, assieme al suo soldato che accompagna;

    il tuo primo errore è l'equazione autorità=obbedienza; tutta la storia - incluse le lagne come la tua, ad ogni generazione - ti dimostra che l'autorità produce rivoluzioni, sovversione continua dei valori; perché è questo che è accaduto, con la differenza che nelle più affettuose culture latine, il desiderio di compiacere i padri ha prodotto soprattutto guerre civili, si uccide il fratello;

    quello che la maggior parte degli esperti sociali nota è proprio che i giovani non sono abbastanza ribelli, come dovrebbero; non che lo sono troppo;
    ora, è inevitabile che nella società occidentale degli ultimi decenni i figli siano venuti al mondo per scelta consapevole e non più per automatica convenzione sociale; perciò, i genitori non sarebbero comunque più in grado di applicare un'autorità senza dover rispondere delle loro personali motivazioni; ti ho chiesto io di venire al mondo ? sarebbe stata una frase impensabile 50 anni fa; i figli si facevano e basta, trottare e via !

    oggi nessun genitore può esimersi dalla consapevolezza di aver compiuto una scelta che avrebbe potuto essere diversa; quei figli, quella famiglia, sono uno strumento della sua personale realizzazione; perciò, per forza di cose il rapporto educativo non può più essere lo stesso;
    l'inconveniente è esattamente quello generalmente rilevato; e cioè che i genitori, dovendosi guadagnare la stima dei figli, e non potendo più di tanto garantire loro più di tanto se quelli obbediscono - il severo professore d'antan che insegnava l'inutile greco al classico, celebrava il rito iniziatico dei predestinati comunque al comando, per ceto di nascita - oggi possono solo lavorare sull'affettività, tanto le madri, cui tradizionalmente la cosa era affidata, tanto i padri;

    ma non è che ci puoi fare nulla ed emulare con la forma. fare un teatrino di qualcosa che non c'è; e qui veniamo al secondo errore:
    tu vivi in una sorta di mondo fantastico, mai esistito, in cui i "valori" preesistono alle circostanze materiali e determinano queste; nella realtà, sono le circostanze a selezionare le capacità e l'autorità, e non c'è modo di tornare indietro, nemmeno volendo;

    tu puoi essere nostalgico del calcio spettacolo dei fantasisti, ma se l'Empoli si gioca i punti salvezza con la Juve e viene uno juventino che dice: i difensori dell'Empoli non dovrebbero marcare tanto stretto CR/ e Dybala, buttare le palle in tribuna, perché io mi annoio; dovrebbero rispettare l'autorità tecnica dei miei campioni !; tu, giustamente, gli fai un gran pernacchione;

    e il mondo è così: un conflitto, una competizione, dove ci possono essere - sperabilmente - delle regole e arbitri imparziali per evitare le risse, ma non le quadre cuscinetto o vendute, per far piacere a chi si è abituato a vincere; se ti credi Maradona, ma uno scarpone non ti fa toccare la palla perché è veloce, potente e affamato, sono affari tuoi...
    Continuiamo il paragone calcistico: Ti chiedo: Perchè il Napoli vinse lo scudetto? Perchè aveva 11 Maradona? O perchè tutti facevano gioco di squadra per lui?
    A me ha colpito molto, pagine addietro, quello che diceva Mag: Ciò che risulta vincente, alla fine, è il gioco di squadra. Dove Crippa e De Napoli erano importanti come Maradona. Dove la diversità degli 11 Carismi portò alla conquista di una meta impensabile.
    Nella Famiglia, tale diversità è fondamentale! Non può essere la Madre, a fare tutto. A decidere tutto. Non possono essere i Figli. Non può essere il Padre. Ognuno invece, è chiamato a fare la sua parte. A prendersi cura gli uni degli altri.
    amate i vostri nemici

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