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Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #271
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    scusa axe, ma sento il bisogno "impellente" di entrare un attimino "a gamba tesa" in aiuto di cono. l'uomo "preistorico" è stato cambiato dall'avvento delle religioni, i cui rappresentanti, come il cono di oggi all'epoca, usavano gli stessi schemi di ragionamento che usa cono quando, come giustamente dici, fa il "nicciano al contrario" sostenendo la naturalità della famiglia come la concepisce lui. il problema è che la religione è strumento di civiltà, di elevazione spirituale, di sublimazione dei difetti dell'umana condizione attraverso delle ben definite "istituzioni" sociali, culturali, concettuali, ecc. una delle quali è appunto la famiglia come lui la vede. tu dici: i tempi cambiano. però devi considerare che tra i costumi "sbagliati" c'era anche in tempi biblici ad esempio la sodomia, le violenze tra consanguinei, la scarsa morale civile che tu (infra) critichi in cono ecc. insomma non puoi negare che la chiesa e la religione cristiane siano un fattore di civiltà e progresso sociale.






    Ti ringrazio tantissimo, Sandor! Ho letto il tuo tète à tète con Axe nel fine settimana: Nella Società, preminenza al Diritto Individuale o al Bene Comune? Tutto può essere riassunto in questa domanda. Essere credenti o essere atei è lo stesso. Non è una discriminante. Si tratta di capire se questa nostra Società, sia palesemente malata proprio perchè ha innalzato il totem del diritto individuale (in forza del quale io se non sono felice mi separo e divorzio, pur in presenza di Figli. Se non mi va di averli e sono incinta abortisco, se lo voglio bianco, biondo e con gli occhi azzurri mi rivolgo all'eugenetica, se non posso averli prendo in affitto l'utero di un'altra o lo sperma di un altro. Se in casa ho genitori anziani trovo più vantaggioso parcheggiarli in casa di riposo. Se sono malati terminali chiedo venga loro staccata "dolcemente" la spina eccetera eccetera) a scapito del Bene Comune, oppure no. Questo. Non si tratta dunque di ridare semplicemente autorità ai mariti violenti: La violenza non fa parte del Matrimonio. Mai! Nemmeno in presenza di una ragione evidente. Chi scivola nella violenza passa sempre e automaticamente dalla parte del torto...No! Si tratta di ridare autorità al Padre in senso lato...generale....così che possa in qualche modo riappropriarsi del Carisma del quale è investito. Della Missione educativa alla quale è chiamato. In modo che possa smettere di comportarsi infantilmente come oggi (depressione, crisi d'identità, iperlavoro, mondo virtuale in rete, calcetto dopo cena o, peggio di tutto, cieca violenza)
    amate i vostri nemici

  2. #272
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ti ringrazio tantissimo, Sandor! Ho letto il tuo tète à tète con Axe nel fine settimana: Nella Società, preminenza al Diritto Individuale o al Bene Comune?
    la prima che hai detto, entro i limiti della legge; altrimenti, vuol dire che il Bene comune lo stabilisce qualcun altro al posto tuo; non a caso qui trovi la solidarietà di chi non fa mistero delle sue simpatie naziste;
    non ne faccio uno scandalo, beninteso; è proprio una questione di filosofia politica; nell'Occidente liberal-democratico lo stato non indica un Bene, in positum, agli individui; si limita a stabilire il male che debba essere impedito; lo stato che definisse come un Bene la limitazione demografica ti avrebbe potuto privare del diritto di avere quanti figli vuoi, o del diritto al culto, come è avvenuto storicamente e avviene tutt'ora, per esempio in Cina;

    Non è una discriminante. Si tratta di capire se questa nostra Società, sia palesemente malata proprio perchè ha innalzato il totem del diritto individuale (in forza del quale io se non sono felice mi separo e divorzio, pur in presenza di Figli.
    la questione si ribalta facilmente: quanto è legittimo imporre ai figli di crescere nel conflitto tra due persone infelici che si tengono prigioniere ed educarli all'infelicità ?

    Se non mi va di averli e sono incinta abortisco,
    bene; c'è la contraccezione, lo sapevi ? se vuoi combattere l'aborto lo capisco; allora educa alla contraccezione e avrai sradicato il problema; certo che se postuli una dottrina in cui la contraccezione stessa è Peccato mortale, stai solo coartando la natura dei più e meno giovani;
    se lo voglio bianco, biondo e con gli occhi azzurri mi rivolgo all'eugenetica,
    ma dove mai, quando mai ??? ma conosci le leggi, o no ???
    se non posso averli prendo in affitto l'utero di un'altra o lo sperma di un altro.
    e allora ??? non mi pare tu abbia mai contestato il trapianto di un rene, che su base altrettanto volontaria determina una menomazione permanente nel donatore, che non si verifica nel caso di concepimento surrogato;
    le tue sono suggestioni prive di senso logico; per questo ti stupisci di come le considera la legge, che non capisci, così come non capisci il mondo in cui ti trovi;

    Se in casa ho genitori anziani trovo più vantaggioso parcheggiarli in casa di riposo. Se sono malati terminali chiedo venga loro staccata "dolcemente" la spina eccetera eccetera) a scapito del Bene Comune, oppure no.
    vedi, per sostenere queste idee sei costretto ad affermare un FALSO materiale: nessuno stacca la spina a chi non abbia personalmente chiesto così, proprio nell'esercizio del proprio diritto individuale ed esclusivo a disporre di sé, che tu vorresti limitare;
    semmai, la spina l'hanno staccata d'autorità proprio quelle società che stabiliscono il Bene comune, come fece il nazismo con i portatori di handicap, ritenuti un peso;
    come peraltro è sempre avvenuto in passato, senza dirlo sempre esplicitamente; semplicemente, gli anziani non autonomi venivano lasciati morire o accoppati in tanti modi, con la complicità delle istituzioni ospedaliere o dei medici legali; esattamente come gli aborti sono sempre avvenuti, e in misura enormemente maggiore quando era una prassi illegale;

    Questo. Non si tratta dunque di ridare semplicemente autorità ai mariti violenti: La violenza non fa parte del Matrimonio. Mai! Nemmeno in presenza di una ragione evidente.
    la realtà con cui ti devi confrontare, la cronaca, ti dicono l'opposto, coi fatti, non con le chiacchiere:
    un giorno sì e uno no un uomo uccide la moglie, compagna, che si vuol sottrarre giustamente a quella personalità malata, e Dio solo sa quanti sono gli episodi violenti che restano tra le mura domestiche; questa è la vera malattia della famiglia ! non le separazioni, che sono il rimedio di primo soccorso, cui, sperabilmente, segue una ricollocazione più felice
    ;
    vorrei vedere cosa scriveresti di una circostanza del genere se ogni due giorni in Italia fosse assassinato qualcuno perché cattolico
    siccome si tratta solo di donne colpevoli di volersi sottrarre ad una relazione infelice, egoiste, l'abominio che ti salta all'occhio sono le invasioni di campo, le diciture burocratiche;
    la bimba down data in adozione al single omosessuale ti suscita scandalo per questo; non perché decine di famiglie regolari e perbene, unite religiosamente sotto la croce e conformi al tuo quadro di moralità, l'abbiano rifiutata;

    Chi scivola nella violenza passa sempre automaticamente dalla parte del torto...
    la violenza è solo la manifestazione estrema del torto, che si verifica già nell'incapacità di accettare l'autodeterminazione dell'altro; quando l'altro non ci vuole più e lo vediamo infelice nel subire un ménage con noi, la vera dimostrazione di valore e responsabilità, rispetto e amore, abnegazione, quello che contribuisce a determinare valori più elevati, una società migliore, è proprio il rispetto di quella libertà del prossimo a scapito del proprio egoismo di voler trattenere, che tu ti ostini surrettiziamente ad avallare in nome di un Bene comune che è solo quello che corrisponde solo ai tuoi desideri, a scapito di quelli altrui;

    è grottesco quello che affermi in seguito:

    No! Si tratta di ridare autorità al Padre in senso lato...generale....così che possa in qualche modo riappropriarsi del Carisma del quale è investito. Della Missione educativa alla quale è chiamato. In modo che possa smettere di comportarsi infantilmente come oggi (depressione, crisi d'identità, iperlavoro, mondo virtuale in rete, calcetto dopo cena o, peggio di tutto, cieca violenza)
    il tuo discorso, nella logica è: siccome l'uomo è ineducato al rispetto dell'autodeterminazione altrui e della parità, la soluzione non è educarlo alle regole e al rispetto, ma ri-attribuirgli l'autorità carismatica - che, evidentemente, non è capace di conquistare sul campo - affinché quella prepotenza e quel predominio siano legittimata e leciti;
    il carisma del quale è investito, da chi ???

    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Uguali in Dignità, diversi come Generi. Uomini e Donne sono profondamente, diversi. Per questo, quando si incontrano, può crearsi l'Armonia, Laura. Se in una Famiglia fa tutto mamma, non va bene. Se in una Famiglia fa tutto babbo, non va bene.
    Idem se la madre spadroneggia sul padre o detta lei le regole. Idem se il padre vuol mettere bocca in faccende prettamente femminili. Il disorientamento del quale parlano i sociologi deriva proprio dalla confusione dei ruoli, dalla mancanza d'armonia

    ma chi decide quali siano le faccende prettamente maschili e femminili, in base a cosa ???
    questa idea sessista, di compartimenti morali per genere di nascita è la forma più comune di razzismo, incompatibile con tutti i valori delle nostre società liberal-democratiche, fuorilegge, anticostituzionale
    ;
    è bene che tu ne prenda atto, anche per spiegarti le reazioni a queste idee grottesche;

    personalmente, trovo che tutte le donne che scrivono qui siano più equilibrate, eticamente affidabili, responsabili e capaci di esercitare una leadership morale rispetto a tantissimi uomini, ai quali non affiderei nemmeno l'educazione di un criceto;
    infatti, se andiamo ad osservare il dato di realtà, i fatti, la quasi totalità dei comportamenti devianti, crimini, illeciti, avviene ad opera di uomini;
    ma tu vuoi restituire autorità proprio a quelli...
    incommentabile, anche perché la cosa si commenta da sé;

    il disorientamento dipende dal fatto che - in grande misura per colpa di idee come quelle che esponi tu - una gran parte di famiglie non è culturalmente attrezzata per educare al rispetto della libertà altrui, che è un fatto, acquisito e proprio perché ancora coltiva un immaginario parente del tuo;

    tu sei spaventato, non per il tuo matrimonio, che sarà solidissimo, ma addirittura dalla circostanza che altri testimonino un modo di vivere diverso, che in nulla ti vincola; figuriamoci chi cresca educato alle tue idee e sia personalmente tenuto a confrontarsi con la circostanza che l'altro sia libero di autodeterminarsi.
    Ultima modifica di axeUgene; 19-02-2019 alle 08:16
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #273
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    la prima che hai detto, entro i limiti della legge; altrimenti, vuol dire che il Bene comune lo stabilisce qualcun altro al posto tuo; non a caso qui trovi la solidarietà di chi non fa mistero delle sue simpatie naziste;
    non ne faccio uno scandalo, beninteso; è proprio una questione di filosofia politica; nell'Occidente liberal-democratico lo stato non indica un Bene, in positum, agli individui; si limita a stabilire il male che debba essere impedito; lo stato che definisse come un Bene la limitazione demografica ti avrebbe potuto privare del diritto di avere quanti figli vuoi, o del diritto al culto, come è avvenuto storicamente e avviene tutt'ora, per esempio in Cina;

    la questione si ribalta facilmente: quanto è legittimo imporre ai figli di crescere nel conflitto tra due persone infelici che si tengono prigioniere ed educarli all'infelicità ?


    bene; c'è la contraccezione, lo sapevi ? se vuoi combattere l'aborto lo capisco; allora educa alla contraccezione e avrai sradicato il problema; certo che se postuli una dottrina in cui la contraccezione stessa è Peccato mortale, stai solo coartando la natura dei più e meno giovani;
    ma dove mai, quando mai ??? ma conosci le leggi, o no ???

    e allora ??? non mi pare tu abbia mai contestato il trapianto di un rene, che su base altrettanto volontaria determina una menomazione permanente nel donatore, che non si verifica nel caso di concepimento surrogato;
    le tue sono suggestioni prive di senso logico; per questo ti stupisci di come le considera la legge, che non capisci, così come non capisci il mondo in cui ti trovi;


    vedi, per sostenere queste idee sei costretto ad affermare un FALSO materiale: nessuno stacca la spina a chi non abbia personalmente chiesto così, proprio nell'esercizio del proprio diritto individuale ed esclusivo a disporre di sé, che tu vorresti limitare;
    semmai, la spina l'hanno staccata d'autorità proprio quelle società che stabiliscono il Bene comune, come fece il nazismo con i portatori di handicap, ritenuti un peso;
    come peraltro è sempre avvenuto in passato, senza dirlo sempre esplicitamente; semplicemente, gli anziani non autonomi venivano lasciati morire o accoppati in tanti modi, con la complicità delle istituzioni ospedaliere o dei medici legali; esattamente come gli aborti sono sempre avvenuti, e in misura enormemente maggiore quando era una prassi illegale;


    la realtà con cui ti devi confrontare, la cronaca, ti dicono l'opposto, coi fatti, non con le chiacchiere:
    un giorno sì e uno no un uomo uccide la moglie, compagna, che si vuol sottrarre giustamente a quella personalità malata, e Dio solo sa quanti sono gli episodi violenti che restano tra le mura domestiche; questa è la vera malattia della famiglia ! non le separazioni, che sono il rimedio di primo soccorso, cui, sperabilmente, segue una ricollocazione più felice
    ;
    vorrei vedere cosa scriveresti di una circostanza del genere se ogni due giorni in Italia fosse assassinato qualcuno perché cattolico
    siccome si tratta solo di donne colpevoli di volersi sottrarre ad una relazione infelice, egoiste, l'abominio che ti salta all'occhio sono le invasioni di campo, le diciture burocratiche;
    la bimba down data in adozione al single omosessuale ti suscita scandalo per questo; non perché decine di famiglie regolari e perbene, unite religiosamente sotto la croce e conformi al tuo quadro di moralità, l'abbiano rifiutata;


    la violenza è solo la manifestazione estrema del torto, che si verifica già nell'incapacità di accettare l'autodeterminazione dell'altro; quando l'altro non ci vuole più e lo vediamo infelice nel subire un ménage con noi, la vera dimostrazione di valore e responsabilità, rispetto e amore, abnegazione, quello che contribuisce a determinare valori più elevati, una società migliore, è proprio il rispetto di quella libertà del prossimo a scapito del proprio egoismo di voler trattenere, che tu ti ostini surrettiziamente ad avallare in nome di un Bene comune che è solo quello che corrisponde solo ai tuoi desideri, a scapito di quelli altrui;

    è grottesco quello che affermi in seguito:


    il tuo discorso, nella logica è: siccome l'uomo è ineducato al rispetto dell'autodeterminazione altrui e della parità, la soluzione non è educarlo alle regole e al rispetto, ma ri-attribuirgli l'autorità carismatica - che, evidentemente, non è capace di conquistare sul campo - affinché quella prepotenza e quel predominio siano legittimata e leciti;
    il carisma del quale è investito, da chi ???


    ma chi decide quali siano le faccende prettamente maschili e femminili, in base a cosa ???
    questa idea sessista, di compartimenti morali per genere di nascita è la forma più comune di razzismo, incompatibile con tutti i valori delle nostre società liberal-democratiche, fuorilegge, anticostituzionale
    ;
    è bene che tu ne prenda atto, anche per spiegarti le reazioni a queste idee grottesche;

    personalmente, trovo che tutte le donne che scrivono qui siano più equilibrate, eticamente affidabili, responsabili e capaci di esercitare una leadership morale rispetto a tantissimi uomini, ai quali non affiderei nemmeno l'educazione di un criceto;
    infatti, se andiamo ad osservare il dato di realtà, i fatti, la quasi totalità dei comportamenti devianti, crimini, illeciti, avviene ad opera di uomini;
    ma tu vuoi restituire autorità proprio a quelli...
    incommentabile, anche perché la cosa si commenta da sé;

    il disorientamento dipende dal fatto che - in grande misura per colpa di idee come quelle che esponi tu - una gran parte di famiglie non è culturalmente attrezzata per educare al rispetto della libertà altrui, che è un fatto, acquisito e proprio perché ancora coltiva un immaginario parente del tuo;

    tu sei spaventato, non per il tuo matrimonio, che sarà solidissimo, ma addirittura dalla circostanza che altri testimonino un modo di vivere diverso, che in nulla ti vincola; figuriamoci chi cresca educato alle tue idee e sia personalmente tenuto a confrontarsi con la circostanza che l'altro sia libero di autodeterminarsi.
    E' inutile che fai strage di neretto: il tizio non capisce un cazzo e leggerlo mi fa venire il sangue alla testa, che pare che si divorzi e si abortisca così, per il piacere di farlo.
    Ultima modifica di Pazza_di_Acerra; 19-02-2019 alle 09:05
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  4. #274
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Uguali in Dignità, diversi come Generi. Uomini e Donne sono profondamente, diversi. Per questo, quando si incontrano, può crearsi l'Armonia, Laura. Se in una Famiglia fa tutto mamma, non va bene. Se in una Famiglia fa tutto babbo, non va bene.
    Idem se la madre spadroneggia sul padre o detta lei le regole. Idem se il padre vuol mettere bocca in faccende prettamente femminili. Il disorientamento del quale parlano i sociologi deriva proprio dalla confusione dei ruoli, dalla mancanza d'armonia
    L'hai visto ieri sera Recalcati? Parla di cose a vanvera o fotografa una Realtà? Egualmente Polito, Galimberti, Papa Francesco, la Miriano, Bauman, Risè e molti altri. La loro ricetta è sempre la stessa: Tornare alla Naturalità, tornare alla Semplicità, se davvero vogliamo curare e guarire questa Società.

    "Oggi più che mai è necessario riportare la fraternità al centro della nostra società tecnocratica e burocratica: allora anche la libertà e l’uguaglianza prenderanno la loro giusta intonazione. Perciò, non priviamo a cuor leggero le nostre famiglie, per soggezione o per paura, della bellezza di un’ampia esperienza fraterna di figli e figlie. Il legame di fraternità che si forma in famiglia tra i figli, se avviene in un clima di educazione all’apertura agli altri, è la grande scuola di libertà e di pace. In famiglia, tra fratelli si impara la convivenza umana, come si deve convivere in società. Forse non sempre ne siamo consapevoli, ma è proprio la famiglia che introduce la fraternità nel mondo! A partire da questa prima esperienza di fraternità, nutrita dagli affetti e dall’educazione familiare, lo stile della fraternità si irradia come una promessa sull’intera società e sui rapporti tra i popoli."

    18 febbraio 2015 udienza generale sulla Famiglia

    https://w2.vatican.va/content/france...-generale.html
    Cono tu sembri come una mosca che continua a battere nel vetro della finestra per uscire. Ripeti ogni volta,gli stessi discorsi, gli stessi vocaboli ma non entri mai nel merito in maniera più approfondita, sperando che chi deve capire capisca cosa intendi per carismi, naturalità e tutto il resto.
    Hanno stessa dignità uomo e donna ma il messaggio che veicoli è molto a sfavore delle donne, quando parli di spadroneggiare e di invadere i campi. Guarda caso un uomo al "comando" per te non è spadroneggiare.
    Cosa intendi per faccende prettamente femminili sarebbe curioso saperlo. Forse che solo la mamma può parlare di sesso alle figlie e il padre con i figli? O cosa?
    Dignità, fratellanza, armonia ma poi il succo è tutt'altro, paura, rivalità, insicurezza che portano ad attaccati a concezioni vecchie e irreali su quelle che sono le capacità dei due generi
    Il diritto individuale è parte di quello che tu chiami bene comune. Non ti puoi parare le chiappe con la scusa dei figli per la paura dei divorzi. Come ti ho detto, dovresti avere a cuore anche il risvolto della medaglia, la vita in famiglia con persone che non si amano più, che litigano o dove succede di peggio. Sfrutti i bambini solo per le tue fissazioni e le tue ideologie senza curarti davvero dei problemi a 360°.
    Ce l"hai con i totem ma pensa a te stesso, che pure tu ha il totem dell'Io e pure del tuo pisello, che son chiari visti i discorsi che fai.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  5. #275
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    E' inutile che fai strage di neretto: il tizio non capisce un cazzo e leggerlo mi fa venire il sangue alla testa, che pare che si divorzi e si abortisca così, per il piacere di farlo.
    secondo lui, si divorzia per egoismo; che è poi il non assecondare l'egoismo di chi vuol trattenere;

    non mi scandalizzo per nessuna ideologia, anche la più turpe; ognuno si assuma la responsabilità di farsene paladino;

    il raccapriccio è nel constatare a che livello di abbrutimento si può genuinamente arrivare pur di falsificare elementari dati di realtà e promuovere il totalitarismo della propria idea di Bene, persino in chi sia cresciuto nel privilegio della libertà di vivere come crede, ma rinnega quella stessa libertà quando la deve riconoscere agli altri; perché questa è una condizione di profonda menomazione civica e umana, barbarie cui decenni di istruzione dell'obbligo non sono riusciti a porre rimedio.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #276
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ti ringrazio tantissimo, Sandor! Ho letto il tuo tète à tète con Axe nel fine settimana: Nella Società, preminenza al Diritto Individuale o al Bene Comune? Tutto può essere riassunto in questa domanda. Essere credenti o essere atei è lo stesso. Non è una discriminante. Si tratta di capire se questa nostra Società, sia palesemente malata proprio perchè ha innalzato il totem del diritto individuale (in forza del quale io se non sono felice mi separo e divorzio, pur in presenza di Figli. Se non mi va di averli e sono incinta abortisco, se lo voglio bianco, biondo e con gli occhi azzurri mi rivolgo all'eugenetica, se non posso averli prendo in affitto l'utero di un'altra o lo sperma di un altro. Se in casa ho genitori anziani trovo più vantaggioso parcheggiarli in casa di riposo. Se sono malati terminali chiedo venga loro staccata "dolcemente" la spina eccetera eccetera) a scapito del Bene Comune, oppure no. Questo. Non si tratta dunque di ridare semplicemente autorità ai mariti violenti: La violenza non fa parte del Matrimonio. Mai! Nemmeno in presenza di una ragione evidente. Chi scivola nella violenza passa sempre e automaticamente dalla parte del torto...No! Si tratta di ridare autorità al Padre in senso lato...generale....così che possa in qualche modo riappropriarsi del Carisma del quale è investito. Della Missione educativa alla quale è chiamato. In modo che possa smettere di comportarsi infantilmente come oggi (depressione, crisi d'identità, iperlavoro, mondo virtuale in rete, calcetto dopo cena o, peggio di tutto, cieca violenza)
    So che anche a spiegare ripeterai questo stesso mantra, se non domani, dopodomani arriverà puntuale.
    Hai perso completamente il contatto con la realtà. Fai di tutta un'erba un fascio e vai avanti a concezioni fuori da ogni logica in maniera ossessiva e paranoica. Se posso giustificare una certa sensibilità verso temi che riguardano la vita come gli anziani, l'aborto o la fecondazione assistita, dall'altra non la puoi passare liscia con la distorsione delle informazioni.
    Cosa deve fare chi ha anziani non autosufficienti? Lasciare il lavoro per stare a casa? E se sì chi lo deve fare, l'uomo o la donna? Pensi sia facile mettere un anziano in casa di cura, se ci tieni alle persone, o mettersi nell'idea di assumere un o una badante? Pensa anche ai costi o ai problemi di accesso in una struttura.
    Poi dovresti spiegare chi fa l'eugenetica, in quali strutture pubbliche e private. Perché ho idea che tu non abbia nessuna idea di cosa sia la fecondazione assistita.
    Forse faresti meglio ad informarti invece di ripetere a pappagallo le solite cantilene. Poi puoi anche dire perché sei contrario ma almeno fallo su dati reali e non sulle paranoie di bimbi biondi.
    I percorsi sono vari ed a seconda dei problemi. Stai tranquillo che non ti vanno a fare l'analisi genetica per scegliere i gameti o l'embrione biondo. Se avviene la diagnosi preimpianto è per evitare malattie gravi, genetiche.
    Nel resto dei casi, se ci sono difficoltà, si fanno tutti gli accertamenti, da analisi del sangue, anamnesi, ecografie, analisi allo sperma, isteroscopie ecc..., poi individuato il problema si possono provare tecniche più blande fino a quella in vitro e seguente impianto degli embrioni.
    E sono percorsi un po' lunghi, frustranti anche e soprattutto per le donne che devono assumere ormoni, farsi prelevare gli ovuli in sedazione o anestesia se si ricorre a quella in vitro, mentre a voi basta una nella sega e non è detto che l'embrione attecchisca una volta in utero. Son tecniche che funzionano ma non è nemmeno facile e altissimo il successo.
    Quanto all'eterologa, se la coppia vi ricorre, lo fa perché se la sente dato che l'impatto psicologico c'è, perché comunque un servizio psicologico c'è per valutare la coppia e non ultimo e meno importante, perché i problemi riscontrati riguardano patologie per cui è stata diagnosticata sterilità (es. azoospermia ecc...) e non è possibile l'omologa.
    Se te pensi che sia tutto facile e all'acqua di rose o che si vada in ospedale o in clinica come al supermercato, sei proprio fuori di testa. Informati bene e poi se vuoi muovi pure le tue perplessità e critiche.
    Ultima modifica di Vega; 19-02-2019 alle 11:02
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  7. #277
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Cono tu sembri come una mosca che continua a battere nel vetro della finestra per uscire. Ripeti ogni volta,gli stessi discorsi, gli stessi vocaboli ma non entri mai nel merito in maniera più approfondita, sperando che chi deve capire capisca cosa intendi per carismi, naturalità e tutto il resto.
    Hanno stessa dignità uomo e donna ma il messaggio che veicoli è molto a sfavore delle donne, quando parli di spadroneggiare e di invadere i campi. Guarda caso un uomo al "comando" per te non è spadroneggiare.
    Cosa intendi per faccende prettamente femminili sarebbe curioso saperlo. Forse che solo la mamma può parlare di sesso alle figlie e il padre con i figli? O cosa?
    Dignità, fratellanza, armonia ma poi il succo è tutt'altro, paura, rivalità, insicurezza che portano ad attaccati a concezioni vecchie e irreali su quelle che sono le capacità dei due generi
    Il diritto individuale è parte di quello che tu chiami bene comune. Non ti puoi parare le chiappe con la scusa dei figli per la paura dei divorzi. Come ti ho detto, dovresti avere a cuore anche il risvolto della medaglia, la vita in famiglia con persone che non si amano più, che litigano o dove succede di peggio. Sfrutti i bambini solo per le tue fissazioni e le tue ideologie senza curarti davvero dei problemi a 360°.
    Ce l"hai con i totem ma pensa a te stesso, che pure tu ha il totem dell'Io e pure del tuo pisello, che son chiari visti i discorsi che fai.
    Ma scusa, non li leggi i giornali? Non guardi la tv? Non esci di casa e frequenti persone? La nostra è una Società aperta, solidale, accogliente o è una Società individuale, chiusa, arroccata a riccio su sè stessa? Nella quale quel che conta è l'io e non l'Altro?
    Di cosa stanno parlando quei sociologi, scrittori, giornalisti e filosofi? Il loro lavoro non è forse quello di studiare la Società? I tempi che stiamo vivendo? Una Società di persone sole, famiglie unicellulari, crescita zero o sottozero a livello di natalità. Al massimo una Società di figli unici, Laura. Ma me le invento io queste cose? Il diritto individuale è importante, certo: Ma non può mai andare a discapito del Bene Collettivo. Pena un decadimento morale diffuso e incontrovertibile.
    Oggi la gente si accontenta. Si accontenta di non soffrire. Riducendo la Vita a una cosa piccola piccola...
    L'ho già ripetuto migliaia di volte: Il problema non è cosa può...cosa deve fare la Donna, cosa può...cosa deve fare l'Uomo. Tutto! Sono in grado di fare tutto e il contrario di tutto. L'importante è che lo facciano entrambi. Che lo facciano insieme. Che si crei armonia all'interno della Famiglia. Portando ognuno il proprio Carisma, le proprie peculiarità, il proprio talento. Si è alleati, nel Matrimonio. Non competitors.
    amate i vostri nemici

  8. #278
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    secondo lui, si divorzia per egoismo; che è poi il non assecondare l'egoismo di chi vuol trattenere;

    non mi scandalizzo per nessuna ideologia, anche la più turpe; ognuno si assuma la responsabilità di farsene paladino;

    il raccapriccio è nel constatare a che livello di abbrutimento si può genuinamente arrivare pur di falsificare elementari dati di realtà e promuovere il totalitarismo della propria idea di Bene, persino in chi sia cresciuto nel privilegio della libertà di vivere come crede, ma rinnega quella stessa libertà quando la deve riconoscere agli altri; perché questa è una condizione di profonda menomazione civica e umana, barbarie cui decenni di istruzione dell'obbligo non sono riusciti a porre rimedio.
    Primo: Non soffrire
    Secondo: Non lottare
    Terzo: Non perdonare

    Ci si separa tornando dal viaggio di nozze, Axe.
    Ci si separa anche in presenza di Figli. Piccoli o adolescenti. I Figli, per crescere e maturare, non hanno bisogno di genitori che non litigano mai. Perfetti. Irreprensibili. Hanno bisogno di genitori che si perdonano. Di capire che è possibile andare avanti e riconciliarsi anche in presenza di difficoltà oggettive e di problemi caratteriali.
    Se per te questo è abbrutimento, falsificazione, nazismo, totalitarismo e barbarie, io non so che farci. Vuol dire che è nazista anche Papa Francesco, un bruto Claudio Risè, un falso Bauman, dei barbari la Miriano, Polito, Galimberti e quel signore che sta facendo record di ascolti su RAI3 il lunedì sera parlando di Famiglia, Amore, Relazione, Figli. Recalcati, si chiama. Un barbaro a tutto tondo, si.

    A Rai3 grande soddisfazione per gli ascolti di Lessico Famigliare dello psicoanalista Massimo Recalcati che, con le sue “lezioni” su madre, padre - e prossimamente figlio e scuola - “sottolinea la domanda di qualità che il pubblico chiede alla tv pubblica di oggi” afferma il direttore di Rai3 Stefano Coletta. “Con la sua capacità divulgativa sempre intelligente e il solo supporto di citazioni filmiche” prosegue Coletta, “Recalcati incontra il bisogno della platea di ritrovare parole di senso che siano di supporto per decifrare la complessità dei legami stretti e delle relazioni sociali”.
    In crescita già al secondo appuntamento, il programma di Massimo Recalcati raccoglie quasi 1 milione di telespettatori nella tarda serata del lunedì.

    https://www.rai.it/dl/UfficioStampa/...454c295db.html
    Ultima modifica di conogelato; 20-02-2019 alle 05:39
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  9. #279
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    Ma scusa, non li leggi i giornali? Non guardi la tv? Non esci di casa e frequenti persone? La nostra è una Società aperta, solidale, accogliente o è una Società individuale, chiusa, arroccata a riccio su sè stessa? Nella quale quel che conta è l'io e non l'Altro?
    Di cosa stanno parlando quei sociologi, scrittori, giornalisti e filosofi? Il loro lavoro non è forse quello di studiare la Società? I tempi che stiamo vivendo? Una Società di persone sole, famiglie unicellulari, crescita zero o sottozero a livello di natalità. Al massimo una Società di figli unici, Laura. Ma me le invento io queste cose? Il diritto individuale è importante, certo: Ma non può mai andare a discapito del Bene Collettivo. Pena un decadimento morale diffuso e incontrovertibile.
    Oggi la gente si accontenta. Si accontenta di non soffrire. Riducendo la Vita a una cosa piccola piccola...
    L'ho già ripetuto migliaia di volte: Il problema non è cosa può...cosa deve fare la Donna, cosa può...cosa deve fare l'Uomo. Tutto! Sono in grado di fare tutto e il contrario di tutto. L'importante è che lo facciano entrambi. Che lo facciano insieme. Che si crei armonia all'interno della Famiglia. Portando ognuno il proprio Carisma, le proprie peculiarità, il proprio talento. Si è alleati, nel Matrimonio. Non competitors.
    Se non fosse che tu sfrutti l'altro, perfino i bambini, per vendere le tue ideologie che tentano di mascherare insicurezze ed opportunismo dietro parole come amore, rispetto, bene
    Se non ti metti a guardare i problemi a 360°, starai sempre a ripetere le stesse cose facendosi film in testa, immaginandoti caricature di persone come emerge da tanti discorsi, come quando parli di staccare spine, separazioni di coppie degne del programma della D'Urso.
    Se siamo in crisi vediamo i fattori economici e sociali. Che qui per mettere il figlio all'asilo fra un po' parte uno stipendio ogni mese.

    Poi sarebbe bene invece tu dicessi cosa,devono fare uomini e donne, padri e madri visto che hai detto alcune cose, salvo poi blaterare di poter fare tutto.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  10. #280
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    Ma scusa, non li leggi i giornali? Non guardi la tv? Non esci di casa e frequenti persone? La nostra è una Società aperta, solidale, accogliente o è una Società individuale, chiusa, arroccata a riccio su sè stessa? Nella quale quel che conta è l'io e non l'Altro?
    Di cosa stanno parlando quei sociologi, scrittori, giornalisti e filosofi? Il loro lavoro non è forse quello di studiare la Società? I tempi che stiamo vivendo? Una Società di persone sole, famiglie unicellulari, crescita zero o sottozero a livello di natalità. Al massimo una Società di figli unici, Laura. Ma me le invento io queste cose? Il diritto individuale è importante, certo: Ma non può mai andare a discapito del Bene Collettivo. Pena un decadimento morale diffuso e incontrovertibile.
    come quasi tutte le persone che invecchiano, tu vedi decadimento nel cambiamento di valori, che è una costante della storia;
    il diritto individuale, limitato dalla legge, non è "importante", ma prioritario, imprescindibile per impedire l'arbitrio, almeno nelle democrazie liberali; il bene collettivo è già stabilito dalla legge in termini negativi, di divieto; il che consente a te la libertà di vivere come ti pare; non scriveresti queste leggerezze se avessi esperienza di un'autorità che in nome di un presunto Bene comune ti privasse del tuo diritto individuale di professare il tuo culto; pensaci, perché questo è accaduto e accade a tanti tuoi confratelli di fede che vivono in società dove il diritto individuale è soggetto ad un'idea diversa dalla tua di Bene comune;

    seguendo la tua logica, è perfettamente legittimo che una società islamica ritenga Bene comune che il nato islamico non abbia il diritto di convertirsi al Cristianesimo, e che la sua apostasia sia punita con la morte;

    se tu avessi l'onestà intellettuale di fare quello che ti ho chiesto più volte, e cioè provassi ad indicare un passato, remoto o recente, dal quale la società sarebbe precipitata verso il degrado che pretendi di denunciare, sarebbe facilissimo dimostrare che quel passato era, nel complesso, moralmente assai peggiore del presente;


    Oggi la gente si accontenta. Si accontenta di non soffrire. Riducendo la Vita a una cosa piccola piccola...
    ecco il presuntuoso che sale sul pulpito, dimentico di pagliuzze e travi, e giudica i motivi altrui; chi sei tu per giudicare la mia sofferenza nel mettere in secondo piano i miei desideri a fronte di quelli, divergenti, altrui ?

    vengo forse io a ficcare il naso nel tuo ménage famigliare e giudicare le tue motivazioni, ipotizzare che sei mosso dal desiderio meschino di avere una serva in casa disponibile a fornirti servizi e a tollerare il tuo comodo ? no di certo; e allora, perché ti permetti di giudicare le motivazioni altrui, le mie come quelle di altre persone che scrivono qui e che offendi con queste considerazioni abusive ???
    non ti rendi conto dell'aggressività - poco evangelica, invero - di un atteggiamento del genere ???

    L'ho già ripetuto migliaia di volte: Il problema non è cosa può...cosa deve fare la Donna, cosa può...cosa deve fare l'Uomo. Tutto! Sono in grado di fare tutto e il contrario di tutto. L'importante è che lo facciano entrambi. Che lo facciano insieme.
    FALSO, perché la definizione dei carismi che hai riportato descrive campi esclusivi in modo tassonomico - guida, regole e comportamenti, una precisa mappa della sfera etica e morale, pubblica, alla quale vengono contrapposte virtù femminili di natura essenzialmente privata, come tenerezza e premura - e postuli che quei campi non debbano essere invasi;
    te lo dice uno che di professione ha per decenni interpretato il senso di postulazioni come quella, ai massimi livelli, direi, e nel campo più delicato di tutti, quello della formulazione scritta delle leggi, per conto di chi le leggi le scrive; il senso di quei carismi è inequivocabile, e inequivocabilmente inammissibile nelle democrazie liberali dell'Occidente;

    Che si crei armonia all'interno della Famiglia. Portando ognuno il proprio Carisma, le proprie peculiarità, il proprio talento. Si è alleati, nel Matrimonio. Non competitors.
    si è armonicamente alleati finché i fini coincidono, come in qualsiasi società; quando i fini divergono si determina solo potere del più forte e soggezione del più debole; poi, tu puoi anche considerare questo un valore degno di tutela, per carità; ma non ti stupire del fatto che una stragrande maggioranza di persone non lo condivida e pensi che si tratti di un disvalore;
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Primo: Non soffrire
    Secondo: Non lottare
    Terzo: Non perdonare
    al contrario: quando si lascia andare l'altro, magari essendone ancora innamorati, si soffre, si lotta contro il proprio egoismo di voler trattenere per assecondare la propria idea di benessere, non più condivisa, e si perdona il fatto che quella persona sia cambiata;

    come mai non capisci questa semplicissima nozione e la rivolgi esattamente nel senso - questo sì, egoista - per cui debba essere l'altro ad assecondare i nostri desideri ?

    Ci si separa tornando dal viaggio di nozze, Axe.
    ma chi ? dove le vedi queste persone che per capriccio si sposano e affrontano incredibili peripezie legali e accidenti patrimoniali per divorziare subito dopo ? forse tra i personaggi dello spettacolo, milionari di cui leggi nei giornaletti di gossip;

    la realtà è parecchio diversa, perché una gran quantità di coppie non si separa, anche quando sarebbe ovvio, anche solo per circostanze materiali che renderebbero la cosa difficilissima o cruenta; cosa che non capita ai ricchissimi che vedi in tv; c'è gente che si separa a 60 anni e oltre, proprio perché, in nome dei figli, ha sopportato l'insopportabile e, quando i figli sono sufficientemente autonomi e maturi, si libera del peso;

    Ci si separa anche in presenza di Figli. Piccoli o adolescenti. I Figli, per crescere e maturare, non hanno bisogno di genitori che non litigano mai. Perfetti. Irreprensibili. Hanno bisogno di genitori che si perdonano. Di capire che è possibile andare avanti e riconciliarsi anche in presenza di difficoltà oggettive e di problemi caratteriali.
    "si perdonano" non vuol dire una ceppa; come dire che se il tuo datore di lavoro ti dimezza la paga, litigate pure, ma vi dovete perdonare e tu devi restare al lavoro a paga dimezzata
    il perdono è cosa buona e giusta, a fronte di un torto occasionale; ma non come rassegnazione a fronte di una pattuizione sperequata;

    per me, i figli non dovrebbero affatto essere cresciuti con questa idea di famiglia indissolubile come valore, a qualsiasi costo; beninteso, tu sei liberissimo di praticarla, come lo saresti di farti dimezzare la paga; ma il contenuto di questa idea è, al meglio, il fatto che l'egoismo di uno prevalga su quello dell'altro; non certo un valore o un Bene comune, ma solo l'egoismo di una parte camuffato da bene comune; e tanto meno un valore da propalare ai figli e alla società;

    Se per te questo è abbrutimento, falsificazione, nazismo, totalitarismo e barbarie, io non so che farci. Vuol dire che è nazista anche Papa Francesco, un bruto Claudio Risè, un falso Bauman, dei barbari la Miriano, Polito, Galimberti e quel signore che sta facendo record di ascolti su RAI3 il lunedì sera parlando di Famiglia, Amore, Relazione, Figli. Recalcati, si chiama. Un barbaro a tutto tondo, si.
    non accomunare pensieri diversi per screditare un'osservazione puntuale; io conosco il pensiero di Recalcati, Galimberti e Bauman, ho letto bene pure Risé e ti assicuro che i primi non condividono affatto la tua idea di "carismi" di genere; constatano la crisi di un modello e una fase di transizione ad un altro; ma nessuno di quegli studiosi - di formazione liberale, con Risé che meriterebbe un discorso a parte - si sognerebbe mai di postulare un'attitudine differenziata alla moralità e all'esercizio dell'autorità tra uomini e donne, come nella postulazione che riporti;

    sì, una barbarie: se tu avessi contezza di ciò che scrivi e un minimo di dimestichezza con le dottrine politiche, avresti capito la parentela concettuale di questa assurdità dei carismi con le idee naziste: la qualità dirimente è che in entrambe si postula una diversità nell'attitudine morale - il carisma della guida, regole e comportamenti - per nascita;

    nel tuo caso tra generi, anziché tra presunte "razze", ma è ugualmente aberrante; infatti, se un partito politico si presentasse in Occidente con un programma fondato esplicitamente su questa idea, sarebbe immediatamente messo fuorilegge, perché viola il fondamento di tutte le democrazie liberali, e cioè l'uguaglianza e pari dignità
    , nonostante i tentativi di edulcorare la posizione femminile con una nozione diversificata di dignità;

    dal punto di vista pratico, ma anche logico e categorico, stando alla definizione oggettiva e incontrovertibile dei carismi che riporti, proprio il padre violento, quello che picchia i professori o l'arbitro della partitella dei figli, si scontra in curva coi carabinieri per un rigore negato alla propria squadra, il puttaniere da tangenziale che sfrutta le schiave, colui che statisticamente è il trasgressore quasi esclusivo e puntuale di tutte le regole del vivere civile, dovrebbe essere titolare proprio di una prevalente autorità morale di educare, in quanto nato col bacchiolo, esprimere un modello prevalente e autorevole di pregio;
    perché questo è oggettivamente scritto, senza se e senza ma, in quella dottrina dei carismi per genere di nascita;

    oh, libero tu di sostenere quel che ti pare; l'importante è che chi legge capisca la sostanza e il senso e si possa fare un'idea, anche in base alla propria esperienza;

    già la sig.ra Pazza si è espressa; e io sarei curioso di sapere cosa pensino le altre donne del forum di questa idea bizzarra per cui il padre facinoroso e cocainomane ultrà da curva, il puttaniere o l'ubriaco violento sarebbe per nascita moralmente più titolato ad educare alla virtù, esercitare il ruolo carismatico della guida, regole, comportamenti - perché questo significa quella frase, eh... - più di Dark, Magiostrina, Nahui, Efua, Follemente, Pazza, Yele, Escolzia, o di Cona stessa; prova a spiegarlo a loro...
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #281
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Se non fosse che tu sfrutti l'altro, perfino i bambini, per vendere le tue ideologie che tentano di mascherare insicurezze ed opportunismo dietro parole come amore, rispetto, bene
    Se non ti metti a guardare i problemi a 360°, starai sempre a ripetere le stesse cose facendosi film in testa, immaginandoti caricature di persone come emerge da tanti discorsi, come quando parli di staccare spine, separazioni di coppie degne del programma della D'Urso.
    Se siamo in crisi vediamo i fattori economici e sociali. Che qui per mettere il figlio all'asilo fra un po' parte uno stipendio ogni mese.

    Poi sarebbe bene invece tu dicessi cosa,devono fare uomini e donne, padri e madri visto che hai detto alcune cose, salvo poi blaterare di poter fare tutto.
    Lo vedi? Per te (e per questa Società edonistica) un Figlio è semplicemente un costo. Un accidente. Un inconveniente. Da rimandare quanto più possibile, da procrastinare sine qua non. E alla fine, da non generare affatto.
    Dimmi te se questa non è una cultura di morte, Laura. Di grigia chiusura alla Vita.
    amate i vostri nemici

  12. #282
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    come quasi tutte le persone che invecchiano, tu vedi decadimento nel cambiamento di valori, che è una costante della storia;
    il diritto individuale, limitato dalla legge, non è "importante", ma prioritario, imprescindibile per impedire l'arbitrio, almeno nelle democrazie liberali; il bene collettivo è già stabilito dalla legge in termini negativi, di divieto; il che consente a te la libertà di vivere come ti pare; non scriveresti queste leggerezze se avessi esperienza di un'autorità che in nome di un presunto Bene comune ti privasse del tuo diritto individuale di professare il tuo culto; pensaci, perché questo è accaduto e accade a tanti tuoi confratelli di fede che vivono in società dove il diritto individuale è soggetto ad un'idea diversa dalla tua di Bene comune;

    seguendo la tua logica, è perfettamente legittimo che una società islamica ritenga Bene comune che il nato islamico non abbia il diritto di convertirsi al Cristianesimo, e che la sua apostasia sia punita con la morte;

    se tu avessi l'onestà intellettuale di fare quello che ti ho chiesto più volte, e cioè provassi ad indicare un passato, remoto o recente, dal quale la società sarebbe precipitata verso il degrado che pretendi di denunciare, sarebbe facilissimo dimostrare che quel passato era, nel complesso, moralmente assai peggiore del presente;



    ecco il presuntuoso che sale sul pulpito, dimentico di pagliuzze e travi, e giudica i motivi altrui; chi sei tu per giudicare la mia sofferenza nel mettere in secondo piano i miei desideri a fronte di quelli, divergenti, altrui ?

    vengo forse io a ficcare il naso nel tuo ménage famigliare e giudicare le tue motivazioni, ipotizzare che sei mosso dal desiderio meschino di avere una serva in casa disponibile a fornirti servizi e a tollerare il tuo comodo ? no di certo; e allora, perché ti permetti di giudicare le motivazioni altrui, le mie come quelle di altre persone che scrivono qui e che offendi con queste considerazioni abusive ???
    non ti rendi conto dell'aggressività - poco evangelica, invero - di un atteggiamento del genere ???


    FALSO, perché la definizione dei carismi che hai riportato descrive campi esclusivi in modo tassonomico - guida, regole e comportamenti, una precisa mappa della sfera etica e morale, pubblica, alla quale vengono contrapposte virtù femminili di natura essenzialmente privata, come tenerezza e premura - e postuli che quei campi non debbano essere invasi;
    te lo dice uno che di professione ha per decenni interpretato il senso di postulazioni come quella, ai massimi livelli, direi, e nel campo più delicato di tutti, quello della formulazione scritta delle leggi, per conto di chi le leggi le scrive; il senso di quei carismi è inequivocabile, e inequivocabilmente inammissibile nelle democrazie liberali dell'Occidente;


    si è armonicamente alleati finché i fini coincidono, come in qualsiasi società; quando i fini divergono si determina solo potere del più forte e soggezione del più debole; poi, tu puoi anche considerare questo un valore degno di tutela, per carità; ma non ti stupire del fatto che una stragrande maggioranza di persone non lo condivida e pensi che si tratti di un disvalore;

    al contrario: quando si lascia andare l'altro, magari essendone ancora innamorati, si soffre, si lotta contro il proprio egoismo di voler trattenere per assecondare la propria idea di benessere, non più condivisa, e si perdona il fatto che quella persona sia cambiata;

    come mai non capisci questa semplicissima nozione e la rivolgi esattamente nel senso - questo sì, egoista - per cui debba essere l'altro ad assecondare i nostri desideri ?

    ma chi ? dove le vedi queste persone che per capriccio si sposano e affrontano incredibili peripezie legali e accidenti patrimoniali per divorziare subito dopo ? forse tra i personaggi dello spettacolo, milionari di cui leggi nei giornaletti di gossip;

    la realtà è parecchio diversa, perché una gran quantità di coppie non si separa, anche quando sarebbe ovvio, anche solo per circostanze materiali che renderebbero la cosa difficilissima o cruenta; cosa che non capita ai ricchissimi che vedi in tv; c'è gente che si separa a 60 anni e oltre, proprio perché, in nome dei figli, ha sopportato l'insopportabile e, quando i figli sono sufficientemente autonomi e maturi, si libera del peso;


    "si perdonano" non vuol dire una ceppa; come dire che se il tuo datore di lavoro ti dimezza la paga, litigate pure, ma vi dovete perdonare e tu devi restare al lavoro a paga dimezzata
    il perdono è cosa buona e giusta, a fronte di un torto occasionale; ma non come rassegnazione a fronte di una pattuizione sperequata;

    per me, i figli non dovrebbero affatto essere cresciuti con questa idea di famiglia indissolubile come valore, a qualsiasi costo; beninteso, tu sei liberissimo di praticarla, come lo saresti di farti dimezzare la paga; ma il contenuto di questa idea è, al meglio, il fatto che l'egoismo di uno prevalga su quello dell'altro; non certo un valore o un Bene comune, ma solo l'egoismo di una parte camuffato da bene comune; e tanto meno un valore da propalare ai figli e alla società;


    non accomunare pensieri diversi per screditare un'osservazione puntuale; io conosco il pensiero di Recalcati, Galimberti e Bauman, ho letto bene pure Risé e ti assicuro che i primi non condividono affatto la tua idea di "carismi" di genere; constatano la crisi di un modello e una fase di transizione ad un altro; ma nessuno di quegli studiosi - di formazione liberale, con Risé che meriterebbe un discorso a parte - si sognerebbe mai di postulare un'attitudine differenziata alla moralità e all'esercizio dell'autorità tra uomini e donne, come nella postulazione che riporti;

    sì, una barbarie: se tu avessi contezza di ciò che scrivi e un minimo di dimestichezza con le dottrine politiche, avresti capito la parentela concettuale di questa assurdità dei carismi con le idee naziste: la qualità dirimente è che in entrambe si postula una diversità nell'attitudine morale - il carisma della guida, regole e comportamenti - per nascita;

    nel tuo caso tra generi, anziché tra presunte "razze", ma è ugualmente aberrante; infatti, se un partito politico si presentasse in Occidente con un programma fondato esplicitamente su questa idea, sarebbe immediatamente messo fuorilegge, perché viola il fondamento di tutte le democrazie liberali, e cioè l'uguaglianza e pari dignità
    , nonostante i tentativi di edulcorare la posizione femminile con una nozione diversificata di dignità;

    dal punto di vista pratico, ma anche logico e categorico, stando alla definizione oggettiva e incontrovertibile dei carismi che riporti, proprio il padre violento, quello che picchia i professori o l'arbitro della partitella dei figli, si scontra in curva coi carabinieri per un rigore negato alla propria squadra, il puttaniere da tangenziale che sfrutta le schiave, colui che statisticamente è il trasgressore quasi esclusivo e puntuale di tutte le regole del vivere civile, dovrebbe essere titolare proprio di una prevalente autorità morale di educare, in quanto nato col bacchiolo, esprimere un modello prevalente e autorevole di pregio;
    perché questo è oggettivamente scritto, senza se e senza ma, in quella dottrina dei carismi per genere di nascita;

    oh, libero tu di sostenere quel che ti pare; l'importante è che chi legge capisca la sostanza e il senso e si possa fare un'idea, anche in base alla propria esperienza;

    già la sig.ra Pazza si è espressa; e io sarei curioso di sapere cosa pensino le altre donne del forum di questa idea bizzarra per cui il padre facinoroso e cocainomane ultrà da curva, il puttaniere o l'ubriaco violento sarebbe per nascita moralmente più titolato ad educare alla virtù, esercitare il ruolo carismatico della guida, regole, comportamenti - perché questo significa quella frase, eh... - più di Dark, Magiostrina, Nahui, Efua, Follemente, Pazza, Yele, Escolzia, o di Cona stessa; prova a spiegarlo a loro...
    Sono forse tutti facinorosi, violenti e cocainomani i padri? Sono la maggioranza? Possono essere etichettati tutti quanti così sbrigativamente? Povero Axe! Tutte le tue lenzuolate quotidiane, tutto il tuo ribattere punto per punto...frase per frase, cade a terra come un castello di carte se alla fine te ne esci con queste banalità.
    Quando viene affermata la necessità di recuperare la figura paterna, oggi così drammaticamente assente, dobbiamo aver presente una volta per tutte che una cosa è l'Autorità (che da lui deriva non perchè sia "migliore" o "superiore" alla figura materna) altra l'autoritarismo (che a niente serve, se non a generare tensioni).
    Riguardo al Bene Comune, molte volte ti ho spiegato che nessuno disconosce l'importanza del Diritto Individuale. Ci mancherebbe. Sarebbe assurdo! Ma ormai da troppo tempo la Società civile lo confonde, semplicemente, col benessere. Col semplice "non avere problemi economici". Un inganno che ci sta pian piano travolgendo. Tutti. Credenti e non credenti.

    Io spero che tu non faccia come Laura. Che l'abbia letta (almeno qualche capitolo) la LAUDATO SI'. Lo spero vivamente!


    Papa Francesco: 'Non confondiamo il bene comune con il benessere'. 'Tutto è collegato, abbiamo bisogno l'uno dell'altro'
    Papa Bergoglio torna sui temi dell'enciclica «Laudato si'»

    «Poiché tutto è collegato - spiega Francesco - abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Se la politica è dominata dalla speculazione finanziaria o l'economia si regge solo sul paradigma tecnocratico e utilitaristico della massima produzione, non si potranno neppure comprendere, né tantomeno risolvere i grandi problemi che affliggono l'umanità». Il Papa parla dell'importanza delle tradizioni popolari locali, e della necessità di un'educazione etica e morale che «coltivi atteggiamenti di solidarietà e di responsabilità tra le persone». E aggiunge: «Dobbiamo riconoscere il ruolo specifico delle religioni nello sviluppo della cultura e i benefici che esse possono apportare alla società».

    Poi Francesco spiega la differenza tra bene comune e benessere. «Ci abituiamo così facilmente all'ambiente di inequità che ci circonda, che siamo diventati insensibili alle sue manifestazioni. E così confondiamo, senza accorgercene, il "bene comune" con il "benessere", specialmente quando siamo noi che ne godiamo, e non gli altri. Il benessere che fa riferimento solamente all’abbondanza materiale tende ad essere egoista, a difendere gli interessi di parte, a non pensare agli altri, e a cedere al richiamo del consumismo. Così inteso, il benessere, invece di aiutare, è portatore di possibili conflitti e di disgregazione sociale; affermatosi come prospettiva dominante, genera il male della corruzione, che scoraggia e fa tanto danno».

    «Il bene comune, invece - continua il Papa - è superiore alla somma dei singoli interessi; è un passaggio da ciò che “è meglio per me” a ciò che “è meglio per tutti”, e comprende tutto ciò che dà coesione a un popolo: obiettivi comuni, valori condivisi, ideali che aiutano ad alzare lo sguardo al di là di orizzonti individuali».

    Se te ti separi, se tua moglie (o fidanzata o compagna o convivente) abortisce, se non volete avere figli, te eserciti un diritto individuale. Ma a soffrirne è la Società nel suo insieme!
    In questo senso, l'Italia è un paese per vecchi, ormai. Un paese di persone sole. Liberissime, certo. Ma un simile uso della libertà (è matematico, lo dice l'ISTAT, non la Chiesa Cattolica) avrà come risultato la scomparsa...l'estinzione dell'Italia e degli italiani.
    Ecco perchè il Santo Padre e tutti quei sociologi e filosofi, richiamano l'attenzione sulla superiorità del Bene Collettivo.
    amate i vostri nemici

  13. #283
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    Sono forse tutti facinorosi, violenti e cocainomani i padri? Sono la maggioranza? Possono essere etichettati tutti quanti così sbrigativamente? Povero Axe! Tutte le tue lenzuolate quotidiane, tutto il tuo ribattere punto per punto...frase per frase, cade a terra come un castello di carte se alla fine te ne esci con queste banalità.
    ma povero te, che non capisci il senso delle cose che tu stesso scrivi, e mi costringi a far presente una logica elementare, punto per punto su tutte quelle sciocchezze e falsi conclamati, che devono per forza essere evidenziati:

    quando tu descrivi i carismi nel modo in cui hai riportato, enunci esattamente la regola generale e astratta per categorie chiuse, in base alla quale l'uomo - tutti gli uomini e solo loro, in quanto maschi - sia per nascita vocato ad educare ai valori morali, guida, regole e comportamenti, mentre la donna - tutte le donne, e solo loro -alla tenerezza e alle premure, senza invasioni di campo; cioè, con ruoli distinti e separati, appunto esclusivi;

    la regola l'hai enunciata tu, non io; se non ne capisci l'assurdità, o fingi di non capirla, si rende necessario fare presente la circostanza paradossale per cui anche quei tanti - perché sono comunque tantissimi - uomini devianti dovrebbero essere educatori morali più accreditati di qualsiasi donna, anche la più capace e virtuosa; perché questo implica necessariamente quell'enunciato di carisma, anche se tu non capisci l'implicazione di inclusività ed esclusività delle categorie;

    cioè, fingi di non capire, perché se leggi su un testo "residenti" e "non residenti", "maggiorenni" e "minori", "titolari di patente valida" e "non patentati", capisci perfettamente che la guida è consentita esclusivamente ai primi, e negata ai secondi; non è che ti verrebbe mai in mente di argomentare che in fondo anche un quindicenne senza patente può mettersi sulla Fi-Pi-Li e fare tutto e il contrario di tutto; il senso dell'enunciato di una regola lo capisci bene;

    Quando viene affermata la necessità di recuperare la figura paterna, oggi così drammaticamente assente, dobbiamo aver presente una volta per tutte che una cosa è l'Autorità (che da lui deriva non perchè sia "migliore" o "superiore" alla figura materna)
    invece è proprio quello che hai fatto:
    affermare che il padre abbia il carisma della guida, regole e comportamenti significa esattamente attribuire al padre una superiorità morale, visto che l'oggetto - esclusivo, senza invasioni di campo, lo dici tu, eh... - di quel carisma riguarda esattamente il dominio morale, pubblico, mentre alla donna sono riservati domini di natura sentimentale e privata, ancillari;

    questa pervicace contraddizione e gioco delle tre carte, trucco retorico dell'affermare per poi negare quello che si afferma, costringe l'interlocutore a controbattere punto per punto e far presente l'incongruenza;

    altra l'autoritarismo (che a niente serve, se non a generare tensioni).
    parole vuote, il liberà;
    in concreto, questo non vuol dire nulla; te l'ho già spiegato in modo puntuale e circostanziato; tu ti lamenti che io lo faccia, ma insisti a replicare con idee prive di sostanza:

    l'autoritarismo non è una parola, un fatto estetico, la spocchia dello sbruffone, ma esattamente quello che chiedi: e cioè la domanda di assegnare d'ufficio - non si capisce il soggetto, chi potrebbe farlo, e come - un'autorità ad uno o più soggetti che non riescono motu-proprio ad essere autorevoli sul campo; l'autorevolezza, la leadership, emerge nelle circostanze, quando le persone, uomini o donne, si assumono responsabilità che altri sfuggono; non si assegna per decreto o con le prediche;

    anche nella tua stessa descrizione dei padri assenti, resta paradossale l'idea di farne dei padri presenti a prescindere dai motivi di fondo di quell'assenza; come se quelli non fossero esattamente il prodotto delle famiglie tradizionali che prendi a modello;
    guarda che la gente che divorzia, che non si sposa o non fa figli è a sua volta proprio figlia del fallimento del vecchio modello che, evidentemente, non vuole replicare; non è che arrivi tu, o Pillon, e ti surroghi all'esperienza emotiva ed educativa delle intere vite di quelle persone, eh...

    Riguardo al Bene Comune, molte volte ti ho spiegato che nessuno disconosce l'importanza del Diritto Individuale. Ci mancherebbe. Sarebbe assurdo! Ma ormai da troppo tempo la Società civile lo confonde, semplicemente, col benessere. Col semplice "non avere problemi economici". Un inganno che ci sta pian piano travolgendo. Tutti. Credenti e non credenti.
    Cono, anche qui, mancando dei fondamentali concettuali, scrivi delle sciocchezze, oppure le scrivi in malafede;
    tu mi sai indicare nome, indirizzo, telefono della sig.ra Società civile, per chiedere il suo parere sulla questione ?

    la società non esiste, nel senso che non c'è un entità che esprima suoi valori autonomi e distinti dalla somma delle volontà individuali, oltre alla legge; tu esprimi questa finzione retorica, il cui sottinteso è bolscevico, nel senso di potere ad una minoranza:

    contrapporre un Bene comune, diverso da quello che si sostanzia nella legge, come espressione della somma temperata delle volontà individuali, a quanto già stabilito dalla legge stessa, implica necessariamente una minoranza che si arroga il diritto di scavalcare il principio di uguaglianza che si traduce nel diritto di voto, libero ed uguale, e della rappresentanza democratica;

    purtroppo, devo farti queste lenzuolate di cui ti lamenti, perché ignori i più elementari principi su cui si fonda la nostra società - da secoli, non da ieri - come tu non fossi andato a scuola, e argomenti di conseguenza;
    infatti:

    Se te ti separi, se tua moglie (o fidanzata o compagna o convivente) abortisce, se non volete avere figli, te eserciti un diritto individuale. Ma a soffrirne è la Società nel suo insieme!
    questa è solo la tua personale preferenza, idea di benessere sociale, che proponi come un'idea valida per tutti, ed è contraria a qualsiasi principio di diritto;
    ti faccio un capellino presente che in base a questa idea e relativi principi che vorresti far valere come Bene comune, io non sarei nemmeno potuto nascere, visto che sono proprio il frutto di una precedente separazione; così come nel caso di miliardi di persone nella storia;
    per dire, Leonardo da Vinci ti piace ? beh, è un figlio illegittimo; nel tuo mondo ideale, non sarebbe mai nato; e poi era pure bu'o, così come Michelangelo...

    in altre società e sistemi si stabilisce che la società soffre se ogni famiglia ha più di un figlio o se la gente pratica un culto, ma tu insisti a confondere come oggettiva la tua personale concezione di ciò che è bene e male;
    non sei il solo; è la tara culturale delle nostre società mediterranee, puntualmente esposte alle dittature, dopo periodi di anarchia civica, i due estremi prodotti dalla mancata interiorizzazione del rispetto per la libertà altrui, che significativamente non riesci a comprendere nella sua essenza:
    la libertà ? bellissima, la mia; su quella degli altri, però, avrei da ridire...
    no, non funziona così; se vuoi che nessuno ficchi il naso nelle tue scelte private, devi fare altrettanto;

    In questo senso, l'Italia è un paese per vecchi, ormai. Un paese di persone sole. Liberissime, certo. Ma un simile uso della libertà (è matematico, lo dice l'ISTAT, non la Chiesa Cattolica) avrà come risultato la scomparsa...l'estinzione dell'Italia e degli italiani.
    Ecco perchè il Santo Padre e tutti quei sociologi e filosofi, richiamano l'attenzione sulla superiorità del Bene Collettivo.
    i filosofi e il papa fanno il loro lavoro, spesso in modo onesto, a volte meno;
    Cono, la libertà è o non è;
    i diritti fondamentali - le libertà costituzionali, la famiglia, il voto, ecc... - sono assoluti, insindacabili, o non sono diritti; non è come per guidare un auto, che è una facoltà, sottoposta a determinati requisiti, la patente, l'attitudine fisica alla guida, ecc...

    se io potessi questionare sull'uso della libertà tua e di Cona di fare tanti figli ed educarli ai vostri valori, la tua non sarebbe più libertà;
    se tu argomenti in modo ingerente rispetto all'opportunità delle scelte esistenziali altrui ti poni sullo stesso piano di chi potrebbe opinare sulle tue e cercare di condizionarle;
    se non capisci questo concetto elementare e non lo traduci in una concreta astensione dal giudizio sulle libertà altrui, ti poni al di fuori della storia dell'Occidente degli ultimi 3 secoli;
    poi, liberissimo lo stesso di esprimere quell'opinione; purché tu ti renda conto che, nonostante l'apparente messaggio pro-bono, stai muovendo una guerra politica alle libertà democratiche;
    una volta che sei consapevole di questo, a me va tutto bene, i carismi e tutto quello che ti pare; ma devi essere posto di fronte alla responsabilità di un'aggressione, con tutte le sue conseguenze;

    parli della famiglia, dell'auspicabilità dei figli ? sono d'accordissimo ! sempre -beninteso - nel rispetto dell'autodeterminazione di chi li vuol fare;

    bene: io ti ho postato dati di realtà, non chiacchiere, dai quali emerge che i figli si fanno dove c'è benessere economico e dove le donne lavorano e sono tutelate nel lavoro, mentre non si fanno più da decenni proprio dove prevalgono le idee tradizionaliste;
    i miei cugini francesi, così come la mia ex-famiglia acquisita, sono tutti separati, ma hanno fatto tutti almeno due figli o più, in prime e seconde nozze; le donne lavorano tutte e tutti gli iter sono avvenuti in modalità serene e civili; i figli dei miei cugini, oramai quasi tutti maggiorenni, sono già quasi tutti padri e madri - eccetto i più piccoli, 3 e 6 anni - persone equilibrate, che hanno studiato e lavorano;

    tutti figli di ciò che vorresti abolire come modello "egoista", visto che sono esattamente il prodotto della negazione di un modello tradizionale, persino nel caso di un ambiente originariamente oltranzista cattolico, come quello dei lefebvristi; non ti accorgi della contraddizione ?

    ora, visto il dato di realtà, se veramente vuoi più figli e famiglie, sta a te adoperarti per favorire le condizioni che oggettivamente producono le conseguenze che dici di volere - benessere economico, che non significa consumo affluente, ma risorse disponibili per i servizi sociali; in una società povera, non ci sono; lavoro femminile tutelato anche se la donna ha una famiglia - oppure insistere con queste argomentazioni equivoche sulle libertà altrui e altre pillonerie del genere.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #284
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Lo vedi? Per te (e per questa Società edonistica) un Figlio è semplicemente un costo. Un accidente. Un inconveniente. Da rimandare quanto più possibile, da procrastinare sine qua non. E alla fine, da non generare affatto.
    Dimmi te se questa non è una cultura di morte, Laura. Di grigia chiusura alla Vita.
    Il fatto è che travisi sempre, devi sempre lasciarti andare a discorsi tragici e patetici perché devi veder confermate le tue paranoie, la gggggente brutta ed egoista.
    Con i tanti problemi è ovvio che fare figli o farne più di uno può essere difficile. Lavori precari o bassi stipendi, affitti o mutui per la casa da prendere, tante altre spese che non rendono facile l'essere indipendenti e metter su famiglia.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  15. #285
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    Lo vedi? Per te (e per questa Società edonistica) un Figlio è semplicemente un costo. Un accidente. Un inconveniente. Da rimandare quanto più possibile, da procrastinare sine qua non. E alla fine, da non generare affatto.
    Dimmi te se questa non è una cultura di morte, Laura. Di grigia chiusura alla Vita.
    semmai, è il contrario;
    prima i figli erano davvero un accidente involontario, un automatismo sociale, spesso dettato dall'opportunismo di avere braccia e sostegno, e non di rado carne da macello nelle tante guerre;
    oggi le persone sono più incerte proprio perché si fanno più scrupoli e vogliono essere in grado di garantire ai figli le opportunità necessarie a non avere una vita grama, per soddisfare un desiderio dei potenziali genitori;
    stai tranquillo, che nessuno, o davvero pochissimi, davvero non procrea perché si vuol prima comprare l'auto nuova o fare le belle vacanze;

    questa è una rappresentazione che umanamente capisco, ma serve solo ad autocertificare una patente di nobiltà alle scelte personali, comunque sempre mosse dal desiderio, egoistico in tutti i casi; sentirti più altruista di me o di Dark ti fa stare meglio e conforta la tua esistenza, quindi hai bisogno di attribuire a chi vive diversamente motivazioni poco nobili, anche dove sarebbe evidente un ragionevole scrupolo;

    ma guarda che chi legge capisce benissimo, eh... perché nessuno viene da Marte ed è estraneo a certi conflitti, scrupoli e riflessioni.
    c'� del lardo in Garfagnana

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